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Serie D – La Battipagliese infligge una dura lezione al Due Torri

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Giornata nera, anzi nerissima per il Due Torri. L’undici pirainese vede interrompersi la striscia di tre risultati utili consecutivi – due vittorie interne intervallate da un pari esterno – ed esce sconfitto pesantemente per 4-1 sul campo della Battipagliese.

Una fase di una seduta di allenamento del Due Torri
Una fase di una seduta di allenamento del Due Torri

Un pessimo primo tempo al “Luigi Pastena” compromette la gara del settimo turno del Girone I della Serie D per i nebroidei di mister Antonio Alacqua che vanno negli spogliatoi per l’interrvallo sotto di tre reti. All’11’ sblocca il risultato Alleruzzo, il raddoppio porta la firma di Olcese che giunge al 31′.

Ad ispirare le marcature ed a costituire un’autentica spina nel fianco è Manzo che al 38′ mette a segno anche la terza rete che nei fatti chiude anzitempo la sfida. Mister Antonio Alacqua interviene spazientito per scuotere i suoi adottando due cambi già prima del riposo con gli innesti di Ancione e Gaglio rivoluzionando l’assetto della squadra.

L'esultanza per il gol-partita di Butera
Ancora a segno il giovane  Butera

Nel corso della ripresa si gioca al piccolo trotto con la Battipagliese che controlla la modesta reazione del Due Torri che accorcia le distanze nel finale con Butera, al secondo centro personale consecutivo, ma poi incassa la rete del poker campano a firma di D’Avanzo. L’ultima nota stonata di giornata per il club nebroideo arriva nel recupero con l’evitabile espulsione di Gaglio per doppia ammonizione.

Sconfitta con una diretta rivale nella lotta per la salvezza con i campani che ora sopravanzano in classifica i biancorossi pirainesi che nel prossimo turno torneranno all’Enzo Vasi per il derby con il Ragusa, sconfitto in casa dal Rende (0-1) ed attanagliato da problematiche societarie come il Licata che non si è presentato a Gioia Tauro.

Tabellino:

BATTIPAGLIESE-DUE TORRI 4-1

Marcatori: Alleruzzo 11′, Olcese 31′, Manzo 38′, Butera (DT) 82′, D’Avanzo 92′;

Battipagliese: Bianco, Pastore, Barbato, Sodano, Anzalone; Alleruzzo, Platone, Cammarota; Donisa (Teti 33’st), Olcese (Boldrini 42’st), Manzo (D’Avanzo 16’st). A disposizione: Napolitano, Fiorillo, Bravoco, Pivetta, Garofalo, Volpe. Allenatore: Squillante

Due Torri: Di Dio, Tchetchoua, Zappalà, Tricamo (Ancione 40’pt), Saggio (Gaglio 40’pt ); Calafiore, Librizzi, Carrello; Butera, Alizzi, Venuti (Cariolo 23’st). A disposizione: Spanò, Guido, Grippi, Fantino, Salmeri, Scolaro. Allenatore: Alacqua

Arbitro: Francesco Meraviglia di Pistoia; Assistenti: Maurizio Sifonetti di Rossano e Dario Cocumo di Cosenza. Note: Spettatori: 1000 circa. Espulso: Gaglio al 46’st per doppia ammonizione. Ammoniti: Tricamo, Alleruzzo, Platone. Recupero: 1’pt; 3’st

Serie D – L’Orlandina si sente derubata, il Savoia esulta ma frena sui facili entusiasmi

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Dopo il triplice fischio che ha sancito il successo del Savoia in casa dell’Orlandina al termine di una sfida caratterizzata dagli episodi, su tutti il rigore del sorpasso per l’1-2 finale a dir poco “generosamente” elargito dal direttore di gara alla capolista, abbiamo raccolto le impressioni e gli stati d’animo dei rappresentanti dei due club.

Tifoseria Orlandina
Tifoseria Orlandina

Volti scuri per la sconfitta in dirigenti, tecnici ed atleti della compagine paladina che con dignità e sportività accettano il risultato del campo, ma non nascondono la rabbia per il metro arbitrale e le scelte operate dal sig. Sprezzola di Mestre.

Siamo stati puniti dagli episodi: il fallo da rigore non c’era ed è stato vergognoso. Ripartiamo dalla sconfitta – sbotta per primo il d.s. orlandino Marco Cirillo, tra l’altro originario di Torre Annunziata – sapendo che abbiamo un gruppo forte e che darà soddisfazioni. Sul campo, anche contro la capolista, abbiamo dimostrato tutto il nostro valore”.

Il presidente paladino Massimo Romagnoli
Il presidente paladino Massimo Romagnoli

Abbiamo subito una rapina a mano armata! Non è possibile che un arbitro decida l’esito di una partita – accusa il presidente Massimo Romagnoli che non ha digerito la condotta arbitrale –  falsando il suo andamento con decisioni a senso unico. Debbo, comunque, ringraziare i ragazzi per la maiuscola prestazione fornita, tenendo testa a quella che fino ad oggi si era dimostrata la squadra ammazza campionato. Anzi, debbo rettificare, per oltre un tempo abbiamo tenuto in scacco il Savoia non facendolo ragionare, e rendendoci pericolosi sui capovolgimenti”.

La squadra ha fatto bene – analizza mister Beppe Raffaelesi espressa al 100% del suo potenziale. Siamo riusciti a controllare la gara concedendo pochissimo agli avversari fino a quando non ci hanno raggiunto al 12’ della ripresa. E avremmo potuto chiudere la partita sulle due conclusioni di testa di Frisenda e sul palo di Mincica. Nel finale ho tentato il tutto per tutto, mettendo davanti Cocimano e Frisenda ai lati di Orioles: si sono create situazioni interessanti, ma il pareggio non è arrivato. Speriamo di rifarci domenica a Pomigliano, ma sarà una partita difficile“.

