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Serie D – Il Città di Messina interrompe la crisi e strappa un prezioso punto alla quotata Cavese

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Le formazioni del Città di Messina e della Cavese sul terreno di gioco del
Le formazioni del Città di Messina e della Cavese sul terreno di gioco del “Simonetta Lamberti”

Splendida prestazione della squadra guidata in panchina da Nino Panarello. Contro un avversario di grande spessore, i peloritani sfoderano l’orgoglio e possono anche rammaricarsi per non aver centrato una vittoria che sarebbe stata meritatissima. Nei primi 8 minuti sia Nastasi che Seck colpiscono un palo. Camarda sblocca il punteggio su rigore al 20′, poi l’attaccante di casa Contino ribalta il risultato con due gol di testa inframezzati dal terzo palo di giornata, colpito da Vella. Gli ospiti però non mollano e trovano il 2-2 con un pregevole colpo di tacco di Manfrè. Nella ripresa Bonamonte riporta in vantaggio i suoi all’8′ ma Palumbo al 25′ sigla la rete del definitivo 3-3. Domenica al “Celeste” arriva la capolista Savoia.

Un Città di Messina rigenerato conquista un punto a Cava de’ Tirreni grazie ad una prestazione eccezionale. Nel primo match del post Di Maria, la squadra affidata a Nino Panarello fa un figurone al “Simonetta Lamberti”. Partono fortissimo gli ospiti, che colpiscono due legni in avvio con Nastasi e Seck e poi passano in vantaggio al 20′ grazie al rigore procurato da Cammaroto e trasformato dal capitano Camarda. Al primo affondo, però, i padroni di casa trovano il pari con Contino al 32′. Poco dopo ancora un palo degli ospiti, colpito questa volta da Vella. Tra il 40′ e il 42′ altri due gol: botta e risposta tra i centravanti Contino e Manfrè, a bersaglio con un gran colpo di tacco. Nella ripresa il primo gol in D di Alessandro Bonamonte vale il nuovo vantaggio del Città di Messina, riacciuffato però al 25′ dalla rasoiata di Palumbo. Nonostante il rammarico per la vittoria sfuggita, resta la soddisfazione per la grande prova fornita su un campo difficilissimo.

Il centrale difensivo Nastasi
Il centrale difensivo Nastasi

La Cronaca – Panarello fa il suo esordio da primo allenatore affidandosi al 4-3-3. In porta Fazzino, in difesa Cappello, Cammaroto, Nastasi e Trovato, a centrocampo Seck, Camarda e Munafò, in attacco Vella, Manfrè e Bonamonte. Assenti gli squalificati Bruno e Parachì e l’infortunato Portovenero.

Dopo appena due minuti il Città di Messina va subito vicinissimo al vantaggio: Nastasi si incarica di una punizione dai 30 metri e lascia partire un violento sinistro mandando il pallone a sbattere sul palo alla sinistra del portiere De Luca. Pochi istanti più tardi è Cammaroto a provarci sugli sviluppi di un corner ma il suo colpo di testa non trova la porta. Al 4′ replica la Cavese con la punizione di De Rosa intercettata senza affanni da Fazzino. All’8′ ospiti ancora ad un passo dal gol: Cappello triangola con Bonamonte e mette in mezzo un pallone invitantissimo su cui si avventa Seck, sul tiro ravvicinato del centrocampista il pallone ballonzola sulla linea e va poi a sbattere sul palo interno prima del salvataggio di un difensore; l’azione prosegue ed è Vella ad impegnare De Luca, costretto alla deviazione in corner. Al 20′ la squadra di Panarello raccoglie i frutti dell’ottimo avvio di gara. Vella su punizione scodella al centro, dopo un batti e ribatti Cammaroto viene strattonato e l’arbitro concede il penalty: dal dischetto Camarda non sbaglia, spiazza il portiere, sigla il suo terzo gol stagionale e porta in vantaggio i suoi. Il Città di Messina sembra poter amministrare bene il vantaggio ma i padroni di casa trovano il pari al primo vero affondo: al 32′ De Rosa trova spazio a destra e pennella un cross che arriva sulla testa di Contino, puntuale all’appuntamento con la deviazione vincente. Anche dopo aver subito il pari, gli ospiti non sembrano accusare il colpo, anzi tornano a spingere e al 35′ Camarda su calcio d’angolo invita al tiro da fuori Vella, che calcia di sinistro dal limite e centra ancora il palo. Sul capovolgimento di fronte tentativo di De Rosa e diagonale fuori di poco. Al 37′ ennesima occasione d’oro per il Città di Messina: punizione da sinistra di Camarda, colpo di testa di Cammaroto e strepitosa parata di De Luca. Dopo aver sprecato tanto, gli ospiti al 40′ incassano la seconda rete: corner di De Rosa, pallone prolungato di testa e nuova deviazione aerea di Contino, che realizza il suo secondo gol personale. Neanche stavolta i ragazzi di Panarello si danno per vinti e al 42′ raddrizzano il punteggio: una bella azione manovrata porta Vella al cross da sinistra, a centro area raccoglie Manfrè, che con uno splendido colpo di tacco deposita in rete interrompendo il suo lungo digiuno. Prima dell’intervallo il solito De Rosa ci riprova su punizione ma il suo destro è facile preda di Fazzino. Dopo 2′ di recupero l’arbitro fischia la fine di uno spettacolare primo tempo.

