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Cefalù supera il Cocuzza San Filippo del Mela col nuovo acquisto Sidoti subito decisivo

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Coach Massimiliano FIasconaro e Nino Sidoti (Cefalù)
Coach Massimiliano Fiasconaro e Nino Sidoti (Cefalù)

Contro una big come il Cocuzza San Filippo del Mela ritorna alla vittoria casalinga la Zannella Basket Cefalù, che era stata sconfitta nel turno infrasettimanale del campionato di serie C Regionale dall’FP Sport Messina. Un incontro che ha visto una partenza col freno a mano tirato per i padroni di casa di coach Fiasconaro che si sono trovati sotto di 10 punti dopo i primi due minuti di gara. Il nervosismo in campo e qualche errore di valutazione dell’arbitro, hanno permesso alla formazione di San Filippo del Mela di chiudere il primo quarto in vantaggio per 24 a 17. Il secondo quarto inizia in maniera ottimale per i ragazzi bianco blu che dopo due minuti, con un parziale di 11 a 0, si portano sul 28 a 24 trascinati soprattutto dal rientrante Ettaro e Pirrone. Il match è godibile con le squadre che giocano a viso aperto. La Zannella vola sul 36 a 30 a tre minuti dal termine del secondo quarto, ma un leggero calo di concentrazione porta il San Filippo di coach Romeo a chiudere ancora in vantaggio all’intervallo lungo sul punteggio di 39 a 36 sorretto dal trio Albana, Scozzaro e Terrana (43 punti totali).

Il riscaldamento del Cocuzza San Filippo del Mela
Il riscaldamento del Cocuzza San Filippo del Mela

Il terzo quarto si apre subito con il pareggio di Marsala che con una tripla porta il risultato sul 39 pari. Ma le conclusioni pesanti non finiscono qui. Sono infatti cinque le realizzazioni da oltre l’arco per Marsala ed una per Pirrone, durante il terzo quarto, che portano la Zannella in vantaggio per 60 a 56, ad un quarto dalla fine del match. L’ultimo quarto della partita vede la Zannella Basket mettere a segno ben 30 punti contro 17 punti per il San Filippo. Ultimo minuto di gara che ha visto in campo cinque giovani promesse del basket cefaludese, i fratelli Modaro, Rigatuso, Fiduccia e Mezzapelle sono stati mandati in campo ed hanno onorato la maglia proteggendo il risultato e mettendo a segno, con Rigatuso, gli ultimi due punti.

Scozzaro (Cocuzza) in azione di tiro
Scozzaro (Cocuzza) pensa al tiro

La partita si chiude sul 90 a 73, Cefalù risale al quarto posto in classifica, prorio in condominio con il Cocuzza ed è attesa adesso dalla trasferta di Capo d’Orlando contro l’Agatirno per continuare il percorso verso la promozione nel campionato di DNC. In conclusione non si può di certo non sottolineare il grande esordio del play/guardia pattese Nino Sidoti, arrivato in settimana dopo una stagione trascorsa al CUS Messina e con soli due allenamenti con il gruppo; il ragazzo, dopo essere subentrato nel primo quarto, ha dato vita ad un vero e proprio show personale, mostrando tutte le sue ottime qualità, in primis la velocità e la visione del gioco, guadagnando fin da subito gli applausi del PalaIgnazioCefalù, che come sempre era colmo di tifosi. San Filippo invece ritorna a casa a mani vuote pur mostrando una buona pallacanestro, l’obiettivo è rifarsi la prossima settimana nel match casalingo contro la giovane Virtus Trapani.

Sidoti (Cefalù) attacca il canestro avversario
Sidoti (Cefalù) attacca il canestro avversario

Cefalù- Peppino Cocuzza 90-73
Parziali: 17-24, 36-39, 60-56
Cefalù: Modaro V., Pirrone 14, Sidoti 19, Gonzalez 10, Mezzapelle, Tumminello, Monaco 7, Ettaro 23, Marsala 15, Modaro D., Fiduccia, Rigatuso 2. All Fiasconaro.
Peppino Cocuzza: Di Paola, Romeo, Terrana 19, Melone, Imbesi, Scozzaro 17, Paulesu, Albana 17, Cocuzza 8, Suraci 6, Gugliotta, Balev 6. All. Romeo.
Arbitri: Barberi e Fava di Palermo

Pallanuoto – WP Messina: Sparano, Apilongo e Gitto convocate al collegiale della nazionale di Ostia

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Le tre pallanuotiste peloritane da qualche giorno stanno lavorando agli ordini del Ct Fabio Conti e sperano nella convocazione in vista della World League. Messina è in pole position per ospitare la gara di ritorno contro la Grecia in programma a metà febbraio.

