Non andava a segno dal 20 gennaio 2020, quando in Piacenza-Triestina firmò una rete peraltro ininfluente. Daniele Paponi, subentrando dalla panchina, ha chiuso la sfida con il Messina, che in precedenza era andato vicino al pareggio con Vukusic. L’attaccante dopo l’annata in biancorosso, caratterizzata da ben tredici reti, è rimasto invece a secco a Padova, dove era peraltro compagno del messinese Fazzi.
In riva allo Stretto il ritorno alla rete, dopo oltre 600 giorni di attesa, con una girata in area, dopo una splendida combinazione con Marras, che aveva aperto la triangolazione sulla trequarti dopo un grande stop al volo e un pregevole colpo di tacco. “Sono contentissimo, è un gol importante anche per la squadra. Vengo da un periodo brutto, con tanti infortuni subiti l’anno scorso. Avevo fatto benissimo l’anno prima, quando il campionato si era peraltro chiuso in anticipo per Covid. Era una partita difficile, il Messina ci poteva mettere in difficoltà. Giocano a calcio, gli faccio i complimenti”.
Paponi realizzò peraltro il suo primo gol in serie A proprio al “Franco Scoglio”, in un Messina-Parma, pareggiando la rete di Arturo Di Napoli, il 20 dicembre 2006, con uno strepitoso tacco al volo: “Sono passati quindici anni – ha ricordato ai microfoni di Eleven Sport –. Quella porta mi porta fortuna, ma purtroppo ci giochiamo poche volte qua… A parte gli scherzi, va bene così. Lo dedico a mia moglie, ai miei bambini che mi seguono sempre e a me stesso”.
Nel reparto offensivo tanta concorrenza con Simeri, Cheddira, Antenucci e Marras, mentre Citro, ex Città di Messina, non è stato ancora impiegato: “Viviamo bene lo spogliatoio, la competitività è positiva. Abbiamo giocatori importanti e si vede: chi entra risolve magari la partita. Siamo tutti indirizzati verso un unico obiettivo, se poi segna uno o l’altro conta meno”.