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Serie D – Il Due Torri “stoppa” l’Akragas strappando un buon pari

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Un tonico Due Torri strappa un prezioso punto all’Esseneto “rallentando” la corsa dell’Akragas che perde dopo un solo turno la testa della classifica.

L'undici del Due Torri
L’undici del Due Torri

La compagine pirainese di mister Antonio Alacqua offre una prova di carattere al cospetto della corazzata agrigentina di un altro tecnico messinese come Pino Rigoli nella quattordicesima giornata del Girone I della Serie D.

Partita in apparente discesa per la compagine di casa che sblocca la sfida già all’11′ con una pregevole esecuzione di un calcio piazzato di Nicola Arena che scavalca la barriera per insaccarsi nel sette alla destra dell’estremo Di Dio.

I pirainesi si presentano in campo con una formazione di grande corsa in cui debuttava l’ultimo acquisto Treppiedi e provano ad insidiare la porta ospite sugli sviluppi di palle inattive ed in particolare da segnalare una punizione di Guido che esalta Valenti, ma è principalmente l’Akragas a cercare con insistenza il raddoppio con i vari Saraniti, Pellegrino, Assenzio.

Il copione non muta neppure al rientro dagli spogliatoi, anche se con il passare dei minuti l’allungarsi in campo delle squadre favorisce il crescere della pericolosità offensiva dell’undici messinese che potrebbe trovare il pari su un piazzato da dentro l’area di Fantino alto sopra la traversa, dopo un retropassaggio difensivo bloccato con le mani dal portiere Valenti per anticipare Michele Alizzi.

tifosi due torri in trasferta
tifosi due torri in trasferta

Il bomber barcellonese sigla il pari al 67′ svettando nell’area piccola incontrastato sugli sviluppi di un corner, a conferma di una difficoltà già emersa durante la gara. Passano dieci minuti, e l’Akragas perde palla in fase di costruzione del  gioco, con Scolaro che in pressing ruba palla e s’invola verso l’area tallonato da un difensore, e con un preciso tiro da dentro l’area siglava il sorprendente vantaggio (76′) ospite.

Nel mentre qualche eccesso di nervosismo e l’infortunio occorso a Bonaffini, servono a ricompattare l’Akragas che perviene al pareggio all’86′ con un colpo di testa di Assenzio da centro area su un corner calciato da destra da Arena.

Per il Due Torri un punto prezioso (ora 18) in chiave salvezza, tenuto conto che finora dall’Esseneto nessuno aveva strappato punti chiudendo in dieci per l’espulsione di Saggio, ed allungando a sette i risultati utili consecutivi della formazione pirainese. L’Akragas si consolerà con il “rumoreggiato” di Maurizio Nassi.

Link video sintesi gara: http://www.youtube.com/watch?v=aWbU9xoR89E ;

Link video interviste dopo gara: http://www.youtube.com/watch?v=TGggSWrbxig#t=916 ;

Tabellino:

Akragas-Due Torri 2-2

Marcatori: Arena (A) 11′, Alizzi (DT) 67′, Scolaro (DT) 76′, Assenzio (A) 86′;

Akragas: Valenti, De Rossi, Parisi, Aprile (Giuffrida 65′), Vindigni, Astarita, Bonaffini (Costa 58′), Pellegrino (Savonarola 75′), Saraniti, Arena, Assenzio. All. Pino Rigoli.

Due Torri: Di Dio, Saggio, Fantino, Treppiedi (Calafiore 80′), Zappalà, Librizzi, Guido (Venuti 46′), Scolaro, Gaglio, Butera (Tricamo 76′), Alizzi. All. Antonio Alacqua.

Arbitro: Francesco Cenami di Rieti. Assistenti:  Moreno Francesco Longo e Francesco Nocella di Paola (CS).

Serie D – L’Orlandina ritrova la vittoria dopo un digiuno di due mesi

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Dopo oltre due mesi senza successi con appena tre pari in otto gare, l’Orlandina ritrova i tre punti piegando di misura la “cenerentola” Vibonese nel quartultimo turno del girone d’andata della Serie D, sotto gli occhi dell’ex arbitro e designatore Luigi Agnolin.

Orlandina e Vibonese e terna arbitrale durante minuto silenzio pregara
Orlandina e Vibonese e terna arbitrale durante minuto silenzio pregara

Al “Micale” di Capo d’Orlando si assiste ad una sfida equilibrata caratterizzata dai ritmi bassi, risolta in favore dell’undici messinese da una conclusione dal limite del centrocampista Natale Gatto al 65′.

Nulla da fare, invece, per la Vibonese di mister Alfonso Ammirata che gioca a viso aperto non demeritando, ma senza tuttavia riuscire ad incidere in avanti, autentico tallone d’achille di una formazione che fin qui ha siglato appena 8 reti.

Eppure in almeno tre occasioni Marasco si rende pericoloso nel corso della prima frazione: al 19′ con un rasoterra respinto da Pandolfo, poi al 32′ con un tiro di giro sul fondo da favorevole posizione, e poi al 45′ con con un colpo di testa sventato ancora dal numero uno paladino.

L’undici di casa si presenta pericolosamente con un paio di conclusioni dal limite, e soprattutto al 23′ quando il giovane terzino destro Silvestro chiede e ottiene la triangolazione a Mincica, e da distanza ravvicinata calcia sul primo palo con Loccisano che sventa in corner.

Nella ripresa il forcing dell’Orlandina – con il doppio ingresso di Privitera e Martusciello – diviene più spiccato e veloce nella manovra con un insistito tentativo sulla destra di Crinò e Gatto. Sul primo è bravo Loccisano a respingere, poi il centrocampista è prima contratto e poi calcia sul fondo.

Fase di gioco tra Orlandina e Vibonese
Fase di gioco tra Orlandina e Vibonese

La Vibonese si affaccia in avanti con Marasco e Cosenza, ma in entrambi le circostanze i tiri si perdono ampiamente sul fondo. Mincica risponde calciando debolmente da centro area, e poi Gatto con diagonale da fuori area indovina la traiettoria vincente sorprendendo il portiere ospite.

Il gol giunge a coronamento di una fase in cui la compagine calabrese sembrava aver accusato un calo fisico con lo sfilacciarsi dei reparti nonostante che con l’ingresso di Chiariello si fosse passati ad un 4-4-2. Difficoltà ben sintetizzata dalla flessione di Kalambay, non a caso l’ex settore giovanile del Milan, figlio d’arte del celebre pugile Patrizio Sumbu, è costretto a lasciare il rettangolo di gioco per problemi fisici

Timida la reazione ospite, e paladini vicini al raddoppio ancora con Mincica che sfiora il palo con un tiro dal limite. La Vibonese prova l’assalto finale alla ricerca del pari, ma l’unica occasione nasce da uno spunto sulla sinistra del combattivo Marasco che serve a centro area il neoentrato Spanò, la cui conclusione viene ribattuta dai difensori e su cui si esauriscono le residue speranze degli ospiti.

