12.1 C
Messina

Patti: “Da catanese sento la rivalità con il Messina. Corona il Totti della C”

Un confronto tra tifosi, squadra e società per arrivare carichi alla sfida con il Messina e proseguire nella rincorsa alla salvezza in Lega Pro. Le due battute d’arresto di fila rimediate in trasferta, entrambe per 2-1, contro Barletta e Casertana, hanno lasciato qualche rimpianto di troppo in casa Martina. I biancazzurri, quint’ultimi a quota 10, vedono ora la gara di domenica come uno snodo cruciale per il loro campionato. Tra gli uomini di maggiore esperienza c’è il difensore Matteo Patti: “Arriviamo a questa partita dopo due sconfitte esterne consecutive. Vogliamo chiaramente riscattarci ed ottenere un risultato positivo contro una squadra che è davanti a noi di quattro punti. Anche se va detto che per il loro blasone non meritano affatto quella classifica”.

Matteo Patti ai tempi del Brindisi
Matteo Patti ai tempi del Brindisi

Classe 1984, è un pupillo dell’attuale tecnico dell’Aversa Sasà Marra, con cui sfiorò una clamorosa salvezza nella scorsa stagione all’Arzanese. “Per me è la terza esperienza in C, ma se ho giocato tanto tra i Dilettanti è stata per una mia precisa scelta. In D ho sempre militato in grandi piazze, come Ancona, Brindisi, Avellino e Caserta. Squadre blasonate che con il loro pubblico ti danno grandi stimoli ed emozioni che non si dimenticano. Ho giocato in C2 nel 2008/2009 con il Manfredonia (31 presenze ed 1 gol) e l’anno scorso in Seconda Divisione con l’Arzanese. Sono state due belle stagioni, anche perché ho giocato in stadi stupendi contro avversari di spessore. In Puglia ci siamo salvati, con un allenatore, D’Arrigo, al quale sono ancora molto legato. L’anno scorso abbiamo sfiorato il grande miracolo con Sasà Marra, che a Messina conoscete molto bene”.

Giorgio Corona
Corona nella sala stampa del San Filippo

Quello con il Messina è, da catanese, un match che sente particolarmente. “Sono siciliano e da catanese sento un pizzico di rivalità, ma queste cose la domenica poi si mettono da parte. Quello che conta è il Martina, dobbiamo fare punti per cercare di ottenere la salvezza a fine anno. Ho già giocato contro l’ACR quando indossavo la maglia dell’Acireale: quell’anno il Messina ha poi vinto il campionato. Era appena scattata la stagione ed andarono a segno Corona e Cocuzza”.

Corona, a segno l’anno scorso al “Tursi” nella sfida persa dai giallorossi per 2-1, rappresenta il pericolo numero uno per il Martina. Patti, sul conto di “Re Giorgio” non ha proprio dubbi: “I grandi giocatori non hanno età. Fatte le dovute proporzioni lo paragono alla bandiera della Roma: è indubbiamente il Francesco Totti della C. A Catania, poi, dava sempre tutto per la maglia e non lo ha dimenticato nessuno. Arrivava dalle categorie inferiori e realizzò subito sette gol con i rossazzurri”.

Tifosi del Martina
Tifosi del Martina

Con 12 presenze all’attivo ed un centro, a spese dell’Ischia, Patti è tra gli elementi maggiormente impiegati dal Martina in questa prima parte di stagione. La classifica dei pugliesi si è fatta però complicata dopo gli ultimi passi falsi. “A livello personale sono abbastanza contento, anche perché ho trovato già il gol su punizione. Come squadra, invece, ci manca qualche punto che speriamo presto di recuperare. L’attuale classifica del girone C è veritiera. Benevento, Lecce e Salernitana sono a mio avviso le tre che si contenderanno la promozione diretta. In basso ci cono tante squadre giovani, che giocano bene ed è difficile dire chi retrocederà. Il campionato è aperto e livellato”.

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