25.6 C
Messina
Home Blog Pagina 5706

Per il Città di Messina quattro gol in partitella. Seck e Bonamonte salteranno il Torrecuso

0

Peloritani in campo al “Garden Sport” per il consueto test in famiglia del giovedì pomeriggio. Domenica il match interno di campionato contro il Torrecuso: sicuro assente lo squalificato Seck, verso il forfeit anche l’infortunato Bonamonte. 4-0 in favore della squadra in maglia blu il punteggio dell’amichevole: in rete Camarda, Portovenero, Cammaroto e Manfrè.

Cosimo Bruno marcato da Christian D'Angelo nel corso della consueta partitella del giovedì disputata a Mili Marina
L’attaccante del Città di Messina Cosimo Bruno marcato dal compagno Christian D’Angelo nel corso della consueta partitella del giovedì disputata a Mili Marina

Tradizionale partitella a ranghi misti giovedì pomeriggio per il Città di Messina, impegnato domenica al “Celeste” contro il temibile Torrecuso. Gli uomini di Gaetano Di Maria lavorano sodo con l’obiettivo di ritrovare al più presto il successo in campionato e lasciarsi alle spalle l’attuale periodo negativo.

Come ogni giovedì, il tecnico messinese ha potuto testare la condizione del suo gruppo e provare le soluzioni da adottare nel prossimo incontro ufficiale. Per la gara di domenica alla sicura assenza di Seck, squalificato per un turno, si somma quella di Alessandro Bonamonte: il centrocampista diciottenne, fermato da un’infiammazione alla tibia, ha lavorato a parte.

Tutti in campo gli altri componenti dell’organico, compreso Andrea Parachì, appena tesserato. Per la sfida al Torrecuso Di Maria ritrova anche Mirco Camarda e Cosimo Bruno, che tornano a disposizione dopo avere scontato un turno di stop nell’ultimo incontro di campionato. 4-0 in favore della formazione in maglia blu il punteggio del test odierno, disputato su due tempi da 35 minuti ciascuno: in rete il capitano Camarda su calcio di rigore, Portovenero, Cammaroto e Manfrè. A chiudere la preparazione settimanale, come di consueto, saranno le sedute mattutine del venerdì e del sabato.

Contro il Rometta va a segno Chiaria. Caldore, Scoponi e Guilana schierati tra i titolari

0
La panchina del Messina: Catalano in piedi segue le fasi del match con il Rometta (foto Matteo Arrigo)
La panchina del Messina: Catalano in piedi segue le fasi del match con il Rometta (foto Matteo Arrigo)

A fare da contorno all’amichevole tra il Messina ed il Rometta, formazione che milita nel torneo di Eccellenza, è stato principalmente il maltempo, che ha limitato anche le presenze sugli spalti, peraltro privi di una copertura. Nonostante ciò non hanno disertato l’appuntamento alcuni rappresentanti del tifo organizzato, storicamente vicino alla squadra anche nel corso delle amichevoli infrasettimanali.

Il terreno di gioco di Giammoro, che ospita le gare casalinghe del Valle del Mela, è stato funestato da pioggia e vento, che hanno messo a dura prova i protagonisti dell’incontro e lo staff tecnico capitanato da Gaetano Catalano. A decidere la sfida una prodezza di Chiaria, a segno dalla lunga distanza. Con Maiorano e Bolzan ancora ai box, e destinati a saltare la prossima trasferta di Caserta al pari degli squalificati Corona, Ignoffo e Simonetti, tutti impiegati nella ripresa, Catalano ha preferito tenere a riposo precauzionale anche Lasagna (certa la sua defezione domenica) e Cucinotta, che indosserà invece una delle tre maglie da titolare destinate ai centrali di difesa.

Un primo piano di Mirko Guadalupi, tornato ad agire in avanti al fianco di Chiaria (foto Matteo Arrigo)
Un primo piano di Mirko Guadalupi, tornato ad agire in avanti al fianco di Chiaria (foto Matteo Arrigo)

Con Lagomarsini e Silvestri al rientro dagli impegni con la Nazionale di Lega Pro, la retroguardia – un po’ sperimentale – è stata composta da Caldore, De Bode e Scoponi. Tra loro l’ex genoano sembra in pole per affiancare i già citati Cucinotta e Silvestri. A centrocampo conferme sulle corsie per Guerriera e Quintoni (che ha appena celebrato il suo ventinovesimo compleanno), mentre in mezzo hanno agito Bucolo, il portoghese Costa Ferreira e lo spagnolo Guilana, che potrebbe quindi rappresentare la grande novità della trasferta di Caserta, dopo l’ingresso nella ripresa con il Melfi. In campo infatti soltanto nella ripresa Gherardi e l’argentino Piovi. In avanti hanno agito infine il match-winner Chiaria ed il brindisino Guadalupi, che potrebbe tornare a giostrare in una posizione a lui più congeniale contro una delle annunciate protagoniste del torneo.