In classifica i paladini salgono a quota 19 punti, e nel prossimo turno dovrebbero affrontare in trasferta il Ragusa. Sfida, tuttavia, in forte dubbio a causa della situazione societaria degli ibleii che ieri non si sono presentati ad Agropoli e con molti giocatori che hanno già lasciato la città.

Interviste

L'ultimo tentativo di Spanò per riacciuffare il risultato della Vibonese.
L’ultimo tentativo di Spanò per riacciuffare il risultato della Vibonese.

Ci tenevo a segnare – ammette nel dopo gara il matchwinner Natale Gatto, originario di Spadafora – e per questo ci ho provato in più occasioni, ed alla fine sono stato premiato. Lo dedico ai miei genitori. Forse non siamo entrati concentrati per trovare subito il vantaggio, ma volevamo i tre punti contro un’avversario che non merita l’attuale classifica e ci ha creato difficoltà nel primo tempo”.

L’importante era vincere, perché – spiega mister Peppe Raffaeleci pesavano i due mesi senza successi. Con i tre punti ritroviamo morale e puntiamo a riprendere la nostra corsa verso la metà classifica. Oggi ho provato a ruotare alcuni elementi, poi in avvio di ripresa ho fatto quei due cambi per aumentare l’intensità”.

La squadra ha fatto un buon primo tempo, poi nella ripresa siamo calati – analizza mister Alfonso Ammirataanche in corrispondenza del calo di Kalambay che ci aveva garantito qualità e fisicità in mezzo al campo, purtroppo il ragazzo ha alle spalle un infortunio e non ha ancora la piena tenuta atletica”.

Abbiamo giocato a viso aperto, il gol è stato frutto di un episodio, noi – precisa poi il tecnico palermitano subentrato a Sodanon abbiamo sfruttato le nostre. Anche un punto sarebbe stato importante per il morale, purtroppo non riusciamo a trovare il gol e ci mangiamo le mani per le occasioni fallite. Dal mercato mi attendo rinforzi, l’obiettivo è lottare per i play-out per salvarci. Dobbiamo crederci e la società è pronta ad intervenire sul mercato con alcuni in partenza come Giardina e De Angelis”.

Tabellino:

Orlandina-Vibonese 1-0

Marcatore: Gatto al 65′.

Orlandina (4-3-3): Pandolfo [93] – Silvestro [95], Russo, Fascetto, D’Agostino – Gatto [94], Calabrese (Privitera dal 47′), Aloe [95] (Martusciello [95] dal 49′) – Crinò, Frisenda (Orioles dal 90′), Mincica; A disp.: Marino [95], Franchina [94], Muccari [94], Leo [94], Ignazzitto, Cocimano; Allenatore: Giuseppe Raffaele.

Vibonese (4-3-3): Loccisano [93]  – Barreca [94], Petta, Porpora, Curcio – Cosenza, Kalambay (Spanò [93] dal 69′), Lavrendi – Pollina [94], Marasco, Cosentino [95] (Chiarello [95] dal 61′); A disp. Mengoni, Spadari [94], Urbano [94], Sako [95], Cannitello [96], Vallone [95], Rana [96]; Allenatore: Alfonso Ammirata 6.

Arbitro: Gabriele Agostini di Bologna; Assistenti: Sergio Balzarini di Enna e Fabio Bontempo Caltanissetta; Ammoniti: Mincica, Russo (0), Kalambay, Cosentino, Chiariello (V); Corner: 7-3; Recupero: 3′ e 4′; Spettatori: 500 circa. Presente sugli spalti l’ex arbitro, designatore e dirigente sportivo Luigi Agnolin.

Week end amaro per le squadre del Futsal Peloro Messina

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Giocatori Fusal Peloro MessinaFine settimana amaro per il Futsal Peloro Messina, che ha rimediato due sconfitte in serie C1 e con l’Under 21. Nella tredicesima giornata del massimo torneo regionale di calcio a 5, la squadra giallorossa, priva di cinque elementi, è stata superata, sul gommato della palestra di Montepiselli, dall’Ennese con il punteggio di 1-3. Primo tempo di marca peloritana, con i ragazzi allenati da Corrado Randazzo che sbloccano il risultato al 19’, quando Massimo Di Dio salta un uomo sulla destra, si accentra e fa partire un imparabile rasoterra. Passati in vantaggio, Spuria e compagni potrebbero raddoppiare, ma una punizione di Gaetano Smedile da posizione ravvicinata viene “murata” dagli ospiti proprio nei pressi della linea, mentre Di Dio calcia magistralmente un calcio da fermo centrando, però, l’incrocio dei pali. Stessa sorte per una staffilata sulla traversa di Giovanni Imbesi. Sull’altro fronte, è Simone Fiumara a negare il pareggio agli ennesi con un prodigioso intervento.

Nella ripresa il Futsal Peloro è più confusionario e cala atleticamente. Ne approfittano cinicamente gli avversari per mettere la “freccia” con il gol di Omerovic e poi operare il sorpasso grazie alla doppietta di La Delia. Sfortunati, invece, i messinesi che sfiorano la marcatura con un tiro a colpo sicuro di Smedile, deviato all’ultimo momento da un difensore, e colpiscono, nel finale, il terzo legno con una conclusione da fuori del solito Di Dio. Questo passo falso complica i piani della compagine dello Stretto, che rimasta ferma a quota 17 punti è stata risucchiata in zona play out. Male l’Under 21 battuta con il punteggio di 11-0, in trasferta, dal Sant’Isidoro nell’ottavo turno del campionato nazionale di categoria (girone Z). Una brutta figura che il Futsal Peloro deve assolutamente evitare di ripetere nei prossimi appuntamenti in calendario.Fase di gioco

RISULTATI 13^ GIORNATA SERIE C1: Mabbonath-Juventus Club Scirea 5-5; Arcobaleno Ispica-Futsal Catania 6-3; Futsal Peloro Messina-Ennese 1-3; Regalbuto-Real Calcio 10-2; Azzurri Futsal Palermo-Harbur Sporting Club 5-6; Mascalucia C5-M&M Futsal 2-5; Nissa Futsal-Pro Gela 5-2; Virtus Termini-Città di Leonforte 2-3

CLASSIFICA: Harbur Sporting Club 30; M&M Futsal e Nissa Futsal 28; Arcobaleno Ispica 26; Azzurri Futsal Palermo 24; Pro Gela e Juventus Club Scirea 23; Città di Leonforte 21; Regalbuto 20; Mascalucia C5 19; Ennese 19; Futsal Peloro Messina 17; Mabbonath 11; Real Calcio 4; Futsal Catania 3; Virtus Termini 2.

