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La Sigma Barcellona passa a Jesi con la coppia Filloy-Collins da 57 punti. Terzo successo consecutivo e vetta riconquistata dai giallorossi (VIDEO)

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Time out di Piero Coen (Fileni Jesi)
Time out di Piero Coen (Fileni Jesi)

Tris di vittorie per i giallorossi che espugnano il parquet marchigiano al termine di una sfida emozionante per tutto l’arco dell’incontro (87-91 il punteggio finale). Il play e l’ala risulteranno decisivi, insieme alle doppie cifre di Maresca e Young. Ancora una volta è determinante l’atteggiamento nel terzo quarto con un parziale a favore di 32-24. In classifica primo posto ritrovato insieme ad altre cinque squadre in vista del big match di domenica prossima con Biella.


In un Pala Triccoli vestito a festa per il big match dell’ottava giornata del campionato di DNA Gold si ritrovano di fronte due team esperti per la categoria come la Fileni BPA Jesi e la Sigma Barcellona. La partita inizia subito ad alti ritmi, apre le danze dalla lunga distanza il capocannoniere del campionato, il jesino Leemire Goldwire ma dall’altra parte capitan Maresca non sta a guardare in casa giallorossa e risponde prontamente dalla media distanza. Jesi tenta subito l’allungo con i canestri in serie di Rocca, Jukic e Goldwire, dopo tre minuti di gara il tabellone recita 13-2 per il primo vantaggio in doppia cifra della serata.
Coach Perdichizzi richiama i suoi in panchina e chiarisce le idee, al rientro Maresca, Young e Filloy suonano la carica cercando di accorciare il vantaggio. Trascorrono cinque minuti di gara e il parziale recita 17–9. Le due squadre commettono diversi errori nella seconda fase del primo quarto, Jesi si ferma offensivamente mentre Filloy riesce a portare a meno due la Sigma Barcellona e il primo periodo termina sul 17-15.

Andre Collins, autore a Jesi di 26 punti e 9 assist
Andre Collins, autore a Jesi di 26 punti e 9 assist

Nel secondo quarto Barcellona gioca contemporaneamente con due play, Collins e Pinton, la mossa dà i suoi frutti con i due registi che salgono in cattedra e, con otto punti complessivi, permettono a Barcellona di mettere la testa avanti. Ma Jesi, mai doma fino alla fine, con Santiangeli e Rocca si tiene a distanza ravvicinata, il parziale è combattuto come dimostra il 22–23. Un ripetitivo Jukic e un presente Borsato con 8 punti complessivi riescono ad annullare lo svantaggio e portarsi sul +5, registrando un parziale di 10-0 (31–26). Collins, raddoppiato per evitare le sue pericolose penetrazioni, trova un valido supporto in Filloy, questo sarà il ritornello di tutto il match. I due mantengono i giallorossi in partita, si va negli spogliatoi sul punteggio di 39–35.
Dopo venti minuti di gara la Fileni BPA Jesi ha mandato a canestro 6 dei suoi 10 atleti, tra le fila Jesine Goldwire è il top scorer con 11 punti. Per la Sigma Barcellona il fatturato è ben distribuito, i top scorer sono Filloy, Maresca e Pinton con 8 punti.

Demian Filloy cerca di rubare un pallone. A Jesi 31 punti con 7 triple
Demian Filloy cerca di rubare un pallone. A Jesi 31 punti con 7 triple

Si torna in campo per il terzo periodo che non comincia nel migliore dei modi per i giallorossi ai quali vengono attribuiti due falli tecnici (Maresca e Perdichizzi) nel giro di 20 secondi. Goldwire dalla lunetta realizza il 50 per cento, 2/4. Young e Filloy cercano di spingere il piede sull’acceleratore riavvicinandosi sul -1 (41–40) dopo due minuti scarsi di gara. Dall’altra parte del campo il “Totem” Maggioli prende coscienza e insacca due punti tenendo sempre sotto gli avversari.
Jesi pasticcia e i ragazzi dello “Sceriffo” Perdichizzi bombardano dalla lunga distanza (14/33 alla fine per un ottimo 42%) la difesa ospite riuscendo a mettere la testa avanti sul più quattro (45–49). Da questo momento il match viene caratterizzato da un continuo botta e risposta delle due squadre. Le due compagini alzano l’intensità dando vita a uno spettacolo dalla lunga distanza, dopo otto minuti di gara Barcellona aumenta il gap sul 59–65. Un periodo entusiasmante che termina sul 63–67 frutto di un contro break dei siciliani di 24-32.
L’ultimo e quarto periodo inizia con il volo in lunetta di Alex Young, il quale realizza un 2/2 e incrementa il vantaggio della propria squadra. Rocca, ultimo ad arrendersi in casa marchigiana, segna ripristinando il punteggio sul – 4. Il cronometro mette in evidenza quattro minuti trascorsi, quando Collins e Filloy prendono per mano i propri compagni portandoli sul +13, 66–79 massimo vantaggio Sigma della serata.
Il pivot Toppo dà spettacolo sotto canestro e costringe Maggioli a commettere il quinto fallo. Proprio in questo momento Jesi si fa sotto con Santiangeli che di prepotenza inchioda una schiacciata sul fondo che vale il 73–81.