Consueta girandola di cambi nei secondi 45 minuti, in cui ha trovato spazio anche Privitera, il ’94 ex Nissa tesserato nelle scorse settimane ed ancora un po’ in ritardo di condizione. Presente a bordo campo il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno. Dopo il fischio finale negli spogliatoi anche il patron giallorosso Pietro Lo Monaco, che ha voluto caricare la squadra in vista del prestigioso incrocio con la Casertana.

A fare da contorno alla sfida l’iniziativa legata alla campagna “Fiocco Bianco”, promossa in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne organizzata dal club service Lions Club Messina Colapesce e dall’Istituto scolastico Villa Lina Ritiro, rappresentato dalla Dirigente Giovanna De Francesco.

Degli Esposti (VIDEO): “A Trapani per ripartire puntando sulla forza del gruppo”

0

Pallavolo Messina 02Aria di derby per la Pallavolo Messina. D’Andrea e compagni saranno infatti di scena domenica, alle 18, al PalaPinco di Trapani. La formazione peloritana è decisa a riscattare la brutta sconfitta del turno scorso incassata tra le mura amiche contro il Club Italia. Primi due set praticamente regalati ai giovani atleti azzurri e nel dopo partita il coach Flavio Ferrara ha parlato a chiare lettere dell’assenza del “gioco di squadra”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il palleggiatore Luca Degli Esposti. «E’ proprio così – ha affermato il 27enne ex Foligno – non ci siamo espressi sui nostri livelli e, forse, abbiamo pensato più alle individualità che al gioco di squadra. Non possiamo permetterci certi errori che, puntualmente, paghiamo a caro prezzo. Abbiamo analizzato in settimana cosa non è andato sabato e adesso vogliamo ripartire a cominciare dalla sfida di Trapani».

Luca Degli Esposti
Luca Degli Esposti

La formazione granata è reduce dalla sconfitta al tie-break sul parquet di Casandrino: è la terza consecutiva in quattro giornate, ma la Pallavolo Trapani può fare affidamento su un vantaggio di tre punti sulla squadra giallorossa. «Sappiamo che ci aspetta una gara difficile e molto insidiosa – ha proseguito Degli Esposti –, ma se ci mettiamo grinta e crediamo nella forza del gruppo potremo giocarcela. Sono certo che, alla fine, centreremo l’obiettivo che la società si è prefissata a inizio stagione».

Continua l’impegno della Pallavolo Messina nell’ambito sociale. La società peloritana aderisce alla campagna “Fiocco Bianco” rivolta alla sensibilizzazione riguardo la problematica della violenza contro le donne. Domenica 24, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, gli atleti giallorossi scenderanno in campo appuntando un fiocco bianco sulla propria divisa.

L’intervista video a Luca Degli Esposti (palleggiatore Pallavolo Messina):

Barcellona, Fantoni riavvolge le tappe della sua carriera: ”Amo Livorno, la mia città e squadra con la quale ho esordito in A1. A Treviso e Casale anni indimenticabili” (VIDEO)

0
Intervista a Tommaso Fantoni (Sigma Barcellona)
Intervista a Tommaso Fantoni (Sigma Barcellona)

Tommaso Fantoni è un giocatore di primissima fascia per il secondo campionato nazionale come la Lega Adecco Gold. Lo dimostrano le innumerevoli stagioni vissute da protagonista in serie A con Livorno e Treviso caratterizzate da oltre 800 punti segnati, gli anni a Casale Monferrato coincisi con la promozione nella massima serie (1427 punti in quattro anni). Ha fatto inoltre parte del giro delle nazionali giovanili, disputando anche un Campionato Europeo cadetti nel 2001. Con la Nazionale maggiore ha disputato 35 partite realizzando un totale di 265 punti. Non è un caso che con un curriculum di questo livello la Sigma Barcellona sia partita proprio da lui nella costruzione del nuovo roster che per il quarto anno consecutivo darà l’assalto all’Olimpo del basket.
Il pivot toscano esordisce parlando della sua infanzia e di Livorno, sua città natale: “La pallacanestro ha sempre assorbito gran parte delle mie giornate, dai quattro anni l’ho alternata col nuoto, lo sport più completo per eccellenza. Ho trascorso un’ottima infanzia con la mia famiglia. Livorno è una città strana, non ha mezze misure: o la si ama o la si odia. Sono tantissimi i livornesi sparsi per il mondo che vengono etichettati così. Non c’è falsità, quello che pensa la gente lo dice apertamente”. L’atleta giallorosso prosegue: “Se cresci a Livorno difficilmente vuoi perdere, in qualsiasi campo, chi la conosce la ama incondizionatamente, a differenza di chi non la conosce che magari ha dei pregiudizi e pensieri sbagliati e non veritieri sulla città. Io lì sono cresciuto ed è parte di me”.

