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L’FP Sport Messina conquista i primi due punti della stagione al termine di un derby combattuto

Claudio Cavalieri, autore di 23 punti (FP Sport)
Claudio Cavalieri, autore di 23 punti (FP Sport)

Il campionato di serie C Regionale girone A si è aperto col derby tutto peloritano tra FP Sport e Mia Basket Messina. La partita disputata al Pala Ritiro, come da previsioni, ha regalato emozioni al pubblico presente con le due squadre che non si sono mai risparmiate, rimanendo incollate l’un l’altra nel punteggio per tutti i quaranta minuti di gioco. In casa FP coach Paladina deve fronteggiare la doppia assenza per problemi di tesseramento al duo ex CUS Squillaci-Mirenda, costretti ad assistere al match dagli spalti. La Mia di Massimo Sigillo di contro ripropone l’ottimo atteggiamento tenuto già nella sfida del Memorial Falgentano e recupera la verve dell’esterno Ciccio Casile, assente lo scorso primo ottobre.  In avvio di gara l’emozione per il debutto e la giovane età sul parquet frena i giocatori, che stentano a trovare il giusto ritmo di gioco: le difese hanno il sopravvento e per tutto il primo quarto il punteggio si muove col contagocce col tabellone che reciterà perfetta parità a quota 13 alla prima sirena. L’esperienza maturata lo scorso anno sblocca i giocatori di “casa” con coach Paladina che incomincia a vedere i meccanismi di gioco su cui sta lavorando da diverso tempo. All’intervallo lungo l’FP è avanti di misura per 27-26 grazie ad una tripla ed un gioco da due punti del più esperto in campo, Cavalieri. Alla ripresa del gioco salgono in cattedra l’ala Ponzù Donato e il play Perrone che riescono a scavare un minibreak su una Mia coraggiosa che rimane sempre in partita grazie alla lucida regia in staffetta di Bonfiglio e Bellomo (12 punti ciascuno). Il finale di quarto è 42-41. Nell’ultimo quarto la partita sale di giri con l’agonismo che aumenta minuto dopo minuto; da una parte da sottolineare il trio Lucchesi, Buono, Sabarese (decisivi due giochi da tre punti per un pivot fuori categoria) chirurgici a colpire la difesa avversaria nei momenti topici mentre coach Sigillo ottiene il massimo dalla mossa di mettersi a zona 2-3. Dapprima l’FP sembra scappare via sul più 6 (50-44) poi avviene il recupero ospite con la tripla di Bonfiglio che vale il sorpasso (54-55). Negli ultimi due minuti i ragazzi di coach Paladina non sbagliano più nulla con la necessaria freddezza ai liberi e conquistano così davanti al pubblico amico la prima vittoria stagionale col punteggio di 60-55. Alla sirena comprensibile il rammarico in casa Mia con la squadra che ha dato tutto al fine di conquistare il successo, ma non è bastato. Si guarda già ai prossimi impegni stagionali.

Roberto Bellomo (Mia Basket)
Roberto Bellomo (Mia Basket)

A fine gara il commento dell’Mvp di serata Claudio Cavalieri (23 punti): “Faccio i miei complimenti alla Mia, società giovane che ha ottimi giocatori in squadra ed ha allestito un progetto molto futuribile. Per quanto riguarda la nostra squadra sono felice per la prestazione dei nostri ragazzi che hanno vinto l’emozione di giocare davanti ad un bel pubblico che ha affollato il PalaRitiro. Siamo una società in crescita e la mia felicità oggi è raddoppiata perché oltre alla prima vittoria stagionale abbiamo recuperato al meglio il giovane Antonio Arigò, aspetto positiva in ottica futura”. 
Sul fronte opposto il tecnico della Mia Basket Massimo Sigillo accetta con serenità la sconfitta: ‘’Abbiamo giocato alla pari con un avversario più esperto di noi considerato che abbiamo un roster con tanti atleti nati nel ‘98. Loro hanno in organico Cavalieri che è un autentico lusso per questa categoria, avevamo problemi in difesa ad accoppiarci con lui per mancanza di centimetri. Sono comunque soddisfatto perché questa partita era soltanto la nostra seconda partita in stagione e perché chiude un periodo caratterizzato da un grande lavoro fisico per i miei ragazzi. Dobbiamo ancora metabolizzare il reintegro in squadra del play Bonfiglio, ne conosciamo tutti le sue qualità e la serietà ma rappresenta per i suo compagni una novità rispetto allo scorso anno. Ci prepariamo al secondo impegno in campionato contro il Licata, un avversario esperto per questa categoria, non sarà un march semplice’’.

FP Sport Messina – Mia Basket Messina 60-55
Parziali: 13-13; 27-26; 42-41.
FP Sport: Lucchesi 5, Buono 4, Cavalieri 23, Sabarese 12, Santoro n.e., Arigò, Bonanno, Ponzù Donato 10, Greco, Perrone 5, Chiaia 1. Allenatore: Francesco Paladina.
Mia Basket: Bellomo 12, Bonfiglio 12, Gulletta D. n.e., Cordaro 2, Cucinotta 9, Minutoli 2, Casile 2, Gulletta A., Mazzullo, Inferrera, Marabello 2, Postorino 4. Allenatore: Massimo Sigillo.
Arbitri: Centorrino e Patti.

