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Cefalù viola con merito la palestra di Ritiro. L’FP Sport recrimina per la direzione arbitrale

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La grinta dei giocatori dell'FP Sport
La grinta dei giocatori dell’FP Sport

Una gara sicuramente anomala, quantomeno inconsueta, per tanti motivi quella andata in scena tra FP Sport Messina e Zanella Basket Cefalù. Allora, è importante raccontarla in maniera inconsueta e, quindi, partendo dalla fine. Mancano solo 16 secondi alla sirena finale e il punteggio sul tabellone elettronico recita 68-88. Il playmaker “normanno” Nino Sidoti ferma il palleggio a centro campo, mette palla a terra e si avvia sportivamente a stringere la mano agli avversari. Il pubblico, che ha incitato correttamente per quaranta minuti i giocatori in campo, applaude in piedi tutti i protagonisti: la Zannella Basket Cefalù ha appena vinto meritatamente una gara fondamentale per il proprio campionato violando il campo, fino ad oggi imbattuto, di una diretta concorrente nella griglia playoff. Sin qui tutto normale: è quello che solitamente si vede ogni domenica a fine gara tra due squadre brave e corrette che giocano a basket.

Claudio Cavalieri (FP), autore di 30 punti
Claudio Cavalieri (FP Sport), autore di 30 punti

Eppure i numeri della gara dicono anche qualcos’altro, qualcosa di anomalo ed inconsueto che ha finito col penalizzare lo spettacolo: 59 i falli totali fischiati alle due squadre; 5 i falli tecnici, il primo fischiato inspiegabilmente a coach Fiasconaro dopo soli tre minuti di gioco ed il successivo, altrettanto inspiegabilmente, a coach Paladina dopo altri due minuti (forse per compensare l’errore precedente, ndc); 65 i tiri liberi totali assegnati. Sembra un bollettino di guerra, invece era solo una corretta partita di basket che sarebbe stata sicuramente spettacolare e godibile se due “baldi giovanotti” catanesi in maglietta grigia non avessero pensato bene di ergersi a protagonisti assoluti.
Alla fine, moralmente, hanno perso tutti. Hanno perso i giocatori delle due squadre, tutti concordi al termine della gara sull’esito finale (da sottolineare che Cefalù ha giocato una grande gara ed ha vinto con pieno merito) ma, contemporaneamente, tutti profondamente delusi da un arbitraggio assolutamente inadeguato per una sfida di vertice che non si è giocata. Hanno perso i due allenatori, entrambi espulsi senza apparente motivo, i quali hanno dovuto assistere agli ultimi minuti di partita fianco a fianco dall’ingresso spogliatoi, sorridendo ironicamente ad ogni “illuminato” fischio arbitrale. Hanno perso gli spettatori, che hanno dovuto sorbirsi una partita noiosa, praticamente “non giocata”, frammentata da una serie interminabile di tiri liberi, frutto di “cervellotici” fischi arbitrali. Hanno perso, infine, gli arbitri, che hanno dimostrato sin dai primi minuti di non essere all’altezza del compito loro affidato.
Detto ciò, la scarna cronaca della partita ha visto in campo due formazioni che, per il poco che hanno potuto giocare, hanno dimostrato di occupare con pieno merito le posizioni che contano in classifica.

Nino Sidoti (Cefalù) in palleggio
Nino Sidoti (Cefalù) in palleggio

Prima parte di gara di marca FP Sport che, grazie alla buona vena di Cavalieri ed ad una difesa attenta sui terminali offensivi avversari, riesce a portarsi avanti di 12 punti quando mancano circa 4 minuti al riposo lungo. Il ritorno dei “normanni” non si fa però attendere. L’americano Caddell guida la riscossa dei suoi ricucendo lo strappo e le due squadre rientrano così negli spogliatoi sul punteggio di 38-36. Il terzo quarto è un’autentica ecatombe. L’FP Sport si vede fischiare contro ben 13 falli (più di un fallo al minuto, se la matematica non è un’opinione, ndc) mentre per gli ospiti, invece, sono solo 2 i personali chiamati. Coach Paladina è costretto a tenere in panca gli atleti “a rischio 5º fallo” e deve, pertanto, giocare con un quintetto di emergenza. Nonostante ciò, la frazione si conclude 54-63 (parziale 16-27). L’ultimo quarto non fa testo. Con ben 4/5 dello starting-five fuori per cinque falli sin dai primi minuti (usciti nell’ordine Ponzù Donato, Cavalieri, Perrone e Mirenda), Caddell e soci hanno avuto gioco facile per mettere in ghiaccio il risultato.
Con quella odierna salgono a tre le sconfitte in campionato per la FP Sport, due delle quali sotto la direzione arbitrale dei signori Perrone e Barbagallo di Catania. Sarà un caso, ma in queste due gare arbitrate dalla coppia catanese l’FP Sport si è vista comminare i quattro falli tecnici e l’unica squalifica dell’intero campionato sin qui disputato. Forse, pensandoci bene, affinché il “caso” non si accanisca troppo, sarebbe opportuno che chi di dovere mandi un osservatore a controllare questa coppia arbitrale. L’FP Sport Messina guarda avanti al prossimo impegno in casa della Nuova Agatirno per riprendere a fare punti e difendere un piazzamento di prestigio in vista dell’inizio della Poule Promozione.

