23.4 C
Messina
Home Blog Pagina 5700

Promozione – Francesco Sanfilippo, il “golden boy” del Riviera

0
Francesco Sanfilippo (Riviera)
Francesco Sanfilippo (Riviera)

A 17 anni non ancora compiuti (li festeggerà il prossimo 29 dicembre), Francesco Sanfilippo è già assurto agli onori delle cronache della prima squadra del Riviera Messina Nord. Nelle cui file – a dispetto di una precaria posizione di classifica – ha già raccolto 12 gettoni di presenza da portiere titolare tra la stagione in corso e quella precedente. Domenica scorsa le sue prodezze, specialmente durante gli istant finali, hanno permesso alla ai rivieraschi di strappare il pari al “Garden Sport”,  negando il successo ai “cugini” del Pistunina che peraltro si sono comunque complimentati con lui.

Una sfida, l’ultima stracittadina del girone B di Promozione, che resterà a lungo scolpita nella memoria di questo ragazzo garbato, sempre sorridente e dalla faccia pulita: “E’ stata la mia miglior gara fino a questo momento – sottolinea Sanfilippo- specialmente perchè nel finale, anche con un pizzico di fortuna, ho tenuto il risultato in pareggio muovendo la classifica. A livello personale sono molto soddisfatto, l’anno scorso ho cominciato ad assaggiare il campo, anche se solo per due spezzoni di gara, ma quest’anno le buone prestazioni in Coppa mi hanno permesso giocare con continuitá, ed è questo quello che conta principalmente. Voglio cominciare a farmi le ossa giocando con gente esperta e soprattutto con un grande amico, oltre che collega, Nino Salvatore che mi corregge e mi aiuta rendendomi il compito piu semplice”

Tra l’altro sei entrato anche nel giro della rappresentativa regionale Juniores…

Ieri (lunedì, ndr) sono stato convocato a uno stage che penso sia andato bene, sia per me che per il mio amico e compagno dai tempi del Cittá di Messina, Ciccio Alessio. Qualunque sia l’esito, è giá un grande passo in avanti aver ricevuto la convocazione, ciò mi rende orgoglioso e mi fa capire di essere seguito con interesse. L’anno scorso ho partecipato alla rappresentativa Allievi provinciale, ed è stata un’altra esperienza stupenda”.

Racconta le tappe della tua carriera.

“Sono cresciuto sul campo dei Rogazionisti, un terreno di gioco molto piccolo vicino casa che mi ha dato le prime soddisfazioni con la maglia dello Junior Club Curcuraci. Poi è arrivata la chiamata del Cittá di Messina che poteva, ed ha, svoltato la mia carriera calcistica perchè da li ho cominciato ad assaporare l’ambiente professionistico. Dopo due anni di alti e bassi, assieme alla pubalgia che mi ha tenuto ai box 4 mesi, rischiavo di stare fermo, ma il presidente Massimo De Domenico mi ha voluto con lui in squadra. Inizialmente pensavo di fare le giovanili, ma poi la chiamata in prima squadra ad ottobre della scorsa stagione mi ha permesso di allenarmi sin da subito con gente da cui ho solo da imparare. Da quel momento in poi ho sempre fatto parte della prima squadra e sono contento di poter giocare per una maglia che ho sempre rispettato, dagli Allievi, alla Juniores di mister Sandro De Domenico, alla prima squadra dell’ex Nino Naccari e dell’attuale mister Tomarchio che ha tanto da trasmettermi. In prima squadra ho fatto due presenze l’anno scorso, contro l’Enna e il Randazzo entrambe nel girone di ritorno, quest’anno oltre i due impegni col Pistunina in coppa Italia, non ricordo con esattezza le partite giocate, dovrebbero essere circa 8 ma il mio intento è di giocarne il piú possibile per affermarmi con continuità in una categoria dove c’è un mix di giovani e giocatori navigati come la Promozione”.

Quali ritieni siano i tuoi pregi e difetti?

Probabilmente il mio unico pregio è che, quando gioco una partita, cerco di dare il massimo perchè nessun match è da sottovalutare. La concentrazione è fondamentale e anche se ho fatto qualche piccolo errore quest’anno, lavoro ogni settimana per migliorare l’atteggiamento in campo, l’attenzione e ovviamente la tecnica tipica del portiere, ma questo lavoro lo lascio al Mister Tavilla e al mister Cento che mi seguono con passione. Il mio difetto, sottolineato sempre da mio padre, è quello di non fidarmi di me stesso, di sottovalutarmi. Purtroppo prima di riuscire a giocare bene, sfruttando a pieno le mie qualitá, ho bisogno di trovarmi a mio agio con ogni singola persona, dai compagni all’allenatore alla dirigenza”.

