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Promozione – Amante, con l’Igea la vendetta dell’ex. “A Viagrande sto bene, ma senza rinforzi si rischia di retrocedere”

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L'attaccante Peppe Amante con la maglia biancazzurra dello Sporting Viagrande, durante l'ultimo match con l'Igea Virtus (Foto di Puccio Rotella)
L’attaccante Peppe Amante con la maglia biancazzurra dello Sporting Viagrande, durante l’ultimo match con l’Igea Virtus (Foto di Puccio Rotella)

Domenica scorsa si è tolto lo sfizio del cosiddetto “gol dell’ex” contribuendo in maniera determinante al successo casalingo del suo Sporting Viagrande, a spese dell’Igea Virtus nelle cui file aveva militato tra settembre e dicembre 2012 (7 reti in quindici partite). Riflettori puntati sul bomber messinese Peppe Amante che, con l’ultima segnatura, è salito a quota 4 reti personali (“tutte su azione”, come tiene a sottolineare con orgoglio) in nove gare disputate nel primo torneo di Eccellenza della sua carriera. Un bottino da non disprezzare per un esordiente nella massima categoria regionale, ma che ovviamente può e deve essere migliorato, per il bene della propria squadra ma anche per le fortune del giocatore che, come qualsiasi attaccante, punta a raggiungere al più presto possibile la “doppia cifra”.

Tre punti, quelli con l’Igea Virtus, equivalenti a una boccata d’ossigeno per lo Sporting Viagrande, che lascia le ultime due posizioni del girone B di Eccellenza (quelle che a fine campionato costano la retrocessione diretta) per salire a quota 8 punti, al terz’ultimo che vale i possibili play-out salvezza. “A Viagrande sto benissimo – esordisce Amante  – e la mia prima avventura in Eccellenza  si sta rivelando per me un’esperienza bellissima. Ci sono quattro-cinque squadre abbastanza forti, per il resto regna un certo equilibrio. Certo, rispetto alla Promozione posso dire di aver trovato un livello nettamente superiore”.

Poi il giocatore messinese passa a soffermarsi sulla precaria situazione di classifica della propria attuale squadra.  E, in vista della prossima finestra di calciomercato fissata per dicembre, preferisce lanciare a chiare lettere il proprio messaggio sin da adesso, e  dopo una vittoria di cui è stato uno dei principali artefici. “Premetto che sono molto grato al presidente e alla società dello Sporting Viagrande che per me affrontano notevoli sacrifici – aggiunge Amante -. Pertanto farò di tutto per onorare sino in fondo l’impegno preso con loro, ma se vogliamo salvarci è fondamentale rinforzare la squadra con almeno tre elementi di categoria abituati a lottare per la permanenza. Qualora ciò io non avvenisse, a dicembre io prenderei in seria considerazione l’ipotesi di accasarmi altrove: già ora  le offerte non mi mancano, sia dall’Eccellenza che da diverse squadre di Promozione che puntano al salto di categoria”.

Mondo Giovane, sfiorato il colpo contro Acireale

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MG- Acireale (1)Il Mondo Giovane conclude la sua esperienza in Coppa Trinacria con una sconfitta maturata al tie-break contro la quotata Polisportiva Acireale, ma può sorridere per la prestazione che ha fornito diverse indicazioni positive in ottica campionato. Davanti al suggestivo colpo d’occhio di una Palestra “Giorgio La Pira” gremita di pubblico e calore, si è assistito a un incontro vibrante, ben giocato da entrambe le squadre. I set sono stati alquanto combattuti come del resto ben sintetizzano i punteggi finali.

Fatta eccezione per un black out accusato nel secondo set (perso 8 a 25), le ragazze di mister Antonio Capillo hanno giocato su livelli elevati in tutti gli altri quattro parziali, mostrando una chiara crescita sia fisica che tecnica. Nel primo si è assistito a una partenza lanciata del Mondo Giovane che si porta subito avanti, arrivando a toccare un vantaggio cospicuo di 6-7 punti, che solo nelle fasi finali Acireale riusciva a ridurre ma senza poterne cambiare l’esito. Finisce con le biancoazzurre di casa che con il punteggio di 25 a 21 portano in perfetta parità il conto dei set. Ma uno degli aspetti che meritano maggiore risalto è lo spirito di reazione dimostrato dal Mondo Giovane quando, sotto per 2 a set a 1, non si è disunito ma ha ripreso a sviluppare il suo gioco dando vita a un quarto set giocato punto a punto. Un continuo susseguirsi di piccoli strappi, ora operati dalle atlete di casa ora dalle avversarie; alla fine sono le padrone di casa a trovare il colpo di coda risolutore per spuntarla ai vantaggi (26-24) rimandando l’epilogo al tie-break.Mg-Acireale (4)

Il quinto e decisivo set rispecchiava il clima di grande equilibrio dei precedenti, con il Mondo Giovane che conduceva di un paio di lunghezze per lunghi tratti; nel finale erano le acesi a dimostrare una maggiore freddezza, tale da permettergli di recuperare e aggiudicarsi la vittoria e il passaggio del turno. Il Mondo Giovane chiude il girone di Coppa con il primo punto della stagione ma soprattutto guarda con più fiducia al campionato di serie D che la prossima settimana alzerà il sipario con la trasferta di S. Agata di Militello: avversario la Pgs Auxilium, compagine retrocessa dalla serie C e un buon test per entrare sempre più in confidenza con la nuova categoria.