Vincenzo Feola, allenatore del Savoia
Vincenzo Feola, allenatore del Savoia

Abbiamo avuto grandi difficoltà – commenta mister Vincenzo Feola, ieri sostituito in panchina dal vice Pasquale Suppa a causa della squalifica di tre giornata inflittagli dopo la gara con la Cavese –nel primo tempo, devo fare i complimenti all’Orlandina un’ottima squadra, organizzata e ben messa in campo, ha messo grande corsa raddoppiando e senza dare punti di riferimento. Sapevamo che avremmo incontrato un avversario che avrebbe venduto cara la pelle giocando contro il Savoia, meritavano qualcosa in più, ma poi lo spessore e la caratura abbia determinato la vittoria“.

Siamo una squadra che veniva da sei vittorie consecutive, da tutti riconosciuta quale favorita, anche se dico – prosegue Feola – che sarà una lotta a tre o a quattro, e tutti contro di noi hanno grandi stimoli. Iniziano a studiarci, bloccarci sugli esterni, se noi poi manchiamo di umiltà e giusta cattiveria come nel primo tempo. Quando, però, facciamo il vero Savoia emerge la differenza. Il cambio degli esterni nella ripresa, l’ingresso di Del Sorbo in avanti ci hanno dato maggior peso e sono stati decisivi nell’imprimere una svolta alla gara. Dobbiamo ancora pensare nell’ottica di una gara alla volta, ora ci concentreremo sulla Coppa e poi sull’Hinterreggio“.

Pozzecco: “Non ci abbiamo messo la stessa aggressività di Brescia”

Una sconfitta che brucia quella patita dall’Upea Orlandina Basket all’esordio interno al PalaFantozzi contro l‘Angelico Biella che traspare dalle parole dei protagonisti nel dopo gara in sala stampa.

«Sono dispiaciuto perché abbiamo commesso qualche errore di troppo, quelli che – ammette capitan Matteo Soragna, tra l’altro ex Biella – poi non ti concedono di vincere la partita. Dobbiamo imparare che tutti questi piccoli errori ti costano la partita. Dovevamo fare un paio di cose che ci aveva detto Gianmarco e non l’abbiamo fatte. Mi fa rabbia perché abbiamo perso in casa davanti al nostro pubblico. Mancano due giocatori, è normale che la rotazione ora è corta. Dobbiamo, comunque, essere lucidi nelle fasi chiave del match».

Coach Pozzecco con Teo Soragna alla vigilia
Coach Pozzecco con Teo Soragna alla vigilia

«Una partita strana – prosegue Soragna – giocata in condizioni difficili. Si scivolava tanto e comunque questa potrebbe essere una chiave di lettura.Mi fa rabbia ma solo perché abbiamo perso in casa davanti ai nostri tifosi. Ci mancano due giocatori e le rotazioni sono queste adesso. Dobbiamo essere più lucidi. Anche gli ultimi due possessi a Laquintana ci stanno perché aveva fatto bene sino a quel momento. Purtroppo quando le partite corrono così c’è poco da fare».

«Ero convinto che la gara fosse cambiata sul +1 per noi – dichiara coach Gianmarco Pozzeccoessere in vantaggio in quel momento doveva essere un fattore determinante per noi. Non ci abbiamo messo la stessa aggressività che abbiamo messo a Brescia. Sapevo che sarebbe stata una partita difficile. Speravo che dopo l’intervallo le cose potessero cambiare ma dopo aver capito che si scivolava siamo entrati nel pallone».

«Giochiamo ancora a tratti, perché fondamentalmente ci mancano due giocatori: uno è l’americano e l’altro è Basile. Capite – sottolinea il Poz – che non è poco, Sta facendo di tutto per rientrare ma sinceramente sono il primo io a rallentare il suo rientro. Non sono sicuro che giocherà domenica prossima ma soltanto quando sarà al 100% allora lo rimetterò in campo. Baso può darci una mano in difesa, oggi non sono contento di come abbiamo difeso».

«Credo che nei prossimi giorni – precisa il tecnico paladino – avremo il play americano. Sono dispiaciuto perché non abbiamo avuto la possibilità di giocare con il cuore sempre a causa delle rotazioni limitate.Quando sei sotto nel punteggio puoi incartarti anche mentalmente. La parte più difficile nel basket non è dire ciò che bisogna fare, ma fare quello che viene detto».

Un momento della presentazione di Corbani all'Angelico
Un momento della presentazione di Corbani all’Angelico

Stato d’animo opposto per il gruppo biellese che si gode l’ebbrezza della prima vittoria che traspare dalle parole di coach Fabio Corbani: «Questo gruppo mi rende felice. Si sono meritati questo successo. Un gruppo che lavora con grande determinazione e soprattutto fatica tanto. Si aiutano sempre e questa vittoria è il giusto merito per quello che fanno. Abbiamo provato ad attaccare i punti deboli di una Capo d’Orlando incompleta».

«Abbiamo cercato di correre anche quando non era necessario. Le loro rotazioni – prosegue il tecnico dei piemontesi – erano ridotte e quindi abbiamo approfittato di questo. Felice per Raspino che dopo Veroli si è riscattato, per lui grande emozioni contro Soragna. Abbiamo solo dei premi dichiarati se raggiungiamo i play-off e questo vi fa capire dove vogliamo arrivare. L’unico obiettivo è mantenere la passione in città e 1400 abbonati e i giovani nazionali ne sono una bella dimostrazione».