Fase di gioco1RISULTATI 8^ GIORNATA UNDER 21 (girone Z): Acireale-Catanzaro C5 n.d.; Cataforio-Augusta 1-3; Città di Villafranca-Fata Morgana 3-7; Kroton C5-Catania C5 n.d.; Sant’Isidoro-Futsal Peloro Messina 11-0.

CLASSIFICA: Acireale 21; Sant’Isidoro 18; Catania C5 16; Augusta* 15; Futsal Melito 13; Fata Morgana, Cataforio e Città di Villafranca 9; Catanzaro C5 e Kroton C5 6; Futsal Peloro Messina 3. * Augusta -3.

TAB. FUTSAL PELORO MESSINA-ENNESE 1-3 (1-0 p.t.)

FUTSAL PELORO MESSINA: Fiumara, De Luca, La Valle, Randazzo, Spuria, D’Urso, Smedile, Imbesi (k), Consolo, Di Dio, Ghazi, Felis. All.: Corrado Randazzo.

ENNESE: Orlando, Adamo, Costa, Longi, Omerovic, Lianzi, Barbusca, Realmuto, Giaimo (k), La Delia, Catalano. All.: Luigi Avola.

ARBITRI: Pantè e Mento di Barcellona P.G.

RETI: 19’ Di Dio; 11’ st Omerovic; 19’ st e 25’ st (libero) La Delia.

 

Adecco Gold – Settima perla dell’Upea Orlandina (2 VIDEO)

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Settebello di successi per l’Upea Orlandina che vola sulle ali dell’entusiasmo piegando a domicilio anche Veroli (74-82) ed agganciando il secondo posto in classifica, seppur in coabitazione, alle spalle della solitaria capolista Trento.

Time Out del Poz
Time Out del Poz

Al Palasport di Frosinone, sede di gioco prescelta per la compagine laziale, i paladini di coach Gianmarco Pozzecco prevalgono al termine di un match combattuto sul piano atletico in cui accesa si rivela la battaglia sotto i tabelloni.

Una vittoria significativa anche per il valore della compagine di coach Marco Ramondino che sul proprio parquet di gioco era ancora imbattuta.

Schiacciata di Archie
Schiacciata di Archie

L’avvio è subito molto intenso ed equilibrato in cui spiccano le doti di atletismo di Dominique Archie, e trova un allungo in chiusura della prima frazione (23-26) con i punti dei subentranti Benevelli e Laquintana

A sospingere in avanti  i paladini, sin dalle prime battute del secondo periodo, sono anche le giocate di capitan Matteo Soragna, una spina nel fianco della difesa laziale, ciò fin quando l’ex azzurro non è costretto a lasciare il campo per un riacutizzarsi di un precedente infortunio.

L’Upea riesce a toccare anche un vantaggio di sedici punti con un gioco corale e approfittando anche del nervosismo dei ciociari che trascinati da un ottimo Cittadini, riescono nel finale a ridurre le distanze con le squadre che rientrano negli spogliatoi sul punteggio 37-48.

Mays in palleggio
Mays in palleggio

Al rientro in campo, è sempre il pivot ex Barcellona a trascinare i suoi ad un nuovo parziale che dimezza ulteriormente le distanze, e poi Veroli completa il riaggancio sul 54-54 quando si è giunti a poco più della metà della frazione. Il finale è più arroventato tra nervosismi crescenti con una sfida che si trascina sino alla sirena sul 57-57.

Il quarto periodo si apre con il il sorpasso dei laziali, l’Upea tuttavia non ci sta e con Nicevic e poi con una bomba di Archie ribaltono la situazione. Il temuto Blizzard, ben controllato sia da Portannese che da Basile, si risveglia e sigla 5 punti cui rispondono ancora i due stranieri del Poz.

A metà dell’ultimo periodo, l’Upea ritrova il giusto feeling con il canestro e si riporta in modo netto avanti nel punteggio ed a turno tutti i giocatori della “banda Pozzecco” lasciano le proprie zampate che frustano le residue speranze di riaggancio.

«La prima cosa che voglio dire è che dedichiamo la vittoria ai tifosi che sono qui dietro di me – dichiara coach Gianmarco Pozzecco nell’immediato dopo gara ai microfoni della diretta di Radio Italia Anni Sessantaed hanno viaggiato tutto il giorno per venirci a vedere e tifare. Dedichiamo loro la vittoria. Ci sentiamo un corpo unico con la città. Tutti i miei giocatori hanno capito che a Capo si gioca tutti insieme, sul parquet andiamo in 13.000 e 12».

«Siamo in grado di vincere con chiunque, questo non vuol dire che – sottolinea il presidente Enzo Sindonivinceremo sempre, ma possiamo provarci ogni partita. Sono orgogliosissimo di questa squadra come lo è qualsiasi tifoso, dovrei ringraziare e citare tutti i ragazzi, ma preferisco fare un solo nome che è quello che mi sta a cuore: Capo d’Orlando».

Nel prossimo turno l’Upea tornerà al PalaFantozzi dove affronterà una delle formazioni del momento come la Pallacanestro Trieste dell’esperto coach Eugenio Dalmasson e dell’ex paladino Ryan Hoover, reduce da due successi consecutivi, l’ultimo sulla Sigma Barcellona.

Tabellino:

GZC Basket Veroli-Upea Orlandina 74-82

Parziali: 23-26, 14-22, 20-9, 17-25;

GZC Basket Veroli: Sanders 11, Cittadini 25, Rossi 6, Tommasini 4, Samuels 11, Giammò ne, Ondo Mengue ne, Blizzard 6, Casella 8, Carenza 3. All: Marco Ramondino.

