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Città di Messina, tre gli indisponibili per la trasferta di Cava

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Vincenzo Manfrè
Vincenzo Manfrè

All’indomani dell’interruzione del rapporto con il tecnico Gaetano Di Maria, il Città di Messina è tornato al lavoro al “Celeste” per la seduta di rifinitura che precede il match esterno di domani pomeriggio contro la Cavese. A dirigere l’ultimo allenamento settimanale è stato Nino Panarello, fino a ieri vice di Di Maria e oggi chiamato a guidare la squadra nel duro incontro che opporrà Camarda e compagni alla blasonata formazione campana, attualmente quarta in graduatoria.

A soli quattro giorni dalla sconfitta subita a Rende contro una diretta concorrente, il Città di Messina cerca quel cambio di passo che gli consenta di ripartire e superare il momento nerissimo, testimoniato dai soli 3 punti raccolti nelle ultime nove giornate di campionato. Sono tre i calciatori che non faranno parte della comitiva che nel pomeriggio raggiungerà la Campania: out Bruno e Parachì, entrambi costretti a scontare un turno di squalifica, e l’infortunato Portovenero, bloccato da un’infiammazione alla caviglia.

Al “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni dirigerà Nicola Scarpini della sezione di Arezzo; assistenti Tiziano Notarangelo e Gerardo Ventre, entrambi della sezione di Cassino. Calcio d’inizio alle 14.30.

Venti i calciatori del Città di Messina convocati dal tecnico Nino Panarello per la gara di domani pomeriggio. Di seguito l’elenco completo:

Portieri: Ivan Mannino, Vincenzo Fazzino.

Difensori: Michele Brancato, Giovanni Cammaroto, Alberto Cappello, Alessandro Fragapane, Giuseppe Nastasi, Salvatore Trovato.

Centrocampisti: Alessandro Bonamonte, Damiano Buscema, Mirco Camarda, Giuseppe Costa, Giuseppe Cucè, Christian D’Angelo, Francesco Munafò, Modou Seck.

Attaccanti: Alberto Calogero, Vincenzo Manfrè, Giovanni Pino, Maurizio Vella.

Il Città di Messina congeda il tecnico Di Maria. Ciccio La Rosa annuncia il suo addio

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Si è conclusa in anticipo l'avventura di Gaetano Di Maria sulla panchina del Città di Messina
Si è conclusa in anticipo l’avventura di Gaetano Di Maria sulla panchina del Città di Messina

Rivoluzione in casa Città di Messina. Il sodalizio peloritano ha ufficializzato infatti la separazione dal tecnico Gaetano Di Maria ed a stretto giro sono arrivate anche le dimissioni, non ancora ufficializzate dalla società, del direttore sportivo Ciccio La Rosa, da sempre molto vicino all’allenatore messinese.

L’interruzione del rapporto di collaborazione con l’ex tecnico dell’Hinterreggio è originata dall’insufficiente rendimento della squadra, capace di raccogliere appena tre punti nelle ultime nove giornate, in cui è stato vanificato anche il positivo avvio di torneo, che sembrava avere mascherato il peso del ridimensionamento degli obiettivi e degli esborsi economici, successivo alla conquista del sorprendente ed esaltante quarto posto della precedente annata. Con la tradizionale formula di rito la società ha ringraziato Di Maria per il lavoro svolto, augurandogli di ottenere in seguito le soddisfazioni che merita.

Antonino Panarello e Gaetano Di Maria
Antonino Panarello e Gaetano Di Maria

La squadra è stata momentaneamente affidata al vice Antonino Panarello, da calciatore bandiera dell’Igea Virtus, accomodatosi più volte in panchina nell’ultimo biennio in occasione delle squalifiche di Pasquale Rando e del suo successore, di cui è stato fidato collaboratore. Potrebbe essere un “traghettatore” in attesa della designazione del nuovo allenatore. Per la successione l’ipotesi più suggestiva è legata al messinese Antonio Venuto, grande protagonista della scalata con il Milazzo, condotto dalla Promozione alla Seconda Divisione ed infine ai play-off per la promozione nell’ex C1. Per lui fin qui un anno sabbatico, successivo alle esperienze nella “Primavera” della Reggina e poi nell’Hinterreggio, dove rilevò proprio il posto di Di Maria. Venuto rifiutò comunque alcune proposte giunte dalla D proprio in attesa di un eventuale ritorno tra i professionisti.