Vella schierato nel tridente con Manfrè e Bonamonte, entrambi a segno
Vella schierato nel tridente con Manfrè e Bonamonte, entrambi a segno

La ripresa si apre con la botta di Vella, che dalla distanza non trova la porta. All’8′ ospiti di nuovo in vantaggio: lancio di Nastasi, Manfrè prolunga di testa, Bonamonte si inserisce centralmente e di prima trova uno splendido tocco morbido che non lascia scampo a De Luca. Per il giovane fantasista messinese primo gol in Serie D. Anche stavolta, però,  dopo aver gestito senza affanni il  vantaggio per oltre un quarto d’oro, il Città di Messina si fa riprendere. È il 25′ quando De Rosa va al cross da destra, la difesa libera, ma sul pallone si fionda Palumbo che fa centro dal limite con un tiro secco sul primo palo che batte Fazzino. A questo punto la stanchezza inizia a farsi sentire da entrambe le parti e la gara, dopo essersi mantenuta su ritmi altissimi, inizia comprensibilmente a diminuire di intensità. Al 35′ incursione di Vella sulla destra e palla al centro per Manfrè, anticipato da un difensore avversario a pochi passi dalla porta. Un minuto più tardi occasione simile per i padroni di casa: cross da destra di Palumbo e palla solo sfiorata da due attaccanti campani appostati in area di rigore. Al 36′ il primo cambio operato da Panarello: D’Angelo rileva Vella. Al 40′ tempestiva uscita del portiere De Luca, che al limite dell’area anticipa Bonamonte. Nel finale dentro anche Buscema e Pino per Munafò e Bonamonte. 3-3 il finale. Domenica al “Celeste” sarà di scena il Savoia primo della classe.

Seck impegnato in fase di copertura
Seck impegnato in fase di copertura, insieme a Buscema, in campo soltanto nel recupero

Il tabellino
Cavese – Città di Messina 3-3
Marcatori: 20′ pt Camarda (CdM) su rigore, 32′ pt e 40′ pt Contino (C), 42′ pt Manfrè (CdM), 8′ st Bonamonte (CdM), 25′ st C. Palumbo (C).
Cavese: De Luca, Manna (12′ st Lamberti), Renna, Serio, Viviano, Manzi (5′ st Piscopo), C. Palumbo, Lordi, Contino, De Rosa, Pisani (12′ st L. Palumbo). In panchina: D’Amico, Mazzei, Cirillo, Silvestro, Russo, Montagna. Allenatore: Francesco Chietti.
Città di Messina: Fazzino, Cappello, Trovato, Seck, Cammaroto, Nastasi, Vella (36′ st D’Angelo), Munafò (44′ st Buscema), Manfrè, Camarda, Bonamonte (47′ st Pino). In panchina: Mannino, Cucè, Brancato, Costa, Fragapane, Calogero. Allenatore: Antonino Panarello.
Arbitro: Nicola Scarpini della sezione di Arezzo.
Assistenti: Tiziano Notarangelo e Gerardo Ventre della sezione di Cassino.
Note – Ammoniti: 7′ pt Lordi (C), 25′ pt Sergio (C), 36′ pt Manna (C), 24′ st Bonamonte (CdM), 39′ st Camarda (CdM). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt, 5′ st.

Sconfitta beffa per la Sigma, che spreca il vantaggio e rimedia a Verona il terzo ko consecutivo (VIDEO)

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La Sigma Barcellona scesa in campo al PalaOlimpia di Verona
La Sigma Barcellona scesa in campo al PalaOlimpia di Verona

Sfida d’alta quota quella in programma nella dodicesima giornata del campionato di Lega Adecco Gold al PalaOlimpia di Verona tra i locali della Tezenis, in forte ascesa in classifica come dimostrano gli ultimi tre successi consecutivi e la Sigma Barcellona reduce dal ko all’ultimo secondo contro la capolista Trento, vittoriosa nell’anticipo con l’Orlandina ed ufficialmente in fuga in vetta alla classifica. Coach Perdichizzi per la seconda settimana di fila può contare su sole sette rotazioni in considerazione dell’infortunio patito dall’ala Natali, nuovamente ai box. I gialloblu di casa invece sono al gran completo e si presentano alla sfida casalinga con un’insolita maglietta “Christmas edition” in pieno clima natalizio.
La cronaca: Il tecnico veronese Ramagli schiera il quintetto composto da Smith, Taylor, capitan Boscagin, Gandini e l’ex di turno Callahan mentre Perdichizzi risponde con Collins, Young, il capitano Maresca, Filloy e Fantoni. Il primo possesso è targato Sigma Barcellona che rompe immediatamente il ghiaccio con un canestro di Tommaso Fantoni, mentre i padroni di casa rispondono con una tripla a sigla di Ronnell Taylor (fratello gemello di Donell, leader in serie A con la maglia di Venezia). Le due squadre sin dal primo momento giocano a ritmi elevati dando vita ad un acceso botta e risposta, dopo quattro minuti di gioco il tabellone recita 4–6 per la squadra ospite. Fantoni, Young e Filloy danno una scossa ai propri compagni allungando il vantaggio a sette lunghezze (7–14). Verona prova a reagire e costringe Collins a commettere il secondo fallo personale ma Capitan Maresca si concentra e mantiene a distanza gli avversari (9–18). Coach Perdichizzi chiama un time out, al rientro in campo Toppo, Maresca e il neo entrato Pinton fanno la voce grossa e chiudono il periodo con il punteggio di 14–28. Grande avvio per la Sigma Barcellona che ha doppiato la Tezenis Verona.

La Sigma Barcellona impegnata in un'azione difensiva
La Sigma Barcellona impegnata in un’azione difensiva

Si scende in campo per il secondo quarto e ad aprire le danze questa volta ci pensa l’ex Craig Callahan. Per la Sigma ottimi spunti arrivano dai lunghi Fantoni e Toppo che incrementano i punti a referto, allungando il vantaggio a +16, (18–34) dopo quattro minuti di gioco trascorsi nel secondo periodo. Coach Ramagli da indicazioni ai propri ragazzi per generare dei disturbi all’attacco giallorosso apparso fino a questo momento infallibile, in casa scaligera la reazione arriva per mano di Da Ros e Reati che compiono un break di 8–0 dopo sei minuti di gara, portando il punteggio sul 26–36. Young e Toppo scuotono i compagni tentando di aumentare nuovamente il vantaggio ma Boscagin e Callahan rispondono presente all’appello segnando sei punti consecutivi, (29-43) dopo otto minuti del secondo tempino. Si va così negli spogliatoi con il tabellone che recita 34-47 per la formazione allenata da Giovanni Perdichizzi. Per i giallorossi in doppia cifra Alex Young (12 punti) e Fiorello Toppo (11 punti).