Upea Capo d’Orlando: Basile, Soragna 14, Laquintana 4, Benevelli 9, Nicevic 6, Portannese 8, Mays 10, Archie 28, Ciribeni ne, Cefarelli 3. All: Gianmarco Pozzecco

Arbitri: Claudio Di Toro, Stefano Wassermann, Vincenzo Volpe;

Questo il video con le migliori azioni del match tra Veroli e Upea Orlandina:

Questo il video della conferenza stampa post partita dell’allenatore dell’Upea Orlandina Gianmarco Pozzecco:

Il Messina degli equivoci ripiomba nella crisi: quanto pesa l’età media

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Le due formazioni prima del calcio d'inizio (foto Paolo Furrer)
Le due formazioni prima del calcio d’inizio (foto Paolo Furrer)

Il pesante 1-4 subito al San Filippo per mano della Vigor Lamezia, nel match che ne avrebbe dovuto sancire il definitivo rilancio, costringe il Messina ad una salutare pausa di riflessione e probabilmente anche ad un bagno d’umiltà. Il girone di andata volge al termine ed il terzultimo posto in classifica, frutto di ben otto pareggi ed appena due successi, maturati peraltro contro Gavorrano ed Arzanese, le ultime due forze del torneo, non rispecchia certo le aspettative della piazza e della dirigenza. Nonostante la sconfitta con i lametini sia stata preceduta da sei risultati utili consecutivi, a finire sul banco degli imputati è l’intero gruppo, in balia di un avversario che era pur privo di quattro importanti pedine. Sotto osservazione il rendimento della retroguardia, che ha incassato ben 18 reti, due terzi delle quali proprio al San Filippo. È riuscita a fare peggio soltanto l’Arzanese fanalino di coda, che in casa ne ha subite 13 a fronte delle 12 dei peloritani. Il reparto che l’anno scorso era stato il fiore all’occhiello del Messina che ha ottenuto il ritorno tra i Professionisti sembra avere perso di colpo la sua solidità e contro i lametini ha sbandato a più riprese, concedendo autentiche praterie a Zampaglione ed all’ex milazzese D’Amico, che hanno sfruttato fino in fondo le lacune del quotato avversario.

Il fantasista Mirko Guadalupi in azione (foto Paolo Furrer)
Il fantasista Mirko Guadalupi in azione (foto Paolo Furrer)

Bisogna risalire all’ormai lontanissimo 19 novembre 2006 per fare i conti con una simile débâcle: allora ad imporsi per 4-1 al San Filippo fu la Lazio e basta il nome dell’avversario per evidenziare che si trattava davvero di un’altra epoca. Contro la Vigor comunque ha sofferto anche il centrocampo, con Bucolo e soci apparsi spesso in inferiorità numerica negli scontri decisivi. Neppure i meccanismi offensivi hanno funzionato a regime, con Corona che spesso è arretrato alla ricerca di palloni giocabili mentre Chiaria è stato perlomeno tra gli ultimi ad arrendersi. Non basta certo il rientro di Maiorano, a settanta giorni dall’infortunio al ginocchio, per fare tornare il sorriso ad un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi. In fase di bilancio, l’impressione è che a pesare siano prima di tutto degli equivoci. Società e dirigenti hanno ripetuto a più riprese che la regola legata all’età media sarebbe stata ignorata ma nei primi tre mesi di campionato lo staff tecnico ha regolarmente optato per l’esclusione di qualche elemento più esperto, preferendogli un under, in modo da non rinunciare ai sostanziosi contributi riconosciuti dalla Lega Pro.

Una panoramica della Curva Sud (foto Paolo Furrer)
Una panoramica della Curva Sud (foto Paolo Furrer)

E così Ignoffo, schierato tra i potenziali titolari nell’ultima partitella del giovedì a Santa Margherita, è stato relegato in panchina per far posto a De Bode (classe 1991) e Caldore (’93). Nulla da eccepire sulla legittimità della scelta, dal momento che formazioni come Melfi, Poggibonsi ed Aprilia (soltanto per citarne alcune) hanno proposto spesso undici ancora più giovani. Di certo una maggiore chiarezza ed onestà in merito avrebbe risparmiato un po’ d’imbarazzo a Catalano, che appare costretto a fare i conti con la calcolatrice oltre che con lo stato di forma e le caratteristiche dei suoi uomini. Colpisce poi il calo di rendimento di elementi chiave come Guadalupi, fino a qualche mese fa trascinatore assoluto del Cosenza ed adesso forse sacrificato in una posizione meno congeniale a quella di trequartista che in qualche intervista ha ammesso di preferire. Se è vero che all’appello mancano svariati punti dilapidati in corso d’opera, è altrettanto evidente che la mancanza di vittorie (l’unica affermazione casalinga in campionato risale all’ormai lontano 15 settembre) ha minato anche la tranquillità del gruppo.

Corona anticipa un avversario (foto Paolo Furrer)
Corona anticipa un avversario (foto Paolo Furrer)

E non a caso anche contro la Vigor Lamezia il Messina ha chiuso la gara in inferiorità numerica: un dato che sta diventando rilevante se si considera che si tratta del sesto cartellino rosso complessivo, il quinto nelle ultime nove giornate. A gennaio verrà anche stilato un bilancio del mercato estivo, le cui enormi aspettative sono state vanificate da incidenti di percorso, come infortuni e squalifiche, ma anche dal ritardo di preparazione di alcuni elementi, che hanno probabilmente pagato anche i continui cambi della sede degli allenamenti. Di certo c’è ancora tempo per recuperare e nessun obiettivo è precluso a priori, dal momento che i sei punti che separano il Messina dall’ottavo posto potrebbero essere azzerati nell’arco di qualche settimana con un convinto cambio di marcia. Sono necessarie però una decisa reazione ed una presa d’atto che qualcosa non ha funzionato fino in fondo. L’esonero di Catalano, che come spesso accade in questi casi paga anche colpe non sue, è stata la prima conseguenza.

Trieste vince in volata e si conferma campo tabù. La Sigma manca la quinta vittoria consecutiva e scivola in seconda piazza (VIDEO)

La palla a due
La palla a due di Trieste-Barcellona

Come nella scorsa stagione, contro tutti i pronostici ed un inizio di partita rispondente alle aspettative della vigilia, la Pallacanestro Trieste risvolta come un calzino il match grazie ad un parziale nell’ultimo quarto di 245-15 e vince la più clamorosa delle sfide impari, bissando il colpo di sette giorni fa a Torino. I biancorossi collezionano un altro scalpo illustre sconfiggendo in volata una big del campionato di Adecco Gold. Finisce 79-76 per i biancorossi contro la Sigma Barcellona, dopo un match nel quale la squadra allenata da Eugenio Dalmasson ha avuto il grande merito di rimanere attaccata agli avversari sino alle battute conclusive, riuscendo poi a condurre in porto la gara in un finale assolutamente palpitante, dove è risultata fondamentale la precisione dalla linea di tiro libero.