Un'azione del match
Un’azione del match

La Siac si sblocca superando 3-2 il Salina

La Siac
La formazione della Siac

Alla quarta giornata la SIAC festeggia la prima vittoria stagionale. A farne le spese il Salina che non è riuscito a contenere la furia biancazzurra, bisognosa di punti per ritrovare il morale dopo le tre sconfitte consecutive. Grazie ad una prestazione tutta cuore e grinta, tra le mura amiche, sono maturati i primi tre punti. I ragazzi di Grasso hanno giocato una gara perfetta, concedendo poco all’avversario e rimanendo sempre concentrati. Tutti i giocatori hanno dato il massimo in una partita dal ritmo elevato. Miserendino e Passeri gli uomini in più della Siac: grazie ai gol del primo e alle parate del secondo arriva il primo sorriso in casa biancazzurra.

La cronaca. Partono subito forte gli ospiti. Miserendino ci mette una pezza su azione pericolosa di Re. Al 5’ Grasso prova il tiro dalla distanza, ma non inquadra la porta. Il capitano ci riprova qualche minuto dopo su azione di calcio d’angolo, ma la mira non è delle migliori. Il Salina è pericoloso al 10’ con la triangolazione Micera-Taranto-Micera, con quest’ultimo che non riesce ad agganciare la sfera a tu per tu con l’estremo difensore. Al 13’ è bravo Zoccoli a fare da scudo con il proprio corpo sulla conclusione velenosa di Re. Al 16’ ancora Siac pericolosa con Crupi, che, al momento della conclusione, viene messo giù da un avversario guadagnando un calcio di punizione che non sortisce gli effetti sperati. Al 20’ il Salina si rende pericoloso con il solito Re, Passeri respinge la minaccia. Dopo è Osvaldo a provare il tiro dalla distanza, sfera abbondantemente fuori. I padroni di casa rispondono con il diagonale di Colavita messo in corner da Fiorillo. Le azione più pericolose degli ospiti maturano nei minuti finali. De Vincenzo commette un’ingenuità facendosi soffiare la sfera da Micera, il quale non riesce ad effettuare il tiro grazie a Grasso e compagni ben posizionati in difesa. Dopo, Passeri e il palo negano la gioia del gol a Re, autentica spina nel fianco per la Siac. Il primo tempo si chiude con il tiro libero calciato da Re e parato da Passeri.

Francesco Passeri
Il portiere Francesco Passeri

Nel secondo tempo il Salina si porta in vantaggio con il diagonale di Re, deviato da un giocatore della Siac, Passeri non può fare altro se non raccogliere la sfera in fondo al sacco. Al 7’ Re ha l’occasione per raddoppiare, ma solo davanti a Passeri si fa respingere la chiara occasione da rete. La legge del gol sbagliato gol subito si materializza al 9’ con Abate che ripristina le distanze. Davvero bravo il giocatore biancazzurro a sbarazzarsi della difesa e a trafiggere Fiorillo per il gol del 1-1. Galvanizzata dalla marcatura, la Siac cerca con insistenza il gol del vantaggio. E’ Crupi ad avere le occasioni più ghiotte: prima si fa deviare in angolo il tiro, dopo, da posizione favorevole, preferisce cedere la palla ad Abate che, contrastato dagli avversari, riesce a calciare debolmente favorendo l’intervento di Fiorillo. Passa soltanto un minuto e i biancazzurri si portano in vantaggio grazie alla rete realizzata da Miserendino, bravo a capitalizzare al meglio l’occasione capitatagli. Il numero nove si ripete al 18’ mettendo a segno l’assist di Abate, realizzando così la sua personale doppietta. Incassato il colpo, gli ospiti non stanno a guardare. Micera prova ad accorciare le distanze con un diagonale che sfiora il palo. Al 25’ Re chiama in causa Passeri che risponde presente, deviando in angolo la conclusione, ma nulla può sul tiro di Micera che insacca la rete del 3-2. L’ultimo brivido arriva al 30’ con il tiro libero di Osvaldo calciato alto. Matura così la prima vittoria stagionale della SIAC Messina.

Il prossimo turno prevede l’incontro Atl. Villafranca-Asd SIAC. La gara, valevole per la quinta giornata del campionato, girone C, di serie C2 si disputerà presso la “PALESTRA GRAZIELLA CAMPAGNA” – Via Firenze – Saponara – ME , sabato 19 ottobre alle ore 16.

Il Tabellino: Asd SIAC Messina- Asd Salina 3-2 (0-0)

Marcatori: 3’st Re (Sa), 9’st Abate (Si); 14’, 18’ st Miserendino (Si); 27’st Micera (Sa).

Asd SIAC Messina: Passeri F.- Russo A.- Abate G.- Colavita A.- Zoccali M. (VK)- De Salvo F.- Miserendino V.- Grasso M. (K)- De Vincenzo D.- Crupi D.- D’Emilio P.- De Leo M.- All. Grasso.

Asd Salina: Fiorillo A.- D’Albora E. – Barbuto L.- Benforte G. – Taranto M.- Re G.- Osvaldo D.- Micera D. – Carcione D.- Zavone F.- All. Re.

Arbitro: Salvatore Ensabella di Catania

Ammoniti: Grasso (Si), Miserendino (Si), Crupi (Si).

Espulso: 8’ st Zoccali (Si) per proteste.

RISULTATI 4^ GIORNATA SERIE C2 GIRONE C: Futsal Mascalucia – Ludica Lipari 3 – 8; Merì – Sport C.Peloritana 5 – 2; Real ACI – Atletico Villafranca 2 – 2; Siac – Salina 3 – 2; Sporting Viagrande – Nicolosi 1 – 5; Trinacria – Mortellito 6 – 6; Or.Sa.P.G. – Savio Messina PGS 3 – 2.