Apilongo, Sparano e Gitto.
Apilongo, Sparano e Gitto.

Il positivo cammino della Waterpolo Despar Messina nel torneo di A/1 di pallanuoto femminile è fotografato dalla convocazione nella nazionale italiana di tre atlete,  il portiere Loredana Sparano, il centroboa Gaia Apilongo e l’attaccante mancino Ursula Gitto che da qualche giorno stanno lavorando agli ordini del Ct Fabio Conti al collegiale di Ostia. Alla fine della settimana l’allenatore diramerà le convocazioni in vista dell’impegno in trasferta di World League contro la Grecia. Nell’ultimo match di campionato contro il Bologna, il trainer azzurro, presente alla piscina Cappuccini, ha avuto modo di vedere all’opera dal vivo le tre giocatrici della Waterpolo Despar Messina.

Emozionate ma, allo stesso tempo, determinate, vogliono confermare che la “chiamata” non è arrivata per caso, ma è il frutto dell’ottimo lavoro svolto nel club peloritano sotto la guida di coach Giovanni Puliafito. Loredana Sparano prosegue nel solco tracciato la scorsa estate quando fu convocata per i mondiali di Barcellona. “Questa partecipazione al collegiale è un altro segnale di fiducia, ora tocca a me dimostrare che posso stare nelle 13 anche se c’è da dire che la concorrenza è ampia e qualificata. Sono soddisfatta del cammino in campionato della Waterpolo Despar Messina ma spero, in futuro, di incassare meno gol”.

Prima volta, invece, per Gaia Apilongo. La giocatrice abruzzese non nasconde la sua felicità per l’ inattesa chiamata.  “Non me l’aspettavo ma, evidentemente, le buone prove con la Waterpolo Despar Messina non sono passate inosservate. Essere in azzurro è un sogno, spero di mettere in difficoltà il tecnico quando ci sarà da scegliere chi portare in Grecia. E, se non sarà adesso, ci saranno altre opportunità da cogliere”.

La milazzese Ursula Gitto,invece, ha già vestito l’azzurro, nel 2012  in Cina con la nazionale giovanile ’93 e incarna il lavoro svolto dal settore giovanile della Waterpolo Despar Messina, club con il quale è cresciuta arrivando ad alti livelli: “Sono al quarto anno di attività con la società peloritana dove mi sono sentita sempre importante. La convocazione è stata una piacevole sorpresa e dovrò essere brava a ritagliarmi lo spazio giusto. Il fatto di essere mancina non mi aprirà una corsia preferenziale. L’impegno sarà massimale conscia del fatto che le porte della nazionale si apriranno solo se continuerò a far bene in campionato”.

Fabio Conti, Felice Genovese e Beppe Marotta
Fabio Conti, Felice Genovese e Beppe Marotta

Messina, intanto, è in pole position per ospitare la gara di ritorno di World League contro la Grecia in programma a metà febbraio. Il massimo esponente della Waterpolo Despar Messina, Felice Genovese, è convinto che la partita si giocherà alla piscina Cappuccini: “Siamo in attesa di una risposta positiva da parte della federazione. La partita verrebbe disputata, come richiesto,  nell’impianto coperto. La convocazione di tre nostre atlete dimostra che siamo sulla strada giusta. Abbiamo deciso di puntare sulle giovani, una scelta finora ben ripagata anche se il traguardo stagionale è molto distante e per un primo bilancio bisognerà attendere, quantomeno, la doppia trasferta con Prato e Bogliasco”.

Caldore: “Con il 3-5-2 ci difendiamo meglio. A Gavorrano un risultato fondamentale”

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L'ingresso in campo delle squadre a Gavorrano
L’ingresso in campo delle squadre a Gavorrano

Il lungo digiuno si è finalmente interrotto. Il Messina ha sbancato Gavorrano e sembra essersi lasciato alle spalle una volta per tutte il delicato avvio di stagione. Ottima la prova della retroguardia, che era priva del suo faro, l’esperto Ignoffo, e di De Bode, anche lui squalificato. A rimarcare il peso specifico del successo è proprio un difensore, il giovane Sebastian Caldore: “Nelle ultime partite abbiamo offerto delle ottime prestazioni e ci era mancata soltanto la vittoria. Siamo scesi in campo con la giusta voglia e determinazione ed abbiamo conquistato un risultato fondamentale, che ci consente di recuperare morale e lavorare con maggiore tranquillità”.