Il pivot Fantoni in azione con la maglia giallorossa
Il pivot Fantoni in azione con la maglia giallorossa

Fantoni di seguito ricorda la prima esperienza da giocatore con la maglia della Don Bosco Livorno, società in cui è cresciuto: “I miei primi anni di carriera, dai quattro ai nove anni, li ho spesi con la maglia del Giornalino Livorno, team che curiosamente aveva come colori il giallo e il rosso e avevo sulle spalle il numero 44”– sorride pensando alla somiglianza con Barcellona. “Il Giornalino poi fallì, era una squadra composta interamente da figli di ex giocatori, che in massa si trasferirono proprio al Don Bosco Livorno. La società poteva contare su un grande parco giocatori tutti di età omogenea, così si scelse in seguito di divederlo in tre gruppi formando altrettante squadre autonome. Io finii nel Don Bosco “Fantozzi” che risultò poi essere la migliore per cifra tecnica. Dopo due anni, il terzo si decise di operare una fusione del gruppo dando vita ad una super squadra, che non a caso vinse lo Scudetto Cadetti a Roseto in Abruzzo. In seguito ho fatto tutta la trafila nelle formazioni giovanili mentre la prima squadra dava vita ad una vera scalata salendo dalla serie B2 in B1 e poi in A2. A questo punto, nel 2002, la società prende la denominazione di “Basket Livorno”, quando ero Esordiente e contestualmente ottiene il pass per la serie A. Da lì ho giocato un anno come Juniores e mi allenavo con la prima squadra, sono stati anni duri fisicamente ma mi che mi hanno fatto crescere tanto e diventare il giocatore che sono oggi”.

Fantoni a muso duro con Nicevic nel derby con l'Orlandina
Fantoni a muso duro con Nicevic nel derby con l’Orlandina

Per un giocatore così attaccato ai colori della propria città non poteva accadere di meglio che esordire in A1 proprio con la maglia della squadra cittadina. Questa la sua soddisfazione: “Ho esordito il 12 ottobre 2003 contro la Fortitudo Bologna entrando al PalaDozza a due minuti dalla fine, c’era una bolgia ed ho segnato in tap in il mio primo canestro che mi diede un’adrenalina in corpo indescrivibile, avevo la pelle d’oca. Da livornese vedevo che molti sostenitori erano combattuti, alcuni felicissimi per me, altri molto gelosi di quello che stavo facendo in campo. Comunque resta il fatto che giocare per la propria città nel campionato di massima serie è un motivo di soddisfazione ed orgoglio che porterò per sempre dentro di me”.
Ad un certo punto della propria carriera Fantoni ha dovuto prendere la decisione di lasciare la sua città ed approdare verso altri lidi. Non è stato certamente facile per lui: “Per i mie genitori fu quasi come un lutto, per me ha rappresentato un miglioramento sia come uomo che come giocatore, perché inevitabilmente andare via da casa molto presto ti costringe a crescere sotto tanti punti di vista. Fu comunque stimolante perché cercavo nuove emozioni dopo quattro anni consecutivi a Livorno” (le sue cifre, 94 partite con 805 punti e 360 rimbalzi complessivi, ndc). “Nel 2007 sono approdato alla Benetton Treviso, quello fu un anno a metà, bello e brutto. Per la società disastroso perché scoppio il caso Lorberk, cui fece seguito il taglio di tre allenatori (Ramagli e Vitucci, ndc). Giocavo a corrente alternata, il primo anno lontano da casa fu quindi per varie ragioni difficile. Rimase comunque un’esperienze utilissima che rifarei altre cento volte, la mia scelta è ricaduta sul team veneto perché c’era grande serietà dal punto di vista atletico e proprio in quel settore sono migliorato tantissimo”.

Tommaso Fantoni con la maglia di Casale Monferrato
Tommaso Fantoni con la maglia di Casale Monferrato

Dopo Treviso arrivò la chiamata di Casale Monferrato che Fantoni accettò per diverse ragioni. “Inizialmente non sapevo neanche dove fosse geograficamente Casale. Il primo motivo che mi spinse ad accettare fu la presenza come allenatore di Marco Crespi, che non conoscevo direttamente ma di fama. Lui è attento ai dettagli, prepara la partita sotto molteplici aspetti ed è per questo tra i migliori in Italia (attualmente haed coach alla Montepaschi Siena, ndc). Inoltre Casale è una società con grandi ambizioni ed obiettivi chiari, mi firmarono per quattro anni (dal 2008 al 2011, ndc) e la squadra era chiaramente costruita per tentare l’assalto alla serie A. La Legadue quell’anno equivaleva all’Uleb Cup perché c’era Varese, che poi salì, due squadroni come Soresina e Sassari. Ho scelto Casale quindi per la sana competizione, perché volevo giocare ed essere protagonista dopo l’anno precedente in cui giocai meno”.

