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Gavorrano, a Masi il compito di risollevare la squadra dopo un deludente avvio

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gavorrano 1Due punti nelle cinque più recenti uscite, il penultimo posto in classifica ed un fresco cambio alla guida tecnica. Il Gavorrano giunge al match casalingo di domenica con il Messina dopo un periodo particolarmente travagliato. La sconfitta di misura rimediata a Foggia, la quarta di questo primo scorcio di torneo, è costata la panchina a Gabriele Cioffi. Con lui in panchina i toscani avevano centrato appena un successo, il 2-0 ai danni della Casertana nella terza giornata, identico turno nel quale i giallorossi di Catalano superarono l’Arzanese, festeggiando l’unica vittoria in dieci gare.

“Non è consuetudine del Gavorrano cambiare allenatore – ha detto al sito ufficiale il patron Luigi Mansima i risultati fino a oggi erano da retrocessione e non potevamo aspettare oltre. Non abbiamo niente da recriminare a mister Cioffi, ma forse non ha trasmesso quella personalità utile alla Categoria. In questo campionato noi dobbiamo e vogliamo dire la nostra. A Masi chiediamo di dare alla squadra la giusta caratura per esprimersi in campo al meglio, anche sotto il profilo del carattere. L’importante è lottare, essere combattivi. Non possiamo deludere i nostri tifosi. Il Gavorrano è una grande famiglia sportiva, che ha voglia di divertirsi. Ultimamente questo non accadeva più”.

Marco Masi, neo allenatore del Gavorrano
Marco Masi, neo allenatore del Gavorrano

Guida tecnica dunque affidata a Marco Masi, ex Borgo a Buggiano, cui spetterà il compito di risollevare la squadra, che staziona a quota otto con alle spalle soltanto il fanalino di coda Arzanese ed è rimasta a secco di reti nelle ultime due sfide. “Sono molto fiducioso, voglio mettere i ragazzi nella condizione di esprimere al meglio le proprie qualità. L’idea di base è quella di giocare con quattro difensori e tre a centrocampo, è più congeniale al mio modo di lavorare. Non ho la bacchetta magica, ma aiuterò la squadra a risolvere i problemi che si sono presentati. I risultati possono arrivare con il carattere e la giusta organizzazione di squadra. Con questa tipologia di campionato ogni gara è quella decisiva” ha detto il neo allenatore nel corso della conferenza stampa di presentazione.

 

Manuel Nocciolini, attaccante del Gavorrano
Manuel Nocciolini, attaccante del Gavorrano

Dopo il ripescaggio ottenuto in estate – il Gavorrano era retrocesso ai playout per mano del Rimini – il quarto campionato di fila in Seconda Divisione nella storia dei maremmani non è iniziato sotto i migliori auspici, pur con il sospiro di sollievo legato al proscioglimento dall’accusa di illecito per la gara con la Salernitana del maggio scorso. Domenica, tra Gavorrano e Messina, sarà match inedito, ma al “Malservisi” sono già scesi in campo gli attuali giallorossi Cucinotta, Quintoni, Simonetti e Bucolo, allora con la maglia del Milazzo nel confronto dell’ottobre 2011, terminato sull’1-1 per effetto delle reti di Bucolo (prima tra le file dei mamertini per il centrocampista) e Fioretti. In casa è stata finora soltanto una la sconfitta per i toscani in cinque incontri del torneo in corso, il pesante 0-4 del turno inaugurale contro il Melfi. Gli attaccanti Nocciolini e Falomi, con due reti a testa, sono i migliori marcatori di un gruppo che ha sin qui faticato oltremodo a trovare la via del gol (appena sette, uno in più del Messina, a fronte dei quattordici subìti). Il primo è alla quarta stagione consecutiva in Toscana, l’altro è stato prelevato in estate dalla Pro Patria. A Foggia, nell’ultima gara della gestione Cioffi, a comporre l’undici titolare, oltre alle due punte, c’erano il portiere Forte, i difensori Angelino, Mazzanti, Fatticcioni e Ropolo e i centrocampisti Potenza, Zane, Bianchi, Santini. Con Masi, però, sono preannunciate novità sotto l’aspetto tattico. Domenica, dopo un avvio da incubo, Gavorrano e Messina proveranno entrambe a svoltare, andando a caccia della vittoria scacciacrisi.

 

Impresa dell’FP Sport che espugna Cefalù con personalità e vola in vetta alla classifica

La carica dei giocatori dell'FP SPort
La carica dei giocatori dell’FP SPort

Nel recupero infrasettimanale della terza giornata del campionato di serie C Regionale l’FP Sport Messina incontra la corazzata Cefalù e al termine di una partita avvincente (77-79 il punteggio finale) conquista il poker di vittorie in campionato. Grandissima vittoria da parte dei ragazzi di coach Paladina che, in un ambiente caldissimo, portano a casa due punti importantissimi per il proseguo della stagione.
Il Cefalù scende in campo ancora a ranghi ridotti, l’assenza della guardia pattese Ettaro si fa sentire oltre a quella del play Lombardo che si accaserà altrove, con coach Fiasconaro che è costretto a dare poco riposo alle proprie guardie.
La partita comincia subito alla grande per la compagine messinese, l’FP infatti impone i suoi ritmi e comincia a macinare canestri su canestri, Cefalù si aggrappa alla vena offensiva del suo big man Gonzalez (32 punti alla fine), ma i padroni di casa non riescono ad arginare il giovane Andrea Buono che con 23 punti fa pentole e coperchi per la truppa bianco nera.
La partita è sempre stata nelle mani dell’FP Sport, Cavalieri trasmette sicurezza e la consueta leadership ai suoi ragazzi, Sabarese in ripresa dall’infortunio di domenica scorsa controlla il pitturato mentre Squillaci atleticamente è giocatore di altra categoria.