FP Sport Messina-Zannella Basket Cefalù 68-88
Parziali: 22-13; 38-36 (16-23); 54-63 (16-27); 68-88 (14-25)
FP Sport: Mirenda 4, Santoro 8, Bonanno 2, Buono 8, Cavalieri 30, Valentini n.e., Squillaci 3, Arigò, Ponzù Donato, Greco, Perrone 13. All. Paladina F.
Note: Tiri liberi: 21/27. Falli di squadra 34. Usciti per cinque falli: Ponzù Donato, Cavalieri, Perrone e Mirenda.
Cefalù: Caddell 35, Marsala 20, Sidoti 9, Pirrone 8, Gonzalez 9, Ettaro 7, Modaro n.e., Mezzapelle n.e., Tumminello n.e., Rosponi n.e., Fiduccia n.e. All. Fiasconaro M.
Note: Tiri liberi: 23/35. Falli di squadra 25. Uscito per cinque falli Gonzalez.
Arbitri: Perrone A. (CT) e Barbagallo D. (CT).

L'FP Sport in difesa
L’FP Sport in difesa

Serie D – L’Orlandina riacciuffa in extremis il Licata

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Minuti di recupero decisivi per l’Orlandina Calcio che nella prima giornata di ritorno del Girone I della Serie D riesce in extremis a riacciuffare il Licata grazie ad una rete del solito Frisenda in pieno recupero per un 2-2 tra luci ed ombre.

Al “Dino Liotta” una sfida difficile da decifrare sin dalla vigilia con la compagine calcistica agrigentina, un fugace passaggio di due stagioni in Serie B a fine anni ottanta, ed una corrente caratterizzata da numerosi problemi economici e societari con già ben tre rinunce stagionali.

Mister Beppe Raffaele
Mister Beppe Raffaele

Sotto l’albero di Natale, però, il Licata ha trovato la luce in fondo al tunnel con l’avvento di un nuovo gruppo dirigente capitanato da Deni (ex Akragas) che ha riportato fiducia nell’ambiente con nuovi (e vecchi) atleti e l’ex fantasista del Parma Tarcisio Catanese in panchina.

L’Orlandina dal canto suo deve registrare alcune defezioni, su tutte quelle dei difensori centrali D’Angelo e Fascetto, e dell’attaccante Crinò. A sbloccare la sfida è al 24′ De Cristofaro, l’ultimo arrivato in casa paladina trova la via del gol direttamente dalla bandierina del corner con una traiettoria beffarda.

Immediata, però, la reazione della squadra agrigentina che dopo appena due minuti riequilibrano il punteggio con il centrocampista Dalì abile a superare l’estremo ospite Galipò. Sul finire della frazione chances d’ambo le parti con Marasco e Asta, ma la mira imprecisa impedisce alle squadre di mutare il parziale all’intervallo.

Il ritrovato entusiasmo del Licata conduce la squadra ad essere più volenterosa e propositiva, ed al 65′ al termine di un’azione confusa quanto insistita era Faraci in mischia a trovare la correzione vincente per il 2-1. L’Orlandina risponde alzando il proprio baricentro e proponendosi in avanti con sempre più elementi, ma lucidità e freddezza sembrano mancare alla squadra di mister Beppe Raffaele.

Una rete stagionale di Rino Frisenda
Una rete stagionale di Rino Frisenda

Quando ormai si è in pieno recupero e tutto sembra dover presagire una sconfitta per l’undici di Capo d’Orlando tra le proteste dei licatesi per un sospetto fuorigioco, arriva al 93′ la zampata sottomisura del bomber Rino Frisenda che batte Ingrassia per il suo nono centro stagionale firma il 2-2 che di lì a poco verrà sancito dal triplice fischio.

Prossimo turno al “Micale” con la sorprendente Nuova Gioiese per la squadra del presidente Romagnoli, ottava a quota 26 punti in tandem con il Comprensorio Montalto.

Ignoffo: “Che rabbia il pareggio di Ischia, ma possiamo risalire in fretta”

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I giallorossi a fine gara (foto Paolo Furrer)
I giallorossi a fine gara (foto Paolo Furrer)

L’1-1 di Ischia ha lasciato in casa Messina un retrogusto amaro. Al “Mazzella” l’ennesima beffa nei minuti conclusivi che si somma ai finali tutti da dimenticare con Aprilia, Poggibonsi e Martina. Praticamente un film già visto. “Per come è maturato il pareggio c’è un po’ di rabbia” dice il difensore Giovanni Ignoffo. “E la delusione cresce – aggiunge l’ex di Perugia e Napoli – se analizziamo la partita: l’azione del gol di Austoni ha rappresentato la loro seconda vera occasione dell’intero match. Da un colpo di testa, a mio avviso errato, è nato un assist involontario che si è rivelato decisivo. Abbiamo perso due punti, ma c’è il conforto di una lunghezza recuperata rispetto all’ottava. Possiamo fare ancora meglio e risalire in fretta”.