Determinanti lo stacco di testa di Silvestri, non a caso finito già nel giro della Nazionale di Lega Pro insieme al promettente Lagomarsini, ma anche la tenuta di un reparto che da 180’ finalmente non incassa gol: “Nelle prime giornate abbiamo subito troppi gol ed il mister sta lavorando molto sugli assetti difensivi perché i problemi arrivavano proprio da lì. In fase di impostazione restiamo in tre ma quando a gestire il possesso palla sono i nostri avversari torniamo a difenderci in cinque, perché gli esterni arretrano e ci danno una grossa mano anche dietro”.

Un intervento di Lagomarsini
Un intervento di Lagomarsini

La sfida con i toscani ha avuto una coda polemica, dal momento che il Gavorrano ha indetto il silenzio stampa per protesta nei confronti della direzione arbitrale: contestato l’annullamento delle due reti a Falomi, l’espulsione diretta di Fatticcioni (peraltro punito con una doppia squalifica) ed anche la mancata sospensione del match, che nella ripresa si è giocato su un campo ai limiti della praticabilità per l’abbondante pioggia: “A mio avviso i fuorigioco c’erano entrambi. All’inizio abbiamo sofferto ma d’altronde eravamo consapevoli che sarebbero partiti a tremila, perché dopo il cambio di allenatore avevano grande voglia di riscatto. Poi abbiamo preso le misure, trovato il gol su calcio piazzato e gestito al meglio il vantaggio”.

Il Messina ha mostrato almeno a tratti cinismo, concretezza e piglio autoritario propri delle grandi squadre: “Qualche infortunio di troppo ci ha rallentato ma adesso stiamo ritrovando tutti la forma migliore e ci stiamo adattando al nuovo modulo. Dobbiamo ancora migliorare, ma siamo sulla strada giusta come dimostrano i quattro risultati utili consecutivi. La migliore medicina è la vittoria e con una classifica così corta basta poco per ritrovarsi nuovamente ai primi posti. Motivo per il quale cercheremo i tre punti anche contro il Melfi, una squadra tosta che ha inanellato tanti buoni risultati”.

Chiaria in azione
Chiaria in azione

Caldore ha commentato anche gli addii di due suoi coetanei che non fanno più parte dell’organico: “Caiazzo purtroppo ha trovato poco spazio ed i giovani per costruirsi un futuro devono giocare. Aveva parecchie richieste in D e ha deciso di ripartire da lì. A Taranto ha già ottenuto tre successi consecutivi e può puntare ad un’altra promozione. Non dimentichiamo che ha fatto tanto per il Messina, come d’altronde anche Parachì, un altro ottimo giocatore dal quale la società credo abbia deciso di separarsi per motivazioni di natura comportamentale. Ad entrambi vanno i migliori auguri per il proseguo della loro carriera”.

La serrata concorrenza non spaventa Caldore, in grado di rispondere sempre presente in caso di necessità: “È difficile trovare spazio con costanza in una difesa con tante alternative sia tra gli over che tra gli under. Il mister comunque fa giocare chi merita”.

L’ultima chiosa è dedicata a due giocatori che potrebbero presto rivelarsi determinanti: “È difficile scegliere chi mi abbia impressionato di più tra i tanti validi volti nuovi. Secondo me Gherardi non ha ancora dimostrato il suo valore ma qualitativamente può dare tanto. Lo stesso discorso vale per Guadalupi, che sta ritrovando la forma migliore e le giocate che l’anno scorso hanno fatto le fortune del Cosenza”.

Bucolo contrastato da un avversario
Bucolo contrastato da un avversario

Dopo la sfida del “Malservisi” è stato già compiuto un consistente balzo in classifica: adesso oltre ad Arzanese e Gavorrano, il Messina si è lasciato alle spalle anche il Martina e ha agguantato Sorrento ed Aprilia, in flessione dopo un positivo primo quarto di stagione. Il distacco dall’ottavo posto è sceso da cinque a tre punti e sabato prossimo un successo con il Melfi potrebbe di fatto azzerare le distanze dalle posizioni che assicurano il salto diretto in C unica senza la necessità di dovere disputare l’appendice rappresentata dagli spareggi tra nona, decima, undicesima e dodicesima per il nono ed ultimo posto a disposizione nella futura terza serie. La gara si giocherà con 24 ore di anticipo così come tutto il programma della Lega Pro, in virtù dei successivi impegni della Rappresentativa Nazionale.

