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Canottaggio: bronzo per Giovanni Ficarra ai Tricolori Assoluti-Jr di Sabaudia

Premiazione due senza jr del messinese Ficarra
Premiazione due senza jr del messinese Ficarra

Una medaglia che ne conferma la continua scalata nel panorama del remo nazionale. Ai Campionati Italiani Assoluti e Juniores di Sabaudia, il messinese Giovanni Ficarra è salito sul terzo gradino del podio nel due senza jr. In coppia con Giacomo Gaggiotti, il portacolori del Circolo Canottieri Peloro si è messo al collo il bronzo in una delle specialità più complicate del programma di canottaggio.

Condotta di gara aggressiva di Ficarra e Gaggiotti che a metà percorso transitavano al comando, ma nel finale è emersa la maggiore prestanza atletica della coppia della società Sc Cerea, Lovisolo-Serralunga che tagliavano la linea d’arrivo vittoriosi con il tempo di 6’54”70. La piazza d‘onore andava a Simone Tettamanti-Alessandro Piffaretti del Moltrasio.

“Siamo partiti fortissimo e fino ai 1.200 metri eravamo primi – sono le dichiarazioni dei due canottieri siciliani – poi le leve e la diversa stazza dei ragazzi di Cerea e Moltrasio hanno fatto la differenza, in quelle condizioni meteo. Siamo comunque soddisfatti per questa medaglia”.  Che è un passo importante verso il futuro. Ficarra e Gaggiotti, per due anni atleti del College di Piediluco, quest’anno non hanno superato la selezione, ma continueranno a vivere sul lago umbro dove saranno seguiti da Alda Cama, con il supporto della Canottieri Piediluco e del C.L. Terni. “Andarcene da qui non aveva senso: ormai frequentiamo la stessa scuola da tempo e vogliamo puntare in alto, nel canottaggio, anche l’anno prossimo”.

La rassegna tricolore di Sabaudia ha consegnato al remo siciliano una seconda medaglia, sempre nella categoria juniores: l’impresa porta la firma di Pierpaolo Venora (CC Jonica) che si è classificato al secondo posto nel singolo. A laurearsi campione italiano è il portacolori della Società Canottieri Armida, Alberto Di Seyssel.

Pierapolo Venora e il consigliere Fic, Andrea Vitale
Pierapolo Venora e il consigliere Fic, Andrea Vitale

Le foto sono state concesse dal sito della federazione regionale canottaggio

 

 
il collegamento al sito della Federazione siciliana di canottaggio

Il CUS Messina getta la spugna. Sidoti: “Vanificati due anni di successi”

Pippo Sidoti in panchina
Pippo Sidoti in panchina

Dopo giorni frenetici, caratterizzati da numerose riunioni con rappresentanti dell’Università e dell’imprenditoria cittadina non andati a buon fine per diverse ragioni, è calato definitivamente il sipario sul CUS Messina Basket. La società quindi non parteciperà al prossimo campionato di Divisione Nazionale B, categoria riconquistata dopo vent’anni da una società della città dello Stretto. Col tecnico Pippo Sidoti abbiamo riavvolto il nastro sulla vicenda della mancata costituzione della nuova società che ha segnato di fatto il naufragio del progetto bianco nero.
“La parola fine è stata scritta almeno dieci giorni fa, ci stavamo allenando con la nuova squadra ma abbiamo deciso di sciogliere le fila perché non c’era più una soluzione alternativa. Si tratta di una strana sconfitta per l’intera città, perché tutti ritenevamo  realizzabile la costituzione della nuova società” analizza il tecnico. “Gli incontri, anche numerosi, ci sono stati ma alla fine si è fatta marcia indietro, nonostante il pagamento dell’iscrizione al campionato. Contestualmente anche con l’Unime è saltato tutto, non ha sposato il nostro progetto”.
Dal lato squisitamente tecnico le garanzie c’erano tutte con i giocatori nuovi e vecchi che per una settimana si sono allenati a ritmo serrato: “Il nuovo roster era buono, competitivo nonostante i soldi non fossero tanti, così come abbiamo fatto l’anno scorso in DNC. I giocatori sono stati onesti verso la città e un movimento che non sempre ci ha visto di buon occhio. Con una doppia promozione eravamo riusciti a risollevare Messina dai campionati inferiori ed ora la città riparte esattamente da lì”.
Coach Sidoti ricorda il giorno della promozione, apice di una stagione in cui non tutto però ha funzionato alla perfezione: “Siamo arrivati in serie B alla fine di una grande cavalcata, poi tutto ha smesso di funzionare. Costruire questa nuova realtà non era facile ma le premesse c’erano tutte anche con figure istituzionali di prim’ordine che si erano spese a nostro favore. Personalmente ho sempre mantenuto gli impegni con grande dignità, rimettendoci magari di tasca mia. Alla fine anche i giocatori sono stati esemplari comportandosi correttamente verso l’ex società”.