Michel Ruzzier sfugge alla marcatura di Toppo
Michele Ruzzier sfugge alla marcatura di Toppo

Quintetto base per la Pallacanestro Trieste 2004 composto da Hoover, Carra, Harris, Diliegro e Candussi, risponde lo “sceriffo” Perdichizzi con Collins, Filloy, Maresca, Young e Toppo.
I padroni di casa partono subito forte con il canestro di Harris, dall’altra parte però Filloy inizia a bombardare la difesa avversaria con 6 punti consecutivi. Nonostante tutto le due squadre restano vicinissime nel punteggio. Grazie a Collins e Young autori di 5 punti consecutivi, i giallorossi toccano il massimo vantaggio (+7) fino a questo momento (12–19). Il primo quarto termina sul punteggio di 14–21. Si torna in campo per il secondo periodo, con le squadre che sembrano seguire lo stesso copione del periodo precedente con Trieste che segna subito quattro punti intervallati da un canestro di Fantoni. Poi arriva la reazione giallorossa che riporta la capolista sul +12, grazie ai canestri di Pinton, Collins e Natali. La Pallacanestro Trieste, riesce a rosicchiare qualche punto e accorciare le distanze fino al -7 (30 – 37), adottando una pressione difensiva notevole. Filloy e Collins scuotono i compagni riportandoli sul +13 ma i ragazzi di coach Dalmasson mettono sul campo tutto l’orgoglio possibile, rosicchiando così il vantaggio giallorosso con le squadre che vanno negli spogliatoi sul punteggio di 35–43. Top scorer per i giallorossi Collins con 10 punti, Natali e Filloy a quota 8. Per i padroni di casa i migliori marcatori sono il medagliato della nazionale under 20 Ruzzier (13) e Candussi (9.)

Riscaldamento per il capitano della Sigma Barcellona Giuliano Maresca
Riscaldamento per il capitano della Sigma Barcellona Giuliano Maresca

Dopo l’intervallo rompe il ghiaccio Andre Collins con un canestro dalla media ma è Trieste a rispondere prontamente con i canestri di Harris e Carra, riaprendo la partita (42 – 45). Accorciate le distanze, i padroni di casa non permettono più agli avversari di allontanarsi, anche se la Sigma, nel giro di qualche minuto, riesce a ricacciare indietro gli avversari portandosi sul punteggio di 52-61. Ruzzier e compagni, però, di prepotenza riescono a restare ancorati alla partita. Il terzo periodo termina 55–61. Il quarto e ultimo periodo, vede i triestini portarsi addirittura sul -1 (62–63) anche se subito dopo viene fischiato un fallo tecnico alla panchina triestina. Inizia così il botta e risposta tra le due compagini che vede arrivare la partita ancora aperta negli ultimi minuti. I giallorossi riescono a mantenere il vantaggio fino ad un minuto dalla fine quando Carra con una tripla riporta in parità la partita. L’infrazione di passi fischiata a Collins, i due tiri liberi sbagliati da Fiorello Toppo e il canestro di Harris danno a Trieste il vantaggio giusto per portare a casa la partita. Il resto del match vede le due squadre mandarsi rispettivamente in lunetta per bloccare il cronometro ma il risultato finale non cambia. Il match termina 79–76, per Barcellona si tratta della terza sconfitta stagionale, la seconda in trasferta, ed il rammarico aumenta in considerazione dei risultati degli altri campi con la sconfitta di Brescia che permette a Trento di isolarsi in vetta alla classifica. E domenica al PalAlberti la formazione del presidente Immacolato Bonina ospiterà proprio l’Aquila con l’obiettivo di tornare al successo e vendicare l’onta dell’eliminazione patita a maggio scorso nei quarti di finale playoff.

Ryan Hoover (Trieste)
Ryan Hoover (Trieste)

Pallacanestro Trieste 2004 – Sigma Barcellona 79-76
Parziali: 14–21; 35–43; 55–61; 79–76
Sigma Barcellona: Young 13, Toppo 4, Maresca 9, Natali 8, Collins 20, Filloy 13, De Leo n.e., Iurato n.e , Pinton 5, Fantoni 4. All: Giovanni Perdichizzi.
Pallacanestro Trieste 2004: Hoover 7, Fossati ,Tonut 8, Harris 10, Mastrangelo n.e., Ruzzier 19, Diliegro 15, Candussi, Carra 20, Urbani n.e. All: Eugenio Dalmasson.

Questo il video con le migliori azioni della sfda tra Pallacanestro Trieste e Sigma Barcellona:

Il Messina frana al San Filippo: poker della Vigor Lamezia

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L'esultanza dei calciatori della Vigor Lamezia (foto Paolo Furrer)
L’esultanza dei calciatori della Vigor Lamezia (foto Paolo Furrer)

Pesante battuta d’arresto per i giallorossi, superati con un netto 4-1 dai calabresi. Pesa il pessimo avvio, coinciso con la marcatura di Rapisarda e la doppietta dello scatenato Zampaglione. Nella ripresa rete della bandiera di Ferreira e zampata finale di Scarsella dopo il rosso a Cucinotta.

Il pre-partita. Soltanto una novità nell’undici di partenza del Messina, che rispetto a Caserta rinuncia a Silvestri, out per infortunio, e ripropone Corona dall’avvio, a cinque settimane di distanza dalla sua ultima partenza da titolare (l’ultima apparizione nell’undici di partenza contro il Poggibonsi, in una gara in cui andò peraltro a segno). L’ultima vittoria al San Filippo, con l’Arzanese, porta peraltro la firma di “Re Giorgio”, che rappresenta quindi anche un talismano porta-fortuna. Si accomoda in panchina Ignoffo, che al pari di Corona ha scontato un turno di squalifica. Retroguardia composta quindi da Cucinotta, Caldore (che modifica il suo raggio d’azione rispetto a quanto avvenuto al “Pinto”, dove giostrò sulla corsia esterna) e De Bode, recuperato a tempo di record dopo che giovedì era rimasto precauzionalmente a bordo campo. Indisponibili Bolzan e Simonetti (squalificato), si accomodano in tribuna Lasagna, Siciliano e Guilana. Lametini con ben quattro indisponibili per infortunio: Padulano, Mangiapane, Rossini e Carbonaro. Sugli spalti anche Flavio Lazzari, ex FC Messina, sceso in campo ieri con il suo Novara contro il Palermo. Messina in campo con divisa interamente rossa ed inserti gialli, tradizionale maglia a righe verticali bianche e verdi per il Lamezia, che indossa calzoncini e calzettoni verdi. Presenze in calo, anche per via del maltempo e del forte vento che inizia a spirare proprio in prossimità del calcio d’inizio. Catalano non rinuncia al consueto 3-5-2, i calabresi di Novelli (che ha rimpiazzato Costatino dopo il pari interno con l’Arzanese) scelgono il 4-3-1-2. I peloritani puntano a bissare il 2-1 con cui violarono il “D’Ippolito” in Coppa Italia.