Il capitano Giuliano Maresca in difesa (10 punti)
Il capitano Giuliano Maresca in difesa (10 punti)

Coach Perdichizzi convoca i suoi in panca, per qualche aggiustamento, ma Jesi prosegue per la sua strada accorciando ulteriormente lo svantaggio riportandosi ad un solo possesso di distacco (82–85) a un minuto e mezzo alla fine del match. Ma la maggiore esperienza dei siciliani e qualche errore dei padroni di casa fanno sì che il punteggio non cambi più. Barcellona porta a casa la terza vittoria di fila del suo campionato, altrettanto conquistate lontano dalle mura amiche dopo quelle ottenute a Casale Monferrato e Forlì. Il risultato finale è 87-91. La Sigma Barcellona centra una similitudine rispetto al passato torneo, infatti segna lo stesso numero di canestri, 91, che lo scorso anno gli consentirono di violare il PalaTriccoli. I due punti consentono al team del presidente Immacolato Bonina di ritornare in prima posizione, seppur in compagnia di altre cinque squadre, ovvero Brescia, Veroli, Torino, Trento e Biella. Domenica si ritorna al PalAlberti in uno scontro diretto proprio con l’Angelico di coach Corbani, una sfida dall’elevato coefficiente di difficoltà che può definitivamente lanciare le quotazioni di Young e compagni in chiave promozione.
“Complimenti a Jesi che ci ha creduto fino alla fine – ha dichiarato Coach Perdichizzi nel post-partita – “noi siamo stati bravi a rientrare in partita dopo il primo approccio soft, riuscendo ad allungare nel momento cruciale.” Il Coach ha poi concluso spendendo parole al miele per la prestazione di Demian Filloy: ”É un giocatore che bilancia molto il gioco dei compagni e sa quando prendere le sue responsabilità, è una persona d’oro che pensa solo a vincere le partite con la propria squadra“.

La carica della panchina della Sigma Barcellona
La carica della panchina della Sigma Barcellona

Fileni BPA Jesi – Sigma Barcellona 87-91
Parziali: 17-15, 39-35 (22-20), 63-67 (24-32), 87-91 (24-24)
Fileni BPA Jesi: Maggioli 9 (4/6, 0/2), Borsato 14 (1/2, 4/9), Fallucca, Jukic 11 (4/6, 1/2), Mason Rocca 14 (5/9), Goldwire 23 (4/10, 3/10), Gaspardo, Santiangeli 16 (2/5, 3/4) N.E.: Esposito, Bargnesi Allenatore: Coen
Note: Tiri Liberi: 14/19 – Rimbalzi: 38 25+13 (Maggioli 9) – Assist: 16 (Goldwire 5)
Sigma Barcellona: Young 10 (3/7, 0/4), Toppo 2 (1/2, 0/1), Maresca 10 (4/6, 0/3), Natali 3 (0/1, 1/2), Collins 26 (2/7, 4/8), Filloy 31 (1/2, 7/12), Pinton 8 (1/1, 2/3), Fantoni 1 N.E.: Dispenzeri, Iurato Allenatore: Perdichizzi
Note: Tiri Liberi: 25/28 – Rimbalzi: 33 23+10 (Toppo, Collins 7) – Assist: 13 (Collins 9)
Arbitri:Ursi, Fabiani e Maschio

Questo il video con le migliori azioni della sfida fra Fileni Jesi e Sigma Barcellona:

Prova di carattere del Savio, ad Acicatena arriva il secondo successo consecutivo

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La trasferta di Acicatena consegna alla compagine del Savio tre punti importanti non solo per la classifica ma soprattutto sotto il profilo mentale. La prima vittoria esterna in serie C (la seconda consecutiva) matura al termine di una prestazione ampiamente positiva contro un avversario che, nonostante la graduatoria non gli renda merito, ha profuso in campo massimo impegno per interrompere la serie negativa.

Savio-Letojanni, una fase del match
Savio-Letojanni, una fase del match

Acicatena ha fatto vedere di avere delle qualità tecniche oltre che umane per recuperare posizioni in classifica: in modo particolare se riuscirà a profondere la concentrazione e l’intensità messe in mostra nel match con il Savio. Di fronte si è però trovata una squadra, quella guidata dal tecnico Giovanni Russo, altrettanto motivata nella conquista dell’intera posta in palio, in crescendo di condizione fisica e come intensità di gioco. Capace di reagire con personalità quando, perso il secondo set, tira fuori dal cilindro un terzo senza sbavature, tanto da andare ad imporsi con uno scarto finale di sedici punti.

L’inerzia del match è stata sempre nelle mani delle gialloblu di mister Russo, che hanno gestito il gioco con una certa padronanza, trovando punti pesanti in attacco al centro da Gloria Scimone. Positivo come sempre anche l’apporto di Pilar e Ferraro. Mister Russo conferma lo stesso schieramento che ha battuto Letojanni nel debutto della “Juvara” per poi operare alcuni cambi nel corso del match. Sia nel terzo che nel quarto set ha fatto il suo ingresso in campo Brunella Bitto: un minutaggio più ampio per la centrale messinese, sulle cui capacità si fa molto affidamento nel corso del torneo.