Questa l’intervista video al pivot della Sigma Barcellona, Tommaso Fantoni:

Ferreira: “Pesa il forfait di Maiorano. La serie positiva dimostra quanto valiamo”

0
Ferreira in azione a Gavorrano
Ferreira in azione a Gavorrano

Il rientro di Pedro Miguel Costa Ferreira in ottica Casertana è una della poche note liete per un Messina in piena emergenza. Out Ignoffo, Corona e Simonetti, appiedati dal Giudice Sportivo, oltre agli infortunati di lungo corso Bolzan e Maiorano, per Catalano non pochi grattacapi in vista del prossimo impegno in terra campana. Dopo aver scontato la squalifica nel discusso match con il Melfi tornerà, però, il portoghese, pronto a giostrare in mezzo al campo nel delicato confronto del “Pinto”: “Domenica ci troveremo di fronte una corazzata, nella quale militano giocatori di esperienza che hanno già recitato un ruolo da protagonisti nelle categorie che contano. Andremo lì forti dei cinque risultati utili consecutivi e consapevoli di potercela fare. Anche loro hanno vissuto un inizio difficile, ma poi sono riusciti a vincere le partite che noi invece abbiamo pareggiato. Ci mancano almeno sei punti, tra Poggibonsi, Chieti ed Aprilia, e con il Melfi, pur rimanendo in dieci dopo pochi minuti, abbiamo comunque mostrato una grande reazione”.Gavorrano Messina Calcio lega pro 2013 2014 (37)

Sul modulo, quel 3-5-2 con cui il Messina ha trovato maggiore equilibri, Ferreira spiega: “In estate eravamo partiti con il 4-2-3-1. Poi abbiamo pagato tante assenze per infortunio ed il 3-5-2 si è rivelato la soluzione migliore, perché gestiamo meglio il possesso palla. Io ho cambiato spesso posizione: posso giostrare tranquillamente da mezzala, da esterno o da seconda punta. Dove mi trovo meglio ? Dove mi mette il mister”.

L’assenza di Maiorano sta pesando enormemente nell’economia del gioco giallorosso e per il centrocampista campano, compagno anche ad Ancona di Ferreira, il rientro è ancora lontano. “Stefano lo conosco da tre anni, ha grande esperienza, fa girare la squadra e ci dà tranquillità. Lo attendiamo con impazienza, perché il suo forfait ha pesato tanto. Anche domenica dovremo fare i conti con tante assenze e perderemo qualcosa in termini di imprevedibilità e qualità, ma il gruppo è in grado di reagire. Rispetto all’anno scorso ci sono mancati i risultati, ma anche la nuova categoria è davvero tosta. La realtà è che fin dal ritiro estivo siamo stati condizionati da troppi contrattempi”.

Il portoghese in campo al San Filippo
Il portoghese in campo al San Filippo

Questa, invece, l’analisi del portoghese sui valori espressi fin qui dal campionato di Seconda Divisione: “Sapevamo che Teramo e Cosenza fossero tra le favorite, ma è presto per dare qualcosa di scontato. Il Melfi è da anni nella categoria e la loro posizione in classifica ci può stare, nonostante l’età media molto bassa dell’organico. La vera sorpresa è il Tuttocuoio, che mi ha impressionato già nello scontro diretto in Toscana. Lottano, si sacrificano, hanno meritato i loro punti. A gennaio, però, ci saranno tante novità di mercato e la graduatoria potrebbe essere riscritta”.

Il calendario da qui alla fine del girone di andata (Casertana, Sorrento e Martina fuori, Vigor Lamezia e Teramo in casa) non sembra aiutare il Messina, chiamato a recuperare i cinque punti di distacco dall’ottavo posto. “Ci attendono cinque partite tirate, in particolare contro tre formazioni che stanno facendo bene. A livello personale spero in una rete: non segno dalla gara di Salerno e ci proverò in tutti i modi, anche se in questa posizione è più complicato”.

Casertana, la partenza choc è un lontano ricordo

0
Il tecnico della Casertana, Guido Ugolotti
Il tecnico della Casertana, Guido Ugolotti

L’avvio in salita sotto la gestione Capuano è ormai alle spalle. La Casertana, battuta soltanto una volta negli ultimi nove incontri (ad Ischia su autogol), ha letteralmente cambiato marcia con l’avvento di Ugolotti. Inevitabile, già a settembre, l’addio al vulcanico tecnico nativo di Salerno che, nonostante i propositi di inizio stagione ed una campagna acquisti di livello, aveva raccolto appena un punto in 270 minuti, frutto del sofferto pari all’esordio con il Poggibonsi.