CLASSIFICA: Merì 12; Mortellito 10; Ludica Lipari, Sport C. Peloritana 9; Nicolosi, Or.Sa, P.G., Salina 6; Ateltico Villafranca 5; Real Aci, Futsal Mascalucia 4; Savio Messina, SIAC 3; Trinacria 2, Sporting Viagrande 1.

 

 

Under 21: esordio casalingo da applausi per il Futsal Peloro

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Squadra Under 21Esordio casalingo da incorniciare per il Futsal Peloro Messina nel campionato nazionale Under 21 (girone Z). Dopo l’immeritata sconfitta rimediata al debutto sul campo del Catanzaro C5, la squadra del presidente Paolo Santoro si è rifatta con gli interessi nella seconda giornata del torneo, battendo, sul parquet del “PalaRescifina”, il Catania C5 per 6-1. Ghazi e compagni hanno fornito un’ottima prestazione contro un avversario temibile, che ha nel quindicenne Marletta un talento dalla classe cristallina.

I peloritani sbloccano subito il risultato con una spettacolare staffilata sotto l’incrocio scagliata dal capitano Daniele De Luca. Passano pochi istanti, e l’onnipresente Antonino D’Angelo colpisce il palo esterno con un tiro da posizione defilata. Il raddoppio è, comunque, nell’aria e si materializza al 9’, quando Giuseppe Maisano insacca la sfera in scivolata su assist di De Luca. Prima dell’intervallo, gli ospiti dimezzano, però, le distanze con un perfido diagonale di Bruca. La reazione del Futsal Peloro è immediata come il tris di Davide La Valle, servito alla perfezione da Maisano. Nella ripresa, i messinesi giocano con grande sagacia tattica e personalità ed impinguano ulteriormente il bottino grazie ai gol di La Valle, Maisano e Fabio Di Nuzzo. Sull’altro fronte, il portiere Claudio Zodda si esalta su una conclusione ravvicinata dell’etneo Campisi. E’ in calendario, infine, nel prossimo turno la sfida, in trasferta, con il blasonato AugustaGioia gol Under 21

Risultati 2^ giornata campionato Under 21 (girone Z): Acireale-Città di Villafranca 9-5; Futsal Melito-Augusta 7-4; Futsal Peloro Messina-Catania C5 6-1; Kroton C5-Cataforio 3-6; Sant’Isidoro-Fata Morgana 6-5. Ha riposato: Catanzaro C5.

Classifica: Acireale 6; Futsal Melito 4; Futsal Peloro Messina, Catanzaro C5; Città di Villafranca, Sant’Isidoro e Cataforio 3; Catania C5 1; Kroton C5, Augusta* e Fata Morgana 0.

* tre punti di penalizzazione

Fase di gioco Under 21TAB. FUTSAL PELORO MESSINA-CATANIA C5 6-1 (primo tempo 3-1)

FUTSAL PELORO MESSINA: Zodda, Ghazi, Costanzo, Falliti, Di Nuzzo, Urso, La Valle, Maisano, D’Angelo, De Luca (K), Di Rosa, Romeo. All.: Pino Pagliaro.

CATANIA C5: Terranova, Ciadamidaro, Vitale, Marletta, Garozzo, Campisi, Milluzzo (K), Trovato, Bruca, Barbera. All.: Rino Chillemi.

Fase di gioco Under 21 1ARBITRO: Sgueglia di Civitavecchia (cronometrista Portoghese di Catania)

RETI: 3’ pt De Luca; 9’ pt e 7’ st Maisano; 18’ pt Bruca; 19’ pt e 3’ st La Valle; 18’ st Di Nuzzo.

 

Il Messina ha toccato il fondo, sprofondando in un’inattesa crisi di gioco e risultati

Lasagna e Bucolo contendono un possesso ad un avversario (foto Luca Maricchiolo)
Lasagna e Bucolo contendono un possesso ad un avversario (foto Luca Maricchiolo)

Che il Messina abbia toccato il fondo lo hanno ammesso, senza mezzi termini, gli stessi protagonisti. Il tecnico Gaetano Catalano ed uno dei senatori del gruppo, il centrale difensivo Giovanni Ignoffo, in sala stampa non hanno utilizzato giri di parole, condannando la mancata reazione del gruppo, sprofondato in un’inattesa crisi di gioco e risultati. Soltanto un punto all’attivo nelle ultime quattro gare, inframezzate anche dall’eliminazione in Coppa Italia per mano della Salernitana. Le risposte confortanti arrivate all’Arechi e ad Aversa sono state cancellate dal Foggia, che con un rotondo 3-0 che non ammette repliche ha interrotto una lunghissima striscia positiva che al San Filippo durava da quasi due anni e precisamente dal 6 novembre 2011, quando in riva allo Stretto si impose il Marsala.

