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Corona (VIDEO): “Non possiamo rimproverarci nulla. Subito gol sull’unico tiro”

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L'attaccante del Messina Giorgio Corona in azione (foto Alessio Costa)
L’attaccante del Messina Giorgio Corona in azione (foto Alessio Costa)

Una settimana fa Ignoffo, questa volta è Corona, l’altro leader del gruppo, a metterci la faccia a fine gara: “Non abbiamo sbagliato nulla, ad eccezione di qualche ripartenza nel secondo tempo quando abbiamo fallito più volte la chance del raddoppio. Invece ci è toccato subìre il pareggio del Poggibonsi sull’unica palla gol che hanno creato. E’ andata come con l’Aprilia”.

Un punto in due gare casalinghe: dalla possibile svolta all’ulteriore crollo. “E’ dura ma il gruppo è unito, mancano soltanto i risultati che rappresentano l’unica medicina. Neanche giocando bene riusciamo ad ottenere quello che vorremmo. Alla squadra non può essere rimproverato nulla, abbiamo dato tutto, aiutandoci l’uno con l’altro. Adesso affronteremo due partite fondamentali contro Chieti e Cosenza. Meglio sfidare formazioni di questo livello per evitare cali di concentrazione”.

La chiosa finale è sulla contestazione dei tifosi: “Ringraziamo chi ci sostiene, chi ci critica, invece, è chi non paga il biglietto. Abbiamo fatto di tutto per vincere la partita. L’anno scorso ricevevamo applausi, adesso fischi. Tocca a noi far cambiare loro idea”.

Questa l’intervista video con Giorgio Corona:

Questa l’intervista video con Fabrizio Ferrigno:

Tosi (VIDEO): “Pari meritato, premiati gli sforzi della squadra”

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Un controllo acrobatico del centrocampista del Messina Rosario Bucolo, che poco dopo sarà steso in area da De Vitis: episodio chiave, che consentirà ai padroni di casa di sbloccare il punteggio dal dischetto (foto Alessio Costa)

Quarto risultato utile consecutivo per il Poggibonsi che va via da Messina con un punto che vale oro. Il tecnico dei toscani, Marco Tosi, ha analizzato così la prestazione dei suoi: “Sono soddisfatto, abbiamo strameritato questo pareggio. Nel primo tempo siamo rimasti compatti, cercando di far giocare un Messina che fa fatica nel costruire ed aveva l’obbligo di vincere la partita. Se non fosse stato accordato il penalty la gara sarebbe rimasta bloccata sullo 0-0. Nel secondo tempo sono calati fisicamente e ne abbiamo approfittato puntando sulla freschezza dei giovani. Abbiamo cercato il gol fino all’ultimo, concedendo qualcosa al Messina, ma i ragazzi sono stati premiati per i loro sforzi”.

Dodici punti in otto giornate rappresentano un bottino ragguardevole per il Poggibonsi. “Viviamo domenica per domenica, essendo partiti a fari spenti. Vogliamo dare del filo da torcere a tutti, siamo la squadra più giovane del campionato e ci confrontiamo con formazioni che hanno speso tanto. La formula di questo torneo, però, con nove retrocessioni, non mi piace affatto. E’ una stagione anomala. Io vivo di calcio e penso che chi non può raggiungere la A o la B dovrà necessariamente rimanere a casa, dati gli stravolgimenti della Lega Pro”.

Poco lontano da Messina, a Milazzo, aveva vissuto nella scorsa stagione una breve esperienza che ancora non riesce a dimenticare: “A quei tempi ho perso mia mamma e per starle vicina fino all’ultimo diedi le dimissioni. I motivi familiari venivano dunque in primis, ma c’era una società allo sbando, con dei personaggi che nel calcio non dovrebbero mettere più piede”.

Questa l’intervista video con il tecnico del Poggibonsi Marco Tosi:

Seconda Divisione – Allungano Cosenza e Teramo, la Casertana sbanca Lamezia. Messina a -4 dall’ottava

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Alessandro, autore di due delle tre reti dei silani ad Aversa (foto Cosenzachannel.com)
Alessandro, autore di due delle tre reti dei silani ad Aversa (foto Cosenzachannel.com)

Non si ferma la marcia dei silani, che hanno sbancato anche Aversa, imponendosi per 3-1 in rimonta. Alle spalle dei rossoblu, una matricola considerato il ripescaggio estivo, si conferma il Teramo, che ha liquidato con un secco 2-0 il Chieti, prossimo avversario del Messina.

Sull’ultimo gradino del podio resta la Vigor Lamezia, che però scivola a -5 dalla vetta e mantiene un solo punto di margine sulla Casertana, vittoriosa in rimonta in Calabria. Appaiato ai campani in quarta posizione il Melfi, avanti 3-0 ad Aprilia e raggiunto infine sul 4-4.

Il torneo resta all’insegna dell’equilibrio, con ben quindici squadre nell’arco di appena sette punti (!). A quota 12 oltre agli appena citati laziali, protagonisti di un eccezionale recupero, anche il Poggibonsi che ha strappato un punto al San Filippo. Ad occupare l’ottavo posto, l’ultimo utile per accedere direttamente alla serie C unica senza l’appendice dei play-off (o play-out, che dir si voglia, considerata la riforma di Lega Pro), è il Sorrento, che ha sconfitto la derelitta Arzanese. Campani malinconicamente ultimi con appena 2 punti all’attivo, nonostante i recenti rinforzi di mercato. Il trio composto da Messina, Gavorrano e Castel Rigone (vittorioso nell’anticipo con il Tuttocuoio) resta distante cinque lunghezze.

