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Perdichizzi: “Vittoria di carattere contro un avversario difficile. Young può diventare un top player” (VIDEO)

Franco Gramenzi (Ferentino)
Franco Gramenzi (Ferentino)

Non si è ancora spento l’eco della seconda vittoria in campionato della Sigma Barcellona che, seppur dopo sole due giornate, guarda tutti dall’alto in classifica. Nella sala stampa del PalAlberti il primo ad analizzare un match combattutissimo, specie nella ripresa, è il tecnico di Ferentino Franco Gramenzi, che da queste parti è molto apprezzato: “Esordisco dicendo che non è mio costume parlare degli arbitri, però questa sera la terna non mi ha convinto in diversi frangenti. E’ stata una gara combattuta, noi possiamo rammaricarci nel finale per la scivolata su una chiazza di sudore a metà campo di Green che ha perso palla dando il là al contropiede di Barcellona. Quello è stato un episodio importante per l’esito della gara, nessuno comunque vuole togliere i meriti della vittoria a Barcellona. Potevamo vincerla noi ma abbiamo pagato lo scarso approccio al match avuto nel primo quarto e i troppi secondi tiri concessi all’attacco della Sigma”. Tra le individualità dei laziali un po’ a sorpresa la copertina spetta al giovane Parrillo: “Sono molto contento per lui, è un classe ’92 che è a Ferentino da quattro anni, da quando sono arrivato io. Ha giocato con personalità, lui è molto serio ed in campo si vede. Per il nostro gioco ci manca invece il nostro pivot Mosley che ci darebbe ben altra sostanza, speriamo che torni presto. Mortellaro è con noi da appena due settimane, il suo compito è quello di darci una mano sotto i tabelloni e lo sta facendo con grande dedizione”.
Il coach ritorna a parlare della gara che ha visto un’ottima Ferentino giocare con la necessaria personalità: “Ribadisco che da un lato e dall’altro sono stati fischiati pochi contatti, soprattutto nel finale di gara. L’equilibrio in campo è stato massimo, abbiamo risentito dell’emozione che in avvio ha bloccato sia Bucci che Guarino, quest’ultimo ha sbagliato dei tiri aperti che poi nel corso della gara ha realizzato senza problemi. Anche Green, il nostro leader offensivo, è partito molto sottotono ed ha avuto bisogno di un intero tempo prima di cominciare a segnare con continuità”. Le ultime considerazioni di Gramenzi sono tutte dedicate all’ambiente giallorosso che lui non può dimenticare: “Quando si torna qua è sempre bello riabbracciare tifosi ed amici, l’emozione è tanta e visibile. E’ un palazzetto dove è difficile vincere ma dove ritorno con sempre grande piacere”.

Giovanni Perdichizzi (Barcellona)
Giovanni Perdichizzi (Barcellona)

In casa Sigma Barcellona è il tecnico Giovanni Perdichizzi a raccogliere il testimone e soffermarsi davanti ai taccuini dei giornalisti: “Sappiamo che in questa fase non possiamo essere al cento per cento, abbiamo nostri problemi su cui lavoriamo l’intera settimana. Ad esempio Natali non ce la faceva a giocare e s’è visto, ci mancava così una importante rotazione. Collins nel finale ha accusato una comprensibile stanchezza per aver giocato oltre 37 minuti ma, da campione qual è, è stato decisivo ai liberi. Avevamo preparato una difesa particolare su Green che per tutto il primo tempo ha dato i suoi frutti, Ferentino è rientrata in gara con le ottime medie ai tiri liberi (11/14 il dato finale, ndc). Spendo un elogio per capitan Maresca, preciso da fuori, ci ha guidato alla rimonta. Abbiamo quindi normali alti e bassi ma questo è naturale se consideriamo che siamo una squadra tutta nuova”.
Perdichizzi non si sottrae a tributare i giusti meriti agli avversari: “Ferentino è una squadra difficile da affrontare, che ti fa giocare male e che, come tutte le squadre allenate da Gramenzi, ha nel proprio dna il saper lottare e sfruttare quintetti atipici. Ho visto un grande Bucci, tra i miei cito Young (mvp con 25 punti, ndc) che per il futuro se limiterà qualche ingenuità sui due lati del campo, diventerà un top player, ancora più di quanto lo è adesso. Voglio ringraziare il mio staff per aver recuperato a tempi di record Maresca mentre per Natali servirà più tempo”.

Un rimbalzo di Andre Collins
Un rimbalzo di Andre Collins

Sulle qualità di Pinton Perdichizzi non ha dubbi: “Lui ha tutto il tempo per crescere di condizione e gambe, ha qualità indiscusse, è un giocatore glaciale che sa colpire nei finali di gara ma dobbiamo dargli tempo di lavorare e maturare”. Inoltre Perdichizzi, su apposita domanda, analizza la produzione offensiva della squadra: ”Questa sera abbiamo segnato 89 punti contro una squadra che sa adattare bene le difese all’avversario che ha di fronte, come ad esempio hanno fatto con la box and one su Collins. Sono contento complessivamente della squadra”.
In conclusione il coach guarda già oltre, al prossimo impegno di domenica sul parquet di Brescia: “Sarà sicuramente un bel match, la squadra di Martelossi sta crescendo con i loro giocatori di punta come Slay, Giddens e Di Bella. E’ un campo non semplice dove l’anno scorso abbiamo perso, chiaramente non è una partita decisiva perché saremo solo alla terza giornata , è solo una tappa d’avvicinamento al nostro processo di crescita e maturazione. Sarà un test che vogliamo superar a pieni voti, abbiamo le potenzialità per farlo”.