Il Savio fa festa per la prima vittoria

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Savio-Letojanni (12)E’ buona la prima in casa del Savio. Le ragazze di mister Russo bagnano il debutto in campionato tra le mura amiche del PalaJuvara con una vittoria fortemente voluta al cospetto del Caffè Lo Re Volley Letojanni. Finisce 3 a 1 in favore delle padrone di casa ma non è stato un incontro privo di insidie. La compagine di mister Micalizzi si è dimostrata un complesso con delle buone potenzialità tecniche e soprattutto nei primi due set ha creato non poche difficoltà a Miranda e compagne. Il Savio, viceversa, ha evidenziato dei miglioramenti rispetto al debutto di Giarre, sia nella fase difensiva che in quella di contrattacco, ma deve ancora lavorare per raggiungere una certa continuità di gioco nell’arco dei tre set. Da limare anche qualche dettaglio al servizio, dove si è registrata una percentuale di errori un po’ troppo alta. In compenso la squadra ha difeso con più intensità, ha cercato di mostrare un gioco semplice, lineare e nelle fasi difficili non si è mai disunita, trovando la forza di portare a casa il successo.

L’avvio del primo set del Savio è un po’ contratto: l’emozione del debutto in casa si fa sentire e porta a qualche errore di troppo. Sicuramente migliore l’approccio di Letojanni che sospinta dalle giocate del trio Gullotta-Di Bella e Rinaldi mantiene un vantaggio di un paio di punti per tutto il set (5-8; 9-11). Il team di mister Russo non demorde e sfruttando i suoi terminali offensivi principali si riporta in parità a metà frazione (16-16). Una situazione di sostanziale equilibrio che prosegue fino al 20 pari, quando qualche forzatura di troppo in attacco delle padrone di casa e l’esperienza della Gullotta consegnano il set al Letojanni.Savio-Letojanni (11)

Il secondo set vede un Savio più convinto che, dopo i primi scambi di studio da parte delle due squadre, da vita a un primo strappo portandosi sul +4 (11-6) ma Letojanni non si arrende e si mantiene sempre a contatto dell’avversario per poi operare l’aggancio sul 18 a 18. Si va avanti con una serie di mini break realizzati ora da una ora dall’altra squadra che non spostano gli equilibri in campo. Si vedono scambi lunghi, mentre in attacco Miranda e Chiofalo in casa Savio e Gullotta-Di Bella per il Letojanni sembrano avere una maggiore verve realizzativa. Il finale stavolta premia il Savio: sul 22 pari è Irene Ferraro a dare il via con una sua combinazione vincente al break di tre punti consecutivi che vale l’1 a 1 nel computo dei set.

Il parziale successivo ricalca nella prima metà l’andamento dei precedenti (5-5; 13-13) ma è il Savio ad avere la lucidità di trovare le soluzioni migliori nei momenti cruciali, tanto da allungare il passo sul 21 a 15 siglato dal primo tempo di Vasi. Le ragazze di Russo non si lasciano sfuggire di mano l’inerzia e si aggiudicano il set con uno scarto finale di otto lunghezze (25-17). L’ultimo game si incanala fin dall’avvio sul binario favorevole al Savio, quando con un positivo turno in battuta di Gloria Scimone si porta avanti 9 a 1. Un ritardo che Letojanni si porterà dietro per il resto del set (16-9 a metà partita). Il Savio si aggiudica i primi tre punti e continua il suo percorso di adattamento alle difficoltà che riserva la serie C.

Tutte le atlete hanno assolto alle direttive del tecnico messinese in maniera corretta, mostrando cuore e orgoglio dopo l’amarezza del debutto precedente. Una nota speciale spetta a Laura Chiofalo che, pur essendo alla sua prima partita da titolare nel Savio, ha giocato con un atteggiamento e una determinazione da “veterana”, prendendosi non poche responsabilità in attacco dove, con i suoi 16 punti, è risultata essere la seconda migliore marcatrice, dopo la Pilar. “Venivamo da una settimana difficile – è la disamina dell’allenatore Giovanni Russo dove tra infortuni e malanni di stagione non abbiamo potuto lavorare a ranghi completi. Sono arrivati alla fine tre punti pesanti contro un avversario non facile da affrontare. Le ragazze sono serene, le vedo impegnarsi con grande concentrazione e senza risparmiarsi. Possiamo migliorare ancora tanto e loro sono le prime ad esserne consapevoli”.

Anche dall’infermeria incominciano ad arrivare segnali positivi. “Oltre alla prestazione della squadra e alla vittoria, l’altra nota lieta della serata è stato il ritorno in campo nelle fasi conclusive del quarto set di Brunella Bitto, reduce da un infortunio che l’ha tenuta ferma per sei mesi. Si tratta di un recupero importante per noi: Brunella sta lavorando per raggiungere la condizione atletica ottimale. Procede bene anche il recupero di Roberta Centorrino che ha ripreso ad allenarsi con le compagne e stiamo elaborando un piano per il pieno recupero della Leandri”.

PGS SAVIO MESSINA-CAFFE’ LO RE LETOJANNI 3-1

(Set: 22-25;25-22;25-17;25-17)

PGS SAVIO MESSINA: Anastasi, Vasi, Miranda Pilar, Ferraro, Centorrino (K), Chiofalo, De Francesco, Scimone, Bitto, Sicari, Bonfiglio (L), Leandri. All. Giovanni Russo

CAFFE’ LO RE LETOJANNI: Ferrara, Gullotta (K), Pennisi, Alosi, Di Bella, Rinaldi, Savoca A., Savoca M., Messina, Ientile (L), Trimarchi, Rizzo. All. Natale Micalizzi

Arbitri: Maria Luisa Torre e Gianluca Ferraloro

Successo convincente per il Messina Volley

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meIl Messina Volley vince nettamente per 3-0 la prima sfida casalinga del campionato di Serie C, la seconda di calendario, ai danni della Pgs Juvenilia di S. Giovanni La Punta Catania. E’ stata una gara condotta sempre a senso unico da parte delle atlete messinesi di mister Cacopardo, che hanno giocato senza sbavature tattiche contro le volenterose, ma poco incisive, ospiti etnee.