Daro Gullo in azione
Daro Gullo in azione

Il pensiero dell’allenatore va a chi in questi mesi ci ha sempre creduto ma il cui lavoro non è bastato: “Abbiamo lavorato fino alla fine a stretto contatto per riuscire a costruire qualcosa d’importante, nomino i vari Bruno Donia, Roberto Gugliotta, Dani Baldaro, Fabio Vita, Josè Villari, mentre il rammarico aumenta verso altri ex dirigenti che in questi due anni hanno gioito per i successi conquistati dalla squadra. Nessuno ha creduto alla possibilità che il giocattolo andasse avanti. Sarebbe stata una cosa positiva per l’intero movimento, ma la grande occasione l’hanno persa i giovani che si affacciano a questo splendido sport ed i quali hanno bisogno di una prima squadra come punto di riferimento”.
Infine Pippo Sidoti parla del suo futuro che per un po’ non lo vedrà sui campi da basket: “Dal punto di vista personale avevo un impegno con questa società che doveva nascere, ma se il tutto naufraga il 10 settembre non puoi sperare di trovare soluzioni alternative. Vorrà dire che mi riposerò dopo 40 anni spesi sui campi prima da giocatore e poi da allenatore. Se ricapiterà un’altra occasione la valuterò ma dev’essere un progetto pluriennale. A Patti siamo partiti dalla prima Divisione ed in 6-7 anni siamo arrivati prima in B e poi in A Dilettanti. Volevo fare questo anche a Messina ma non c’erano più le condizioni. Ho il massimo rispetto per tutti, ho cercato di mettere la città al servizio della pallacanestro ed abbiamo anche vinto tanto (due promozioni; una Coppa Sicilia; un All Star Game; medaglia d’argento ai CNU, ndc).
Dispiace constatare che Messina è tornata indietro di 30 anni ma è viva la possibilità che qualcuno la riporti in alto perché stiamo pur sempre parlando di una grande città che può contare su tanti appassionati, servono però adeguate risorse”.

Fase di gioco
Fase di gioco

Il Futsal Peloro Messina lancia i propri giovani

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Daniele De Luca e Giuseppe Bruno
Daniele De Luca e Giuseppe Bruno

Inizierà domenica mattina il campionato nazionale Under 21 di calcio a 5. Si tratta del più importante torneo italiano giovanile ed ai nastri di partenza vi è anche il Futsal Peloro Messina. La compagine giallorossa è stata inserita nel girone Z, assieme ad altre 10 rivali di Calabria e Sicilia: Catanzaro San Gallo, Acireale C5, Augusta 1986, Fata Morgana, Cataforio, Futsal Melito, Atletico Villafranca, Kroton C5, Sant’Isidoro e Viagrande C5. La fase regolare, che prevede 22 giornate, si concluderà il 16 marzo 2014, quando il Futsal Peloro osserverà il suo secondo turno di riposo. I giovani messinesi debutteranno in Calabria con il Catanzaro San Gallo. Esordio al “PalaRescifina”, invece, il 13 ottobre con il Viagrande C5, mentre il 3 novembre ed il 26 gennaio sono in calendario i derby con il Città di Villafranca.