Una formazione del Teramo vice-capolista
Una formazione del Teramo vice-capolista

A ridosso della zona “promozione” il Foggia, bloccato sul 2-2 dall’Ischia, ormai abbonato ai segni “ics”. Fondamentale l’affermazione del Martina Franca, che ha rifilato un sonante 4-1 al Gavorrano, migliorando finalmente la sua classifica. Nel programma del prossimo turno spiccano il big-match tra il Cosenza capolista ed un Foggia in risalita, gli “spareggi” tra Casertana ed Aprilia e tra Melfi e Teramo. Test probante a Ischia per una Vigor Lamezia in netta flessione dopo il lanciatissimo avvio.

I Risultati dell’ottava giornata del Girone B di Seconda Divisione: Aprilia-Melfi 4-4, Aversa Normanna-Cosenza 1-3, Castel Rigone-Tuttocuoio 2-1 (giocata sabato), Foggia-Ischia 2-2, Martina Franca-Gavorrano 4-1, Messina-Poggibonsi 1-1, Sorrento-Arzanese 2-0, Teramo-Chieti 2-0, Vigor Lamezia-Casertana 1-2.

Questa la situazione in Seconda Divisione dopo otto turni. La nuova Classifica: Cosenza 19 punti; Teramo 18; Vigor Lamezia 14; Casertana e Melfi 13; Poggibonsi ed Aprilia 12; Sorrento 11; Foggia, Tuttocuoio S. Miniato ed Aversa Normanna 10; Martina Franca e Chieti 9; Ischia 8; Castel Rigone, Gavorrano e Messina 7; Arzanese 2. Penalizzazioni: Chieti -1.

Il programma del Prossimo Turno (domenica 27 ottobre): Arzanese-Castel Rigone, Casertana-Aprilia, Chieti-Messina, Cosenza-Foggia, Gavorrano-Sorrento, Ischia-Vigor Lamezia, Melfi-Teramo, Poggibonsi-Martina Franca, Tuttocuoio-Aversa Normanna.

Corona illude il Messina, ma il Poggibonsi strappa un pareggio al San Filippo

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Ancora una prestazione discontinua dei peloritani, che trovano il vantaggio con “Re Giorgio” dal dischetto, sprecano nella ripresa alcuni occasioni utili per il raddoppio e vengono infine puniti dai toscani, in rete con il neo-entrato Scardina. La formazione allenata da Catalano, in campo con un inedito 3-4-1-2, scivola al penultimo posto e non riesce ad interrompere la crisi di risultati che ha caratterizzato il primo quarto di stagione.

La formazione titolare del Messina scesa in campo al San Filippo (foto Alessio Costa)
La formazione titolare del Messina scesa in campo al San Filippo (foto Alessio Costa)

Il pre-partita. Ancora una volta numerose novità nell’undici titolare del Messina, in campo con un inedito 3-4-1-2. Esordio assoluto in giallorosso per l’argentino Scoponi, schierato da esterno di centrocampo sulla corsia opposta a quella occupata da Guerriera. Il sudamericano, che al pari dello spagnolo Guilana è fisicamente un colosso, è stato tesserato insieme al connazionale Piovi, che affianca Bucolo alle spalle di Guadalupi, al rientro dal primo minuto. In avanti è il giovane Buongiorno a comporre il duo d’attacco con Corona. Si accomodano in panchina i rientranti Chiaria e Costa Ferreira, QuintoniLasagna e De Bode. Indisponibili gli infortunati Maiorano e Bolzan, si accomodano in tribuna i vari Gherardi, Parachì, Caldore, Di Stefano, Guilana e Siciliano. Ritorno in provincia di Messina per il tecnico ospite Marco Tosi, l’anno scorso per qualche settimana sulla panchina del Milazzo nel corso della presidenza Peditto, che ha preceduto il ritorno forzato della famiglia Lo Monaco nella città del Capo. Presente nuovamente in tribuna l’ex attaccante di Messina ed Akragas Salvatore Cocuzza, attualmente senza squadra. Sugli spalti anche il presidente Isidoro Torrisi, che solitamente segue la squadra direttamente dalla panchina. Tradizionale divisa biancoscudata per i locali, maglia a righe verticali gialle e rosse per il Poggibonsi, che indossa in pratica una tenuta identica a quelle di Lecce e Catanzaro. Considerato che una delle tre affermazioni stagionali è arrivata proprio in Coppa contro i calabresi i peloritani si aggrappano anche alla cabala ed al precedente cromatico favorevole. Poggibonsi in campo con un undici giovanissimo: di fatto gli unici due over sono Pera, classe 1984, e Croce, ’87.

L'argentino Elias Scoponi, all'esordio assoluto con la maglia biancoscudata  (foto Alessio Costa)
L’argentino Elias Scoponi, all’esordio assoluto con la maglia biancoscudata (foto Alessio Costa)

La cronaca. Messina in campo deciso fin dall’avvio. Appare evidente la voglia di rivalsa dopo un avvio di stagione al di sotto delle enormi aspettative iniziali. Dopo un buono scambio tra Corona e Guadalupi, sul fronte opposto puntuale la chiusura di Silvestri, che al 7’ si rende anche insidioso in area avversaria con uno stacco sul traversone dalla sinistra di Scoponi. Al 12’ Croce mette in difficoltà Lagomarsini, che si rifugia in corner sul tiro-cross dalla destra. Al 19’ Croce sparacchia a lato, vanificando l’ennesimo buono spunto sulla sinistra di Pera. Guadalupi spesso e volentieri arretra il baricentro della sua azione per ispirare i compagni con precisi lanci dalla distanza: al 24’ determinante l’uscita di Anedda sui piedi di Scoponi; nell’occasione rumoreggia la Curva Sud per il contatto in area con un difensore toscano. Al 27’ Bucolo conquista un calcio di rigore: ingenuo nell’occasione il fallo di De Vitis, che interviene con la gamba alta. Dal dischetto va Corona, già a quota due reti in campionato: perfetta l’esecuzione, con il pallone che si insacca sotto la traversa, ma il direttore di gara impone la ripetizione. Anche al secondo tentativo Re Giorgio va in rete, con Anedda che riesce soltanto ad intuire ed a toccare il pallone ma non a respingerlo. Nonostante le consuete difficoltà in fase di manovra, i peloritani pregustano quindi il successo scaccia-crisi. Al 37’ Corona ci riprova dalla distanza ma il pallone sorvola ampiamente la traversa. Nel finale di primo tempo supremazia territoriale da parte degli ospiti, che però non riescono affatto a pungere negli ultimi metri. Squadre al riposo sull’1-0.