A quale portiere famoso ti ispiri?

Non mi ispiro a Buffon perchè da piccolo era il portiere a cui si ispiravano tutti i miei amici, io ho sempre preferito Iker Casillas, un esempio di serietà e portiere di grande esperienza e sicurezza”.

Complimenti per la tua proprietà di linguaggio, non comune tra i coetanei calciatori.

Il 7 in italiano si vede – sorride Sanfilippo -. Frequento il liceo linguistico perchè mi piace molto viaggiare, e può aprirmi varie porte. In futuro, spero di fare qualcosa di importante a livello calcistico, sono sempre rimasto coi piedi per terra quindi non mi aspetto di certo di giocare in serie A, ma mi impegnerò per raggiungere il piú alto livello possibile”.

Cosa ne pensi dell’attuale ultimo posto in classifica del Riviera?

“La situazione non è delle migliori, ci ritroviamo in fondo alla graduatoria nonostante un organico che, secondo me, potrebbe benissimo avere 10 punti in piú. Sono sicuro che il presidente riuscirá ad introdurre qualche elemento importante che possa rafforzare la squadra nel mercato di dicembre, anche se abbiamo dimostrato di saper giocare, e anche molto bene, senza fenomeni nè “top player”. Ci impegneremo per fare un girone di ritorno perfetto, raccogliendo più punti possibili per far restare questa squadra nel terzo anno consecutivo in promozione. Ovviamente speriamo in una salvezza diretta, ma nel caso di play-out saremo pronti, come l’anno scorso, a salvarci con le unghie e con i denti”.

Le tue favorite per la vittoria finale nel girone B di Promozione?

Credo che il Città di Milazzo sia in pole per la conquista della vetta, ho visto una squadra organizzata, con un grande allenatore e dei giocatori di categorie superiori, sicuramente anche lo Sporting Taormina puó dire la sua, ma lo colloco un gradino sotto”.

La parola passa infine al presidente rivierasco Massimo De Domenico, che con il proprio “portierino” usa più spesso il bastone che non la carota, ma che neppure troppo velatamente lo considera come un figlio, a giudicare da come si entusiasma quando gli chiedono del proprio “pupillo”. “E’ nato il 29/12/96 e per soli 3 giorni non è un ’97, cioè un allievo. Per me potenzialmente può diventare qualcuno, ma servono sacrifici e anche un pizzico d fortuna. Lo rimprovero sempre perchè ha un occasione unica e possiede delle doti di natura”.

Serie D – Il Due Torri rilascia quattro calciatori

0
Logo A.S.D. Due Torri
Logo A.S.D. Due Torri

Alla vigilia dell’apertura della prossima sessione di mercato fissata per il 2 dicembre, l’ASD Due Torri – compagine militante nel Girone I della Serie D – ha ufficializzato di aver risolto il contratto con quattro atleti ai quali la società pirainese rivolge un ringraziamento per l’impegno profuso con la maglia biancorossa. I calciatori rilasciati sono: il difensore Antonino Grippi (1994), i centrocampisti Alessandro Crescibene (1983) e Michele Carrello (1990), e l’attaccante Silvano Cariolo (1987).

L’Ussi invoca una regolamentazione degli uffici stampa nelle società sportive

0

LOGO-USSI-SICILIA-VERTICALE1Un appello al rispetto delle regole nell’ambito degli uffici stampa delle società sportive siciliane. È quello che ha chiesto il presidente dell’Ussi Sicilia Roberto Gueli al presidente del Coni Sicilia Giovanni Caramazza. Nel corso di un incontro tra il gruppo di specializzazione del sindacato unitario dei giornalisti, rappresentato oltre che dal presidente Gueli, dal segretario Nino Randazzo, con il massimo esponente del movimento sportivo regionale, è stato evidenziato il sempre più crescente fenomeno dell’esercizio abusivo della professione da parte di figure che ricoprono incarichi di addetti stampa pur non essendo iscritti all’Ordine dei giornalisti.