Alex Young (25 punti) in transizione
Alex Young (25 punti) in transizione

Questa l’intervista video realizzata nel dopo gara da Giovanni Perdichizzi:

Buona la prima in Coppa per il Savio: battuto un tenace Messina Volley

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Debutto positivo in Coppa Sicilia per il Savio Messina. Al PalaJuvara la compagine del tecnico Giovanni Russo si aggiudica il primo derby cittadino della stagione 2013-14 superando un ostico Messina Volley al tie break. Si è trattato di un buon test per ambedue le compagini, alla ricerca entrambe della condizione fisica e dell’assetto di squadra ideale in vista del campionato.

L'organico del Savio
L’organico del Savio di Serie C

Il gioco, come è logico prevedere in questo periodo della stagione, ha avuto un andamento a fasi alterne, con una alta percentuale di errori da ambedue i lati della rete un po’ ripartiti in tutti i fondamentali. I due tecnici hanno poi colto l’opportunità di provare varie soluzioni differenti, dando spazio agli elementi della panchina. Entrambi hanno dovuto fronteggiare alcune assenze non di poco conto: Russo quelle della centrale Bitto e della schiacciatrice Roberta Centorrino. Sul versante opposto, Cacopardo deve rinunciare alla prima palleggiatrice Donatella Donato, con la maggiore delle sorelle Rando in panchina a mezzo servizio.

L’andamento dei set ben sintetizza quello che è stato il filo conduttore dell’incontro. La prima e terza frazione sono state di chiara impronta Messina Volley: dopo un avvio di sostanziale equilibrio, le ragazze di mister Danilo Cacopardo riuscivano a costruire il loro break nelle fasi centrali portandosi avanti di quei sei-sette punti che poi conservavano senza patemi fino al termine. Troppi in questi frangenti gli errori nella fase difensiva commessi dal Savio che finivano con il vanificarne le speranze di rimonta. Entrambi i set si concludono con un duplice 14-25 per le ospiti.

Le ragazze del Savio durante un time-out
Le ragazze del Savio durante un time-out

Le parti si invertono nel secondo e quarto set con capitan Miranda e compagne che riescono a dare più continuità alle fasi di ricezione e difesa e nella ricostruzione del gioco in attacco. Il Savio allunga sul + 6 (8-2), contiene il tentativo di rientro a metà frazione del Messina Volley che si porta a –3 (16-13), per poi chiudere 25 a 21. Andamento fotocopia nel quarto con il team di mister Russo che trova in apertura l’allungo (9 a 3), lo incrementa fino al massimo vantaggio (14-5 +9), per poi gestirlo fino al termine (25-17 lo score conclusivo). La stanchezza si fa sentire sul taraflex della Juvara: il Savio però viaggia sulle ali dell’entusiasmo per la conquista del set precedente e riesce a incanalare il tie break nella direzione a lui favorevole andando al cambio di campo con un buon margine di vantaggio (8-3). Il Messina Volley ha una reazione e riduce il passivo ma il finale sorride alle gialloblu salesiane che bagnano il debutto nella Coppa Sicilia con una vittoria che fa morale.

SAVIO MESSINA – MESSINA VOLLEY 3-2

(Set: 14-25;25-21;14-25;25-17;15-11)

SAVIO MESSINA: Anastasi, Bonfiglio (L), Chiofalo, De Domenico, De Francesco, Ferraro, Leandri, Miranda Pilar (K), Scimone, Sicari, Siracusano, Vasi. All. Giovanni Russo

MESSINA VOLLEY: Carnazza, Carollo, Criscuolo, Galletta (L2), D’Andrea, Fabiano, Laganà, Montalto, Mento, Rando A, Rando V (L1), Restuccia, Spadaro. All. Cacopardo.

Serie D – Un rigore inesistente lancia la fuga del Savoia vittorioso sull’Orlandina

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C’è una capolista in “fuga” al vertice del Girone I della Serie D: il Savoia espugna il “Ciccino Micale” di Capo d’Orlando e centra la settima vittoria in altrettante gare di campionato.

Saluto al pubblico dei giocatori dell'Orlandina
Saluto al pubblico dei giocatori dell’Orlandina

Le speranze dell’N.F.C. Orlandina di compiere lo “sgambetto” ai danni della forte compagine campana sono frustrate al termine di una sfida combattuta e decisa dagli episodi maturati nel corso della ripresa: su tutti un rigore inesistente che risulterà decisivo sul risultato, frutto di un’incredibile topica del direttore di gara mestrino Spezzola.

Il “fattaccio” arriva al 61′, Scarpa è autore di un pregevole spunto sull’out di destra del fronte d’attacco del Savoia: s’incunea tra le maglie avversarie, guadagna il fondo, poi rientra verso l’interno dell’area incespicando sul pallone e finendo per terra. Non c’è alcun contatto con gli avversari, ma l’arbitro ben posizionato decide di sanzionare l’Orlandina con un tiro dagli undici metri.