 

Da Gavorrano un bel segnale. Il Messina sembra sulla strada giusta

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Gavorrano Messina Calcio lega pro 2013 2014 (36)Il sortilegio è stato finalmente spezzato. A Gavorrano il Messina è tornato a festeggiare quel successo che mancava dalla terza giornata, quando l’Arzanese venne piegata di misura al “San Filippo”, non senza soffrire, grazie ad un gol di Corona. La prima affermazione esterna del torneo – in gare di campionato i giallorossi non centravano i tre punti dal blitz di Torre Annunziata dell’aprile scorso (il 3-2 sul Savoia, con arbitro Capraro di Cassino, lo stesso del “Malservisi”), mentre in Coppa Italia avevano violato ad agosto il terreno della Vigor Lamezia – ha rilanciato le quotazioni della squadra di Catalano che ha ridotto a tre punti il gap dall’ottavo posto, ultimo utile per centrare direttamente la Lega Pro unica dell’anno prossimo. Gavorrano Messina Calcio lega pro 2013 2014 (29)

A testimonianza dei segnali di crescita già evidenziati nel corso delle sfide pareggiate con Poggibonsi, Chieti e Cosenza, in Toscana, dopo un avvio con qualche pericolo di troppo, vedi i due gol annullati al maremmano Falomi e nonostante le insidie rappresentate da un avversario con una nuova guida tecnica, il Messina è riuscito a pungere agendo prevalentemente di rimessa, con Guadalupi e Ferreira tra i più ispirati. Con il passare dei minuti è emerso il maggiore tasso tecnico dei peloritani ed in particolare l’ex cosentino, utilizzato in posizione più avanzata a supporto di Chiaria, sulla base dell’ormai collaudato 3-5-2, è stato autore di giocate pregevoli (su tutte il tacco per smarcare Ferreira), rivelandosi prezioso anche in fase di copertura.

La rete, arrivata su corner battuto dallo specialista Quintoni, con Silvestri abile a colpire di testa, staccando a centro area, ha ricordato altre marcature pesanti siglate dai difensori nello scorso torneo. Dall’inzuccata di Chiavaro nel derby con il Città di Messina, alle due reti di Ignoffo, entrambe a spese della Vibonese, tutte valse punti preziosi in chiave promozione. E proprio l’esperto centrale palermitano, assente in Toscana, aveva firmato in estate la vittoria del “D’Ippolito” di Lamezia in Coppa Italia. Soluzioni che erano mancate in questo difficile inizio di campionato, nel quale prima di domenica avevano trovato la via del gol soltanto gli attaccanti (tre volte Corona, due Chiaria ed una Parachì). Nuova linfa per una squadra il cui reparto offensivo resta comunque il penultimo del girone. Soltanto il fanalino di coda Arzanese ha infatti segnato di meno. Gavorrano Messina Calcio lega pro 2013 2014 (25)

A confortare c’è inoltre la compattezza del gruppo e la rinnovata solidità della difesa che, pur in condizione d’emergenza, è riuscita a terminare la seconda partita di fila senza incassare reti. Adesso è obbligatoria una certa continuità (il Messina è comunque a quota quattro risultati utili consecutivi) per proseguire la risalita, provando a sgambettare anche chi sta davanti in graduatoria, considerato che gli unici due successi sono maturati contro le attuali ultime della classe. Sabato, in anticipo per gli impegni della Nazionale Under 20 della Lega Pro, la sfida casalinga con il Melfi (arbitro Livio Marinelli di Tivoli, assistenti Bresmes e Marques), da affrontare senza lo squalificato Ferreira, che a Gavorrano ha rimediato il quarto cartellino giallo stagionale, ma con i rientranti Ignoffo e De Bode che hanno scontato i rispettivi stop. Da monitorare, infine, le condizioni di Maiorano, Lasagna e Bolzan, tutti assenti nel vittorioso match in terra toscana.

Bottari: “Bravi a recuperare dopo un primo tempo no”. Di Dio: “Un portiere ha bisogno di maturare”

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L'esperto portiere del Due Torri Agostino Di Dio (foto Giovanni Isolino)
L’esperto portiere del Due Torri Agostino Di Dio (foto Giovanni Isolino)

Il settimo risultato utile in otto gare non è certo un episodio ed il Due Torri, atteso adesso dalle sfide-salvezza con Licata e Rende, ha l’opportunità di mettere una seria ipoteca sulla salvezza con largo anticipo. Soddisfatto il direttore generale Benedetto Bottari, che ha analizzato con sincerità l’andamento della sfida: “Abbiamo raccolto un punto che alla vigilia poteva starci bene. Siamo stati bravi a venir fuori dal momento difficile dell’incontro, poi il gol di Ancione ha messo a posto le cose. Rispetto alle ultime trasferte è stata, però, la nostra prestazione peggiore. Nel primo tempo non siamo riusciti ad arginare un Città di Messina che ci ha messo in seria difficoltà. Nella ripresa, invece, abbiamo giocato discretamente, costringendo gli avversari a rimanere rintanati nella loro metà campo”.