Savio-Letojanni
Savio-Letojanni

L’unico vero momento di appannamento della formazione salesiana si materializzava a metà della seconda frazione, quando la crescita di pericolosità in attacco di Acicatena abbinata a qualche errore di troppo delle messinesi, permetteva al team etneo di riequilibrare il conto dei set. La reazione del Savio era tuttavia tanto decisa quanto sicura, e si concretizzava in un terzo set monologo di Miranda e compagne come ben testimonia il 25 a 9 finale. Nel quarto parziale il sestetto messinese continua a dettare i tempi ma trova una resistenza più efficace della Liberamente Acicatena. I tentativi delle atlete di casa non sono però sufficienti ad evitare la terza sconfitta in campionato.

“Devo fare un elogio alle mie giocatrici per come hanno affrontato questo incontro – afferma a fine gara l’allenatore Giovanni Russo – posso assicurare che non è facile venire a fare risultato in un ambiente ostico come quello di Acicatena e contro una squadra che inseguiva la vittoria per “sbloccarsi” e ha dimostrato di essere valida anche sotto il profilo tecnico. Sono state brave a tenere sempre in mano l’iniziativa e, nel momento più difficile dell’incontro dopo la perdita del secondo set, hanno tirato fuori il carattere andando a vincere il terzo con uno scarto pesante per la pallavolo (+16 ndc). Segnale di una squadra che crede in se stessa, che sta acquisendo una sua impronta e soprattutto ha fame di vittoria. Adesso dobbiamo continuare su questa strada, lavorando sodo ogni giorno in palestra per migliorare”.

LIBERAMENTE ACICATENA – SAVIO MESSINA 1-3

(Parziali set: 19-25; 25-23; 9-25; 20-25)

ACICATENA: Barbagallo, Barbieri, Catalano, Giampietro, Gioia (L), Grasso, Lanzafame, Russo, Scandurra, Tornello, Vinciguerra. All. Pennisi.

PGS SAVIO MESSINA: Anastasi, Vasi, Pilar Miranda, Ferraro, Centorrino (K), Chiofalo, De Francesco, Scimone, Bitto, Sicari, Bonfiglio (L), Leandri. All. Giovanni Russo

Il Messina Volley sorride al tie-break

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PIP_7561Il Messina Volley si aggiudica al quinto set l’intensissimo derby con il Volley ‘96 Milazzo, giocato al PalaRescifina di fronte a circa 200 spettatori. E’ stata una gara lunga e vibrante (durata quasi 2 ore e 20′), e pensare che l’esito del primo set (25-15 per le messinesi) sembrava far da preludio ad un pomeriggio tranquillo per le padrone di casa, grazie ad un servizio efficace e ad un prolifico attacco di banda. La camaleontica squadra di coach Salmeri si trasforma letteralmente fin dalle prime battute del secondo parziale con l’ala Lombardo e la centrale Gitto che salgono in cattedra, portando per mano le proprie compagne ad una veemente reazione che sorprende, e non poco, le atlete di mister Cacopardo, le quali, non riuscendo più a ricevere bene, permettono alle mamertine di giocarsela punto a punto, fino alla rocambolesca fase finale del set vinta dalle ospiti 28-30.

Sulla situazione di parità nei set (1-1), i numerosi sostenitori si aspettavano la reazione del Messina Volley, ma era ancora il Volley ’96 a dettare ritmo e gioco grazie al servizio insidiosissimo della Tassone e della stessa Lombardo e con l’intero collettivo milazzese impressionante in fase difensiva. Mister Cacopardo a metà set inseriva nella mischia la sedicenne Laganà in regia al posto della Donato, ma il black-out delle peloritane faceva segnare, a conclusione del parziale,

Un Messina incerottato verso Caserta dopo la gara thriller con il Melfi

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L'ammonizione di Corona che dovrà saltare Caserta (foto Luca Maricchiolo)
L’ammonizione di Corona che dovrà saltare Caserta (foto Luca Maricchiolo)

Il settimo pareggio in dodici giornate frena la rincorsa in classifica del Messina. Il 2-2 di sabato al cospetto del Melfi, dall’andamento ben diverso rispetto al confronto con l’Aprilia, terminato con identico punteggio ma dallo stesso retrogusto amaro, ha comunque prolungato la striscia positiva dei giallorossi, giunta a cinque risultati utili consecutivi. A suon di segni “X” è però oltremodo complicato riuscire ad agganciare le posizioni di vertice, con l’ottavo posto, ultimo utile per l’agognata Lega Pro unica, distante adesso cinque lunghezze.