Alex Young in lunetta, miglior marcatore di Barcellona con 24 punti
Alex Young in lunetta, miglior marcatore di Barcellona con 24 punti

Gandini e Callahan piazzano subito il break veronese(4–0) a inizio terzo quarto, poi Young realizza la tripla che da un po’ di ossigeno ai giallorossi. Ma Verona si rifà sotto con il canestro di Taylor che vale il -10, (40 – 50). Dopo quattro minuti di gara, la Sigma Barcellona non riesce a concretizzare i propri possessi e la Tezenis accorcia ulteriormente lo svantaggio a -8, (42–50). La terna arbitrale attribuisce un fallo tecnico al play Collins quando il tabellone indica il punteggio di 44–52. Azione dopo azione Boscagin e compagni mangiano terreno agli ospiti che non riescono ad andare a segno. Il terzo periodo termina 51–56.
Le due compagini si apprestano a disputare l’ultimo periodo del match. Alex Young suona la carica in casa giallorossa. I veronesi non riescono a sbloccare subito la situazione ma lo fanno dopo un minuto circa con l’ex Da Ros che sigla quattro punti intervallati da un canestro del capitano dei siciliani Maresca. Barcellona prova ad allontanare gli avversari ma i ragazzi di Ramagli sono sempre lì, precisamente  a cinque punti di distanza (59–64). Successivamente Taylor e Smith ingranano la quinta marcia e toccano il -2 (62–64) ma l’orgoglioso Young (alla fine segnerà 24 punti) si alza da oltre l’arco e segna la tripla del più cinque.
Momento delicato del match, in cui i padroni di casa in preda all’entusiasmo tornano a -1. Poi la terna arbitrale fischia un fallo tecnico alla panchina veronese che permette a Collins e compagni di portarsi sul punteggio di 67–71 a due minuti dal termine. Finale al cardiopalma, con i due roster che colpiscono con precisione dalla lunga distanza. Boscagin con un potenziale gioco da quattro punti ripristina l’equilibrio a quota 74. Verona mette per la prima volta nella serata la testa avanti con un canestro di Smith ma Pinton risponde con una tripla (76–77) a 27 secondi dalla sirena finale.

L'entrata decisiva di Jerry Smith che ha dato la vittoria a Verona
L’entrata decisiva di Jerry Smith che ha dato la vittoria a Verona

Gli ultimi secondi al PalaOlimpia sembrano eterni ma alla fine ha la meglio la Tezenis Verona con un canestro dell’ex Cantù Smith che fissa il punteggio sul 78–77. Il pubblico del PalaOlimpia è in visibilio, la Tezenis difende bene su Pinton, Callahan subisce fallo a 1 secondo e 72 decimi. L’ex sbaglia il primo ed anche il secondo ma per Verona va bene lo stesso perchè l’ultima tripla della speranza scagliata da Toppo non va a segno. E’ un’autentica beffa per la Sigma Barcellona che non ha saputo gestire nel migliore dei modi il vantaggio iniziale, anche di 16 punti, ed ha subito l’inesorabile rimonta ed il sorpasso da parte degli uomini di coach Ramagli negli ultimi due minuti di partita. La sconfitta, la terza consecutiva dopo quella di Trieste e con Trento, allontana i giallorossi dalle prime posizioni della graduatoria e li costringe obbligatoriamente ad ottenere il successo nella prossima sfida interna in programma domenica al PalAlberti contro la quotata Manital Torino, formazione che precede di due punti in graduatoria il sodalizio del presidente Bonina.

Tezenis Verona-Sigma Brcellona 78-77
ParziaIi: 14–28; 34–47 (20-19); 51–56 (17-9); 78–77 (27-21)
Tezenis Verona: Smith 16 (33’16”, 6/15, 5/9, 1/6, 3/6), Taylor 17 (34’29”, 6/12, 5/9, 1/3, 4/5), Boscagin 13 (21’32”, 5/10, 4/8, 1/2, 2/3), Callahan 11 (29’42”, 4/12, 3/7, 1/5, 2/4), Gandini 5 (24’11”, 1/5, 1/2, 0/3, 3/4); Carraretto (10’35”, 0/1, 0/1 da tre), Reati 6 (20’14”, 1/2, 1/2 da tre, 3/4 tl), Da Ros 10 (25’22”, 5/8). Ne: Grande, Salafia. All.: Ramagli.
Sigma Barcellona: Collins 2 (25’03”, 0/4, 0/4 da tre, 2/4 tl), Filloy 8 (22’07”, 3/7, 1/2, 2/5), Young 24 (38’52”, 8/10, 4/6, 4/4, 4/5), Maresca 15 (40’, 6/16, 5/11, 1/5, 2/2), Fantoni 8 (28’06”, 3/9, 3/9); Toppo 13 (30’41”, 5/8, 5/6, 0/2, 3/3), Pinton 7 (14’16”, 2/3, 0/1, 2/2, 1/2). Ne: Dispenzeri, De Leo, Iurato. All.: Perdichizzi.
Arbitri: Materdomini, Cherbaucich, Pisoni.
Note: Tiri totali: Tezenis 43% (28/65), Sigma 47% (27/57). Tiri da due: Tezenis 52% (23/44), Sigma 51% (18/35). Tiri liberi: Tezenis 65% (17/26), Sigma 78% (14/18). Rimbalzi: Tezenis 33 (12 offensivi + 21 difensivi; Taylor e Callahan 8), Sigma 26 (4+22; Toppo 8, Fantoni e Young 5). Assist: Tezenis 10 (Da Ros 4, Taylor e Carraretto 2), Sigma 11 (Collins 5, Pinton 2). Palle perse-recuperate: Tezenis 11-11, Sigma 11-15. Falli fatti-subiti: Tezenis 19-21, Sigma 22-19. Valutazione: Tezenis 86 (Taylor 22, Smith 15), Sigma 70 (Young 23Toppo 19). Progressione: 8-16 al 5’, 21-36 al 15’, 42-50 al 25’, 60-64 al 35’. Spettatori 3013.

