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Miss Italia, Patrizia Mirigliani e il sindaco di Jesolo presentano le 186 Prefinaliste

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Foto di gruppo, a Jesolo, per le 186 prefinaliste nazionali di Miss Italia
Foto di gruppo, a Jesolo, per le 186 prefinaliste nazionali di Miss Italia

Patrizia Mirigliani e il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia hanno ufficialmente dato il via alle Prefinali nazionali di Miss Italia 2013, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in mattinata al Pala Arrex di Jesolo. Un incontro che ha sancito la forte collaborazione tra la Patron del Concorso e il Primo Cittadino della città.

Tra i presenti alcuni responsabili delle Associazioni Alberghiere, delle Associazioni Artigiani, della Confcommercio Veneto, delle Forze dell’ordine e di Confindustria Veneto. Il primo cittadino ha esordito ringraziando tutte le categorie presenti, in particolare gli albergatori che hanno dato la loro disponibilità fuori stagione. «Jesolo ospiterà Miss Italia per quattro anni, dalla prossima edizione nel mese di settembre – ha ricordato Zoggia, il cui obiettivo è di garantire un giusto rapporto tra costi e benefici.

La patron del Concorso Patrizia Mirigliani ha ringraziato il sindaco e l’Associazione Albergatori per l’accoglienza ricevuta e le autorità che tuteleranno e proteggeranno le ragazze e lo staff. «Il sindaco ha fatto un grande atto, un atto d’amore: ha voluto Miss Italia quando ancora non avevamo chiuso accordi con nessuna “casa televisiva”. Siamo ad Ottobre, abbiamo avuto numerose difficoltà ma ci tengo a dire che questa edizione entrerà nella storia del Concorso perché ci permette di metterci in gioco e di fare nuove scommesse. Jesolo è nel cuore della famiglia Mirigliani, – ha incalzato Patrizia –Ricordo quanto l’ex sindaco Francesco Calzavara ha voluto ospitare l’evento di Miss Italia nel Mondo. Ed ora, finalmente, abbiamo portato qui anche Miss Italia. Sarà un’edizione che rispecchia come non mai la crisi attraversata dal Paese, per i disagi incontrati dagli imprenditori che vogliono investire in questo momento. Noi siamo qui grazie alle aziende sponsor del Concorso, che sono la benzina senza la quale non potremmo sostenere il nostro progetto. Il loro ruolo è fondamentale. Ringrazio in modo particolare La7 che ha creduto in noi e trasmetterà un’edizione all’insegna del divertimento, dello svago senza tralasciare l’aspetto culturale del Concorso».

Il sindaco e Patrizia hanno posato poi con le 186 prefinaliste per la tradizionale foto di gruppo sulla scalinata del Pala Arrex di Jesolo. Le ragazze hanno indossato tutte una maglietta con su scritto “Né nude né mute”, frase già lanciata dalle concorrenti del Trentino Alto Adige in risposta alla polemica innescata nei mesi passati sul ruolo delle miss in tv.

La giuria tecnica di Miss Italia al lavoro
La giuria tecnica di Miss Italia al lavoro

Frattanto le  candidate hanno cominciato a sostenere i primi provini davanti alla giuria presieduta dal regista Saverio Marconi, con le autrici Maria Cristina Maselli, Giulia Lorenzo e Anna Carlucci.  Le prime a sostenere il colloquio con i giurati sono state Miss Piemonte, Miss Valle d’Aosta, Miss Trentino Alto Adige e Miss Lombardia. I lavori si concluderanno il 17 ottobre, quando verranno decretate le 42 miss che accederanno alle finali nazionali insieme alle 21 Miss Regione.

Tra le candidate che hanno attirato maggiormente l’attenzione dei giurati figura Giulia Arena, proveniente da Messina ma nata a Pisa, la quale ha mostrato il proprio unico tatuaggio, poco sopra il cuore, che riporta i versi del 26esimo canto dell’Inferno. È il suo modo per manifestare a tutti l’orgoglio di potersi sentire “figlia di Dante”. Riflettori puntati anche su Stefania Vincenzi, la siracusana salvatasi nel tragico naufragio della Costa Concordia in cui ha perso la mamma, alla quale aveva promesso di partecipare al concorso.

Pistunina juniores, strepitoso sorpasso sul Taormina con tripletta di Ghartey

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Il difensore Francesco Cassalìa
Il difensore Francesco Cassalìa

Inizia con una vittoria interna in rimonta, “griffata” da una tripletta di Prezioso Ghartey, a spese del quotato Taormina, il campionato regionale Juniores del Pistunina “nuovo corso” affidato al nuovo tecnico Salvatore Giacobbe, ex Messina Sud. Una partita tirata quella disputatasi al centro sportivo di Messina Sud, dove i biancazzurri ospiti puntavano chiaramente all’intera posta in palio.

