È un fiume in piena il direttore sportivo del Messina Danilo Pagni dopo il pareggio casalingo con la Paganese che vale sì l’aggancio in graduatoria al Melfi ma coincide anche con l’ennesima occasione sprecata contro una diretta concorrente nella corsa salvezza: “Poteva essere un match-ball come con la Lupa Roma. Invece siamo mancati in qualcosa, non ripetendo le prestazioni vittoriose con Savoia e Reggina. Peccato perché abbiamo giocato un buon primo tempo, nel quale eravamo letteralmente padroni del campo. Nella ripresa Sottil è stato infatti costretto a modificare l’assetto offensivo”.
Il dirigente originario di Castrovillari è consapevole del grave svarione difensivo che ha originato l’1-1: “Ci siamo abbassati, non consolidando quanto di buono fatto nei primi 45’, ed abbiamo fatto colpire indisturbato a centro area Girardi sugli sviluppi di un corner. Pesa molto quell’errore, mentre si poteva portare a casa un 1-0 meritato. Adesso dobbiamo soltanto accettare il responso del campo, anche perché noi abbiamo tirato appena due volte in porta, loro soltanto una”.
Nonostante l’immediato infortunio di Baccolo il Messina ha mostrato ancora una volta le sue difficoltà nel reparto nevralgico, privo ormai da qualche settimana di Bucolo: “L’assenza di Damonte sicuramente ci ha tolto forza d’urto, presenza e colpo di testa. Bortoli è un giovane valido, Mancini è stato onnipresente ed anche Cane sta facendo molto bene, ma deve migliorare in alcuni aspetti. Mentre Ciciretti inizia a soffrire i continui raddoppi e sarà necessaria qualche contromossa. Fortunatamente a Caserta recupereremo Loris e possiamo fare bene”.
Il mancato ingaggio di Barusso ha suggerito a Grassadonia l’inedita proposizione di Donnarumma in mezzo al campo. Pagni è consapevole che la coperta è un po’ corta: “In rosa c’è un altro centrocampista tesserato in estate, Nigro. Se fosse andato via lui avremmo operato con più libertà già a gennaio. Attendiamo un responso dello staff medico: se sarà negativo e se dovesse prospettarsi un’ottima opportunità nel mercato degli svincolati la valuteremo ed interverremo. Con il centrocampo a tre potrebbe servire un’altra alternativa”.
Nonostante i 25 punti raccolti in 24 giornate e gli unici due successi maturati nelle ultime 15 gare il ds non prevede comunque stravolgimenti: “Lo staff tecnico capitanato da Gianluca Grassadonia non è assolutamente in discussione. Il mister lavora bene e ha un contratto biennale. Per cui non è una questione all’ordine del giorno”.
L’ex dirigente di Salernitana e Taranto lancia a gran voce un monito a tutto l’ambiente: “Dobbiamo lottare con il coltello tra i denti, non lasciando nulla al caso, ed alzare la soglia dell’attenzione ai massimi livelli. E dobbiamo farlo tutti insieme. Bisogna pedalare e mostrare uno spirito combattivo, anche perché adesso c’è grande qualità in squadra grazie agli ultimi innesti”.
Il prossimo trittico di partite (Casertana, Lecce e Juve Stabia) fa paura anche se all’andata i peloritani hanno già steso i salentini e strappato un punto a Castellamare, imponendo infine il pari al Benevento. Pagni non vuole però volgere lo sguardo indietro: “Fare dietrologia non serve a nulla. Dei “se” e dei “ma” son piene le fosse. Il Messina si deve salvare, senza guardare più al passato, anche perché l’attuale classifica parla chiaro”.
L’ultimo messaggio il ds lo rivolge al pubblico: “Sinceramente sarebbe stato un piacere giocarsi la salvezza al “Celeste”, come ai vecchi tempi, dove il fattore ambientale ci avrebbe aiutato maggiormente. Il “San Filippo” è bellissimo, ma dispersivo. Non ci resta che ringraziare comunque i fedelissimi, che anche contro la Paganese hanno sempre cantato”.