Il giallo estratto nei confronti di Chiaria (foto Luca Maricchiolo)
Il giallo estratto nei confronti di Chiaria (foto Luca Maricchiolo)

Per questo dare seguito al blitz di Gavorrano avrebbe avuto un peso specifico notevole. La sfida con i lucani, che fuori casa sono stati fin qui capaci di segnare ben dodici gol, tre in più di quelli complessivamente realizzati dal Messina, ha lasciato qualche “cerotto” di troppo, ma anche la consapevolezza di aver intrapreso nelle ultime settimane la strada giusta. La squadra dei 30’ iniziali, fase precedente all’ingiusta espulsione di Simonetti, naturale spartiacque dell’incontro, era stata sovente pericolosa in avanti, sfruttando la buona vena di Quintoni, apparso sempre più a suo agio con il nuovo modulo e tornato agli standard abituali per frequenza nei rifornimenti ai compagni dalla fascia, dopo essere stato lasciato in naftalina nei primi turni. Almeno tre le nitide palle gol create, due con protagonista Chiaria ed una con bel diagonale di Gherardi che si è spento di poco a lato. Il rosso estratto con eccessiva fiscalità da Marinelli di Tivoli nei confronti del centrocampista campano ha poi fatto crollare i nervi ai padroni di casa e perdere la bussola all’insufficiente direttore di gara che ha continuato ad ammonire senza soluzione di continuità (in lista, dopo Cucinotta e Chiaria anche Quintoni e Ignoffo, che chiedeva spiegazioni da capitano), allontanando per proteste il ds Ferrigno.

Simonetti esce dal campo per l'espulsione (foto Luca Maricchiolo)
Simonetti esce dal campo per l’espulsione (foto Luca Maricchiolo)

Nonostante l’inferiorità numerica il Messina era riuscito a sbloccare il risultato con Guerriera, bravo ad incunearsi centralmente e a sfruttare a meraviglia l’assist fornitogli da Bucolo. Uno schema, già provato in precedenti occasioni, che ha dato finalmente i suoi frutti. Il black-out, susseguente all’ingresso di Guilana per Gherardi, aveva poi consentito al Melfi di trovare in modo pressoché analogo l’uno-due con il messinese Ricciardo ed il neo entrato Cruz, entrambi abili a sfruttare dei traversoni dalla destra di Montenegro sui quali la retroguardia giallorossa si è fatta cogliere colpevolmente impreparata. Scampato il pericolo del possibile 1-3 (errore di Cruz), il Messina ha reagito con orgoglio, riuscendo almeno ad evitare un ko che avrebbe avuto il sapore della beffa grazie al guizzo di Chiaria, a segno contro la sua ex squadra e per la prima volta in questo torneo al “San Filippo”. “Bicchiere mezzo pieno” ha analizzato Catalano nel post-partita, ma le scorie, fisiche e mentali, lasciate dal match con il Melfi appaiono evidenti. Da martedì (comunque concesso un giorno supplementare di riposo ai giocatori), senza Lagomarsini e Silvestri, i quali saranno di scena a Ferrara contro la Norvegia tra le file dell’Under 20 di Lega Pro, si comincerà a pensare alla prossima trasferta di Caserta.

Una mischia in area del Melfi (foto Luca Maricchiolo)
Una mischia in area del Melfi (foto Luca Maricchiolo)

In terra campana mancheranno gli squalificati Ignoffo, Simonetti e Corona, cui si aggiungono gli infortunati di lungo corso Lasagna, Maiorano e Bolzan. Una situazione di piena emergenza (rientrerà il solo Ferreira) che nemmeno il terzetto di appiedati in casa Casertana (Correa, Conti e Cruciani) riesce a compensare. Il calendario, da qui al termine del girone d’andata, non aiuta – alla sfida del “Pinto” faranno seguito le gare casalinghe con le quotate Vigor Lamezia e Teramo (attuale capolista) e gli altri difficili impegni esterni di Sorrento e Martina Franca – ma il Messina non può perdere ulteriore terreno.

Inizia la stagione di Nibali: Più Tour che Giro nel 2014

Nibali
Vincenzo Nibali alla presentazione del Giro d’Italia 2014. Il corridore dell’Astana dovrebbe comunque essere al via del Tour de France e non della prossima corsa rosa

Sarà Montecatini Terme la sede del primo raduno stagionale della nuova Astana 2014. Anche per questa stagione il capitano della formazione Kazaka sarà Vincenzo Nibali. Nella cittadina Toscana si traccerà un primo programma stagionale. Nibali inizierà la stagione agonistica al Tour de San Luis, dal 20 al 26 gennaio per poi proseguire con la nuova manifestazione organizzata dalla RCS Sport, il Tour of Qatar (dal 5 all’8 febbraio). Per adesso sono queste le indiscrezioni trapelate sull’inizio dell’attività agonistica del messinese, ultimo vincitore del Giro d’Italia. I dubbi sono prorpio legati alla corsa rosa: Nibali vorrebbe difendere il trono sul campo, ma esigenze di squadra lo portano a porsi come obiettivo principale del 2014 il Tour de France. Alla fine, in molti sono a pensare che le disposizioni societarie prevarranno su quelle del corridore. Con gli ingaggi di Franco Pellizzotti e Michele Scarponi l’intento della Astana è chiaro: schierare i due nuovi acquisti al Giro d’Italia, in modo da essere competitivi anche senza il proprio punto di forza, mentre Nibali verrà esclusivamente impiegato per centrare la vittoria alla Grand Boucle.
La Astana tiene molto al successo al Tour de France: la formazione venne formata proprio per permettere a un ciclista kazako di raggiungere il successo di Parigi. A quei tempi era solo Alexandre Vinokourov, l’unico ciclista kazako capace di centrare l’obiettivo. Vinokourov non riuscì nell’intento e in questi anni nessun ciclista del paese asiatico è arrivato a livelli importanti da poter competere per la vittoria nella corsa francese. Vinokourov, divenuto nel frattempo team manager, inviduò Nibali come l’uomo capace di raggiungere la vittoria in un grande GT, poco importa se non si tratta di un Kazako. Nibali ottenne il massimo risultato già al primo anno, aggiudicandosi la vittorie al Giro d’Italia. Il siciliano adesso è pronto per dare l’assalto al Tour de France. Difficilmente i dirigenti della Astana si lasceranno scappare questa occasione. Per il paese asiatico sarebbe un successo storico, tanto quanto lo sarà per la città di Messina, per la Sicilia e per l’intera Italia. L’ultimo italiano a vincere il Tour de France fu Marco Pantani, nel lontano 1998. Il romagnolo coronò con il successo francese una stagione “storica” ottenendo la doppietta nello stesso anno, prima del Tour, infatti, arrivò la vittoria al Giro d’Italia. Difficile, per adesso, un’accoppiata Giro-Tour per Nibali. L’impegno massimale nelle due manifestazioni sarebbe arduo e rischierebbe di comprometterle entrambi e questo i dirigenti kazaki non lo possono permettere. Per questi motivi il 2014 di Nibali è più Tour che Giro.