Non a caso la squadra della “Perla dello Jonio” si è presentata con tutti gli juniores della prima squadra. I fatti sembravano inizialmente dare ragione agli ospiti, subito baldanzosi al cospetto di un Pistunina contratto e timoroso anche per il fatto che molti atleti giocavano assieme per la prima volta. Taormina per primo in vantaggio al 13’ con il “peperino” Gullotta; al 20’ il Pistunina va vicino al pari con il difensore Cassalìa, ma al 28’ si fa nuovamente perforare stavolta da Muscolino abile a mettere a nudo le pecche difensive dei padroni di casa. A questo punto, però, i ragazzi di Giacobbe hanno un’impennata d’orgoglio alzando il baricentro del gioco e al 44’ accorciano le distanze con Ghartey su rigore concesso per atterramento di Interrogato.

Nella ripresa il Taormina “scompare” dal campo lasciando campo libero al Pistunina che al 73’ riequilibra il risultato grazie a uno spunto individuale del solito Ghartey. I messinesi sprecano poi due clamorose palle-gol con Interdonato, dopodiché dall’83’ entrambe le squadre restano in dieci uomini (espulsi per reciproche scorrettezze Lillo Di Pietro e Muscolino). Chi pensava a questo punto che entrambe le squadre si accontentassero del 2-2 rimane stupito dal trainer del Pistunina Giacobbe, il quale schiera i suoi con uno spericolato modulo 3-3-3. Una mossa che sortisce i suoi frutti e, con il Taormina ormai sulle gambe, cin pensa nel finale il solito Ghartey a siglare il clamoroso sorpasso a favore del Pistunina. Sul fronte delle individualità in evidenza Espinosa, Cassalia, Pollina ed Interdonato tra le fila dei locali; La Corte e Gullotta sul fronte taorminese.

 

I problemi dei server e l’appeal del basket

Sono trascorse le prime due settimane di stagione regolare. Due giornate di buio quasi totale. No, nessuna eclissi di sole, nessun black out elettrico. Solo l’impossibilità per lungo tempo di collegarsi ai server della Fip e della Lnp per avere aggiornamenti in tempo reale su risultati e tabellini delle varie partite. Cosa che per anni è stata sempre (o quasi) possibile, ma che è stata negata agli addetti ai lavori e ai semplici appassionati in queste prime due settimane. E’ solo grazie ai siti non ufficiali  che sabato e domenica sera siamo riusciti ad avere risultati e tabellini di quasi tutte le partite dalla DNB alla D regionale.

Per quanto riguarda il sito della Lnp, provando a collegarsi si veniva “buttati fuori” a causa dei tanti tentativi di accesso da tutta Italia. Questo fino a sabato sera, perché nel pomeriggio di domenica tutto ha funzionato regolarmente. Quest’ultima circostanza non ha comunque fermato le lamentele di molti, compreso il sottoscritto, che trovano che il sistema Fiba live stats – che sostituisce il “vecchio” netcasting – non sia all’altezza del suo predecessore in quanto a leggibilità e facilità nel trovare le informazioni che interessano. Questione probabilmente di abitudine, tutto sta a “prenderci la mano”. Il nuovo sistema ha il grosso vantaggio rispetto al netcasting di essere gratuito e questo può giustificare qualche piccolo disagio iniziale. A patto che, però, tutto cominci a funzionare per davvero a partire dalla prossima settimana.

Le note (molto) dolenti, purtroppo, arrivano dal server Fip: alla prima giornata non è stato possibile avere i risultati dei tornei gestiti dal settore agonistico nazionale (LegA2 Gold e Silver, DNB), mentre quelli gestiti dai comitati regionali (dalla DNC in giù) hanno funzionato solo la domenica. Nell’ultimo weekend, poi, un disastro totale: andando a cercare, nelle serate di sabato e domenica, i risultati delle partite in programma, si aveva la sgraditissima sorpresa di non trovare più la DNB fra i campionati nazionali disponibili e trovare solo pochissimi tornei fra quelli regionali, dei quali – però – era raggiungibile solo la prima giornata (già archiviata e quindi poco interessante) senza nessuna traccia delle altre.

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Tutto questo non è giustificabile né tollerabile, poiché il sistema utilizzato dai server Fip è lo stesso da vari anni a questa parte e che esso vada in tilt proprio nei giorni di inizio dei campionati “minori” (una settimana fa) e della serie A (nel weekend appena trascorso) non fa parte delle cose ammissibili e costituisce un gravissimo danno di immagine del quale la nostra Federazione dovrebbe, oltre che chiedere conto a chi gestisce i suoi servizi telematici, anche rendere conto ad addetti ai lavori ed appassionati. A coloro, cioè – atleti, società, arbitri, allenatori, giornalisti, tifosi – che “mandano avanti al baracca”.

Invece niente. Nemmeno la più piccola nota, magari nascosta in un angolo della home page del sito ufficiale (anch’essa non sempre raggiungibile, ma almeno ogni tanto sì, nell’ultimo fine settimana) in cui dare spiegazioni e magari scusarsi per gli inconvenienti e i disagi. Disagi che, lo leggiamo ogni giorno in diversi comunicati stampa di molte società nonché in lamentele di varie persone che di queste società fanno parte sui social network, Facebook in primis, da settimane riguardano anche il nuovo sistema di tesseramento on line. Lamentele a nostro parere giustificatissime, poiché da anni le società vengono “tartassate” con balzelli di vario tipo arrivando a sborsare diverse migliaia di euro per poi non ricevere in cambio servizi adeguati da parte della Federazione.

