Si dovrebbe conoscere nel week-end il destino di Giacomo Modica. L’attuale tecnico del Messina, che oggi peraltro compie 54 anni, non sembra infatti intenzionato a prolungare oltre l’attesa, dopo una serie di confronti, fisici e telefonici, con il presidente Pietro Sciotto. Il mercato in realtà non è affatto entrato nel vivo, anche se i playoff tra i professionisti sono ormai nella fase clou e quindi presto verranno ufficializzate le prime decisioni, che a cascata avranno ripercussioni anche sul mercato dilettantistico.
La proprietà dell’ACR, senza particolari comunicazioni all’esterno considerata l’assenza di un ufficio stampa, lavora alla programmazione della prossima stagione. Nell’agenda del massimo dirigente la designazione del nuovo direttore sportivo, chiamato a rimpiazzare il partente Francesco Lamazza, e le conferme dei big dell’organico, richieste peraltro a gran voce dal tecnico.
Radio-mercato affianca il nome dell’allenatore originario di Mazara del Vallo a club come Teramo e Taranto, ma il diretto interessato ha confermato che il Messina resta la sua priorità, sia per i trascorsi in riva allo Stretto che per gli ottimi risultati conquistati nell’ultima annata. A patto però che non si riparta da zero, ma dalle fondamenta di quanto è stato costruito negli ultimi sette mesi, dopo una partenza da horror, frutto delle scelte sbagliate in estate.
L’esterno offensivo Marco Rosafio ha molto mercato in C e appare utopistica la possibilità di una sua permanenza in D. Non sarà semplice trattenere neppure elementi come il difensore Francesco Bruno, anche lui molto corteggiato tra i professionisti, dove ha sempre militato prima della parentesi messinese, e l’attaccante Arcangelo Ragosta, che nell’ultima annata aveva rivisto al ribasso il suo ingaggio solo perché era rimasto senza squadra a campionato iniziato e anche grazie alla storica collaborazione tra il suo procuratore e l’allora ds giallorosso Fabrizio Ferrigno. Più percorribile sembra invece la trattativa con il centrocampista Andrea Migliorini.
Vanno però superate le incomprensioni degli ultimi mesi, frutto anche di un insufficiente dialogo tra proprietà, staff e squadra, che attende il saldo delle ultime mensilità prima di fare scendere definitivamente il sipario sull’annata appena conclusa. Chiuso questo capitolo, si potrà programmare con maggiore serenità la seconda stagione del nuovo corso. Sperando, come auspica anche Modica, di non dovere resettare il lavoro avviato nell’ultimo torneo.