Il riscaldamento dell'FP Sport
Il riscaldamento dell’FP Sport

Oggi le parti sembrano proprio invertite, la corazzata Cefalù non sembra così grande di fronte ad una coraggiosa FP che mette in mostra i giovani ragazzi con un grande cuore, su tutti Mirenda, che in difesa recupera palloni su palloni.
Coach Paladina nel terzo quarto riesce a dare minuti preziosi di riposo al suo capitano Cavalieri, Perrone e compagni sembrano non accorgersi della mancanza, dominano in difesa e corrono in contropiede ed in un campo così caloroso ma molto corretto non é una prestazione qualunque. Messina butta nella mischia il giovane sedicenne Salvatore Santoro che non sfigura e dice la sua contro i pivot più esperti di Cefalù.

La palla a due di Cefalù-FP Sport
La palla a due di Cefalù-FP Sport

L’ultimo quarto fa storia a sé: la stanchezza si fa sentire e gli errori aumentano da entrambi le parti, Cefalù riesce a riagganciare gli ospiti ma alla fine la difesa box and one  costruita per limitare Cavalieri, serve a poco con la guardia romana (25 punti per lui) che segnerà un canestro importantissimo a 26 secondi alla fine. Sull’azione seguente Messina difende alla grande e, complice un tiro libero di Perrone, Cefalù va al tappeto e per l’FP è poker di vittorie. A fine gara il play Michele Bonanno commenta così: “Sono estremamente felice per questa vittoria, sono soddisfatto di aver portato alla squadra un piccolo mattoncino ma soprattutto sono felice che il lavoro duro che facciamo tutti i giorni in palestra porti i frutti sperati”. Adesso l’FP Sport tornerà a lavorare in vista della seconda trasferta consecutiva, quella in programma domenica sul parquet di Licata, in un confronto che metterà di fronte due capoliste imbattute a quota 8 punti.

La gioia a fine partita dei giocatori peloritani
La gioia a fine partita dei giocatori peloritani

Cefalù-FP Sport Messina 77-79
Parziali: 17-20; 24-27; 18-16; 18-16
Cefalù: Modaro V n.e., Modaro D. N.e., Pirrone V. 14, Fiducia n.e., Gonzalez 32, Mezzapelle n.e., Tumminello 3, Monaco 14, Marsala 11, Rosponi 3. All: Fiasconaro
FP Sport: Santoro, Bonanno 2, Buono 23, Chiaia, Cavalieri 25, Sabarese 6, Lucchesi 3, Squillaci 1, Ponzù Donato 6, Mirenda 5, Perrone 8. All: Paladina
Arbitri: Centorrino e Sciliberto

Licata si conferma prima della classe ed allunga la crisi di risultati dell’Amatori Messina

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Il riscaldamento dell'Amatori Messina
Il riscaldamento dell’Amatori Messina

Anche se non è stata una delle migliori partite del Vivere & Viaggiare Licata, i ragazzi del coach messinese Ettore Castorina, sono riusciti a vincere la loro quarta partita di fila nel girone A del campionato di serie C Regionale con il netto punteggio di 76 a 53 contro una generosa ma discontinua Amatori Messina che pagava lo sforzo del match infrasettimanale giocato contro Cefalù e la contemporanea assenza del play Adorno e dell’ala Arrigo. Il match del Pala Fragapane ha visto i padroni di casa sempre padroni del gioco, nonostante abbiano dovuto rinunciare nel corso del secondo quarto al proprio playmaker Ernesto Savarese, costretto alle cure ospedaliere per una sospetta lesione al setto nasale.

Un'azione di Licata-Amatori Messina
Un’azione di Licata-Amatori Messina

I giocatori in giallo hanno deliziato il numeroso pubblico accorso al Pala Fragapane che ha ammirato con soddisfazione la prestazione del classe ‘96 Antonino Lombardo, in campo tredici minuti e capace di mettere a referto ben otto punti. La partita ha visto un’ottima partenza dei locali che chiudevano in doppia cifra di vantaggio il primo quarto (più dodici sul 22-10) prima del parziale recupero, nei secondi dieci minuti di gioco, del team nero arancio allenato da Mario Maggio che risaliva fino al meno dieci (39-29 all’intervallo lungo). La svolta della gara avveniva alla ripresa del gioco con Licata che sfruttava il dominio a rimbalzo assicurato dalla coppia Pozzo-Falanga (35 punti in due) e piazzava un parziale di 23-16 che portava il vantaggio a quota 17 punti ed archiviava la pratica con dieci minuti d’anticipo. In evidenza anche l’argentino Manattini, preciso al tiro da fuori ed autore di 18 punti, nelle fila ospiti ultimo a mollare il pivot Sebastiano Restuccia, artefice di 23 realizzazioni.