Biella rovina la “prima” interna dell’Orlandina Basket

Debutto interno amaro per l’Upea Orlandina che davanti ad una bella cornice di pubblico presente sugli spalti del PalaFantozzi cede per 66-74 all’Angelico Biella nel secondo turno della LNP Adecco Gold.

I paladini di coach Gianmarco Pozzecco non ripetono per intensità e cuore la bella prova di sette giorni addietro a Brescia. Una sfida su cui inevitabilmente pesano le rotazioni ridotte in casa nebroidea che non presentano Basile e Pellegrino, ed attendono forse già a principio della prossima settimana un nuovo americano cui affidare la regia del gioco dopo il “taglio” di Wright.

Gioca, nonostante il naso rotto, il giovanissimo play Tommaso Laquintana che si conferma tra i migliori in maglia biancoazzurra per applicazione e sacrificio. Maggiori difficoltà le incontrano i lunghi, con una difesa che solo a fasi alterne riesce a prendere misure efficaci nel contenimento degli avversari di coach Fabio Corbani a tratti devastanti dall’arco.

Il match si apre con un tentativo dalla distanza di Archie che subisce fallo e dalla lunetta realizza due dei tre liberi concessi. Poi Biella prende il sopravvento trascinata da Raspino, Hollis ed Infante.

I paladini sono costretti a spendere il primo time out per riordinare le idee e dare il via ad un lungo inseguimento che vede un primo riaggancio sul 16-16 a firma dell’ex Matteo Soragna, poi Berti e Ciribeni firmano gli ultimi punti della frazione. La giovane guardia spara sul ferro anche il tiro del sorpasso sul suono della prima sirena.

L’avvio del secondo quarto è da incubo: sterilità offensiva dei padroni di casa, e quattro triple consecutive dei piemontesi che volano sul +12 (18-30). Suonano la carica Archie e Portannese, risponde ancora Raspino con una “bomba”. Nicevic rimedia due falli consecutivi che obbligano al cambio.

Dagli spalti si alza il grido dei tifosi che pretendono di avere dei “leoni“, una strigliata utile per invertire il trend, ma il gap da colmare all’intervallo è di cinque punti (30-35).

Al rientro dagli spogliatoi, Pozzecco ripropone lo starting five, Corbani mischia le carte parte con il doppio play Laganà-Berti, e ruota con grande intelligenza i suoi atleti concedendo minuti a tutti e trovando punti preziosi da  Chillo e da De Vico. L’Orlandina soffre oltre il dovuto ed alla fine del periodo si chiude sul 45-52.

Il cuore del gruppo del Poz porta i paladini rimettere in equilibrio la sfida nella prima metà della frazione. Benevelli rimette in scia i suoi, Portannese fallisce un clamoroso contropiede, Laquintana dai liberi firma l’illusorio “sorpasso” del 57-56.

La delusione degli atleti paladini
La delusione degli atleti paladini

La replica è una tripla di Laganà – figlio di un ex atleta orlandino – che è un colpo durissimo alle speranze  del quintetto di casa che è punito da Infante che sbaglia anche il libero aggiuntivo e poi da Voskuil.

Nicevic prova a rialzare i suoi ad una nuova rimonta che si arresta al 65-68 con due liberi (su tre) di Laquintana e una tripla di Archie. Sul cronometro restano cinquanta secondi, Biella è più lucida e porta a casa il successo, legittimato anche nel punteggio con i liberi di Berti e la tripla di Voskuil sulla sirena.

L’Amatori vince il derby a Reggio Calabria

Una fase del derby
Una fase del derby

Pronto riscatto per l’Amatori Rugby Messina che si aggiudica il derby con l’ASD Rugby Reggio Calabria al San Cristoforo con il risultato finale di 8-17. Prima del via il minuto di silenzio – così come disposto dalla Fir – in memoria di Alberto Cigarini, il 25enne rugbista di Parma morto in Florida. Decisive per i peloritani le due mete trasformate, una nel primo tempo di mischia con Di Trapani e l’altra, durante il secondo tempo, dalla tre quarti con Aimi, oltre ad una punizione. I reggini, invece, si fermano agli otto punti racimolati con una punizione e alla meta dell’ex Coluccio non trasformata. Anche tra le file dell’Amatori in campo dei giocatori con trascorsi a Reggio Calabria, ovvero Alessandro Miduri e Alessio Barone, mentre Girolamo Bombaci doveva ancora scontare una squalifica. Chiara nel complesso la superiorità dei messinesi che centrano i quattro punti utili a raggiungere il sesto posto in classifica.

La cronaca – All’avvio del primo tempo le due squadre si studiano e sono i messinesi a rompere gli indugi al 10’ con la punizione che Smith infila tra i pali. I biancorossi conquistano quindi l’ovale dopo una touch: da una mischia aperta Di Trapani prende possesso della palla e va in meta. La trasformazione riuscita è di Smith. Al 19’, sull’altro fronte, la punizione calciata da Pinna non va a segno, ma lo stesso si rifà al 21′. Finisce così il primo tempo sul 3-10. La ripresa fa registrare al 5′ una punizione assegnata ai calabresi per palla trattenuta, ma Pinna fallisce il calcio. Al 9’ sono i peloritani che da una touch sviluppano una bella azione sulla tre quarti con la palla servita da Gorgone ad Aimi che va in meta, trasformata da Smith. Iniziano, quindi, una serie di sostituzioni per ambedue le formazioni: al 15’ per l’Amatori, esce Cinà ed entra Morabito; al 26’ per i reggini, Coluccio per Scappatura e, a seguire, Cervasio per Quattrone. Ed è proprio Coluccio che si fa subito sentire andando in meta in seguito alla rimessa laterale e prendendo possesso dell’ovale da una maul. Ancora cambi al 31’ per l’Amatori che va a caccia delle altre due mete del bonus: Dejean per Brumana e Barone per Gorgone. Ma il risultato, sull’8-17, non cambia più.