La soddisfazione di Ronnell Taylor e Jerry Smith (Tezenis Verona, autore del canestro della vittoria scaligera
La soddisfazione di Ronnell Taylor e Jerry Smith (Tezenis Verona), autore del canestro della vittoria scaligera

Questo il video con le migliori azioni della sfida tra Tezenis Verona e Sigma Barcellona:

LNP Adecco Gold – A Trento “pioggia” di punti sull’Upea Orlandina (2 VIDEO)

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Anticipo di campionato indigesto per l’Upea Orlandina che è sconfitta dalla capolista Aquila Trento per 82-64 in una gara dai due volti trasmessa in streaming con qualche “singhiozzo” dalla Web Tv della LNP.

I paladini di coach Gianmarco Pozzecco, orfani del play Keddric Mays rimasto in Sicilia per un pieno recupero da un problema fisico con cui conviveva da alcune settimane, illudono i propri tifosi con un’ottima partenza che consente a Soragna e compagni di chiudere il primo quarto sull’11-22.

Delusione a fine gara per giocatori e staff dell'Upea
Delusione a fine gara per giocatori e staff dell’Upea in occasione del match con Trieste

Nel secondo periodo si iniziano a stringere le maglie delle difese, e la gara si mantiene in costante equilibrio che mantiene invariate le distanze tra le due formazioni che rientrano negli spogliatoi per l’intervallo sul 25-36.

Al ritorno dagli spogliatoi è una “doccia gelida“, meglio, una “grandinata” di punti quella che un’inarrestabile Aquila Trento riserva all’Orlandina che di colpo smarrisce ogni sicurezza e feeling con la retina del canestro, nel giubilo dei locali tifosi che non credono ai loro occhi per le giocate di Pascolo, Spanghero e soci.

Basterebbe evidenziare il parziale del terzo periodo di 31-12 per porre la parola fine alla gara. Tra i paladini gli ultimi ad arrendersi sono Benevelli e Soragna, Troppo tardi giungono i punti di Basile che servono solo a lenire una caduta dolorosa e netta nel contesto finale di un’ultimo quarto ancora nettamente dominato, a briglia sciolta (26-16), dalla compagine di coach Maurizio Buscaglia che avvalora con questo successo le ragioni di un primato forse erroneamente sottovalutato da molti addetti ai lavori.

“C’è grande dispiacere da parte nostra per come è andata la gara – ammette coach Pozzecco nella conferenza stampa post partita – nei primi due quarti avevamo difeso bene, concedendo pochissimo e in attacco aveva fatto il nostro. Nel terzo quarto abbiamo smesso subito di difendere con intensità e siamo stati puniti. Immaginavo un rientro di Trento, ma abbiamo concesso loro troppo presto questa possibilità. Non mi piace parlare degli arbitri perché non questa la mia filosofia di vita e di gioco, loro per me sono parte integrante dello spettacolo di questo sport. Complimenti a Trento – conclude l’allenatore triestino – a inizio stagione non erano dati tra le squadre più pronte a stare in vetta, ma hanno saputo ribaltare questo pronostico”.

Pozzecco in conferenza stampa al PalAlberti
Pozzecco in conferenza stampa al PalAlberti

L’Upea Orlandina ritornerà a giocare sabato prossimo, 21 dicembre, ancora in anticipo, al PalaFantozzi dove ospiterà il derby con la Lighthouse Trapani di coach Lino Lardo.

Tabellino:

Aquila Trento-Upea Capo d’Orlando 82-64

Parziali: 11-22, 14-14, 31-12, 26-16;

Aquila Trento – Triche 12, Pascolo 23, Baldi Rossi 14, Forray 14, Elder 7, Fiorito, Lechthaler 1, Spanghero 11, Bailoni ne, Molinaro ne; Coach: Maurizio Buscaglia.

Upea Capo d’Orlando – Soragna 7, Laquintana, Nicevic 10, Portannese 10, Archie 13, Basile 9, Benevelli 13, Ciribeni, Cefarelli 2, Busco ne; Coach: Gianmarco Pozzecco.

Arbitri: Gianfranco Ciaglia, Marco Rudellat e Achille Ascione;

Questo il video dell’intervista post partita di DailyBasket al pivot dell’Upea Orlandina Sandro Nicevic:

Questo il video della conferenza stampa post partita dell’allenatore dell’Upea Orlandina Gianmarco Pozzecco:

Serie D Regionale – Ancora un successo per la Costa d’Orlando sulla Basket School

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Terzo successo stagionale per l’ASD Costa d’Orlando che al “PalaValenti” supera per 75-58 il Basket School Messina nell’ultima gara dell’anno solare 2013 per i ragazzi di coach Peppone Condello nel Sottogirone B della Serie D.

Logo ASD Costa d'Orlando
Il logo dell’ASD Costa d’Orlando

Vittoria agevole per la squadra di Capo d’Orlando con Antinori e compagni sempre avanti nel punteggio ed in pieno controllo sull’andamento di una sfida dominata. Pur conducendo ampiamente i giochi, il quintetto paladino non riesce ad allungare quanto nelle previsioni il proprio break arrivando all’intervallo lungo sul +10 (42-32).