Quintoni cerca di placare l'ira dei tifosi (foto Paolo Furrer)
Quintoni cerca di placare l’ira dei tifosi del Messina (foto Paolo Furrer)

La cronaca. In avvio si fa notare subito De Bode, per due decisi interventi nelle due metà campo. Al 6’ Lagomarsini blocca agevolmente una conclusione da fuori area di Del Sante, che ci riprova invano al 9’. Al 12’ si vedono anche i locali: Quintoni calcia leggermente alto dal limite dell’area. Al 15’ il Lamezia passa in vantaggio, con la conclusione dalla lunghissima distanza di Rapisarda: nell’occasione Lagomarsini sembra sorpreso anche da un rimbalzo irregolare del pallone sul terreno di gioco bagnato: Messina letteralmente beffato. Al 19’ il terzino lametino mette a centro area un pallone insidioso sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma nessun compagno o avversario riesce ad intercettarlo. Il raddoppio arriva comunque poco più di un minuto dopo, per via di un’incomprensione tra Caldore e Cucinotta: si impossessa del pallone D’Amico, che si invola verso la porta avversaria e serve poi il più comodo degli assist a Zampaglione, che firma l’immediato 0-2. Al 26’ l’attaccante biancoverde mette ancora in apprensione la retroguardia peloritana, che paga nell’occasione un disimpegno imperfetto di Cucinotta. Al 29’ sulla deviazione sottomisura di Chiaria il Lamezia si rifugia in extremis in angolo: Messina poco fortunato nell’occasione. Tra il 31’ ed il 32’ Rosti è costretto ad un doppio intervento sulle conclusioni rasoterra di Quintoni dalla corsia sinistra e Guerriera dalla destra. Al 35’ l’esterno sinistro ci riprova, ma il rimpallo premia ancora la difesa calabrese. Un minuto dopo tentativo dalla distanza di D’Amico, che però questa volta non impensierisce più di tanto Lagomarsini. La scena si ripete sessanta secondi dopo. Al 41’ matura il tris di Zampaglione, che supera con una spettacolare finta di corpo Caldore e batte il portiere in uscita. A questo punto perde la pazienza anche la Curva Sud, che invoca un maggiore impegno da parte della propria squadra, sotto di tre reti come era avvenuto contro il Foggia. La difesa messinese continua a concedere sterminate praterie agli scatenati attaccanti biancoverdi, che sfiorano perfino il poker: è Lagomarsini a bloccare in due tempi la conclusione a botta sicura del solito Zampaglione. Il Messina soffre comunque anche a centrocampo, dove appare in costante inferiorità numerica. Sul fronte opposto non basta certo l’azione di alleggerimento di Chiaria. Squadre al riposo sullo 0-3. Bordate di fischi della tifoseria organizzata, che non ha certo potuto apprezzare la prova offerta dai giallorossi.

Il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno ed il patron Piero Lo Monaco in Tribuna (foto Paolo Furrer)
Il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno ed il patron Piero Lo Monaco in Tribuna (foto Paolo Furrer)

Dopo pochi secondi Rosti è costretto a rifugiarsi in corner sull’insidiosa conclusione di Ferreira. Non si placa comunque l’ira dei tifosi. Al 5’ i peloritani sfiorano il gol della bandiera con Chiaria, la cui conclusione viene ribattuta, e Ferreira, che svirgola; sul contropiede Lagomarsini rischia su un rinvio corto: il tiro di D’Amico non inquadra per poco lo specchio. Catalano corre ai ripari, inserendo Maiorano al posto di Caldore. All’8’ il Messina sembra riaprire la gara, con il colpo di testa sotto misura di Costa Ferreira, ma subito dopo arrivano l’espulsione di Cucinotta (la quarta in due anni per lui) ed il 4-1 di Scarsella con un preciso stacco sulla punizione di D’Amico. Nell’occasione ancora una volta eccessivo lo spazio concesso dalla retroguardia peloritana. Al 14’ la Vigor sfiora perfino la quinta marcatura con lo stesso Scarsella: sul suo colpo di testa decisiva la respinta di piede di Lagomarsini. Il match ha ormai poco da dire e sul taccuino dei cronisti c’è poco da annotare. Bisogna attendere il 31’ per la volée del neo-entrato Voltasio, che manca di poco il bersaglio sull’invito di Malerba. A fotografare la giornata-no anche la clamorosa traversa centrata da Bucolo al 36’: sulla respinta si spegne a lato il tap-in di Chiaria. Due minuti dopo sfiora il gol anche il neo-entrato Gherardi. Sul fronte opposto viene invece annullata per fuorigioco la marcatura di Del Sante. Al 46’ Chiaria in rovesciata sfiora la marcatura, ma la gara non ha più nulla da dire. Matura un pesantissimo ko nel giorno che avrebbe dovuto definitivamente rilanciare un Messina reduce da sei risultati utili consecutivi. La classifica è preoccupante, urge un momento di riflessione per una squadra che è riuscita a battere dopo quattordici giornate soltanto Gavoranno ed Arzanese, le uniche due formazioni che la seguono in classifica. Nessuna dichiarazione a fine gara da parte di dirigenti e squadra: la società ha indetto infatti il silenzio stampa.

Costa Ferreira ha firmato la rete della bandiera dei giallorossi (foto Paolo Furrer)
Costa Ferreira ha firmato la rete della bandiera dei giallorossi (foto Paolo Furrer)

Il tabellino. ACR Messina – Vigor Lamezia 1-4
Marcatori: al 15′ pt Rapisarda (L), al 21′ pt ed al 41′ pt Zampaglione (L), all’8′ st Costa Ferreira (M), al 10′ st Scarsella (L).
ACR Messina: Lagomarsini, Caldore (dal 5′ st Maiorano), Quintoni, Bucolo, De Bode, Cucinotta, Guerriera, Costa Ferreira, Corona (dal 32′ st Gherardi), Guadalupi (dal 16′ st Ignoffo), Chiaria. A disposizione: Iuliano, Piovi, Scoponi, Buongiorno. Allenatore: Gaetano Catalano.
Vigor Lamezia: Rosti, Rapisarda, Malerba, Romano (dal 46′ st Perrino), Marchetti, Gattari, Zampaglione (dal 21′ st Voltasio), Scarsella, Del Sante, Rondinelli, D’Amico (dal 35′ st De Giorgi). A disposizione: Bibba, Gona, Strumbo, Ferrara. Allenatore: Raffaele Novelli.
Arbitro: Antonello Balice di Termoli.
Guardalinee: Orlando Pagnotta ed Antonello Orlando Ferraioli di Nocera Inferiore.
Note – Espulso al 9′ st Cucinotta per doppia ammonizione. Ammoniti: al 22′ pt De Bode (M), al 38′ pt Romano (L), al 45′ pt Cucinotta (M), al 6′ st Rapisarda (L), al 41′ st Guerriera (M). Corner: 11-1. Recupero: 1′ pt e 4′ st. Spettatori: un migliaio circa (paganti, quota abbonati ed incasso non comunicati).