L'Amatori Messina in difesa
L’Amatori Messina in difesa

Domenica prossima altro appuntamento casalingo per Il Vivere & Viaggiare Licata che sfiderà un altra formazione peloritana, l’FP Sport Messina che la segue in classifica, a quota sei punti ma che ha giocato una partita in meno (recupererà mercoledì sera la sfida con Cefalù, ndc) per un match che sicuramente non deluderà le aspettative degli appassionati. L’Amatori Messina invece tornerà a giocare fra le mura amiche del PalaTracuzzi per sfidare l’Agatirno Capo d’Orlando con l’obiettivo di centrare la prima vittoria stagionale.

Studentesca Licata-Amatori Messina 76-53
Parziali: 22-10; 39-29; 62-45
Licata: Lombardo 8, Iacona 2, Pozzo 14, De Caro, La Marca 5, Romeo, Savarese 2, Falanga 21, Incorvaia ne, Manzo 6, Manattini 18. All: Castorina
Amatori Messina: Centorrino 9, Maggio 6, Pistorino 8, Irrera, Di Mauro 2, Mondello 4, Casablanca, Salvo, Restuccia 23, Valitri 1. All: Maggio
Arbitri: Caci ed Esposito

Sebastiano Restuccia, autore di 23 punti
Sebastiano Restuccia, autore di 23 punti

I risultati della 4^ giornata di campionato
Stud. Licata – Amatori Messina         76-53
Virtus Trapani – Paceco                     49-64
F.P. Sport Messina – Nuova Agatirno   60-53
Minibasket Milazzo – Cefalù                 79-60
Mia Basket Messina – Peppino Cocuzza  65-78

CLASSIFICA 4^ giornata:
Stud. Licata e Minibasket Milazzo 8 punti; Peppino Cocuzza 1947 e  F.P. Sport Messina* 6, Cefalù* 4 punti, Nuova Agatirno, Virtus Trapani e Basket Paceco 2,
Amatori Messina e Mia Basket Messina 0.
* 1 partita in meno

Mondo Giovane, Pappalardo: “Priorità ai giovani. Vogliamo dare continuità al progetto”

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Il tecnico Pappalardo
Il tecnico Rosario Pappalardo

Si appresta ad entrare nel vivo la stagione 2013-14 del Mondo Giovane di serie D maschile. Sotto le attente direttive del tecnico Rosario Pappalardo, la compagine messinese ha sostenuto una intensa preparazione in vista dell’avvio del campionato regionale. Un lavoro che si è svolto in un clima di massima applicazione ma anche armonia, con tutti i giocatori che sin dalla prima seduta hanno mostrato forti motivazioni. La parte di natura atletica è stata coordinata dal preparatore Carmelo Ferraro, che ha lavorato in piena simbiosi con il mister Pappalardo.

Ed è proprio con l’esperto allenatore messinese, un esempio di professionalità e ampia competenza in campo pallavolistico, che si è voluto tracciare un bilancio del lavoro svolto fino ad oggi, rivolgendo lo sguardo al campionato di serie D che tra circa un mese aprirà i battenti. “I nostri obiettivi – dice il tecnico del Mondo Giovane – sono di portare avanti il progetto iniziato già la scorsa stagione, improntato sulla valorizzazione dei giovani del vivaio e non solo. Vogliamo dare continuità a questo progetto che mira a fare accumulare esperienza sul campo agli atleti che provengono dal settore giovanile, aiutarli a crescere, acquisendo confidenza con contesti impegnativi come può essere la serie D”.

La preparazione pre-campionato è stata lunga, faticosa ma ha fornito diverse indicazioni all’esperto tecnico del Mondo Giovane, che sul sudore in palestra ha da sempre impostato la sua filosofia di lavoro. “La preparazione è andata bene – dichiara l’allenatore dei biancoazzurri – vi è stata da quest’anno l’opportunità di avvalerci delle prestazioni di Carmelo Ferraro, un professore di educazione fisica che, nonostante fosse alla sua prima esperienza nel mondo della pallavolo, ha dimostrato ampia competenza”.

“La rosa del Mondo Giovane – continua Pappalardo – presenta un elevato tasso giovanile. Peraltro si tratta in buona sostanza di atleti che, nonostante la giovane età, ben conoscono il campionato di serie D per averlo affrontato nella passata stagione. Pertanto potranno contare su un anno di esperienza in più sulle spalle che ha il suo peso. Nel gruppo sono stati poi inseriti a pieno regime altri due atleti del ‘96 e ‘97, Alberto Capillo e Riccardo Germanà. Due innesti pensati non soltanto in prospettiva futura, in quanto sono convinto che potranno dare il loro apporto nel corso della stagione. Senza dimenticare poi le capacità e l’esperienza degli elementi più grandi della rosa”.

Le amichevoli sostenute hanno messo in evidenza luci e ombre, come è normale in questo periodo iniziale della stagione, ma per il campionato Pappalardo è sicuro che la squadra saprà farsi trovare pronta. “Dobbiamo ancora crescere e tanto, il lavoro di preparazione particolarmente intenso sostenuto in queste settimane si è fatto sentire sulle gambe dei miei ragazzi. Qualche indicazione positiva si è vista specie nella prima amichevole. Non bisogna dimenticare che siamo una squadra giovane, direi che è normale avere un andamento altalenante in questa fase. Ci vuole il tempo giusto per trovare la condizione ottimale e la propria quadratura sotto l’aspetto tattico”.

