L’Acr Messina è atteso dalla sfida con il Licata, una delle rivelazioni stagionali. Motivazioni supplementari per una squadra che viaggia a corrente alternata, che in trasferta ha raccolto soltanto le briciole (un punto nelle ultime sette gare esterne), ma che almeno in casa ha avuto qualche sussulto d’orgoglio.
È quello che ha chiesto il tecnico Andrea Pensabene in conferenza stampa: “Abbiamo lavorato sugli errori commessi e in particolare sulle palle inattive. Domenica, come avete visto, abbiamo perso la partita su due calci piazzati. Bisogna correggere gli aspetti in cui siamo andati in difficoltà”.
Ancora una volta l’ex tecnico dell’Ebolitana ha indossato i panni del motivatore e dello psicologo, per un gruppo sull’orlo di una crisi di nervi: “La squadra sta bene e ha avuto una settimana di lavoro piena. Ho visto un gruppo voglioso, con grande mordente e fame di riscatto. Tutti e ventisei si stanno giocando un posto in squadra, dando il massimo. Parlavo con il direttore dell’atteggiamento dei ragazzi, che nonostante l’ultima sconfitta fa ben sperare”.
Dovrà emergere l’animus pugnandi, mostrato fin qui soltanto a tratti, al di là delle defezioni tra i tifosi e le tante voci sul futuro del club: “Stiamo lavorando sulla cattiveria agonistica, che deve venire fuori a prescindere dai problemi che possono attanagliare per ora la squadra. Abbiamo soltanto il compito di portare a compimento questo campionato, indipendentemente da quello che potrà accadere a livello societario”.
Pensabene è convinto che le risposte non tarderanno ad arrivare e che il successo interno con la Cittanovese può essere replicato: “Un allenatore può trasmettere tante cose attraverso il suo lavoro, ma alcune sono personali e soggettive. Sto cercando di tirare fuori una compattezza di gruppo e di squadra. Pian piano incomincio una squadra che inizia a parlare. Stanno recependo le linee guida trasmesse dall’esterno. Ci sono carenze caratteriali ma qualcosa si inizia a vedere”.
Nonostante le assenze degli squalificati Bruno e De Meio, che impongono un rimescolamento in difesa, il tecnico è certo di potere puntare anche sulla duttilità dei suoi uomini: “La rosa è vasta e ci dà l’opportunità di scegliere. La squadra con il 4-3-3 ha dimostrato in casa di fare bene. Abbiamo la capacità di cambiare modulo in corsa, perché abbiamo provato qualcosa. Il Licata viene da una grande vittoria nel derby con il Palermo e sarà carico a mille ma a volte può essere un’arma a doppia taglio. Dobbiamo fare la nostra partita per raggiungere l’obiettivo principale, che a questo punto è la salvezza”.