Il dimissionario direttore sportivo del Città di Messina Ciccio La Rosa
Il dimissionario direttore sportivo del Città di Messina Ciccio La Rosa

Nelle ultime ore anche il direttore sportivo Ciccio La Rosa ha annunciato che la sua avventura al Città di Messina è giunta al capolinea: “A mio avviso non c’erano più i presupposti per potere continuare. Già prima dell’ultima gara con il Rende (recuperata mercoledì scorso, ndc) avevo annunciato questo mio intendimento alla proprietà”.

Di Maria non è riuscito a ripetere gli eccellenti risultati conquistati in carriera in serie D, categoria che ha vinto alla guida dell’Hinterreggio, mentre con la Nissa, partita senza particolari velleità, ottenne un’insperata qualificazione play-off. Tra i traguardi di rilievo anche l’insperata salvezza con il FC Messina “auto-declassatosi” dalla B alla D e divenuto ACR a stagione in corso dopo l’asta fallimentare che pose fine all’era dei Franza. Il consistente ringiovanimento della rosa si è rivelato evidentemente un ostacolo insormontabile, in un torneo equilibrato ma comunque competitivo, anche in virtù del doppio salto possibile per la riforma della Lega Pro che dopo la creazione della C unica renderà il prossimo torneo di D la nuova quarta serie nazionale. Inesperienza e mancanza di tranquillità hanno acuito le difficoltà di un gruppo che adesso è peraltro atteso da due sfide decisamente proibitive, con la quotata Cavese ed il Savoia capolista dell’ex Tiscione. A differenza di Licata e Ragusa, che appaiono in evidente difficoltà, Rende e Vibonese sembrano rinvigorite dai numerosi rinforzi di mercato e la conquista della salvezza diretta o attraverso i successivi play-out è obiettivo non semplice.

Speranza (VIDEO): “Il Messina avrà voglia di vincere. Non dovremo commettere errori”

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Ivan Speranza ai nostri microfoni
Ivan Speranza ai nostri microfoni

E’ tra i principali tasselli di una squadra che sta disputando il torneo di Seconda Divisione da assoluta protagonista. Ivan Speranza, capitano e perno del pacchetto arretrato del Teramo, è alla sua terza stagione in maglia biancorossa. Nel 2011-12 il salto tra i professionisti, mentre nella scorsa stagione i sogni degli abruzzesi di centrare una doppia promozione si sono spenti dopo la finale playoff persa contro L’Aquila. “La società è molto ambiziosa – spiega Speranza – e dopo aver sfiorato nel campionato passato la promozione il presidente non si è perso d’animo. Lo conosco bene, essendo a Teramo da tre anni, è un tipo che vuole vincere ad ogni costo”.

A Lamezia la squadra è riuscita a sopperire ottimamente anche all’emergenza difensiva, creatasi per squalifiche e infortuni, con Ferrani schierato nel ruolo non abituale di terzino destro. Successo fondamentale al “D’Ippolito” per ritrovare la vetta, in coabitazione con il Cosenza, dopo due sconfitte di fila. “Dovevamo riscattarci dopo i due scivoloni con Arzanese e Castel Rigone e abbiamo disputato un’ottima partita. Finora siamo andati ben oltre le previsioni iniziali, non ci aspettavamo di partire così forte. Però non abbiamo fatto ancora nulla e dobbiamo proseguire su questi livelli”.