Il pensiero finale è rivolto al girone in cui è stato inserito il Mondo Giovane. “Il campionato si preannuncia particolarmente difficoltoso. Le squadre catanesi si presentano per tradizione come quelle più ostiche da affrontare, hanno sempre fatto grossi risultati. Noi però ci stiamo preparando per il debutto nel migliore dei modi e sono fiducioso sulle capacità dei miei ragazzi e la loro voglia di giocare e divertirsi in campo”.

 

Di Maria scuote i suoi: “Stiamo sentendo il peso della responsabilità. Dobbiamo reagire”

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Una mischia nell'area della Nuova Gioiese (foto Omar Menolascina)
Una mischia nell’area della Nuova Gioiese (foto Omar Menolascina)

Non ha usato giri di parole il tecnico del Città di Messina Gaetano Di Maria per commentare il delicato momento attraversato dalla sua squadra, capace di ottenere soltanto un punto nelle ultime quattro giornate e reduce da un doppio 1-4 casalingo, maturato contro Battipagliese e Gioiese: “Quella di domenica è una sconfitta preoccupante, perché in casa emergono paure e timori che non ci consentono di esprimerci come dovremmo. Ogni volta che subiamo una ripartenza ci sgonfiamo. La responsabilità di dover fare risultato comincia a pesare e qualche ragazzo non è ancora in grado di reggerle”.

Un contrasto tra Costa e Lombardo (foto Omar Menolascina)
Un contrasto tra Costa e Lombardo (foto Omar Menolascina)

Dura l’analisi delle azioni che hanno consentito ai calabresi di battere il giovane Mannino: “Abbiamo subito un paio di gol ridicoli, originati da nostri errori. Non siamo cattivi a sufficienza, non siamo decisi. L’insicurezza, l’ansia, la mancanza di tranquillità spiegano le prime reti. Sul 2-1 che poteva riaprire la contesa abbiamo incassato una terza marcatura con modalità inaccettabili, facendoci scavalcare troppo facilmente. Poi la partita non ha più avuto storia”.

Il calcio di rigore realizzato da Mirco Camarda per il momentaneo 1-2 (foto Omar Menolascina)
Il calcio di rigore realizzato da Mirco Camarda per il momentaneo 1-2 (foto Omar Menolascina)

A fare il resto una direzione arbitrale ampiamente insufficiente: sullo 0-0 è apparso prematuro il rosso rifilato a Munafò, mentre sono stati ignorati almeno due duri interventi a centrocampo su Portovenero: “L’arbitro non stato è coerente nelle sue decisioni. Non dobbiamo comunque cercare sempre alibi puerili. In casa stiamo sbagliando l’approccio e non abbiamo riproposto la personalità mostrata a Licata, non riuscendo a spingere sulla corsia sinistra. Occorrono cattiveria ed agonismo”.

La punizione di Antonio Crucitti, che ha fissato il punteggio sull'1-4 conclusivo (foto Omar Menolascina)
La punizione di Antonio Crucitti, che ha fissato il punteggio sull’1-4 conclusivo (foto Omar Menolascina)

Non è mancata l’autocritica dell’ex allenatore dell’Hinterreggio: “Dobbiamo lavorare tantissimo, ma non mi scoraggio. Quando ho accettato la panchina sapevo che avrei potuto affrontare momenti simili. Dobbiamo invertire la rotta, ritrovare la grinta giovanile. Anche i giocatori meno giovani devono reagire. Probabilmente è anche una mia mancanza, perchè non sono riuscito a stimolarli a sufficienza”.

Lucida anche l’analisi del centrocampista Mirco Camarda, autore dal dischetto della sua prima marcatura stagionale contro la Gioiese: “Sembrava che avessimo ritrovato entusiasmo accorciando le distanze, poi purtroppo abbiamo subito ancora gol. Da un po’ di tempo veniamo puniti ad ogni disattenzione, a mio avviso anche al di là dei nostri demeriti”.

Un fallo sull'attaccante messinese Vincenzo Manfrè (foto Omar Menolascina)
Un fallo sull’attaccante messinese Vincenzo Manfrè (foto Omar Menolascina)

Con l’esclusione del match con il Noto, al “Celeste” la squadra non è riuscita a replicare i successi ottenuti a Ragusa e con la Vibonese: “In casa probabilmente è più complicato esprimersi perché gli avversari si chiudono, lasciandoci meno spazi, e poi ripartono. Non siamo fortunati e l’età media ridotta non ci aiuta, perché i ragazzi si abbattono alle prime difficoltà. Va detto che giocare in dieci ci ha condizionato molto: l’arbitraggio non è stato all’altezza della categoria”.

Domenica la sfida al Due Torri, formazione con la quale Camarda ha disputato un ottimo torneo di Eccellenza, preludio al ripescaggio estivo: “Dobbiamo lavorare sul profilo psicologico. Il derby non è una partita semplice e dopo un doppio 1-4 casalingo sarà ancora più complicato”.

Siac travolta dalla Peloritana nel derby

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pel-siacNon riesce alla SIAC l’impresa di battere la terza forza del campionato. La Peloritana si aggiudica il derby battendo per 7-1 i ragazzi di Grasso. Una compagine troppo forte per il fanalino di coda che non è riuscito a contenere la squadra di Pinto. Mai pericolosa, la SIAC, non è stata capace di invertire la rotta, scivolando verso il gradino più basso della classifica.