Il portiere peloritano Ettore Lagomarsini si rifugia in corner sul tiro-cross dalla destra di Croce  (foto Alessio Costa)
Il portiere peloritano Ettore Lagomarsini si rifugia in corner sul tiro-cross dalla destra di Croce (foto Alessio Costa)

In avvio di ripresa splendida manovra dei giallorossi, con Guerriera fermato in extremis in calcio d’angolo. Splendido lo spunto di Bucolo sulla corsia destra, pregevole anche la sponda di Guadalupi. Un minuto dopo viene ribattuta anche una conclusione a botta sicura di Corona. Sul fronte opposto decisamente fuori misura il diagonale di Pera. Al 6’ termina ampiamente a lato anche il colpo di testa di Civilleri. Ma è il Messina ad essere finalmente incisivo: all’8’ termina di pochissimo a lato la bella conclusione da fuori area di Guadalupi, che ci ha provato con l’esterno. Tosi prova a rimescolare le carte, inserendo in rapida successione Roveredo e Gucci (classe 1990 e paradossalmente l’elemento più “esperto” in panchina per i toscani). Al 17’ strepitosa l’iniziativa di Guerriera, che supera in successione almeno tre avversari e serve poi il più comodo degli assist a Corona: Anedda respinge con il corpo il pallone e la Curva Sud si dispera per il possibile 2-0 sfumato sul più bello. Al 21’ in evidenza il neo-entrato Gucci, il cui traversone non viene però raccolto da alcun compagno. Al 27’ deviato in corner il tentativo da fuori di Croce. Un minuto dopo viene fermato in calcio d’angolo anche Guadalupi, servito in profondità da Corona. Catalano opera tutti i cambi, inserendo Quintoni, Chiaria e Simonetti. Il Poggibonsi ci prova dalla distanza con Ferri Marini al 36’, ma il tiro sibila a lato. Tre minuti dopo Guadalupi, servito in profondità da Chiaria, viene ancora una volta rintuzzato in angolo. Al 42’ sul traversone di Pera Scardina beffa tutti inserendosi sul primo palo e trafiggendo di testa Lagomarsini. Gelo al San Filippo, dove il risultato non appariva più in discussione. Al 44’ giallo per Silvestri, diffidato e quindi condannato ad un turno di stop. Vengono assegnati ben sei minuti di recupero. Al 50’ sul cross dalla sinistra di Quintoni Chiaria ci prova con un destro al volo che termina ad un soffio a lato. È l’ultimo sussulto di una gara che sembrava già in cassaforte e che invece termina con i fischi della Curva Sud all’indirizzo della squadra ed il Poggibonsi che può festeggiare in mezzo al campo. Si aggrava la crisi di risultati dei peloritani.

L'attaccante scuola Genoa Daniele Buongiorno difende un possesso dal difensore ospite Alessandro De Vitis, reo di avere commesso il fallo in area che ha originato il rigore trasformato da Corona (foto Alessio Costa)
L’attaccante scuola Genoa Daniele Buongiorno difende un possesso dal difensore ospite Alessandro De Vitis, reo di avere commesso il fallo in area che ha originato il rigore trasformato da Corona (foto Alessio Costa)

Il tabellino. ACR Messina – US Poggibonsi 1-1
Marcatori: al 29′ Corona (M) su rigore, al 42′ st Scardina (P).
ACR Messina: Lagomarsini, Silvestri, Scoponi (dal 22′ st Quintoni), Bucolo, Cucinotta, Ignoffo, Guerriera, Piovi, Corona (dal 34′ st Chiaria), Guadalupi, Buongiorno (dal 38′ st Simonetti). A disposizione: Iuliano, Lasagna, Costa Ferreira, De Bode. Allenatore: Gaetano Catalano.
US Poggibonsi: Anedda, Tafi (dal 33′ st Scardina), Pupeschi (dal 12′ st Roveredo), Scampini (dal 7′ st Gucci), Checchi, De Vitis, Baldassin, Croce, Ferri Masini, Pera, Civilleri. A disposizione: Di Salvia, Menegaz, Tessari, Rebuscini. Allenatore: Marco Tosi.
Arbitro: Armando Ranaldi di Tivoli.
Assistenti: Agostino Maiorano di Rossano (CS) e Michele Grassi di Frosinone.
Note – Ammoniti: al 29′ pt De Vitis (P), al 32′ pt Corona (M), al 1′ st Cucinotta (M), al 9′ st Baldassin (P), al 44′ st Silvestri (M). Corner: 5-8. Recupero: 1′ pt e 6′ st. Spettatori: 1.500 circa (paganti, incasso e quota abbonati non comunicati dalla società).

In virtù dei nuovi regolamenti imposti dalla Lega Pro, che impongono l’acquisto dei relativi diritti e che la nostra testata ha deciso di rispettare integralmente, abbiamo pubblicato un’ampia cronaca testuale della gara soltanto dopo il fischio finale.

