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Per il Due Torri un pari di rigore in quel di Noto

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Sfuma in pieno recupero, per di più a causa di un rigore dubbio, la vittoria per il Due Torri che in quel di Noto sfiora il “bis” dopo il primo successo in Serie D di sette giorni prima con l’Hinterreggio. Un punto, tuttavia, da non disprezzare anche se tra i rimpianti che muove la classifica.

Punizione di Gaglio
Punizione di Gaglio

Un match tutt’altro che semplice per i pirainesi quello valevole per il quinto turno del Girone I, viste le assenze che hanno falcidiato l’organico di mister Antonio Alacqua che ha dovuto rinunciare ad Ancione e Tchetchoua.

Partenza ad handicap, con Librizzi sanzionato dal direttore di gara per un intervento in area su Guarracino dopo neppure un minuto di gioco. Dal dischetto per i granata si presenta Nigro che trasforma superando Di Dio.

Giuseppe Librizzi
Giuseppe Librizzi

Colpito a freddo, l’undici biancorosso prova a reagire sull’asse Venuti-Alizzi: il centravanti barcellonese è protagonista in tre occasioni. Al 23′ colpisce la traversa, poco più tardi trova anche la rete ma si alza la bandierina per un dubbio fuorigioco, ed infine in chiusura di frazione calcia a lato, a tu per tu con il portiere locale Scordino. Nel mezzo una conclusione dal limite della formazione di mister Betta che esalta i riflessi di DI Dio.

Il secondo tempo si apre ancora con un rigore, questa volta decretato dal direttore di gara in favore dell’undici ospite. Sul dischetto si presenta il fantasista Charlie Venuti che, al rientro dopo aver saltato la precedente gara per un’attacco influenzale, sigla l’1-1.

Charlie Venuti
Charlie Venuti

L’ex Milazzo sfiora in due occasioni il raddoppio: dapprima di testa servito da Librizzi, e poi con una conclusione insidiosa dai venticinque metri che si perde di poco sul fondo.

Il gol è nell’aria, ed arriva al 69′ quando sempre Venuti da sinistra ispira servendo un assist prezioso per Michele Alizzi che sigla il raddoppio. La reazione del Noto si racchiude in una conclusione del temibile Lacheheb, neoentrato, che impegna Di Dio.

Esultanza del Due Torri
Esultanza del Due Torri

Nel finale il Due Torri resta in dieci per il secondo giallo al difensore Librizzi, ed in pieno recupero è punito ancora dal direttore di gara che in pieno recupero vede un tocco di mano in area su una conclusione avversaria e decreta il terzo rigore di giornata, il secondo per Noto che ancora con Nigro trasforma per il 2-2 finale.

Un pari comunque utile alla compagine pirainese che muove la propria classifica portandosi a quota 4 punti, ma al contempo alimenta i rimpianti. Nel prossimo turno la squadra di Alacqua ritorna al “Vasi” dove affronterà la Vibonese.

Tabellino:

Noto-Due Torri 2-2

Marcatori: Nigro rig. 1′, Venuti (DT) rig. 46′, Alizzi (DT) 69′ , Nigro rig. 94′;

Noto: Scordino, Sgambato, Corsino, Salese (D. Scapellato 80′), Noto, Nigro, Germano (D’Angelo 66′), Conti, Guarracino, Allegretti (Lacheheb 50′), Gennarini. A disposizione: Scaffia, Montalto, Giudice, Esposito, F. Scapellato, Lanzaro. Allenatore: Giancarlo Betta.

Due Torri: Di Dio, Scolaro (Pallone 60′), Gaglio, Crescibene, Zappalà, Librizzi, Guido, Calafiore (Fantino 46′), Venuti, Butera (Grippi 70′), Alizzi. A disposizione: D’Agati, Tricamo, Saggio, Traviglia, Cariolo, Salmeri, Allenatore: Antonio Alacqua.

Arbitro: Manzi di Nocera Inferiore; Assistenti: Emanuele Amato di Catania e Carmelo Giuffrida di Acireale; Espulso: Librizzi all’84 per doppia ammonizione; Ammoniti: Guarracino, Allegretti, Sgambato, D’Angelo (N); Librizzi, Crescibene, Butera, Zappalà (DT).

 

 

 

L’Orlandina “ribalta” il Torrecuso e s’isola al secondo posto

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Un susseguirsi di emozioni ha caratterizzato la gara del quinto turno del Girone I della Serie D che ha visto il successo dell’Orlandina sui campani del Torrecuso. Al “Ciccino Micale” di Capo d’Orlando è in programma uno scontro tra neopromosse, ben attrezzate e con grandi ambizioni.

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I paladini reduci dai due successi nei derby con Due Torri e Città di Messina, occupano la seconda piazza, imbattuti, con 10 punti, mentre i rosso-blu campani nell’ultimo turno hanno superato la Cavese in un caldo derby ed hanno all’attivo 7 punti.

Formazione di casa schierata da mister Beppe Raffaele con il consueto 4-3-3 con il forfait nel riscaldamento di Russo: Pandolfo tra i pali; linea arretrata da destra a sinistra con Impagliazzo, Leo, Fascetto e Di Marco; in mediana capitan Privitera, Calabrese e Martusciello: in avanti Crinò, Frisenda, e Cocimano.