Nei primi due set il “monologo” giallorossoblu ha consetito in pochi minuti di mettere in cassaforte i parziali , entrambi abbastanza eloquenti ed identici (25-9). L’imprecisa ricezione ospite non permette alle ragazze catanesi di opporre giocate efficaci anche nel terzo set, che risulta leggermente equilibrato in fase d’avvio, per poi concludersi con il punteggio di 25-16. Domenica prossima, alle ore 18, per il Messina Volley un’altra gara in casa al PalaRescifina. Avversario costituito dal Volley ‘96 Milazzo di coach Salmeri.

Messina Volley – Pgs Juvenilia 3-0 (25-09 / 25-09 / 25-16)

Messina Volley : D’Andrea, Mento, Rando A., Carollo, Criscuolo, Fabiano, Laganà, Montalto, Carnazza, Donato (k), Spadaro, Rando V.(L1), Galletta (L2). All. Danilo Cacopardo.

Pgs Juvenilia: Chiarenza, Restivo, Sarto (k) , Coco, Moreno, Giordano, Zappalà, Di Benedetto, Tracina, Di Pietro, Seminara (L) . All. Vitello

Arbitri : Visalli Giulia (Me) e Scinelli Alessandra (Me).

Esaltante successo del Futsal Peloro nella “tana” della capolista

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Giocatori Futsal Peloro MessinaProva super del Futsal Peloro Messina nella decima giornata di serie C1 di calcio a 5. La squadra giallorossa si è imposta, infatti, a San Giovanni La Punta sul campo della capolista M&M Futsal (0-1), centrando, così, la quarta vittoria di fila. Gara agonisticamente valida e tatticamente perfetta da parte dei ragazzi allenati da Corrado Randazzo, che hanno confermato anche contro un avversario forte ed ambizioso di potersi giocare la partita con tutti e di avere la migliore difesa del torneo con sole 16 reti al passivo. Ottimo il primo tempo, nel quale Di Dio e compagni hanno creato diverse occasioni da gol e sbloccato il risultato, nel finale, con un tiro di Giuseppe Bruno, deviato da un difensore. Palpitante la ripresa, che ha visto gli etnei cercare di pareggiare con più insistenza, non riuscendo, però, mai a schiacciare i peloritani neanche quando questi sono rimasti in inferiorità numerica per l’espulsione rimediata da Andrea Consolo (doppia ammonizione).

Salvatore Giordano (Futsal Peloro Messina)
Il pivot Salvatore Giordano

Nel resoconto del match vanno aggiunti tre liberi falliti, due dal Futsal Peloro con Giovanni Imbesi e Consolo, ed uno dai locali, mirabilmente parato a Marco Farina dal sempre reattivo Giovanni Felis. In classifica, grazie a questo pesante successo, la compagine del presidente Paolo Santoro è salita a quota 16 punti e si trova ora a tre lunghezze dalla zona playoff e ad altrettante da quella playout, ma quel che più conta è l’aver trovato la personalità di chi vuole recitare un ruolo da protagonista. Male, invece, l’Under 21, superata, sul parquet del “PalaMili”, dai calabresi del Cataforio con il punteggio di 0-3 nella sesta giornata del campionato nazionale di categoria. I messinesi sono rimasti, così, al penultimo posto in graduatoria, assieme al Catanzaro C5, con appena un’affermazione all’attivo, a fronte di cinque sconfitte.

RISULTATI 10^ GIORNATA SERIE C1: Azzurri Futsal Palermo-Arcobaleno Ispica 4-3; Città di Leonforte-Mascalucia C5 3-2; Futsal Catania-Nissa Futsal 1-6; Harbur Sporting Club-Pro Gela 9-4; Juventus Club Scirea-Ennese 5-1; M&M Futsal-Futsal Peloro Messina 0-1; Real Calcio-Mabbonath 2-3; Virtus Termini-Regalbuto 2-2.

Giocatori Futsal Peloro Messina1CLASSIFICA: M&M Futsal, Nissa Futsal, Harbur Sporting Club e Azzurri Futsal Palermo 21; Pro Gela e Juventus Club Scirea 19; Arcobaleno Ispica e Città di Leonforte 17; Futsal Peloro Messina 16; Ennese 15; Regalbuto 13; Mabbonath 10; Real Calcio 4; Virtus Termini 2; Futsal Catania 0.

RISULTATI 6^ GIORNATA UNDER 21: Catanzaro C5-Città di Villafranca 5-6; Futsal Melito-Kroton C5 2-0; Sant’Isidoro-Acireale 2-9; Catania C5-Fata Morgana 7-1; Futsal Peloro Messina-Cataforio 0-3. Risposava: Augusta.

CLASSIFICA: Acireale 15; Futsal Melito 13; Sant’Isidoro 12; Città di Villafranca e Cataforio 9; Fata Morgana e Augusta* 6; Futsal Peloro Messina e Catanzaro C5 3; Kroton C5 0. * Augusta -3

 

L’Upea sbanca anche Torino, quarta vittoria per la banda Pozzecco

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Prosegue spedita l’ascesa dell’Upea Orlandina che s’impone al PalaRuffini nel settimo turno della LNP Adecco Gold contro la Manitel PMS Torino ed allunga a quattro la striscia di vittorie consecutive.