L’Ussi, che ha chiesto al Coni un intervento forte per ripristinare le elementari condizioni di legalità nello svolgimento di attività di uffici stampa, segnalerà agli organi competenti tutte le posizione che emergeranno nell’ambito di verifiche incrociate. L’Ussi, inoltre, è a disposizione del Coni per individuare, insieme all’Assostampa, modalità contrattuali e forme di collaborazione (attingendo soprattutto nel purtroppo vasto bacino dei giornalisti disoccupati) che possano coniugare la necessità di informare delle società sportive con il rispetto delle normative in vigore. coni_4-630x300

Dopo l’incontro l’Ussi ha inviato al Coni Sicilia una sorta di promemoria per mettere nero su bianco gli impegni trattati nel corso del vertice. Di seguito il testo integrale della lettera: “Facendo seguito a quanto, già, rappresentato in occasione dell’incontro del 19 novembre u.s., si informa la S.V. che sempre più frequentemente pervengono comunicati stampa da parte di società sportive che affidano la redazione dello stesso a persone non iscritte all’Ordine dei giornalisti. Nel rammentare che, così come previsto dalla normativa in vigore, tali circostanze rientrano nell’esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.), si chiede un Suo autorevole intervento per ripristinare la legalità. Questa Unione Stampa Sportiva, gruppo di specializzazione del Sindacato unitario dei giornalisti, pur comprendendo le difficoltà economiche che vive il movimento sportivo siciliano, segnalerà prontamente all’Ordine professionale per i provvedimenti consequenziali forme di esercizio abusivo della professione.giornalismo

Si rappresenta, comunque, la massima disponibilità ad individuare, unitamente all’Associazione Siciliana della Stampa (sindacato unitario dei giornalisti), modalità contrattuali e forme di collaborazione (ad esempio con giornalisti disoccupati) che possano coniugare la necessità di informare delle società sportive con il rispetto della normativa in vigore”. Il segretario Nino Randazzo – Il presidente Roberto Gueli (fonte: www.ussisicilia.com)

 

Il San Matteo passa con autorità a Catania, mantiene l’imbattibilità stagionale e manda un chiaro messaggio alle avversarie

0
L'organico della Lazur Catania
L’organico della Lazur Catania

Secondo successo consecutivo in trasferta, il terzo stagionale. Sono questi i numeri del San Matteo Messina di coach Musolino nel campionato di serie B Femminile. Al PalArcidiacono di Catania le ragazze biancorosse hanno confermato di attraversare un ottimo momento di forma al cospetto di una squadra imbottita di giovani under 17 e vincono la sfida grazie ad un secondo tempo sontuoso (parziale di 29-42). Le atlete di casa di coach Catanzaro giocano alla pari per tre quarti di partita gettando sul campo cuore e grinta, ma alla fine la pivot sudamericana Mariana Kramer fa la differenza, portando a casa un bottino personale di 18 punti e garantendo alla propria compagine il successo finale per 74-55.

Onugha (San Matteo) in palleggio
Onugha (San Matteo) in palleggio

Dopo il minuto di raccoglimento per ricordare le vittime dell’alluvione che ha colpito la Sardegna nei giorni scorsi, coach Catanzaro schiera come starting five Manganaro, Bruni, Giuliana Licciardello, Carbone e Hristova: le ragazze catanesi tengono testa alle più quotate avversarie con una buona difesa a zona che limita le giocate di Kramer e con una pimpante Carbone in attacco. Il secondo tempo scivola sulla stessa falsariga del primo, mettendo in evidenza le giocate di Messina e di Spata e la crescente condizione di Hristova; si va all’intervallo lungo con la Lazùr sotto di sei punti (32-26 per le ospiti). Al rientro dagli spogliatoi in casa peloritana Kramer mette il turbo, cala l’attenzione difensiva delle catanesi e le ragazze di coach Musolino scavano il solco decisivo con un break di 15-23 che segna lo strappo definitivo alla gara.

Il tecnico Antonio Musolino dà indicazioni alla squadra
Il tecnico Antonio Musolino dà indicazioni alla squadra

A nulla vale l’orgoglio della formazione di casa che disputa l’ultimo tempino con il quintetto under 17. Anche in casa peloritana trovano maggiore spazio le atlete più giovani che faranno esperienza in vista degli impegni futuri. Da segnalare tra le file della Lazur il positivo esordio della ragusana Guastella. Questo il commento a fine partita del tecnico peloritano: “Con questa vittoria rimaniamo primi in classifica, in solitario e a punteggio pieno, ma la partita di oggi doveva essere chiusa prima, non puó bastare un discreto terzo quarto per essere pienamente soddisfatti. Buone le prove di alcune giovani e della solita Kramer autrice di 18 punti e miglior realizzatrice dell’incontro. Adesso si torna in palestra per continuare il lavoro e colmare qualche lacuna in vista dell’impegnativo derby di domenica prossima in programma al PalaRussello con la Rescifina, vittoriosa nell’ultimo turno sulla Stella Palermo”.