L’analisi di Speranza si sposta dunque sull’andamento del torneo: “E’ un campionato difficilissimo nel quale ogni gara può sortire delle sorprese. A mio avviso il Foggia è tra le migliori squadre e chiuderà sicuramente in alto. Pur avendo battuto i pugliesi nel confronto diretto ritengo che giochino un ottimo calcio”.

La trasferta di Messina è un banco di prova importante per il Teramo. Sarà un confronto inedito: mai le due compagini si sono sfidate in passato. “Domenica affronteremo una squadra molto forte, con giocatori validi tra le sue fila. Hanno cominciato male il campionato, ma col cambio del tecnico daranno certamente qualcosa in più rispetto a prima come avviene sempre in questi casi. Inoltre, dato il lungo digiuno di successi casalinghi, avranno grande voglia di vincere. Noi dovremo stare attenti e commettere meno errori possibili”.

Speranza festeggia con il compagno Ferrani
Speranza festeggia con il compagno Ferrani

In avanti il tecnico Vivarini, successore da quest’estate di Cappellacci sulla panchina biancorossa, può contare anche su Vittorio Bernardo che esordì in A con la maglia del Messina nella trionfale stagione 2004-05, collezionando altre cinque presenze tra i cadetti nel 2007-08. L’attaccante di Erice, che ha vestito inoltre le casacche di Cavese, Latina e Sorrento, ha già colpito quattro volte in questa prima parte di campionato, ma è uscito anzitempo per infortunio nella gara di mercoledì a Lamezia.

L’intervista video con il difensore del Teramo, Ivan Speranza:

Dimas (VIDEO): “Siamo in vetta e vogliamo restarci. ll Messina? Si riprenderà presto”

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L'attaccante del Teramo Dimas ai nostri microfoni
L’attaccante del Teramo Dimas ai nostri microfoni

La vittoria di Lamezia ha spazzato le ombre prodotte dalle due sconfitte di fila. Il Teramo, battuto da Arzanese e Castel Rigone dopo un inizio esaltante, condito da dodici risultati utili consecutivi, si è prontamente rialzato al “D’Ippolito”, passando per 2-0 sul campo della Vigor nel recupero della gara non disputata lo scorso 24 novembre per le avverse condizioni meteo. Un successo, l’ottavo del torneo, valso il nuovo aggancio in vetta al Cosenza. Gli abruzzesi, a segno con Scipioni e Cenciarelli, hanno raggiunto quota 29. Per preparare la prossima sfida di Messina il Teramo ha optato per una permanenza in zona, raggiungendo già al termine della sfida di Lamezia il ritiro di Villafranca Tirrena.

A recitare la parte del leone è stato sin qui il brasiliano Dimas Oliveira Goncalves, già autore di nove segnature sulle 27 complessive, che rendono il reparto offensivo degli abruzzesi il più prolifico del girone. Il giocatore nativo di San Paolo, ingaggiato in estate dal Borgo a Buggiano con cui aveva realizzato 14 gol nello scorso torneo di Seconda Divisione, è andato in doppia cifra in quarta serie anche tra le file di Sambonifacese e Montichiari. “Sono stato fortunato a realizzare almeno un paio di gol molto belli. Su tutti la punizione contro il Gavorrano o i due di domenica scorsa ai danni del Castel Rigone. Al di là delle reti spero comunque di aiutare i miei compagni a fare più punti possibili”.

La gioia dell'attaccante brasiliano, autore di nove reti
La gioia dell’attaccante brasiliano, autore di nove reti

Dopo il blitz di Lamezia il Teramo è tornato a guardare tutti dall’alto. L’attaccante spiega: “Dopo aver giocato due partite un pò sottotono era importante far bene a Lamezia e siamo felici di essere riusciti ad ottenere i tre punti. Ora siamo in vetta e vogliamo restarci. L’approccio alla gara con la Vigor è stato dei migliori a differenza delle due precedenti sfide. In fondo si impara sempre dai propri errori”.

