Il pareggio interno contro la Leonfortese è stata un’occasione persa ma per larghi tratti della gara si è rivisto il Gioiosa gradevole di buona parte della stagione. Il momento non è dei migliori, la vittoria manca dal colpaccio in casa del Real Siracusa Belvedere del 7 dicembre scorso, ma la sensazione è che la miglior versione dei ragazzi di mister Silvestri non tarderà a tornare. Alle porte c’è però un appuntamento a dir poco proibitivo, in casa della capolista Milazzo che al “Salmeri” ha sempre trovato il successo tranne che in occasione degli altri derby con Jonica e Nebros.

Dopo la sfida con la capolista, per il Gioiosa arriveranno delle autentiche sfide verità con Leonzio, Rosmarino, Mazzarrone e Jonica, che metteranno in palio punti salvezza molto pesanti. A questo ciclo, i biancogranata ci arrivano con qualche convinzione in più, come sottolinea l’estremo difensore Sebastiano Paterniti: “Il rammarico per l’ultima sfida è davvero elevato. Credo che l’andamento della partita sia stato evidente: anche se non è arrivato il successo che meritavamo ampiamente possiamo prendere per buono quanto fatto. Questo gruppo ha sempre trovato le proprie certezze nelle prestazioni. Ultimamente a causa delle tante defezioni non siamo riusciti ad esprimerci secondo i nostri standard. Sabato invece la squadra ha giocato come sa, possiamo essere fiduciosi per il futuro”.
All’orizzonte c’è la sfida in casa del Milazzo capolista, piazza che Paterniti conosce bene per essere stato tra i protagonisti del successo ottenuto in Serie D nella stagione 2009/2010: “Hanno preso la testa della classifica quasi subito: all’inizio avevo qualche dubbio sulla loro tenuta, invece hanno retto alla grande e adesso non si può più dire che siano una sorpresa ma una realtà consolidata. Hanno un tecnico molto carismatico: sembra esserci feeling con tutto l’ambiente e questo è un punto fondamentale. Milazzo è una piazza che conosco molto bene, so cosa ti può dare in termini di affetto, calore e spinta quando le cose vanno bene e c’è entusiasmo: questa stagione sembra essere una di quelle annate lì”.

24 punti e quattro lunghezze di vantaggio sulla zona playout: non male per una matricola al primo anno in Eccellenza. Ma per Paterniti il Gioiosa deve fare un ulteriore step di crescita: “Siamo una squadra giovane, io sono arrivato a fine ottobre e ho accettato perché sapevo di potere garantire l’impegno e la serietà che richiede un’avventura come questa. Siamo un gruppo che ha delle potenzialità, però molto spesso pecchiamo d’inesperienza e a volte lasciamo punti per strada contro squadre che tecnicamente non ci sono inferiori perché ancora non sappiamo leggere certi momenti delle partite. Se vogliamo raggiungere al più presto la quota salvezza dobbiamo fare questo ulteriore passo in avanti”.