Lazùr – San Matteo Messina 55-74
Parziali: 8-13; 26-32; 39-57; 55-74.
Lazur Catania: Spata 7, Miceli 6, Manganaro 6, Licciardello G., Licciardello C., Bruni 1, Hristova 12, Messina 9, Carbone 7, Tropea, De Lucia 3, Guastella 4
S. Matteo Messina: Kramer 18, Onugha 9, Retto 6, Dominguez 6, Certomà 10, Polizzi 3, Grillo 6, Ingrassia 6, Cosenza 5, Rabe, Cascio 5.
Arbitri: Perrone e Puglisi di Catania

Mariana Kramer, mvp del match con 18 punti
Mariana Kramer, mvp del match con 18 punti

Teatro – prende il via nelle scuole messinesi “Piacere Shakespeare”

0

Monia Alfieri (Daf)
Monia Alfieri (Daf)

Ha preso avvio il nuovo progetto che la Compagnia Teatrale Daf – Teatro dell’Esatta Fantasia di Giuseppe Ministeri, ha rivolto ai giovanissimi alunni delle scuole messinesi e intitolato “Piacere Shakespeare”,  nel solco ormai ben tracciato del lavoro che coniuga formazione e ricerca teatrale.

Tale esperienza insegna come sia possibile “fare teatro” non solo nei luoghi ad esso tradizionalmente deputati, ma anche nelle scuole, nelle aule e nelle palestre, rappresentando unaimportante e valida occasione di riflessione, di crescita sociale e culturale per gli studenti, in grado di coniugare divertimento e apprendimento attraverso le diverse forme di espressione artistica.

“Piacere Shakespeare” è un recital, ma anche un gioco teatrale interattivo con i ragazzi, un racconto, una lezione a metà tra fiaba e sogno che si traduce in una messa in scena suggestiva e istruttiva in grado di coniugare commedia e tragedia, gioco e inganno, odio e amore, grazie alla sapiente guida di Angelo Campolo e alla preziosa collaborazione di Monia Alfieri.

La prima tappa di “Piacere Shakespeare” si è svolta nei giorni del  18, 20 e 22 u.s. con le classi 5° A e 5° B della scuola primaria “Principe di Piemonte” – “I. C. Enzo Drago”: i circa quaranta bambinihanno affrontato un fantastico viaggio nel mondo di William Shakespeare approfondendo le sue opere attraverso le immortali parole di personaggi come Romeo, Giulietta, Amleto, Calibano, Benedetto, passando per Desdemona, Iago, Ariel, Miranda, gli innamorati del “sogno di una notte di mezz’estate” e tanti altri.

L’incontro tra i bambini e Shakespeare è stato magico e inaspettato. – afferma Campolo – Io e Monia abbiamo ammirato la dimestichezza con cui si muovevano nelle pieghe della trama di sogno di una notte di mezz’estate. Quello stupore necessario per abbandonarsi alla meraviglia e all’incanto i bambini lo possiedono in pieno. Non hanno bisogno di abbattere nessuna sovrastruttura. Se c’è onestà e sincerità lo riconoscono subito. È stata Una grande lezione”; “la formazione, per noi – continua Ministeri – non è mai stata solo insegnamento ma “incontro” col mondo del teatro e occasione di crescita, costruzione guidata, a partire dalla capacità immaginativa di ciascuno, di un percorso insieme individuale e con i compagni

Il progetto proseguirà durante questa settimana con le terze classi della scuola media “Verona Trento” –  I. C. “Boer-Verona Trento” e andrà avanti fino alla primavera del prossimo anno in diversi altri istituti scolastici.

Serie D Femminile – La Polisportiva S. Teresa si riscatta in casa del Mondo Giovane

0

La spinta del caloroso pubblico della Palestra Giorgio La Pira non è stata sufficiente al Mondo Giovane per esordire nel torneo di serie D femminile con una vittoria. Le ragazze del presidente Mario De Marco hanno dovuto cedere al termine di quattro intensi set e oltre due ore di gioco a una tenace Polisportiva Santa Teresa. La compagine jonica ha dimostrato una solida organizzazione difensiva: mister Scala sta allestendo un sestetto giovane ma con una sua precisa identità, con alcune individualità interessanti anche e soprattutto in prospettiva futura.