Ignoffo fa però autocritica circa la gestione della gara nella ripresa: “L’Ischia non ci ha impressionato. Siamo stati troppo guardinghi, mentre avremmo dovuto osare di più nel secondo tempo, anche perché c’erano tanti spazi a disposizione. Non abbiamo rischiato quasi nulla e questo aumenta il rammarico. Il successo sarebbe stato fondamentale per la classifica ed il morale ed avrebbe gratificato il lavoro che abbiamo svolto nelle ultime settimane”.

Corona prova a farsi largo (foto Paolo Furrer)
Corona prova a farsi largo (foto Paolo Furrer)

Prossimo avversario dei giallorossi un Tuttocuoio in seria difficoltà, dopo aver raccolto appena un punto in sei gare. Obbligatorio vincere per sfatare il tabù San Filippo e rilanciarsi definitivamente. “Dobbiamo centrare i tre punti per sopravanzarli in classifica. Stiamo cercando di seguire le direttive dell’allenatore, ma ci occorrono soprattutto intensità e tranquillità per svoltare”.

L’analisi di Ignoffo si sposta dunque sui volti nuovi: Pepe, Franco e Caturano. “Per Pepe è stato un esordio molto positivo. È affidabile già in Prima Divisione, figurarsi in Seconda. Lo conoscevo per i trascorsi a Siracusa, non ha avuto difficoltà ad inserirsi, anche perché era già stato alle dipendenze di Grassadonia. Ovviamente fa piacere che si stia puntando su giovani di valore. Finalmente, in questo modo, io e Giorgio possiamo giocare assieme fin dal primo minuto ed il tecnico può comunque rispettare l’età media. Adesso confidiamo nell’arrivo di altri acquisti di spessore, sebbene di mercato con i dirigenti non ne parliamo. Spetta alla società, che sa come operare. Personalmente voglio tirare fuori il Messina da questa situazione. Questa è una piazza gloriosa, che ti può ripagare con tante soddisfazioni e farti dimenticare in fretta i momenti negativi”.

Un tentativo dell'Ischia (foto Paolo Furrer)
Un tentativo dell’Ischia (foto Paolo Furrer)

Su chi ha lasciato il gruppo, come Guadalupi, dice: “Mirko aveva grandi potenzialità, ma il cambio di modulo non lo ha aiutato. Probabilmente con il passare delle settimane è subentrato anche un po’ di scoramento, per lui potrebbe essere un vantaggio ripartire da un’altra squadra. La mancanza di risultati resta comunque un fallimento per lui, ma soprattutto per noi. Abbiamo ottenuto quattro o cinque vittorie in meno, perdendo troppi punti negli ultimi minuti di gioco contro Aprilia, Poggibonsi e Ischia”.

Il difensore scommette comunque sulla pronta risalita del Messina: “In rosa abbiamo tanti giovani validi, come Ferreira e Silvestri. Ed anche Corona pur giocando poco è il nostro capocannoniere ed il nostro faro. In questi mesi abbiamo seminato tanto, speriamo di raccogliere presto i frutti. Uniti ce la faremo”.

 

Serie D – Due Torri ed Agropoli aprono il 2014 con un pari

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Prima giornata di ritorno per il Girone I della Serie D con Due Torri ed Agropoli che si dividono la posta in palio con l’undici siciliano che deve recriminare per una vittoria che sfugge ormai da due mesi.

Sfida equilibrata ed agonisticamente combattuta quella del “Vasi”, disputata sotto una pioggia battente. Padroni di casa che infoltiscono la mediana, puntando in avanti sul tandem Ancione-Venuti. L’Agropoli risponde con un 4-3-3, in cui D’Avanzo e Capozzoli supportano il centravanti Tarallo.

D'Avanzo in slalom tra le maglie biancorosse del Due Torri
D’Avanzo in slalom tra le maglie biancorosse del Due Torri

Primi spunti di cronaca con una conclusione di Treppiedi dal limite deboli così come quelle di D’Avanzo e Florio, la prima da fuori area e la seconda dall’altezza del dischetto.

L’inerzia della gara si sblocca al 27′ quando il Due Torri sblocca il risultato: apertura di Lo Nigro versa la corsia di sinistra del fronte d’attacco con capitan Peppe Guido che punta Amendola e s’incunea in area, e con un preciso pallonetto supera l’estremo Capotosto in uscita.

Sulle ali dell’entusiasmo l’undici di casa sfiora in due occasioni il raddoppio prima del riposo con Ancione e poi con una volèe di Scolaro sugli sviluppi di un corner, in entrambi i casi i palloni si spengono sul fondo.

