Calcio

Pazienza: “Ko che brucia, sono il primo responsabile. In casa un blocco mentale”

La maledizione del “Partenio-Lombardi”. Il Messina castiga l’Avellino con il gol di Manetta e allunga la serie nera degli irpini davanti ai propri tifosi, con il successo che manca ormai dal 25 ottobre. Il tecnico biancoverde Michele Pazienza non usa giri di parole ai microfoni di Prima Tivvù: “Una sconfitta che fa male, che brucia e ci lascia rammaricati, soprattutto pensando ai tifosi che non ci vedono fare risultato in casa da troppo tempo. Di questo ce ne assumiamo le responsabilità, io in primis che sono l’allenatore, quindi a nome di tutti chiedo scusa per la sconfitta che ha portato un ulteriore dispiacere, aggiungendosi alle altre partite perse davanti al nostro pubblico e ci dispiace. Dobbiamo andare avanti e lavorare, l’unica strada che ci può far venire fuori da questa situazione in casa, trovando le soluzioni giuste soprattutto dal punto di vista mentale”.

I sostenitori dell’Avellino (foto Paolo Furrer)

Poi l’analisi della gara: “Il risultato fa pensare che la prestazione sia del tutto da buttare, non è stata una bellissima partita, ma se andiamo a vedere gli episodi nel primo tempo ci sono state un paio di occasioni per fare gol ed è quello che ci sta mancando adesso. Si può fare di più, ma fuori dalle mura amiche riusciamo ad incastrare bene alcune situazioni, mentre le problematiche le abbiamo in casa dove ci impauriamo un po’ e c’è quel pizzico di timore. Attraverso il lavoro, fisico ma anche tattico e mentale, dobbiamo venirne fuori compatti come abbiamo fatto in altre circostanze. Anche nel secondo tempo i ragazzi hanno provato a creare qualcosa, una volta con Marconi sotto porta, un’altra su una palla rasoterra che ha attraversato tutta l’area ma nessuno ha avuto quel pizzico di coraggio per buttarla dentro. Se pensiamo al risultato è stata però una partita non all’altezza”. 

Sgarbi in pressione su Lia (foto Paolo Furrer)

D’Ausilio e Sgarbi insieme nel tridente per la prima volta. “La scelta è stata fatta per questo, per impensierire la difesa avversaria, in alcune circostanze lo hanno fatto e in altre no. Sgarbi ci è riuscito quando si è trovato davanti a Fumagalli nel primo tempo, D’Ausilio un po’ meno, accontentandosi di questi traversoni in area, ma da lui mi aspetto anche il guizzo negli ultimi metri attaccando la profondità”. 

A 10 punti dal primo posto, con la Juve Stabia in fuga, l’obiettivo promozione diretta è ormai sfumato e i tifosi hanno manifestato il loro dissenso, beccando soprattutto Pazienza. “Ho sentito i cori, sono io l’allenatore e sono il primo responsabile. Ho chiesto scusa, quando si perde è normale che le critiche ricadano su di me”. 

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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