A nulla valgono le proteste dei paladini, dal dischetto Scarpa calcia alla sinistra di Pandolfo che pur intuendo non ci arriva: è l’1-2 per il Savoia che così ribalta il punteggio di una gara che fino a quel momento era stata sotto il controllo della formazione di mister Beppe Raffaele.

Azione di gioco di Orlandina-Savoia 1-2
Azione di gioco di Orlandina-Savoia 1-2

Al consueto 4-3-3 dei paladini che presentano qualche novità rispetto a Rende: ritorna Russo però è chiamato ad agire sull’out mancino di difesa, Gatto si sposta in mediana con Privitera e Martusciello, ed in avanti Mincica completa il tridente al fianco del duo Frisenda-Crinò.

Risponde il Savoia con un 4-2-3-1 in cui l’ex messinese Mariano Stendardo guida il pacchetto arretrato, dighe in mediana Gargiulo e De Liguori, con una batteria offensiva composta dall’ex Città di Messina Tiscione sulla destra, Carotenuto in mezzo, e Scarpa a sinistra per dar sostegno al centravanti Meloni.

La prima occasione del match è per Scarpa il cui diagonale da dentro l’area è respinto di piede dall’estremo Pandolfo. Ancora Scarpa protagonista di un affondo, ma cross troppo forte per la correzione di Meloni.

La replica paladina vede uno spunto di Mincica che sulla sinistra guadagna il fondo e serve in mezzo Frisenda, il cui diagonale a porta incustodita si spegne sul fondo. Ancora padroni di casa pericolosi con un piazzato di Fascetto con palla a lato di un paio di metri.

esultanza gol Rino Frisenda
L’esultanza per il gol del momentaneo vantaggio siglato dal solito Rino Frisenda

Nuovo pericolo portato dal Savoia quando Viglino da sinistra pesca in area Meloni il cui colpo di testa esalta i riflessi di Pandolfo che si salva in corner.

Sull’altro fronte, azione corale dei paladini che trovano il gol dell’1-0 al 23′: cross da destra di Mincica, virtuosismo di Rino Frisenda che elude un difensore con una finta di corpo ed all’altezza del dischetto calcia al volo, senza concedere scampo, al portiere Maiellaro.

Immediata reazione di Scarpa e compagni che alzano il loro baricentro, ma non riescono ad incidere con pericolosità peccando spesso in leziosità sulla trequarti. L’Orlandina lascia la sensazione di mantenere il controllo del gioco limitando un avversario di caratura tecnica elevata.

Anzi, prima del rientro negli spogliatoi c’è il tempo per recriminare per  un sospetto contatto da rigore quando Frisenda viene spostato da un difensore a tu per tu con il portiere su cui il direttore di gara lascia correre, e poi conclusione di Privitera dal limite sugli sviluppi di un corner che si perde di poco al lato.

La ripresa si apre ancora con Frisenda ad un passo dal gol, ma il bomber calabrese non trova la deviazione vincente sottomisura. Il Savoia mette “peso” in avanti inserendo Del Sorbo per Carotenuto, e mister Vincenzo Feola chiede al vice Paquale Suppa di invertire di fascia i suoi esterni d’attacco.

Orlandina ancora ad un passo del raddoppio quando sulla sinistra Mincica è autore di un pregevole spunto, lascia partire un tiro-cross che sorprende tutti, il portiere Maiellaro è scavalcato dalla traiettoria della palla che sbatte sul palo interno e incredibilmente ritorna in gioco.

Dal possibile raddoppio si passa al pareggio dei campani che a completamento di un’azione insistita gettano in area un pallone alto su cui  di testa è il neoentrato Del Sorbo a deviare sulla traversa, Pandolfo si trova fuori causa e per il più agevole tap in arriva Scarpa (57′) che sempre di testa, liberissimo, può deposita in rete.

Appena cinque minuti più tardi. l’esito della partita è ribaltato dal rigore per gli ospiti. Il canovaccio muta radicalmente l’Orlandina ora è costretta ad inseguire e prova a irrobustire mediana con Orioles. Per gli ultimi assalti mister Raffaele getta nella mischia anche Cocimano ed Aloe, anche se tatticamente è l’ex Milazzo ad essere chiamato a supportare Frisenda in avanti.

Due le occasioni per riequilibrare il match: la prima con una punizione dal limite di Fascetto che da posizione centrale calcia di giro sopra la traversa, e poi con un colpo di testa di Frisenda che si spegne tra le braccia del portiere ospite. Anche il Savoia, una volta in vantaggio, si cautela con cambi tattici per dare maggiore copertura sugli esterni e porta a casa i tre punti e consolida l’allungo sulle inseguitrici, mentre l’undici del presidente Massimo Romagnoli scivola al quarto posto in classifica e nel prossimo turno cercherà riscatto sul campo del Pomigliano.

Tabellino:

Orlandina-Savoia 1-2

Marcatori: Frisenda (O) 22′, Scarpa (S) 57′ e rig. 62′.

NFC Orlandina (4-3-3): Pandolfo – Ignazzitto, Leo, Fascetto, Russo (Orioles 67′) – Gatto, Privitera, Martusciello (Aloe 82′) – Crinò (Cocimano 81′), Frisenda, Mincica; A disp.: Caserta, Silvestri, Muccari, Romano, Calabrese, Trimarco; Allenatore: Giuseppe Raffaele.