L'undici titolare schierato dai biancorossi al
L’undici titolare schierato dai biancorossi al “Celeste” (foto Giovanni Isolino)

I biancorossi non sono riusciti a sfruttare fino in fondo neanche il rosso rifilato a Bruno e l’1-1 è arrivato paradossalmente con entrambe le squadre in dieci, per la successiva espulsione di Calafiore: “Non era facile, neanche in un superiorità numerica, contro una formazione che ci ha messo tanta voglia. Non mi sento di commentare l’arbitraggio, in altre sfide ci sono stati episodi ben più plateali. Qualche cartellino giallo è stato magari estratto con troppa frettolosità. La direzione di gara ha lasciato scontenti sia noi che loro, ma alla fine il risultato finale è quello giusto”.

Il calendario sulla carta agevole potrebbe riservare sorprese negative se gli uomini di Alacqua abbasseranno la tensione: “In futuro dovremo essere più maturi. Adesso le cose stanno andando verso il giusto, ma non possiamo cullarci sugli allori, in questo campionato non esistono partite semplici e non sono ammesse distrazioni”. 

Bonamonte e Gaglio si contendono un possesso (foto Giovanni Isolino)
Bonamonte e Gaglio si contendono un possesso (foto Giovanni Isolino)

Tra i protagonisti della sfida l’ex Agostino Di Dio, ringraziato dallo speaker ad inizio gara per i suoi trascorsi in riva allo Stretto, dove contribuì in modo determinante alla promozione in serie D: “Per me è stata una partita speciale e ringrazio il Città di Messina per l’accoglienza che ho ricevuto. Volevamo centrare un risultato positivo, contro una buona squadra, e ci siamo riusciti. Sul gol di Buscema era impossibile arrivarci, ha fatto un gran gol, ma noi abbiamo risposto con un’altra rete dall’ottima fattura. L’1-1 finale è dunque da ritenersi giusto. Il Città di Messina ha dimostrato di non meritare l’attuale posizione di classifica”.

Sul banco degli imputati il signor Maggioni di Lecco. Di Dio commenta con diplomazia: “L’arbitraggio? Quest’anno siamo stati penalizzati in varie occasioni, subendo rigori contro anche in pieno recupero. L’arbitro fa parte del gioco, ma è un essere umano e può sbagliare. Abbiamo cominciato male, perdendo le prime tre partite pur non demeritando, ma per episodi sfortunati. Ora la nostra salvezza passa soprattutto dai risultati positivi in casa”.

Il suo trasferimento a Gliaca di Piraino è stato originato dalla scelta di puntare gli under, che spesso condizionano gli allenatori: “Con questa regola spesso si preferisce un elemento giovane, ma il portiere ha bisogno di maturare e lo dimostra il fatto che in A la maggioranza dei portieri sia dai trent’anni in su. In una squadra forte occorre sempre partire da certezze quali un portiere, un centrale difensivo, un centrocampista e un attaccante per una squadra da scudetto, come diceva Boskov. Personalmente spero di continuare così”.

Questa l’intervista video al direttore generale del Due Torri Benedetto Bottari, anche lui un ex:

Questa l’intervista video al portiere del Due Torri Agostino Di Dio:

Di Maria punta il dito contro l’arbitro: “Ha indirizzato la partita. Il rosso a Bruno ha pesato”

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Il tecnico del Città di Messina Gaetano Di Maria (foto Giovanni Isolino)
Il tecnico del Città di Messina Gaetano Di Maria (foto Giovanni Isolino)

L’ennesima rete subita in extremis non rende certo felice il Città di Messina che, nonostante un’ottima prova nel derby con il Due Torri, resta impelagato nella zona play-out ed è atteso peraltro da un calendario in salita. Ovvia l’amarezza del tecnico Gaetano Di Maria, che punta l’indice ancora una volta contro un arbitraggio decisamente poco casalingo, che ha punito con ben sei cartellini gialli ed un rosso i peloritani: “Il risultato ci penalizza. Non ho parole per quello che ha fatto l’arbitro: ha deciso lui come sarebbe dovuta andare la partita. Abbiamo davvero toccato il fondo. I ragazzi hanno disputato un’ottima prova, mentre il Due Torri ha calciato soltanto una volta verso la nostra porta, al 90’. È un periodo nero, ma l’aspetto positivo è rappresentato dalla voglia e dall’intensità messe in campo dai miei. Quando stavamo avendo il predominio del gioco c’è stata quell’espulsione di Bruno, incomprensibile, e dal punto di vista psicologico ovviamente abbiamo pagato”.