Nibali
Vincenzo Nibali sulle strade del “Lombardia”

Quando Avellino e Messina guidavano la Serie B

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L'attaccante dell'Avellino Luigi Castaldo (foto tratta da avellino-calcio.it)
L’attaccante dell’Avellino Luigi Castaldo (foto tratta da avellino-calcio.it)

L’Avellino è in vetta, ma non chiamatelo miracolo. Lo straordinario avvio di stagione dei lupi nel campionato di Serie B ha trovato il meritato coronamento nell’aggancio al vertice grazie al 2-1 inflitto alla Juve Stabia nel derby campano, frutto delle reti di Schiavon e Castaldo. La squadra di Rastelli, implacabile al “Partenio”, dove ha centrato sei vittorie in otto gare, costruendo gran parte delle sue fortune, condivide attualmente il primato con Empoli e Palermo, a differenza dei biancoverdi big annoverate sin dalla fase pre-campionato come principali candidate al salto di categoria. Cinici, bravi a gestire le gare come solo le grandi sanno fare e con individualità di spicco: la mentalità, nonostante si tratti di una neopromossa, è quella giusta per puntare in alto.

L’Avellino, che era già balzato al comando dopo tre giornate (anche allora con l’Empoli) nel torneo in corso, non viveva gioie simili dal campionato cadetto 1990-91. Era il 4 novembre 1990 e dopo la nona giornata i lupi dividevano il primo posto proprio con il Messina, che si era imposto con un gol di Cambiaghi a Pescara. Dopo la sconfitta all’esordio a Verona (3-0) gli ottimi risultati ottenuti (su tutti i successi contro Triestina, Reggina e Foggia prima del blitz dell’Adriatico) avevano proiettato la compagine di Materazzi in vetta a 12 punti (allora le vittorie valevano due punti), insieme all’Avellino, fermato invece sullo 0-0 dalla Triestina al “Partenio”. Questa la classifica dell’epoca: Avellino e Messina 12 punti, Lucchese, Reggiana e Taranto 11, Ancona, Ascoli, Foggia, Salernitana e Verona 10, Cremonese, Reggina e Udinese 9, Pescara 8, Barletta, Brescia e Triestina 7, Cosenza e Modena 6, Padova 5.

La domenica successiva il Messina, capace di chiudere l’andata in zona promozione, proseguì la sua corsa, superando al “Celeste” per 1-0 la Reggiana con un gol di Protti, mentre i biancoverdi crollarono a Foggia (5-0). Dopo la partenza sprint, però, entrambe dovettero accontentarsi di una risicata salvezza, seppur in una classifica cortissima. Oggi l’Avellino sogna quella serie A che manca in Irpinia dal 1987-88. A Messina si fa il tifo per i lupi, dato lo storico gemellaggio, sperando di emulare le gesta di un club che ha saputo bruciare le tappe dopo il fallimento dell’estate 2009.

Acsi MTB – Quarta prova del Campionato d’inverno

ACSI
ACSI

Si è svolta la prima edizione dell’XC Gualtieri Sicaminò, 4° tappa del campionato d’autunno. Oltre 80 atleti alla partenza, pronti a sfidarsi in un circuito veloce e nervoso. Il tracciato misurava 2,7 km; la difficoltà maggiore era data dal terreno reso fangoso causa pioggia nei giorni precedenti. L’arduo terreno rendeva precarie la conduzione del mezzo, dunque, spazio ai funanboli e a chi sa condurre la bici anche in condizioni precarie.