Savoia (4-2-3-1): Maiellaro – Petricciuolo, Stendardo, Manzo, Viglietti – De Liguori, Gargiulo – Tiscione (Criscuolo 73′), Carotenuto (Del Sorbo 50′), Scarpa – Meloni (Ruscio 80′); A disp.: Rinaldi, Terraciano, Di Pietro, Nocerino, Longo, Esposito. Allenatore: Pasquale Suppa (squalificato Vincenzo Feola).

Arbitro: Nicolò Sprezzola di Mestre; Assistenti: Fabrizio Zazzaretta di Belluno e Massimo Mel. Ammoniti: Fascetto, Leo (O); Viglietti, Meloni, Petricciuolo, Tiscione (S); Espulso: Il preparatore atletico orlandino Arasi al 77′.

Serie D – Il Città di Messina inciampa a Montalto: Savasta decide un match avaro di emozioni

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Gli undici titolari scelti da Di Maria per il match con il Comprensorio Montalto
Gli undici titolari scelti da Di Maria per il match con il Comprensorio Montalto

Terza sconfitta stagionale per la formazione di Gaetano Di Maria, piegata di misura al “Romolo di Magro”. Gara avara di spettacolo che, nonostante un leggero predominio dei padroni di casa, sembrava incanalata sullo 0-0. La rete che spezza l’equilibrio e regala i tre punti ai calabresi arriva a metà ripresa e porta la firma di Savasta. Il Città di Messina resta fermo a quota 10 punti : domenica sfida interna con la Battipagliese. 

Città di Messina piegato di misura a Taverna di Montalto Uffugo. La squadra guidata da Di Maria incappa in una giornata di scarsa vena e si arrende ai padroni di casa del Comprensorio Montalto. Nel primo tempo poche occasioni e portieri quasi inoperosi. Copione molto simile nella ripresa, nel corso della quale i calabresi trovano però il gol-vittoria con il colpo di testa di Savasta sugli sviluppi di un corner. Gli ospiti provano a reagire ma non riescono ad impensierire il portiere Ramunno. Domenica prossima si torna al “Celeste” per sfidare l’ostica Battipagliese.

La Cronaca – Di Maria può contare sull’organico al gran completo e torna al 4-3-1-2: in porta confermato Mannino, difesa a quattro con Cucè, Cammaroto, Nastasi e Trovato, a centrocampo Costa, Buscema e Seck, sulle trequarti Camarda, in attacco la coppia Bruno – Manfrè.

L'ingresso in campo dei calciatori di Città di Messina e Comprensorio Montalto
L’ingresso in campo dei calciatori di Città di Messina e Comprensorio Montalto

Sono i padroni di casa a partire meglio e a costruire un paio di buone occasioni nei minuti iniziali dell’incontro. Il primo tentativo, al 6′, è di Scarnato che batte a rete da buona posizione ma manda a lato. Lo stesso difensore calabrese ci riprova due minuti più tardi ma la sua girata, sugli sviluppi di una punizione di Occhiuzzi, termina sul fondo. Il Città di Messina prova a scuotersi al 13′ ma il tiro da fuori di Costa è debole e Ramunno non ha problemi a far suo il pallone. Al 16′ giallo per Nastasi: il difensore era diffidato e dovrà dunque scontare un turno di squalifica. Il Montalto torna a farsi vivo dalle parti di Mannino al 26′ ma la punizione dal limite di Piemontese si spegne a lato. Pericolosi i padroni di casa al 31′: angolo di Occhiuzzi, colpo di testa di Catalano e palla a fil di palo. Gli ospiti crescono nella parte finale del primo tempo: al 34′ azione personale di Bruno, che si fa largo tra gli avversari ma di sinistro colpisce male favorendo l’intervento del portiere avversario. Al 40′ Costa tocca per Camarda: destro secco del capitano da posizione defilata e presa sicura di Ramunno. Al 42′ nuovo tentativo di Costa: il tiro dal limite del centrocampista classe ’95 finisce non lontano dall’incrocio dei pali. L’ultima occasione della prima frazione è del Montalto: cross di Zangaro e colpo di testa ravvicinato di Piemontese, Mannino è attento e blocca il pallone. Si va al riposo sullo 0-0.