Time Out Upea a Torino
Time Out Upea a Torino

Il gruppo paladino agli ordini di coach Pozzecco, pur privo di Sandro Nicevic fermato da una contrattura, prevale sui piemontesi di coach Stefano Pillastrini che come noto palesavano le defezioni  dell’ala azzurra Mancinelli e del play statunitense Steele.

Prezioso il contributo offerto nel convulso finale da Matteo Soragna che seppure non al meglio per i postumi dell’infortunio patito nel derby con Barcellona, ha messo la sua grande esperienza al servizio del gruppo nebroideo.

Ottima la partenza dei siciliani che con l’iniziale break di 0-8 gelano il pubblico presente sugli spalti di un impianto gremito nonostante la diretta streaming offerta sul sito della LNP. Basile, Mays, Archie e soprattutto l’ex Marco Portannese sono i grandi protagonisti delle prime due frazioni di gioco contraddistinta da alcune fasi alterne ora per la PMS, ora per i siciliani.

Marco Portannese in azione contro Ferentino
Marco Portannese in azione contro Ferentino

All’intervallo i paladini giungono avanti di 11 punti (34-45) grazie ad un canestro sulla sirena dell’agrigentino, ed al rientro è Benevelli a rispondere alle prime velleità di rivalsa dei locali.

L’Orlandina è anche in grado di scavare un rassicurante break che arriva a toccare anche i venti punti, dimezzatosi alla fine del terzo periodo. Un distacco che viene ulteriormente eroso in principio dell’ultimo, con Torino che sembra fiutare l’impossibile rimonta, ma il talento e l’esperienza a disposizione degli atleti agli ordini del Poz sono decisivi nel congelare il divario che viene amministrato nel finale con la sfida chiusa sul finale di 76-82.

Tabellino:

Manital PMS Torino-Upea Capo d’Orlando 76-82

Parziali: 18-24; 16-21; 16-15; 26-22;

Manital Torino: Stojkov 3, Evangelisti 11, Chessa 6, Wojciechowski 17, Gergati 16, Sandri, Amoroso 23, Mascolo ne, Bianchi ne, Baldasso ne. All. Stefano Pillastrini

Upea Capo d’Orlando: Basile 6, Soragna 2, Laquintana, Benevelli 12, Portannese 18, Mays 20, Archie 20,Cefarelli 4, Ciribeni ne. All. Gianmarco Pozzecco

Quarta sconfitta stagionale per l’Elettrosud Brolo

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Quarta gara stagionale nel torneo di Serie A2 Maschile ed altrettante sconfitte per l’Elettrosud Volley Brolo. I “leoni” biancoblu che ancora inseguono il primo set vinto, sono superati tra mille rimpianti, al PalaPrincipi dalla B-Chem Potenza Picena.

Gromadowski e Visentin
Gromadowski e Visentin

Una sfida quella in terra marchigiana avara di soddisfazioni per il gruppo guidato del presidente Salvo Messina che accarezza l’idea di imporsi nel corso dei primi due set dove si presenta sempre avanti nel risultato, prima del decisivo rush finale conclusosi con i vantaggi che premiano la squadra della provincia di Macerata. Il primo per 28-26, ed il secondo per 31-29.

Una buona prova per il gruppo guidato dal tecnico italo-argentino Jorge Cannestracci almeno rispetto alle precedenti uscite, ma ancora deludente sul piano del risultato che ha premiato il sestetto di mister Graziosi che nel terzo set si è imposto in volata per 25-22.

Time Out dell'Elettrosud Brolo
Time Out dell’Elettrosud Brolo

Nel prossimo turno, nuovo impegno esterno per Visentin e compagni che saranno impegnati sul campo degli abruzzesi dell’Ortona.

Tabellino incontro:

B-Chem Potenza Picena-Elettrosud Volley Brolo 3-0

Parziali Set: 28-26, 31-29, 25-22;

B-Chem Potenza Picena: Moretti 19, Pinelli 3, Tobaldi 5, Zamagni 9, Bolla 16, Lipparini 4, Miscio, Zampetti ne, Berni ne, De Leo, Caciorgna ne, Romiti (L). Allenatore: Gianluca Graziosi.

Elettrosud Volley Brolo: Gromadowski 21, Visentin 1, Sesto 7, Di Franco 10, Bertoli 8, Boff 7, Muscarà, Riolo ne, Santangelo ne, Colarusso, Nuzzo 3, Rizzo (L). Allenatore: Jorge Cannestracci.

Arbitri: Massimo Montanari (1°) e Luca Saltalippi (2*). Durata: 1 ora e 38 minuti (33′; 37′; 28′).

Riepilogo dei risultati del 4° Turno:

Caffè Aiello Corigliano-Cassa Rurale Cantù 1-3

Coserplast Openet Matera-Vero Volley Monza 3-1

Tonazzo Padova-Itely Milano 3-1

Sidigas HS Avellino-Sieco Service Ortona 3-0

Globo Banca Pop. Frusinate Sora-Materdomini Castellana Grotte 3-1

B-Chem Potenza Picena-Elettrosud Brolo 3-0

Serie D – Pioggia di gol sull’Orlandina, l’Akragas si conferma seconda

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Pioggia e gol caratterizzano la sfida del “Ciccino Micale” di Capo d’Orlando dove l’Orlandina, per l’undicesimo turno del Girone I della Serie D, ospitava la vicecapolista Akragas.