Ospiti giunti in Sicilia senza mister Santosuosso, assente per motivi di salute dopo il malore che l’aveva colpito prima della gara con la Cavese, e squadra affidata al vice Alessandro Cagnale (ex difensore di L’Aquila, Catania e Pisa tra le altre) che propone l’undici sannita con un 4-5-1, con l’attaccante Senè ancora indisponibile e curiosità tra i panchinari figura l’ex messinese Andrea Gaveglia.

Trai i pali Spicuzza; difesa con Colarusso ed Improta sugli esterni, gli esperti Conti e Pascuccio centrali; Carrato mediano basso, Pecora e Aracri interni, con Diego Zerillo e Cavezza partono molto larghi, per appoggiare l’unica punta La Cava.

Match subito nel vivo, e occasioni per entrambe sfumate a lato per questioni di centimetri: prima con un colpo di testa di Frisenda, e replica di Aracri con un tiro di controbalzo sugli sviluppi di un corner e con un insidioso cross di Zerillo non sfruttato dai compagni. Al 12′ si infortuna tra gli ospiti Pecora, cambio per lo sfortunato calciatore al cui posto entra Lopetrone.

L’Orlandina prova il forcing in avanti: al 26′ una punizione di giro dal limite di Fascetto esce a fil di palo, poco dopo tiro dal limite di Crinò, centrale, bloccato in due tempi dal portiere. Ancora l’attaccante s’invola tra gli avversari e cerca il “gemello” Frisenda, tempestivo l’intervento di un difensore che si rifugia in corner.

Puntuale la replica del Torrecuso che mette in mostra elementi dotati di buona tecnica e fisico come il centravanti La Cava che crea non pochi problemi ai difensori paladini, difendendo palla con fisico ed eleganza e favorendo gli inserimenti dei compagni. Poco dopo ancora Aracri al tiro ma la palla sorvola la traversa.

E’ il preludio al gol quando Carrato recupera palla sulla linea mediana e con un lancio lungo pesca Diego Zerillo che ruba il tempo ai difensori e con un elegante tiro al volo firma il vantaggio sannita al minuto 41′. Le ultime fasi del primo tempo scorrono veloci tra azioni con poca precisione e molta confusione.

Al rientro in campo, mister Raffaele opta per il primo cambio: dentro l’esterno offensivo Mincica e fuori l’ammonito Privitera, con la formazione che passa ad un apparente 4-2-4, troppo sbilanciato e subito punito dall’undici campano.

Un veloce ribaltamento di gioco, al 4′ consente a Zerillo di compiere una potente progressione lungo l’out destro cogliendo fuori posizione il reparto difensivo, servizio in mezzo verso l’accorrente Aracri che appena dentro l’area con un preciso diagonale che non lascia scampo a Pandolfo e regala il doppio vantaggio al Torrecuso che sfiora anche il tris con un colpo di testa di La Cava su invito del solito Zerillo.

Mister Raffaele opta per un simultaneo doppio cambio per rimodellare ancora la sua squadra: fuori Di Marco e Cocimano, dentro Aloe ed Orioles. Orlandina che passa alla difesa a tre, due esterni alti molto offensivi ed un trio in mezzo al campo a sostegno del duo Crinò-Frisenda.

Al 16′ i padroni di casa riducono le distanze, Orioles lancia sulla destra Crinò che guadagna il fondo e crossa in area dove di testa Frisenda con giustezza trova l’angolo per battere Spicuzza.

Gara riaperta, ma con il Torrecuso che ha l’occasione ideale per chiudere la contesa dieci minuti più tardi: Calabrese atterra in area La Cava, sul dischetto si presenta Carrato che calcia verso l’angolo alla destra di Pandolfo, il numero uno di casa intuisce la conclusione e respinge, lo stesso Carrato prova a ribadire con una girata volante, ma guadagna solo un corner per il disturbo di un difensore.

Rigore parato da Pandolfo
Rigore parato da Pandolfo

L’Orlandina sposta sempre più avanti il suo baricentro, il tecnico campano Cagnale richiama in panca Zerillo (31′), autentica spina nel fianco dei locali e prova a cautelarsi. In modo causale, però, al 39′ giunge il 2-2 quando dalla trequarti sinistra giunge un cross nell’area campana, incomprensione tra i due centrali con Pascuccio che di testa devia alle spalle di un sorpreso Spicuzza.

Le emozioni non sono ancora finite,al 44′ il giovane Aloe guadagna una punizione sul fianco destro dell’area di rigore. Calabrese tocca per il mancino dello specialista dei piazzati Fascetto la cui conclusione taglia l’area per insaccarsi nell’angolo sinistro della porta campana per il clamoroso ribaltamento del punteggio che alla luce dei risultati odierni vale il secondo posto in solitario alle spalle della battistrada Savoia che marcia a punteggio pieno. Menzione speciale anche per Crinò che chiude il match con la fascia di capitano e adattandosi a giocare terzino destro negli scampoli finali della sfida.

Abbiamo dimostrato di essere una squadra solida e di grande carattere, grande merito al mister Raffaele – confida il direttore sportivo Marco Cirilloe ai ragazzi. Anzi, uomini con il maiuscolo, perché sotto di due reti, non hanno mollato e l’hanno spuntata contro una squadra molto forte come il Torrecuso“.