5-Nastasi-anticipa-Kalambay-nellarea-del-Città-di-MessinaAnche la ripresa si apre con il Montalto che mostra maggiore intraprendenza: già al 2′ Piemontese, su corner di Occhiuzzi, colpisce di testa da centro area ma non inquadra la porta. Lo stesso attaccante di casa al 4′ riceve in area, stoppa bene di petto e calcia mandando il pallone alto di poco. Il Città di Messina potrebbe colpire in contropiede al 12′: rapida ripartenza di Camarda sulla corsia destra e cross al centro per l’accorrente Bruno che calcia al volo di sinistro senza centrare lo specchio. Al 13′ Di Maria opera il suo primo cambio mandando in campo Brancato per l’acciaccato Manfrè. Al 19′ il gol che decide la gara: corner di Catalano e colpo di testa vincente di Savasta, entrato in campo da soli tre minuti. Subita la rete, subito una nuova sostituzione tra gli ospiti: Vella rimpiazza Cucè. Il Città di Messina accenna una reazione al 23′: Camarda serve Bruno, dribbling sull’avversario e tiro dai 16 metri che termina a lato. Al 27′ dentro anche Pino per Costa. Proprio il nuovo entrato alla mezzora serve Vella al limite dell’area ma il sinistro dell’attaccante è sbilenco. In questa fase, con il Città di Messina sbilanciato in avanti, è il Montalto che può sfruttare il contropiede: tra il 33′ e il 34′ ci provano da fuori prima Zangaro e poi Le Piane ma nella prima occasione Mannino fa sua la sfera e nella seconda il tiro non è preciso. Al 39′ Trovato trova spazio per il cross a sinistra, Vella in area anticipa il diretto marcatore ma di testa manda il pallone a pochi metri dal palo. La squadra di Di Maria ha un ultimo sussulto nel corso del primo minuto di recupero: Vella serve Pino, l’attaccante controlla appena dentro l’area e lascia partire un destro violento che, deviato da un difensore avversario, si spegne di poco a lato. Al 47′ il Montalto resta in dieci per l’espulsione di Fiore, reo di un brutto fallo su Seck a centrocampo. Per il Città di Messina però non c’è  più tempo e così, dopo due successi consecutivo, matura la terza sconfitta subita fin qui in campionato. Domenica prossima impegnativo match interno contro la Battipagliese.

1-Cammaroto-prova-ad-anticipare-KoffiIl tabellino – Comprensorio Montalto – Città di Messina 1-0
Marcatori: 19′ st Savasta.
Comprensorio Montalto: Ramunno, Perna, Mazzei, Fiore, Scarnato, Itri, Occhiuzzi (16′ st Savasta, 44′ st Mirabelli), Catalano (23′ st Basile), Piemontese, Zangaro, Le Piane. In panchina: Lanza, Piluso, Catani, Buccino, Salvino, Maestri. Allenatore: Riccardo Petrucci.
Città di Messina: Mannino, Cucè (21′ st Vella), Trovato, Buscema, Nastasi, Cammaroto, Bruno, Seck, Manfrè (13′ st Brancato), Camarda, Costa (27′ st Pino). In panchina: Fazzino, D’Angelo, Cappello, Portovenero, Munafò, Bonamonte. Allenatore: Gaetano Di Maria.
Arbitro: Daniele De Santis della sezione di Lecce.
Assistenti: Giuseppe Ditto della sezione di Reggio Calabria e Fernando Cantafio della sezione di Lamezia Terme.
Note – Ammoniti: 7′ pt Nastasi (CdM), 16′ pt Itri (CM), 25′ pt Cammaroto (CdM), 43′ pt Ramunno (CM), 19′ st Savasta (CM), 27′ st Scarnato (CM), 32′ st Trovato (CdM), 41′ st Zangaro (CM).
Espulsi: 47′ st Fiore (CM).
Recupero: 2′ pt, 5′ st.

Eccellenza – Il Taormina sconfitto di misura al “Tupparello” di Acireale

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Il capitano del Taormina Fabrizio Filistad
Il capitano del Taormina Fabrizio Filistad

Il Taormina torna a bocca asciutta dalla trasferta di Acireale, in una partita scialba è il cinismo degli avversari a prevalere, condannando immeritatamente alla sconfitta i biancazzurri. L’ Fc Acireale passa 1-0 grazie al colpo di testa vincente di Cocuzza, bravo centrare il bersaglio sugli sviluppi di un calcio piazzato al 25’. Il Taormina non demorde e nel finale della prima frazione di gara sfiora il pareggio con due calci di punizione del solito Messina. Nel secondo tempo Filistad e compagni prendono campo, senza però riuscire a finalizzare negli ultimi venti metri. La squadra di casa si difende con ordine e porta casa tre punti figli di un episodio, in una gara dominata dall’equilibrio.

La cronaca: il mister taorminese De Cento, costretto a rinunciare al giovane portiere Vecchio, propone un 4-5-1 con Mancari tra i pali, difesa composta da Porchia, Filistad, Ulma e Gazzè, al centrocampo D’Emanuele, Messina, Strano, Grasso e La Corte. Unica punta Mangano. Bisogna attendere il 21’ del primo tempo per assistere ad un’azione degna di nota, il primo sussulto è dei padroni con uno scambio Costa – Nicolosi che non va a buon fine.  Al 25’ l’Fc Acireale trova il vantaggio con un colpo di testa di Cocuzza sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra.

Due minuti più tardi prima sostituzione per la squadra di Ricca: Costa abbandona il campo per infortunio, al suo posto Godino. Il Taormina non demorde e inizia a spingere sull’acceleratore: al 38’ Messina dirige verso la porta un calcio di punizione da posizione defilata, è bravo Tasinato a dire di no. Gli ospiti alzano il baricentro, costringendo i granata nella propria metà campo. Biancazzurri nuovamente pericolosi al 45’ ancora con un calcio piazzato di Messina respinto in tuffo da Tasinato. Dopo un abbondante recupero di cinque minuti termina la prima frazione di gara.