Sigma Barcellona: Brescia si conferma campo tabù

Filloy subisce l'atletismo di Cuccarolo e Slay
Filloy subisce l’atletismo di Cuccarolo e Slay

Dopo la sconfitta patita lo scorso anno, in Lombardia matura il primo ko stagionale per gli uomini di Giovanni Perdichizzi superati col punteggio di 74-70. Partita come da previsioni molto combattuta, con Brescia sempre in vantaggio anche in doppia cifra e Barcellona abile a rintuzzare ogni tentativo di fuga dei locali. Nel finale break ospite di 10-1 e gara completamente riaperta, decisa dalla maggiore freddezza ai liberi degli uomini di Martelossi. Non basta un super Collins, autore di 26 punti e tante soluzioni utili alla squadra. La vittoria schiude il primo posto in solitario alla Leonessa dopo tre partite di campionato, la Sigma insegue al secondo posto alla vigilia del primo dei due derby casalinghi consecutivi contro la Lighthouse Trapani.

Alla terza giornata del campionato di Lega Adecco Gold matura la prima sconfitta stagionale per la Sigma Barcellona superata al PalaSanfilippo dalla Centrale del Latte Brescia col punteggio di 74-70 in quello che era il big match della giornata. Il quintetto di Martelossi, ex di turno per aver allento i siciliani nel 2009, resta così a punteggio pieno dopo i successi contro Capo d’Orlando e Trento ed in classifica è capolista solitario per via dei concomitanti risultati. La gara del San Filippo non ha deluso le attese: qualche errore si è visto, ma il bel gioco non è mancato così come si è vista grande intensità da ambo le parti.
Miglior marcatore della Centrale l’ex Capo d’Orlando Tamr Slay con 16 punti, pesanti i 15 centri di un ottimo Di Bella. In casa Barcellona leadership dentro e fuori dal campo al play Andre Collins autore di 26 punti, in doppia cifra chiudono anche il capitano Maresca (10) e la guardia Young (13).

L'ex di turno Martelossi parla alla squadra
L’ex di turno Martelossi parla alla squadra

La cronaca: La Leonessa Brescia inizia con il quintetto titolare formato da Di Bella, Fultz, Giddens, Slay, Rinaldi, Barcellona oppone Collins, Maresca, Young, Filloy e Fantoni, Servono 1’49’’ per vedere il primo punto firmato dalla lunetta da Young. 19-10 Leonessa con 4/4 da 3 punti equamente distribuito tra Di Bella e Fultz e 3 minuti  dalla fine del primo quarto.
Primo quarto che si conclude sul 19-18 per Brescia che a 3’20’’ dal termine conduceva 19-10. Miglior realizzatore Fultz con 8 punti.
Ottimo inizio di secondo quarto per Brescia che vola sul 27-21 grazie a Loschi e Di Bella. All’intervallo lungo la Centrale conduce per 38-32 dopo essere stata in vantaggio anche di 10 punti sul 31-21. Migliori realizzatori Fultz e Di Bella con 10 punti  a testa.
Dopo la pausa lunga la ripresa del gioco è caratterizzata da un inizio nervoso e difficile soprattutto per la Centrale, con Barcellona che parte meglio e si riporta sotto (da 42-35 al 42-41). Martelossi chiede time out e Brescia riesce ad allungare grazie alle triple di Giddens (due consecutive) e Slay, anonimi nel primo tempo. Si va sul 51-43 grazie alla precisione dalla distanza. Il quarto si chiude con Brescia avanti di 8 punti (58-50) grazie anche a uno spettacolare coast to coast dell’italo-albanese Bushati (11 punti personali). Ultimi dieci minuti da vivere tutti d’un fiato.

Fultz marcato da Collins
Fultz marcato da Collins

Due punti di Barcellona nei primi due minuti segnati da tensione ed errori. Fultz riporta avanti di 8 la Centrale (60-52) e arriva anche il fallo antisportivo di Toppo della Sigma. Bushati fa due su due dalla lunetta, Brescia a +10 (62-52), vantaggio che poi scende a +7 a quattro minuti dalla fine (66-59) per la “bomba” di Pinton, a cui fa seguito l’altro canestro dalla distanza di Collins (66-62). Barcellona torna in partita con un parziale di 10-1. La Centrale resta avanti, ma è alle corde. L’ossigeno arriva da due liberi di Slay, ma è 69-68 perché Collins tiene a galla Barcellona.
A 1’40” dalla fine gli risponde Slay dopo i liberi: 71-68 per la Leonessa, che a meno di un minuto dalla fine ruba palla a Collins con il lavoro difensivo di Bushati e Rinaldi. La Centrale vede la vittoria.
Trentanove secondi alla fine, tecnico alla panchina di Barcellona: Bushati realizza un solo libero, ma Brescia ha palla in mano (72-68).
Nove secondi alla fine, fallo di Di Bella su Collins, che mette entrambi i liberi (72-70), palla in mano alla Centrale.

Young difenda su Giddens
Young difende su Giddens

Brescia gioca bene la palla, arriva il fallo su Giddens a tre secondi dalla sirena. L’americano fa due su due (74-70) con una grande freddezza, i tifosi biancazzurri possono festeggiare il terzo successo consecutivo della Centrale. Finisce 74-70, Brescia può festeggiare, complici i risultati dagli altri campi, un primo posto solitario dopo sole tre giornate di campionato. La Sigma Barcellona non riesce ad invertire il trend negativo del PalaSanfilippo, uscendo sconfitta per il secondo anno consecutivo dall’impianto lombardo, ma guarda avanti con fiducia ai prossimi impegni di campionato che la vedranno nel giro di quattro giorni due volte di fila davanti al pubblico amico in due sentitissimi derby contro Trapani e Capo d’Orlando. E’ ancora presto per trarre valutazioni definitive ma a queste due partite interne il team giallorosso chiede un doppio successo per riprendere quota in graduatoria.
In sala stampa Coach Perdichizzi ha riconosciuto gli errori commessi dai suoi ragazzi: “Siamo stati sopraffatti dal loro ritmo di gioco,  è mancata da parte nostra la grinta e la determinazione necessaria. Tuttavia siamo rimasti in partita fino alla fine. Probabilmente con un atteggiamento differente nei primi due quarti la partita avrebbe preso un’altra strada. Brescia per noi è stato un banco di prova che sicuramente ci è servito a capire su cosa dobbiamo lavorare. Il campionato è lungo e siamo solo all’inizio”.

