Pedicillo: “Voglio ricambiare la fiducia”. Garofalo: “Con Zeman un bell’anno”

Lorenzo PedicilloIl centrocampista Leonardo Pedicillo (foto Ciccio Saya)

Due dei volti nuovi del Messina si sono presentati ai microfoni dell’ufficio stampa del club giallorosso. Il giovane centrocampista Leonardo Pedicillo, arrivato dallo Spezia, classe 2003, vanta esperienze nelle formazioni “Primavera” bianconera e in quella blucerchiata della Sampdoria. Dal ritiro di Zafferana Etnea ecco le sue prime parole: “Sono molto felice e orgoglioso di essere in questa grande squadra, spero di ricambiare la fiducia del mister e dei direttori. Le mie caratteristiche? Sono una mezzala che si può adattare anche da trequartista, piede destro, tecnico e anche abbastanza fisico. Il mister lo conoscevo già dallo scorso ritiro, sapevo che ci impegna tanto nella corsa e soprattutto il pomeriggio”.

Lia, Morleo e Garofalo

Lia, Morleo e Garofalo (foto Ciccio Saya)

Vincenzo Garofalo è stato invece il primo innesto over. Classe 1999, circa 115 presenze all’attivo in Lega Pro, principalmente con la maglia del Foggia. Cresciuto nelle “Primavere” di Spezia e Salernitana, ha giocato anche a Rieti. Due anni fa l’esordio in B con il Brescia. Nell’ultimo biennio ha indossato le maglie di Trento e Virtus Francavilla. “Sono felicissimo di essere arrivato qui e di giocare per il Messina, non vedo l’ora di scendere in campo” dice.

Dal “maestro” Zdenek Zeman, con il quale ha lavorato in passato, all’allievo Giacomo Modica, per anni fidato collaboratore del tecnico boemo. “Difficile dire con si lavora di più, con entrambi si lavora veramente tanto, i carichi sono simili e anche gli allenamenti. Il mio ruolo? Sono una mezzala che può giocare sia a destra che a sinistra, mi piace l’inserimento. Con Zeman ho fatto la migliore stagione dal punto di vista realizzativo, grazie a ai suoi schemi, firmando sette gol. I tifosi? Spero che li vedremo subito al nostro fianco, sia a Crotone in trasferta che alla prima di campionato in casa contro il Potenza. Non vediamo l’ora di abbracciarli e di sentire il loro sostegno perché sarà fondamentale”.