Per farsi trovare pronta all’inizio della stagione agonistica la squadra cara al presidente Paolo Santoro sta lavorando intensamente sotto lo sguardo attento di Corrado Randazzo, responsabile dell’intero settore giovanile. L’organico non è ancora completo, per cui sono possibili ulteriori inserimenti di alcuni elementi e per provare stato di forma e schemi lo staff tecnico ha organizzato per giovedì un’amichevole in famiglia con la prima squadra, che milita in serie C1. Sarà il modo ideale per preparare gli impegni del fine settimana di entrambe le formazioni. Daniele De Luca, Giuseppe Bruno e Davide La Valle sono i tre “Over” da impiegare a rotazione nell’Under 21. L’obiettivo stagionale posto dalla dirigenza è la crescita, senza eccessivi assilli, del proprio vivaio e, proprio in quest’ottica, il Futsal Peloro parteciperà anche ai campionati provinciali Giovanissimi ed Allievi. I portieri Claudio Zodda (Under 21) e Giovanni Felis con il preparatore Luciano RizzoE’ partita, infine, un’interessante iniziativa rivolta a tutti i giovani portieri peloritani, a cui l’esperto preparatore Luciano Rizzo ha deciso di dedicare degli allenamenti mirati proprio per migliorare le tecniche di base di questo delicato ed importante ruolo (per ulteriori informazioni sull’attività dell’intero settore giovanile e potete inviare un’email all’indirizzo futsalpeloromessina@libero.it o contattare il numero di cell.: 347-5038223).

PARTITE 1^ GIORNATA UNDER 21 (girone Z): Catanzaro San Gallo-Futsal Peloro Messina; Augusta-Sant’Isidoro; Fata Morgana-Acireale; Città di Villafranca-Kroton C5; Viagrande C5-Futsal Melito.

 

Leonardo Gagliani si aggiudica il Master Regionale svoltosi a Catania

tennisIl 28 ed il 29 settembre si è svolto a Catania, presso il T.C. Umberto, il “Master Circuito Babolat Regionale 2013” “Promo Junior Under 10 M/F”. Il Master prevedeva la partecipazione dei primi otto classificati al termine delle 19 prove del circuito regionale. Nel settore maschile la vittoria è andata a Leonardo Gagliani del C.T. Vela Messina che ha sconfitto nei quarti Andrea Giglio del TC Umberto per 6/4 6/1; in semifinale ha regolato con un perentorio 6/3 6/3 Steve Straguadaini del TC Match-Ball Mascalucia, per vincere in finale contro il catanese del Montekatira Francesco Castiglione con il punteggio di 6/4 2/6 7/4.

Nel settore femminile Beatrice Bongiovanni del T.C. Siracusa si è aggiudicata il master superando in finaleLeonardo Gagliani e Arianna Mazzara Lara Mancuso de TC Match-Ball Siracusa con il punteggio di 4/6 6/1 7/3. Le due atlete del C.T. Vela di Messina hanno giocato complessivamente un ottimo tennis: Fabrizia Cambria si è arresa nei quarti perdendo contro l’atleta di casa Zaira Aretino, più grande di un anno, per 6/4 6/2; mentre Arianna Mazzara, sempre del CT Vela Messina, in semifinale ha trovato strada sbarrata contro Beatrice Bongiovanni, vincitrice del Torneo, con il punteggio di 6/4 6/4. Ottimo, complessivamente, il risultato degli atleti del CT Vela Messina che hanno dimostrato un buon livello di gioco a testimonianza del buon lavoro svolto dall’intero staff tecnico.

Ganzirri battuto a Trappeto

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Massimiliano Drago
Massimiliano Drago

Prima delusione stagionale per l’ASP Ganzirri, impegnata nel campionato di Serie C femminile. Dopo il netto successo di domenica scorsa contro l’Atletico Ragusa, questa volta la squadra gialloblù è uscita sconfitta dalla trasferta di Trappeto per 3-2, al termine di una gara che, con un po’ di fortuna in più e un pizzico d’esperienza, avrebbe potuto avere esito diverso. Nessun rammarico, comunque, per le rivierasche, dall’età media molto bassa nel roster.

Dopo aver concesso due reti alle avversarie nei primi 15’ di gioco, in entrambi i casi maturate su tiri da fuori area, il Ganzirri ha reagito, sfiorando più volte il gol. Marcatura arrivata nella seconda frazione di gioco, al 6’, con Gessica Andaloro. Le ospiti, galvanzzate dalla segnatura, a questo punto hanno alzato il proprio baricentro, ma dopo aver sprecato le occasioni per il pareggio hanno subìto il 3-1. La squadra allenata dal mister Massimiliano Drago ha continuato il forcing messo in atto per tutto il secondo tempo e, al 22’, ancora con Andaloro, ha accorciato le distanze. Palpitanti i minuti finali, ma al triplice fischio il risultato ha condannato le rivierasche.