La Cronaca. La partita si apre subito con l’infortunio di Mormino, costretto ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco. Al 3’ la Peloritana si porta in vantaggio: il tiro dalla distanza di Garzo s’insacca alla sinistra di De Leo. La SIAC cerca subito di reagire con il contropiede di Abate che spreca malamente calciando addosso al portiere. I padroni di casa rispondono con il tiro di Fede che si spegne alto sopra la traversa. Al 8’ Abate ha l’occasione di ripristinare le distanza, ma il numero nove si allunga troppo la sfera favorendo l’intervento di Giacopello. Al 10’ la Peloritana trova il raddoppio grazie alla complicità di Grasso: il capitano, in area, serve Fumia che non sbaglia. SIAC sotto di due reti. Al 13’ altra occasione per i padroni di casa, ma il traversone di Smiroldo non trova alcun compagno pronto alla deviazione vincente. Scampato pericolo, al 15’ D’Emilio R. prova la conclusione che finisce fuori dallo specchio della porta. Un minuto dopo la SIAC ha l’occasione di accorciare le distanze con Colavita che tanta di risolvere una mischia con una conclusione ravvicinata, Giacopello allontana la sfera. Al 20’ il tiro di Abate, deviato da D’Emilio R, è facile preda dell’estremo difensore Al 21’ la Peloritana finalizza al meglio un’azione cominciata da Garzo, continuata da Fiumia e conclusa da D’Urso. Subìto il gol, la SIAC non riesce a reagire e insacca altre due reti dallo scatenato D’Urso: prima mette in fondo al sacco il traversone di Fede, dopo infila De Leo in uscita. Si va al riposo con il punteggio di 5-0 in favore della Peloritana.azione(1)

Nel secondo tempo la SIAC cambia portiere. Esordio per Pispicia che rileva De Leo. Dopo il palo colpito da De Salvo, è un vero e proprio assalto alla porta bianco-azzurra. Al 2’ i padroni di casa non riescono a sfruttare al meglio un contropiede perdendo clamorosamente la palla. Un minuto dopo Garzo ha una doppia occasione: prima colpisce la traversa a portiere battuto, poi calcia a lato in diagonale. La SIAC si fa vedere dalle parte di Giacopello con il tiro di De Salvo respinto senza problemi dall’estremo difensore. Al 10’ la Peloritana continua l’assalto alla porta di Pispicia, solo le parate del numero uno ospite riescono ad evitare un passivo più pesante . Al 19’ Colavita cerca di imbucare Giacopello dalla distanza, guadagna solo un angolo. Esordio anche per Stracuzzi che gioca una manciata di minuti in cerca della forma migliore. Dopo il pallonetto di Branca, alto sopra la traversa, la Peloritana va due volte in rete con il solito D’Urso fissando il punteggio sul 7-1. Il gol della bandiera porta la firma di R. D’Emilio.

R. D'Emilio
R. D’Emilio

Il prossimo turno prevede l’incontro Asd SIAC-Savio Messina. La gara, valevole per l’ottava giornata del campionato, girone C, di serie C2 di calcio 5, si disputerà presso il “PalaRescifina” sabato 9 novembre alle ore 16.

Sorride invece la SIAC di calcio a 11. Dopo la vittoria contro l’Agostiniana calcio, la squadra di Gigi D’Alessandro si è imposta anche sull’Itala per 1-0, grazie alla rete messa a segno da Quartarone al 25’ della ripresa della sfida valevole per la seconda giornata del campionato di Terza Categoria, girone B.

Il tabellino Sport C. Peloritana-Asd SIAC 7-1 (5-0)

Marcatori: 3’ pt Garzo (P); 10’ pt Fumia (P); 21’, 28’, 29’ pt, 23 st, 30’ st D’Urso (P); 27’ st D’Emilio R. (S).

Sport C. Peloritana: Minutoli G.- Giacopello V.- Fede M.- Germanà G.- Grosso A.- Smiroldo F.- Fazio E.- Garzo C.- D’Urso S. (VK) – Branca C.- Mormino G.- Fumia F. (K). All. Giovanni Pinto.

Asd SIAC: De Leo M.- Pispicia A.- Grasso M. (K)- Russo A. – Abate G.- De Salvo F.- De Vincenzo D.- D’Emilio R. (VK)- D’Emilio P.- Colavita A.- Visconti S.- Stracuzzi L. All. Massimo Grasso.

Arbitro: Pietro Pantè di Barcellona Pozzo di Gotto.

Ammoniti: Abate G.(S), Russo A. (S).

Espulsi: nessuno.

RISULTATI 7^ GIORNATA SERIE C2 GIRONE C: Atl. Villafranca-Mortellito 2-9; Merì-Trinacria 3-3; Nicolosi-Futsal Mascalucia 5-3; Or.Sa. P.G.-Sporting Viagrande 2-5; Salina-Ludica Lipari 8-11; Savio Messina-Real Aci 9-4; Sport C. Peloritana-SIAC 7-1.

CLASSIFICA: Mortellito, Merì 19; Sport C. Peloritana 16; Nicolosi 15; Ludica Lipari 12; Trinacria, Salina 9; Ateltico Villafranca 8; Savio Messina, Futsal Mascalucia 7; Or.Sa. P.G. 6; Real Aci, Sporting Viagrande 5; SIAC 3.