Parachì contrasta il capitano del Foggia Agnelli  (foto Luca Maricchiolo)
Parachì contrasta il capitano del Foggia Agnelli (foto Luca Maricchiolo)

Da allora di fronte ai propri tifosi i peloritani avevano quasi sempre vinto, concedendo soltanto di rado qualche misero punticino agli avversari. Le numerose assenze (erano indisponibili i vari Lagomarsini, Maiorano, Chiaria e Costa Ferreira) non bastano a giustificare una debacle che non ha precedenti nel corso della gestione Lo Monaco. Ed è stato lo stesso Catalano a chiarire che non è un problema di uomini o di moduli ma semplicemente di testa. Il Messina autoritario che un anno fa era riuscito a lasciarsi alle spalle i balbettii iniziali ha lasciato il posto ad una squadra priva di verve, determinazione e rabbia, che si affida sovente ai lanci lunghi in attesa di un’invenzione di Corona, che aveva già tolto le castagne dal fuoco contro l’Arzanese e l’Aprilia ma che è stato quasi ingabbiato dalla puntuale retroguardia pugliese. Neppure l’immediata e forse prematura promozione tra i titolari dell’argentino Piovi, fresco di tesseramento, ha restituito fluidità ad una manovra che non decolla e che è la prima causa dei malumori della tifoseria, che ha incitato la squadra anche dopo lo svantaggio ma ha poi manifestato dopo il fischio finale tutta la propria insofferenza per il terribile inizio di stagione.

Guerriera e l'argentino Piovi in azione al San Filippo  (foto Luca Maricchiolo)
Guerriera e l’argentino Piovi in azione al San Filippo (foto Luca Maricchiolo)

L’attacco ha prodotto la miseria di quattro reti in sette giornate: hanno fatto peggio soltanto l’Arzanese ed il quotato Ischia, evidentemente condizionato dalle problematiche societarie. La retroguardia ha già incassato ben nove gol, otto dei quali nelle ultime quattro uscite. Quella con il Foggia rappresenta peraltro la terza battuta d’arresto stagionale: tante quante il Messina ne ha collezionate l’anno scorso nell’arco dell’intero torneo di serie D (chiuso a quota 76 punti, frutto di 23 vittorie, 8 pareggi ed appunto appena 3 sconfitte). Sul banco degli imputati è finito ovviamente il tecnico Gaetano Catalano, che ha tentato invano di raddrizzare un pomeriggio da incubo inserendo Guadalupi, comunque incisivo nonostante la condizione ancora precaria, e modificando a gara in corso modulo ed assetti. Un Messina più spregiudicato non è stato però aiutato neppure dalla fortuna ed è stato anzi punito ulteriormente da un Foggia cinico e ben messo in campo. Padalino ha avuto il coraggio di proporre tre punte in un impianto nel quale in tanti optano per le barricate, in attesa di pungere in contropiede.

L'attaccante Daniele Buongiorno, inserito da Catalano nel finale per tentare una disperata rimonta  (foto Luca Maricchiolo)
L’attaccante Daniele Buongiorno, inserito da Catalano nel finale per tentare una disperata rimonta (foto Luca Maricchiolo)

A fine gara, dopo una lunga attesa, ha sorpreso anche il silenzio della dirigenza, riunita in queste ore in frenetiche riunioni che dovranno scogliere le riserve sulla posizione traballante del tecnico e del suo staff. Lo Monaco e Ferrigno hanno a più riprese confermato la fiducia in Catalano, la cui posizione però non è più solidissima. Secondo indiscrezioni, in caso di stravolgimenti, si potrebbe anche propendere per una soluzione interna, promuovendo il vice Antonello Altamura. Ma più che il manico l’impressione è che debba essere la squadra a ritrovare motivazioni e consapevolezza nei propri mezzi. La rosa che ha vinto l’ultimo campionato di serie D è stata puntellata per puntare al vertice anche tra i professionisti e l’attuale terzultimo posto è una punizione troppo severa sia per la piazza, ambiziosa ed impaziente, che per gli stessi protagonisti, che non immaginavano un avvio di stagione così ruvido ad avaro di soddisfazioni.

Il Futsal Peloro perde in casa degli Azzurri Palermo

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La grinta di Massimo Di DioIl Futsal Peloro Messina non è riuscito a sovvertire i pronostici nella sesta giornata del campionato regionale di serie C1 di calcio a 5. I giallorossi sono stati battuti, infatti, con il punteggio di 3-0, in trasferta, dalla quotata formazione degli Azzurri Futsal Palermo.

Partita dai due volti per i peloritani che, sul sintetico di Valderice, hanno giocato un primo tempo un po’ al di sotto delle proprie potenzialità (2-0 il risultato all’intervallo), mentre nella ripresa si spinti con veemenza in attacco, creando numerose occasioni per rientrare in partita e colpendo due pali con Massimo Di Dio e Gaetano Smedile. Giuseppe Bruno ha fallito, inoltre, un tiro libero sul 2-0.

Alla fine, Imbesi e compagni si sono dovuti arrendere, quindi, alla maggiore concretezza sotto porta dei palermitani, andati a bersaglio con i talentuosi Marco Torcivia, autore di una doppietta, e Carlo Hamici. “Paghiamo puntualmente a caro prezzo l’inesperienza – queste le prime parole di mister Corrado Randazzoanche contro gli Azzurri abbiamo avuto tante opportunità per segnare e non siamo riusciti a finalizzarle, mentre gli avversari ci hanno puniti ad ogni errore commesso. Il gruppo è giovane e deve inevitabilmente ancora crescere nella gestione delle situazioni di gioco. C’è da lavorare – conclude Randazzo – in questa direzione”. Mercoledì sera è in programma, intanto, la gara di ritorno degli ottavi di Coppa Italia. Il Futsal Peloro se la vedrà, al “PalaRescifina” (fischio d’inizio ore 20.30), con la M&M Futsal, che si è imposta all’andata per 5-1.Massimo Di Dio e Salvatore Giordano

RISULTATI 6^ GIORNATA SERIE C1: Azzurri Futsal Palermo-Futsal Peloro Messina 3-0; Arcobaleno Ispica-Mascalucia C5 5-2; Città di Leonforte-Ennese 5-3; Regalbuto-Mabbonath 4-2; Futsal Catania-Juventus Club Scirea 2-5; Real Calcio-Pro Gela 2-5; Virtus Termini-Nissa Futsal 2-6; Harbur Sporting Club-M&M Futsal 5-3.