A fine gara, queste le parole del tecnico dell’ASPG, Massimiliano Drago: “Abbiamo giocato contro una buona squadra che, soprattutto ad inizio gara, ci ha chiuso ogni spazio. Siamo riusciti a prendere le misure solo dopo il doppio svantaggio, riuscendo comunque a tenere il match vivo e vibrante fino alla fine. Stiamo lavorando su di un gruppo giovanissimo che dall’analisi degli errori potrà solo crescere”.

Domenica prossima le ragazze dei laghi torneranno a giocare in riva allo Stretto, questa volta contro lo Zafferana. Inizio alle 16 presso l’impianto sportivo “Trocadero Club” di Villaggio Pace.

 

L’Upea Orlandina rilascia Wright, si ritorna sul mercato?

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Si conclude prima ancora di cominciare l’esperienza all’Upea Orlandina Basket per il play statunitense Derek Wright che è stato rilasciato dal sodalizio paladino.

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Derek Wright

L’atleta di Los Angeles, classe 1986, 180 centimetri, era stato ingaggiato lo scorso luglio con un contratto biennale, reduce da una stagione nella Mobilteco Cluj in Romania, dopo due prime stagioni europee disputate in Repubblica Ceca.

Problemi fisici, ma anche qualche ombra di natura tecnico-tattica, avevano messo in dubbio la posizione di Wright nelle ultime settimane ed in quest’ottica avevamo letto anche la sua mancata partenza per Agrigento in occasione del “Memorial Micalizio“. Una più attenta analisi e il concreto rischio di bruciare una delle due “slot” disponibili per gli stranieri, senza dimenticare la delicatezza del ruolo in campo, hanno indotto la dirigenza paladina al taglio.

Derek Wright in maglia Upea
Derek Wright in maglia Upea


Faccio il mio in bocca al lupo a Derek – ha dichiarato il Direttore Sportivo Giuseppe Sindoni – è una persona solare, un ragazzo davvero straordinario. Sono sicuro che risolti i problemi fisici tornerà a far parlare di sé“.

In chiave di mercato ora si aprono nuovi possibili scenari per completare il roster agli ordini di coach Gianmarco Pozzecco che però verosimilmente richiederanno almeno alcuni giorni di riflessione. Tra le opzioni ci potrebbe essere anche un ritorno di Donte Mathis (passaporto italiano per matrimonio) che aveva rinunciato per problemi personali ad un contratto con Biella, mantenendo in standby il secondo visto che potrebbe essere speso successivamente per un play, ma in alternativa anche per un lungo straniero.