Secondo tempo avaro di emozioni, al 59’ De Cento cerca più spinta sulla fascia inserendo Mancuso al posto di Porchia. Il Taormina gestisce il gioco, ma gli avversari si difendono con ordine. Al 74’ l’Fc Acireale rischia di chiudere la partita con un classico contropiede, ma clamorosamente Carbonaro fallisce il tap-in vincente sull’ottimo suggerimento di Godino. De Cento prova a ridisegnare la squadra con l’entrata in campo di Zappalà e Barberi, rispettivamente al posto di Gazzè e Strano. I biancazzurri sbattono contro il muro acese fino al fischio finale dell’arbitro arrivato dopo quattro minuti di recupero. Un risultato che non fotografa l’andamento del match che ha visto un buon Taormina tenere testa a una delle formazioni meglio attrezzate del torneo. Nel prossimo turno ancora una trasferta: i biancazzurri faranno visita allo Sporting Viagrande.

 FC ACIREALE – TAORMINA 1-0

FC ACIREALE: Tasinato, Gallipoli, Sardo, Cordova, Cocuzza, Raneri, Santanna, Caponcello, Carbonaro (82’ Marletta), Nicolosi, Costa (27’ Godino). All. Ricca.
TAORMINA: Mancari, Porchia (59’ Mancuso), Gazzè (75’ Zappalà), Messina, Filistad, Ulma, D’Amanuele, Strano (75’ Barberi), La Corte, Grasso, Mangano. All. De Cento.
ARBITRO: Gambino di Palermo (Assistenti Iannello ed Ensabella di Enna).              

MARCATORE: Cocuzza 25’

NOTE: ammoniti Sardo, Santanna, Caponcello, Mangano, Filistad, La Corte, Barberi. Recuperi 5’ e 4’

La juniores del Riviera “vendica” la prima squadra battendo il Città di Milazzo

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Ciccio Alessio (Riviera)
Ciccio Alessio (Riviera)

A soli due giorni dal pesante capitombolo interno della prima squadra a spese del Città di Milazzo, ci pensano gli juniores del Riviera a “vendicare” sportivamente i loro colleghi del torneo di Promozione. All’esordio nel torneo regionale, gli under 18 allenati dal “maestro” Sandro De Domenico si prendono una bella rivincita rifilando su secco 3 a 0 ai parigrado del club mamertino. Determinanti le marcature realizzate da Alessio, Doddis e Alessi. Tra l’altro il primo e terzo dei rivieraschi, avendo disputato già la sfida di sabato scorso, tenevano particolarmente a riscattarsi in questo match.

Peraltro, alla vigilia del confronto, il presidente Massimo De Domenico era stato ottimo profeta nel suonare la carica sulla pagina facebok del Riviera: “Oggi è diverso, la differenza si azzera, lo dico a chi non ha approfondito e si è soffermato solo a vedere il risultato. Dico solo che con i soldi con cui il Milazzo paga l’allenatore (della prima squadra, ossia Gaetano Accetta, ndr), noi paghiamo l’intera iscrizione”.

Serie D – Il Savoia vola a +6 sull’Akragas. Il Licata non si presenta a Gioia

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Il Savoia sta letteralmente dominando il torneo e sembra avere ipotecato la promozione con largo anticipo.
Il Savoia sta letteralmente dominando il torneo e sembra avere ipotecato la promozione nella prossima C unica con largo anticipo.

Continua a viaggiare a tutta velocità il Savoia, giunto alla settima vittoria in sette gare di campionato: la capolista si impone anche a Capo d’Orlando, infliggendo la prima sconfitta stagionale all’Orlandina. Nella zona alta della classifica importante successo anche per l’Akragas, che passa ad Agropoli e balza in seconda posizione. Il Licata non si presenta a Gioia Tauro e consente alla Nuova Gioiese di agganciare al terzo posto Orlandina e Hinterreggio (1-1 in casa con la Cavese). Il Comprensorio Montalto batte e scavalca in classifica il Città di Messina. La vittoria più larga del settimo turno è della Battipagliese: 4-1 al Due Torri. Tra i quattro successi esterni di giornata si registrano, oltre a quelli delle prime due della classe, anche i colpi del Torrecuso sul campo del Noto e del Rende, che centra la sua prima vittoria imponendosi di misura a Ragusa. Ancora a caccia dei primi tre punti, infine, la Vibonese, che impatta 2-2 in rimonta in casa con il Pomigliano.

L'esultanza dei calciatori dell'Akragas, risalito in seconda posizione grazie al blitz di Agropoli.
L’esultanza dei calciatori dell’Akragas, risalito in seconda posizione grazie al blitz di Agropoli.

I Risultati della 7ª giornata nel Girone I di Serie D
Agropoli – Akragas 1-2
Battipagliese – Due Torri 4-1
Comprensorio Montalto – Città di Messina 1-0
Hinterreggio – Cavese 1-1
Noto – Torrecuso 1-2
Nuova Gioiese – Licata 3-0 a tavolino per la mancata presentazione del Licata
Orlandina – Savoia 1-2
Ragusa – Rende 0-1
Vibonese – Pomigliano 2-2

La nuova Classifica
Savoia 21
Akragas 15
Hinterreggio, Orlandina, Nuova Gioiese 14
Cavese 13
Comprensorio Montalto 12
Torrecuso 11
Città di Messina 10
Battipagliese 9
Agropoli, Noto 8
Due Torri 7
Rende 5
Ragusa, Pomigliano 4
Vibonese 3
Licata 2

 

Con il successo di Noto il Torrecuso si avvicina alla zona play-off e si lascia alle spalle le posizioni più calde.
Con il successo di Noto il Torrecuso si avvicina alla zona play-off e si lascia alle spalle le posizioni più calde.

