Riccardo Paolini presenta la partita di domenica a Capo d’Orlando tra la sua Consultinvest e i padroni di casa della Betaland. Prima di tutto si parla del nuovo arrivo Jevohn Shepherd: “A noi serviva un certo tipo di giocatore: uno che non mangia palloni. Un giocatore di squadra, buon difensore e rimbalzista, nonché un gran lavoratore. Varese non l’ha tenuto? Non so perché, dovreste chiederlo a loro. Noi pensiamo che le sue qualità si sposino con le nostre necessità. Vedremo più avanti se abbiamo fatto la scelta giusta”.
Poi si è passati alla partita: “A Capo d’Orlando sarà un appuntamento importantissimo. Noi ci siamo allenati bene, è stata una buona settimana di lavoro. Sarà uno spartiacque per tutti e due. Non sarà facile ma ce la possiamo giocare. Con Venezia è stata da parte nostra una partita tutto cuore. La vittoria ci ha dato energia e autostima, anche in quelli che avevano giocato meno. Dobbiamo ripetere una partita del genere, dove abbiamo dato il massimo che potevamo esprimere. Daye sta recuperando dal punto di vista fisico. Ricorda molto il padre nei suoi movimenti, evidentemente fanno parte del suo DNA. Ma a parte lui, voglio ricordare che i nostri italiani sono stati bravissimi con Venezia. E’ per continuare a dare loro spazio in campo che abbiamo preso uno come Shepherd, che per il tipo di giocatore che è (può giocare sia ala piccola che guardia) non limiterà la loro crescita.
Capo d’Orlando sarà molto caricata, prevedo una partita durissima specie in avvio. Dobbiamo riuscire a restare in corsa sino in fondo. Il loro è l’ultimo attacco secondo le statistiche, ma io ai numeri non ci credo molto. Puniscono le sviste difensive, lavorano bene nei mismatch, difendono a uomo e zona 2/3. Sono una squadra molto esperta e anziana, con giovani molto interessanti come Laquintana. Se correremo molto per far pagare loro un po’ di fatica? A noi piace correre sempre, di sicuro non ci snaturiamo da soli”.