Una Federazione, in effetti, il cui comportamento è irritante sotto molti punti di vista: una Federazione che da anni accetta passivamente l’ecatombe delle società che preferiscono rinunciare a fare attività piuttosto che investire sui settori giovanili, perché la regola dei parametri continua ostinatamente ad essere tenuta in vigore nonostante siano ormai acclarati i danni rilevantissimi che essa ha prodotto al movimento; una Federazione che è costretta a cambiare in corsa le norme dei campionati nazionali (vedasi la DNB di quest’anno) per preservarne la regolarità; una Federazione che a livello centrale non è “trasparente”, nel senso che non divulga all’esterno (cioè non mette on line, tanto per capirci) i suoi comunicati ufficiali alimentando dubbi sul modo in cui le regole vengono applicate (ad esempio nell’effettuare i ripescaggi) e costringendo stampa ed appassionati a fare i salti mortali per andare a reperire il regolamento di un campionato nazionale, mentre quelli dei campionati regionali, affidati ai comitati territoriali, si reperiscono assai facilmente poiché i suddetti comitati pubblicano tutto puntualmente on line.

Una Federazione che basa tutta la sua strategia di marketing sui successi  di una Nazionale che – purtroppo – da anni non è più nell’elite europea e – di conseguenza – mondiale, e il “doloroso” ottavo posto agli europei di un mese fa, con tutte le giustificazioni del caso, ne è la chiara testimonianza e costringerà i nostri dirigenti federali a cercare una difficilissima “wild card” per partecipare ai mondiali; una Federazione che non prende atto del fatto che ormai il massimo campionato italiano, al di fuori delle “zone d’influenza” delle società di serie A (e a volte neanche più in quelle) non ha più appeal sulla gente, giovani e giovanissimi in primis.

Ed è proprio questo aspetto, insieme a quello della sparizione delle società a causa dei costi troppo alti, di cui abbiamo ampiamente parlato in passato, ad allarmare di più: il sottoscritto, che di mestiere fa l’insegnante alle superiori, è a contatto quotidiano con i giovani e sa benissimo che coloro i quali (pochi sul totale) sono appassionati di basket, lo sono perché sono tesserati per una società (nel caso del nostro Molise, “minore”) o perché guardano in televisione la NBA. Nessuno dei miei alunni mi ha mai detto “”a me piace il basket perché ho visto giocare Milano o Siena o Roma”“. Nessuno. Qualcuno, invece, mi ha detto “io gioco a basket ed è bellissimo”, molti mi hanno chiesto “prof, lei preferisce Kobe o Lebron?” oppure “qual è la sua squadra NBA?”

Si potrebbe obiettare che era così anche in passato, ed è vero. Il già citato appeal della pallacanestro era creato dal fatto che fino a qualche anno fa gli stranieri che venivano a giocare in Italia si chimavano Bob McAdoo, Mike Mitchell, Michael Ray Richardson, Dominique Wilkins. Gente che ha giocato l’all-star game della NBA o che, come nel caso di McAdoo, ha vinto titoli NBA. Ma si chiamavano anche Ginobili, Danilovic e Djordjevic. Senza dimenticare che il “boom” dell’interesse dei ragazzi italiani verso la pallacanestro si è avuto negli anni 80 con l’arrivo sulle televisioni nazionali del notro Paese delle telecronache NBA di Dan Peterson.

In quelle condizioni, il fatto che la Federazione, il cui compito istituzionale è anche quello di fare il possibile per favorire al massimo la diffusione della pallacanestro, facesse poco o niente per raggiungere questo obiettivo era poco evidente, in quanto il basket italiano in un certo senso “si autoalimentava” con il lavoro delle società di vertice sia nel reclutamento dei giovani (in questo aspetto lavoravano bene non solo le società di vertice) sia nell’allestire la prima squadra con giocatori il cui nome faceva “sognare” i ragazzi dell’epoca.

Cosa è successo da allora ad oggi? Assolutamente niente, nel senso che la Federazione ha continuato a fare quello che faceva prima per favorire la massima diffusione della pallacanestro, cioè poco o niente. E quando il “traino” delle società nei due aspetti citati sopra è venuto a mancare, a maggior ragione in un momento di crisi economica come quello attuale, tutti i nodi sono venuti al pettine.
Fip
Invece di alimentare sterili polemiche con un giocatore che preferisce (a sacrosanta ragione) non giocare in Nazionale per curarsi da un infortunio nonostante il quale ha disputato da protagonista le finali scudetto, i vertici della Fip dovrebbero chiedersi come mai, con quattro giocatori italiani nella NBA, quasi nessun ragazzino nel bel Paese vada in giro indossando una divisa di Bargnani, Gallinari, Belinelli o Datome (anche se per quest’ultimo, appena sbarcato al di là dell’oceano, è un po’ presto) e perché invece si vedano in giro tante divise di Kobe Bryant e Lebron James. E’ delle ultime ore il video che documenta come a Taiwan impazziscano tutti per Jeremy Lin, unico esponente taiwanese nel campionato americano. E noi abbiamo là quattro connazionali e solo poca gente ne conosce il nome? Hanno mai sentito in via Vitorchiano la parola marketing? Hanno mai pensato, ad esempio, di stringere un accortdo con la Champion (casa che produce le divise ufficiali delle squadre NBA) per la diffusione capillare delle tenute da gioco dei quattro succitati nei negozi del nostro Paese?