Esultanza Akragas al Micale
Esultanza Akragas al Micale

Una sfida a distanza anche tra due tecnici figli della provincia di Messina come Beppe Raffaele, ex di turno, ed il raccuiese Pino Rigoli che guida la compagine della Valle dei Templi che s’impone sui Nebrodi per 1-4,, e si conferma prima inseguitrice del Savoia.

Tante assenze in casa paladina con le assenze per squalifiche (Russo, Calabrese, Gatto e D’Agostino) che si sommano ad altre indisponibilità tra cui quella di Crinò che siede in panca anche se non al meglio. Nell’Akragas manca per un infortunio alla vigilia il centrale Chiavaro.

Schieramenti speculari con entrambe le formazioni che adottano un 4-3-3. I padroni di casa presentano Pandolfo tra i pali, linea arretrata con Ignazzitto, Leo, Fascetto e Franchina, mediana con Orioles, Privitera e Martusciello, in avanti Mincica e Cocimano affiancano Frisenda.

Il portiere paladino Pandolfo
Il portiere paladino Pandolfo

Rigoli risponde schierando Valenti in porta, coppia centrale con Vindigni ed Astarita, esterni under con De Rossi e Paladino. In mediana Assenzio, Pellegrino e Giuffrida, davanti Arena e Parisi sostengono Saraniti.

Sarà questi il grande protagonista della sfida con una doppietta ed un assist al bacio, ma anche tanto lavoro tattico e persino un cartellino giallo per una simulazione in area apparsa eccessiva. Il bomber, ex ACR e Città di Messina, sblocca la gara già al 7′ con una deviazione di testa nella porta incustodita su un cross da destra nato da un’uscita errata di Pandolfo.

L’Orlandina prova a rispondere con egual moneta, ma la spizzata di Cocimano si perde di un nulla sul fondo. Poi è Fascetto con un piazzato dai venticinque metri da posizione centrale ad impegnare il portiere ospite. Ancora sugli sviluppi di una palla inattiva prima Orioles e poi Frisenda mancano la deviazione vincente.

Sul finire della prima frazione l’Akragas va vicina al raddoppio con una delle poche azioni manovrate dell’intera gara: Parisi parte da posizione defilata, taglia il campo saltando uno dopo l’altro gli avversari e aprendo il gioco sulla destra per Arena che punta l’area avversaria, e serve sulla corsa l’inserimento da dietro di De Rossi che confeziona un assist per Saraniti la cui girata e contratta dai difensori.

Gol sbagliato, gol subito si conferma una spietata regola del calcio: Privitera da fallo laterale scodella verso l’area, Orioles spizza di testa, ed al centro area Cocimano (43′) di petto stoppa e gira al volo laddove il portiere non riesce ad arrivare per l’1-1 che accompagna le squadre negli spogliatoi.

Cocimano tra i difensori agrigentini
Cocimano tra i difensori agrigentini

Nei primi minuti della ripresa l’Orlandina palesa maggiore propensione offensiva, ma è ancora l’Akragas a colpire quando al 55′ Assenzio verticalizza per la testa di Saraniti che rimette verso il secondo palo dove sulla  linea di porta irrompe Pellegrino che ribadisce in rete.

Al 63′ cala il sipario quando la compagine agrigentina firma il tris, azione manovrata con il taglio di Parisi per l’inserimento di Assenzio che con un tocco di giustezza da distanza ravvicinata non lascia scampo a Pandolfo. Sul “Micale” piove intensamente, e non solo metaforicamente cala il buio.

Al 77′ arriva il quarto gol ospite, il secondo personale di Saraniti che con deviazione volante di tacco , consimile ad una celebre segnatura di Roberto Mancini con la maglia della Lazio, sugli sviluppi di un corner chiude definitivamente la contesa per un risultato fin troppo pesante per l’Orlandina.

L’ultimo ad arrendersi in casa paladina è ancora Fascetto che ci riprova con una punizione potente che esce di una spanna dal palo alla sinistra di Valenti. Per l’Orlandina prosegue il momento critico in termini di risultati ed è ora attesa da un doppio difficile turno in trasferta.

Tabellino:

Orlandina-Akragas 1-4

Marcatori: Saranti 8′ e 77′, Cocimano (0) 43′, Pellegrino 55′, Assenzio 63′;

Orlandina (4-3-3): Pandolfo – Ignazzitto, Leo, Fascetto, Franchina (Muccari 56′) – Orioles, Privitera, Martusciello – Mincica, Frisenda, Cocimano; A disp.: Caserta, Silvestro, Librizzi, Kajtaz, Aloe, Crinò; Allenatore: Giuseppe Raffaele

Akragas (4-3-3): Valenti – De Rossi, Vindigni, Astarita, Paladino – Assenzio, Pellegrino, Giuffrida – Arena (Savonarola 80′), Saraniti (Costa 81′), Parisi (Leanza 88′); A disp.; Zelletta, Fontana, Aprile, Bonaffini, Caci, Lo Monaco; Allenatore: Pino Rigoli.