Di Bella fa impazzire la difesa di Barcellona
Di Bella fa impazzire la difesa di Barcellona

Leonessa Brescia-Sigma Barcellona 74 – 70
Parziali: 19-18; 38-32 (19-14); 58-50 (20-18);  74-70 (16-20)
Leonessa Brescia: Slay 16, Rinaldi, Fultz 12, Di Bella 15, Giddens 12, Bushati 11, Loschi 4, Cuccarolo 4, Maspero, Procacci ne. All: Martelossi
Sigma Barcellona: Collins 26, Young 13, Maresca 10, Filloy 4, Fantoni 8, Toppo 6, Pinton 3, Natali, Dispinzeri n.e., Iurato n.e. All: Perdichizzi

Risultati terza giornata:
Biella-Torino 81-61
Napoli-Imola 85-55
Casale-Orlandina 70-59
Trapani-Veroli 83-77
Jesi-Forlì 61-60
Trieste-Verona 79-77
Ferentino-Trento 64-95
Brescia-Barcellona 74-70

Classifica: Brescia 6; Barcellona, Biella, Torino, Verona, Veroli, Trapani, Napoli, Trento, Trieste 4; Casale, Jesi, Forlì 2; Ferentino, Orlandina, Imola 0.

La gioia a fine partita di Tamar Slay
La gioia a fine partita di Tamar Slay

Eccellenza – il Taormina espugna Viagrande e sale al settimo posto

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L'esultanza dei giocatori del Taormina
L’esultanza dei giocatori del Taormina

Il Taormina conquista il primo successo esterno della stagione portando a casa tre punti dalla trasferta di Viagrande. I biancazzurri si impongono per 2-0, sbloccando il risultato nella seconda frazione di gara con le reti di Grasso, abile a infilare Colonna a pochi passi dalla linea di porta e Bruno che finalizza alla perfezione un invito di Messina su calcio di punizione. Una vittoria di carattere che vale il settimo posto in classifica per Ulma e compagni, bravi a non disunirsi dopo l’espulsione di D’Emanuele nel primo quarto d’ora di gara.

Cronaca
Mister De Cento, costretto a rinunciare all’infortunato Vecchio, propone un 4-5-1 che vede Mancari tra i pali, difesa composta da Porchia, Filistad, Ulma e Laquidara. Al centrocampo D’Emanuele, Messina, Strano, Grasso e Zappalà. In avanti la giovane punta Muscolino.
E’ dei padroni di casa il primo sussulto: al 7′ Platania ci prova su calcio di punizione dai venticinque metri, è bravo Mancari a neutralizzare la conclusione mandando la sfera in calcio d’angolo. Nelle battute iniziali il Viagrande si dimostra maggiormente propositivo, pur senza creare affanno alla retroguardia ospite. Al 15′ il Taormina rimane in dieci uomini per l’espulsione di D’Emanuele che entra duramente su un avversario, il direttore di gara estrae il rosso diretto. Il Viagrande non sfrutta l’uomo in più e il ritmo della gara si mantiene basso. Al 41′ il Taormina trova la rete del vantaggio con un tiro-cross su punizione di Messina, ma il direttore di gara annulla tutto sanzionando la posizione irregolare in area di rigore di Ulma che comunque non entra in contatto con la sfera.
Nella seconda frazione di gara il Taormina diviene padrone del match, impossessandosi della sfera già dalle prime battute. Al 57′ arriva il vantaggio dei biancazzurri con Grasso che raccoglie l’assist di Muscolino e supera l’incolpevole Colonna . Il Viagrande non reagisce, consentendo agli avversari di gestire comodamente il risultato. Al 63′ Taormina nuovamente pericoloso con un calcio piazzato di Messina che trova la pronta risposta di Colonna. Primo cambio per la squadra di De Cento al 75′ quando Laquidara lascia il posto a Bruno. E’ proprio l’ex difensore del Città di Vittoria a raddoppiare all’84’, raccogliendo l’invito di Messina direttamente da calcio di punizione. Nei minuti finali si ristabilisce la parità numerica con l’espulsione di Fascetto per proteste. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio dell’arbitro.

Mercoledì ritorno degli ottavi di Coppa Italia.Successo meritato per un Taormina che potrà rimettersi al lavoro con la giusta dose di serenità. Domenica al “Bacigalupo” arriverà la capolista Tiger Brolo, ma prima c’è da pensare alla gara con l’Fc Acireale: mercoledì i biancazzurri saranno di scena al “Tupparello” per il ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia.

Tabellino
Viagrande – Taormina 0-2
Marcatori: 57′ Grasso, 84′ Bruno.
Viagrande: Colonna, Di Benedetto, Caliò, Fascetto, Strano, Platania, Milici, P. Licciardello (45′ Massimino e dal 65′ Buda), Amante (65′ Di Bella), Mauro, Licciardello. All. Vincenzo Buttò.
Taormina: Mancari, D’Emanuele, Laquidara (75′ Bruno), Messina, Filistad, Ulma, Zappalà, Strano, Muscolino, Grasso (88′ Ancione), Porchia. All. Saro De Cento.
Arbitro: Alfio Semi della sezione di Acireale. Assistenti: Salvatore Pantò e Andrea Breci, entrambi della sezione di Siracusa.
Ammoniti: Di Benedetto, G. Licciardello, Strano.
Espulsi: D’Emanuele, Fascetto.
Recupero: 1′ e 4′.