Perché non è stato dato alcun risalto a maggio all’impresa di Marco Belinelli, che ha segnato 24 punti in una gara7 dei playoff NBA contribuendo in maniera decisiva alla qualificazione al turno successivo dei suoi Chicago Bulls? Cos’è, i giocatori esistono e sono stelle solo quando indossano la maglia azzurra? O l’ufficio stampa della Fip viene messo al lavoro solo quando ci sono i consigli federali o giocano le nazionali delle varie categorie? Detto per inciso, la stella dell’unica Nazionale italiana che è riuscita a vincere una competizione continentale, Amedeo Della Valle, gioca da anni negli Stati Uniti. Ma i nostri vertici federali immaginano solo minimamente quale traino avrebbe avuto per la pallacanestro italiana un comunicato stampa sull’impresa di Belinelli, magari inviato capillarmente sul territorio servendosi dei comitati regionali? E’ mai entrata la Fip (la Fip, non le poche benemerite società che lo fanno) nelle scuole? Ha mai portato i giocatori della Nazionale, a cominciare dai quattro “americani”, ad incontrare i ragazzini? Non quelli tesserati, che probabilmente già li conoscono, ma gli altri?

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Nulla di tutto questo: i giovani si allontanano, le società spariscono e la Fip si “crogiola” incassando i paramentri e con le “imprese” della Nazionale. Ma andando avanti di questo passo non ci sarà più una Nazionale con cui crogiolarsi. A loro può star bene anche così. A noi che amiamo questo sport no. Per niente.

Vittorio Salvatorellimolisebasket.net

Fabiana Cannata protagonista all’esordio con l’Arci Abbiategrasso

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Esordio col botto per Fabiana Cannata, ceduta in prestito dal team santateresino all’Arci Abbiategrasso compagine che milita nel campionato lomabrdo di serie D. L’atleta messinese si è trasferita da poco nell’interland milanese ed è stata subito notata dagli osservatori locali che non hanno tentennato nel tesserare la forte schiacciatrice che vanta un curriculum di tutto rispetto nei campionati di serie C e serie B siciliani. La grinta, la determinazione, la capacità di tenere coeso il gruppo unite alle indiscusse capacità tecnico – tattiche hanno fatto di Fabiana Cannata una delle protagoniste assolute della storica promozione dell’Effe Volley S. Teresa in serie B2 dopo un’assenza di 24 anni. I tifosi per sempre ricorderanno le sue scorribande offensive in quella che è stata una pagina di storia per lo sport santateresino. Soddisfatto il neo allenatore della Cannata, Massimo Moroni che dichiara: “Fabiana si è subito integrata nel gruppo senza nessun problema, sin dalla prima seduta ho percepito le sue potenzialità e sono certo che la sua esperienza ed il suo carattere potrà darci un grosso contributo”.

Fabiana Cannata con la maglia dell'Abbiategrasso
Fabiana Cannata con la maglia dell’Abbiategrasso

La notizia è stata accolta con gioia anche al di qua dello stretto. Beppe Cicala, ds dell’Effe Volley, non nasconde la propria soddisfazione: “Fabiana l’abbiamo vista crescere come giocatrice e come donna e siamo contenti che abbia trovato un equilibrio di vita ed anche sportivo, siamo sicuri che farà bene anche in terra meneghina dopo aver lasciato un ricordo indelebile tra di noi”.

 Un augurio arriva anche da una delle anime della tifoseria, Nino Bucalo: “Faby è un pezzo del nostro cuore che batte lontano ma che noi sentiamo vicinissimo ed a lei auguriamo tutto il bene di questo mondo, oltre ad essere una grande giocatrice è una donna dall’animo ricco con dei tratti speciali che solo chi la conosce a fondo sa apprezzarli nella giusta misura. Non ti scorderemo mai sei una di noi”.

Dopo la prima sconfitta casalinga il Rometta recita il mea culpa

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La prima sconfitta interna del Rometta arriva inattesa, sia per la classifica dell’avversario di turno, ma anche per ciò che la squadra ha mostrato nelle ultime esibizioni al cospetto di avversarie come Tiger e Igea Virtus. Proprio nella giornata in cui ci si aspettava il ritorno al successo i tirrenici hanno offerto una prestazione poco convincente soprattutto nei primi 45 minuti.