CLASSIFICA: Pro Gela 16; Harbur Sporting Club e Azzurri Futsal Palermo 15; Juventus Club Scirea 13; M&M Futsal e Nissa Futsal 12; Arcobaleno Ispica 10; Ennese 9; Città di Leonforte e Regalbuto 8; Mascalucia C5 6; Futsal Peloro Messina, Mabbonath e Real Calcio 4; Futsal Catania e Virtus Termini 0.

Le pagelle di Messina-Foggia

Peppe Quintoni
Peppe Quintoni

Iuliano 6 All’esordio in campionato dal 1’, dopo la presenza da titolare all’Arechi, il sostituto di Lagomarsini non ha colpe specifiche sui tre gol del Foggia, anzi si oppone a Cavallaro, al tiro dalla distanza, tenendo in vita il Messina quando il risultato era ancora in bilico.

Silvestri 5 Dirottato nuovamente nel settore destro l’ex Salernitana non da il contributo sperato. Qualche sbavatura di troppo in difesa e pochi affondi sulla corsia di competenza (dal 12’ st Buongiorno 5,5 La carta della disperazione di Catalano. Non basta però la sua fisicità negli assalti finali).

Quintoni 6 Vicino alla rete su punizione, per la migliore palla gol di un abulico Messina nel primo tempo. Prova a spingere sulla fascia, ma non viene adeguatamente chiamato in causa nella costruzione della manovra. (dal 27’ st Bolzan 6 Seconda partita consecutiva in cui comincia dalla panchina. Impiegato a risultato già compromesso prova a sfornare cross utili nella fase di massimo sforzo).

Bucolo 5,5 Piovi è partner inedito in mezzo al campo per il motorino del centrocampo giallorosso il cui rendimento cala con il passare dei minuti. Travolto anche lui da un Foggia che va a velocità doppia.

L'argentino Piovi
L’argentino Piovi

Ignoffo 5,5 Affonda anche il Ministro della difesa nel naufragio generale. Si fa bruciare da Giglio in occasione del corner che frutta al Foggia il meritato vantaggio. Mezzo punto in più per la consueta signorilità mostrata nel post-partita quando è stato l’unico giocatore a metterci la faccia in una domenica nella quale avrebbe dovuto parlare chi questa squadra l’ha costruita.

Cucinotta 5 Gara da brividi, la coppia Cavallaro-Giglio è la più in forma del campionato e la difesa del Messina barcolla terribilmente per vie centrali. Da una sensazione di palese insicurezza e commette la clamorosa l’ingenuità sul gol dello 0-2, quando si fa beffare da Licata che infligge al Messina il colpo del ko.

Parachì 5 Giostra nel terzetto alle spalle di Corona senza grossi sussulti. Potrebbe riaprire il match, quando sullo 0-2 si vede respingere da Narciso un diagonale praticamente a botta sicura. Una delle poche fiammate della sua partita, condita da un’ammonizione rimediata per eccessive proteste.

Piovi 5,5 L’argentino, appena tesserato dal Messina al pari di Scoponi, subito gettato nella mischia. Evidenzia discrete doti nel palleggio, ma è in evidente ritardo di condizione. Catalano aveva spiegato nella conferenza stampa della vigilia di non ritenerlo ancora pronto per impiegarlo dal 1’. Perché titolare quindi ? (dal 5’ st Guadalupi 6 Torna pur a mezzo servizio, dopo essere rimasto a lungo fuori per infortunio, riuscendo ad accendere un filo di luce in una squadra spenta. Ci prova da fuori, impegnando severamente Narciso che devia in angolo).

Corona in area avversaria
Corona in area avversaria

Corona 5 Nemmeno Re Giorgio riesce a scardinare la difesa rossonera con i suoi colpi. Soffre la stretta marcatura, ha pochissimi palloni giocabili e deve arretrare molto per cercare di procurarseli. L’immagine simbolo della sua partita è il giallo rimediato per un fallo di frustrazione.

Lasagna 5 In campo al fianco di Corona per la perdurante assenza di Chiaria. Dopo i segnali di crescita evidenziati nelle ultime partite compie un notevole passo indietro. Mai pericoloso in zona offensiva e sempre più lontano dal giocatore ammirato ai tempi del Milazzo.

Guerriera 5 I continui cambi di ruolo non lo aiutano, ma getta alle ortiche la clamorosa palla gol dell’1-1, calciando la sfera altissima a tu per tu con Narciso. Errore imperdonabile che incide sul morale di una squadra già messa alle corde dal Foggia.

 

Padalino: “Partita sempre sotto controllo, complimenti a tutti”

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Pasquale Padalino, allenatore del Foggia
Pasquale Padalino, allenatore del Foggia

Un successo sul velluto, impossibile da pronosticare in questi termini alla vigilia. Il tecnico del Foggia, Pasquale Padalino, si gode la seconda vittoria consecutiva della sua squadra. Dopo il 3-0 casalingo con il Martina lo 0-3 del “San Filippo”. “Il Messina sta sicuramente attraversando un periodo negativo come è accaduto in precedenza a noi, ma sono certo che si riprenderà con il passare delle giornate. Comunque sono problematiche che non mi competono, alle quali è giusto pensi Catalano, anche perché non voglio sminuire quanto fatto dalla mia squadra”.

