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Messina

Per il Messina sarà un Natale più sereno. Ma si avvicina il tempo delle scelte

Ad un girone di distanza dalla prima cocente delusione stagionale, l’incredibile rimonta subita a Pagani, dove si è passati dal 4-1 al 4-4 nell’arco di appena mezzora, il Messina si è riscattato proprio contro i campani, nel match che ha aperto il girone di ritorno. Con la complicità dell’incerto Baiocco, i peloritani hanno pescato grazie al tap-in di Busatto il quarto successo in campionato. Una vittoria che vale più di quelle con Virtus Francavilla, Campobasso e Potenza per le modalità con le quali è maturata.

Distefano
Distefano in azione contro la Paganese

Dopo avere concluso ben sette gare su nove senza andare in rete, Simonetti e compagni hanno trovato quattro marcature nell’arco di appena quattro giorni e raccolto quattro punti pesantissimi. Vibonese, Potenza e Fidelis Andria non corrono e adesso inseguono un Messina che vede distante poco più di una vittoria la salvezza diretta. Due prove gagliarde restituiscono autostima e certezze a una squadra che sembrava in crisi irreversibile. E garantiscono la copertina anche a protagonisti rimasti fin qui sullo sfondo, su tutti il romeno Marginean, autore di due reti consecutive, ma anche il portiere Fusco, schierato soltanto in Coppa Italia a Foggia da Sullo, e il centrale difensivo Fantoni.

Merito anche di mister Ezio Raciti, promosso dalla formazione “Primavera 4” con i gradi di semplice traghettatore, come ha ribadito in una conferenza stampa in cui è sembrato congedarsi frettolosamente dalle luci dell’acquisita ribalta. Paradossalmente, dopo avere rinunciato a qualche over per garantirsi il ritorno economico garantito dall’impiego degli under, il Messina ha recuperato punti e fiducia, la notizia più confortante in vista del nuovo anno. All’indomani della rigenerante e liberatoria affermazione del “Franco Scoglio” il gruppo ha sostenuto una seduta di scarico, l’ultima del 2021, dal momento che dopo le festività natalizie e di fine anno gli allenamenti riprenderanno in città l’1 gennaio.

Fusco
Il portiere Antonino Fusco preferito a Lewandowski

Tutti da delineare, a questo punto, gli scenari futuri. Raciti, al pari del direttore sportivo Christian Argurio, è legato al consulente Pietro Lo Monaco, dimissionario da settimane con un mandato a termine a fine mese. Se l’addio già annunciato verrà confermato, potrebbe davvero concretizzarsi il ritorno in riva allo Stretto di Raffaele Novelli, presente allo stadio in occasione del match con il Catania dopo il faccia a faccia con il presidente Pietro Sciotto. Dovrà essere il massimo dirigente a decidere se optare per il quarto diverso allenatore o se provare a ricucire il rapporto ormai incrinato con Lo Monaco.

Riportare a Messina il tecnico della promozione dovrebbe imporre anche un cambio di modulo, l’abbandono di una difesa a tre che sembra avere trovato faticosamente maggiori equilibri e il ritorno al 4-3-3, che imporrebbe probabilmente anche un più deciso ritorno sul mercato. La sessione invernale è alle porte e non è esclusa la partenza di qualche elemento meno impiegato nelle ultime settimane, come l’attaccante croato Ante Vukusic. Al netto della rescissione con Milinkovic e degli infortuni di Matese e Morelli, la sosta dà l’opportunità di recuperare anche i residui indisponibili, come lo squalificato Fazzi e l’infortunato Sarzi Puttini. Anche se a Palermo il 9 gennaio non ci sarà Damian per lo stop del Giudice Sportivo.

Raffaele Novelli
La grinta di mister Raffaele Novelli (foto Fabrizio Pernice)

Ma è evidente che l’approdo di un ulteriore tecnico e di un differente direttore sportivo potrebbero originare ben altri cambiamenti. La proprietà, che ha paventato ancora una volta un possibile disimpegno dopo il ko più pesante, il 5-0 subito a Torre del Greco, dovrà anche chiarire se intende davvero passare la mano o se gli abboccamenti con le immancabili cordate accostate al Messina e allo studio legale incaricato di intavolare eventuali trattative saranno, come è capitato spesso dal 2009 ad oggi, soltanto fugaci illusioni.

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