Il presidente Romagnoli, il d.s. Cirillo, l'allenatore Raffaele
Il presidente Romagnoli, il d.s. Cirillo, l’allenatore Raffaele

Avevamo subito lo svantaggio con un eurogol di Zerillo – prosegue l’ex attaccante del Gela – nel nostro momento migliore. Il raddoppio poteva tagliarci le gambe per il modo in cui è giunto in un momento in cui ancora dovevamo capire come riposizionarci in campo. Abbiamo riaperto la sfida, poi il rigore in cui Pandolfo si è esaltato trasmettendoci una carica impressionante che ci ha portato all’apoteosi con la punizione di Fascetto conquistata dal giovane Aloe che era al debutto. “.

Tabellino:

Orlandina-Torrecuso 3-2

Marcatori: D. Zerillo 29′, Aracri 49′, Frisenda (O) 61′, Pascuccio autorete 84′, Fascetto (O) 89′.

Orlandina (4-3-3): Pandolfo – Ignazzitto, Leo, Fascetto, Di Marco (Orioles 57′) – Privitera (Mincica 46′), Calabrese, Martusciello – Crinò, Frisenda, Cocimano (Aloe 57′). A disposizione: Caserta, Librizzi, Muccari, Kejtaz, Romano. Allenatore: Giuseppe Raffaele.

Torrecuso (4-5-1): Spicuzza – Colarusso, Pascuccio, Conti, Improta – D. Zerillo (Di Benedetto 81′), Pecora (Lo Petrone 12′), Carrato, Aracri, Cavezza (Barone 62′) – La Cava; A disposizione: Minichiello, M. Zerillo, Zambardino, Gaveglia, Rillo, Fusco. Allenatore: Alessandro Cagnale.

Arbitro: Matteo Frosini di Pistoia; Assistenti: Cino di Enna e Conti di Acireale. Ammoniti: Privitera, Pandolfo; Al 72′ Pandolfo respinge un rigore a Carrato.

Il Savoia passa anche ad Agropoli. Solo Orlandina, Cavese e Hinterreggio restano in scia

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Il Savoia fa festa con i suoi appassionati tifosi: prosegue la marcia trionfale dei campani
Il Savoia fa festa con i suoi appassionati tifosi: prosegue la marcia trionfale dei campani

La formazione di Torre Annunziata si aggiudica un altro derby in trasferta, sbancando dopo Pomigliano anche Agropoli e si prepara alla sfida tutta campana con la Cavese, che si è aggiudicato l’altro big-match di giornata con l’Akragas, al secondo ko esterno consecutivo. Agrigentini condizionati però dalle espulsioni dell’ex messinese Chiavaro e di De Rossi. Alle spalle dell’irrefrenabile Savoia resiste soltanto l’Orlandina, capace di rimontare dallo 0-2 al 3-2 con il Torrecuso. A dividersi l’ultimo gradino del podio la già citata Cavese e l’Hinterreggio, al quarto successo in cinque gare. L’ultimo piazzamento play-off è sempre appannaggio della Gioiese, che ha strappato un prezioso pari nel derby tutto calabrese andato in scena sul campo del Montalto, che aggancia l’Akragas al sesto posto. Il Noto bloccato sul pari da un ottimo Due Torri affianca infine l’Agropoli. Notevole passo avanti in chiave salvezza per il Città di Messina, che conquista la seconda affermazione esterna stagionale a Ragusa. Terminano in parità due autentici spareggi permanenza tra Battipagliese e Licata e tra Vibonese e Rende, con le due formazioni di casa che per la verità partivano con ben altre ambizioni.

Nel prossimo turno, oltre alla grande sfida tra Savoia e Cavese, spiccano gli incroci tra Akragas e Montalto, Città di Messina e Noto, Torrecuso ed Hinterreggio.

La formazione dell'Hinterreggio che ha superato il Pomigliano fanalino di coda, issandosi in terza posizione.
La formazione dell’Hinterreggio che ha superato il Pomigliano fanalino di coda, issandosi in terza posizione.

I Risultati della 5ª giornata del Girone I di Serie D
Agropoli – Savoia 1-3
Battipagliese – Licata 3-3
Cavese – Akragas 2-0
Comprensorio Montalto – Nuova Gioiese 1-1
Hinterreggio – Pomigliano 2-0
Noto – Due Torri 2-2
Orlandina – Torrecuso 3-2
Ragusa – Città di Messina 2-3
Vibonese – Rende 0-0

La nuova Classifica
Savoia 15 punti
Orlandina 13
Cavese, Hinterreggio 12
Nuova Gioiese 11
Comprensorio Montalto, Agrakas 9
Agropoli, Noto 8
Torrecuso, Città di Messina 7
Due Torri 4
Battipagliese 3
Licata, Vibonese 2
Ragusa, Rende 1
Pomigliano 0

I calciatori della Cavese celebrano il successo ottenuto contro il quotato Akragas, che ha chiuso la sfida in nove uomini
I calciatori della Cavese celebrano il successo ottenuto contro il quotato Akragas, che ha chiuso la sfida in nove uomini (foto forzacavese.net)

Il programma del Prossimo Turno (6 Ottobre 2013)
Akragas – Comprensorio Montalto
Città di Messina – Noto
Due Torri – Vibonese
Licata – Ragusa
Nuova Gioiese – Battipagliese
Pomigliano – Agropoli
Rende – Orlandina
Savoia – Cavese
Torrecuso – Hinterreggio

Le pagelle di Messina-Aprilia (3 VIDEOInterviste)

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GM4_0979Lagomarsini 6,5 Andrà a letto con l’incubo Montella. L’ex giallorosso lo beffa infilando per due volte il pallone all’angolino alla sua sinistra. Sul tiro che vale all’Aprilia il definitivo 2-2 si tuffa, forse, con un attimo di ritardo. In precedenza aveva salvato tutto su Ferrari, compiendo nel primo tempo una doppia parata da applausi.