Prima del riposo, doppia finta di Venuti e conclusione dal limite fuori di poco, e prima reazione dell’Agropoli con uno scambio nel stretto tra D’Avanzo e Tarallo, con l’attento Di Dio che anticipa il fantasista campano.

100_3321Altro tenore la ripresa che si apre con una pericola conclusione in diagonale da dentro l’area di D’Avanzo, con il tiro smorzato da un avversario che si perde sul fondo. Il numero dieci ci riprova ancora su punizione dal limite su cui risponde Di Dio che con un riflesso devia sopra la traversa, e poi con una serpentina con tiro finale debole.

Il Due Torri ha l’occasione del raddoppio con il romeno Bica Badan il cui diagonale da dentro l’area è ribattuto in modo provvidenziale dal corpo di un difensore che s’immola per murare la conclusione.

Dal gol fallito al gol subito, al 75′ arriva l’1-1 ospite che porta la firma di Tarallo (bomber formatosi nel settore giovanile del Bari) che brucia il proprio marcatore e gira alle spalle di Di Dio un cross di D’Avanzo.

Passano due minuti e Guido potrebbe riportare in vantaggio i padroni di casa, ma il centrocampista a tu per tu con l’estremo Capotosto si lascia ipnotizzare calciando troppo debolmente nel tentativo di piazzare la palla con un colpo elegante.

Il finale si chiude senza grandi emozioni per un pari giusto che consente ad entrambe le squadre di muovere le rispettive classifiche con l’Agropoli ora a quota 27, e il Due Torri a 20 punti. Per l’undici pirainese d’obbligo cambiare passo anche per rispondere sul campo ai risultati ottenuti dalle rivali della bassa classifica.

Tabellino:

Due Torri-Agropoli 1-1

Marcatori: Guido (DT) al 27′, Tarallo (A) al 75′;

Due Torri (3-5-2) – Di Dio – Tricamo [93], Librizzi, Fantino [95] – Bica Badan, Scolaro [94] (dall’88’ Traviglia [94]), Lo Nigro, Treppiedi [94] (dal 69′ Tchetchoua [94]), Guido – Venuti (dal 71′ Butera [94]), Ancione; A disp.: D’Agati [94], Zappalà, Calafiore [95], Duro [96], Lena [96], Scaffidi [96]; Allenatore: Antonio Alacqua.

Agropoli (4-3-3) – Capotosto [94] – Amendola [95], Panini, Scognamiglio, Guarro – Giraldi, Platone (dal 61′ Ragosta), Florio [93] – D´Avanzo, Tarallo, Capozzoli [95] (dal 64′ Staiano [94]); A disp.: Carezza [95], Cozzolino [96], Landolfi, Maisto, Napoli [96]; Allenatore: Renzo Chiappa (Egidio Pierozzi squalificato).

Arbitro: Enrico Leo della sezione di Roma 2; Assistenti: Michele Gerbino di Acireale e Luigi Runza di Siracusa;

Note – Ammoniti: Florio (A), Treppiedi, Librizzi, Fantino (DT); Corner: 7-4; Spettatori: 500 circa; Recuperi: 1′ pt e 4′ st.;

La Mia Basket Messina fa suo il derby con la Nuova Agatirno grazie ad una bella prova di squadra

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La palla a due del derby Mia BAsket-Agatirno
La palla a due del derby Mia Basket-Agatirno

La Mia Basket Messina inizia il 2014 con una vittoria. Al PalaTracuzzi la giovane formazione allenata da Massimo Sigillo conquista il secondo successo in campionato superando per 74-54 la Nuova Agatirno grazie ad una convincete prova di squadra. In un sol colpo, i messinesi riscattano la brutta prestazione di Licata e la sconfitta subita nel match di andata contro la squadra orlandina.
E’ stata una gara combattuta soprattutto nel primo tempo, tanto equilibrio in campo fra due squadre giovani e desiderose di conquistare la posta in palio. Agatirno senza Busco, la Mia deve rinunciare ancora ad Alessandro Gulletta e presenta sul parquet Casile, Cucinotta, Marabello, Bellomo e Davide Gulletta. Coach Franza risponde col quintetto con Cordici, Strati, Randazzo, Giuliano e Spampinato.
L’Inizio è tutto della Mia che con Marabello e Casile si porta sul 4-0, Strati e Randazzo dalla lunetta riportano in parità il match. Marabello ha un ottimo impatto con la gara, si muove bene sotto canestro, realizza il nuovo vantaggio e va a segno anche dopo il pari di Cordici. Davide Gulletta dalla media porta i suoi sul 10-6 e costringe la panchina ospite a ricorrere al time out. Dopo il doppio errore ai liberi di Gulletta, Spampinato mette altri due punti per gli ospiti, ma Bellomo in velocità inventa un canestro incredibile per il nuovo +4 per la Mia che commette un errore imperdonabile in difesa, Munastra ringrazia e segna. Casile ruba palla a centrocampo e si invola a canestro, viene fermato fallosamente da Strati, per l’arbitro si tratta di antisportivo. Coach Franza non ci sta e si fa sentire, la gara diventa nervosa, la Mia non capitalizza al massimo i viaggi in lunetta, Casile e Cordaro fanno 1/2, Spampinato addirittura li sbaglia entrambi, sul 15-10 Ettaro in sospensione mette il canestro che chiude il primo parziale (15-12).