I biancorossi guidano attualmente la classifica insieme al Cosenza con 29 punti ed il margine sulla nona posizione si fa adesso rassicurante. “L’importante è rimanere in alto per raggiungere la Lega Pro unica – dice Dimas – ma il campionato è difficilissimo. Si entrerà nel vivo a gennaio, quando tutte le squadre si rinforzeranno. Oltre al Foggia ritengo che Casertana e Castel Rigone possano tranquillamente chiudere tra le prime otto”.

L’obiettivo si sposta quindi sulla gara di Messina. Per il Teramo sarà la prima volta in assoluto in riva allo Stretto. “Messina è una grande piazza. Ci aspettavamo potesse occupare una posizione di classifica migliore, ma si riprenderà presto. Si tratta di una squadra che ha vissuto il calcio che conta e i suoi tifosi aspettano soltanto che risalga prima possibile”.

L’intervista video con l’attaccante del Teramo Dimas Oliveira Goncalves:

Serie D – L’Orlandina sogna il “tris” ospitando il Comprensorio Montalto

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Due successi consecutivi alle spalle, ritrovato l’entusiasmo di inizio stagione l’Orlandina Calcio punta al “tris” di vittorie ospitando domenica al “Ciccino Micale” il Comprensorio Montalto nella sedicesima e penultima giornata del Girone I della Serie D.

L’undici paladino, caro al presidente Massimo Romagnoli, è in striscia utile da tre gare: il pari d’orgoglio strappato a Noto, prima delle vittorie con Vibonese in casa e Ragusa fuori. Tre sfidanti che non vivono un momento semplice e questo da sottolineare.

Orlandina Calcio
Orlandina Calcio

Infatti, anche in casa netina negli ultimi giorni si sono accentuate in modo chiaro le difficoltà societaria, appena intuibili dai primi addii giunti con la riapertura del mercato. I calabresi vivono una stagione contraddittoria e sorprendentemente negativa in termini di risultati, mentre in ultimo gli iblei si sono presentati nell’ultima sfida con una formazione imbottita di juniores dopo tanti addii per la crisi societaria ed aver disertato la precedente partita.

In casa paladina i primi giorni di dicembre si sono caratterizzati da una grande frenesia con l’arrivo in società dell’ex arbitro internazionale Luigi Agnolin nel ruolo di direttore generale e dalle “porte girevoli” di un calciomercato in cui il direttore sportivo Marco Cirillo si sta adoperando per rimodellare l’organico a disposizione di mister Beppe Raffaele.

Il direttore sportivo Marco Cirillo con Gennaro Marasco
Il direttore sportivo Marco Cirillo con Gennaro Marasco

Già a Ragusa erano presenti in campo tre nuovi acquisti: i difensori Di Bella e D’Angelo, questi anche autore della prima rete, e il centravanti Marasco. In settimana si sono definiti anche gli arrivi del portiere Roberto Galipò (classe 1995) dalla Mamertina e del difensore Antonio Spadafora (1994), ex Ragusa. La società punta ad almeno un ulteriore innesto, in ribasso le quotazioni di Savasta che sarebbe corteggiato anche dal Due Torri. Sul fronte infortuni fuori causa oltre al portiere Caserta anche il centrocampista Orioles.

Arrivi, ma anche numerose partenze. Nelle ultime ore il club paladino ha ceduto il giovane Gennaro Silvestro (1995) alla Cavese e risolto il contratto con l’unico “orlandino doc” del gruppo Gabriele Librizzi. In precedenza erano andati via Cocimano, D’Agostino, Franchina e Muccari, e prima ancora erano stati rilasciati Trimarco, Romano e Di Marco.

Ritornando al prossimo avversario, i calabresi del Comprensorio Montalto Uffugo arriveranno in Sicilia con ben quattro assenze per squalifica e in astinenza di successi dalla nona giornata (quando aveva piegato il Rende) e da allora ha raccolto quattro pareggi e due sconfitte. Il giudice sportivo ha infatti inflitto tre turni di squalifica a Vincenzo Catalano, ed una ciascuna per: Alessandro Itri, Fabio Salvino e Danilo Mazzei.