Quindi le sconfitte contro Cosenza e Gavorrano e l’esonero, non senza polemiche (“Mi vergogno di fare l’allenatore. Non ho visto una squadra, bensì un’accozzaglia di gente. Evidentemente alcuni calciatori sono venuti a Caserta non per giocare a pallone, ma per visitare la Reggia” proferì Capuano), per chi la panchina del Messina l’ha soltanto sfiorata qualche estate fa. Per i campani, reduci comunque da tre pareggi di fila (l’agrodolce 2-2 sul terreno del fanalino di coda Arzanese ha fatto seguito ai segni “X” delle sfide contro le quotate Teramo e Foggia), c’è ora un quarto posto da difendere, occupato in coabitazione con Vigor Lamezia e Aversa Normanna. Nello score diciannove punti raccolti, con tredici gol realizzati e nove subìti, appena due al “Pinto”. Soltanto il Melfi ha fatto meglio tra le mura amiche.

Eziolino Capuano, ex allenatore dei
Eziolino Capuano, ex allenatore dei “falchetti”

Il club rossoblù ha ritrovato in estate il professionismo che mancava dal 1997, sfruttando la chance di ripescaggio manifestatasi per i vuoti negli organici della Lega Pro. Apice nella storia della Casertana la partecipazione alla Serie B, conquistata per la prima volta nel 1969-70, per la seconda nel 1990-91. Subito persa, però, in entrambe le circostanze. Il presente, invece, parla di squadra attrezzata per centrare un posto nella cosiddetta C unica del 2013-14.

Per la sfida di domenica con il Messina tra le file dei campani mancheranno per squalifica Conti, Cruciani e Correa, quest’ultimo a segno per la prima volta in campionato sabato scorso ai danni dell’Arzanese insieme a Baclet. Tornerà, dopo due settimane di assenza, Rinaldi, pronto a riprendere posto nel pacchetto arretrato. “Domenica affronteremo un Messina che come noi si presenterà con assenti di lusso. Dobbiamo cercare di dare quel qualcosa in più che evidentemente è mancato in queste settimane. Francamente abbiamo le possibilità per batterli e regalarci tre punti che mai come adesso servono assolutamente” ha detto il difensore a Sportcasertano.it.

Il bomber è Mancino, autore di cinque centri. Caturano e Agodirin seguono a due. A protezione dei pali l’esperto Fugamalli, a Messina nel 2002-03 e vicino al ritorno in riva allo Stretto quest’estate dopo aver chiuso la sua avventura ad Avellino con la promozione dei “lupi” tra i cadetti. La difesa può inoltre contare sugli esperti Antonazzo (vasta esperienza in B con Bologna, Modena, Empoli, Grosseto e Reggina) e Pezzella (ex Avellino), oltre a Idda giunto dalla Torres. Altro ex Salvatore D’Alterio, difensore che vestì la maglia giallorossa in più riprese, ultima nel 2011-12 sotto la gestione del gruppo Manfredi. Dall’altra parte, invece, Sebastian Caldore, oggi nella rosa di Catalano, in passato 21 gettoni all’attivo a Caserta in D nel 2010-11.

 

Pallanuoto – Nuovo scontro salvezza per la WP Despar Messina

0

TIME OUT WP DESPAR MESSINA.Dopo una settimana di stop riprende sabato il massimo campionato femminile di pallanuoto, fermo per l’impegno della nazionale italiana in Grecia nella prima partita di World League. Secondo scontro salvezza consecutivo per la Waterpolo Despar Messina, che cercherà a Prato (ore 15, arbitri Bensaia e Romolini) la prima affermazione esterna della stagione contro la matricola toscana. Con le vittorie casalinghe contro Blu Team e Bologna, la formazione peloritana ha fatto il suo, rispettando il pronostico. Adesso è a caccia del successo che può fare la differenza e dare un’altra dimensione al torneo delle messinesi. Si tratta della prima partita di un doppio turno esterno consecutivo visto che le giallorosse il 7 dicembre giocheranno a Bogliasco e torneranno alla piscina “Cappuccini” solo il 21 dicembre in occasione del match contro l’Imperia.