Il Futsal Peloro Messina cala il poker al Città di Leonforte

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Gioia Di Dio dopo gol 2-0Riscatto del Futsal Peloro Messina nella settima giornata del campionato regionale di serie C1 di calcio a 5. La squadra giallorossa ha superato, infatti, al “PalaRescifina” il Città di Leonforte con il punteggio di 4-0, abbinando sagacia tattica e grinta in un confronto che è stato impreziosito da quattro reti di pregevole fattura.

Al 5’ Giuseppe Bruno sblocca il punteggio con un micidiale diagonale dalla sinistra, che si insacca sul palo più lontano. Quattro minuti dopo, è Massimo Di Dio a raddoppiare, su schema d’angolo, con un tiro al volo da fuori area. Coppolino e compagni potrebbero triplicare prima dell’intervallo, ma Nicola Spuria si fa ipnotizzare in contropiede dal portiere in disperata uscita, mentre Di Dio centra il palo esterno. Gli ospiti “timbrano”, invece, la traversa con una staffilata dalla distanza di Michele Giangreco. In avvio di ripresa, lo scatenato Di Dio chiude, però, i conti con un gol tutto da raccontare. L’universale peloritano prende, infatti, palla nella propria area, si invola sulla destra e, dopo aver saltato due avversari ed aggirato anche l’estremo difensore, realizza, tra gli applausi, il 3 a 0. Al 16’ Bruno cala poi il poker, finalizzando con una puntata sotto l’incrocio un perfetto scambio con Spuria. Da segnalare, inoltre, una parata d’istinto dell’attento Simone Fiumara su una battuta a colpo sicuro di Calderone e il buon arbitraggio. Con questo successo, il secondo stagionale, il Futsal Peloro è salito a quota 7 punti in classifica, mettendosi alle spalle il difficile avvio di torneo. Niente da fare, infine, per l’Under 21 in casa del blasonato Augusta, che si è imposto per 7-1 nel terzo turno del torneo nazionale di categoria (girone Z). L’unica marcatura dei ragazzi del presidente Paolo Santoro è stato siglata dal capitano Daniele De Luca.Giocatori Futsal Peloro Messina

TAB. FUTSAL PELORO MESSINA-CITTA’ DI LEONFORTE 4-0 (2-0 primo tempo)

FUTSAL PELORO MESSINA: Fiumara (K), Ghazi, De Luca, Spuria, Randazzo, Bruno, D’Angelo, Bucca, Coppolino, Di Dio, Giordano, Felis. All.: Corrado Randazzo.

CITTA’ DI LEONFORTE: Iraci, Calderone, Orlando, Paviano, Fratantono, Campione, Ipasale L. (K), Ipsale F., Giangreco G., Giangreco M., Ipsale R.. All.: Ivan Orlando.

ARBITRI: Amato di Barcellona P.G. e Caruso di Acireale.

RETI: 5’ e 16’ st Bruno; 9’ e 3’ st Di Dio.

Fase di giocoRISULTATI 7^ GIORNATA SERIE C1: Ennese-Real Calcio 9-2; Futsal Peloro Messina-Città di Leonforte 4-0; Juventus Club Scirea-M&M Futsal 3-7; Mabbonath-Virtus Termini 4-3; Mascalucia C5-Regalbuto 2-1; Nissa Futsal-Azzurri Futsal Palermo 5-3; Pro Gela-Futsal Catania 4-3; Arcobaleno Ispica-Harbur Sporting Club 5-2.

CLASSIFICA SERIE C1: Pro Gela 19; M&M Futsal, Nissa Futsal, Harbur Sporting Club e Azzurri Futsal Palermo 15; Arcobaleno Ispica e Juventus Club Scirea 13; Ennese 12; Mascalucia C5 9; Città di Leonforte e Regalbuto 8; Futsal Peloro Messina e Mabbonath 7; Real Calcio 4; Futsal Catania e Virtus Termini 0.

RISULTATI 3^ GIORNATA UNDER 21 (girone Z): Augusta-Futsal Peloro Messina 7-1; Fata Morgana-Futsal Melito 3-7; Cataforio-Acireale 3-4; Città di Villafranca-Sant’Isidoro 5-6; Catania C5-Catanzaro C5 11-5. Riposava: Kroton C5.

CLASSIFICA UNDER 21: Acireale 9; Futsal Melito 7; Sant’Isidoro 6; Catania C5 4; Augusta*, Futsal Peloro Messina, Catanzaro C5, Città di Villafranca e Cataforio 3; Fata Morgana e Kroton C5 0. * penalizzazione 3 punti.

 

Eccellenza – Il Rometta cede di schianto sul campo del San Pio X

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Brutta sconfitta per il Rometta, superato con un netto 7-2 dal San Pio X. E’ stata comunque una strana partita quella tra gli etnei ed i tirrenici, condizionata dalle decisioni arbitrali e da alcuni episodi, nonostante la forza della formazione di casa che schiera tra le sue file molti i giocatori provenienti dal campionato di serie D come OreficeMandaranoRiccobono e Contino.

Luciano Scipilliti (Rometta)
Luciano Scipilliti (Rometta)

Dopo soli quattro minuti, il Rometta perde il giovane Scipilliti per un brutto infortunio alla mano, il ragazzo viene trasportato in ospedale. I messinesi gestiscono i primi venti minuti con accortezza e colpiscono con Brigandì la corazzata catanese . Poi, l’episodio che cambia del tutto il volto della gara, quando al 19’ del primo tempo, su un cross verso la porta di Billè, Mandarano sul primo palo viene sbilanciato da dietro da un difensore, l’azione continua e la sfera arriva a Mazzamuto che spara addosso al portierone messinese. L’assistente dell’arbitro fermo nella posizione di segnalazione di fuorigioco induce l’arbitro Iapichino a fermare tutto e fischiare la punizione per i gialli tirrenici. In campo si scatena un putiferio, i giocatori del San Pio si avventano sull’assistente, l’arbitro, nel frattempo, interveniva allontanandoli, ma le proteste dei giocatori locali all’indirizzo dell’assistente continuavano e mentre il direttore di gara si dirigeva verso il centrocampo per riprendere il gioco, lo stesso collaboratore richiamava la sua attenzione facendo modificare la prima decisione e facendo concedere un calcio di rigore dopo almeno 3 minuti dal primo fischio. Mandarano batte siglando il pareggio che di fatto cambia l’inerzia della partita. Infatti, il Rometta perde la bussola e dopo sette minuti subisce il raddoppio su un calcio di punizione beffardamente concesso su un’evidente simulazione ancora dell’esperto Mandarano. Il tiro di Caruso assume una strana traiettoria, rimbalza sul terreno di gioco, inganna Billè e dopo aver toccato il palo si insacca alle spalle dell’incolpevole portiere romettese. A questo punto si gioca tutta un’altra gara.