Caldore 6 Da laterale destro è più attento a presidiare la corsia di competenza in fase di copertura, senza concedersi sortite. Non si risparmia.

Bolzan 5,5 Prova a far valere la sua abilità sui calci piazzati, ma il Messina non riesce a sfruttare i tanti cross dalla bandierina effettuati dall’ex Benevento. All’ultimo secondo perde il pallone che origina il pari degli ospiti: l’autentico flipper che ne deriva consente a Montella di scagliare il tiro del 2-2.

Bucolo 6 Limitato dai problemi fisici accusati nel corso della settimana non è la solita insuperabile diga. Rimarrà orfano del “gemello” Maiorano ancora per un po’ e dovrà, dunque, raddoppiare le energie.

Silvestri 5,5 Preferito a De Bode ritorna a ricoprire il ruolo da centrale in una difesa che accusa diversi sbandamenti. Saltato nell’azione della doppia chance sciupata da Ferrari. Mercoledì la Salernitana in Coppa, per una sfida da ex.

Ignoffo 6 Anche il leader del reparto arretrato patisce la rapidità degli attaccanti laziali e non riesce a mettere le sue provvidenziali toppe. Sfiora la marcatura sugli sviluppi di un corner, ma non era davvero giornata.

Gherardi 5 Giù di tono. Schierato nel terzetto a supporto di Corona evidenzia una condizione fisica ancora deficitaria e non riesce a incidere sul match. Poche fiammate. (dal 10’ st Parachì 7 Ritrovato. E’ la carta di Catalano in avvio di ripresa. Assente dal match con il Tuttocuoio, che lo aveva visto sfortunato protagonista, il folletto di Giostra, mai banale nelle realizzazioni, si prende la scena con un gol d’autore, celebrata con l’altrettanto consueta corsa sotto la curva sud. Peccato che Montella gli rovini la festa proprio in extremis).

Alessandro Gherardi
Alessandro Gherardi

Simonetti 5 Pomeriggio da dimenticare per l’ex Milazzo. Chiamato a sostituire Maiorano perde troppi palloni in mezzo al campo e il Messina soffre terribilmente per vie centrali. (dal 26’ st Guerriera 6 Agisce da interno nel finale di partita, ma non riesce a sfruttare la sua freschezza).

Corona 7 Nel momento più difficile si carica la squadra sulle spalle. Gran controllo in area, sombrero ai danni del difensore e conclusione col sinistro che non lascia scampo al portiere: Re Giorgio apre le marcature con un’altra perla dopo quella confezionata contro l’Arzanese. Comincia da lì un finale di gara rocambolesco.

Lasagna 5,5 Scambia con Parachì, liberandolo al tiro per il 2-1. L’ex Avellino, nell’undici titolare complice l’indisponibilità di Chiaria, da l’anima, ma è ancora lontano parente del giocatore ammirato a Milazzo nel 2010-11. Vedi Gherardi: la mancanza di una preparazione estiva adeguata pesa al momento come un macigno.

Ferreira 5,5 A intermittenza. Il portoghese si batte ma non graffia, rivelandosi impreciso nelle conclusioni. Alta, in particolare, la sua girata di testa su servizio di Corona. (dal 40’ st Quintoni sv)

Questa l’intervista video al direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno:

Questa l’intervista video all’allenatore del Messina Gaetano Catalano:

Questa l’intervista video al centrocampista del Messina Rosario Bucolo:

Ferrigno (VIDEO): “Siamo sulla buona strada”

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La stretta di mano tra i due capitani, Amadio e Corona (foto Luca Maricchiolo)
La stretta di mano tra i due capitani, Amadio e Corona (foto Luca Maricchiolo)

Non fa drammi il direttore sportivo del Messina, Fabrizio Ferrigno, dopo il 2-2 con l’Aprilia. “I ragazzi hanno dato tutto, uscendo dal campo stremati. Affrontavamo una buonissima squadra come l’Aprilia che aveva battuto in precedenza compagini sulla carta più forti. Il Messina sta crescendo, rispetto alle altre gare c’è stata maggiore determinazione. Dobbiamo migliorare, ma siamo sulla buona strada. Se avessimo giocato con questo spirito anche nelle scorse settimane avremmo avuto un’altra classifica”.

Sull’azione che ha originato il definitivo pareggio dei laziali spiega: “Il gol è maturato a tre secondi dalla fine, non c’è stato neanche il tempo di riprendere la partita. Montella ha vinto un paio di contrasti prima di andare al tiro, forse occorreva buttar via la palla, ma non ci attacchiamo a questo”.

Vanificate, parzialmente, le prodezze di Corona e Parachì. “Il gol di Corona è difficile vederlo anche in Serie A. Quella di Parachì è stata un’altra perla. Mi fa piacere abbia fatto gol proprio lui, era in difficoltà e ha reagito da uomo, dimostrando di essere un valore aggiunto per questo Messina. Andrea era giù dopo la gara con il Tuttocuoio, ora siamo contenti che si sia sbloccato”.