Trischitta, allenatore Rometta
Trischitta, allenatore Rometta

Evidentemente la posizione in graduatoria dell’Acireale 1946 ha distratto i giocatori rossoblu e l’atteggiamento non è stato dei migliori: “Abbiamo avuto probabilmente un problema di approccio alla partita, che non è stato adeguato – esordisce Nunzio Trischitta – sapevamo comunque di avere di fronte una squadra che non era da ultimo posto, ben messa in campo, attrezzata, con giocatori d’esperienza e di qualità. Certe sconfitte sono utili se vengono viste sotto l’aspetto dell’esperienza, noi abbiamo una squadra molto giovane, e tutto questo serve per stimolare i ragazzi a fare bene e approcciare positivamente ogni gara in un campionato difficile com’è quello d’Eccellenza. Dopo un primo tempo non positivo – conclude il trainer dei tirrenici – nella ripresa abbiamo cambiato ritmo cercando di ritornare in partita, c’è stata la reazione della squadra e questo mi conforta per il futuro”.

Abbastanza rabbuiato a fine match anche il capitano e collaboratore tecnico, tattico e atletico del Rometta, Daniele Broccio, che non nasconde la propria amarezza: “Non abbiamo fatto nulla di quello provato in settimana, durante gli allenamenti, eravamo scollegati tra i vari reparti, dobbiamo metterci in testa che le vittorie si conquistano con l’aiuto del gruppo, in talune circostanze abbiamo preso delle scelte individuali e questo non va bene, noi siamo un gruppo e se i risultati fino a oggi sono venuti è per la compattezza di squadra che nella gara con gli acesi non si è vista”.

Broccio, centrocampista del Rometta
Broccio, centrocampista del Rometta

Intanto martedì pomeriggio, calcio d’inizio fissato per le ore 15, prenderà il via il campionato Juniores. I giovani del Rometta riceveranno al “Filari” l’Atletico Villafranca in un torneo dal quale la società tirrenica si aspetta tanto, in rosa infatti figurano elementi validi e di prospettiva, che cercheranno di riportare il sorriso in casa rossoblu dopo una domenica amara.

Il Messina sceglie la strada del silenzio

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Il patron Pietro Lo Monaco
Il patron Pietro Lo Monaco

Dopo il faccia a faccia mattutino, tra la proprietà, con in testa il patron Pietro Lo Monaco, lo staff tecnico e i giocatori, il Messina ha deciso che “a partire da questa sera fino a nuova comunicazione – secondo quanto viene riportato in una nota diramata dal club giallorosso – tutti i tesserati osserveranno il silenzio stampa”. Un provvedimento seguìto alla batosta casalinga rimediata contro il Foggia e in vista del nuovo impegno interno di domenica prossima contro il Poggibonsi. Nessuna dichiarazione ufficiale, dunque, da parte della dirigenza dopo che nel post partita del confronto perso per 0-3 contro i pugliesi a metterci la faccia erano stati l’allenatore Catalano ed il difensore Ignoffo.

Upea Orlandina, l’ex Scafati Mays rinforza il roster di coach Pozzecco

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L’Upea Orlandina corre ai ripari sul mercato definendo con una trattativa lampo l’ingaggio dell’atleta statunitense Keddric Mays che andrà a ricoprire il ruolo di play, originariamente affidato al poi tagliato Wright.

Mays
Keddric  Mays

Mays è un volto noto agli sportivi italiani che lo hanno potuto ammirare nel corso della passata stagione di Legadue con la maglia di Scafati, mentre aveva iniziato questa stagione con la compagine bosniaca dell’Igokea Partizan, giocando appena due gare, prima di essere rilasciato lo scorso 11 ottobre.

Texano di Livingston, classe 1984, 183 centimetri, buon tiratore dalla media e lunga distanza, grande dinamismo atletico e buona visione di gioco, Mays è un “globetrotter” del panorama cestistico internazionale,

Gioca in patria sino al 2007, dapprima con il piccolo Cloud County Community College in Kansas, per poi passare al team dei “Mocs” dell’Università di Chattanooga in Tennessee dove chiude l’esperienza in NCAA con la media di 14,3 punti per gara, il 42,2% da due e il 41,3% da tre.

Mays contro l'Upea contrastato da George e dal futuro compagno Portannese
Mays contro l’Upea contrastato da George e dal futuro compagno Portannese

Non viene selezionato ai successivi draft dell’NBA, e nel 2008 arriva l’approdo in Europa con la firma per i finlandesi dell’Espoon Honka dove però giocherà appena una gara. Nel settembre del 2008 arriva l’approdo all’Universidad Catolica in Cile.

Segue il ritorno nel “Vecchio Continente” con lo Znicz Jaroslaw in Polonia dove conclude la stagione 2009/10 con una media di 19,3 punti e 3,4 rimbalzi a partita, con il 49% da due, con il 39,4% da tre.

L’anno seguente si sposta in Ucraina dove giocherà una prima stagione al Ferro-ZNTU Zaporozhye ed una seconda con la Politekhnika-Halychyna. Medie punti sempre sui 13 punti a gara, e buone percentuali complessive in ogni fondamentale.

Numeri che lo portano all’attenzione della dirigenza dei campani dello Scafati che lo ingaggiano per la passata stagione che vede la compagine centrare l’accesso ai play-off  con il settimo posto finale in regular season.