Al rientro, però, arriva una decisa sterzata con un periodo nettamente favorevole (21-8) per il club del presidente Mauro Giuffrè che con una difesa ferrea e ficcanti ripartenze vola via nel punteggio. Da rimarcare l’esordio di Arto e di Francesco Strati, quest’ultimo al rientro dopo un lungo stop per problemi fisici. Ultimo quarto giocato sottoritmo con il dosaggio delle forze, concedendo agli ospiti l’onore delle armi di un parziale favorevole (12-18).

ASD Costa d'Orlando
La rosa della formazione paladina

Si ripartirà a gennaio, quando Condello punta al reintegro in organico di infortunati e squalificati, per le gare di ritorno (si comincia il 12 con i peloritani del Castanea 2000) e lanciarsi verso la seconda fase della stagione.

Tabellino:

Asd Costa d’Orlando-Basket School Messina 75-58

Parziali: 21-15, 21-17, 21-8, 12-18;

Asd Costa d’Orlando: Mondello 10, Pizzuto 3, Crisà 11, Niang, Merendino 12, Vittorio, Strati 6, Giuffrè 10, Antinori 23, Arto. All. G. Condello

Basket School Messina: Trischitta 5, Cammaroto, Donia 2, Rizzo, Andronico 10, Sessa, Lotti 4, Occhino 13, Trimarchi 11, Raimondo 13. All. M. Zanghì

Arbitri: A. Rocca di Pollina e G. Amata di Sant’Agata di Militello.

Serie D – Il Savoia è campione d’inverno con un turno di anticipo, Akragas ko con il Torrecuso

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Del Sorbo celebra una delle due reti realizzate contro il Due Torri
Del Sorbo celebra una delle due reti realizzate contro il Due Torri

La penultima giornata di andata coincide con la quattordicesima vittoria in sedici gare per il Savoia, che allunga in vetta grazie al 4-1 rifilato al Due Torri e conquista con un turno di anticipo la certezza di chiudere in vetta la prima metà di stagione. Scivola invece a -5 l’Akragas, sconfitto sul campo del Torrecuso quarta forza del torneo. Due le gare non disputate per le rinunce del Licata, giunto già alla terza defezione, e dell’Hinterreggio, condizionato dall’indisponibilità della struttura casalinga di Ravagnese. Ne approfitta la Gioiese, che si conferma al terzo posto della graduatoria. La Cavese quinta viene frenata un po’ a sorpresa dal Città di Messina ed adesso la rigenerata Orlandina, vittoriosa contro il Montalto, vede i play-off distanti appena due lunghezze. I paladini hanno scavalcato Noto e Battipagliese, frenate da Ragusa e Vibonese, che stanno cercando di migliorare una graduatoria fin qui decisamente al di sotto delle aspettative iniziali.

L'esultanza di Romano, che al 90' ha consentito al Pomigliano di impattare la sfida con il Rende
L’esultanza di Romano, che al 90′ ha consentito al Pomigliano di impattare la sfida con il Rende

L’Agropoli con i tre punti ottenuti a tavolino aggancia il Pomigliano, fermato sul pari casalingo da un Rende in risalita grazie agli innesti di mercato. Arretrano invece Montalto e Hinterreggio. In coda punto che pesa quello del Città di Messina, che aveva perso sei delle ultime nove gare ed è atteso adesso dalla proibitiva, forse impossibile, sfida con il lanciatissimo Savoia.

I Risultati della 16^ Giornata del Girone I di Serie D.
Agropoli – Licata 3-0 a tavolino
Cavese – Città di Messina 3-3
Hinterreggio – Nuova Gioiese 0-3 a tavolino
Noto – Ragusa 1-1
Orlandina – Comprensorio Montalto 2-1
Pomigliano – Rende 1-1
Savoia – Due Torri 4-1
Torrecuso – Akragas 1-0
Vibonese – Battipagliese 0-0

Pesante battuta d'arresto per l'Akragas, che adesso vede il Savoia capolista distante ben cinque lunghezze
Pesante battuta d’arresto per l’Akragas, che adesso vede il Savoia capolista distante ben cinque lunghezze

La nuova Classifica.
Savoia 42
Akragas 37
Nuova Gioiese 32
Torrecuso 29
Cavese 27
Orlandina 25
Noto 24
Battipagliese 24
Pomigliano 23
Agropoli 23
Comprensorio Montalto 22
Hinterreggio 21^
Due Torri 18
Città di Messina 14
Rende 10
Vibonese 6
Ragusa 5 ^
Licata 4 ^^
^ Un punto di penalizzazione
^^ Tre punti di penalizzazione

Il programma del Prossimo Turno (22/12/13).
Akragas – Noto
Battipagliese – Orlandina
Città di Messina – Savoia
Comprensorio Montalto – Hinterreggio
Due Torri – Pomigliano
Licata – Cavese
Nuova Gioiese – Agropoli
Ragusa – Vibonese
Rende – Torrecuso

Seconda Divisione – In vetta si isola il Cosenza. Cadono Foggia e Lamezia, avanzano Aversa e Castel Rigone

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Il Cosenza ha potuto celebrare grazie alla rete di Calderini la riconquista della prima posizione in solitaria (foto CosenzaChannel)
Il Cosenza ha potuto celebrare grazie alla rete di Calderini la riconquista della prima posizione in solitaria (foto CosenzaChannel)

Il Cosenza riconquista la vetta solitaria grazie al successo con il Martina e domenica prossima potrà affrontare il big-match di Teramo con il vantaggio di poter contare su due risultati su tre per potersi assicurare il titolo platonico di campione d’inverno. Gli abruzzesi hanno strappato un punto che pesa al San Filippo, aumentando il margine sul Foggia, sconfitto per 3-1 ad Aversa, dove ha collezionato anche due espulsioni. Per i pugliesi primo ko dopo dodici risultati utili consecutivi. Aggancia il podio la Casertana, raggiunta sul pari dal Chieti. Quinto posto per la Vigor Lamezia, che rimedia però il secondo 0-2 nell’arco di cinque giorni sul campo del sempre più sorprendente Castel Rigone, che bissa così il precedente exploit con il Teramo. Il Melfi non va oltre il pari casalingo con il modesto Sorrento e viene raggiunto al sesto posto. Terminano 1-1 anche le sfide tra Tuttocuoio ed Aprilia e tra l’Arzanese fanalino di coda e l’Ischia. Fondamentale il successo colto dal Poggibonsi con il Gavorrano che vede invece sempre più distante anche la zona play-off.