Il programma del Prossimo Turno (20/10/2013)
Akragas – Nuova Gioiese
Cavese – Agropoli
Città di Messina – Battipagliese
Due Torri – Ragusa
Licata – Comprensorio Montalto
Pomigliano – Orlandina
Rende – Noto
Savoia – Hinterreggio
Torrecuso – Vibonese

Il Rometta che non t’aspetti cede in casa contro l’ultima della classe

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Rometta e Acireale 1946 schierate a centrocampo
Rometta e Acireale 1946 schierate a centrocampo

Il Rometta che non t’aspetti incappa nella classica giornata storta e lascia via libera al nuovo Acireale 1946, i granata rinforzati dal cambio societario e riescono a violare il “Filari” grazie alla dopietta di Nwgwe. I giovani rossoblu disputano un primo tempo sotto tono, capendo di fatto che se non sei mentalmente predisposto, il compito si fa più gravoso; nella ripresa meglio l’approccio ma il tutto non è bastato per evitare la prima debacle interna.

Eppure dopo pochi secondi i padroni di casa si rendono subito pericolosi, sulla conclusione velenosa di Biondo, si salva in angolo Ammendola. La risposta ospite al 3′, punizione dal limite di Manganaro, in tuffo respinge Billè. Al 17′ l’Acireale sblocca il match, dalla sinistra si inserisce Nwgwe, dall’interno dell’area di rigore prende la mira e trova l’angolino più lontano dove Billè non può arrivarci. La reazione del Rometta al 22′, su corner di Platania, il colpo di testa di Biondo termina di poco sopra la traversa. Alla mezz’ora ci prova dal limite Platania, ma la sfera sfiora l’incrocio dei pali. Due minuti dopo ospiti in avanti, sulla conclusione ravvicinata di Tomaselli, Billè si salva in angolo. Al 36′ Acireale pericoloso, scambio OkoliePiccirillo e pallone che finisce di poco a lato. Si va al riposo sullo 0-1.

Roberto Brigandì, autore del pareggio provvisorio.
Roberto Brigandì, autore del momentaneo pareggio.

In avvio di ripresa il Rometta appare più convinto. Buda calcia una punizione dalla distanza, Ammendola devia in angolo. Sugli sviluppi del corner, Rotella sotto misura alza la mira. Il gol dei tirrenici è solo rinviato. Al 52′ arriva il pareggio: gran progressione sulla sinistra di Biondo che mette al centro dove Brigandì trova l’impatto vincente con la sfera ed infila in rete. Al 59′ però l’Acireale realizza il gol della vittoria grazie ad una calibrata punizione dal limite del solito Nwgwe, autore di una doppietta. Gli acesi potrebbero colpire in contropiede, al 62′ Tomaselli si presenta solo davanti a Billè, ma non inquadra la porta. Il Rometta nel finale cinge d’assedio la porta avversaria, perde Buda per infortunio, ma non riesce a superare il bunker eretto dai granata che conquistano la prima vittoria stagionale, mandando nella disperazione i ragazzi rossoblu.

Tabellino:

Rometta – Acireale 1946 1-2

Marcatori: 17′ e 59′ Nwgwe, 52′ Brigandi’

Asd Rometta: Billè, Assan (42′ Brigandì), Di Bella, Broccio, Abass, Rotella, Ricciardo, Celona (60′ Riga), Platania, Biondo, Buda (76′ Crisafi).

Allenatore: Nunzio Trischitta

Acireale 1946: Ammendola, Micalizzi, Manganaro, La Marca, Alterio, Pollino, Piccirillo, Fichera, Tomaselli (80′ Loriano), Nwgwe (93′ Perna), Okolie (71′ Piangente).

Allenatore: Lo Giacco

Arbitro: Polizzi di Palermo. Assistenti: Belvedere di Palermo e Sanacore di Trapani.

Note: recupero : 0 ‘ e 3’ Ammoniti: Brigandì, Scipilliti (dalla panchina), La Marca, Pollino, Piccirillo, Tomaselli, Loriano, Piangente.

Il Pistunina infligge una secca cinquina al Randazzo in memoria di Santino Talluto

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Al “Garden Sport” di Mili Marina il Pistunina ingrana la terza. E’ la marcia corrispondente al numero di vittorie consecutive ottenute dalla formazione di Nello Miano (non presnet in panchina, in quanto squalificato), sotto i cui colpi è finito stavolta il Randazzo. Cinque le reti realizzate dai rossoneri, tre delle quali portano la firma di Luca Speme che così, deciso a recuperare il tempo perduto, sale a quota 4 nella classifica marcatori.