Il difensore Giovanni Cammaroto in azione (foto Omar Menolascina)
Il difensore Giovanni Cammaroto in azione (foto Omar Menolascina)

A confortare gli esordi da titolare di due dei più giovani in gruppo oltre al rinnovato spirito mostrato da un gruppo reduce da alcune prove al di sotto delle aspettative: “La classifica non la guardo al momento. Stiamo lavorando bene, la squadra sta crescendo e hanno trovato spazio anche i giovani Portovenero e Bonamonte. Nel girone di ritorno sono certo che ci toglieremo grandi soddisfazioni. Sono preoccupato, invece, per aspetti extra-calcistici. Gli arbitri a Messina evidentemente fanno ciò che vogliono perché in questo campo non c’è alcuna pressione, altrove non sarebbe così”.

Ovvia la delusione del centrale difensivo Giovanni Cammaroto, che insieme a Nastasi ha guidato un reparto impenetrabile per almeno 89 minuti: “È davvero una beffa, c’è grande rammarico perché non meritavamo di subire questo pareggio che equivale ad una sconfitta. Non è bastato un ottimo primo tempo per vincere la partita: al momento ci gira male, in quanto abbiamo incassato gol sull’unico tiro. Siamo andati in inferiorità numerica, per di più perdendo Bruno, elemento bravo a far salire la squadra e a dare profondità, per via di un’espulsione inventata. Il calendario? L’Akragas lotta per vincere il campionato, ma non possiamo guardare in casa d’altri. Adesso bisogna sfruttare la rabbia accumulata. Vedere Saraniti ma soprattutto Assenzio con un’altra maglia mi farà sicuramente effetto”.

Questa l’intervista video all’allenatore del Città di Messina Gaetano Di Maria:

Questa l’intervista video al difensore del Città di Messina Giovanni Cammaroto:

La Rescifina Messina parte col piede giusto. Superata agevolmente la Rainbow Catania (VIDEO)

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Time out di Lilia Malaja (Rescifina)
Time out di Lilia Malaja (Rescifina)

Esordio convincente della Polisportiva Giuseppe Rescifina Messina che batte, tra le mura amiche del PalaTracuzzi, la Rainbow Catania col punteggio di 70-52 e dimostra di possedere delle ottime qualità in vista del proseguo del girone L del campionato di serie B Femminile.
Le peloritane escono nel migliore dei modi dai blocchi di partenza, allungando subito nel punteggio, grazie alle triple della riconfermata Ilaria Vento e ai canestri da sotto della scatenata Marcella Barlassina (19 punti alla fine per la giocatrice proveniente dal San Matteo).

Primo piano di Samanta Derkaoui
Primo piano di Samanta Derkaoui (13 punti)

La difesa peloritana annebbia le idee alla squadra allenata da Di Piazza ed il primo quarto si chiude con un netto strapotere delle ragazze di Lilia Malaja, avanti al suono della prima sirena di ben venti punti sul 34-14 grazie alla precisione nelle conclusioni dall’arco, con sette triple realizzate nei primi dieci minuti. Nel secondo quarto i ritmi di gioco s’abbassano notevolmente, prima dell’intervallo lungo, le etnee, troppo sbadate in fase difensiva, cercano orgogliosamente di rientrare in partita con le belle giocate delle straniere Villaruel e Grima (tandem offensivo da 40 punti). La Rainbow Catania alterna la difesa a uomo con la zona, limitando il passivo ed il secondo periodo si chiude con il punteggio fermo al 20’ sul 46-30. Alla ripresa delle ostilità le percentuali al tiro di entrambe le squadre s’abbassano ma la Rescifina Messina è abile nell’amministrare il distacco che rimane comunque ampio, come dimostra il più quindici (53-38) del 30’.

La difesa della Rescifina
La difesa della Rescifina

Le ragazze di Lilia Malaja negli ultimi dieci minuti dimostrano grande personalità e sagacia tattica e chiudono ogni discorso con le iniziative personali di Elena Marchese e Samanta Derkaoui che fissano il vantaggio finale a quota diciotto punti. La squadra del presidente Piccolo può così festeggiare i primi due punti stagionali, miglior viatico possibile in vista della prossima trasferta in programma nella seconda giornata sul difficile campo della Nova Basket Castellammare del Golfo, uscita sconfitta all’esordio nel match giocato contro le cugine del San Matteo.