Mays in maglia Givova Scafati
Mays in maglia Givova Scafati

Numeri significativi in Legadue:  18,8 punti di media, i 3,7 rimbalzi e i 3,3 assist a partita, e grande considerazione in tifosi ed avversari tanto da valere la chiamata per l’All Star Game, dove sarà parte della formazione agli ordini di coach Gianmarco Pozzecco

Mays è un giocatore che ci piace da parecchio tempo – ha ammesso il Direttore Sportivo dell’Orlandina Basket Giuseppe Sindonied  appena letta la notizia del suo addio all’Igokea, mi sono confrontato con Gianmarco e lo staff, e dopo pochi minuti eravamo già tutti convinti che lui sarebbe stato l’uomo giusto per noi. Ci darà difesa sulla palla e aggressività dal pick & roll, aprirà anche tanti spazi per i nostri tiratori. Avevamo già fatto un tentativo per Keddric a giugno, ma aveva già sul tavolo offerte importanti da club di prima fascia italiani e stranieri».

L’FP Sport Messina conquista i primi due punti della stagione al termine di un derby combattuto

Claudio Cavalieri, autore di 23 punti (FP Sport)
Claudio Cavalieri, autore di 23 punti (FP Sport)

Il campionato di serie C Regionale girone A si è aperto col derby tutto peloritano tra FP Sport e Mia Basket Messina. La partita disputata al Pala Ritiro, come da previsioni, ha regalato emozioni al pubblico presente con le due squadre che non si sono mai risparmiate, rimanendo incollate l’un l’altra nel punteggio per tutti i quaranta minuti di gioco. In casa FP coach Paladina deve fronteggiare la doppia assenza per problemi di tesseramento al duo ex CUS Squillaci-Mirenda, costretti ad assistere al match dagli spalti. La Mia di Massimo Sigillo di contro ripropone l’ottimo atteggiamento tenuto già nella sfida del Memorial Falgentano e recupera la verve dell’esterno Ciccio Casile, assente lo scorso primo ottobre.  In avvio di gara l’emozione per il debutto e la giovane età sul parquet frena i giocatori, che stentano a trovare il giusto ritmo di gioco: le difese hanno il sopravvento e per tutto il primo quarto il punteggio si muove col contagocce col tabellone che reciterà perfetta parità a quota 13 alla prima sirena. L’esperienza maturata lo scorso anno sblocca i giocatori di “casa” con coach Paladina che incomincia a vedere i meccanismi di gioco su cui sta lavorando da diverso tempo. All’intervallo lungo l’FP è avanti di misura per 27-26 grazie ad una tripla ed un gioco da due punti del più esperto in campo, Cavalieri. Alla ripresa del gioco salgono in cattedra l’ala Ponzù Donato e il play Perrone che riescono a scavare un minibreak su una Mia coraggiosa che rimane sempre in partita grazie alla lucida regia in staffetta di Bonfiglio e Bellomo (12 punti ciascuno). Il finale di quarto è 42-41. Nell’ultimo quarto la partita sale di giri con l’agonismo che aumenta minuto dopo minuto; da una parte da sottolineare il trio Lucchesi, Buono, Sabarese (decisivi due giochi da tre punti per un pivot fuori categoria) chirurgici a colpire la difesa avversaria nei momenti topici mentre coach Sigillo ottiene il massimo dalla mossa di mettersi a zona 2-3. Dapprima l’FP sembra scappare via sul più 6 (50-44) poi avviene il recupero ospite con la tripla di Bonfiglio che vale il sorpasso (54-55). Negli ultimi due minuti i ragazzi di coach Paladina non sbagliano più nulla con la necessaria freddezza ai liberi e conquistano così davanti al pubblico amico la prima vittoria stagionale col punteggio di 60-55. Alla sirena comprensibile il rammarico in casa Mia con la squadra che ha dato tutto al fine di conquistare il successo, ma non è bastato. Si guarda già ai prossimi impegni stagionali.

Roberto Bellomo (Mia Basket)
Roberto Bellomo (Mia Basket)

A fine gara il commento dell’Mvp di serata Claudio Cavalieri (23 punti): “Faccio i miei complimenti alla Mia, società giovane che ha ottimi giocatori in squadra ed ha allestito un progetto molto futuribile. Per quanto riguarda la nostra squadra sono felice per la prestazione dei nostri ragazzi che hanno vinto l’emozione di giocare davanti ad un bel pubblico che ha affollato il PalaRitiro. Siamo una società in crescita e la mia felicità oggi è raddoppiata perché oltre alla prima vittoria stagionale abbiamo recuperato al meglio il giovane Antonio Arigò, aspetto positiva in ottica futura”. 
Sul fronte opposto il tecnico della Mia Basket Massimo Sigillo accetta con serenità la sconfitta: ‘’Abbiamo giocato alla pari con un avversario più esperto di noi considerato che abbiamo un roster con tanti atleti nati nel ‘98. Loro hanno in organico Cavalieri che è un autentico lusso per questa categoria, avevamo problemi in difesa ad accoppiarci con lui per mancanza di centimetri. Sono comunque soddisfatto perché questa partita era soltanto la nostra seconda partita in stagione e perché chiude un periodo caratterizzato da un grande lavoro fisico per i miei ragazzi. Dobbiamo ancora metabolizzare il reintegro in squadra del play Bonfiglio, ne conosciamo tutti le sue qualità e la serietà ma rappresenta per i suo compagni una novità rispetto allo scorso anno. Ci prepariamo al secondo impegno in campionato contro il Licata, un avversario esperto per questa categoria, non sarà un march semplice’’.