Si è spento a soli 53 anni l’ex portiere giallorosso Roberto Dore

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A soli 53 anni, stroncato da un infarto, si è spento Roberto Dore, ex portiere del Messina tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90. Nato a Gonnostramatza in provincia di Oristano il 29 marzo 1960, ma cresciuto a Cagliari in una squadra di piazza Giovanni XIII, la Pro Dante, Dore era approdato nelle giovanili del Cagliari per poi esordire in A. Nella massima serie Dore ha giocato soltanto due partite nelle stagioni 1981-82 e 1982-83: entrambe contro l’Avellino e tutte e due terminate con il risultato di 0-0.

L'ex portiere giallorosso Roberto Dore
L’ex portiere giallorosso Roberto Dore

Dopo quelle stagioni l’ex portiere giallorosso ha girovagato per l’Italia vestendo le casacche di Pro Patria in C1 (15 presenze) e Parma (28 presenze in due stagioni disputate in C1) per poi tornare in Sardegna 1985. Altre 6 presenze in due campionati di serie B con i sardi e poi il suo trasferimento al Venezia, vestendo la maglia dei lagunari per 34 volte in C2. Poi l’arrivo a Messina, al posto di Bosaglia, come dodicesimo di Stefano Ciucci, con Zdenek Zeman in panchina. Nella stagione 1988-89 colleziona quattro presenze in maglia giallorossa. L’esordio in campionato all’undicesima giornata contro il Monza al “Celeste”, con gli ultras giallorossi in aperta contestazione con la società. Al gol di in apertura di Casiraghi, rispondono Cambiaghi e Schillaci. Le altre presenze a Barletta (2-2), col Bari in casa (3-0 con reti di Schillaci, Mandelli e Pierleoni) e a Brescia (3-1 per i lombardi).

Nella stagione successiva per Dore solo due presenze in Coppa Italia, contro l’Atalanta al Celeste (0-0) e a San Siro contro il Milan (6-0). Il Messina allenato prima da Scorsa e poi da Giorgio Buffoni si salverà dopo lo spareggio di Pescara contro il Monza (1-0, gol di Doni). L’ultimo campionato in giallorosso Dore lo gioca nella stagione 1990-91, con Materazzi (poi sostituito dal duo ColombanRuisi) alla guida dei peloritani. Ancora tanta panchina per il portiere sardo, l’unica presenza sul campo dell’Ascoli, alla quattordicesima di ritorno, finisce 5-1 per i marchigiani. Nella stagione successiva il suo passaggio alla Ternana.

De Leo: “Inconcepibile l’espulsione di Bruno. Non escludiamo reazioni eclatanti”

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Giovanni Piero De Leo, vice presidente del Città di Messina
Giovanni Piero De Leo, vice presidente del Città di Messina

Duro intervento del Vice Presidente del Città di Messina all’indomani della contestata direzione arbitrale di Rende, l’ennesima che ha eccessivamente penalizzato i peloritani in questa stagione: “Mortificati i sacrifici, il lavoro, gli investimenti che da alcuni anni affrontiamo. Espulsioni, rigori negati, gol annullati, ammende assurde, deferimenti immotivati e relative sanzioni non possono rientrare nelle normali casistiche e non possono ormai più essere tollerati”.

In merito all’andamento dell’attuale stagione sportiva, il Vice Presidente del Città di Messina e Presidente della Zancle s.r.l. (unica azionista del Città di Messina s.r.l.), Giovanni Piero De Leo, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, che pubblichiamo integralmente:

“L’ennesimo episodio assurdo che si è verificato ieri a Rende, penalizzando pesantemente la nostra squadra, e mi riferisco all’inconcepibile espulsione di un nostro calciatore ed alla mancata concessione di un evidente calcio di rigore, è solo l’ultimo di una lunga serie che si protrae dall’inizio della stagione e che adesso non può più davvero essere tollerata.