Barcellona, Young: ‘’La mia passione per il basket non ha confini. Ancora oggi non accenna a diminuire’’ (VIDEO)

Young in azione a Forlì
Young in azione a Forlì

E’ stato il grande colpo di mercato della Sigma Barcellona. Alex Young, la guardia titolare del team allenato da Giovanni Perdichizzi, nonostante la giovane età (è un classe 1989) sta confermando sul parquet le ottime qualità tecniche che l’anno precedente, alla prima esperienza in Europa dopo il periodo trascorso ad IUPUI, Indiana University, lo avevano messo alla ribalta in maglia Orlandina, scovato dall’intuito del Ds paladino Giuseppe Sindoni. Le ottime cifre realizzate nella città del Capo (19 punti per partita, ndc) sono state ulteriormente migliorate in questo inizio di torneo in maglia giallorossa come dimostrano i 20 punti di media partita col 55% da due e i 7,5 rimbalzi conquistati, cifre che lo pongono al secondo posto della classifica di realizzatori di tutto il campionato (dietro lo jesino Goldwire, ndc). Il giocatore nativo di Indianapolis, autore di 28 punti nell’ultima trasferta vinta dai giallorossi a Forlì, si è raccontato ai microfoni dell’Ufficio Stampa di Barcellona, spaziando a trecentosessanta gradi dall’aspetto tecnico sino a quello extrasportivo.
‘’Ho tre fratelli e due sorelle- esordisce il giocatore che parla della sua infanzia- sono cresciuto con mia madre e i nonni, non ho mai conosciuto mio padre, ma ho sempre avuto attorno a me l’affetto dei miei amici e della mia famiglia. Non ho paura di difendere me stesso e le mie idee. Tra gli insegnamenti ricevuti penso che bisogna sempre seguire i propri sogni, difenderli con forza da chi vuole impedirti di essere ciò che vuoi’’.

La bandiera dell'Indiana, suo Stato natale
La bandiera dell’Indiana, suo Stato natale

Il ragazzo americano parla del suo amore viscerale per la pallacanestro, sport diventato ormai un lavoro: ‘’Mi sono innamorato di questa disciplina in seconda elementare a 7/8 anni. Col tempo ho capito di avere talento per questo sport, così tutti i pomeriggi dopo la scuola andavo ad allenarmi per migliorare le mie qualità con una passione che ancora oggi non accenna minimante a diminuire’’.

Young apre una breve parentesi sul campione NBA Larry Bird, un mito per lui e per tutti gli abitanti dell’Indiana.
‘’Lui è una leggenda per tutti i campionati vinti (ha giocato per tutta la carriera coi Boston Celtics vincendo in 13 anni tre titoli NBA, ndc) non era uno tra i giocatori più atletici, ma si allenava duramente. Grande leader dentro e fuori dal campo, è il migliore esempio da seguire per chi come me vuole diventare un giocatore professionista. Per gli abitanti dell’Indiana sarà sempre ‘’The Legend’’.

Young dedica un canestro ai tifosi di Barcellona
Young dedica un canestro ai tifosi di Barcellona

Young ritorna poi a parlare del suo impatto con il mondo del College e sulle difficoltà incontrate nell’anno da matricola.
“Venire dal liceo ed approdare al College è completamente diverso. Ci sono tanti cambiamenti, specie nell’approccio mentale con una nuova realtà, ad esempio qui gli insegnanti non ti dicono di studiare per passare l’esame, si aspettano semplicemente che tu faccia il tuo dovere, devi essere più responsabile. Altra difficoltà riscontrabile è l’adattamento con la vita del College, in ogni ambito, compreso il basket, tutto è più intenso rispetto al liceo. In squadra ogni ragazzo è un buon giocatore, ognuno è il migliore del liceo di provenienza, per cui si è tutti sullo stesso livello. Nonostante le qualità tecniche in tuo possesso, tutti devono ripartire dal basso”.

Ecco la personale ricetta tracciata dall’atleta di Barcellona: “Devi trovare il modo per portare il gioco ad un livello superiore, seguendo il proprio programma di allenamenti”.
Quando hai qualità indiscusse è normale che la gente si aspetti molto da te, ecco come Young ha gestito il fatto di essere una “College star”.

Alex Young schiaccia
Alex Young schiaccia

‘’Mi piace far emozionare il pubblico con le mie giocate, è sempre stato il mio primo obiettivo, sia come giocatore universitario che poi da professionista. Con i successi arriva di conseguenza la pressione, è normale, specialmente se hai attorno tanti tifosi. Pur avendo abbattuto alcuni record universitari, io tendo a rimanere lo stesso, una persona umile con i piedi ben piantati a terra. Ho notato che molta gente si ispirava a me, alle mie qualità, questa è una cosa fantastica. In fin dei conti sono una persona normale, che ha sempre amato questo sport e che ha incontrato le persone giuste. Ci vuole molta forza mentale’’.
Infine l’atleta della Sigma racconta il momento più bello vissuto al College: “Certamente l’aver infranto record vecchi di almeno dieci-quindici anni, scrivere il mio nome nelle statistiche, perché anche se in futuro qualcuno li infrangerà, il tuo nome rimarrà scritto e verrai ricordato da chi ti ha visto giocare”.