Mia-Basket-CefalùAl ritorno in campo l’Agatirno appare più reattiva, Munastra approfitta dell’ennesimo regalo della difesa di casa per andare a segno, Pappalardo da sotto regala il primo vantaggio ai suoi (15-16), ma ci pensa Bonfiglio con una tripla centrale a riportare avanti la Mia. Dopo il libero realizzato da Munastra, Postorino segna dalla media distanza, Strati mette altri due punti, ma poi commette il suo terzo fallo personale. La squadra di Sigillo trova buone soluzioni al tiro con Bellomo gran suggeritore, Casile dall’angolo azzecca la tripla del 23-19. Munastra da grande opportunista ruba palla e va a segnare, si conquista anche un fallo ma non mette l’aggiuntivo. Padroni di casa in difficoltà, puniti dalla triplona di Randazzo, subiscono un gioco da tre firmato da Giuliano per il 23-27. Un libero di Minutoli e la penetrazione di Cucinotta, riportano a -1 la Mia, ma ancora Randazzo mette la bomba del +4. Casile si conferma uno dei più positivi, si guadagna quattro liberi, ne realizza tre e fissa il risultato sul 29-30 al riposo lungo.
La terza frazione è di netta marca messinese, la regia di Bellomo è preziosa per la Mia, ma questa volta anche la mira dei tiratori è nettamente più precisa che in altre occasioni. Le incursioni del giovane play e gli scarichi per i compagni sono il motivo predominante del match, così Cucinotta può centrare per ben due volte la retina dall’arco, realizzando due triple che proiettano sul +5 la squadra di Sigillo. Spampinato, da sotto, realizza ma non mette l’aggiuntivo per il fallo di Minutoli. Dall’altra parte Bellomo si mette in proprio e, prima realizza in bella penetrazione con cambio di mano, poi si ripete subendo l’antisportivo di Randazzo fra le proteste degli ospiti, ma sbaglia l’aggiuntivo. Bonfiglio realizza i liberi e sul possesso successivo Marabello va ancora a bersaglio per il primo vantaggio in doppia cifra della Mia (43-32).

Un primo piano di Francesco Casile (Mia), autore di 15 punti
Un primo piano di Francesco Casile (Mia), autore di 15 punti

Munastra in penetrazione spezza la supremazia dei padroni di casa che ancora con Bellomo vanno a canestro. Gli ospiti si fanno irretire dai fischi arbitrali, arriva il tecnico alla panchina ma frutta un solo punto per la Mia che sul possesso piazza la tripla dall’angolo con Casile ancora assistito da Bellomo (49-34). Gara molto fallosa, tanto lavoro ber gli arbitri, si segna quasi solo dalla linea della carità. Randazzo è il più positivo per i paladini, dall’altra parte anche Bonfiglio sbaglia poco ai liberi. Al 30’ la Mia chiude avanti di 16 punti (56-40).
Nell’ultimo parziale Renato Franza ordina il pressing alto ai suoi, il risultato però non è dei migliori, ne fanno le spese Strati e Crisà, fuori per 5 falli. Tanto nervosismo in campo, Bonfiglio si procura 3 liberi, ne realizza 2. Al canestro di Ettaro risponde Cucinotta, alla tripla di Randazzo replica Bonfiglio, liberato al tiro da Bellomo in versione assist-man che si ripete a favore di Ciccio Casile (tripla dall’angolo). La gara è nettamente nelle mani dei peloritani che devono soltanto amministrare il vantaggio di 21 punti sul 66-45. Cosa che riesce bene al quintetto peloritano, il tempo residuo permette a Bonfiglio e Randazzo (i migliori realizzatori della serata) a rimpinguare il bottino personale, a segno anche i giovanissimi Mazzullo per la mia e Ferrarotto pel l’Agatirno che fissano il risultato finale sul 75-54.

A fine gara felicissimo il presidente della Mia Basket, Sasà Germanà: “Abbiamo giocato una bella partita, ma potevamo fare anche di meglio. Giocavamo contro una squadra altrettanto giovane che qualche settimana fa era riuscita nell’impresa di vincere a San Filippo del Mela, ma i nostri ragazzi sono stati bravi a limitarli. Merito di una buona difesa collettiva e della bella prova di Casile e Marabello, bene anche Bonfiglio e Bellomo, che ha giocato molto per la squadra dispensando tanti assist per i compagni. Siamo stati bravi a non mollare nel secondo quarto, quando l’Agatirno aveva preso un vantaggio di quattro punti, abbiamo messo in campo la giusta mentalità. Sono contento per i ragazzi, meritavano di iniziare l’anno con una bella vittoria che fa molto morale, ma anche per la loro prestazione, soprattutto dopo la brutta sconfitta subita a Licata”.