Un altro momento del match
Un altro momento del match

Soddisfatto, al termine, il presidente Nello Arena: “Una buona partita, in cui l’importante era vincere. Bisognava riscattare la sconfitta della scorsa settimana a Frascati e siamo riusciti a gestire la gara, tenendo in pugno un incontro difficile, come tutti i derby”.

Il tabellino. Heliantide-Amatori 8-17

HELIANTIDE: Scappatura (26’ Coluccio), Khaoua, Dente, Callea, Di Perna, Labate, Sorbara, Vasta, Stilo, Pinna, Gallipoli, Filardo, Strazzeri, Cutrupi, Quattrone (69’ Cervasio). Allenatore: Scott Palmer

AMATORI: Catania, Musicò, Cinà (15’ Morabito), Di Trapani, Tornesi, Cipriano, Miduri, Garozzo, Gaina, Smith, Brumana (31’ Dejean), Gorgone (31’ Barone), Santilano, Arbuse, Aimi. Allenatore: Bevan Ryan

Arbitro: Schillirò (Catania)

 

La Pallavolo Messina conferma Flavio Fasanaro. La Onze nuovo sponsor tecnico

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Un’altra ufficialità in casa Pallavolo Messina, che va ad arricchire il roster a disposizione di mister Flavio Ferrara. Confermata per la prossima stagione la presenza di Fulvio Fasanaro, schiacciatore. Classe 1994, Fasanaro è stato ingaggiato ufficialmente lo scorso dicembre dal club peloritano ed ha all’attivo diverse presenze in B1. Cresciuto nelle giovanili dello Sport Volley Catania, lo schiacciatore etneo è uno dei più interessanti tesserati della Pallavolo Messina ed in generale del volley siciliano.

Fulvio Fasanaro (Pallavolo Messina)
Fulvio Fasanaro (Pallavolo Messina)

«La scelta di restare a Messina è stata fortemente voluta. Nonostante la scorsa stagione non abbia trovato molto spazio, ritenevo doveroso ripagare una società coraggiosa che mi ha dato l’occasione di raggiungere livelli così alti. La Pallavolo Messina ha tenuto duro, anche in una difficile stagione in cui la crisi economica ha costretto molte delle storiche squadre italiane di livello a rinunciare ai campionati nazionali». Così Fulvio Fasanaro spiega la decisione di rimanere in riva allo Stretto e rispetto alle aspettative future dichiara: «Sono consapevole che ci attende una stagione molto difficile, ma sono certo che questo gruppo abbia tutte le carte in regole per raggiungere gli obiettivi prefissati. Sotto la guida di mister Ferrara, la sintonia nata già dai primi giorni di preparazione fa di noi un gruppo ben consolidato fuori dalla palestra ed una squadra di grandi lavoratori in campo. I presupposti per una bella stagione li vedo tutti, ma ovviamente l’ultima parola resta al campo da gioco».

Intanto la società giallorossa ha ufficializzato l’accordo con la Onze: per la prima volta la Pallavolo Messina stipula un contratto di sponsor tecnico direttamente con un’azienda che fornisce abbigliamento sportivo. L’accordo, di durata annuale, punta però a sviluppare importanti sinergie con l’impresa calabrese, in continua crescita nel settore. La Onze grifferà tutto il materiale sportivo della prima squadra e del settore giovanile. «Questo contratto, concluso con un’azienda meridionale leader nell’abbigliamento sportivo, rappresenta senza dubbio un segnale di crescita della nostra società» afferma il presidente Giorgio Muscolino.

 Pallavolo Messina-Altamura (19)

Perdichizzi: “Vittoria di carattere contro un avversario difficile. Young può diventare un top player” (VIDEO)

Franco Gramenzi (Ferentino)
Franco Gramenzi (Ferentino)

Non si è ancora spento l’eco della seconda vittoria in campionato della Sigma Barcellona che, seppur dopo sole due giornate, guarda tutti dall’alto in classifica. Nella sala stampa del PalAlberti il primo ad analizzare un match combattutissimo, specie nella ripresa, è il tecnico di Ferentino Franco Gramenzi, che da queste parti è molto apprezzato: “Esordisco dicendo che non è mio costume parlare degli arbitri, però questa sera la terna non mi ha convinto in diversi frangenti. E’ stata una gara combattuta, noi possiamo rammaricarci nel finale per la scivolata su una chiazza di sudore a metà campo di Green che ha perso palla dando il là al contropiede di Barcellona. Quello è stato un episodio importante per l’esito della gara, nessuno comunque vuole togliere i meriti della vittoria a Barcellona. Potevamo vincerla noi ma abbiamo pagato lo scarso approccio al match avuto nel primo quarto e i troppi secondi tiri concessi all’attacco della Sigma”. Tra le individualità dei laziali un po’ a sorpresa la copertina spetta al giovane Parrillo: “Sono molto contento per lui, è un classe ’92 che è a Ferentino da quattro anni, da quando sono arrivato io. Ha giocato con personalità, lui è molto serio ed in campo si vede. Per il nostro gioco ci manca invece il nostro pivot Mosley che ci darebbe ben altra sostanza, speriamo che torni presto. Mortellaro è con noi da appena due settimane, il suo compito è quello di darci una mano sotto i tabelloni e lo sta facendo con grande dedizione”.
Il coach ritorna a parlare della gara che ha visto un’ottima Ferentino giocare con la necessaria personalità: “Ribadisco che da un lato e dall’altro sono stati fischiati pochi contatti, soprattutto nel finale di gara. L’equilibrio in campo è stato massimo, abbiamo risentito dell’emozione che in avvio ha bloccato sia Bucci che Guarino, quest’ultimo ha sbagliato dei tiri aperti che poi nel corso della gara ha realizzato senza problemi. Anche Green, il nostro leader offensivo, è partito molto sottotono ed ha avuto bisogno di un intero tempo prima di cominciare a segnare con continuità”. Le ultime considerazioni di Gramenzi sono tutte dedicate all’ambiente giallorosso che lui non può dimenticare: “Quando si torna qua è sempre bello riabbracciare tifosi ed amici, l’emozione è tanta e visibile. E’ un palazzetto dove è difficile vincere ma dove ritorno con sempre grande piacere”.