La formazione della Pol. Santa Teresa
La formazione della Pol. Santa Teresa

Qualità tecniche e umane che non mancano però in casa Mondo Giovane, compagine che lo ricordiamo punta al mantenimento della categoria. Il team diretto in panchina dall’allenatore Nino Capillo ha giocato una buona gara, mantenendosi per tutti e quattro i set nel vivo del gioco anche se con qualche pausa di troppo. L’infortunio della vigilia occorso alla Oteri ha costretto il tecnico a rivedere l’assetto tattico della squadra in corso d’opera e questo aspetto ha influito nella fase iniziale.

Tornando alla gara, le atlete in maglia azzurra hanno pagato una minore lucidità nella gestione di determinate situazioni che avrebbero potuto fare prendere all’incontro una piega diversa. Basti pensare al primo set quando dopo un avvio abbastanza equilibrato (10-10) il Mondo Giovane si produceva in un paio di piccoli strappi (prima sul 15-12 e poi sul 17-14) che lasciavano sperare un esito migliore. Con il tabellone che segna 22-18 e l’inerzia del match nelle mani delle atlete di casa, ecco prendere forma la rimonta del S. Teresa. Un paio di azioni ben costruite galvanizzano Mantarro e compagne, mentre le ragazze di mister Capillo perdono la sicurezza mostrata fino ad allora. Con un break di sei punti consecutivi, Santa Teresa capovolge la situazione per poi aggiudicarsi il set 23 a 25.

Mantarro, Orlando e Miano sottorete
Mantarro, Orlando e Miano sottorete

Smaltita la delusione per l’esito del set d’apertura, il Mondo Giovane inizia la seconda frazione con piglio autoritario: Catano e compagne si portano subito avanti di tre-quattro punti (10-6 griffato dal capitano); margine che manterranno senza particolari difficoltà, per poi allargare la forbice nella seconda metà fino al + 7 del 20 a 13 che vale già una ipoteca. In attacco e a muro Giulia Celesti e Ludovica Conti danno un grosso apporto, ed è proprio il numero 31 del Mondo Giovane a siglare il punto conclusivo del set (25-19).

Il terzo set si apre con una partenza decisa del Santa Teresa che, complice anche qualche ingenuità di troppo della squadra di casa, distanzia di tre-quattro punti le avversarie. Il Mondo Giovane reagisce ma i suoi sforzi per rientrare non sortiscono gli effetti sperati e anche il terzo è appannaggio del team jonico. Come già accaduto in precedenza, la delusione per l’epilogo del set precedente si trasforma in una nuova scossa per le biancoazzurre che partono subito avanti nel quarto (7-4). Attento in ricezione, più efficace nella riproposizione del gioco offensivo, il Mondo Giovane va incrementando il divario fino a raggiungere il massimo vantaggio sul 14 a 7 (+7). La Polisportiva Santa Teresa non si arrende e, denotando una maggiore freschezza atletica, inizia un costante recupero operando l’aggancio proprio sui titoli di coda (22 pari). Il Mondo Giovane prova a reagire con il cuore, ma non è sufficiente per impedire al sestetto ospite di chiudere vittoriosamente il set e l’incontro. Sconfitta a parte, resta la consolazione di una squadra che ha lottato alla pari con l’avversario, dimostrando di potere reggere il confronto con la categoria.

Un attacco del Mondo Giovane
Un attacco del Mondo Giovane

MONDO GIOVANE MESSINA – POLISPORTIVA S TERESA 1-3

(Set: 23-25; 25-19; 21-25; 23-25)

MONDO GIOVANE: Catano (cap), De Grazia, Barbaro, Vento, Famulari, Donato, Basile, Currò (L), Celesti, Grasso, Lauricella, Conti. All. Capillo

POLISPORTIVA SANTA TERESA: Mantarro (cap), De Luca, Pedale, Micali, Triolo, Moschella, Manuli, Bombaci, Lanzafame, Orlando, Miano, Mantarro, Sturiale. All. Scala

Arbitro: Rosa Maria Elena Comunale di Messina

La Zuiki Spadafora centra il poker di successi col Bagheria e si isola in vetta al campionato

Luigi Maganza (allenatore Zuiki Spadafora)
Luigi Maganza (allenatore Zuiki Spadafora)

Il campionato di serie D propone una sola squadra al comando. E’ la Zuiki Piero Lepro Spadafora che continua dritta per la propria propria strada e conquista altri due punti in classifica sul difficile campo della Pallacanestro Bagheria. Una vittoria, la quarta consecutiva, che permette di far viaggiare sulle ali dell’entusiasmo tifosi, giocatori e dirigenti giallo neri. Il palazzetto “Pirandello” di Bagheria aveva già fatto vittime illustri in passato ma Spadafora non si è lasciata intimorire nemmeno questa volta. Il match è stato caratterizzato da un grande avvio con ottima circolazione di palla e perfetta prestazione difensiva: sono questi gli ingredienti che permettono a coach Maganza e ai suoi di arrivare all’intervallo lungo addirittura sul più ventotto, risultato di 27-55.