Energia, passione, idee ed un grande partner: Adecco. La LNP si è svelata

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doppio-ingresso

Il desiderio di mandare un segnale, chiedere attenzione attraverso un’idea di cambiamento. Il messaggio è stato lanciato forte e chiaro alla presentazione dei campionati 2013-2014 di LNP, che scattano nel weekend. Ospite della Triennale di Milano, in uno degli spazi più suggestivi come Teatro Agorà, pareti arancioni come la palla da basket e tanto legno come il parquet dei campi da gioco, alle parole si sono alternati gli spot appositamente realizzati per ogni singolo campionato: Gold, Silver, DNB, DNC. Un plotone ricco di 178 squadre, una diffusione capillare sul territorio (presenti in 19 regioni, manca solo la   Valle D’Aosta), un’eredità di 700.000 spettatori nella passata stagioni. Numeri che rendono questa nuova entità, nata dalla decisione della Fip di creare un unico contenitore al di sotto della Serie A, il cuore pulsante della pallacanestro italiana. Giocata dagli italiani: il 96.5% dei giocatori che scenderanno in campo sono prodotti dei nostri vivai.
Rinnovamento, passione, energia, entusiasmo, positività, professionalità: queste le sensazioni emerse da chi ha raccontato di se stesso, ma anche dai tanti che in platea hanno raccolto l’identico messaggio. Quella condotta da Alessandro Mamoli (Sky Sport) è stata una presentazione ricca di ritmo, le giuste parole alternate dalle immagini dei video che gli appassionati avranno modo di vedere nei prossimi giorni anche sui siti dei propri club; in realtà già visibili seguendo lo streaming della presentazione a disposizione sulla nostra piattaforma.
Lo slogan è stato “Non c’è campo? Cercalo da noi”. “Vero, perché noi ne abbiamo 178 in tutta Italia e vorremmo coinvolgerli tutti col nostro desiderio di una ripartenza, che siano quelle dei club realtà piccole o grandi” ha detto Graziella Bragaglio, appena rieletta Presidente di LNP.
Presentato l’aspetto agonistico, è caduto il velo sulla notizia che rappresenta uno snodo cruciale per la vita di una Lega. Il Direttore Generale, Claudio Coldebella, ha introdotto l’annuncio, raccontando le mosse del suo percorso manageriale avviato quando ancora era giocatore attraverso corsi di formazione professionale; e da lì, introdotta da un clip curiosa, è stata ufficializzata la prestigiosa partnership con Adecco Italia. Che da oggi è title sponsor del torneo Gold e Silver ed al tempo stesso partner ufficiale di Lega Nazionale Pallacanestro.
“Sono particolarmente soddisfatto di essere qui, assieme a voi – ha detto Andrea Malacrìda, Direttore Commerciale e Marketing di Adecco Italia – Questa partnership è frutto di una scommessa fatta con Claudio Coldebella. La cosa che lega noi e la LNP è che ogni giorno lavoriamo sui talenti. Vuol dire che i nostri obiettivi sono molto simili a quelli delle squadre che vanno in campo impegnate. Per questo c’è grande affinità tra noi e questa nuova organizzazione”.
A seguire, Coldebella ha annunciato gli accordi di partnership con altre sei aziende, il frutto di un mese e mezzo di grande lavoro per una Lega che è partita da zero: Molten (pallone ufficiale), Dalla Riva (parquet sportivi), Best Union (ticketing eventi LNP), Oiko (produttore dell’unico sticker antiscivolo), Mobyt (messaggistica per telefonìa mobile), Dailybasket (che realizzerà la Guida Ufficiale dei tornei LNP). Infine, nell’ambito delle iniziative LNP Cares rivolte al sociale, il patrocinio dell’iniziativa di Viva! per la settimana di prevenzione contro l’arresto cardiopolmonare (sui campi di Gold e Silver il 12 e 13 ottobre).
Ma per rivivere l’atmosfera della presentazione vi invitiamo a gustarvi lo streaming dell’evento: compreso l’omaggio ai ragazzi dell’Under 20 campioni d’Europa. Se loro hanno l’oro, ora noi abbiamo loro. E ne dobbiamo essere tutti orgogliosi.

L’HCU Catania si impone nel Primo Triangolare Polisportivamente Hockey Cup

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Pol. Universitaria e Hc Ragusa a centrocampo
Pol. Universitaria e Hc Ragusa a centrocampo

La squadra etnea dell’Hcu Catania firma con il successo la prima edizione del Triangolare “Polisportivamente Hockey Cup”. La manifestazione di hockey su prato si è svolta domenica sul campo sintetico del “Dusmet” di Catania in un clima tipicamente estivo. I quasi 30 gradi non hanno di certo aiutato i giocatori delle tre compagini in gara, ancora alla ricerca della condizione di forma ottimale in vista dell’avvio dei rispettivi campionati.

Non sono tuttavia mancate le indicazioni e gli spunti tecnici interessanti per il proseguo della stagione. La 1° Polisportivamente Hockey Cup si è rivelata un buon test per verificare la tenuta sotto il profilo fisico ma anche per iniziare a provare gli assetti di gioco. I progressi maggiori sono stati fatti vedere, come era anche logico ipotizzare, dalla squadra di HCU Catania che peraltro è attesa sabato prossimo dalla prima uscita nel campionato di serie A2. Il team etneo, che riceverà la visita del Lazio Hockey Club (al Dusmet), punta a partire subito con un risultato positivo. A distanza di qualche settimana si alzerà il sipario sul torneo cadetto, che vedrà tra le attese protagoniste Polisportiva Universitaria Messina e Hockey Club Ragusa: entrambe le compagini siciliane sono state inserite nello stesso girone.