Foto Il Quotidiano della Calabria
Foto Il Quotidiano della Calabria

Ogni partita è diventata l’occasione per mortificare i sacrifici, il lavoro, gli investimenti che da alcuni anni affrontiamo, nell’unico interesse di fare qualcosa di positivo per la nostra Città.

È ormai evidente che espulsioni, calci di rigore negati, gol annullati, ammende assurde, deferimenti immotivati e relative sanzioni, non possono rientrare nelle normali casistiche che accompagnano una stagione sportiva, ma, ne sono convinto, sono forti segnali negativi che vengono inviati nei nostri confronti e non possono ormai più essere tollerati, ma che non possiamo esimerci di valutare nella loro effettiva gravità e nel loro significato.

Ho maturato la convinzione che si voglia impedire a questa società di continuare serenamente il proprio percorso, e credo necessario a questo punto valutare tutti gli scenari, non escludendo anche soluzioni eclatanti”.

Giovanni Piero De Leo

Pecora (VIDEO): “A Rende nuova topica arbitrale. E’ l’ennesimo episodio contrario”

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Il direttore generale del Città di Messina Aldo Pecora
Il direttore generale del Città di Messina Aldo Pecora

ll Città di Messina è tornato da Rende più che mai arrabbiato. L’espulsione di Bruno, episodio chiave del confronto perso di misura al “Lorenzon”, viene ritenuto dalla società peloritana come l’ennesimo di una lunga lista di torti arbitrali. “E’ stata una decisione assurda che ci ha visto penalizzati. ancora una volta” ha detto il dg Aldo Pecora, l’unico a parlare in sala stampa. “Si è trattato di una topica macroscopica da parte dell’arbitro. Siamo da tempo vittime di queste situazioni, ma adesso non ne possiamo davvero più. La prima ammonizione poteva anche starci, ma la seconda è stata assegnata ignorando un fallo da rigore a nostro favore. Il  ragazzo è stato invece espulso dal direttore di gara che nell’occasione non ha mostrato nemmeno la minima elasticità. Tutto ciò ci fa riflettere, evidentemente c’è una regia occulta che vuole vederci retrocessi”.

Foto Il Quotidiano di Calabria
Foto Il Quotidiano di Calabria

Intanto la classifica si complica terribilmente, dopo la nona gara di fila senza vittoria. “Siamo in difficoltà, sarebbe inutile negarlo, ma quando accadono episodi così vergonosi tutto diventa più complicato. Il Rende era una formazione del nostro livello, ma nel secondo tempo i ragazzi si sono disuniti dopo aver subito quel torto ed essere rimasti in inferiorità numerica. Il gol è comunque maturato su un’azione con diversi rimpalli vinti dai calabresi”. 

Foto Il Quotidiano di Calabria
Foto Il Quotidiano di Calabria

Come si può invertire adesso la rotta? Rende e Vibonese si sono dimostrate subito molto attive sul mercato. “In discussione sono tutti, dal primo all’ultimo. La società trarrà le sue valutazioni nelle prossime ore e in sede di mercato qualcosa verrà certamente fatto, anche alla luce dell’ennesima prestazione negativa. Questa sconfitta è comunque la conseguenza di varie situazioni paradossali. Inoltre se le cose vanno male e la rosa è particolarmente giovane tutto diventa ancor più problematico. Siamo in una fase difficile, nella quale i nostri sforzi vengono puntualmente vanificati”.

Questa l’intervista video con il dg del Città di Messina Aldo Pecora, realizzata nel post partita di Rende:

Questa la sintesi video della gara tra Rende e Città di Messina:

Eccellenza – La Tiger Brolo potenzia l’attacco con D’Agosta

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Non vuole lasciare nulla d’intentato per aggiudicarsi il Girone B dell’Eccellenza ed il conseguente salto di categoria nei Dilettanti, e così la Tiger Brolo mette a segno un nuovo colpo di mercato ingaggiando l’attaccante Fabio D’Agosta (classe 1985).