Da sinistra Mimmo Velardo e Santino Talluto, quest'ultimo venuto a mancare nei giorni scorsi
Da sinistra Mimmo Velardo e Santino Talluto, quest’ultimo venuto a mancare nei giorni scorsi

Un’affermazione caratterizzata comunque da una certa tristezza: in settimana è venuto a mancare, infatti, Santino Talluto, storico giocatore e allenatore degli anni felici del Pistunina con il “presidentissimo” Mimmo Velardo, sempre vicino a quella che considerava sempre la sua squadra: basti pensare che alle sue dipendenze avevano militato da giocatori l’attuale presidente Salvatore Velardo, il vice Angelo Saija, i dirigenti Pinizzotto e Coluccio, e persino l’attuale capitano Angelo Coppola. Talluto vantava trascorsi calcistici di un certo livello come atleta della Massiminiana. In sua memoria i “leoni” hanno deciso di giocare con il lutto al braccio la gara con il Randazzo, dedicandogli la relativa vittoria.

La cronaca: etnei pericolosi per primi con Gerbino che impegna Di Pietro. Ma al 16’ i padroni di casa passano in vantaggio con il solito La Speme che, servito da Minissale, scatta sul filo del fuorigioco superando al secondo tentativo Scrivano. Al 38’ il “bomber” concede il bis con un ubriacante slalom dei suoi ma subito dopo avverte un fastidio alla coscia. Anziché fermarsi, La Speme decide di stringere i denti e al 46’ viene premiato con il terzo personale, su assist di Prezioso Ghartey. Nell’intervallo l’attaccante capisce che non è il caso di peggiorare il proprio malanno e così, consigliato anche dal tecnico, decide di rimanere negli spogliatoi.

Nella ripresa il Pistunina gioca sul velluto siglando il poker, grazie a un rigore di De Maria provocato da un fallo di Curcuruto ai danni di Ginagò. Il Randazzo si vede solo con un tiro-cross di Garofalo, di poco fuori misura, e al 84’ subisce anche la quinta marcatura ad opera di Ghartey, alla seconda marcatura personale nelle ultime due partite  

PISTUNINA-RANDAZZO 5-0

PISTUNINA: Di Pietro P., Espinosa, Campo, Mangano, Angrisani, De Maria, Ghartey P., Ingemi, Minissale (71’ Coppola), La Speme (46’ Ginagò), Maffei (46’ Angerame). All.: Nello Miano.

RANDAZZO: Scrivano, Curcuruto, Turnaturi, Antonuzzo, Trazzera, Spataro, Silvestro, Santoro (28’ Garofalo), Gerbino, Conti, Calà (72’ Scalisi). All.: Giuseppe Currenti.  

ARBITRO: Gullotta di Siracusa (Assistenti Oneglia e Di Stefano di Palermo).

RETI: 16’, 38’ e 46’ La Speme; 58’ De Maria (rigore), 84’ Ghartey P. 

L’Effe Volley S. Teresa verso l’esordio in serie B

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L’Effe Volley S. Teresa prosegue la marcia di avvicinamento verso l’esordio in serie B dopo una lunga assenza durata 24 anni. Le ragazze santateresine. dopo un tour de force atletico, intensificano l’attività tecnico-tattica e cominciano a prendere confidenza con la nuova categoria.

Coach Caristi a colloquio con le ragazze.
Coach Caristi a colloquio con le ragazze.

Dopo quella vittoriosa col Messana Tremonti il team jonico ha disputato altre due amichevoli contro la Noma S. Stefano ed il Planet Strano Team Volley Pedara. In entrambi gli incontri le atlete care al presidente Santo Carnabuci sono state sconfitte per tre ad uno. Il coach Andrea Caristi ha fatto ruotare tutte le effettive a disposizione per una squadra che presenta buone potenzialità ma che è tutta da costruire visto che cinque settimi della potenziale formazione titolare è composta da nuovi acquisti.

Si sono viste buone individualità ed alcune atlete hanno dimostrato di possedere il giusto carattere, resta da migliorare l’intesa in una squadra che ha libero e palleggiatrice nuovi, più una centrale, una opposta ed una banda da inserire in un ingranaggio che lo scorso anno è stato perfetto. L’impatto con le pari categoria è servito alle giocatrici per rendersi conto delle difficoltà che il nuovo campionato presenterà, ci sarà da sudare gara dopo gara nell’intento di conquistare i punti necessari per mantenere la serie B.

La schiacciatrice Andreea Serban
La schiacciatrice Andreea Serban

In questo senso la società si è affidata all’esperienza di atlete esperte e temperamentali quali Sara Casale e Svetla Angelova affiancate da Matilde Mercieca (4 anni di B alle spalle nonostante la giovane età) e da Verdiana Saporito, apparsa già in discreta forma. Il quadro delle nuove arrivate viene completato dal libero Valeria Sterrantino e dalla centrale Paola Micali. Le confermate della scorsa stagione sono delle certezze, dal capitano Alessandra Maccarrone, alle due centrali Valentina Cicala ed Alessandra Munafo’, alla schiacciatrice Andreea Serban, al libero Floriana Cosentino (promossa in prima squadra) per concludere con la palleggiatrice Gabriella Girone, che si sta ritagliando il suo spazio.

Chiare le parole del coach protagonista della storica promozione, Andrea Caristi: “Ci sono parecchie cose da mettere a punto, ma possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro di queste prime settimane. La squadra ha carattere e questo è un aspetto molto positivo perché la grinta non è una cosa che si allena, ma si deve avere ed accrescere con l’affiatamento con le compagne.”