Sarebbe stato poco ovvio pretendere una manovra fluida e armoniosa in questo inizio di stagione, tenuto conto soprattutto dei notevoli carichi atletici sostenuti in queste settimane dalle tre formazioni presenti. Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la favorita HCU Catania, grazie alle vittorie colte con i messinesi della Polisportiva Universitaria (6 a 0) e l’HC Ragusa (1 a 0). L’undici ibleo si è a sua volta imposto sui ragazzi di mister Giacomo Spignolo per 2 a 0. La rete decisiva per la conquista del trofeo da parte della rinnovata formazione di Giovanni Sapienza porta la firma del ghanese Baah.

Nonostante le due sconfitte, la prestazione del complesso guidato in panchina da Spignolo non va considerata negativa. La Polisportiva Universitaria ha dato il meglio di se proprio nella gara contro i pari categoria del Ragusa. E’ proprio da quella partita che l’allenatore peloritano avvia la sua disamina del torneo. “Sinceramente non mi aspettavo una prestazione simile da parte dei miei ragazzi. Contro gli iblei hanno dato il massimo uscendo dal campo a testa alta, nonostante il 2 a 0 finale. Le reti sono peraltro scaturite da una sfortunata deviazione su angolo corto e su un rigore. Direi che gli episodi non ci hanno premiato, ma ripeto ho visto tanti spunti positivi sotto il profilo atletico. Nulla da dire sulla partita contro l’HCU Catania, che ha dimostrato il suo spessore di categoria superiore”.

Presidente D'Agostino premia il capitano HCU Catania, Santo Giuffrida
Presidente D’Agostino premia il capitano HCU Catania, Santo Giuffrida

Infine buone indicazioni anche per il tecnico ragusano Vincenzo Tumino che quest’anno può vantare una rosa abbastanza ampia e competitiva, rinforzata dagli innesti dei messinesi Antonio Spignolo e i fratelli Fabio e Daniele Intersimone. Atleti di assoluta esperienza per la categoria, che la Polisportiva Universitaria ha ceduto in prestito all’Hockey Club Ragusa. Alla fine del Torneo organizzato dalla Polisportiva Universitaria Messina, durante il terzo tempo ben apprezzato da tutti i partecipanti, il presidente della società messinese Pino D’Agostino ha consegnato al capitano etneo Santo Giuffrida la coppa del 1° Triangolare Polisportivamente Hockey Cup. Manifestazione che lo stesso neo presidente ha voluto sottolineare “dovrà diventare un appuntamento fisso per ogni inizio di stagione delle squadre siciliane di Hockey prato”.

Risultati:
P.U. Messina – HC Ragusa   0-2
HCU Catania – P.U. Messina  6-0
HC Ragusa – HCU Catania   0-1

Classifica Finale
HCU Catania     6
HC Ragusa       3
P.U. Messina     0

La squadra della Pol Universitaria Messina
La squadra della Pol. Universitaria Messina

L’AICS Messina punta con entusiasmo sul tennis

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TENNIS2L’AICS Messina allarga ulteriormente i propri orizzonti sportivi. Il comitato provinciale presieduto da Lillo Margareci punta ora, infatti, con entusiasmo anche sul tennis e lo fa tramite l’Asd All Court Messina, affiliata all’Associazione Italiana Cultura Sport. Questa ambiziosa associazione si pone come primario obiettivo proprio la promozione del tennis, dando a tutti la concreta possibilità di praticarlo.

Nata nel mese di ottobre del 2012, la All Court è composta da un gruppo di giovani che condividono la passione per questo sport. Dopo le numerose adesioni ed i consensi riscossi nella passata stagione, sono già cominciati i nuovi corsi e le lezioni (singole e di gruppo) per i bambini dai 4 anni in su’, i ragazzi più grandi e gli adulti di ogni età, che si svolgono dal lunedì al venerdì presso l’impianto Aurora Sporting di Via del Santo, dove i campi sono in sintetico, e al coperto nella rinnovata palestra di Montepiselli (mini tennis). I praticanti sono costantemente seguiti da allenatori con qualifica FIT di 1° livello, che insegneranno loro tutte le tecniche necessarie per imparare a giocare bene e, soprattutto, a divertirsi amando questo affascinante disciplina. Tutti coloro che si iscriveranno entro ottobre riceveranno, infine, un omaggio per festeggiare insieme l’inizio di questa coinvolgente esperienza. Un modo simpatico e dinamico per avvicinarsi al tennis. Logo TennisPer ulteriori informazioni è possibile contattare il numero di cell. 347-0186064 o utilizzare l’email manudali@hotmail.it