Fabio D'Agosta, nuovo acquisto in casa Tiger Brolo con il presidente Tripi
Fabio D’Agosta, nuovo acquisto in casa Tiger Brolo con il presidente Tripi

L’ingaggio dell’ex Vittoria, ufficializzato dal club dei gialloneri nebroidei nei giorni scorsi, era un “rumor” che circolava nell’ambiente calcistico già da diversi giorni. Una trattativa tutt’altro che semplice anche per la concorrenza e l’opera di alcune rivali come il Siracusa.

La compagine del presidente Tripi e del mister Santino Bellinvia è attualmente seconda in classifica ad appena due punti dall’FC Acireale. Alla riapertura del mercato il d.s. Antonio Magistro aveva definito gli ingaggi del terzino Antonino Grippi e del mediano Michele Carrello (entrambi provenienti dal Due Torri) e dell’interno Paolo Messina (dal Taormina).

La Tiger Brolo è in lizza per le semifinali della Coppa Italia di categoria, dove a livello regionale si era imposta aggiudicandosi l’ambito trofeo nel corso della precedente stagione agonistica.

L’Effe Volley torna in campo a Spezzano con il dubbio Angelova

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Trasferta ostica per l’Effe Volley S. Teresa che dopo un turno di riposo forzato va a rendere visita al Kermes Spezzano in una delle trasferte più lontane per la squadra del presidente Carnabuci. La compagine calabrese è reduce dal successo esterno per tre a uno contro il fanalino di coda Kamarina Vittoria ed attualmente conta in classifica 12 punti in 7 gare, frutto di 4 vittorie (una al tie break) e tre sconfitte di cui una al quinto set, con uno score di 14 set vinti e 12 persi. La squadra santateresina ha gli stessi punti però con una gara in meno con 4 vittorie e 2 sconfitte piene, 14 set vinti e 8 persi.

Matilde Mercieca (Effe Volley)
Matilde Mercieca (Effe Volley)

Il team messinese riprende a giocare dopo la sconfitta subita due settimane addietro a Pedara contro il Planet Strano, una gara nella quale era partita benissimo giocando la miglior pallavolo vista sin qui da inizio stagione, poi un blackout totale ed alcune decisioni arbitrali discutibili hanno fatto il resto. La settimana di riposo e quella in corso sono servite al coach rossoblu, Andrea Caristi, per preparare bene la gara contro le cosentine. In infermeria il traffico è sempre intenso con una Sara Casale che pare recuperata e con la palleggiatrice bulgara Svetla Angelova in forte dubbio, il cui utilizzo sarà deciso solo all’ultimo istante.

Alla vigilia il coach della formazione jonica Andrea Caristi non nasconde le difficoltà del prossimo impegno, al quale la sua squadra si approccia con tanta voglia di riscatto: “Gara per noi molto importante a cui teniamo tantissimo visto l’amaro in bocca per il risultato finale di Pedara. Le ragazze hanno gran voglia di dimostrare che quella sconfitta è acqua passata. I nostri avversari non sono partiti benissimo, ma sono convinto che alla lunga emergeranno. Al momento non guardiamo la classifica che a mio avviso al momento non è ancora veritiera. Ci aspettiamo una gara difficile.”

Microfono aperto anche per Matilde Mercieca – fulmine come la definiscono gli ultras della “curva Effe” – centrale giovane ed esperta che rientra a Santa Teresa dopo quattro anni di serie B tra Cefalù e Messina. Ecco il suo pensiero: “Col Kermes non è una gara facile sia per il valore del roster calabrese che per il fattore campo, spetta a noi dimostrare anche fuori casa il valore del nostro gruppo. Dal canto mio sono contenta di essere ritornata a giocare a Santa Teresa in un ambiente fantastico ed accogliente dove oltre a sudare negli allenamenti ci si diverte”.