La disperazione di Lagomarsini
La disperazione di Lagomarsini dopo il gol del pareggio incassato al 94′ (foto Luca Maricchiolo)

L’analisi sulla situazione relativa agli indisponibili è poi emblematica. “La lista degli infortuni è lunga, ma la rosa è ampia e non dobbiamo piangerci addosso. Chi ha sostituito Guadalupi e Maiorano ha dato il massimo. Dobbiamo semplicemente dare al mister il tempo di lavorare, sono certo che alla fine raggiungeremo l’obiettivo. Non mi sorprende l’equilibrio del torneo, tutte le gare sono dall’esito imprevedibile, lo hanno dimostrato oggi le vittorie esterne di Sorrento e Melfi. Tutte le squadre si sono attrezzate in estate per ambire ai primi otto posti, dato il format del campionato. Ammetto comunque che alla vigilia avremmo comunque ipotizzato un maggior numero di punti dopo cinque giornate”.

Mercoledì la Salernitana in Coppa, domenica l’Aversa Normanna per il campionato. Una doppia trasferta campana all’orizzonte. “Il Messina ci arriva con lo spirito del guerriero. Ci teniamo alla Coppa Italia, ma la mente va proiettata anche alla sfida con l’Aversa Normanna di domenica”.

Questa l’intervista video al direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno:

Questa l’intervista video all’allenatore del Messina Gaetano Catalano:

Questa l’intervista video al centrocampista del Messina Rosario Bucolo:

Catalano (VIDEO): “C’è tanta amarezza”. Bucolo (VIDEO): “Non riesco a crederci”

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Il tecnico del Messina Gaetano Catalano dà indicazioni dalla panchina ai suoi giocatori (foto Luca Maricchiolo)
Il tecnico del Messina Gaetano Catalano dà indicazioni dalla panchina ai suoi giocatori (foto Luca Maricchiolo)

Il pari maturato al 94′ contro l’Aprilia dell’ex Montella è un boccone difficile da digerire. Il tecnico del Messina, Gaetano Catalano, non riesce a nascondere il suo disappunto: “Valutando la partita c’è tanta amarezza, non ci aspettavamo di subire gol allo scadere del recupero. Potevamo far meglio, abbiamo sbagliato a far calciare in porta Montella, pagando l’errore a caro prezzo. Sono comunque soddisfatto per la prova della squadra e per l’approccio al match. Le difficoltà sono legate ad assenze importanti: sono stato costretto a lasciar fuori all’ultimo anche Chiaria. Appena recuperemo dei giocatori e altri troveranno la migliore condizione si vedrà un Messina diverso. Lasagna e Gherardi hanno evidentemente bisogno di mettere minuti nelle gambe”.

L’obiettivo dell’allenatore si sposta quindi sul problema principale: “Ci manca un campo di allenamento fisso, abbiamo avuto per questo diversi intoppi e perso a lungo Guadalupi e Maiorano, elementi di qualità superiore. Chi ha giocato, però, ci ha messo tanto impegno. Peccato, perchè i ragazzi meritavano la vittoria, pur sofferta. Adesso ci prepariamo per la sfida di Coppa con la Salernitana e poi penseremo all’Aversa. Qualcuno magari riposerà, ma devo prima valutare la condizione dei giocatori”.

La disperazione del centrocampista del Messina Saro Bucolo al fischio finale, dopo che l'Aprilia ha appena annullato per la seconda volta lo svantaggio (foto Luca Maricchiolo)
La disperazione del centrocampista del Messina Saro Bucolo al fischio finale, dopo che l’Aprilia ha appena annullato per la seconda volta lo svantaggio (foto Luca Maricchiolo)

Questo, invece, il commento del centrocampista Saro Bucolo, anche lui sceso in campo in non perfette condizioni fisiche: “E’ stata solo sfortuna, Montella ha vinto diversi rimpalli prima di scoccare quella conclusione. Non ci sono stati errori, dobbiamo ripartire dalla fame e dalla cattiveria messa in campo oggi. Ancora non ci credo per questo pari. Corona e Parachì hanno realizzato due gol bellissimi, ma in questo torneo, data la qualità delle rivali, basta un errore e si viene castigati. La domenica è il frutto di quanto prodotto durante la settimana e, pur non volendo cercare scuse, il problema legato ai campi di allenamento ci ha creato non pochi intoppi. Abbiamo perso dei giocatori importanti per questo e mi lamento per la prima volta perchè occorre risolvere al più presto questa situazione. E’ un campionato molto equilibrato, nel quale non esistono partite facili, ma contro l’Aversa dovremo giocare con la giusta mentalità per cercare di conquistare i tre punti”.

Questa l’intervista video al direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno:

Questa l’intervista video all’allenatore del Messina Gaetano Catalano:

Questa l’intervista video al centrocampista del Messina Rosario Bucolo:

Vigor primo pari. Sorridono Cosenza e Melfi, poker del Sorrento

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I calciatori del Martina raccolgono l'applauso dei loro tifosi dopo il pareggio con la Vigor Lamezia capolista, sempre vittoriosa nelle quattro precedenti uscite.
I calciatori del Martina raccolgono l’applauso dei loro tifosi dopo il pareggio con la Vigor Lamezia capolista, sempre vittoriosa nelle quattro precedenti uscite.