La cronaca: 4’ infortunio a Scipilliti e gara sospesa per dare modo di trasportare il giocatore all’ambulanza. 14’ arriva il gol del Rometta. Punizione dalla trequarti sinistra di Platania, Brigandì spunta alle spalle di tutti ed insacca con un preciso colpo si testa. 18’ succede l’impensabile. L’assistente prima segnala un fuorigioco che l’arbitro concede, poi cambia decisione ed il direttore di gara lo accontenta concedendo il calcio di rigore che Mandarano trasforma per il pareggio del San Pio. 27’ Mandarano cerca il dribbling sul vertice destro dell’area ed ottiene un calcio di punizione. Batte Caruso e segna aggirando la barriera. 37’ Bella parata di Billè su colpo ti testa ravvicinato di Contino. 41’ il Rometta subisce il terzo gol in conseguenza di un calcio d’angolo che Mandarano di testa trasforma infilando la palla sul primo palo. 46’ Alibrandi rilancia lungo sull’inserimento in area di Platania che supera Caruso con un perfetto colpo di tacco ed a due passi dalla linea di porta spara addosso a Vitale. Gol sbagliato, gol subito! Al 47’ lancio sulla sinistra per Mandarano in netta posizione di fuorigioco, l’etneo temporeggia e crossa al centro dove Riccobono in girata volante mette in rete.

Roberto Brigandì, autore del gol del vantaggio rossoblu
Roberto Brigandì, autore del gol del vantaggio rossoblu

Nella ripresa prima azione per il Rometta con Biondo che si libera centralmente ed il suo tiro impegna Vitale che si salva in angolo. 12’ Mandarano viene lanciato centralmente in sospetta posizione dei off-side, il suo duello con Billè finisce con una staffilata per il quinto gol dei padroni di casa. 37’ azione ben orchestrata del San Pio che porta al passaggio filtrante in area dove Ranno indisturbato insacca. 39’ Sogue ruba palla a centrocampo, ma poi ignora i compagni e tira per la parata a terra di Vitale. Il San Pio sbaglia numerose occasioni da rete ed il Rometta lo punisce, Platania lancia Biondo che elude la tattica del fuorigioco, mette a sedere il portiere ed insacca a porta vuota. 44’ serpentina in area di Palermo che alza la testa e mette un tiro a giro che s’infila nell’incrocio dei pali più distante. 46’ l’ultima occasione per il Rometta con Brigandì, il cui tiro viene toccato, la palla supera il portiere ma finisce in angolo. L’arbitro fischia la fine e per il Rometta è la fine di un incubo. Adesso i tirrenici dovranno cercare la vittoria in casa per allontanarsi dagli ultimi posti in classifica.

Tabellino:

SAN.PIO X-ROMETTA 7-2

Marcatori: 14’ Brigandì (Ro), 21’ Mandarano rig. (SP), 27’ Caruso (SP), 41’ Mandarano (Sp) 47’ Riccobono (SP), 12’ st Mandarano , (SP) 37’ st Ranno (SP) , 41’ Biondo (Ro), 44’ st Palermo (SP)

San Pio X: Vitale, Montella, Di Marco, Caruso, Orefice, Scalia C., Mazzamuto, Gatto (11’ st Palermo), Contino (17’ st Ranno), Mandarano (13’ st Foderaro). A disp: Scalia A., Cristalli, Arena, Marino. All. S. Dio

Rometta: Billè, Scipilliti (4’ pt Giunta), Ndiaye, Ricciardo, Sogue Abass, Alibrandi, Riga (33’ st Celona), Nunnari (21’ st Rotella), Platania, Biondo, Brigando. A disp. Fazio, Arigò, Crisafi, Broccio. All. N. Trischitta

Arbitro: C. Iapichino di Siracusa Assistenti: Scannella di Caltanissetta e Tiralongo di Siracusa

Note: ammoniti al 31’ Biondo, 36’ Billè, 30’ st Alibrandi, 34’ st Diaye.

SI ringrazia l’ufficio stampa dell’ASD Rometta per la collaborazione

Promozione – Al “Marullo” la capolista Castelbuonese non lascia scampo al Ghibellina

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Il difensore della Castelbuonese Angelo Restivo, ex di Real Messina e Spadaforese
Il difensore della Castelbuonese Angelo Restivo, ex di Real Messina e Spadaforese

Ancora una prova di forza per la capolista Castelbuonese che, seguito e sostenuto da un buon numero di sostenitori, espugna il “Marullo” di Bisconte” senza lasciare scampo al Ghibellina. I madoniti ipotecano la loro affermazione già nel primo tempo, con un parziale di due reti a zero. Granata a segno già dopo 7’ grazie a una punizione di Angelo Restivo, esperto difensore che una decina di anni fa aveva già giocato nell’impianto di Bisconte, per via dei propri trascorsi nelle file del Real Messina (oltre a quelli con la Spadaforese). Al 32’ arriva il raddoppio grazie a un perfetto sinistro di Antista ben servito da Lococo.