 

Il terzo pareggio stagionale frena un Messina da lavori in corso

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Marco Simonetti (foto Luca Maricchiolo)
Francesco Simonetti (foto Luca Maricchiolo)

Da Tranchitella a Montella. Per la seconda settimana di fila è stato un attaccante entrato dalla panchina a castigare il Messina. Dopo la sconfitta di Castel Rigone, maturata per effetto della doppietta dell’eroe della promozione tra i professionisti degli umbri, le due reti del giocatore cresciuto nell’allora Football Club dei Franza che hanno consentito all’Aprilia di strappare un pari, comunque meritato, al “San Filippo”.

Il 2-2, per l’incontenibile esultanza di Montella, apriliano di nascita, è arrivato proprio allo scadere dei quattro minuti di recupero. Una vera doccia fredda. Se l’extra-time era stato spesso dalla parte dei giallorossi (in avvio della scorsa stagione Ferreira decisivo contro Noto e Agropoli), questa volta il boccone difficile da digerire è tutto per la squadra di Catalano. Le perle di Corona e Parachì, due prodezze degne di ben altre categorie che avevano acceso improvvisamente la luce, parzialmente vanificate da alcune disattenzioni fatali, pagate a caro prezzo. L’attaccante originario di Giostra rappresenta comunque l’autentica nota lieta della giornata. Smarritosi dopo l’errore commesso contro il Tuttocuoio, è salito in cattedra con un gol d’autore, prima che un Montella in versione “aeroplanino” (soprannome del più celebre Vincenzo, attuale allenatore della Fiorentina) gelasse lo stadio.

Giorgio Corona (foto Luca Maricchiolo)
Giorgio Corona (foto Luca Maricchiolo)

Cosa non ha funzionato ? La fase difensiva, fiore all’occhiello nel passato campionato di Serie D, ha lasciato più di una perplessità. In tre delle cinque gare fin qui disputate il Messina ha incassato almeno una rete. Troppi gli sbandamenti accusati da Ignoffo e compagni nell’arco dei 90 minuti (e oltre) con l’Aprilia. Non è bastato neanche il solito Lagomarsini, capace di sbarrare la strada a Ferrari nel corso del primo tempo, ma poi beffato per due volte nel finale. Gli ospiti hanno messo in difficoltà il Messina soprattutto per vie centrali, dove i giallorossi hanno schierato un Bucolo in condizioni fisiche precarie dopo i problemi accusati in settimana. Non ha convinto, inoltre, Simonetti, chiamato a sostituire l’infortunato Maiorano. Ai problemi nella manovra il Messina non è riuscito a sopperire neanche sfruttando le tante palle inattive. Le indisponibilità dell’ex Ancona, di Guadalupi, l’elemento dotato di maggiore estro, e Chiaria non costituiscono un alibi, come ammesso da Catalano e Ferrigno nel post-partita (il tema legato alla mancanza di un campo d’allenamento è stato l’autentico leit-motiv), ma hanno evidentemente privato la squadra di tre pedine cardine, obbligando inoltre il tecnico a ricorrere a Lasagna e Gherardi, due giocatori dall’indiscusso talento ma che necessitano ancora di mettere minuti preziosi nelle gambe, data la mancanza di un’adeguata preparazione estiva.

Riccardo Bolzan (foto Luca Maricchiolo)
Riccardo Bolzan (foto Luca Maricchiolo)

I sei punti collezionati dopo cinque giornate (frutto di una sola vittoria e di tre pareggi) rappresentano un bottino esiguo per le aspettative di inizio campionato, ma non tenendo conto dell’equilibrio fin qui regnante nel torneo di Seconda Divisione. Per il Messina, attualmente nono insieme a Ischia, Martina e Gavorrano, a sette lunghezze dalla capolista Vigor Lamezia, non è ancora tempo di pensare interamente all’Aversa Normanna dell’ex Di Costanzo, travolta ieri a domicilio dal Sorrento. Mercoledì, infatti, la suggestiva sfida di Coppa Italia all’Arechi di Salerno (calcio d’inizio alle 20.45, arbitrerà Niccolò Pagliardini di Arezzo), primo atto di un doppio impegno ravvicinato in Campania da prendere con le molle.