1399671_10201700227221092_466491282_oAvversari quasi intimoriti e rassegnati, la superiorità degli ospiti è tangibile. Il terzo quarto non fa altro che confermare quanto visto nel primo tempo, con i giocatori di casa però che, complice anche il risultato negativo, cominciano irrimediabilmente ad innervosirsi. L’ultimo quarto propone un mix di agonismo, orgoglio ma anche e soprattutto eccessiva fisicità ai limiti del tollerabile per Bagheria, che gioca sì con un piglio diverso e meno rinunciatario, ma che non viene punita in più d’un occasione dall’arbitro Vizzini per comportamento scorretto. Alla fine, la squadra palermitana non riesce comunque a rimettere in piedi un incontro ormai segnato e Spadafora conquista la terza vittoria in altrettante trasferte, la quarta in totale.

Ivan Stuppia (Spadafora) al tiro
Ivan Stuppia (Spadafora) al tiro

Ruolino di marcia niente male per la pretendente numero uno alla vittoria finale del torneo di seconda serie regionale. Se le altre volte andava elogiato il singolo, questa volta è da sottolineare la grande prova espressa dal collettivo: si sono finalmente viste collaborazioni e grande intesa, con le punte di diamante del roster, ovvero Stuppia, Contaldo e Busco (autore quest’ultimo di una prova da 25 punti), che si mettono completamente al servizio della squadra. Una grande prova del collettivo dunque per la Zuiki, che consolida le basi del proprio gioco e si dimostra una corazzata incontrastabile. La prossima settimana in calendario una sfida da non perdere come Spadafora-Costa d’Orlando, questi ultimi probabilmente i due sodalizi maggiormente accreditati al raggiungimento della promozione in C Regionale. Gli appassionati sono avvisati, spettacolo e divertimento sono assicurati, ma soprattutto si assisterà a tanto bel basket.

Bagheria – Zuiki Spadafora 57-83
Parziali: 12-23; 15-32; 9-19; 21-9
Bagheria: Mandalà 11, Ducato 13, Mineo 2, Calala, Maggiore 4,  Guarino 6, Buttina, Ducato 4, D’Amico, Maniscalco 11, Fontanazza, Geraca. All: Giambelluca
Spadafora: Barbera, Stuppia E. 1, Biondo 2, Scibilia, Vento 4, Busco 25, Molino 4, Contaldo 13, Mobilia 9, Stuppia I. 24, Nomefermo, Squadrito. All: Maganza

L'organico della Zuiki Spadafora
L’organico della Zuiki Spadafora

La Classifica di serie D:
Spadafora 8 punti;
Costra d’Orlando* 4;
Cus Palermo 4;
Bagheria* 4;
Castanea* 2;
Alias Barcellona* 2;
Basket School Messina 0.
* hanno osservato il turno di riposo

Il Messina e la sindrome da pareggio. Soltanto il Brescia ne ha fatti di più

0
Il gol di Cruz (Melfi) al San Filippo
Il gol di Cruz (Melfi) al San Filippo

Un poker di gare, da qui alla sosta natalizia, per recuperare il distacco accumulato dall’ottavo posto. Ad attendere il Messina, nell’ordine, i confronti con Vigor Lamezia in casa, Sorrento fuori, Teramo al “San Filippo” e Martina in trasferta. Dopo i miglioramenti sul piano del gioco e sotto il profilo della mentalità servirà adesso un filotto di vittorie per alimentare una classifica rimasta deficitaria nonostante i sei risultati utili consecutivi.

MENO CINQUE DALL’OTTAVO POSTO – Appena tre, Sorrento, Gavorrano e Arzanese, tutte reduci da cambi alla guida tecnica, le formazioni al momento alle spalle dei giallorossi che stazionano a quota 14 insieme a Martina, Castel Rigone e Chieti (penalizzato di un punto). Cinque le lunghezze di ritardo da Aversa Normanna, Ischia, Melfi e Vigor Lamezia che attualmente chiudono la zona che garantisce il passaggio nella prossima Lega Pro unica. I calabresi, prossimi avversari di Bucolo e compagni, hanno però giocato una gara in meno, complice il rinvio del match con il Teramo per impraticabilità di campo. Nel mezzo da superare anche Aprilia e Poggibonsi. I tanti scontri diretti, in programma già dal prossimo turno, possono presto scompaginare il quadro. Se Cosenza e Teramo sembrano fare campionato a sé, dai 21 punti del Foggia, terzo, ai 14 del Messina, sono ben tredici le squadre raccolte, segno di un torneo che dato il particolare format offre ampi margini di rimonta a chi sta dietro.