Giovanni Perdichizzi (Barcellona)
Giovanni Perdichizzi (Barcellona)

In casa Sigma Barcellona è il tecnico Giovanni Perdichizzi a raccogliere il testimone e soffermarsi davanti ai taccuini dei giornalisti: “Sappiamo che in questa fase non possiamo essere al cento per cento, abbiamo nostri problemi su cui lavoriamo l’intera settimana. Ad esempio Natali non ce la faceva a giocare e s’è visto, ci mancava così una importante rotazione. Collins nel finale ha accusato una comprensibile stanchezza per aver giocato oltre 37 minuti ma, da campione qual è, è stato decisivo ai liberi. Avevamo preparato una difesa particolare su Green che per tutto il primo tempo ha dato i suoi frutti, Ferentino è rientrata in gara con le ottime medie ai tiri liberi (11/14 il dato finale, ndc). Spendo un elogio per capitan Maresca, preciso da fuori, ci ha guidato alla rimonta. Abbiamo quindi normali alti e bassi ma questo è naturale se consideriamo che siamo una squadra tutta nuova”.
Perdichizzi non si sottrae a tributare i giusti meriti agli avversari: “Ferentino è una squadra difficile da affrontare, che ti fa giocare male e che, come tutte le squadre allenate da Gramenzi, ha nel proprio dna il saper lottare e sfruttare quintetti atipici. Ho visto un grande Bucci, tra i miei cito Young (mvp con 25 punti, ndc) che per il futuro se limiterà qualche ingenuità sui due lati del campo, diventerà un top player, ancora più di quanto lo è adesso. Voglio ringraziare il mio staff per aver recuperato a tempi di record Maresca mentre per Natali servirà più tempo”.

Un rimbalzo di Andre Collins
Un rimbalzo di Andre Collins

Sulle qualità di Pinton Perdichizzi non ha dubbi: “Lui ha tutto il tempo per crescere di condizione e gambe, ha qualità indiscusse, è un giocatore glaciale che sa colpire nei finali di gara ma dobbiamo dargli tempo di lavorare e maturare”. Inoltre Perdichizzi, su apposita domanda, analizza la produzione offensiva della squadra: ”Questa sera abbiamo segnato 89 punti contro una squadra che sa adattare bene le difese all’avversario che ha di fronte, come ad esempio hanno fatto con la box and one su Collins. Sono contento complessivamente della squadra”.
In conclusione il coach guarda già oltre, al prossimo impegno di domenica sul parquet di Brescia: “Sarà sicuramente un bel match, la squadra di Martelossi sta crescendo con i loro giocatori di punta come Slay, Giddens e Di Bella. E’ un campo non semplice dove l’anno scorso abbiamo perso, chiaramente non è una partita decisiva perché saremo solo alla terza giornata , è solo una tappa d’avvicinamento al nostro processo di crescita e maturazione. Sarà un test che vogliamo superar a pieni voti, abbiamo le potenzialità per farlo”.

Alex Young (25 punti) in transizione
Alex Young (25 punti) in transizione

Questa l’intervista video realizzata nel dopo gara da Giovanni Perdichizzi:

Buona la prima in Coppa per il Savio: battuto un tenace Messina Volley

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Debutto positivo in Coppa Sicilia per il Savio Messina. Al PalaJuvara la compagine del tecnico Giovanni Russo si aggiudica il primo derby cittadino della stagione 2013-14 superando un ostico Messina Volley al tie break. Si è trattato di un buon test per ambedue le compagini, alla ricerca entrambe della condizione fisica e dell’assetto di squadra ideale in vista del campionato.

L'organico del Savio
L’organico del Savio di Serie C

Il gioco, come è logico prevedere in questo periodo della stagione, ha avuto un andamento a fasi alterne, con una alta percentuale di errori da ambedue i lati della rete un po’ ripartiti in tutti i fondamentali. I due tecnici hanno poi colto l’opportunità di provare varie soluzioni differenti, dando spazio agli elementi della panchina. Entrambi hanno dovuto fronteggiare alcune assenze non di poco conto: Russo quelle della centrale Bitto e della schiacciatrice Roberta Centorrino. Sul versante opposto, Cacopardo deve rinunciare alla prima palleggiatrice Donatella Donato, con la maggiore delle sorelle Rando in panchina a mezzo servizio.