Per l’impegno toscano, la Waterpolo Despar Messina potrà contare anche su Alessandra Ventriglia, rientrata nei ranghi dopo il grave lutto familiare. Tra le convocate figurano Sparano, Apilongo e Gitto, che la scorsa settimana hanno partecipato al collegiale della nazionale italiana ad Ostia, rimanendo, poi, fuori dalla lista delle 13 giocatrici chiamate per la trasferta greca. Ma per tutte e tre non mancheranno altre opportunità per mettersi ancora in luce. L’allenatore Giovanni Puliafito confida nella prestazione della sua squadra: “Abbiamo una chance importante per dare slancio alla classifica e mettere a distanza di sicurezza una rivale diretta. Prato è un ottimo test per capire quanto valiamo realmente. Le toscane cercheranno di sfruttare il fattore campo, noi possiamo mettere in acqua la nostra spensieratezza e dimostrare anche in trasferta il nostro valore”. STARTING SEVEN WP MESSINA.

Queste le altre gare della sesta giornata: Orizzonte Catania-Imperia, Rapallo-Padova, Bologna-Bogliasco, Blu Team-Firenze. Classifica: Orizzonte Catania 15, Rapallo e Imperia 12, Firenze e Padova 9, WP Despar Messina e Bogliasco 6, Bologna e Prato 3, Blu Team 0.

 

Prosegue l’ottimo stato di forma del San Matteo. A Palermo le biancorosse allungano nell’ultimo quarto

0
Dominguez e Grillo (San Matteo) in difesa
Dominguez e Grillo (San Matteo) in difesa

Due vittorie su altrettante gare disputate. E’ il personale bilancio del San Matteo Messina nel torneo di serie B Femminile, la società del presidente Mollica non nasconde le proprie ambizioni di vertice e l’inizio di stagione è confortante in tal senso. Quella andata in scena al Pala Don Bosco è stata una partita vera ed avvincente nonostante il punteggio finale con le giovani ragazze di casa allenate da coach Orecchio, prive dell’infortunata Elisa Mineo, scendono in campo con Scrima, Bursi, Vigilante, Lo Giudice e Celona. Il primo quarto è molto equilibrato, con Scrima in giornata positiva, e dall’altro lato la pivot Mariana Kramer (19 punti per l’argentina) a rispondere alle giocate della palermitana. Il periodo, molto comabattuto e spettacolare, si chiude con le messinesi avanti di tre punti sul 19-16. Il secondo periodo si apre nello stesso modo in cui si era chiuso il primo, con la squadra stellina che risponde ad ogni canestro delle messinesi, e che riesce a portarsi più volte anche in vantaggio. Si mette in evidenza in questa fase Lo Giudice, con una buona difesa su Kramer e con una buona percentuale al tiro libero (10/11 a fine partita), ma il fattore falli diventa un problema per le palermitane, che arrivano all’intervallo lungo con il punteggio a sfavore sul 30-32 ma con Scrima, Bursi e la stessa Lo Giudice gravate di ben tre falli.

Ilenia Certomà (San Matteo), autrice di
Ilenia Certomà (San Matteo), autrice di 14 punti

Dopo l’intervallo lungo Messina, sospinta da coach Musolino, scende in campo con maggiore grinte mentre Vigilante e compagne ritornano in campo meno motivate, soffrendo molto a rimbalzo. Le gambe cominciano a cedere, con Lo Giudice colpita dai crampi, e Celona che avverte dolori al ginocchio. Ci prova Bianco con un bel canestro da sotto a ridare speranza alla propria squadra, ma il San Matteo grazie ad un paio di buone triple e ottime transizioni in campo aperto, crea un solco, arrivando sul più nove (36-45). Negli ultimi tre minuti del quarto, con grande cuore e determinazione, le stelline tornano al meno due di inizio periodo; il quarto si chiude infatti sul punteggio di 43-47.

La pivot argentina Mariana Kramer
La pivot argentina Mariana Kramer

L’ultimo quarto sembra cominciare positivamente per la squadra di casa con Lo Giudice ancora con problemi muscolari e dopo il quinto fallo di Scrima, comincia il blackout per le palermitane. Palermo non riesce più a segnare, e si concede fin troppo alle avversarie che abilmente chiudono un parziale di 22-7 che spacca la partita. Il match si chiude con un perentorio 50-69 a favore del San Matteo, una differenza punti fin troppo punitiva nei confronti della squadra di casa.
Le biancorosse possono così festeggiare il secondo successo consecutivo, a fine gara questa l’analisi del tecnico peloritano Antonio Musolino: “Sono contento solo a metà della prestazione” esordisce l’allenatore “è vero che dopo sole due giornate siamo in testa alla classifica in solitudine, ma ancora siamo ben lontani dall’esprimere il bel gioco che io pretendo, e che le ragazze hanno dimostrato di poter mettere in campo. Comunque dai primi incontri arrivano buoni segnali da parte di più giocatrici, questo è un segnale che mi conforta in ottica futura”.
La squadra adesso ritornerà in palestra per preparare il nuovo impegno di campionato in programma sabato prossimo, nuovamente in trasferta, sul difficile parquet della Lazur Catania.