La gioia dell'Aprilia riuscita a strappare il 2-2
La gioia dell’Aprilia riuscita a strappare il 2-2

LA SINDROME DA SEGNO “X” – Il gruppo di Catalano è stato fin qui capace di centrare appena due successi (contro Arzanese e Gavorrano, ultime della classe), ma allo stesso tempo di perdere soltanto tre incontri. Anche nella scorsa trionfale stagione in Serie D il Messina cedette l’intera posta in tre sfide in tutto il girone d’andata, contro Ribera, Gelbison e Cosenza, rimanendo senza sconfitte da lì al termine e festeggiando il salto di categoria. Sul ruolino oggi pesano negativamente gli otto pareggi. Soltanto il Brescia a livello professionistico ne ha fatti di più: 10 in 15 gare per le “rondinelle” in Serie B. Ecco perché, nell’era dei tre punti per vittoria, il pareggio risulta spesso come una mezza sconfitta. L’Aversa Normanna è l’esempio più emblematico. Con sei affermazioni e sei ko, a fronte di una sola divisione della posta, la squadra di Di Costanzo ha cinque lunghezze in più dei giallorossi. I punti lasciati per strada al San Filippo con Aprilia (2-2), Poggibonsi (1-1) e Melfi (2-2) generano dunque grandi recriminazioni per il club di Lo Monaco, specie per le modalità con cui sono maturati. Se inizialmente il Messina si è visto raggiungere sul campo del Tuttocuoio (Carroccio a segno dopo l’1-0 firmato da Chiaria), per due volte nel match con i laziali (Montella ad annullare le reti di Corona e Parachì) e successivamente dai toscani (al rigore di Corona seguì il centro di Scardina), contro Chieti e Casertana, però, sono stati gli uomini di Catalano a reagire allo svantaggio, sfiorando anche il gol del sorpasso. ll folle confronto con il Melfi, complice la direzione di Marinelli, fa invece storia a sè.

Il gol di Silvestri valso il successo a Gavorrano
Il gol di Silvestri valso il successo a Gavorrano

SCENARI – Andare al giro di boa a 22 o 23 punti (in tanti indicano come quota 50 quella necessaria per approdare direttamente nella Lega Pro unica) la sarebbe il miglior viatico per poi puntare da gennaio a disputare un girone di ritorno da protagonisti, magari sfruttando la riapertura del mercato. Le insidie non mancano, ma a parte la sfida con l’imbattuto Teramo sulla carta questo Messina può farcela a regalarsi un Natale sereno. Trovata la quadratura del cerchio adesso è il momento di osare di più.

Gli otto pareggi del Messina: Messina-Ischia 0-0, Tuttocuoio-Messina 1-1, Messina-Aprilia 2-2, Messina-Poggibonsi 1-1, Chieti-Messina 1-1, Messina-Cosenza 0-0, Messina-Melfi 2-2, Casertana-Messina 1-1.

 

Il pari di Caserta è un’ottima base di partenza. Catalano può consolarsi con i rientri

0
Sebastian Caldore si è sacrificato in marcatura (foto Paolo Furrer)
Sebastian Caldore si è sacrificato in marcatura (foto Paolo Furrer)

L’ottavo pareggio in tredici giornate ha un peso specifico notevole. Il Messina è riuscito infatti a centrare il sesto risultato utile consecutivo al “Pinto”, uno dei campi più ostici del girone, al cospetto di una Casertana indicata tra le migliori formazioni della categoria, di fronte a circa 2.000 spettatori ed al consueto gruppo di sostenitori al seguito. La crescita del gruppo è evidente nonostante le numerose assenze, ben sei, abbiano sicuramente pesato. A rendere ancora poco esaltante la graduatoria sono soprattutto i cinque mezzi passi falsi al San Filippo, dove Aprilia, Poggibonsi e Melfi hanno strappato un punto forse insperato alla vigilia.