Mia Basket Messina – Nuova Agatirno Capo d’Orlando  75-54

Parziali: 15-12; 29-30; 56-40; 75-54
Mia Basket Messina: Bartilotti, Casile 15, Cordaro 1, Bonfiglio 22, Postorino 2, Minutoli 1, Cucinotta 10, Mazzullo 2, Marabello 10, Bellomo 10, Gulletta D. 2, Caruso n.e.. Allenatore: Massimo Sigillo.
Nuova Agatirno: Galipò, Cordici 2, Strati 4, Crisà, Ettaro 4, Sindoni 1, Randazzo 21, Giuliano 4, Munastra 9, Spampinato 4, Pappalardo 2, Ferrarotto 3. Allenatore: Renato Franza.
Arbitri: Russo e Perrone di Trapani.
Note: usciti per cinque falli: Strati, Crisà e Munastra.

La guardia dell'Agatirno Luca Munastra
La guardia dell’Agatirno Luca Munastra

L’Ottica Sottile Barcellona prosegue la sua avventura in Coppa Sicila

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Vittoria al tie-break per i barcellonesi che infliggono la seconda sconfitta stagionale allo Sport Volley Brolo e lo estromettono dalla massima competizione regionale.

Inizia con un successo di prestigio il nuovo anno in casa Morgan Barcellona. All’Aia Scarpaci, a cadere sono stati questa volta i ragazzi dello Sport Volley Brolo, allenati dal Prof. Ricciardello, che hanno ceduto la qualificazione a Crisafulli e compagni dopo 5, tiratissimi, set.

Al fischio a scendere in campo per la squadra di casa sono gli schiacciatori Marchetta e Rotundo, i centrali Mazzeo e Crisafulli, e la diagona opposto palleggiatore composta da Trifilò e da Di Lorenzo, con Catania libero. Dall’altra parte il Brolo invece risponde con Antonio Ricciardello (ricordiamo 1 coppa Italia e oltre 6 anni di presenze in serie A1) e Valerio Scollo schiacciatori, Clemente e Bruno centrali, Tranchida opposto e l’altroRicciardello (Peppe) palleggiatore, con Mastrolembo libero.

Ottica Sottile Barcellona
Ottica Sottile Barcellona

Sin dalle prime fasi l’equilibrio la fa da padrone e si intuisce quasi immediatamente che l’epilogo della gara potrebbe potenzialmente essere rinviato al quinto set, così come alla fine sarà. Nel finale del primo parziale, infatti, sarà Tranchida da posto 2 a interrompere (sul 22-22) l’equilibrio ed a far conquistare ai suoi (23-25) il primo atto del match.
Di tutt’altro tenore, è viceversa, il secondo set, in cui scendono in campo gli stessi atleti schierati nella prima parte dell’incontro. Parte a razzo Barcellona, con un parziale che praticamente chiude già in partenza la disputa. Il break di 7-0 costringe immediatamente al time-out il Prof. Ricciardello, ma la musica cambia ben poco: Crisafulli al servizio mette in crisi la ricezione avversaria, mentre in cabina di regia un Di Lorenzo in forma smagliante distribuisce in maniera chirurgica palloni ai propri compagni. Emblematico il 25-11 con cui si archivia la pratica e si va al nuovo cambio campo.
Dopo la batosta subita, Brolo non ci sta a fare il ruolo di vittima sacrificale, e così nel terzo atto della gara assistiamo nuovamente al palpitante ed equilibrato incontro che, anche questa volta, si deciderà soltanto nelle fasi finali del set, grazie, soprattutto, alla grossa mole di palloni messi a terra dai fratelli Ricciardello.
Identico anche lo spartito del quarto parziale, dove il gioco di squadra dei ragazzi guidati da Enza Torre ha però la meglio sulla verve dei fratelli Ricciardello. In un crescendo di attacchi e difese, con un Catania in forma smagliante, e con La Macchia sempre pronto a dare il suo fondamentale apporto in fase di ricostruzione, Barcellona impatta nuovamente l’incontro, rinviando l’epilogo della gara al tie-break, tra il giubilo dei sempre più numerosi e rumorosi tifosi che gremiscono settimanalmente l’Aia Scarpaci.
Emozioni su emozioni, tanto per non smentire il copione della partita, nel quinto ed ultimo set, in cui l’Ottica Sottile prende in mano immediatamente le operazioni di gioco. Brolo tenta la rimonta, effettua l’aggancio sul 13-13, ma cede in volata, subendo la seconda sconfitta stagionale.