Il San Matteo in azione offensiva
Il San Matteo in azione offensiva

Stella Basket Palermo-San Matteo Messina 50-69
Parziali: 16-19; 30-32; 43-47; 50-69
Stella Basket Palermo: Ventimiglia 1, Celona 4, Bartolotta, Lo Bianco, Vigilante 4, Lo Giudice 13, Mattiolo, Farina, Mineo n.e., Bianco 2, Bursi 8, Scrima 18. All. Orecchio.
San Matteo Messina: Kramer 19, Onugha 9, Retto, Dominguez 8, Certomà 14, Polizzi 5, Grillo 2, Raffaele 6, Rabe, Cascio 6. All. Musolino.
Arbitri: Barberi e Fava di Palermo.

Rescifina Messina alla ricerca di maggiore continuità. Netta sconfitta a Castellammare del Golfo

0
Anna Caliendo (Castellammare)
Anna Caliendo (Castellammare), autrice di 26 punti

Sul campo della Nova Basket matura il primo dispiacere stagionale per la Rescifina Messina che fa da contraltare alla precedente vittoria casalinga ottenuta ai danni della Rainbow Catania. La compagine trapanese allenata da coach D’Anna, dopo essere stata sconfitta la scorsa settimana dal San Matteo Messina, si riscatta contro le “cugine” della Polisportiva Rescifina allenate da Lilia Malaja. Eppure le premesse non erano delle migliori considerato che il roster delle locali non era al completo, a causa delle assenze per squalifica di Vaccaro, che rientrerà la prossima settimana e di Marcella Lo Porto, fuori sede per impegni personali, ma ritrova rispetto a sette giorni prima la classe di Gattini. Lo starting five è così composto da Caliendo, Fazio, Gattini, Laudicina e Lentini. Coach Malaja risponde con un quintetto “leggero”, formato dal nuovo acquisto Derkaoui in cabina di regia, Marchese e Vento esterne, Barlassina da numero quattro e De Benedictis unica lunga.
L’avvio è tutto di marca messinese, un perentorio 6 a 0 che costringe subito coach D’Anna a chiamare il primo time out della serata.

Silvia Gambino (Rescifina Messina)
Silvia Gambino (Rescifina Messina)

La reazione delle locali è veemente, trascinate da una scatenata Caliendo (21 punti solo nei primi due quarti), le locali dapprima portano in parità il match per poi allungare con un parziale di 20 a 5 che chiude il primo tempino con Castellammare che sfiora il primo vantaggio in doppia cifra (20-11 al 10’). Nel secondo quarto la musica non cambia, il trio Caliendo–Fazio–Gattini (ben 64 punti in tre) riesce a contrastare efficacemente la difesa zone press delle messinesi, mentre Lentini domina sotto canestro; si arriva così all’intervallo lungo con Castellammare sopra di 13 lunghezze (38-25). La Rescifina Messina non è fortunata e deve registrare il piccolo infortunio occorso alla lunga Marcella Barlassina, che la esclude dalla gara, oltre ai problemi di falli di Silvia Gambino che limitano ulteriormente le rotazioni a diposizione di coach Malaja.
Nella ripresa la Nova riparte da dove aveva terminato il primo tempo, ovvero da un gioco corale che produce ottime giocate offensive e da un’attenta difesa, con le sole Marchese (12 punti) e De Benedictis (10) che provano a ricucire lo strappo, ma le locali non si lasciano intimorire dal pressing avversario e chiudono il terzo quarto con un più venti che lascia ben poche speranze alle messinesi.

Azione di gioco
Azione di gioco

L’ultimo tempino diventa di pura gestione del risultato, ci prova il pivot Ripellino a riavvicinare le sue, ma la Rescifina non scende mai sotto le quindici lunghezze di svantaggio; la gara termina 75 a 57 a favore della Nova, che festeggia i primi due punti in carniere nel torneo di serie B Femminile. La Rescifina dal canto suo proverà a dimenticare in fretta questo scivolone preparando nel migliore dei modi il terzo impegno stagionale in programma sabato 23 novembre alle ore 17 al PalaTracuzzi contro la Stella Palermo, squadra ancora ferma al palo dopo ottanta minuti di gioco.