L’andamento dei set ben sintetizza quello che è stato il filo conduttore dell’incontro. La prima e terza frazione sono state di chiara impronta Messina Volley: dopo un avvio di sostanziale equilibrio, le ragazze di mister Danilo Cacopardo riuscivano a costruire il loro break nelle fasi centrali portandosi avanti di quei sei-sette punti che poi conservavano senza patemi fino al termine. Troppi in questi frangenti gli errori nella fase difensiva commessi dal Savio che finivano con il vanificarne le speranze di rimonta. Entrambi i set si concludono con un duplice 14-25 per le ospiti.

Le ragazze del Savio durante un time-out
Le ragazze del Savio durante un time-out

Le parti si invertono nel secondo e quarto set con capitan Miranda e compagne che riescono a dare più continuità alle fasi di ricezione e difesa e nella ricostruzione del gioco in attacco. Il Savio allunga sul + 6 (8-2), contiene il tentativo di rientro a metà frazione del Messina Volley che si porta a –3 (16-13), per poi chiudere 25 a 21. Andamento fotocopia nel quarto con il team di mister Russo che trova in apertura l’allungo (9 a 3), lo incrementa fino al massimo vantaggio (14-5 +9), per poi gestirlo fino al termine (25-17 lo score conclusivo). La stanchezza si fa sentire sul taraflex della Juvara: il Savio però viaggia sulle ali dell’entusiasmo per la conquista del set precedente e riesce a incanalare il tie break nella direzione a lui favorevole andando al cambio di campo con un buon margine di vantaggio (8-3). Il Messina Volley ha una reazione e riduce il passivo ma il finale sorride alle gialloblu salesiane che bagnano il debutto nella Coppa Sicilia con una vittoria che fa morale.

SAVIO MESSINA – MESSINA VOLLEY 3-2

(Set: 14-25;25-21;14-25;25-17;15-11)

SAVIO MESSINA: Anastasi, Bonfiglio (L), Chiofalo, De Domenico, De Francesco, Ferraro, Leandri, Miranda Pilar (K), Scimone, Sicari, Siracusano, Vasi. All. Giovanni Russo

MESSINA VOLLEY: Carnazza, Carollo, Criscuolo, Galletta (L2), D’Andrea, Fabiano, Laganà, Montalto, Mento, Rando A, Rando V (L1), Restuccia, Spadaro. All. Cacopardo.

Serie D – Un rigore inesistente lancia la fuga del Savoia vittorioso sull’Orlandina

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C’è una capolista in “fuga” al vertice del Girone I della Serie D: il Savoia espugna il “Ciccino Micale” di Capo d’Orlando e centra la settima vittoria in altrettante gare di campionato.

Saluto al pubblico dei giocatori dell'Orlandina
Saluto al pubblico dei giocatori dell’Orlandina

Le speranze dell’N.F.C. Orlandina di compiere lo “sgambetto” ai danni della forte compagine campana sono frustrate al termine di una sfida combattuta e decisa dagli episodi maturati nel corso della ripresa: su tutti un rigore inesistente che risulterà decisivo sul risultato, frutto di un’incredibile topica del direttore di gara mestrino Spezzola.

Il “fattaccio” arriva al 61′, Scarpa è autore di un pregevole spunto sull’out di destra del fronte d’attacco del Savoia: s’incunea tra le maglie avversarie, guadagna il fondo, poi rientra verso l’interno dell’area incespicando sul pallone e finendo per terra. Non c’è alcun contatto con gli avversari, ma l’arbitro ben posizionato decide di sanzionare l’Orlandina con un tiro dagli undici metri.

A nulla valgono le proteste dei paladini, dal dischetto Scarpa calcia alla sinistra di Pandolfo che pur intuendo non ci arriva: è l’1-2 per il Savoia che così ribalta il punteggio di una gara che fino a quel momento era stata sotto il controllo della formazione di mister Beppe Raffaele.

Azione di gioco di Orlandina-Savoia 1-2
Azione di gioco di Orlandina-Savoia 1-2

Al consueto 4-3-3 dei paladini che presentano qualche novità rispetto a Rende: ritorna Russo però è chiamato ad agire sull’out mancino di difesa, Gatto si sposta in mediana con Privitera e Martusciello, ed in avanti Mincica completa il tridente al fianco del duo Frisenda-Crinò.

Risponde il Savoia con un 4-2-3-1 in cui l’ex messinese Mariano Stendardo guida il pacchetto arretrato, dighe in mediana Gargiulo e De Liguori, con una batteria offensiva composta dall’ex Città di Messina Tiscione sulla destra, Carotenuto in mezzo, e Scarpa a sinistra per dar sostegno al centravanti Meloni.

La prima occasione del match è per Scarpa il cui diagonale da dentro l’area è respinto di piede dall’estremo Pandolfo. Ancora Scarpa protagonista di un affondo, ma cross troppo forte per la correzione di Meloni.

La replica paladina vede uno spunto di Mincica che sulla sinistra guadagna il fondo e serve in mezzo Frisenda, il cui diagonale a porta incustodita si spegne sul fondo. Ancora padroni di casa pericolosi con un piazzato di Fascetto con palla a lato di un paio di metri.

esultanza gol Rino Frisenda
L’esultanza per il gol del momentaneo vantaggio siglato dal solito Rino Frisenda

Nuovo pericolo portato dal Savoia quando Viglino da sinistra pesca in area Meloni il cui colpo di testa esalta i riflessi di Pandolfo che si salva in corner.

Sull’altro fronte, azione corale dei paladini che trovano il gol dell’1-0 al 23′: cross da destra di Mincica, virtuosismo di Rino Frisenda che elude un difensore con una finta di corpo ed all’altezza del dischetto calcia al volo, senza concedere scampo, al portiere Maiellaro.