Arbitro: Vincenzo Fiorini di Frosinone; Assistenti: Daniele Colizzi e Pietro Guglielmi di Albano Laziale; Ammoniti: Saranti, Privitera, Muccari; Corner: 3-5;

Barcellona, Perdichizzi: ”Bravi a rendere facile una partita con molte insidie. Lavoriamo per confermarci ai primi posti” (VIDEO)

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Vincenzo Esposito (coach Imola)
Vincenzo Esposito (coach Imola)

Al termine della partita del PalAlberti il primo ad arrivare ai microfoni dei giornalisti è il “Diablo” Vincenzo Esposito che con molto realismo ammette: “Indipendentemente dal discorso che Barcellona era affamata o no, oggi la differenza di qualità, obiettivi e roster era molto evidente, in più ci mancavano i due lunghi da quintetto (Poletti e Dordei, ndc) ed è normale che abbiamo fatto più fatica. Abbiamo provato a mischiare le carte e ci siamo riusciti per i primi due quarti. Poi quando si è alzata l’intensita difensiva di Barcellona ed è subentrata la stanchezza, sono venute fuori le reali differenze  tra i due roster”.
Il secondo giocatore italiano nella storia ad aver calcato un campo NBA parla della gioventù della sua squadra: “Credo che effettivamente abbiamo quattro ragazzi in campo con meno di 20 anni, due che si sono aggregati all’ultimo istante. Non sono queste le partite da vincere. All’intervallo siamo rimasti vicini nel punteggio, sotto di dieci punti. Quando squadre come Barcellona e Torino alzano l’intensità, poi viene fuori la differenza dei valori. La nostra corsa e gli obiettivi della squadra sono quelli di salvarci il prima possibile, mettendoci due squadre alle nostre spalle che non saranno né Torino né Barcellona. I giallorossi hanno un roster veramente lungo e bisognerà vedere in che condizione arriverà contro le altre due-tre candidate per la promozione in serie A”.
Infine il tecnico casertano guarda al futuro, ai prossimi impegni della sua squadra impegnata nella lotta salvezza: “Abbiamo un quintetto valido più cinque ragazzini che ci danno una mano per gli allenamenti. Oggi eravamo in affanno nel settore lunghi dove siamo rimasti col solo Mancin che, inizialmente era stato preso solo per dare qualche minuto ai due lunghi titolari Poletti e Dordei. Luigi venerdì sera aveva accusato un problemino muscolare, sabato sera ha sentito fastidio e oggi in riscaldamento non è riuscito ad entrare in campo”.

Perdichizzi in sala stampa
Perdichizzi in sala stampa

In sala stampa a commentare la partita è il turno di Giovanni Perdichizzi, estremamente soddisfatto per la prestazione offerta dai suoi ragazzi: “Dovevamo giocare una partita da gente matura, queste sono partite che, se affrontate senza concentrazione, rischi di fare brutta figura. Invece i ragazzi l’hanno interpretata al meglio, difendendo duramente e giocando di sistema, senza iniziative personali, passandoci la palla. Il merito è del lavoro settimanale durante il quale ci siamo compattati ed abbiamo migliorato la fluidità di gioco. Vincere questa gare può sembrare facile, ma non lo è, specialmente vincere con trentacinque punti di margine. Come a Forlì nel terzo quarto abbiamo aumentato l’intensità difensiva e corso molto in contropiede, abbiamo creato i presupposti per chiudere la partita”.
Sui singoli le parole al miele sono tutte per il solito Alex Young, trascinatore con 28 punti e due schiacciate che hanno mandato in visibilio il palasport: “Lui si sta calando sempre più nel nostro sistema di gioco, un modo nuovo per lui di giocare con attorno tanta gente che ha punti nelle mani, per questo deve selezionare i tiri migliori da prendersi. Mi sta sorprendendo per l’intensità difensiva profusa, settimanalmente marca il miglior realizzatore della squadra avversaria e lui insieme a Maresca sta svolgendo ottimamente il compito assegnato. Così cresce enormemente il suo potenziale offensivo, è sulla giusta strada per diventare un big della categoria”.

Mauro Pinton, autore di 7 punti
Mauro Pinton, autore di 7 punti

Contro Imola si è visto anche un ottimo Pinton, autore di sette punti, alla prima vera recita offensivamente convincente della sua stagione: “Lui aveva solo un problema mentale, non riusciva a fare abitualmente quello che in carriera ha sempre fatto. I due canestri finali gli restituiranno fiducia e morale, ricordiamoci comunque che stiamo parlando di un ragazzo che nell’ultimo anno (a Sassari, ndc) ha giocato col contagocce. Deve trovare quell’agonismo che solo la partita ti può regalare, noi non gli mettiamo pressioni particolari, lo possiamo aspettare con grande serenità sapendo quello che per caratteristiche ci può dare”.
Di Barcellona ha colpito la grande intensità profusa per tutti i quaranta minuti di gioco, segnale di una squadra in ottimo momento di forma che non abbassa la concentrazione anche quando si ritrova nettamente avanti nel punteggio: “Fino alla fine abbiamo giocato con intensità, sono partite in cui non puoi deconcentrarti e snobbare l’avversario. Abbiamo pensato a noi stessi, svolgendo al meglio il nostro compito”.
Infine una considerazione conclusiva sulla personale staffetta intercorsa tra i lunghi della Sigma Fantoni e Toppo: “Il primo andava gestito, aveva accusato la fatica nelle precedenti gare e dovevamo razionalizzarne l’impiego. Sono due giocatori che si divideranno i minuti in campo, consapevoli delle loro caratteristiche e qualità. Ci consentono di avere sempre una intensità e i punti di riferimento in attacco indipendentemente da chi scende in campo”.    

