5-2 è il dato di Barcellona da quando a metà gennaio è ritornata ad abbracciare il PalAlberti. Ed è anche l’unica squadra di serie A2 Gold di essersi tolta lo sfizio di aver battuto entrambe le prime due forze del torneo, Verona ed appunto Brescia. Dopo la festa al suono della sirena con i tifosi che hanno abbracciato non solo idealmente i giocatori, grande sintonia tra supporter e atleti, in sala stampa coach Perdichizzi ha riavvolto il nastro di un’intera stagione.
“Stagione anomala per tutte le traversie vissute rispetto al passato, nessuno era abituato a questo. E’ stato un anno difficile ma il cuore di questi ragazzi ha prevalso enormemente. Auguro a tutti, giovani e meno giovani il meglio per il loro futuro. Abbiamo rinunciato con dignità a due giocatori ma onorando il campionato. Con la nostra mentalità a Barcellona sono cadute Ferentino e Verona, ora Brescia un segnale chiaro. Tutte le difficoltà sono state superate specie di novembre e dicembre. Lo sponsor Canditfrucht ci ha aiutato a finire la stagione e il rammarico aumenta perché se solo avessimo giocato tutte le gare al PalAlberti sono sicuro che saremmo entrati nei playoff. Poi nella post season con la leggerezza di spirito che ci compete tutto può succedere. E’ un peccato lasciare adesso la stagione perché oggi siamo cresciuti enormemente come carattere e mentalità e ce la saremmo giocata con tutti. Il risultato non serviva a nessuno, loro avevano alcune assenze, noi ne sappiamo qualcosa. Questo è stato l’anno zero per il basket barcellonese, abbiamo dimostrato che non contano i budget faraonici, ci si può divertire e lottare per il vertice. Questo messaggio deve restare a Barcellona, ora la proprietà e tutti colori che hanno a cuore la squadra devono decidere cosa fare. Uscire ad aprile fa male ma può essere positivo per avere più tempo per programmare il futuro”.
Duecento le vittorie in A2 per lo “Sceriffo”, un traguardo che dimostra la storia e le qualità del tecnico giallorosso protagonista anche al piano di sopra. Questo il suo pensiero: “Mi fa piacere, sono passati tanti anni in questa categoria. Lo condivido con la squadra e lo staff sempre a me vicino. Difficilmente senza loro avrei vinto tanto. Sono contento e lo condivido con tutti i vari staff avuti in carriera (a Messina, Brindisi e Capo d’Orlando, ndc). Questo successo è il giusto coronamento di quest’anno. I rimpianti non ci sono, certo bastava un nulla per far sì che i playoff diventassero realtà ma siamo uomini di sport che si sanno rialzare dalle sconfitte”.
Infine per il Gm che ha costruito in estate questo gruppo le sensazioni per il futuro prossimo che, secondo l’addetto ai lavori, non può più avere improvvisazione ma una precisa progettazione.
“Principalmente serve chiarezza, vivere un altro anno come questo non lo vorrei affrontare. Se c’è condivisione di progetti e obiettivi allora si può pianificare e ripartirei da questi ragazzi, perché sarebbe il primo passo. Rivivere invece un’altra estate tribolata non lo merita nessuno, né io né i giocatori che hanno dato tutto per questa maglia. Allenare questo gruppo mi ha dato emozioni nuove, mai provate in carriera. E’ un gruppo che non si è mai tirato indietro, allenandosi anche la mattina a tirare. Sono grandi professionisti, a me piace allenare e stare in campo. Era una doppia sfida per me, sia da coach che da Gm, la condivisione con la squadra e con la gente di Barcellona ha fatto il resto. L’aiuto dello sponsor è stato poi la ciliegina sulla torta che ci ha permesso di concludere positivamente la stagione. Le cose su cui ripartire ci sono bisogna però rispettare gli impegni assunti anche in assenza di carte scritte”.
La vicecapolista Brescia registra il quarto stop consecutivo in trasferta, non il miglior viatico in vista dei playoff ma coach Diana è certo che per quella data la Centrale reagirà. “Non sono preoccupato, certo in stagione non avevamo mai perso di venti punti ma oggi le attenuanti non mancano. Dobbiamo avvicinarci ai playoff con le nostre qualità che ci hanno contraddistinto per tutto l’anno. Sono sicuro che tutti nei playoff vedranno la vera squadra ammirata a lungo in campionato”.
Infine parola all’ex Alessandro Cittadini, migliore dei suoi con 18 punti. Il lungo lombardo spiega i motivi della debacle siciliana. “E’ una gara che deve servirci da lezione, questo è esattamente quello che non dobbiamo fare ai playoff. Giocavamo senza Benevelli e con vari acciaccati, potevamo però giocarcela punto a punto. Loro giocavano l’ultima gara in casa e per noi non contava nulla il risultato. Eravamo incosciamente rilassati, è normale. Brutta gara dobbiamo capire che nei playoff non possiamo giocare così altrimenti usciremmo subito. Abbiamo subito troppo a rimbalzo. Dobbiamo partire dalla difesa, non si vince con l’attacco. Alla fine siamo sempre secondi, non è successo nulla di grave ma essere consci che serve un altro atteggiamento”.