Pronostici rispettati nel torneo University Basket Cup. Il dipartimento di Patologia Umana si è aggiudicato la manifestazione battendo in finale Scienze Politiche/Scienze Motorie (BioPolitiche). La finale, disputata al Palazzetto polivalente del Cus, a tratti intensa a tratti spettacolare, è stata arbitrata dal giovane Andrea Presti.
Gara equilibrata in avvio, primi tre punti di Corazzon che realizza un “and one” su fallo di Soraci e successivamente altri due con un comodo appoggio, e Patologia Umana inizia a costruire il gap grazie alla sua stella in forza al Cocuzza San Filippo del Mela. Buono e Panuccio costruiscono gioco in quantità industriale con Corazzon nel ruolo di canalizzatore.
Pati da tre cerca di mettere fieno in cascina e guadagnare i primi punti della partita. Pettina chiama schemi ed ha le chiavi del gioco di Patologia Umana in mano, col solito Corazzon che si rende pericoloso in più occasioni prima della tripla di Andrea Squillaci, tra i migliori per Scienze BioPolitiche, a cui segue il 2 su 2 di Pati dalla lunetta. Un primo quarto equilibrato che si chiude sul risultato di per 14 a 13 per Patologia Umana.
Difese ancora disattente nel secondo quarto ricco di intensità, in linea col film della partita, con numerosi rimbalzi offensivi. La tripla di Pati e l’appoggio di un Cannata smagliante sono però un fuoco di paglia, con la squadra di Patologia Umana che inizia a prendere il largo grazie a Buono, il cui viaggio in lunetta frutta due punti, ma soprattutto al solito Corazzon che prima col 2 su 2 dalla lunetta e poi grazie ad una ottima azione personale, intervallato da una stoppata di Trimarchi su Raffa, riesce a portare avanti i ragazzi di Patologia Umana. Squillaci non molla e fa canestro su rubata e recuperata di un insuperabile Raffa. Molti errori da una parte e dall’altra, ritmi bassi e punteggi altrettanto bassi nella seconda frazione di gioco, che si chiude col punteggio di 28–22 per Patologia Umana.
Buono da due apre il terzo quarto continuando a scavare il solco di Patologia Umana su Scienze BioPolitiche. Corazzon continua a fare la sua partita macinando punti su punti, col solito Buono che continua a recuperare rimbalzi offensivi. La partita si incattivisce con un contrasto ai limiti di Raffa su Panuccio, imitando quasi un tackle calcistico. Buona circolazione di palla per i ragazzi di Scienze BioPolitiche, che non culmina però nei 2 punti sperati. Panuccio da 3 cerca di ristabilire l’ordine e il verso della gara. Soraci e il solito Squillaci se la giocano e mettono 4 punti importanti ma il tandem Corazzon-Buono non è fermabile, con vari scambi dai e vai che mettono in crisi la difesa di scienze BioPolitiche. Trimarchi valore aggiunto sotto le plance dispensa rimbalzi offensivi e assist. Patologia Umana strappa un vantaggio notevole nonostante Cannata e Pati provino ad arginare. Terza frazione che si conclude sul +12 per Patologia Umana.
Squillaci da tre apre il quarto quarto sfruttando il blocco di Pati, utile anche in questo ruolo. Soraci dalla lunetta col 2 su 2 e si scende nuovamente sotto la doppia cifra di distanza con 9 punti che dividono le due squadre, che scelgono di concedere solo tiri dalla media distanza e di abbondare con i time out. Buono, vista la giornata no dall’arco dei 7.25, decide di penetrare e con un bell’arresto e tiro dallo smile di prepotenza allunga il vantaggio di Patologia Umana a 18 punti. Squillaci non ci sta e si ripete da 3, accompagnato da due punti di Raffa. C’è spazio anche per i primi due punti della partita per Gugliotta su assistenza di Trimarchi, autore di una prova generosa. Squillaci ancora da 3 tiene a galla i ragazzi di Scienze Biopolitiche, ma non c’è più tempo per il tentativo di rimonta e al suono della sirena può cominciare la festa per Patologia Umana.
Finale in linea con la tendenza del torneo: Patologia Umana e il cammino fin qui disputato
Il giusto coronamento di un torneo passato a macinare punti su punti, un avversario dopo l’altro, ha visto trionfare Patologia Umana. La qualità dei vari Corazzon, Buono e Trimarchi alla fine ha prevalso, e una panchina lunga e piena di buoni ricambi ha permesso di dare fiato ai titolari, e di terminare ogni partita con uno scarto medio superiore ai 20 punti. Onore delle armi a Scienze Biopolitiche, squadra assemblata col passare delle giornate tra componenti dei due dipartimenti, Squillaci, Cannata, e Pati il tandem di riferimento che ha permesso di arrivare fino alla finale e sfiorare l’impresa. Il torneo nella sua prima edizione ha visto la partecipazione di otto Dipartimenti, organizzato dal rappresentante del Dipartimento di Patologia Umana Alessio Gugliotta in collaborazione col Cus Unime. L’appuntamento è già rivolto al prossimo anno con il torneo interdipartimentale dell’Università di Messina.
Patologia Umana-Scienza BioPolitiche 65-53
Patologia Umana: Corazzon 28, Buono 23, Panuccio 5, Pettina 5, Trimarchi 4, Gugliotta 2, Guardavalle, De Giulio.
Scienze BioPolitiche: Squillaci 21, Cannata 13, Pati 12, Soraci 5, Raffa 2, Azzolina, Bertolini, Pedeli, Coletta.
Fonte: universome.unime.it