Marco Passera (Imola)
Marco Passera (Imola)

Per concludere spazio al play di Imola Marco Passera che, dopo una stagione trascorsa a Capo d’Orlando dove è stato frenato ripetutamente dagli infortuni, in Emilia sta ritrovando la condizione ottimale per diventare protagonista nel secondo campionato nazionale: “Già sappiamo che Barcellona è uno squadrone, in più siamo arrivati al match con tante assenze. Noi dobbiamo raggiungere la salvezza il prima possibile. In più non possiamo regalare due giocatori come Dordei e Poletti a nessuno, sennò diviene tutto più difficile. Quello che avevamo l’abbiamo messo sul campo ed adesso speriamo di recuperare loro due in vista del match casalingo con Trento in casa perchè non dobbiamo perdere punti in casa. Ci mancano i due punti in casa con Trieste, dobbiamo recuperarli altrove, siamo nella zona calda della classifica e dobbiamo tirarci fuori.
Barcellona ha Young e Collins che sono due giocatori di lusso per la categoria, ha tutto per provare ad andare fino in fondo. Sono otto giocatori di livello altissimo. La concorrenza è spietata come Torino, Capo d’Orlando e Verona, comunque ci sono tante squadre che possono dar fastidio.
Noi siamo un cantiere aperto, tutti nuovi e stiamo lavorando da due mesi per compattarci, specie nei momenti difficili, paghiamo l’inesperienza nei momenti topici. Maccaferri, Turel, Gorrieri, sono bravi, devono solo imparare ad andare in campo e la strada è quella giusta. Raccoglieremo i frutti più avanti”.

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore dell’Aget Imola, Vincenzo Esposito:

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Sigma Barcellona, Giovanni Perdichizzi:

Serie D – Città di Messina beffato sul filo di lana: il Due Torri strappa l’1-1 all’89’

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La gioia dei calciatori del Città di Messina dopo la rete del momentaneo 1-0 di Buscema
La gioia dei calciatori del Città di Messina dopo la rete del momentaneo 1-0 di Buscema

Nonostante un’ottima prova, la formazione di Gaetano Di Maria raccoglie soltanto un punto nel derby. Buscema firma il vantaggio al 29′. A frenare i padroni di casa la direzione di gara del signor Maggioni di Lecco, che ha distribuito cartellini per tutto il corso della gara e costretto i locali in inferiorità numerica dal 14′ della ripresa (espulso Bruno). Al 38′ anche gli ospiti in dieci: rosso a Calafiore. Al 44′ della ripresa Ancione trova il diagonale vincente e firma il settimo risultato utile nelle ultime otto gare per i biancorossi. 

Un Città di Messina ancora una volta sfortunato viene raggiunto in extremis nel derby dal Due Torri e può soltanto puntare il dito contro un arbitraggio che è stato duramente contestato da dirigenza e staff tecnico. La squadra di Di Maria sfodera una prestazione di personalità e sostanza ma viene beffata nel finale al termine di una gara fortemente condizionata da una pessima direzione arbitrale, che ha penalizzato entrambe le formazioni e prima di tutto lo spettacolo. I padroni di casa partono col piglio giusto e sbloccano meritatamente la gara al 29′ con un bel destro dal limite di Damiano Buscema. Nella ripresa l’ex Di Dio salva su Bruno e poco dopo lo stesso attaccante è protagonista dell’episodio più discusso dell’incontro: al 15′, spinto da un avversario, cade sul pallone, toccandolo con le mani, e l’arbitro Maggioni estrae un secondo giallo un po’ “fantasioso”. Anche in dieci uomini il Città di Messina si difende con ardore senza rischiare nulla. Al 38′ altro rosso, stavolta per il centrocampista ospite Calafiore. A un minuto dalla fine dei tempi regolamentari ecco la rete che taglia le gambe a Camarda e compagni: a siglarla è l’attaccante Ancione, al settimo centro stagionale. Per i biancorossi settimo risultato utile nelle ultime otto giornate e salvezza sempre più alla portata.

Le due squadre in posa prima del calcio d'inizio
Le due squadre in posa prima del calcio d’inizio

La Cronaca – Di Maria rivoluziona il suo undici lanciando, tra gli altri, anche i giovanissimi Samuel Portovenero (classe ’96) ed Alessandro Bonamonte (’95): prima da titolare per entrambi, oltre che per l’esterno Christian D’Angelo. Squadra in campo con il 4-3-1-2: in porta Mannino, in difesa D’Angelo, Cammaroto, Nastasi e Cappello, a centrocampo Buscema, Camarda e Portovenero, Bonamonte sulla trequarti, Bruno e Manfrè di punta. Nel Due Torri in campo dal primo minuto anche gli ex Agostino Di Dio e Giuseppe Librizzi. A completare la trafila di volti molto noti a queste latitudini gli altri ex milazzesi Tricamo, Venuti e Salmeri e l’ex ACR Messina Ancione3-4-1-2 il modulo prescelto da Alacqua.

Buon approccio alla gara quello dei padroni di casa, pericolosi già al 5′: sul corner di Camarda, è Cammaroto che colpisce di testa trovando però la parata sicura dell’ex compagno Di Dio. All’11′ buon lavoro di Bruno sulla destra e palla dentro per Manfrè, anticipato sotto porta da un avversario un attimo prima di calciare. Trascorre un minuto e Manfrè ci riprova ricevendo la sponda di Cammaroto e calciando al volo di destro: conclusione alta oltre la traversa. Il Due Torri si fa vivo per la prima volta al 16′: lancio lungo di Librizzi, Ancione controlla sulla destra, entra in area e calcia a lato da posizione favorevole. Al 18′ tentativo di Cappello: alto il suo destro dalla lunga distanza. Con il passare dei minuti, il Due Torri riesce a limitare le iniziative offensive del Città di Messina, che però continua a giocare con determinazione e personalità e al 29′ sblocca l’incontro: un ottimo Portovenero trova spazio sulla sinistra e serve al limite l’accorrente Buscema, il destro a giro dell’ex Ragusa è delizioso e si infila a pochi centimetri dal palo senza lasciare scampo a Di Dio. Buscema, al primo gol con il Città di Messina, ci riprova al 33′: stavolta il suo tiro da fuori termina alto di poco. Nel frattempo, nonostante una gara giocata con estrema correttezza dai ventidue in campo, l’arbitro Maggioni continua a sventolare cartellini senza criterio e al 44′ ne fa le spese anche il capitano Camarda, che era diffidato a sarà dunque squalificato. Dopo un tentativo su punizione di Ancione al 44′ (tiro alto), si va al riposo con il punteggio sull’1-0.