FP Sport Messina – Mia Basket Messina 60-55
Parziali: 13-13; 27-26; 42-41.
FP Sport: Lucchesi 5, Buono 4, Cavalieri 23, Sabarese 12, Santoro n.e., Arigò, Bonanno, Ponzù Donato 10, Greco, Perrone 5, Chiaia 1. Allenatore: Francesco Paladina.
Mia Basket: Bellomo 12, Bonfiglio 12, Gulletta D. n.e., Cordaro 2, Cucinotta 9, Minutoli 2, Casile 2, Gulletta A., Mazzullo, Inferrera, Marabello 2, Postorino 4. Allenatore: Massimo Sigillo.
Arbitri: Centorrino e Patti.

Un'azione del match
Un’azione del match

La Siac si sblocca superando 3-2 il Salina

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La Siac
La formazione della Siac

Alla quarta giornata la SIAC festeggia la prima vittoria stagionale. A farne le spese il Salina che non è riuscito a contenere la furia biancazzurra, bisognosa di punti per ritrovare il morale dopo le tre sconfitte consecutive. Grazie ad una prestazione tutta cuore e grinta, tra le mura amiche, sono maturati i primi tre punti. I ragazzi di Grasso hanno giocato una gara perfetta, concedendo poco all’avversario e rimanendo sempre concentrati. Tutti i giocatori hanno dato il massimo in una partita dal ritmo elevato. Miserendino e Passeri gli uomini in più della Siac: grazie ai gol del primo e alle parate del secondo arriva il primo sorriso in casa biancazzurra.

La cronaca. Partono subito forte gli ospiti. Miserendino ci mette una pezza su azione pericolosa di Re. Al 5’ Grasso prova il tiro dalla distanza, ma non inquadra la porta. Il capitano ci riprova qualche minuto dopo su azione di calcio d’angolo, ma la mira non è delle migliori. Il Salina è pericoloso al 10’ con la triangolazione Micera-Taranto-Micera, con quest’ultimo che non riesce ad agganciare la sfera a tu per tu con l’estremo difensore. Al 13’ è bravo Zoccoli a fare da scudo con il proprio corpo sulla conclusione velenosa di Re. Al 16’ ancora Siac pericolosa con Crupi, che, al momento della conclusione, viene messo giù da un avversario guadagnando un calcio di punizione che non sortisce gli effetti sperati. Al 20’ il Salina si rende pericoloso con il solito Re, Passeri respinge la minaccia. Dopo è Osvaldo a provare il tiro dalla distanza, sfera abbondantemente fuori. I padroni di casa rispondono con il diagonale di Colavita messo in corner da Fiorillo. Le azione più pericolose degli ospiti maturano nei minuti finali. De Vincenzo commette un’ingenuità facendosi soffiare la sfera da Micera, il quale non riesce ad effettuare il tiro grazie a Grasso e compagni ben posizionati in difesa. Dopo, Passeri e il palo negano la gioia del gol a Re, autentica spina nel fianco per la Siac. Il primo tempo si chiude con il tiro libero calciato da Re e parato da Passeri.

Francesco Passeri
Il portiere Francesco Passeri

Nel secondo tempo il Salina si porta in vantaggio con il diagonale di Re, deviato da un giocatore della Siac, Passeri non può fare altro se non raccogliere la sfera in fondo al sacco. Al 7’ Re ha l’occasione per raddoppiare, ma solo davanti a Passeri si fa respingere la chiara occasione da rete. La legge del gol sbagliato gol subito si materializza al 9’ con Abate che ripristina le distanze. Davvero bravo il giocatore biancazzurro a sbarazzarsi della difesa e a trafiggere Fiorillo per il gol del 1-1. Galvanizzata dalla marcatura, la Siac cerca con insistenza il gol del vantaggio. E’ Crupi ad avere le occasioni più ghiotte: prima si fa deviare in angolo il tiro, dopo, da posizione favorevole, preferisce cedere la palla ad Abate che, contrastato dagli avversari, riesce a calciare debolmente favorendo l’intervento di Fiorillo. Passa soltanto un minuto e i biancazzurri si portano in vantaggio grazie alla rete realizzata da Miserendino, bravo a capitalizzare al meglio l’occasione capitatagli. Il numero nove si ripete al 18’ mettendo a segno l’assist di Abate, realizzando così la sua personale doppietta. Incassato il colpo, gli ospiti non stanno a guardare. Micera prova ad accorciare le distanze con un diagonale che sfiora il palo. Al 25’ Re chiama in causa Passeri che risponde presente, deviando in angolo la conclusione, ma nulla può sul tiro di Micera che insacca la rete del 3-2. L’ultimo brivido arriva al 30’ con il tiro libero di Osvaldo calciato alto. Matura così la prima vittoria stagionale della SIAC Messina.

Il prossimo turno prevede l’incontro Atl. Villafranca-Asd SIAC. La gara, valevole per la quinta giornata del campionato, girone C, di serie C2 si disputerà presso la “PALESTRA GRAZIELLA CAMPAGNA” – Via Firenze – Saponara – ME , sabato 19 ottobre alle ore 16.

