Per l’impresa di Jaan Roose un miliardo di spettatori. Messina in copertina

Un miliardo di contatti. L’impresa del funambolo estone Jaan Roose, che ha attraversato lo Stretto a piedi su una una slackline larga appena 1,9 cm e tesa per oltre 3,6 km a oltre 200 metri d’altezza, sospesa tra i due piloni, ha fatto praticamente il giro del mondo. Sono questi i dati pubblicati sul quotidiano “Libero” dal giornalista e massmediologo Klaus Davi, che provengono dalla ricerca effettuata dalla multinazionale americana “Omnicom Media Group”.

“Se la vogliamo vedere sul piano strettamente sportivo-agonistico-eroico, la traversata del funambolo estone Jaan Roose, noto in tutto il mondo perché autore di simili gesta già negli Emirati Arabi, in Colombia, in Nigeria, ha lasciato senza fiato una platea vastissima di appassionati. E poco importa se per una caduta a soli 80 metri dalla meta è svanito il Guinness dei Primati” commenta Davi.

Numeri formidabili, sull’onda lunga della diretta curata in tv e streaming da Mediaset, che hanno garantito un clamoroso ritorno d’immagine anche per la città di Messina, con l’arrivo al Pilone di Torre Faro il momento clou della traversata: “Sul piano dell’audience, secondo le stime dei principali centri media tra cui Omnicom Media Group, la performance ha toccato oltre un miliardo di spettatori con servizi che vanno dalla Cnn a Fox, dalla Bbc a canali dell’Est Europa, del Sud America e dell’Estremo Oriente“.

Davi analizza infine il grande ritorno mediatico anche nel Paese, tutt’altro che scontato: “Una ricaduta planetaria per una zona dell’Italia non sempre valorizzata e che sta godendo di una brand awareness senza precedenti. La tendenza non sorprende considerato che quasi tutti i Tg di casa nostra gli hanno dato ampio spazio nelle edizioni di punta come il Tg1 (25% di share), il Tg5 (20%), il Tg3 (12%), Studio Aperto (5%) già nei titoli e Tg La7 (8%) senza tralasciare collegamenti come quelli da “Morning News” su Canale 5 (18%)”.

Le parole di Jaan Roose, ad esaltare la bellezza dei luoghi e un panorama unico, hanno fatto il resto: “Durante la camminata verso Messina, a livello di vista ero molto felice: l’acqua era così pulita sotto la slackline e vedevo chiaramente il Pilone. È stata davvero una sensazione fantastica”. O Jaantastic, il soprannome dell’atleta estone che non smette di far parlare di sé dopo aver scritto una nuova e incredibile pagina di storia dello sport.