La corsa segue il canovaccio delle gare precedenti, con un gruppo di attaccanti in avanscoperta già dalle prime pedalate. Ad avvantaggiarsi sono Alberto Giacoppo (GS Esercito), Andrea Pasqualino (Lucchesi Celertrasporti), Angelo Bonaccorso (Team Crisafulli Bici), Antonio Nicita (Team Zancle) e Antonino Cannone (Team Bike Genesi). I fuggitivi proseguono compatti sino a metà gara, quando il forcing di Giacoppo e Pasqualino costringe gli altri battistrada a dover alzare bandiera bianca. Il finale di gara è un monologo del tandem di testa. L’arrivo è all’insegna del fair play, con i due fuggitivi giunti entrambi a braccia alzate e senza disputare volata, con la ruota di Giacoppo prima a superara la linea bianca solo di qualche centimetro. Pasqualino, dopo la vittoria nelle prime tre prove disputate, lascia così, in maniera onorevole, il primo gradino del podio. in terza posizione giunge Nicita, vincitore della volata a due con Bonaccorso.

Per il percorso corto (giri 6), strepitosa vittoria per il debuttante Marco Siracusano. Con questo successo il portacolori della Forzisi Giarre ipoteca la vittoria finale al Campionato d’autunno.

Tra le società, testa a testa tra il team Castanea e il team Crisafulli, classificatesi nell’ordine, con il distacco di un solo punto. Invertita, dunque, la classifica della settimana precedente, quando in occasione della terza prova era stata il team Crisafulli e precedere la formazione di Castanea. Terza piazza per il Team Bike Genesi.

Di seguito i vincitori di categoria:

Debuttanti Marco Siracusano Forzisi Giarre

Primavera Angelo Carina Cicl. Castanea

Primavera Fem: Laura Caprì Cicl. Castanea

Cadetti Alberto Giacoppo GS Esercito

Junior Savino LoBasso GS Giovinazzo

Senior Andrea Pasqualino Lucchesi Celertrasporti

Veterani Antonio Nicita Team Zancle

Gentlman Giovanni Paone

SGA Gioacchino Marchetta Team Zancle

Terza Categoria – la SIAC espugna con un secco poker il campo del Naxos

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L'attaccante della SIAC Ciccio Piccolo
L’attaccante della SIAC Ciccio Piccolo

Non si ferma la corsa della capolista SIAC che, dopo la cinquina rifilata alla Fortitudo Camaro, si è imposta anche in casa dell’Asd Naxos con un secco 4-0.Non conosce davvero ostacoli la squadra allenata da D’Alessandro: quarta vittoria consecutiva, in altrettante gare, e primo posto solitario con 12 punti così come le  reti realizzate, solo 1 gol al passivo.

Rispetto alla precedente gara il tecnico della SIAC attua un ampio turnover: maglia da titolare per il capitano Romano, recuperato dall’infortunio Micalizzi, Piccolo e Orecchio, mentre Fabrizio Lipari e Giacobbe  si accomodano in panchina.

Sin dalle prime battute sono gli ospiti a rendersi pericolosi, prima ci prova Quartarone dalla distanza con un tiro alto sopra la traversa, poi è Vasta a provare la conclusione dopo aver rubato la palla all’avversario, il suo destro viene respinto da Masarella. Al 8′ arriva la prima tegola per l’Asd Naxos: Lo Turco è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio, al suo posto entra Vecchio. Al 14′ la gara si mette subito in discesa per la SIAC: assist perfetto dalla destra di Mazzeo per Orecchio, il suo colpo di testa finisce infondo al sacco per il gol che vale il vantaggio. Al 20′ Quartarone cerca il raddoppio tirando direttamente in porta su calcio di punizione, Masarella si rifugia in angolo. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di Vasta: solo davanti al portiere si fa respingere la conclusione calciando addosso all’estremo difensore. Il raddoppio è solo rimandato di qualche minuto. Al 21’ l’arbitro Pettinato, tra le proteste dei padroni di casa, accorda un calcio di punizione per la squadra di D’Alessandro, Quartarone è furbo nel battere a sorpresa il calcio piazzato, la sfera raggiunge Piccolo che con un perfetto rasoterra infila Masella. Subìto il gol le proteste dell’Asd Naxos diventano sempre più vibranti, a farne le spese è Cavolina che si vede sventolare il cartellino rosso. Con un uomo in più, la SIAC potrebbe portare a tre le marcature grazie alla concessione di un calcio di rigore per atterramento in area di Vasta. Rigore non gradito dalla squadra di Cacciatore che rimane in nove: a lasciare anzitempo il rettangolo di gioco è Daidone. Per il tiro dagli undici metri si presenta sul dischetto Quartarone che calcia sul palo. Degli avversari non c’è nessuna traccia e la squadra di D’Alessandro chiude il match quasi allo scadere della prima frazione di gioco con Piccolo, abile a insaccare in rete, da posizione defilata, l’assist di Quartarone. Primo tempo inoperoso per il portiere Costantino, spettatore non pagante, si va al riposo sul 3-0.