Il Tabellino: Asd SIAC Messina- Asd Salina 3-2 (0-0)

Marcatori: 3’st Re (Sa), 9’st Abate (Si); 14’, 18’ st Miserendino (Si); 27’st Micera (Sa).

Asd SIAC Messina: Passeri F.- Russo A.- Abate G.- Colavita A.- Zoccali M. (VK)- De Salvo F.- Miserendino V.- Grasso M. (K)- De Vincenzo D.- Crupi D.- D’Emilio P.- De Leo M.- All. Grasso.

Asd Salina: Fiorillo A.- D’Albora E. – Barbuto L.- Benforte G. – Taranto M.- Re G.- Osvaldo D.- Micera D. – Carcione D.- Zavone F.- All. Re.

Arbitro: Salvatore Ensabella di Catania

Ammoniti: Grasso (Si), Miserendino (Si), Crupi (Si).

Espulso: 8’ st Zoccali (Si) per proteste.

RISULTATI 4^ GIORNATA SERIE C2 GIRONE C: Futsal Mascalucia – Ludica Lipari 3 – 8; Merì – Sport C.Peloritana 5 – 2; Real ACI – Atletico Villafranca 2 – 2; Siac – Salina 3 – 2; Sporting Viagrande – Nicolosi 1 – 5; Trinacria – Mortellito 6 – 6; Or.Sa.P.G. – Savio Messina PGS 3 – 2.

CLASSIFICA: Merì 12; Mortellito 10; Ludica Lipari, Sport C. Peloritana 9; Nicolosi, Or.Sa, P.G., Salina 6; Ateltico Villafranca 5; Real Aci, Futsal Mascalucia 4; Savio Messina, SIAC 3; Trinacria 2, Sporting Viagrande 1.

 

 

Under 21: esordio casalingo da applausi per il Futsal Peloro

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Squadra Under 21Esordio casalingo da incorniciare per il Futsal Peloro Messina nel campionato nazionale Under 21 (girone Z). Dopo l’immeritata sconfitta rimediata al debutto sul campo del Catanzaro C5, la squadra del presidente Paolo Santoro si è rifatta con gli interessi nella seconda giornata del torneo, battendo, sul parquet del “PalaRescifina”, il Catania C5 per 6-1. Ghazi e compagni hanno fornito un’ottima prestazione contro un avversario temibile, che ha nel quindicenne Marletta un talento dalla classe cristallina.

I peloritani sbloccano subito il risultato con una spettacolare staffilata sotto l’incrocio scagliata dal capitano Daniele De Luca. Passano pochi istanti, e l’onnipresente Antonino D’Angelo colpisce il palo esterno con un tiro da posizione defilata. Il raddoppio è, comunque, nell’aria e si materializza al 9’, quando Giuseppe Maisano insacca la sfera in scivolata su assist di De Luca. Prima dell’intervallo, gli ospiti dimezzano, però, le distanze con un perfido diagonale di Bruca. La reazione del Futsal Peloro è immediata come il tris di Davide La Valle, servito alla perfezione da Maisano. Nella ripresa, i messinesi giocano con grande sagacia tattica e personalità ed impinguano ulteriormente il bottino grazie ai gol di La Valle, Maisano e Fabio Di Nuzzo. Sull’altro fronte, il portiere Claudio Zodda si esalta su una conclusione ravvicinata dell’etneo Campisi. E’ in calendario, infine, nel prossimo turno la sfida, in trasferta, con il blasonato AugustaGioia gol Under 21

Risultati 2^ giornata campionato Under 21 (girone Z): Acireale-Città di Villafranca 9-5; Futsal Melito-Augusta 7-4; Futsal Peloro Messina-Catania C5 6-1; Kroton C5-Cataforio 3-6; Sant’Isidoro-Fata Morgana 6-5. Ha riposato: Catanzaro C5.

Classifica: Acireale 6; Futsal Melito 4; Futsal Peloro Messina, Catanzaro C5; Città di Villafranca, Sant’Isidoro e Cataforio 3; Catania C5 1; Kroton C5, Augusta* e Fata Morgana 0.

* tre punti di penalizzazione

Fase di gioco Under 21TAB. FUTSAL PELORO MESSINA-CATANIA C5 6-1 (primo tempo 3-1)

FUTSAL PELORO MESSINA: Zodda, Ghazi, Costanzo, Falliti, Di Nuzzo, Urso, La Valle, Maisano, D’Angelo, De Luca (K), Di Rosa, Romeo. All.: Pino Pagliaro.

CATANIA C5: Terranova, Ciadamidaro, Vitale, Marletta, Garozzo, Campisi, Milluzzo (K), Trovato, Bruca, Barbera. All.: Rino Chillemi.

Fase di gioco Under 21 1ARBITRO: Sgueglia di Civitavecchia (cronometrista Portoghese di Catania)

RETI: 3’ pt De Luca; 9’ pt e 7’ st Maisano; 18’ pt Bruca; 19’ pt e 3’ st La Valle; 18’ st Di Nuzzo.