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Per Sciotto la scelta più sofferta. Mannino e Ilari spettatori interessati

L’indice di gradimento di Pietro Sciotto non è mai stato così basso. Il presidente il 18 maggio ha annunciato il suo disimpegno, dopo sei stagioni ricche di investimenti, cambi di programma, errori da correggere in corsa e contestazioni che hanno portato più volte ad annunciare la messa in vendita del club. Eppure di acquirenti credibili se ne sono visti davvero pochi, nonostante il coinvolgimento di un advisor, lo studio Bonetti-Delia, tra il dicembre 2021 e il febbraio 2023.

Pietro Sciotto
Il presidente del Messina Pietro Sciotto (foto Paolo Furrer)

Questa volta Sciotto ha designato come garante il sindaco Federico Basile, con cui ha avuto nelle ultime ore un nuovo contatto telefonico, che non ha però registrato sostanziali sviluppi. Nell’ultimo mese è tornato alla carica l’investitore di origine siciliana Fabrizio Mannino, che a lungo ha preso tempo in attesa di una difficoltosa “due diligence” dei conti, a suo dire incompleta per l’assenza di alcuni documenti, che avrebbe raddoppiato le stime sui debiti pregressi. Da sempre il principale ostacolo alla cessione, nonostante un credito di almeno 350mila euro legato al minutaggio dei giovani.

Il potenziale cedente, Sciotto, vorrebbe evitare l’ulteriore esborso di oltre un milione di euro, imposto dalla necessità di saldare l’ultimo trimestre di stipendi e contributi, la tassa d’iscrizione e la nuova fideiussione, la settima della sua gestione, da 350mila euro. Allo stesso modo chi vorrebbe subentrare, Mannino o l’imprenditore romano Manuele Ilari, ritiene di non dovere sostenere queste spese, per dirottare il proprio budget interamente sulla pianificazione del prossimo campionato.

Fabrizio Mannino
L’investitore Fabrizio Mannino in conferenza stampa (foto Paolo Furrer)

L’attuale proprietà ha richiesto una parziale buonuscita ma soprattutto la legittima certezza rappresentata da denaro cash o garanzie bancarie sulla solidità dei due gruppi interessati. Fin qui poche risposte. Non si conosce il nome del potenziale socio di Ilari, non si conoscono i nomi delle aziende high-tech che fanno parte del fondo d’investimenti promosso da Mannino, che ha opzionato i locali della Galleria Vittorio Emanuele come nuova sede delle sue aziende (e del club, una volta acquistato).

L’investitore piemontese ha annunciato in conferenza stampa che un documento della “Citibank” certifica un patrimonio da 50 milioni di euro ed è già stato trasmesso al sindaco e al presidente Sciotto, unitamente ai “codici” necessari per poterlo visionare. Una circostanza che il primo cittadino non ci ha però confermato. Mannino è stato accolto festosamente, con un senso di liberazione, dagli appassionati presenti all’esterno dell’Hotel Royal, e dalla maggioranza della stampa cittadina, che con lui al timone è certa di assicurarsi un futuro migliore.

Manuele Ilari
L’imprenditore romano Manuele Ilari interessato al Messina

Ilari non si è mai palesato in riva allo Stretto e ha lavorato costantemente sotto traccia, al pari di alcuni illustri collaboratori, come un ds con grande esperienza in C. Mannino ha delegato spesso i suoi consulenti e incontrato con più frequenza il sindaco che la controparte. Dopo l’ultimo burrascoso contatto, anche per l’audio della conversazione telefonica tra Sciotto e Mannino che ha viaggiato nelle chat di mezza città, negli ultimi giorni l’ex presidente del Torpedo Kutaisi – che sarebbe attualmente fuori Messina – sta attendendo una chiamata da Sciotto.

Nel frattempo le scadenze sono dietro l’angolo e l’unica possibilità di salvare il professionismo è legata all’ennesimo sforzo di Sciotto, che non ha mai nascosto il disappunto per le costanti contestazioni. Ad alimentarle tanti errori, anche di comunicazione, che hanno vanificato investimenti e risultati del campo. Il futuro è di nuovo in bilico, come è accaduto regolarmente dal 2008 ad oggi, nonostante proclami e promesse. Disattesi da Sciotto ma anche da tanti altri presidenti e da una serie infinita di potenziali compratori, poi rivelatisi inconsistenti alla prova dei fatti.

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