Cavallaro non ha scritto il proprio nome sul tabellino dei marcatori ma è a ragion veduta da considerare il migliore in campo. “Sappiamo quello che può fare Cavallaro, ma va elogiata la squadra nel suo complesso, perché occorre dar merito anche a chi viene solitamente pubblicizzato meno. Normale che sull’1-0 e sul 2-0 ci fosse una reazione da parte del Messina, ma abbiamo tenuto sempre sotto controllo il risultato”.

Il portiere Narciso in uscita
Il portiere Narciso in uscita

Un Foggia apparso in gran spolvero dopo un avvio stentato di campionato. I pugliesi hanno letteralmente cambiato marcia nelle ultime settimane e Padalino spiega: “In estate non sapevamo se dovessimo partecipare alla Lega Pro o alla Serie D, per questo c’è stato un periodo di assestamento, con una preparazione ripresa praticamente da zero dopo la notizia del ripescaggio ed alcuni infortuni cui abbiamo dovuto far fronte. Insomma tanti inconvenienti. La società ha investito dei soldi per ottenere il salto di categoria a scapito di qualche innesto. Abbiamo costruito la rosa in base alle nostre esigenze, così come il Messina che non guarda  all’età media. L’importante è che ci siano i presupposti per conservare la categoria, vogliamo giocare l’anno prossimo nella Lega Pro unica, un obiettivo comune, però, a tutte le altre contendenti”.

 

Ignoffo: “Chiediamo scusa ai tifosi, impossibile fare di peggio”

La curva sud
La curva sud

Dopo il terribile 0-3 con il Foggia l’unico calciatore del Messina a metterci la faccia è stato Giovanni Ignoffo. Come sempre lucido nella sua analisi il difensore è partito da un concetto ben preciso: “Mi scuso con i nostri tifosi per la brutta prestazione e mi auguro che ci diano fiducia anche per il proseguo del campionato come hanno fatto finora. Sono convinto che presto ci rimetteremo sulla strada giusta e ci toglieremo delle soddisfazioni. Avevamo parlato in settimana dell’importanza di questa partita e avevamo cercato di prepararla al meglio, ma l’aspetto nervoso ci ha giocato un brutto scherzo, il peso delle responsabilità si è evidentemente fatto sentire”.

Soltanto dopo aver incassato il raddoppio il Messina ha provato a reagire. Inspiegabile. “Ci siamo svegliati tardivamente – ha ammesso Ignoffo – purtroppo abbiamo prodotto troppo poco e ce ne rendiamo conto. Dobbiamo dare i giusti meriti agli avversari, ma sono stati comunque agevolati dai nostri errori”.

Giovanni Ignoffo
Giovanni Ignoffo

Infine la domanda più ricorrente. Come si viene fuori da una situazione del genere, imprevista ad inizio stagione ? “Oggi non siamo stati squadra, ma dobbiamo stare sereni, nonostante non sia facile. Ci sono parecchi giovani in squadra che possono pagare dazio specie mentalmente in simili occasioni. I più esperti, come me e Corona, devono metterci la faccia in questi momenti. Personalmente sono stato sempre abituato a pensare positivo e inoltre sono consapevole che peggio non si possa davvero fare. Attraverso il lavoro i risultati arriveranno, il nostro è uno spogliatoio composto da grandi uomini, compresi il mister ed il direttore sportivo”.

Catalano: “La peggiore prestazione della mia gestione. I fischi sono meritati”

Il tecnico del Messina Gaetano Catalano (foto Luca Maricchiolo)
Il tecnico del Messina Gaetano Catalano (foto Luca Maricchiolo)

Gaetano Catalano non cerca alibi dopo il netto ko maturato contro il Foggia: “Non mi aspettavo una simile prestazione. Non avevamo mai disputato una gara del genere nel corso della mia permanenza a Messina. Tengo a metterci la faccia e mi assumo tutta la responsabilità della sconfitta e del nostro momento. Abbiamo giocato male e non è riuscito nulla di quello che avevamo preparato. Non siamo riusciti a mettere in campo la determinazione e l’intensità che abbiamo durante gli allenamenti”.

La squadra è apparsa ancora una volta bloccata e non è riuscita a rispettare le grandi aspettative della tifoseria: “I calciatori sentono la pressione rappresentata da una piazza importante, dove devi fare risultato e non puoi certo accontentarti dell’ottavo posto ma occupare posizioni consone alle tradizioni calcistiche della città. Vorrebbero uscire da un momento negativo ma ci siamo trovati di fronte un ottimo Foggia, che ci ha messo in difficoltà e non siamo riusciti ad esprimerci come volevamo. Ad ogni modo dopo che si tocca il fondo si può soltanto risalire”.

Il tecnico giallorosso è consapevole che la proprietà a questo punto potrebbe anche valutare provvedimenti drastici: “È normale che io mi senta in discussione. In questo lavoro un allenatore è sempre in bilico, figurarsi dopo una partenza così negativa. Non ho comunque ancora sentito il patron Pietro Lo Monaco, ci siamo parlati soltanto prima del fischio d’inizio, come d’altronde succede sempre in occasione delle nostre gare casalinghe”.