Questa l’intervista video alla guardia della Sigma Barcellona, Alex Young:

Archiviato il sesto pari stagionale. Uomini contati in difesa in vista di Gavorrano

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L'esterno del Messina Giuseppe Quintoni in fase di copertura (foto Luca Maricchiolo)
L’esterno del Messina Giuseppe Quintoni in fase di copertura (foto Luca Maricchiolo)

Al Messina non sono bastate una prova generosa ed una ripresa in crescendo per battere il Cosenza capolista. Anzi, ai punti, sono stati proprio i silani a costruire le occasioni da rete più nitide. Se Mosciaro non avesse peccato d’imprecisione e Lagomarsini non si fosse opposto da campione ad un paio di insidiose conclusioni probabilmente sarebbero stati gli ospiti a celebrare un nuovo successo. Sarebbe stata comunque una punizione eccessiva ed immeritata per i giallorossi, che la possibilità di centrare l’impresa l’hanno accarezzata grazie alla verve di Costa Ferreira e Quintoni sulle corsie esterne ed alla solidità di Bucolo in mezzo al campo. Il più incisivo però è stato Chiaria, fermato da Frattali, l’ex portiere del Frosinone che insieme all’ispiratissimo De Angelis, compagno di Lasagna ad Avellino, è una delle stelle dell’organico dei rossoblu. Anche Alessandro, Guidi e Calderini hanno mancato il colpo grosso, per la disperazione di Cappellacci, bravo nel fare rendere subito al massimo un gruppo totalmente rinnovato, composto per sette undicesimi da atleti che militavano in Prima Divisione fino a qualche mese fa e che ha visto la conferma del solo Mosciaro rispetto allo scorso torneo di serie D.

Il portoghese Pedro Miguel Costa Ferreira gestisce un possesso  (foto Luca Maricchiolo)
Il portoghese Pedro Miguel Costa Ferreira gestisce un possesso (foto Luca Maricchiolo)

Il Messina non manteneva la propria porta imbattuta dalla terza giornata ed al cospetto della formazione più continua in questo avvio di stagione ha sfoggiato una reazione d’orgoglio, che accresce i rimpianti per qualche punto di troppo lasciato per strada nelle scorse settimane. È mancato soltanto il gol ad un gruppo che, dopo avere ottenuto ben sei pareggi nelle prime dieci uscite stagionali, con l’unico acuto arrivato contro l’Arzanese fanalino di coda, punta adesso ad ottenere i tre punti domenica prossima sul campo del Gavorrano, per ritrovare quella tranquillità che in fondo è la principale arma del Cosenza. Consistente la cornice di pubblico: circa 2.500 gli spettatori accorsi al San Filippo per un big-match confermatosi tale nonostante la classifica asfittica dei giallorossi, terzultimi a -5 dall’ottavo posto che garantisce l’accesso diretto alla C unica. L’inizio della risalita dovrà forzatamente iniziare dalla prossima sfida: in Toscana è annunciata una retroguardia sensibilmente rinnovata, per via delle contemporanee squalifiche di Ignoffo e De Bode. Il tecnico Catalano è chiamato a studiare le contromosse, nella speranza che la dea bendata si ricordi di un Messina al quale manca sempre l’ultimo passo utile ad avviare il cammino che dovrà condurlo alla seconda promozione consecutiva.

Il direttore generale del Messina Vincenzo Lo Monaco, l'ex terzino del FC Alessandro Parisi ed il patron Pietro Lo Monaco hanno seguito la gara con il Cosenza dalla Tribuna B (foto Luca Maricchiolo)
Il direttore generale del Messina Vincenzo Lo Monaco, l’ex terzino del FC Alessandro Parisi ed il patron Pietro Lo Monaco hanno seguito la gara con il Cosenza dalla Tribuna B (foto Luca Maricchiolo)

Con due centrali indisponibili per le decisioni del Giudice Sportivo, probabile la promozione nell’undici titolare di Caldore, già schierato nel finale al posto dell’acciaccato Cucinotta, la cui presenza domenica è in serio dubbio. Le sue condizioni sono state monitorate alla ripresa dallo staff medico, che lavora anche per recuperare definitivamente Maiorano. Soltanto un lieve acciacco invece per Silvestri, che sarà invece regolarmente al suo posto nella sfida del “Malservisi”. La formazione del piccolo centro della provincia di Grosseto ha ottenuto appena quattro punti nelle ultime sette gare e per non vanificare il ripescaggio ottenuto in estate con largo anticipo, in virtù dell’attuale penultimo posto in graduatoria, ha deciso di congedare l’ormai ex tecnico Gabriele Cioffi. A preparare la sfida con il Messina è il 54enne pisano Marco Masi, lo scorso anno alla guida del Borgo a Buggiano in Seconda Divisione, che portò alla salvezza sul campo, anche se poi il club non si è iscritto al campionato successivo.

Prima gioia stagionale per la Pallavolo Messina

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Pallavolo Messina-Altamura (19)Prima vittoria nel torneo di B1 per la Pallavolo Messina che si è imposta al PalaWoytjla di Martina Franca. L’affermazione al tie-break (20-25; 23-25; 25-23; 25-18; 8-15) è valsa i primi importantissimi punti di questa stagione. «Questa vittoria ha un’importanza particolare, perché conquistata fuori casa e contro una nostra diretta concorrente» dichiara il dg Roberto Bombara, che ha accompagnato i ragazzi in Puglia. «Sono orgoglioso dei nostri atleti, che sono riusciti a dimostrare coesione ed affiatamento in campo ed hanno affrontato questa sfida come una squadra rodata».