Dopo quattro vittorie consecutive si ferma la corsa della Vigor Lamezia capolista, che strappa un prezioso pareggio a Martina Franca e vede ridursi a due le lunghezze di margine su un sempre più sorprendente Melfi, che ha sbancato Chieti. In terza posizione si isola il Cosenza, che ha liquidato con due reti la pratica Arzanese. Al quarto posto il Teramo, bloccato sul pari dal Gavorrano, nonostante un doppio vantaggio. Ospiti beffati dai locali al 92′. In quinta posizione l’Aprilia, piacevole rivelazione del torneo, come ha confermato il 2-2 ottenuto a Messina, sul campo di una formazione sulla carta più quotata. Il Sorrento rifila un poker di reti all’Aversa Normanna di Nello Di Costanzo, costretto ad incassare il primo ko della sua gestione ed agguantato in classifica al sesto posto. Grande impresa dei rossoneri in un sentito derby campano. Risale in graduatoria anche il Poggibonsi, che si è imposto tra le mura amiche sul Castel Rigone, al terzo ko in altrettante trasferte. L’Ischia si aggiudica il big-match tra grandi deluse con la Casertana e raggiunge al nono posto le già citate Messina, Martina e Gavorrano. Il Tuttocuoio agguanta nel finale il 2-2 con un Foggia ancora a secco di vittorie e si affianca in graduatoria a Chieti, Castel Rigone e Casertana. I pugliesi, al terzo pareggio in cinque gare, staccano l’Arzanese, unica formazione a raccogliere la miseria di due punti in cinque giornate, dopo alcune prove sfortunate, come quella di due settimane fa al San Filippo.

Nel programma del prossimo turno spiccano le sfide tra Aversa Normanna e Messina, Melfi e Poggibonsi, il derby campano tra Sorrento e Casertana e l’incrocio tra il Teramo, fin qui una delle rivelazioni, e l’Ischia, rigenerata dal primo successo stagionale.

Il cosentino Castagnetti in azione nel corso della sfida vinta dai silani per 2-0 contro l'Arzanese (foto cosenzachannel.it)
Il cosentino Castagnetti in azione nel corso della sfida vinta dai silani per 2-0 contro l’Arzanese (foto cosenzachannel.it)

I Risultati della 5. giornata di Seconda Divisione – girone B:
Aversa Normanna-Sorrento 2-4
10′ e 15′ Lettieri (S), 30′ Coppola (S), 67′ Porcaro (AN), 72′ Maiorino (AN), 76′ Orlando (S)
Chieti-Melfi 0-1
91′ Tortori
Cosenza-Arzanese 2-0
55′ Napolano, 91′ De Angelis
Gavorrano-Teramo 2-2
15′ Dimas (T), 37′ Nocciolini (G), 72′ Casolla (T), 92′ Falomi (G)
Ischia-Casertana 1-0
48′ Adda (autorete)
Martina F.-V.Lamezia 0-0
Messina-Aprilia 2-2
74′ Corona (M), 78′ e 94′ Montella (A), 83′ Parachì
Poggibonsi-Castel Rigone 1-0
23′ Civilleri
Tuttocuoio-Foggia 2-2
8′ Di Giuseppe (T), 55′ e 73′ Cavallaro (F), 87′ Mariani (T)

Il Sorrento grande protagonista di giornata, grazie al poker di reti rifilato in trasferta all'Aversa Normanna in un derby tutto campano.
Il Sorrento grande protagonista di giornata, grazie al poker di reti rifilato in trasferta all’Aversa Normanna in un derby tutto campano.

La nuova Classifica:
Vigor Lamezia 13 punti;
Melfi 11;
Cosenza 10;
Teramo 9;
Aprilia 8;
Sorrento, Poggibonsi ed Aversa Normanna 7;
Ischia, Gavorrano, Messina e Martina Franca 6;
Tuttocuoio, Castel Rigone, Casertana e Chieti 4;
Foggia 3;
Arzanese 2.

Il programma del Prossimo Turno (domenica 6 ottobre):
Aprilia-Gavorrano
Arzanese-Chieti
Aversa Normanna-Messina
Castel Rigone-Cosenza
Foggia-Martina Franca
Melfi-Poggibonsi
Sorrento-Casertana
Teramo-Ischia
Vigor Lamezia-Tuttocuoio

L’Aprilia rimonta due volte al “San Filippo”: Montella replica a Corona e Parachì (3 VIDEO)

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Lo splendido colpo d'occhio offerto, come di consueto, dalla Curva Sud (foto Luca Maricchiolo)
Lo splendido colpo d’occhio offerto, come di consueto, dalla Curva Sud (foto Luca Maricchiolo)

Il calciatore cresciuto nel vivaio del FC Messina vanifica con una doppia prodezza dalla distanza le splendide marcature di “Re Giorgio” e dell’idolo della Curva Sud, che avevano dato un doppio vantaggio ai peloritani. I laziali prolungano così anche in riva allo Stretto la loro striscia positiva. Match equilibrato, in cui i padroni di casa non sono riusciti a sfruttare a dovere la netta superiorità territoriale, mancando nei metri finali.

Il pre-partita. Catalano deve rinunciare agli infortunati Maiorano, Guadalupi e Siciliano ed allo squalificato Cucinotta. Si accomodano in tribuna anche l’acciaccato Chiaria e Caiazzo per scelta tecnica. Di fronte a Lagomarsini si ricompone la coppia di centrali composta dall’esperto Ignoffo e dal promettente Silvestri, reduce dalla convocazione nella Rappresentativa di Lega Pro al pari di Lagomarsini. Sulle corsie Bolzan e Caldore. Di fronte alla retroguardia Bucolo e Simonetti, mentre Gherardi, Lasagna e Costa Ferreira supportano Corona. Aprilia imbottito di giovani: l’elemento più esperto a scendere in campo è il 27enne Mazzarani. I laziali sono infatti una delle squadre che rispettano il parametro dell’undici titolare con età media inferiore ai 24 anni. Tra i titolari anche uno dei tre ex, il terzino Impagliazzo; soltanto panchina per Montella, mentre si accomoda in tribuna Petagine. Sugli spalti anche l’ex Cocuzza, che si è appena svincolato dall’Akragas e non potrà accasarsi in altre squadre prima di dicembre, e l’ex allenatore del Città di Messina Pasquale Rando.

