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Paralimpiadi, la messinese Carolina Costa bronzo a Tokyo: “Vale come un oro”

Carolina Costa corona il sogno di salire sul podio a cinque cerchi. Alle Paralimpiadi di Tokyo la judoka messinese figlia d’arte (suo padre era il maestro di judo Franco Costa, sua madre l’olimpionica Katarzyna Juszczak) si è messa al collo la medaglia di bronzo nella categoria -70 kg battendo nella finale per ippon l’ucraina Anastasiia Harny.

Judo
Braccia al cielo per Carolina Costa dopo la vittoria con l’ucraina Harny

“Sono abbastanza emozionata e allo stesso tempo stanca – ha detto una emozionata e contenta Carolina  -. Dopo cinque anni di preparazione e di ottimi risultati devo dire che anche se non è arrivato il successo per me questo è comunque un oro. La dedico a mio padre, al mio allenatore che c’è stato sempre 24 su 24, alla mia famiglia e a tutti quelli che mi sostengono. Il mio obiettivo è Parigi. Abbiamo aggiunto un anno per arrivare a Tokyo ma ne abbiamo tolto uno per Parigi, poi il prossimo anno ci sono i Mondiali. Insomma, un’altra montagna da scalare”. 

Nella sua rincorsa alla finale la forte atleta peloritana ha battuto, sempre per ippon, la statunitense Katie Lee Davis. La semifinale persa con la kazaka Zarina Baibatina le ha lasciato però l’amaro in bocca: “Potevo fare benissimo oro, in semifinale ho perso un po’ di concentrazione e infatti è stato decisivo un mio errore: ho regalato alla mia avversaria la finale. Peccato, ma una medaglia la porto a casa, il metallo c’è. È la prima di una nuova serie“.

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