Lotta a rimbalzo
Lotta a rimbalzo

Nova Basket Castellammare Del Golfo – Rescifina Messina  75–57
Parziali: 20–11, 38–25, 60–40, 75–57
Castellammare: Laudicina 1, Caliendo 26, Rappa V., Ganci, Fazio 18, Lentini 8, Calabretta 4, Gattini 18. All: Maura D’anna
Rescifina Messina: Scionti 1, Gambino 10, Marchese 12, Barlassina, Vento 6 Ripellino 15, Derkaoui 3, Russo, De Benedictis 10 Spadaro, Romeo, Non Entrata: Davì All: Lilia Malaja
Arbitri: Barbera Di Trapani e Vilardi Di Alcamo

La classifica dopo due giornate:
San Matteo Messina 4 punti; Rainbow Catania, Lazur Catania, Nova BAsket, Rescifina Messina 2; Stella Palermo 0.

Casertana-Messina: firmato Cocuzza l’ultimo successo al “Pinto”

0
L'ex attaccante giallorosso Totò Cocuzza
L’ex attaccante giallorosso Salvatore Cocuzza

Sono tredici i precedenti tra Casertana e Messina. Il bilancio recita di cinque vittorie dei padroni di casa, sei pareggi e due successi degli ospiti. Nel 1968-69, all’ultima giornata del campionato di Serie C, matura l’1-0 per i padroni di casa firmato da Cominato. La promozione dei “falchetti” svanisce, però, a causa di un illecito sportivo per tentata combine, con il Taranto che beneficia del salto di categoria. La Casertana riesce comunque nell’intento la stagione seguente, quando supera i giallorossi ancora per 1-0 e nuovamente per effetto di un gol di Cominato, festeggiando questa volta l’approdo in cadetteria.

Nel 1971-72 la prima affermazione degli ospiti: Olivieri al 1’ porta in vantaggio i rossoblù, Aragoncelli al 13’ e Di Giusto al 57’ capovolgono la situazione, siglando l’1-2. Stagione 72-73 – al termine della quale il Messina retrocede in D – e primo pareggio nei confronti tra le due compagini. L’1-1 è determinato dall’autorete di Dugaro al 3’ e dal pari di Fragasso al 79’. Nel 1974-75 finisce 0-0, mentre nel 1975-76 sono Recchia e Giglio a firmare il 2-0 per i “falchetti”. Tre, quindi, i pareggi di fila. Nel 1978-79, in C2, 2-2 (4′ Magnani, 57′ Pensabene, 60′ Tacchi, 80′ Cinquegrana), con il Messina capace due volte di recuperare lo svantaggio. Nell’83-84 e 84-85, in C1, 0-0. Nell’85-86 la squadra di Scoglio viene promossa tra i cadetti, ma rimedia a Caserta una delle sei sconfitte del suo campionato. Campani vittoriosi per 2-1 con Viscido e Ricci che ribaltano l’iniziale vantaggio di Orati. In B, nel 1991-92, altro 0-0. Al ritorno, l’1-1 della penultima giornata al “Celeste”, condanna di fatto il Messina alla retrocessione in C1. Anche la Casertana, superata nello spareggio dal Taranto, raggiungerà i giallorossi in terza serie. Nel 1992-93 è di Cerbone, al 2’, il gol vittoria per i campani.

Una fase dell'ultimo Casertana-Messina, del 2010-11 (foto sportcasertano.it)
Una fase dell’ultimo Casertana-Messina, del 2010-11 (foto sportcasertano.it)

Le due squadre si ritrovano quindi in Serie D nel 2010-11. Il Messina passa per 1-0 grazie ad un gol di Cocuzza che all’11’ colpisce dalla distanza, sfruttando la clamorosa indecisione del portiere Apuzzo. Un ko che costa alla Casertana la perdita dell’imbattibilità casalinga che durava da nove mesi. Successo illusorio, invece, per il Messina che tre giorni dopo perse per 0-3 con l’allora capolista Ebolitana e soprattutto andò incontro al concreto rischio di un nuovo fallimento societario. Fu quella del “Pinto” l’ultima affermazione della squadra di Beoni (il quale si dimise da lì a qualche settimana) che regalò un paio di mesi di buon calcio ai tifosi.

Il tabellino di Casertana-Messina 0-1 del 5 dicembre 2010

CASERTANA: Apuzzo, Guida, Stigliano, Pontillo (63’ Siano), Miale, Parisi, Capparella, D’Isanto (46’ Esposito), Sergi, Sarli, Corsale. a disp: Salerno, Patti, Cordua, Cappiello, Leone.

MESSINA: Esposito; Di Renzo (80’ Russo); Lo Piccolo; Marino; D’Ambrosio; Sorrentino; Bruno (80’ D’Angelo); Marzocchi; Granito; Cocuzza (72’ Genchi); Chovet. A disp: Spataro; Romeo; Schepis; Biondo.

Arbitro: Amoroso di Paola. Assistenti: Paolo Lapenta e Pasquale Mele di Moliterno

Maracatore: Cocuzza all’11′

Ammoniti: Corsale, Miale, Pontillo, Guida (C); Bruno, Lo Piccolo (M)