Nel secondo tempo l’Asd Naxos tenta subito di accorciare le distanze: prima Chillemi chiama alla respinta Costantino direttamente su calcio di punizione, dopo Brunetto dalla distanza colpisce la traversa a portiere battuto. Al 9’ la SIAC ricomincia a giocare e si rende pericolosa con  Quartarone, ma non trova lo specchio della porta su assist di Lipari Daniele. Un minuto dopo sale in cattedra Turchet: il numero quindici ruba la palla all’avversario, avanza per alcuni metri e tenta la conclusione da posizione defilata, ne viene fuori un tiro-cross, la difesa si salva respingendo quasi sulla linea di porta, in agguato Aliquò era pronto a ribadire la sfera in rete.  Al 14’ altra occasione per gli ospiti con Idotta che perde l’attimo giusto per calciare, costretto a decentrarsi prova il tiro a giro che si spegne di poco a lato dalla porta difesa da Masarella. Occasione anche per Aliquò: Quartarone sforna un altro assist perfetto per il numero ventuno, ma la conclusione esce di poco. E’ un vero e proprio assalto alla porta di Masarella. Al 18’ Idotta chiede e ottiene la triangolazione con Aliquò, il suo tiro chiama alla respinta in tuffo il numero uno di casa. A 20’ ancora Idotta prova a portare a quattro le marcature ingaggiando un duello personale con Masarella: prima si fa respingere la sfera da posizione centrale, dopo costringe l’estremo difensore a rifugiarsi in angolo.  L’Asd Naxos si fa vedere dalle parti di Costantino al 32’, Catalfamo prova a segnare il gol della bandiera direttamente su calcio di punizione, il numero uno bianco-azzurro para in due tempi. Al 35’ il duello Masarella-Idotta viene vinto da quest’ultimo che mette in rete l’assist di Aliquò.  L’ultima azione è ancora della SIAC con l’incursione di Turchet, tiro a lato. Dopo quattro muniti di recupero l’arbitro pone fine alle ostilità: la SIAC batte l’Asd Naxos  per 4-0.

 

Il prossimo turno, prevede l’incontro Asd SIAC-Triskell Taormina. La gara, valevole per la quinta giornata del campionato, girone B, di Terza Categoria Ca11 si disputerà presso il sintetico  “Garden Sport” di Mili Marina, sabato 23 novembre (ore 14.30) . 

Il tabellino:

Asd Naxos Calcio-Asd SIAC Messina: 0-4

Marcatori: 14’pt Orecchio, 21’ e 42’ pt Piccolo, 35’ st Idotta.

Asd Naxos Calcio: Masarella, Lo Turco (K) (9’pt Vecchio (8’st Salanitri)), Miceli (1’st Chillemi), Marino (VK), Granata, Cavolina, Catalfamo, Sinabaldi, Rigano, Daidone,Brunetto. All. Cacciatore.

Asd SIAC Messina: Costantino, Bertano (1’st Crastì), Smedile (5’st Turchet), Tavilla (VK), Micalizzi, Romano (K), Mazzeo (1’ st Lipari D.), Piccolo (1’st Aliquò), Vasta (1’st Idotta), Quartarone, Orecchio. All. D’Alessandro.

Arbitro: Giovanni Pettinato di Messina.

Ammoniti: Granata (N), Sinabaldi (N).

Espulsi: 21’pt Cavolina (N), 27’pt Daidone (N).

RISULTATI 4^  GIORNATA TERZA CATEGORIA GIRONE B

Agostiniana Calcio-Graniti 1-1; Gioventù Furcese-Limina 0-0; Stella S. Leone-Sporting Club Messina 3-1; Francavilla-Fiumedenisi 0-0; Naxos Calcio-SIAC 0-4; Trikell Taormina-Akron Savoca 1-3; Fortitudo Camaro-Itala 1-2.

CLASSIFICA

SIAC 12; Akron Savoca 10; Stella S. Leone 9; Fiumedinisi 8; Gioventù Furcese 7; Francavilla 6; Agostiniana Calcio, Limina 5;  Sporting Club Messina, Itala 4;  Triskell Taormina 3;, Fortitudo Camaro; Graniti; Naxos Calcio 1.

 

Di Maria: “Soddisfatto della prestazione”. Conti Nibali: “Proseguiremo nel nostro progetto sui giovani”

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Il tecnico del Città di Messina Gaetano Di Maria (foto Giovanni Isolino)
Il tecnico del Città di Messina Gaetano Di Maria (foto Giovanni Isolino)

Nonostante la sconfitta di misura rimediata all’Esseneto per il Città di Messina segnali confortanti dalla sfida con l’Akragas, seconda forza del campionato di Serie D. E’ soprattutto la reazione mostrata nella ripresa dai peloritani, con il risultato rimasto in bilico sino all’ultimo, a lasciare ben sperare per il proseguo di stagione, sebbene la classifica (Cammaroto e compagni sono sempre al quint’ultimo posto) continui ad essere problematica.

Per il tecnico Gaetano Di Maria “è un risultato giusto per quello che l’Akragas ha fatto nel corso del primo tempo. Nella ripresa abbiamo creato occasioni, ma ci è mancato il cinismo. La nostra è una squadra giovane che in alcuni frangenti pecca di ingenuità. Giocare qui non era facile, per questo sono soddisfatto della prestazione fornita dai ragazzi nei secondi 45’. Le scelte di formazione ? Manfrè si era allenato poco e anche Vella veniva da una settimana di stop. Preferisco avere gente sana in campo. E’ stato un altro banco di prova importante – continua Di Maria al sito ufficiale dell’Akragas – occorre lavorare sodo e cercare di andare avanti. Sapevamo dall’estate che sarebbe stato un campionato di sofferenza. Il mercato ? Apporteremo dei correttivi in rosa, sempre tenendo conto della linee guida societarie. Vogliamo lavorare con i giovani e toglierci delle soddisfazioni. Alla fine sono sicuro che centreremo l’obiettivo che ci siamo prefissati”.