Rescifina Messina–Rainbow Catania 70-52
Parziali: 34-14; 46-30; 53-38
Rescifina: Gambino 5, Marchese 9, Barlassina 19, Davì 2, Vento 14, Ripellino 1, Darkaoui 13, Russo, De Benedictis, Spadaro 1, Romeo 2, Scionti 4. All.: Malaja.
Rainbow: Capici, Di Stefano, Bellomà 3, Bruno 2, Parisi 4, Grima 19, Villaruel 21, Cocina 2, Quadarella, Magrì n.e., Gandolfo n.e., Imeneo 1. All.: Di Piazza.
Arbitri: Centorrino e Sciliberto di Messina.

Lotta a rimbalzo
Lotta a rimbalzo

Risultati prima giornata serie B Femminile:
San Matteo-Nova Basket 62-50
Rescifina Messina-Rainbow Catania 70-52
Lazur Catania-Stella Palermo 55-46

Questo il video con le migliori azioni del match tra Rescifina Messina e Rainbow Catania:

La Zuiki Spadafora è un rullo compressore. Il Castanea lotta ma cede sotto i colpi di Stuppia e Busco

L'organico della Zuiki Spadafora
L’organico della Zuiki Spadafora

Esordio amaro per il Castanea Basket che nella sua prima partita della stagione di serie D deve arrendersi di fronte alla maggiore caratura tecnica della Zuiki Piero Lepro Spadafora, che conquista così il secondo successo consecutivo in Riva allo Stretto, dopo aver battuto nel turno inaugurale il Basket School. I ragazzi di coach Maganza sono stati trascinati alla vittoria finale da Stuppia e Busco (38 punti complessivi). La partita non è mai stata messa in discussione. Il Nuovo Avvenire dopo appena tre minuti di gioco ha già un vantaggio di dodici punti (14-2), grazie alla dinamicità dei citati Busco e Stuppia. Per i gialloviola del tecnico Biondo rispondono, anche se non senza difficoltà, Luca Restuccia e Campi. Ma la differenza in termini di organico e di realizzazioni si vede fin da subito.

Marco Busco (Spadafora) ha messo a segno 17 punti
Marco Busco (Spadafora) ha messo a segno 17 punti

Il Castanea cerca di far ruotare i suoi ragazzi, soprattutto i lunghi. Infatti prima Manasseri, poi Gambadoro sono costretti a sedersi prematuramente in panchina per i numerosi falli fischiati, specialmente in fase difensiva. Il primo periodo si chiude con il punteggio in favore degli ospiti per 26 a 11. La storia non cambia nel secondo quarto. Spadafora pigia il pedale dell’acceleratore e incomincia a incrementare un divario che fin qui era stato di 17 punti. Il pattese Stuppia prima, poi Molino e infine Busco creano il secondo “strappo” della gara (22). Divario che viene in parte colmato dal solito Campi, che proprio non vuole arrendersi prima del tempo. Si va così all’intervallo lungo con il punteggio sul 24-50. Alla ripresa il coach spadaforese Maganza comincia le rotazioni dei suoi uomini. Entrano Biondo (10 punti), Stuppia E. (8) e Molino.

Luigi Maganza (coach Spadafora)
Luigi Maganza (coach Spadafora)

Ma il canovaccio non cambia. Il Castanea cerca sempre il suo uomo più rappresentativo, Gabriele Campi, che viene costretto a un gioco lontano dal canestro, con un raddoppio difensivo, ma che sfiorerà il trentello a fine serata. Il Nuovo Avvenire gestisce così il match fino alla fine senza problemi, confermandosi squadra da battere nel secondo campionato regionale. Il Castanea è sembrato ancora in “fase di costruzione” considerato che gli ultimi arrivati Lanzafame e Sturniolo si sono uniti al gruppo da meno di dieci giorni. Molto lavoro attende gli uomini di coach Biondo che mercoledì andranno a recuperare la partita contro la Costa d’Orlando di coach Condello. Spadafora tornerà invece in campo sabato 16 alle ore 19, facendo il suo esordio stagionale in casa, nel Palazzetto Polivalente che si farà trovare pronto per l’occasione nel match contro il Cus Palermo.