L'esultanza di Giorgio Corona dopo la strepitosa rete che ha dato il primo vantaggio ai peloritani.
L’esultanza di Giorgio Corona dopo la strepitosa rete che ha dato il primo vantaggio ai peloritani (foto Luca Maricchiolo)

La cronaca. In avvio il Messina colleziona corner: sono già quattro dopo appena sette minuti. Subito in difficoltà l’estremo difensore ospite Ragni, impreciso in fase di disimpegno prima ed in uscita dopo. Netta la supremazia territoriale dei peloritani, con i laziali che sembrano non tenere il passo. Al 19’ buon assist di Lasagna per Corona, che però non trova il tempo per la conclusione, scivolando in area. Al 21’ termina alta sulla traversa la botta da fuori di Mazzarani; si tratta peraltro della prima vera sortita dei biancazzurri. Al 24’ doppio strepitoso intervento di Lagomarsini, che respinge corto una conclusione di Ferrari, rifugiandosi poi in corner sulla ribattuta a colpo sicuro. Ghiotta la chance sprecata dai pontini, colpevole la disattenzione della retroguardia di casa. Alla mezzora si rende insidioso Ignoffo con una girata al volo sugli sviluppi del settimo calcio d’angolo battuto dal Messina: Ragni blocca a terra. Un minuto dopo Lagomarsini respinge la botta da fuori area di Ferrara e poi raccoglie senza patemi la successiva debole conclusione di Mazzarani. Al 36’ è invece il portiere dell’Aprilia a bloccare a terra la conclusione da fuori area di Lasagna. Decisamente fuori misura il colpo di testa di Ferrari sul fronte opposto. Al 40’ ci prova anche Ferreira sugli sviluppi dell’ennesima battuta dalla bandierina: Ragni se la cava ancora una volta. Al 42’ primo provvedimento disciplinare del match: giallo ineccepibile per Bolzan, costretto ad atterrare un avversario dopo uno svarione di Simonetti. Due minuti dopo sorvola la traversa la punizione di Corsi. Sul fronte opposto è invece alta la girata di testa di Ferreira sul buon traversone dalla destra di Corona. Squadre al riposo sullo 0-0.

La gioia incontenibile di Andrea Parachì dopo la marcatura, splendida, valsa il momentaneo 2-1 (foto Luca Maricchiolo)
La gioia incontenibile di Andrea Parachì dopo la marcatura, da applausi, valsa il momentaneo 2-1 (foto Luca Maricchiolo)

In avvio di ripresa ci provano Ferreira al 2’, ma la conclusione è debole, e Lasagna, il cui tiro sorvola la traversa. Sul fronte opposto fa come sempre buona guardia Lagomarsini. Al 10’ Catalano opera il primo cambio: Parachì prende il posto di Gherardi. Sul taccuino dell’arbitro intanto finiscono anche i nomi di Ignoffo e Marino. Al 15’ debole il tentativo di Lasagna su assist di Corona. Appare comunque netta la supremazia territoriale dei locali, che adesso spingono con maggiore decisione e determinazione. Al 18’ pregevole il controllo e la successiva girata di “Re Giorgio”: il pallone si spegne di un soffio a lato. Sul fronte opposto termina alta sulla traversa la conclusione del neo-entrato Barbuti. Al 22’ clamoroso l’errore di Ferrara a tu per tu con Lagomarsini, dopo un disimpegno errato della retroguardia peloritana, un po’ superficiale nell’occasione. Al 24’ ci prova Parachì dalla lunga distanza: Ragni in tuffo blocca in due tempi. Ancora un cambio per parte: Ferazzoli schiera l’ex Montella, Catalano inserisce Guerriera al posto di Simonetti. A togliere ancora una volta le castagne dal fuoco ai peloritani è il solito Corona al 29’: gran controllo in area, “sombrero” su un difensore e sinistro vincente. Il “San Filippo” può esplodere per l’ennesima prodezza del suo capitano, che ancora una volta trascina i suoi compagni verso quello che sembra un successo ormai scontato. Ma al 33’ arriva a sorpresa il pareggio siglato proprio da Montella, cresciuto nelle giovanili del FC Messina, con cui ha disputato anche due partite in serie A. Perfetto il diagonale del neo-entrato, che Lagomarsini questa volta non può raggiungere. Il match a questo punto è una girandola di emozioni ed a rimettere tutti d’accordo allora è Parachì, autore di una marcatura strepitosa con un destro a giro dal limite dell’area, dopo un pregevole duetto con Lasagna. Consueta corsa sotto la Curva Sud per l’esterno messinese, grande protagonista dopo l’ingresso in campo. Appaiono velleitari i tentativi di reazione dell’Aprilia, che però al 49’, all’ultimo secondo, ottiene il pareggio con un altro splendido diagonale da fuori area di Montella, che questa volta infilza Lagomarsini sul primo palo. La prodezza è propiziata da un paio di rimpalli. Una beffa atroce per il Messina, dal momento che durante i festeggiamenti dei laziali arriva anche il fischio finale. Un premio tutto sommato meritato per i biancazzurri, che hanno tenuto testa ad un avversario sulla carta più quotato. Al “San Filippo” finisce 2-2: alle prodezze di Corona e Parachì replica due volte Montella. Il Messina non riesce a decollare: soltanto sei punti all’attivo dopo cinque giornate.