Trifilò (Ottica Sottile Barcellona)
Trifilò (Ottica Sottile Barcellona)

15-13 il risultato finale per i padroni di casa che così continuano nel loro periodo di grazia, conquistando l’accesso ai quarti di finale della massima manifestazione regionale. Presumibilmente l’Ottica Sottile, stando a quanto comunicato in fase di indizione, dovrebbe incontrare, in trasferta ed in data da stabilire, la formazione del Terrasini.
Quello che continua a piacere, è la grinta, lo spirito di gruppo di questa squadra, che dalle difficoltà riesce sempre a risollevarsi facendo quadrato e riuscendo quasi sempre a ritrovare stimoli e concentrazione per condurre in porto la gara. Come già detto, oltre a Di Lorenzo, Catania e La Macchia, da sottolineare ancora una volta l’apporto dei soliti Accetta, Trifilò e Mazzeo, sempre pronti quando chiamati in causa.
Dopo la coppa, si è pronti a riprendere in campionato. Domenica 12 gennaio alle ore 18, nuovamente presso l’Aia Scarpaci, l’Ottica Sottile affronterà l’Aquila Bronte, formazione che naviga a centro classifica, composta da molti degli elementi che lo scorso anno militivano nel campionato Nazionale di Serie B2. Sarà fondamentale non mollare la concentrazione per far si che la classifica continui a sorridere ai ragazzi del Presidente Fazio.

OTTICA SOTTILE BARCELLONA – SPORT VOLLEY BROLO 3-2

Ottica Sottile BarcellonaSport Volley Brolo 3-2 (23-25, 25-11, 23-25, 25-23, 15-13)

Ottica Sottile: Mazzeo, Marchetta, Rotundo, Trifilò, Di Lorenzo, Crisafulli, Saitta, Imbesi, Biondo, La Macchia, Accetta, Catania(L). All. Torre

Sport Volley Brolo: Beano, Bruno, Clemente, Mangano, Ricciardello A.,Ricciardello G., Scollo, Siragusano F., Tranchida, Vinciullo, Vivaldi, Mastrolembo (L). All. Ricciardello C.

Arbitri: Scinelli e Visalli

Aversa e Matera blindano Orlando e Lauria. Il Messina virerà su altri obiettivi

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ENZ_8173Dopo avere definito le prime operazioni di mercato il Messina è al lavoro per rinforzare ulteriormente il proprio organico. Fin qui la tranche invernale di calcio-mercato ha regalato sei partenze (Guadalupi, Gherardi, Guilana, Piovi, Scoponi, Di Stefano) e tre arrivi. Il difensore centrale Enrico Pepe ha già fatto il suo positivo esordio ad Ischia, confermando le qualità che non a caso hanno portato il Chievo a riscattarne la metà del cartellino. Uno scampolo di gara poco fortunato per Caturano, in possesso comunque di buone doti fisiche al cospetto della rapidità che rappresenta comunque una delle sue principali doti. La punta arrivata in prestito dalla Casertana non sarà disponibile però domenica con il Tuttocuoio per via di una squalifica originata principalmente dai cartellini gialli portati in dote dalla Campania. C’è attesa per il possibile esordio di Franco, altro “gioiellino” del vivaio del Chievo, che lo aveva girato in precedenza alla Paganese di Grassadonia. Interditore di centrocampo di grande quantità, nonostante la giovane età, rappresenta quindi un valido alter ego di Bucolo ed un’ottima opzione per un reparto che ha recuperato Maiorano e può fare affidamento anche su Simonetti.ENZ_8249

Sul fronte delle possibili entrate, è arrivato intanto da Aversa un secco no per gli attaccanti Luca Orlando, classe 1990, e per il più esperto Salvatore Galizia (’79), che d’altronde stanno giocando con grande continuità nella formazione allenata dall’ex tecnico del Messina Nello Di Costanzo. Un po’ come era avvenuto con i pari ruolo Neglia e Tortori, dichiarati incedibili dal Melfi, che pure avrebbe gradito l’eventuale contropartita tecnica rappresentata dal difensore Alessio De Bode, che potrebbe trovare meno spazio dopo l’acquisto di Pepe. L’Aversa Normanna punta peraltro a rinforzarsi, per non lasciare nulla di intentato nella complicata rincorsa ad una delle prime otto posizioni. Già ufficializzato l’innesto del centrocampista esterno Federico Comini, argentino con esperienze ad Avellino, Aprilia ed Andria, è stato programmato qualche altro movimento in entrata.

Anche il Matera non sembra propenso a privarsi di Fabio Lauria (’86) e Domenico Girardi (’85), affiancati al Messina nei giorni scorsi. I lucani sono impegnati nella difficile rincorsa alla prossima serie C unica in un girone particolarmente equilibrato, guidato fin qui dalla Turris e dal Marcianise, in cui milita l’ex Città di Messina Nicola Citro, autore peraltro di ben 12 reti in 17 gare. Ad annunciare che non intende privarsi di Lauria e Girardi, che pure stanno trovando poco spazio in una rosa puntellata con l’arrivo di Picci, ex Brescia e Barletta, è stato il presidente Saverio Columella. La sconfitta con la Mariano Keller è costata peraltro la panchina a Toma e con il suo successore, Cosco, non è escluso che il loro minutaggio possa aumentare.ENZ_8082

I peloritani dovranno quindi orientarsi su altri obiettivi, magari concentrandosi ancora su altri calciatori sulle cui doti possa garantire Grassadonia, autentico direttore sportivo aggiunto in queste prime settimane di mercato, con ampi poteri affidati direttamente dal patron Pietro Lo Monaco, solitamente poco propenso a delegare.