La punizione di Quintoni che si è spenta di un soffio a lato (foto Luca Maricchiolo)
La punizione di Quintoni che si è spenta di un soffio a lato (foto Luca Maricchiolo)

L’ex allenatore del Milazzo condivide il disappunto dei club organizzati, manifestato nell’intervallo ed a fine gara: “È giusto che i tifosi ci fischino, era accaduto anche l’anno scorso dopo alcune prestazioni non molto positive. Quando facciamo bene ci prendiamo gli applausi, adesso ci prendiamo i fischi giustamente. Non mi piace cercare alibi, anche se stanno pesando le assenze dei vari Maiorano, Costa Ferreira e Chiaria. Ad ogni modo non è un problema di singoli o di tattica ma di testa. Dobbiamo sbloccarci mentalmente e mettere in campo qualcosa in più perchè la serie D era una cosa, la Lega Pro è tutt’altro. Occorrono maggiore abnegazione ed impegno da parte di tutti”.

L’incubo prosegue: il Foggia si impone 3-0, il Messina cade al San Filippo dopo due anni

Giglio porta in vantaggio il Foggia (foto Luca Maricchiolo)
Giglio porta in vantaggio il Foggia (foto Luca Maricchiolo)

Netta e meritata l’affermazione dei pugliesi: peloritani mai davvero in partita nonostante una discreta reazione dopo l’iniziale svantaggio. Le reti di Giglio, Licata e Zizzari aggravano la crisi di risultati dei peloritani, che restano terzultimi e vedono sfumare la lunga imbattibilità casalinga che resisteva dal lontano novembre 2011, quando ad imporsi in riva allo Stretto fu il Marsala.

Il pre-partita. È un Messina decisamente rinnovato quello che sfida il Foggia al San Filippo. Con Lagomarsini out per squalifica ed i vari Maiorano, Chiaria e Costa Ferreira indisponibili per infortunio, Catalano lancia tra i titolari il secondo portiere Iuliano e l’argentino Piovi, tesserato in settimana al pari del connazionale Scoponi, che però si accomoda in tribuna al pari di Caldore, GuilanaSiciliano e Di Stefano. Nell’undici di partenza anche Guerriera. A comporre la retroguardia Silvestri e Quintoni sulle fasce, Cucinotta e Ignoffo al centro. Di fronte alla difesa agiranno Bucolo e Piovi, sulle cui qualità lo staff tecnico peloritano scommette ad occhi chiusi. Parachì, Guerriera e Lasagna agiranno a supporto dell’unica punta Corona. Il rientrante Guadalupi si accomoda in panchina. Nel Foggia gradi di vice-capitano per l’ex Quinto. Ancora assente Filosa, a lungo corteggiato in estate dal Messina. Consueta divisa biancoscudata per i peloritani, che indossano calzoncini e calzettoni neri. Di conseguenza opta per il bianco il Foggia, che indossa la tradizionale maglia a righe verticali rosse e nere.

La stretta di mano tra i capitani e Corona (foto Luca Maricchiolo)
La stretta di mano tra i capitani Agnelli e Corona (foto Luca Maricchiolo)

La cronaca. Dopo novanta secondi il Messina chiede invano una punizione dal limite per il presunto atterramento di Lasagna; sul fronte opposto sibila ad un soffio dal palo la conclusione rasoterra da fuori area di Venitucci. Finisce subito sul taccuino dei cattivi Guerriera: sarà il primo di una lunga lista (ben otto gli ammoniti nonostante una partita non particolarmente maschia). L’esterno si fa perdonare al 6’, quando serve bene in profondità Lasagna, la cui botta è smorzata da un difensore e bloccata agevolmente dal portiere. Peloritani volenterosi senza però trovare sbocchi. Al 17’ viene deviato in corner un altro tiro dalla distanza di Venitucci. Battuta dalla bandierina affidata all’ispirato Cavallaro: determinante il tap-in sotto misura di Giglio, che porta in vantaggio gli ospiti. Colpevole nell’occasione la disattenzione della retroguardia messinese. Come già accaduto contro l’Aprilia, prosegue comunque incessante il sostegno della Curva Sud. Al 20’ ci prova anche Cavallaro, ma la mira non è delle migliori. Confermata l’ottima vena in stagione delle due punte rossonere: Cavallaro è già a quota quattro marcature personali, mentre Giglio sale a tre dopo il gol al San Filippo. Al 26’ Iuliano controlla agevolmente la punizione di capitan Agnelli, conquistata da Grea: nell’occasione cartellino giallo anche per Ignoffo. Un minuto dopo ampiamente alto sulla traversa il tiro del solito Venitucci. La manovra dei locali non decolla e Bucolo si lamenta con ampi gesti all’indirizzo dei compagni per l’insufficiente movimento nella metà campo opposta. Al 35’ ci prova Agostinone: pallone a lato. Due minuti dopo Narciso blocca in uscita un insidioso traversone di Corona. Al 38’ Iuliano in tuffo si rifugia in angolo sulla botta dai venti metri di Cavallaro. Al 41’ Messina ad un soffio dal pareggio: la splendida conclusione a giro di Quintoni su calcio piazzato dà l’illusione del gol ma si spegne sull’esterno della rete. Poi viene ammonito Parachì per le reiterate proteste dopo un presunto mani nell’area del Foggia. Al 43’ viene ribattuto un tiro a botta sicura di Corona: improvvisa fiammata dei padroni di casa, che nel finale di tempo riescono finalmente a scuotersi dopo una mezzora delicata. Squadre al riposo sullo 0-1: al rientro negli spogliatoi dalla Curva arriva l’invito eloquente ad un maggiore impegno.