Un intervento acrobatico di Alessio De Bode (foto Paolo Furrer)
Un intervento acrobatico di Alessio De Bode (foto Paolo Furrer)

I giallorossi possono consolarsi con i costanti progressi del portoghese Costa Ferreira, tra i più in palla fin dal ritiro estivo ed autore di uno splendido assist in occasione della marcatura di Guerriera, protagonista di un eccellente stagione ed al secondo centro consecutivo dopo quello di otto giorni prima. Determinante anche l’apporto di Quintoni, che in barba alla regola degli under 24 rappresenta un lusso irrinunciabile per un Messina che sta comunque facendo quadrare i conti in virtù della perdurante rinuncia a Corona, che domenica era indisponibile per squalifica. Ha risposto presente anche Caldore, scelto per ovviare all’emergenza originata dall’indisponibilità di elementi più esperti e sacrificato nella marcatura sul talentuoso Mancino.

Il centrocampista peloritano Rosario Bucolo in fase di copertura (foto Paolo Furrer)
Il centrocampista peloritano Rosario Bucolo in fase di copertura (foto Paolo Furrer)

Dopo la rete di Agodirin, viziata peraltro da un sospetto tocco di mano, una rabbiosa reazione ha fruttato l’immediato 1-1, mentre nella ripresa entrambe le squadre sono sembrate più propense a limitare i danni che ad offendere. Domenica prossima al San Filippo è in programma un altro autentico big-match con la Vigor Lamezia già sconfitta in estate in Coppa Italia ed il Messina avrà l’opportunità di ridurre da cinque a due le lunghezze di divario dall’ottavo posto che assicura un posto nella prossima serie C unica senza l’insidiosa appendice degli spareggi.

Lo striscione dedicato alle vittime dell'alluvione in Sardegna esposto a Caserta dai sostenitori del Messina (foto Paolo Furrer)
Lo striscione dedicato alle vittime dell’alluvione in Sardegna esposto a Caserta dai sostenitori del Messina (foto Paolo Furrer)

Contro i calabresi annunciati i rientri di Ignoffo e Corona, che hanno scontato il turno di stop imposto dal Giudice Sportivo. Ancora una settimana di riposo forzato invece per Simonetti, appiediato per due giornate dopo il discusso rosso rimediato con il Melfi. Sembra destinato a svolgere ancora lavoro differenziato Bolzan, mentre cresce l’ottimismo sui recuperi di Lasagna e soprattutto Maiorano, fermo ai box da oltre due mesi, dopo il grave infortunio rimediato in allenamento a Santa Margherita.

La graduatoria è comunque cortissima ed i numerosi scontri diretti in programma agevolano il compito dei peloritani, che hanno agganciato Chieti e Castel Rigone e vedono il terzo posto distante appena sette punti. Il mercato invernale dovrebbe consentire peraltro di tappare qualche falla emersa in questi primi tre mesi di campionato.

Affermazione casalinga per il Ganzirri

0

andaloro - fedele - talamoUn’altra soddisfazione per l’ASP Ganzirri che superando per 2-1 l’Atletico Cefalù da seguito al momento positivo. Nonostante una certa superiorità delle padrone di casa nel possesso palla e diverse occasioni create nella battute iniziali, da segnalare un palo colpito da Furnari e diversi interventi del portiere ospite sempre su Furnari, Andaloro e Famà, è però l’Atletico Cefalù che mette a segno la prima rete del match, andando all’intervallo forte del vantaggio.

La reazione delle rivierasche è veemente e nella ripresa produce due gol, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Il primo è ad opera della ventunenne Adriana Ansaldo, il secondo della ventenne Gessica Andaloro, entrambe brave a sfruttare gli assist della Furnari. L’Atletico Cefalù non ci sta a perdere e così tenta in tutti i modi di trovare il pareggio, ma trova in giornata di grazia l’estremo difensore Adriana Caristi. Il triplice fischio pone fine ad una partita molto combattuta e tecnicamente valida. L’ASPG sale al quinto posto in classifica, superando proprio le palermitane.

Maria Ylenia Luttino
Maria Ylenia Luttino

Rientrata dopo due giornate di squalifica, la giovanissima Mariaylenia Luttino ha dato il suo contributo alla vittoria: “Non vedevo l’ora di rientrare. Io e le mie compagne abbiamo dato il massimo e il nostro impegno è stato ricompensato con una vittoria indubbiamente meritata. Il nostro gruppo è sempre più unito e ha intenzione di continuare a migliorarsi, non arrendendosi davanti a nessun tipo di difficoltà”. Domenica prossima le ragazze dei laghi giocheranno in trasferta contro l’A.S.D. Calcio Comiso.