Con Princiotta fermo per un leggero infortunio, per Caravello è arrivata l’occasione di partire titolare. Spazio anche a Mastronardo, Degli Esposti e De Francesco, che hanno costruito insieme ai compagni questo sudato quanto meritato successo. «Dopo i primi due set – aggiunge Bombara – abbiamo subito il ritorno della Pallavolo Martina, che aveva il pubblico sugli spalti dalla sua parte. Tutta la squadra, però, ha risposto bene sia a muro che in difesa, giocando anche un ottimo servizio. Il terzo set, in particolare, è stato molto combattuto, ma non abbiamo smesso di giocare neanche quando ci trovavamo in svantaggio. Abbiamo chiuso in modo impeccabile in un quinto tempo spettacolare: dall’esterno tutti hanno potuto apprezzare una squadra più matura».

A fine gara il presidente Giorgio Muscolino ha esultato per il risultato: «Questa prima vittoria è dedicata ai ragazzi ed al mister, che hanno creduto e credono nella nostra società ed in questo progetto. Lo meritano per il grande lavoro che stanno facendo giorno dopo giorno, da veri professionisti. Ed è dedicata anche a tutti i dirigenti che quotidianamente lavorano per far crescere questa realtà».

Prossimo appuntamento di prestigio sabato 16 novembre alle ore 18 tra le mura amica del PalaJuvara contro il Club Italia, formazione under 20 della Nazionale italiana.

PALLAVOLO MARTINA: Polignino 3, Massafra, Lerna, Siena 8, Iorno 5, Ceppaglia 5, Giunta (L), Sarpong 25, Fortunato, Montanaro, Russo, Pagliaroli 24. Totale ricezione perfetta: 52% – Muri: 6 Coach: Vincenzo Bisignano.

PALLAVOLO MESSINA: Pagliara 3, Scimone 2, Schipilliti 9, De Francesco 1, Fasanaro 24, D’Andrea 24, Caravello 14, Alaimo (L), Ruggeri (L), Mastronardo, Degli Esposti. Totale ricezione perfetta: 62% – Muri: 7 Coach: Flavio Ferrara. Direttori di gara: Pierpaolo Di Bari (Fasano) – Marco Colucci (Matera)

 

Giornata storta per il Mondo Giovane in Coppa Trinacria

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Mondo Giovane 10La prima partita ufficiale della stagione ha riservato poche soddisfazioni al Mondo Giovane. Di scena sul campo della Pallavolo Oliveri per l’esordio in Coppa Trinacria, le ragazze del tecnico Nino Capillo hanno lasciato l’intera posta in palio alle locali che si sono imposte per 3 a 0 (25-17; 25-17; 25-19 gli score dei set). Sconfitta meritata quella subita dal Mondo Giovane, giunta al termine di una prestazione collettiva che è risultata essere inferiore alle effettive potenzialità. Tanti gli errori commessi dalle atlete bioancoazzurre in tutti i fondamentali che hanno finito con l’agevolare il compito della Pallavolo Oliveri, cui è stato sufficiente disputare una partita diligente per aggiudicarsi l’intera posta in palio.

L’andamento dei tre set è stato in buona sostanza sempre lo stesso con le giocatrici di casa che mostravano subito un impatto migliore costruendo nella prima metà dei parziali quel vantaggio di 5-6 punti che alla fine si rivelava determinante. Il Mondo Giovane, cui come impegno e determinazione non si può rimproverare nulla, con delle piccole serie di punti consecutivi provava a ricucire il gap ma veniva a mancare la continuità nella costruzione del gioco. Alla fine gli sforzi delle atlete di mister Capillo finivano con l’essere vanificati da una serie di errori che permettevano alla Pallavolo Oliveri di ristabilire le distanze. L’emozione della prima gara “vera” della stagione, con i punti in palio, ha sicuramente influito come anche il fatto di non avere potuto affrontare la gara con tutti gli elementi della rosa a disposizione, ma non devono diventare un alibi per una prova che poteva essere migliore.Mondo Giovane 11

“Archiviamo questa partita come la classica giornata storta in cui tutto è andato al contrario di come ti aspettavi – è l’analisi di fine gara del tecnico Nino Capillo -. Sono stati commessi tanti errori nel corso dei tre set, in tutti i reparti che hanno finito con il pesare sul risultato. La Pallavolo Oliveri è una bella squadra per carità: ha disputato una partita diligente, con un buon lavoro in difesa e limitando gli errori ma devo dire che noi le abbiamo agevolato il compito”.

Le attenzioni sono già rivolte alla prossima sfida di Coppa Trinacria con la Polisportiva Volley Acireale. “Abbiamo già voltato pagina, il pensiero è rivolto al futuro: mi aspetto una prestazione diversa, anche come approccio mentale all’incontro. Certo l’avversario è una spanna superiore ma per me è fondamentale vedere la squadra esprimersi in linea con quelle che sono le sue effettive capacità”.

Questa la formazione del Mondo Giovane: Nancy Famulari, Alessia Donato, Martina Basile, Giorgia De Grazia, Ludmila Oteri, Katia Catano (K), Eleonora Lauricella, Federica Currò (L), Valentina Grillone, Simona Vento, Ilenia De Luca, Giulia Celesti