Immediata reazione di Scarpa e compagni che alzano il loro baricentro, ma non riescono ad incidere con pericolosità peccando spesso in leziosità sulla trequarti. L’Orlandina lascia la sensazione di mantenere il controllo del gioco limitando un avversario di caratura tecnica elevata.

Anzi, prima del rientro negli spogliatoi c’è il tempo per recriminare per  un sospetto contatto da rigore quando Frisenda viene spostato da un difensore a tu per tu con il portiere su cui il direttore di gara lascia correre, e poi conclusione di Privitera dal limite sugli sviluppi di un corner che si perde di poco al lato.

La ripresa si apre ancora con Frisenda ad un passo dal gol, ma il bomber calabrese non trova la deviazione vincente sottomisura. Il Savoia mette “peso” in avanti inserendo Del Sorbo per Carotenuto, e mister Vincenzo Feola chiede al vice Paquale Suppa di invertire di fascia i suoi esterni d’attacco.

Orlandina ancora ad un passo del raddoppio quando sulla sinistra Mincica è autore di un pregevole spunto, lascia partire un tiro-cross che sorprende tutti, il portiere Maiellaro è scavalcato dalla traiettoria della palla che sbatte sul palo interno e incredibilmente ritorna in gioco.

Dal possibile raddoppio si passa al pareggio dei campani che a completamento di un’azione insistita gettano in area un pallone alto su cui  di testa è il neoentrato Del Sorbo a deviare sulla traversa, Pandolfo si trova fuori causa e per il più agevole tap in arriva Scarpa (57′) che sempre di testa, liberissimo, può deposita in rete.

Appena cinque minuti più tardi. l’esito della partita è ribaltato dal rigore per gli ospiti. Il canovaccio muta radicalmente l’Orlandina ora è costretta ad inseguire e prova a irrobustire mediana con Orioles. Per gli ultimi assalti mister Raffaele getta nella mischia anche Cocimano ed Aloe, anche se tatticamente è l’ex Milazzo ad essere chiamato a supportare Frisenda in avanti.

Due le occasioni per riequilibrare il match: la prima con una punizione dal limite di Fascetto che da posizione centrale calcia di giro sopra la traversa, e poi con un colpo di testa di Frisenda che si spegne tra le braccia del portiere ospite. Anche il Savoia, una volta in vantaggio, si cautela con cambi tattici per dare maggiore copertura sugli esterni e porta a casa i tre punti e consolida l’allungo sulle inseguitrici, mentre l’undici del presidente Massimo Romagnoli scivola al quarto posto in classifica e nel prossimo turno cercherà riscatto sul campo del Pomigliano.

Tabellino:

Orlandina-Savoia 1-2

Marcatori: Frisenda (O) 22′, Scarpa (S) 57′ e rig. 62′.

NFC Orlandina (4-3-3): Pandolfo – Ignazzitto, Leo, Fascetto, Russo (Orioles 67′) – Gatto, Privitera, Martusciello (Aloe 82′) – Crinò (Cocimano 81′), Frisenda, Mincica; A disp.: Caserta, Silvestri, Muccari, Romano, Calabrese, Trimarco; Allenatore: Giuseppe Raffaele.

Savoia (4-2-3-1): Maiellaro – Petricciuolo, Stendardo, Manzo, Viglietti – De Liguori, Gargiulo – Tiscione (Criscuolo 73′), Carotenuto (Del Sorbo 50′), Scarpa – Meloni (Ruscio 80′); A disp.: Rinaldi, Terraciano, Di Pietro, Nocerino, Longo, Esposito. Allenatore: Pasquale Suppa (squalificato Vincenzo Feola).

Arbitro: Nicolò Sprezzola di Mestre; Assistenti: Fabrizio Zazzaretta di Belluno e Massimo Mel. Ammoniti: Fascetto, Leo (O); Viglietti, Meloni, Petricciuolo, Tiscione (S); Espulso: Il preparatore atletico orlandino Arasi al 77′.

Serie D – Il Città di Messina inciampa a Montalto: Savasta decide un match avaro di emozioni

Gli undici titolari scelti da Di Maria per il match con il Comprensorio Montalto
Gli undici titolari scelti da Di Maria per il match con il Comprensorio Montalto

Terza sconfitta stagionale per la formazione di Gaetano Di Maria, piegata di misura al “Romolo di Magro”. Gara avara di spettacolo che, nonostante un leggero predominio dei padroni di casa, sembrava incanalata sullo 0-0. La rete che spezza l’equilibrio e regala i tre punti ai calabresi arriva a metà ripresa e porta la firma di Savasta. Il Città di Messina resta fermo a quota 10 punti : domenica sfida interna con la Battipagliese. 

Città di Messina piegato di misura a Taverna di Montalto Uffugo. La squadra guidata da Di Maria incappa in una giornata di scarsa vena e si arrende ai padroni di casa del Comprensorio Montalto. Nel primo tempo poche occasioni e portieri quasi inoperosi. Copione molto simile nella ripresa, nel corso della quale i calabresi trovano però il gol-vittoria con il colpo di testa di Savasta sugli sviluppi di un corner. Gli ospiti provano a reagire ma non riescono ad impensierire il portiere Ramunno. Domenica prossima si torna al “Celeste” per sfidare l’ostica Battipagliese.

La Cronaca – Di Maria può contare sull’organico al gran completo e torna al 4-3-1-2: in porta confermato Mannino, difesa a quattro con Cucè, Cammaroto, Nastasi e Trovato, a centrocampo Costa, Buscema e Seck, sulle trequarti Camarda, in attacco la coppia Bruno – Manfrè.