Nonostante la giornata negativa la Curva Sud non ha fatto mancare il suo supporto. Nei due finali di tempo sono arrivate però anche bordate di fischi, coperte solo in parte dai cori (foto Luca Maricchiolo)
Nonostante la giornata negativa la Curva Sud non ha fatto mancare il suo supporto. Nei due finali di tempo sono arrivate però anche bordate di fischi, coperte solo in parte dai cori (foto Luca Maricchiolo)

In avvio di ripresa subito un cambio per parte: Licata rileva Grea mentre Catalano si affida alla verve di Guadalupi, che rimpiazza Piovi e pone fine ad una lunga assenza per infortunio. Al 10’ è ampiamente fuori misura la conclusione da fuori area di Agnelli. Un minuto dopo ghiottissima chance per il Messina: Guerriera, servito al meglio in profondità da Ignoffo, a tu per tu con Narciso, conclude di un soffio sulla traversa. Catalano tenta il tutto per tutto e lancia un altro attaccante, Buongiorno, al posto di esterno difensivo, Silvestri. Modulo davvero spregiudicato: i padroni di casa di fatto passano al 4-2-4. Al quarto d’ora splendido il tentativo da fermo di Agostinone: il suo tiro a giro dal limite dell’area, da applausi, sfiora l’incrocio dei pali. Al 22’ buono spunto di Cavallaro, la cui botta però si ferma sull’esterno della rete. Al 24’ provvidenziale salvataggio di Quintoni, che si rifugia in angolo sulla conclusione a botta sicura del neo-entrato D’Allocco. Foggia ad un passo dal possibile 0-2. Il raddoppio arriva sugli sviluppi del successivo corner, il quinto per gli ospiti, che sfruttano un’altra dormita della retroguardia peloritana: in questo caso il tap-in vincente è del neo-entrato Licata. Subito dopo Bolzan rimpiazza l’infortunato Quintoni. Al 29’ padroni di casa ad un soffio dalla rete della bandiera: superlativa la risposta di Narciso sulla spettacolare girata di Parachì. Sull’azione seguente termina invece a lato il colpo di testa di Buongiorno. Sul fronte opposto Iuliano in uscita vanifica un buono spunto di Cavallaro. Lo scatenato numero dieci ospite (con ogni probabilità il migliore in campo) ci riprova al 30’, quando viene fermato in extremis da Ignoffo. Al 32’ ancora un intervento provvidenziale di Narciso, che respinge in angolo la botta violentissima di Guadalupi. Il Messina conquista quattro corner in rapida successione e si morde le mani per un altro sfortunato episodio in area: estremo difensore foggiano ancora decisivo sulle deviazioni ravvicinate di Cucinotta ed Ignoffo. Al 38’ ritenta dalla distanza D’Allocco ma la mira non è delle migliori. Sul fronte opposto sfortunato tentativo al volo di Parachì. Al 45’ Iuliano è costretto a deviare sopra la traversa il tiro di D’Allocco. Un minuto dopo termina a lato la conclusione di Agnelli: Foggia sul pezzo fino al termine e vicino al gol anche con la girata di Zizzari, che confeziona il 3-0 conclusivo al 49’. Ad un Messina discontinuo e non certo fortunato non sono bastate un paio di fiammate; il Foggia si impone nettamente al San Filippo ponendo fine alla lunga imbattibilità che durava addirittura da quasi due anni e precisamente dal 6 novembre 2011, quando ad imporsi per 3-1 fu il Marsala. Classifica sempre meno esaltante: l’ottavo posto è distante adesso quattro lunghezze, urge un momento di riflessione per i peloritani. Ovvi anche i malumori della tifoseria dopo il fischio finale.

L'esterno Quintoni prova a sfondare sulla corsia esterna (foto Luca Maricchiolo)
L’esterno Quintoni prova a sfondare sulla corsia esterna (foto Luca Maricchiolo)

Messina – Foggia 0-3
Marcatori: al 18′ pt Giglio, al 26′ st Licata, al 49′ st Zizzari.

Messina (4-2-3-1): Iuliano, Silvestri (dal 12′ st Buongiorno), Quintoni (dal 27′ st Bolzan), Bucolo, Cucinotta, Ignoffo (VK), Parachì, Piovi (dal 5′ st Guadalupi), Corona (K), Lasagna, Guerriera. In panchina: Mangini, Simonetti, Gherardi, De Bode. Allenatore: Gaetano Catalano.
Foggia (3-4-3): Narciso, Grea (dal 4′ st Licata), Pambianchi, Agnelli (K), Loiacono, D’Angelo, Venitucci (dal 16′ st D’Allocco), Quinto (VK), Giglio, Cavallaro (dal 31′ st Zizzari), Agostinone. In panchina: Monaco, Savarise, Sciannamè, Leonetti.
Arbitro: Gianluca Ceccarelli di Rimini.
Assistenti: Alessandro Agostini di Frosinone e Veronica Vettorel di Latina.
Note – Ammoniti: al 3′ pt Guerriera (M), al 24′ pt Ignoffo (M), al 29′ pt Narciso (F), al 32′ pt Corona (M), al 42′ pt Parachì (M), al 5′ st Giglio (F), all’8′ st Silvestri (M), al 20′ st Cucinotta (M). Corner: 5-6. Recupero: 1′ pt e 5′ st. Spettatori; 2.000 circa (paganti, incasso e quota abbonati non comunicati dalla società).

In ossequio ai regolamenti imposti quest’anno dalla Lega Pro, che inibisce la possibilità di realizzare una cronaca testuale in diretta, e che la nostra testata ha deciso di rispettare integralmente, abbiamo pubblicato un ampio resoconto della sfida soltanto dopo il fischio finale.