In virtù dei nuovi regolamenti imposti dalla Lega Pro, abbiamo pubblicato un ampio resoconto testuale della sfida soltanto dopo il fischio finale.

Messina in silenzio stampa. Novelli: “Felici per la vittoria, ma non è un campionato semplice”

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La formazione della Vigor Lamezia (foto Paolo Furrer)
La formazione della Vigor Lamezia (foto Paolo Furrer)

Al termine della sfida persa per 1-4 contro la Vigor Lamezia nessuna voglia di parlare in casa Messina. Ai microfoni si sono presentati così soltanto i protagonisti della formazione ospite. Pomeriggio da ricordare soprattutto per Domenico Zampaglione, autore di due reti con cui ha raggiunto quota sette in classifica marcatori: “Prestazioni del genere sono sempre frutto del lavoro svolto durante la settimana. Abbiamo seguito le direttive del mister di pressare alto per cercare di sfruttare i loro errori. Tra i due gol scelgo il primo: sembra facile in quei casi, ma non andando al tiro con la giusta concentrazione si rischia di spedire il pallone in curva. Nel secondo, invece, ho sorpreso il marcatore con una finta e tirato con l’altro piede. Sapevamo che il Messina utilizzava la difesa a tre e aggirando i loro uomini sarebbe stato più facile andare in profondità”.

Dopo le quattro vittorie iniziali per la Vigor una brusca frenata ed il cambio alla guida tecnica. Ora la squadra sembra di nuovo quella delle prime giornate. “Eravamo partiti con quattro vittorie in quattro giornate, poi abbiamo raccolto pochi punti, ma l’importante è stato riprendere la corsa in un campionato molto equilibrato. Specie nel reparto avanzato dobbiamo fare i conti con varie assenze e in queste circostanze bisogna fare gruppo per cercare di sopperire alle defezioni. Il Messina ? Ha elementi di grande personalità con trascorsi anche in categorie superiori ed abituati quindi a maggiori pressioni”.IMG_5042

Secondo poker per Raffaele Novelli sulla panchina della Vigor dopo il 4-1 rifilato all’Aprilia. “Avevamo provato diverse soluzioni in settimana, cercando di stare corti e di attuare un pressing molto offensivo, in quanto a mio avviso per difendersi è meglio stare nell’altra campo. Siamo andati in vantaggio con un tiro da lontano, ma l’idea di gioco della squadra nei primi 30’ è stata quella giusta. Non mi è piaciuta, invece, la gestione degli ultimi 10’ del primo tempo o la fase in cui il Messina è rimasto in dieci e lanciavamo troppi palloni alti”.

Sulla doppietta di Zampaglione dice così: “Merito dei compagni che lo mettono nelle condizioni di segnare. E’ il lavoro di squadra più che il valore singolo. Non esiste Maradona che fa la differenza, servono sempre il collettivo e la giusta mentalità. Le assenze ? Abbiamo varie alternative e poi la concorrenza sana aiuta tutti a crescere. Dobbiamo essere felici per questa partita, ma non illuderci che il cammino possa essere semplice, con egoismi o atteggiamenti di superficialità non si andrebbe da nessuna parte”.IMG_5153

Particolarmente attenta anche la valutazione di Novelli sull’andamento del girone: “Questo campionato è difficilissimo, a differenza di quello di Prima Divisione che ritengo un torneo di Nutella dove non ci sono obiettivi. La Casertana ha un organico superiore alla media, ma altre con meno qualità hanno magari qualcosa in più. Anche il Messina ha una rosa di livello, con alcuni giocatori che conosco avendoli allenati in carriera. Come in ogni piazza importante la pressione aiuta a crescere, ma ciò non deve far pensare che possa essere una passeggiata. Non è il nome che fa raggiungere il risultato, ma la fame e la voglia che si mettono in campo”. 

Frena il Cosenza, il Teramo perde l’imbattibilità. Foggia a -5 dalla vetta, Messina a -6 dall’ottava

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L'esultanza dell'Ischia per il pari strappato al "San Vito" (foto cosenzachannel.it)
L’esultanza dell’Ischia per il pari strappato al “San Vito” (foto cosenzachannel.it)

La sorpresa di giornata è la vittoria dell’Arzanese fanalino della graduatoria nel testa-coda che la opponeva al Teramo vice-capolista. I campani si portano così ad un punto dal Gavorrano penultimo e sconfitto a Chieti e tornano a credere nell’aggancio alla dodicesima piazza, l’ultima utile per accedere agli spareggi che metteranno in palio il nono ed ultimo posto nella prossima serie C unica. Per la seconda forza del torneo si tratta peraltro della prima sconfitta stagionale dopo dodici risultati utili consecutivi. Frena anche il Cosenza capolista, fermato dall’Ischia ed adesso a +3 sulla più diretta inseguitrice, che deve però recuperare la gara con la Vigor Lamezia il prossimo 11 dicembre. E’ stata rinviata, sempre per il maltempo, la sfida tra Melfi e Casertana. Consolida il suo terzo posto, portandosi a cinque lunghezze dalla vetta, il Foggia, vittorioso sul campo del Poggibonsi, in evidente flessione da qualche settimana a questa parte.

Dopo sei risultati utili consecutivi si è interrotta la striscia del Messina, nuovamente terzultimo (foto Paolo Furrer)
Dopo sei risultati utili consecutivi si è interrotta la striscia del Messina, nuovamente terzultimo (foto Paolo Furrer)

Affermazione che pesa quella della Vigor Lamezia a Messina, con i lametini che mettono fieno in cascina, salendo al quarto posto, mentre i giallorossi – che interrompono la striscia di sei risultati utili – per la prima volta in stagione scivolano a -6 dall’ottavo posto che vale l’accesso diretto alla categoria che nascerà dalla fusione di Prima e Seconda Divisione. Risale la graduatoria anche il Castel Rigone, che nell’anticipo ha aggravato la crisi di risultati dell’Aprilia, franata nei quartieri bassi ed attesa adesso dal delicato incrocio con il Cosenza capolista. Sorprendente affermazione esterna anche per il Sorrento, che si è imposto sul terreno di un Tuttocuoio al quale non hanno probabilmente giovato i numerosi e meritati elogi ricevuti nelle scorse settimane.

Nel programma del prossimo turno spiccano il derby campano tra Casertana ed Aversa Normanna, da oggi appaiate al quinto posto, lo “spareggio” tra Ischia e Melfi, separate da appena un punto in graduatoria, e gli altri scontri diretti tra Martina Franca e Chieti e tra Vigor Lamezia e Poggibonsi. Il Messina dovrà inseguire invece il terzo successo stagionale a Sorrento, sul campo di una squadra che sta provando a migliorare la sua classifica ma che resta ancora a due lunghezze dalla dodicesima posizione.