Gabriele Campi (Castanea) autore di 28 punti
Gabriele Campi (Castanea) autore di 28 punti

Castanea Messina-Zuiki Spadafora 39-81
Parziali: 11-26; 13-24; 9-22; 6-9
Castanea: Sciliberto L. ne, Bonsignore, Restuccia L.5, D’ignoti, Cutè 2, Campanella, Lanzafame, Biondo ne, Manasseri 2, Gambadoro 2, Campi 28, Sturniolo,
All: Biondo
Nuovo Avvenire Spadafora: Barbera 3, Stuppia E. 8, Biondo 10, Pirri 5, Scibilia ne, Vento 2, Busco M. 17, Molino 5, Contaldo 6, Mobilia 4, Stuppia I. 21. All: Maganza L.
Arbitri: Miceli D. e Cannata S.

Preziosa affermazione esterna per l’Atene

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Squadra2Dopo la pausa del campionato di serie C femminile di calcio a 5, l’Atene ha ottenuto un’importante affermazione sul campo dell’Atletico Trappeto, battuto con il punteggio di 2 a 0. Le ragazze guidate da mister Tiziana Impoco e dal vice Sergio Scurria hanno dominato il match e la retroguardia messinese non ha mai corso rischi. Le reti sono arrivate nella seconda frazione di gioco: Liliana La Corte ha sbloccato il risultato e successivamente la solita ed implacabile Francesca Bertino ha realizzato la seconda marcatura, sua undicesima personale dall’inizio del torneo. Grazie a questo successo, la compagine del presidente Salvatore Mangano è salita a quota 18 in classifica, raggiungendo al secondo posto il Futsal P5, mentre la capolista Iron Team è distante soltanto una lunghezza.

Il capitano Loredana Cardile, autentico baluardo della difesa, commenta, così, la partita di Trapani: “E’ stata una vittoria sudata e la squadra ha dimostrato grande carattere. Stiamo, inoltre, ingranando con il nuovo modulo di gioco”. Su questo sorprendente inizio dell’Atene, il capitano Cardile aggiunge: “E’ il secondo anno che gioco in questa formazione ed i nuovi innesti hanno creato un gruppo omogeneo. La vecchia guardia si è integrata, quindi, bene con i nuovi arrivi ed il merito va anche ai due mister ed alla società che ci seguono al meglio. La serie C è una categoria molto particolare. Ogni partita è un enigma e sicuramente ci saranno squadre che ci daranno filo da torcere, ma per una matricola ottenere questi risultati positivi è già un traguardo importante”. L’Atene ospiterà, infine, domenica, all’interno dei campetti dell’istituto Ignatianum, lo Zafferana (fischio d’inizio ore 17).

 

 

Altri tre punti importanti per il Ganzirri

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Andaloro, Fedele e Talamo del Ganzirri
Andaloro, Fedele e Talamo del Ganzirri

Ancora una vittoria sudata per l’ASP Ganzirri che nel campionato di Serie C femminile ha superato per 3-2 un’ostica Virtus Ragusa. Pur privo di importanti pedine (Talamo, Luttino, Ansaldo e Cucinotta), mister Drago ha, però, potuto contare sul supporto dell’ultima tesserata Maria Famà che, non deludendo le aspettative, si è resa subito assoluta protagonista.

Il match, giocato sul nuovo campo di casa per il Ganzirri, l’impianto “Sporting Under Bridge” di Torre Faro, ha visto fin da subito le ragusane mettere in atto un asfissiante pressing, rendendosi più volte pericolose. A passare in vantaggio sono state comunque le rivierasche che, con una velocissima ripartenza, hanno messo a segno la prima rete della gara con la solita Gessica Andaloro. Immediata la risposta delle ospiti che sono state premiate al 20’, pareggiando i conti sugli sviluppi di una punizione. La partita, dai toni agonistici particolarmente accesi, si decide nella seconda frazione di gioco. La tattica del portiere di movimento messa in atto dalle ragusane fin dai primissimi minuti del secondo tempo diventa invece l’arma in più per il Ganzirri. Chiusi gli spazi in difesa le ragazze dei laghi prima approfittano di una ripartenza trovando l’autorete che vale il 2-1 e poi chiudono ogni discussione, con il gol siglato da prima di centrocampo dall’ultima arrivata Maria Famà. Solo allo scadere le ospiti accorciano le distanze con un gran tiro che si insacca sotto la traversa della porta difesa dall’incolpevole Adriana Caristi.

Marina Costantino
Marina Costantino

Una partita molto combattuta che ha avuto in Marina Costantino, una delle protagoniste. Queste le sue parole alla fine del match: “Vincere contro questa Virtus ci ha dato maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Siamo riuscite a coprire bene gli spazi anche quando loro hanno giocato con il portiere di movimento e, soprattutto, siamo state brave nel costruire le ripartenze. Come già nelle partite precedenti abbiamo dimostrato di essere una squadra difficile da affrontare e con grandi margini di crescita”.