Il Teramo mantiene i nove punti di margine sul nono posto grazie al pari del San Filippo (foto Paolo Furrer)
Il Teramo mantiene i nove punti di margine sul nono posto grazie al pari del San Filippo (foto Paolo Furrer)

Il Messina scivola a -5 dall’ottavo posto ed a -3 dalla dodicesima piazza che garantisce la disputa degli spareggi che metteranno in palio il nono ed ultimo posto nella prossima C unica. Domenica prossima trasferta sul campo del Martina: l’obiettivo sarà il successo anche perché i peloritani hanno battuto fin qui soltanto le formazioni che la seguono in graduatoria, ovvero Sorrento, Gavorrano ed Arzanese. Nel programma del prossimo turno spiccano anche i confronti diretti tra Vigor e Melfi e tra Ischia e Poggibonsi.

Questi i Risultati della penultima giornata di andata nel Girone B:
Arzanese-Ischia 1-1
Aversa Normanna-Foggia 3-1
Castel Rigone-Vigor Lamezia 2-0
Chieti-Casertana 1-1
Cosenza-Martina Franca 1-0
Melfi-Sorrento 0-0
Messina-Teramo 1-1
Poggibonsi-Gavorrano 1-0
Tuttocuoio-Aprilia 1-1

Il Castel Rigone, vittorioso con la Vigor Lamezia, si conferma tra le rivelazioni stagionali
Il Castel Rigone, vittorioso con la Vigor Lamezia, si conferma tra le rivelazioni stagionali

La nuova Classifica:
Cosenza 32 punti; Teramo 30; Foggia e Casertana 27; Vigor Lamezia 25; Melfi, Aversa Normanna e Castel Rigone 23; Chieti, Tuttocuoio, Ischia e Poggibonsi 21; Aprilia 19; Messina 18; Sorrento 16; Martina Franca 15; Gavorrano 12; Arzanese 9.
Penalizzazioni: Chieti -1.

Questo il programma del Prossimo Turno (domenica 22 dicembre):
Aprilia-Arzanese
Casertana-Tuttocuoio
Foggia-Chieti
Gavorrano-Aversa Normanna
Ischia-Poggibonsi
Martina Franca-Messina
Sorrento-Castel Rigone
Teramo-Cosenza
Vigor Lamezia-Melfi

Bernardo (VIDEO): “Di Messina ho ricordi bellissimi. ll pari risultato giusto”

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Vittorio Bernardo ai nostri microfoni
L’attaccante del Teramo Vittorio Bernardo, ex FC Messina, ai nostri microfoni

Messina-Teramo è stata una gara del tutto particolare per Vittorio Bernardo. L’attaccante biancorosso, approdato quest’estate al club abruzzese, era infatti alla sua prima volta da avversario dei giallorossi. Il 5 aprile 2008, in Messina-Chievo, l’ultima apparizione al San Filippo per chi aveva provato anche la soddisfazione di esordire in massima serie nel trionfale campionato 2004-05. “Ho provato emozioni uniche nel tornare a giocare in questo stadio. Conservo dei ricordi bellissimi, ma i tifosi evidentemente ricordano giocatori ben più importanti del sottoscritto relativamente a quelle stagioni” dice la punta nativa di Erice. 

Sull’1-1 sancito dai 90′ tra Messina e Teramo commenta: “E’ stata una partita equilibrata, oltre al gol abbiamo creato altre occasioni, ma alla fine il pari è il risultato più giusto. Abbiamo incontrato un Messina che gioca bene e ci ha messo in difficoltà. Non mi aspettavo ad inizio stagione che potesse trovarsi in una posizione di classifica del genere, ma si tratta di una squadra attrezzata per arrivare tra le prime otto. E’ una graduatoria bugiarda, giocando così i giallorossi risaliranno in fretta. Si tratta di un campionato molto equilibrato, basta vincere due gare consecutive per recuperare”.GMX_0287

Sul suo Teramo, infine, Bernardo aggiunge: “La vittoria di Lamezia, ottenuta dopo due sconfitte di fila, ci ha dato la giusta tranquillità per giocare questa partita. Dimas ? Mi trovo veramente bene con lui, lo cerchiamo spesso perchè è un elemento in grado di fare la differenza”

L’intervista video con l’attaccante del Teramo, Vittorio Bernardo:

Il Messina offre un’ottima prova contro il Teramo ma colleziona ancora un pari

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Lo stacco di De Bode che è valso il pareggio del Messina (foto Luca Maricchiolo)
Lo stacco di De Bode che è valso il pareggio del Messina (foto Luca Maricchiolo)

Il pre-partita. Squadra che vince non si cambia: fedele al vecchio adagio il tecnico del Messina, alla “prima” al San Filippo, non effettua cambiamenti nell’undici di partenza, rispetto a quanto avvenuto a Sorrento. Costa Ferreira torna a sfidare la sua ex squadra. Al suo fianco Bucolo e Maiorano, che torna a calcare il terreno di casa a distanza di tre mesi dalla vittoria con l’Arzanese, ultima affermazione casalinga per i peloritani, che hanno poi violato i campi di Gavorrano e Sorrento appunto. Sul fronte opposto anche Vivarini rinnova la sua fiducia nell’undici che si è imposto a Lamezia, mercoledì nel recupero. Uno sforzo supplementare che però gli abruzzesi potrebbero pagare caro. Bernardo, ex FC Messina, in campo nonostante il problema alla schiena accusato in settimana. Gregorio, al rientro dalla squalifica, si accomoda in panchina. Cucinotta, dopo il provvedimento del Giudice Sportivo, dirottato invece in tribuna al pari di Buongiorno e degli stranieri Guilana, Scoponi e Piovi, in odor di taglio. Tradizionale divisa bianca con calzoncini e calzettoni neri per il Messina, maglia da trasferta blu con pantaloncini e calzettoni bianchi per il Teramo, che sfoggia soltanto qualche inserto biancorosso.