Nella ripresa, dopod una doppia occasione da rete per gli ospiti, il Ghibellina accorcia le distanze con Luca Siano sugli sviluppi di un corner. La Castelbuonese si riporta in avanti e al 34’ realiza la terza marcatura con Lipari, mentre nel finale è Buchashvilia a scheggiare un palo della porta di Davide Parisi.

GHIBELLINA CASTELBUONESE 1-3

GHIBELLINA: Parisi, Grioli, Milicia, Bonamonte A., Landro, Furnari A., Cardillo  (35’st Pileggi), Bonamonte V., Siano, Calarco, Di Bella. All. Milicia.

CASTELBUONESE: Romano, Longo, Giglio, Megna, Rezzapelle, Restivo, Arena, Lipari, Antista  (31’st Licastri), Lococo ( 22’st Città), Dilara (24’st Buchashvilia). All. Vitale.

ARBITRO: Battiato di Acireale (Assistenti Regolo e Pittera di Acireale).

RETI: 7’pt Restivo, 32’pt Antista, 26’st Siano, 34’st Lipari.

NOTE: ammoniti: Bonamonte A., Landro, Furnari A., Restivo, Arena; corner 4-6; recuperi 2’ e 4’.

Prima Categoria – Un Messina Sud dai due volti si fa sorpassare alla distanza dal Real S. Venerina

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Il messina Sud in possesso di palla con Sidoti
Il Messina Sud in possesso di palla con Sidoti

 

Incredibile scivolone interno per un Messina Sud dai due volti. Sul campo amico la squadra di casa rovina la propria ottima prima frazione di gioco (conclusa con un parziale favorevole di 1 – 0), con un pessimo avvio di ripresa in cui si fa infilare per tre volte di fila in avvio di ripresa dal Real S.Venerina. L’undici di Argento rinviene poi negli ultimi dieci minuti ma riesce solo ad accorciare le distanze, mentre a negargli il pari ci pensa una prodezza del portiere avversario. Alla fine il club del presidente Lillo Trimarchi deve però incamerare la quarta sconfitta dopo cinque giornate di campionato, per una classifica che diventa sempre più preoccupante con un solo punto all’attivo.

La cronaca: al 3’ Messina Sud in vantaggio, grazie a un improvviso rasoterra di 25 metri di Roberto Romeo che sorprende nettamente Vita.

All’8’, su imbeccata del piccoletto Giovanni Santoro (classe ’95), Pietro Santonocito penetra in area da sinistra e il suo traversone viene ribattuto dal portiere etneo.

Al 18’ volata sulla sinistra del solito Santonocito, con perfetto traversone dal fondo verso il limite dell’area verso l’accorrente Santoro che svirgola malamente la conclusione di controbalzo.

Al 39’, dalla trequarti, Cannavò lancia Crisfofaro che “cicca” la favorevole opportunità da pochi metri.

Dopo l’intervallo, il Messina Sud resta mentalmente negli spogliatoi e si registra un avvio di ripresa veemente del Real S.Venerina che, al 10’ trova il pareggio con Cannavò che, al culmine di un’azione tambureggiante, scavalca in uscita Frazzica con un preciso tocco (1-1)

14’ il numero nove messinese Lombardo serve sul corridoio destro Cutaia il quale, sull’uscita di Vita, mira al palo lungo con palla che finisce a lato di pochissimo

19’ Messina Sud in dieci uomini per la seconda ammonizione a Romeo (classe 93), autore di un ingenuo quanto inutile fallo a metà campo ai danni di Gennaro Coriolano (classe ’72, ben ventuno anni in più rispetto all’autore del fallo), che era subentrato in avvio di partita all’infortunato Amenta. Sul relativo capovolgimento di fronte, la difesa locale si fa trovare impreparata sull’incursione di Napoli che può portare in vantaggio la squadra ospite di mister Millauro (1-2).

22’ si ristabilisce la parità numerica per via del secondo giallo all’etneo Meli, autore di un fallo sulla trequarti a spese di Scopelliti.

La partita comincia a farsi nervosa e vola anche qualche “carezza” non vista dall’arbitro, ma al 28’ il Real S.Venerina triplica: il solito Napoli trova davanti a sè ampie praterie, pescando in verticale Cannavò che trafigge Frazzica sul palo più lontano (1-3) festeggiando la doppietta personale.

Al 35’ una punizione dai 20 metri di Coriolano scheggia il palo esterno alla destra di Frazzica, mentre gli ultimi dieci minuti (cinque più altrettanti di recupero) sono caratterizzati dall’assalto del Messina Sud: protagonista il portiere ospite Vita che al 40’ riesce a deviare un diagonale del neo entrato Maniaci; al 42’ è costretto ad arrendersi alla botta di contro balzo di Scopelliti (2-3), ma al 43’ salva la vittoria del Real S.Venerina respingendo, con una prodigiosa deviazione, un’incornata di Cutaia servito alla perfezione dall’ottimo Santonocito (forse il migliore in campo, assieme all’etneo Cannavò).

MESSINA SUD-REAL S. VENERINA 2-3

MESSINA SUD: Frazzica, Sidoti, Maimone, Billè, Marino, Barbaro (13’st Maniaci), Cutaia, Santonocito, Lombardo, Romeo, Santoro (12’st Scopelliti). All. Argento.

REAL S. VENERINA: Vita, Filetti, Meli, Millauro, Longo (31’st Pandetta), Borgese, Fichera (1’st Napoli), Caniglia, Cristofaro, Cannavò, Amenta (11’pt Coriolano). All. Millauro.

ARBITRO: La Rosa di Catania.

RETI: 3’pt Romeo, 10’st e 28’st Cannavò, 20’st Napoli, 42’st Scopelliti.

NOTE: corner 4-2 per il Messina Sud, recuperi 2’ e 5’. Espulsi per somma di ammonizioni Romeo (19’st) e Meli (22’st)