L'esultanza della panchina dell'Aprilia per la marcatura dell'insperato pareggio, arrivata proprio alla fine del recupero (foto Luca Maricchiolo)
L’esultanza della panchina dell’Aprilia per la marcatura dell’insperato pareggio, arrivata proprio alla fine del recupero (foto Luca Maricchiolo)

Il tabellino. Messina – Aprilia 2-2
Marcatore: al 29′ st Corona (M), al 33′ st Montella (A), al 38′ st Parachì (M), al 49′ st Montella (A).
Messina (4-2-3-1): Lagomarsini, Caldore, Bolzan, Bucolo, Silvestri, Ignoffo, Gherardi (dal 10′ st Parachì), Simonetti (dal 26′ st Guerriera), Corona, Lasagna, Costa Ferreira (dal 40′ st Quintoni). In panchina: Iuliano, De Bode, Buongiorno, Guilana. Allenatore: Gaetano Catalano.
Aprilia (4-4-2): Ragni, Impagliazzo (dal 38′ st Cafiero), Frigerio, Amadio, Marino, Del Duca, Ferrara (dal 23′ st Montella), Corsi, Ferrari (dal 17′ st Barbuti), Mazzarani, D’Anna. In panchina: Caruso, Agresta, Marfisi, Rande. Allenatore: Giuseppe Ferazzoli.
Arbitro: Pierantonio Perotti di Legnano.
Assistenti: Antonello O. Ferraioli di Nocera Inferiore e Raffaele Vitiello di Torre del Greco.
Note – Corner: 11-6. Ammoniti: al 42′ pt Bolzan (M), all’8′ st Ignoffo (M), all’11’ st Marino (A), al 30′ st Costa Ferreira (M), al 32′ st Parachì (M). Recupero: 1′ pt e 4′ st.

Questa l’intervista video al direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno:

Questa l’intervista video all’allenatore del Messina Gaetano Catalano:

Questa l’intervista video al centrocampista del Messina Rosario Bucolo:

In virtù dei nuovi regolamenti imposti dalla Lega, che impone l’acquisto dei diritti relativi alla cronaca testuale, abbiamo pubblicato un ampio resoconto della sfida soltanto dopo il fischio finale.

Lillo Margareci nuovo vice presidente regionale AICS

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Presidente AICS Messina  Lillo MargareciIl comitato di Messina dell’AICS ed il suo presidente Lillo Margareci continuano a riscuotere importanti riconoscimenti per l’ottimo lavoro portato avanti nella città dello Stretto ed in provincia. Margareci, che era già stato confermato, nei mesi scorsi, consigliere nazionale al congresso di Roma, è stato eletto, infatti, dal Consiglio Direttivo regionale vice presidente dell’AICS Sicilia e componente dell’Ufficio di Presidenza.

La notifica del doppio prestigioso incarico è avvenuta sabato nel corso di una riunione che si è svolta a Pergusa. “Essere vice presidente regionale e membro dell’Ufficio di Presidenza mi gratifica enormemente – queste le prime parole di Margareci – e sento il dovere di ringraziare il presidente Liddo Schiavo ed il Direttivo per la grande fiducia che hanno riposto nella mia persona. Un grazie va, inoltre, ai tanti associati, perché l’AICS Messina è un gruppo e non un singolo. La crescita nei numeri e nella partecipazione e la collaborazione di tutti hanno permesso, infatti, al nostro comitato di potersi conquistare questa elevata considerazione sia in ambito siciliano che italiano. Già dai prossimi giorni – conclude Margareci – dovremo lavorare, però, con ancora più dedizione ed impegno per continuare a migliorarci sia a Messina che in provincia”. L’asticella di ambizioni e responsabilità si alza, quindi, ulteriormente, ma l’AICS Messina ha volontà e qualità per superarla e superarsi.Logo AICS

 

Troppa condensa in campo, annullata la finale del Memorial Micalizio

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Torneo Micalizio(1)La finale del Memorial Micalizio, intitolato al collega Gerlando scomparso di recente, non si è disputata a causa dell’impraticabilità del parquet del PalaMoncada di Agrigento. Il match finale che vedeva di fronte Sigma Barcellona e Upea Capo d’Orlando non è stato giocato per decisione delle due società che hanno preferito tutelare i propri giocatori in vista dell’inizio del campionato di LegaDue Gold, previsto per giorno 6 ottobre.

Il torneo di Agrigento ha regalato forti emozioni sin dalle prime battute. Nella prima giornata la Sigma Barcellona ha conquistato la finale dopo aver sconfitto la Pallacanestro Trapani con il punteggio di 85-90 all’overtime. L’Altra finalista era scaturita dal match fra Upea Capo d’Orlando e Fortitudo Agrigento che i “paladini” si erano aggiudicati per 79-55.

Nel pomeriggio, la Pallacanestro Trapani si era classificata al terzo posto, battendo i padroni di casa della Fortitudo con il punteggio di 80-75. Da domenica prossima si comincia a fare sul serio per le messinesi di LegaGold Due, la Sigma sarà ospite del Casale Monferrato, mentre l’Orlandina farà visita al Brescia.