I calciatori del Foggia celebrano il successo con il Poggibonsi, valso la conquista del terzo posto
I calciatori del Foggia celebrano il successo con il Poggibonsi, valso la conquista del terzo posto

I Risultati della 14esima giornata del Girone B di Seconda Divisione:
Arzanese-Teramo 1-0
Aversa N.-Martina F. 0-0
Castel Rigone-Aprilia 4-1 (giocata sabato)
Chieti-Gavorrano 2-0
Cosenza-Ischia 1-1
Melfi-Casertana rinviata
Messina-Vigor Lamezia 1-4
Poggibonsi-Foggia 0-1
Tuttocuoio-Sorrento 0-2

La nuova Classifica:
Cosenza 29 punti;
Teramo * 26;
Foggia 24;
Vigor Lamezia * 22;
Casertana *, Tuttocuoio, Aversa Normanna e Ischia 20;
Melfi * 19;
Poggibonsi 18;
Castel Rigone e Chieti 17;
Sorrento, Aprilia e Martina Franca 15;
Messina 14;
Gavorrano 9;
Arzanese 8.
Penalizzazioni: Chieti -1.
* hanno disputato una gara in meno.

Il pari interno con il Martina consente all'Aversa Normanna di aggianciare il quinto posto, in attesa dei due recuperi
Il pari interno con il Martina consente all’Aversa Normanna di aggianciare il quinto posto, in attesa dei due recuperi

Gare da recuperare: Vigor Lamezia-Teramo e Melfi-Casertana.

Il programma del Prossimo Turno (domenica 8 dicembre):
Aprilia-Cosenza
Casertana-Aversa Normanna
Foggia-Arzanese
Gavorrano-Tuttocuoio
Ischia-Melfi
Martina Franca-Chieti
Sorrento-Messina
Teramo-Castel Rigone
Vigor Lamezia-Poggibonsi

Show del Città di Villafranca: cinquina al Putignano

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Il saluto dei giocatori prima del viaSettimo successo in otto giornate per un sempre più travolgente Città di Villafranca. Nel campionato di Serie B di calcio a 5 la squadra allenata da Rinaldi ha battuto il CSG Putignano, al Palasport “Salvatore Cavallaro”, con un perentorio 5-0, al termine di un match dominato dalla capolista dall’inizio alla fine.

Contro la quarta forza del torneo i tirrenici, privi dello squalificato Di Carlo, falliscono in avvio alcune buone occasioni per passare in vantaggio con Salomao, Di Trapani e Orofino. La pressione dei padroni di casa cresce, anche per via dell’impiego del portiere di movimento, e Di Trapani, al 9’, coglie un clamoroso palo da pochi passi su preciso assist di Spadaro. All’11’ è però lo stesso Di Trapani, in pressing, a rubare palla ad un avversario e a servire Ferreira, abile a spedire in rete il pallone che vale l’1-0. Trascorre un minuto e Ferreira si invola tutto solo verso la porta, ma viene atterrato al limite dell’area da De Simone: per l’arbitro è soltanto cartellino giallo a carico dell’estremo difensore pugliese. Sugli sviluppi della punizione seguente Di Trapani trova comunque il varco giusto per siglare il raddoppio. Si va al riposo sul 2-0. Di Trapani batte una punizione

Al 4’ della ripresa Di Trapani firma la doppietta personale e porta a tre le marcature del Città di Villafranca, scartando anche il portiere in uscita prima di depositare in fondo al sacco. La sfida è definitivamente in discesa per i padroni di casa che aumentano ancora il bottino al 9’ con Orofino, il quale segna a porta vuota sfruttando la bella iniziativa di Piccolo, la cui prestazione è stata tra le tante note liete di giornata. C’è quindi spazio per il quinto gol, propiziato al 13’ da Di Trapani, con sfortunato protagonista Morgese che devia nella propria rete nel tentativo di allontanare la sfera. Solo in chiusura di gara il Putignano impegna in un paio di occasioni Avanzato, senza però trovare la rete della bandiera. Grazie a questo successo il Città di Villafranca sale a quota 22 punti in classifica, allungando a +4 sull’Atletico Belvedere, che ha visto rinviato per l’allerta meteo il confronto in trasferta con il Kroton C5. Sabato 7 dicembre, in terra calabrese, andrà in scena proprio il big match tra Atletico Belvedere e Città di Villafranca.

Nella nona giornata del campionato Under 21 nuova battuta d’arresto, invece, per la squadra allenata da Gianluca Piscardi, superata tra le mura amiche per 3-7 dalla Fata Morgana. In una gara tutta da dimenticare, in evidenza, comunque, tra i padroni di casa Smedile, autore di una tripletta. Domenica prossima i ragazzi del Città di Villafranca osserveranno il turno di riposo previsto dal calendario. Ritorno in campo il 15 dicembre per affrontare in trasferta il Cataforio.

CITTA’ DI VILLAFRANCA-CSG PUTIGNANO 5-0 (primo tempo 2-0)

Città di Villafranca: Avanzato, Spadaro, Salomao, Ferreira, Orofino, Bruno, Di Trapani (k), Lo Buglio, Nocera, Piccolo, Porcino. All. Piscardi (squalificato Rinaldi).

CSG Putignano: De Simone, D’Ecclesiis (k), Loconte, Soares, Schiavone, Gigante, Morgese, Impedovo, Centrone, Giotta, Lombardi. All. Pannarale.

Arbitri: Marco Galinella di Foligno e Simone Micciulla di Roma2. Crono: Salvatore Panebianco di Acireale.

Marcatori: 11’ pt Ferreira, 12’ pt Di Trapani, 4’ st Di Trapani, 9’ st Orofino, 13’ st autorete Morgese.

Ammoniti: 12’ pt De Simone (P), 6’ st Soares (P), 7’ st Gigante (P), 10’ st Di Trapani (CDV).

I risultati dell’ottava giornata del girone F di Serie B: Azzurri Conversano-Futsal Melito 4-2, Fata Morgana-Catanzaro C5 rinviata, Città di Villafranca-CSG Putignano 5-0, Kroton C5-Atletico Belvedere rinviata, Mirto-Sant’Isidoro 5-12, Virtus Rutigliano-Sammichele 5-5.

Classifica: Città di Villafranca 22, Atletico Belvedere* 18, Catanzaro C5* 15, Virtus Rutigliano, CSG Putignano 13, Azzurri Conversano, Sammichele 12, Futsal Melito 10, Sant’Isidoro 8, Kroton C5* 6, Mirto 3, Fata Morgana* 1. * una gara in meno

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