L'ingresso in campo dei calciatori di Città di Messina e Comprensorio Montalto
L’ingresso in campo dei calciatori di Città di Messina e Comprensorio Montalto

Sono i padroni di casa a partire meglio e a costruire un paio di buone occasioni nei minuti iniziali dell’incontro. Il primo tentativo, al 6′, è di Scarnato che batte a rete da buona posizione ma manda a lato. Lo stesso difensore calabrese ci riprova due minuti più tardi ma la sua girata, sugli sviluppi di una punizione di Occhiuzzi, termina sul fondo. Il Città di Messina prova a scuotersi al 13′ ma il tiro da fuori di Costa è debole e Ramunno non ha problemi a far suo il pallone. Al 16′ giallo per Nastasi: il difensore era diffidato e dovrà dunque scontare un turno di squalifica. Il Montalto torna a farsi vivo dalle parti di Mannino al 26′ ma la punizione dal limite di Piemontese si spegne a lato. Pericolosi i padroni di casa al 31′: angolo di Occhiuzzi, colpo di testa di Catalano e palla a fil di palo. Gli ospiti crescono nella parte finale del primo tempo: al 34′ azione personale di Bruno, che si fa largo tra gli avversari ma di sinistro colpisce male favorendo l’intervento del portiere avversario. Al 40′ Costa tocca per Camarda: destro secco del capitano da posizione defilata e presa sicura di Ramunno. Al 42′ nuovo tentativo di Costa: il tiro dal limite del centrocampista classe ’95 finisce non lontano dall’incrocio dei pali. L’ultima occasione della prima frazione è del Montalto: cross di Zangaro e colpo di testa ravvicinato di Piemontese, Mannino è attento e blocca il pallone. Si va al riposo sullo 0-0.

5-Nastasi-anticipa-Kalambay-nellarea-del-Città-di-MessinaAnche la ripresa si apre con il Montalto che mostra maggiore intraprendenza: già al 2′ Piemontese, su corner di Occhiuzzi, colpisce di testa da centro area ma non inquadra la porta. Lo stesso attaccante di casa al 4′ riceve in area, stoppa bene di petto e calcia mandando il pallone alto di poco. Il Città di Messina potrebbe colpire in contropiede al 12′: rapida ripartenza di Camarda sulla corsia destra e cross al centro per l’accorrente Bruno che calcia al volo di sinistro senza centrare lo specchio. Al 13′ Di Maria opera il suo primo cambio mandando in campo Brancato per l’acciaccato Manfrè. Al 19′ il gol che decide la gara: corner di Catalano e colpo di testa vincente di Savasta, entrato in campo da soli tre minuti. Subita la rete, subito una nuova sostituzione tra gli ospiti: Vella rimpiazza Cucè. Il Città di Messina accenna una reazione al 23′: Camarda serve Bruno, dribbling sull’avversario e tiro dai 16 metri che termina a lato. Al 27′ dentro anche Pino per Costa. Proprio il nuovo entrato alla mezzora serve Vella al limite dell’area ma il sinistro dell’attaccante è sbilenco. In questa fase, con il Città di Messina sbilanciato in avanti, è il Montalto che può sfruttare il contropiede: tra il 33′ e il 34′ ci provano da fuori prima Zangaro e poi Le Piane ma nella prima occasione Mannino fa sua la sfera e nella seconda il tiro non è preciso. Al 39′ Trovato trova spazio per il cross a sinistra, Vella in area anticipa il diretto marcatore ma di testa manda il pallone a pochi metri dal palo. La squadra di Di Maria ha un ultimo sussulto nel corso del primo minuto di recupero: Vella serve Pino, l’attaccante controlla appena dentro l’area e lascia partire un destro violento che, deviato da un difensore avversario, si spegne di poco a lato. Al 47′ il Montalto resta in dieci per l’espulsione di Fiore, reo di un brutto fallo su Seck a centrocampo. Per il Città di Messina però non c’è  più tempo e così, dopo due successi consecutivo, matura la terza sconfitta subita fin qui in campionato. Domenica prossima impegnativo match interno contro la Battipagliese.

1-Cammaroto-prova-ad-anticipare-KoffiIl tabellino – Comprensorio Montalto – Città di Messina 1-0
Marcatori: 19′ st Savasta.
Comprensorio Montalto: Ramunno, Perna, Mazzei, Fiore, Scarnato, Itri, Occhiuzzi (16′ st Savasta, 44′ st Mirabelli), Catalano (23′ st Basile), Piemontese, Zangaro, Le Piane. In panchina: Lanza, Piluso, Catani, Buccino, Salvino, Maestri. Allenatore: Riccardo Petrucci.
Città di Messina: Mannino, Cucè (21′ st Vella), Trovato, Buscema, Nastasi, Cammaroto, Bruno, Seck, Manfrè (13′ st Brancato), Camarda, Costa (27′ st Pino). In panchina: Fazzino, D’Angelo, Cappello, Portovenero, Munafò, Bonamonte. Allenatore: Gaetano Di Maria.
Arbitro: Daniele De Santis della sezione di Lecce.
Assistenti: Giuseppe Ditto della sezione di Reggio Calabria e Fernando Cantafio della sezione di Lamezia Terme.
Note – Ammoniti: 7′ pt Nastasi (CdM), 16′ pt Itri (CM), 25′ pt Cammaroto (CdM), 43′ pt Ramunno (CM), 19′ st Savasta (CM), 27′ st Scarnato (CM), 32′ st Trovato (CdM), 41′ st Zangaro (CM).
Espulsi: 47′ st Fiore (CM).
Recupero: 2′ pt, 5′ st.