La rete del momentaneo 0-1 di Caidi (foto Luca Maricchiolo)
La rete del momentaneo 0-1 di Caidi (foto Luca Maricchiolo)

La cronaca. Messina arrembante fin dall’avvio: al 2’ Ferreira sfiora subito il gol da fuori area: Serraiocco respinge in tuffo. Poi entrambe le squadre conquistano due corner a testa, con Quintoni che ci prova con un sinistro al volo al 6’, che non inquadra lo specchio. Al 10’ termina a lato anche la botta di Ferreira, ben imbeccato in profondità da un rigenerato Guadalupi. Al 18’ grande chiusura di Guerriera su Bernardo, che si era involato in contropiede. Grassadonia si agita in panchina, dando indicazioni ai suoi. Nella fase centrale del primo tempo grande forcing dei locali, che provano a sfondare soprattutto a sinistra, sulla corsia di Quintoni: il Teramo si difende con ordine ma è in evidente affanno e non riesce a ripartire in contropiede. Al 28’ ghiotta chance per lo scatenato Ferreira che da fuori area manca d’un soffio una splendida marcatura personale. Alla mezzora invece Chiaria non controlla il lancio in profondità di Maiorano: manovra comunque da applausi quella imbastita dai peloritani.

L'esultanza del difensore del Teramo per lo stacco vincente (foto Luca Maricchiolo)
L’esultanza del difensore del Teramo per lo stacco vincente (foto Luca Maricchiolo)

Al 33’ però passano paradossalmente in vantaggio gli abruzzesi: sul corner battuto da Dimas, Caidi è troppo libero di staccare a centro area e può battere imparabilmente Lagomarsini. Il Messina, sostenuto comunque dalla Curva Sud, reagisce subito e due minuti dopo Guerriera costringe Serraiocco costringe alla parata a terra in due tempi. Al 37’ ci prova dalla distanza anche Guadalupi: la palla sorvola la traversa. Poi Ferreira accusa un problema muscolare e Grassadonia è costretto al cambio: lo rimpiazza Gherardi. Al 40’ tornano a pungere gli ospiti: Bernardo viene imbeccato in profondità ma il suo diagonale è respinto in corner da Lagomarsini. Pregevole nell’occasione anche il lavoro a centrocampo di Cenciarelli. Al 42’ Gherardi non aggancia il pregevole assist di Maiorano ma sul corner il Messina va comunque in rete: De Bode usa finalmente la testa e firma la sua prima marcatura in giallorosso. Al 47’ Gherardi fallisce la misura della botta da fuori area. Le squadre vanno al riposo sul punteggio di 1-1.

Grande agonismo nella sfida del San Filippo (foto Luca Maricchiolo)
Grande agonismo nella sfida del San Filippo (foto Luca Maricchiolo)

In avvio di ripresa dopo ottanta secondi Guerriera non riesce ad indirizzare verso i pali difesi da Serraiocco il pallone servito con il tacco da Chiaria. Determinante il ritorno di Maiorano in mezzo al campo, dove i peloritani sono adesso molto più incisivi, come dimostrano i tre calci d’angolo conquistati in rapida successione. Al 10’ termina alta sulla traversa la girata di Chiaria. Vivarini opera il primo cambio, inserendo Petrella al posto di Sassano. Al 13’ il tiro-cross di Guerriera non crea grattacapi al portiere ospite. Al 15’ il Teramo si rifugia in corner sull’insidiosa sponda di Maiorano, superlativo anche in fase d’impostazione. Grassadonia allora si gioca la carta Corona, già decisivo a Sorrento: “Re Giorgio” rimpiazza Chiaria dopo un lungo riscaldamento. Al 20’ Di Paolantonio fallisce totalmente la misura della conclusione da dentro l’area. Al 25’ Gherardi sfiora il 2-1 sul servizio in profondità di Quintoni: gli abruzzesi si salvano sulla respinta corta del loro estremo difensore. Al 31’ primo pesante provvedimento disciplinare del match, con Silvestri che rimedia il cartellino giallo che gli costerà anche la squalifica. Sulla conseguente punizione Ferrani fallisce di poco la deviazione decisiva: come in occasione della marcatura di Caidi eccessivo lo spazio concesso dalla retroguardia peloritana. Al 38’ decisivo Lagomarsini sul colpo di testa di Ferrani, che sugli sviluppi di un corner godeva ancora di troppa libertà. Al 39’ viene deviato in angolo il tiro di Maiorano. Al 43’ sorvola la traversa anche la botta di Gherardi. Nonostante i generosi assalti finali il Teramo resiste anche se perde la vetta a vantaggio del Cosenza, il Messina – nonostante un’ottima prova – manca l’appuntamento con il successo casalingo e dopo il nono pareggio stagionale scivola nuovamente a -5 dall’ottavo posto ed a -3 dalla zona play-off.