Il presidente del Città di Messina Elio Conti Nibali (foto Giovanni Isolino)
Il presidente del Città di Messina Elio Conti Nibali (foto Giovanni Isolino)

Questa, invece, l’analisi del presidente Elio Conti Nibali: “Non ho nulla da recriminare. Il risultato del primo tempo stava stretto all’Akragas, mentre nella ripresa abbiamo giocato meglio, essendo pericolosi sino alla fine. Mancavano delle pedine importanti come Camarda, ma vogliamo affidarci ai giovani che possono maturare giocando, non andando in panchina o scendendo in campo solo per pochi minuti. Se c’è qualcosa da fare sul mercato, comunque, la faremo, ma sempre in quest’ottica. L’anno scorso avevamo allestito un organico importante per giocarcela, – spiega al sito ufficiale dell’Akragas – ma dopo la promozione in Lega Pro del Messina, che rappresenta la prima squadra della città ed è gestita da un grande manager come Lo Monaco, il nostro obiettivo è portare avanti un progetto giovane, puntando soprattutto sui messinesi”.

Sugli attesi ex della sfida, Saraniti e Assenzio, aggiunge: “Li conosciamo bene, hanno dato tanto alla nostra causa. Altre volte li ho visti giocare meglio, ritengo che possano essersi emozionati ad affrontarci. Si tratta di elementi importanti per questa categoria”. 

 

Ortona infligge una nuova sconfitta all’Elettrosud Brolo

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Non è sufficiente il primo set vinto stagionale per offrire la “svolta” alla stagione dell’Elettrosud Volley, ancora sconfitta nel quinto turno della Serie A2 Maschile.

Gromadowski e Visentin
Gromadowski e Visentin

Il sestetto di mister Jorge Cannestracci è sconfitto per 3-1 sul campo della Sieco Service Ortona ed ora la panchina del tecnico italo-argentino traballa visibilmente e la prossima gara di domenica, al PalaTorre, contro la Vero Volley Monza potrebbe risultare decisiva.

Serrato il botta e risposta che accompagna il primo set, vinto sul rush finale per 23-25 dalla squadra siciliana che cancella il “peso” dello zero dalla voce set.

Il secondo set, invece, è praticamente a senso unico: l’opposto abruzzese Cetrullo affonda una serie di attacchi a ripetizione scavando un piccolo break che si mantiene sino al primo time out tecnico. Al ritorno in campo, nonostante i cambi adottati con gli ingressi di Nuzzo e Riolo per Gromadowski e Bertoli, il sestetto siciliano non riesce a reagire ed è piegato per 25-13.

Fasi alterne caratterizzano il terzo set, quando l’Elettrosud ricuce le distanze a due lunghezze (19-17). Time out di Ortona, ed al rientro nuova e decisa sterzata degli abruzzesi che si aggiudicano il secondo punto per 25-18.

Visentin e Sesto in azione
Visentin e Sesto in azione

Il sestetto di Cannestracci nel quarto set parte bene e conduce sino al primo time out (9-12), poi però smarrisce ogni sicurezza ed incassa il ritorno dei locali che sospinti dal caldo tifo proveniente dagli spalti si esaltano chiudendo i giochi sul 25-22 ed incamerando i tre punti in palio.

Tabellino:

Sieco Service Ortona-Elettrosud Volley Brolo 3-1

Parziali Set: 23-25, 25-13, 25-18 e 25-22.

Sieco Service Ortona: Cetrullo 28, Simoni 6, Guidone 9, Bruno 8, Galliani 22, Lanci 1, Di Meo, Orsini ne, Matricardi, Gemmi, Sborgia ne, Zito (L), Pappadà (L) ne. All. Nunzio Lanci.

Elettrosud Volley Brolo: Boff 12, Bertoli 11, Sesto 8, Gromadowski 14, Visentin 2, Nuzzo 1, Di Franco 10, Muscarà, Colarusso,  Santangelo ne, Riolo, Rizzo (L). All. Jorge Cannestracci.

Arbitri: Giampiero Perri e Frederick Moratti.

Note: Durata 1h e 43′ (28′, 21′, 25′, 29′).

Risultati del 5° Turno della Serie A2 Maschile:

Itely Milano-Sidigas HS Avellino 3-0

Materdomini Castellana Grotte-Cassa Rurale Cantù 2-3

Tonazzo Padova-Globo BP Frusinate Sora 3-0

Coserplast Openet Matera-BChem Potenza Picena 3-0

Vero Volley Monza-Caffè Aiello Corigliano 3-1

Sieco Service Ortona-Elettrosud Brolo 3-1

Classifica: Tonazzo Padova 13; Coserplast Openet Matera, Vero Volley Monza, BChem Potenza Picena e Cassa Rurale Cantù 11; Globo BP Frusinate Sora 10; Sidigas HS Avellino 9; Sieco Service Ortona 7; Itely Milano 6; Materdomini Castellana Grotte 1; Caffè Aiello Corigliano e Elettrosud Brolo 0.