Un contrasto in mezzo al campo tra Salmeri, Buscema e Bonamonte
Un contrasto in mezzo al campo tra Salmeri, Buscema e Bonamonte

Al rientro dagli spogliatoi Alacqua si gioca la carta Alizzi. L’avvio dei padroni di casa è confortante anche nella ripresa. Al 3′ Manfrè riceve da Portovenero e calcia a giro mandando la sfera di poco a lato. Al 4′ nuovo tentativo del centravanti di casa, che stavolta ci prova dal limite ma non trova lo specchio della porta. Il Due Torri replica con il tiro da fuori di Butera al 6′: sinistro fuori misura e palla oltre la traversa. Al 7′ grande occasione per il Città di Messina: Manfrè innesca Bruno, che si presenta davanti a Di Dio e prova a batterlo con un tocco di destro da distanza ravvicinata, la risposta del portiere ospite però è eccezionale e la palla finisce in corner. Al 10′ punizione dal limite di Ancione, tiro ribattuto dalla barriera e destro da fuori di Salmeri neutralizzato senza problemi da Mannino. Al 14′ l’episodio più discusso dell’incontro: Bruno, già ammonito in precedenza, difende palla a centrocampo, viene contrastato da un avversario e, cadendo, tocca il pallone con le mani; l’arbitro non concede il fallo ma addirittura estrae il secondo giallo ai danni dell’attaccante tra le proteste degli increduli padroni di casa. Nonostante l’inferiorità numerica, il Città di Messina difende il vantaggio senza particolari affanni, gioca con grinta e chiude ogni spazio agli avversari. Al 21′ termina alta la punizione dai 25 metri di Camarda. Al 27′ sono gli ospiti a reclamare il rigore per un presunto tocco di mani in area su un tiro ravvicinato di Librizzi. Tra il 27′ e il 30′ Di Maria effettua i primi due cambi inserendo Pino e Trovato per Manfrè e Bonamonte. Al 38′ anche il Due Torri resta in dieci uomini per l’espulsione di Calafiore, reo di un brutto fallo a centrocampo. Al 42′ dentro anche Costa per Portovenero. Il Città di Messina continua a dare l’impressione di avere il pieno controlla della gara ma al 44′ ecco la doccia fredda: Ancione riceve in area e, da destra, trova un gran diagonale mandando il pallone a sbattere sul palo alla destra di Mannino prima di terminare lentamente in rete. Nei minuti finali, i padroni di casa provano a spingere con generosità ma è ormai troppo tardi, le energie scarseggiano ed il match termina 1-1. Per il Città di Messina grande delusione per una vittoria sfuggita a pochi minuti dal termine ma anche la consapevolezza di aver fatto importanti passi in avanti sotto il profilo del gioco, della compattezza e della personalità. Il Due Torri ottiene invece il terzo pareggio nelle ultime quattro trasferte, dando continuità alle quattro vittorie casalinghe consecutive. Domenica durissima trasferta sul campo dell’Akragas, attualmente secondo in classifica per i peloritani, mentre i biancorossi ospiteranno al “Vasi” il Licata, reduce dal primo successo stagionale conquistato contro il Rende.

Una punizione di Ancione respinta dalla barriera messinese
Una punizione di Ancione respinta dalla barriera messinese

Città di Messina – Due Torri 1-1
Marcatori: 29′ pt Buscema (CdM), 44′ st Ancione (DT).
Città di Messina: Mannino, D’Angelo, Cappello, Buscema, Cammaroto, Nastasi, Bruno, Bonamonte (30′ st Trovato), Manfrè, Camarda, Portovenero (42′ st Costa). In panchina: Fazzino, Brancato, Fragapane, Busà,Vella, Pino, Calogero. Allenatore: Gaetano Di Maria.
Due Torri: Di Dio, Tchetchoua, Gaglio (37′ st Cariolo), Crescibene (1′ st Alizzi), Tricamo, Librizzi, Calafiore, Salmeri (25′ st Scolaro), Venuti, Ancione, Butera. In panchina: Spanò, Zappalà, Guido, Fantino, Carrello, Scaffidi. Allenatore: Antonio Alacqua.
Arbitro: Lorenzo Maggioni della sezione di Lecco.
Assistenti: Giuseppe Caico della sezione di Agrigento e Mirko Cino della sezione di Enna.
Ammoniti: 6′ pt Venuti (DT), 14′ pt Bruno (CdM),  16′ pt Cappello (CdM), 41′ pt Portovenero (CdM), 44′ pt Camarda (CdM), 9′ st D’Angelo (CdM), 27′ st Librizzi (DT).
Espulsi: 14′ st Bruno (CdM) per doppia ammonizione, 38′ st Calafiore (DT).
Recupero: 1′ pt, 5′ st.