Maiorano difende un possesso in mezzo al campo: il centrocampista, al rientro in casa dopo tre mesi, è ancora una volta tra i migliori in campo
Maiorano difende un possesso in mezzo al campo: il centrocampista, al rientro in casa dopo tre mesi, è ancora una volta tra i migliori in campo (foto Luca Maricchiolo)

Il tabellino. ACR Messina – Teramo 1-1
Marcatori: al 33′ pt Caidi (T), al 43′ pt De Bode (M).
ACR Messina: Lagomarsini, Guerriera, Silvestri, Bucolo, De Bode, Ignoffo (K), Costa Ferreira (38′ pt Gherardi), Maiorano (VK), Chiaria (19′ st Corona), Guadalupi (35′ st Lasagna), Quintoni. In panchina: Iuliano, Caldore, Simonetti, Siciliano. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Teramo: Serraiocco, Ferrani, Scipioni (VK), Cenciarelli, Caidi, Speranza (K), Sassano (11′ st Petrella), Lulli, Bernardo (23′ st Gaeta), Dimas (41′ st Casolla), Di Paolantonio. In panchina: Narduzzo, Gregorio, Pacini, Arcuri. Allenatore: Vincenzo Vivarini.
Arbitro: Andrea Morreale di Roma 1.
Assistenti: Nazzareno Manco di Vibo Valentia e Damiano Margani di Latina.
Note – Contrariamente a quanto annunciato in precedenza, non viene osservato il minuto di silenzio in ricordo di Dore, ex calciatore del Messina recentemente scomparso. Spettatori: circa 1.500 (paganti, quota abbonati ed incasso non comunicati). Ammoniti: 31′ st Silvestri (M), 33′ st Maiorano (M). Corner: 11-6. Recupero: 3′ pt e 3′ st.

Pallavolo Messina, secca sconfitta a Cosenza

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Pallavolo Messina 02Quinta sconfitta stagionale per la Pallavolo Messina, che capitola sul campo della De Seta Casa Cosenza al termine di una sfida nella quale i padroni di casa hanno fatto prevalere la loro voglia di vincere. Nel match, finito 3 a 0, è venuta fuori tutta la qualità della compagine calabrese, allestita per il salto di categoria. I giallorossi hanno pagato la partenza a rilento nei primi due set, nei quali hanno dovuto sempre rincorrere. Anche quando poi si trovavano a contatto, gli ospiti non riuscivano a trovare l’aggancio messi sotto dalla maggiore esperienza dei cosentini.

Nel terzo quarto Messina, probabilmente libera dall’ansia da risultato, si esprime al meglio limitandosi alle giocate essenziali. Si dimostra concentrata e lotta sui palloni sporchi, facendo faticare i più forti avversari, che comunque hanno la meglio (25-23) e chiudono i conti in tre set.

“Non era certa questa la partita nella quale dovevamo fare punti – ha commentato il presidente, Giorgio Muscolino -. I ragazzi hanno battagliato, probabilmente non avrebbero potuto fare di più visto il divario tecnico tra i due organici. Ci sarà modo per dimostare il nostro valore, ma dobbiamo essere più incisivi e attenti in certi momenti”.

DE SETA CASA COSENZA-PALLAVOLO MESSINA 3-0 (25-19 / 25-18 / 25-23)

DE SETA CASA COSENZA: Testagrossa 9, Garofalo 1, Rizzuto (L2), Bonante, De Marco (L1), Di Fino 12, Astarita 8, Piluso, Illuzzi 4, Pugliatti, Lotito 13, Spadafora 4. All.F.Marano-M.Scaldaferri

Muri 9- ricezione perfetta 47% – errori 18

PALLAVOLO MESSINA: Pagliara, Scimone 4, Schipilliti 8, De Francesco, Fasanaro 5, D’Andrea 9, Caravello 8, Alaimo(L2), Princiotta 8, Ruggeri (L1), Mastronardo, Degli Esposti. All. Ferrara

Muri 9 – ricezione perfetta 44% – errori 24

Arbitri: Graziano Gurgone e Stefano Caretti di Roma

 

Eccellenza, Girone A – Il Rocca Caprileone strappa un punto sul campo del Mazara

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Ancora un punto per la classifica del Rocca di Capri Leone che nella quindicesima giornata del Girone A dell’Eccellenza impatta per 1-1 sul campo del Mazara, confermandosi al quinto posto con 23 punti all’attivo.

Il nigeriano del Mazara Akeem Omolade
Il nigeriano del Mazara Akeem Omolade

I bianco-blu di mister Salvatore Bongiovanni  al “Vaccara” si trovano di fronte un avversario che si è ampiamente potenziato nel mercato dicembrino e con in avanti il centravanti nigeriano Akeem Omolade, un elemento con trascorsi anche nel Torino e nel Treviso dove ai tempi della Serie B fu protagonista di una spiacevole quanto becera manifestazione di razzismo da parte di una frangia della tifoseria veneta con la bella risposta dei compagni di squadra che scesero in campo con il volto annerito per solidarietà verso l’allora giovanissimo atleta.

La sfida si sblocca nelle battute finali della prima frazione di gioco, quando sugli sviluppi di un corner calciato da Giacomo Bontempo irrompe l’omonimo Fabrizio Bontempo per il provvisorio vantaggio bianco-blu superando Iacono.

Nella ripresa la squadra di mister Brucculeri inizia un deciso forcing alla ricerca del pari che potrebbe arrivare già al 52′ quando Incognito genera un rigore e dagli undici metri si presenta Omolade che si vede neutralizzare il tiro dall’ottimo Inferrera che si rifugia in corner.

Mazara-Rocca di Caprileone
Mazara-Rocca di Caprileone

Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina è Palazzo ad esaltare ancora i riflessi dell’ex portiere di Orlandina e Due Torri. Un duello che si ripeterà da lì a pochi minuti, soltanto che questa volta la ribattuta del numero uno nebroideo finisce sui piedi di Omolade che non fallisce il tap-in, riscattando così il rigore fallito.

Il Rocca di Caprileone rimane in dieci uomini per l’ultima ventina di minuti a causa del doppio giallo esposto all’indirizzo di Angelo Margò, e serra i ranghi a difesa di un buon pari e da lunedì lavorerà in vista dell’ultima gara dell’anno solare 2013 che vedrà la compagine impegnata sul campo del Pro Favara.