 

Il Ganzirri riparte con un poker

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L'ASP Ganzirri
L’ASP Ganzirri

All’esordio nel 2014 l’ASP Ganzirri centra la terza vittoria in trasferta nel campionato di Serie C regionale, piegando 4-1 il fanalino di coda Atletico Ragusa. La squadra dei laghi raggiunge così al quarto posto lo Zafferana, reduce dal pareggio interno contro il Diana Comiso. Le rivierasche, nonostante le assenze e uno stato di forma non ottimale, hanno comunque ben controllato il match, con un punteggio che avrebbe potuto essere più ampio date le numerose occasioni da rete create. Andando alla cronaca della partita, dopo l’iniziale fase di studio, l’ASP Ganzirri va in vantaggio con Maria Famà. Galvanizzate dal gol, le ragazze di mister Drago aumentano il forcing nella metà campo locale e poco dopo raddoppiano con la solita Adriana Ansaldo. Si va negli spogliatoi con il parziale di 2-0.

Nel secondo tempo la terza rete delle messinesi siglata dal neo acquisto Alessandra Granei, ingaggiata a dicembre dalle concittadine dell’ASD Atene, abile a spedire in rete a tu per tu con il portiere ibleo. Dopo pochi minuti, in modo rocambolesco e con la retroguardia ospite impreparata, arriva su calcio di punizione la rete dell’Atletico Ragusa. Le locali sembrano prendere coraggio e tentano in alcune occasioni l’assalto alla porta avversaria, difesa efficacemente da Rosa Cacciola, subentrata nella ripresa ad Adriana Caristi. Poco prima del fischio finale c’è anche spazio per una Mariaylenia Luttino in grande spolvero, che blinda definitivamente il risultato in favore dell’ASP Ganzirri, realizzando il 4-1.

Alessandra Granei
Alessandra Granei

Queste le parole di Alessandra Granei a fine gara: “Son contenta di avere esordito con un gol. Consapevole di aver lasciato un bel gruppo di ragazze e di amiche, mi sono comunque inserita alla perfezione con le mie nuove compagne del Ganzirri. Anche mister Drago mi ha fatto sentire parte integrante della squadra fin dai primi allenamenti. Ho avuto gli stimoli per poter dare il giusto contributo e ricambiare così la fiducia che il presidente Nicola Famà ha dimostrato nei miei confronti. Insomma non posso che dire di avere iniziato questa esperienza nel migliore dei modi”.

Il prossimo turno vedrà la squadra dei laghi impegnata contro le palermitane dell’Atletico Trappeto: appuntamento domenica 12 gennaio presso l’impianto sportivo “Sporting Under Bridge” di Torre Faro con inizio alle ore 16.

 

Auspicati interventi urgenti per il Marullo di Bisconte e l’ex Gil (VIDEO)

Gli esterni del Marullo di Bisconte
Gli esterni del Marullo di Bisconte

Il Marullo di Bisconte ed il campo d’atletica dell’ex Gil fotografano l’attuale momento dello sport in città. A denunciare ancora una volta le condizioni di assoluto degrado in cui versano le due strutture è il consigliere della terza circoscrizione Alessandro Cacciotto, che auspica un intervento deciso da parte dell’Amministrazione Comunale. L’esponente dell’UDC rimarca come le aspettative sul tema nei confronti del sindaco Renato Accorinti, già professore di educazione fisica, fossero davvero elevate. Il pacifista, da uomo di sport, aveva infatti a più riprese invocato una riqualificazione del Campo Santa Maria, che oggi tra penuria di fondi ed attenzioni resta però una delle tante incompiute cittadine. Accorinti, come il suo predecessore Giuseppe Buzzanca, ha peraltro mantenuto la delega allo sport, ma secondo Cacciotto nei primi mesi del suo mandato non si registrano particolari provvedimenti tanto che il consigliere si chiede se a questo punto non sia più opportuno conferirla ad uno dei componenti della sua Giunta.

Ancora una visuale del Marullo
Ancora una visuale del Marullo

Il campo da calcio di Bisconte è chiuso da settimane, dopo che ignoti si sono appropriati del rame presente all’interno dei pali della pubblica illuminazione e della centralina dell’energia elettrica. Un atto vandalico denunciato peraltro anche dalla nostra testata. Numerose squadre sono state costrette ad arrangiarsi o ad emigrare in altre strutture private con notevoli esborsi economici oltre che innegabili disagi di natura logistica. L’ex Gil è invece una struttura fatiscente, le cui potenzialità non vengono minimamente sfruttate. Nonostante le priorità in città siano sicuramente altre – ammette Cacciotto – Messina non può però trascurare in questo modo lo sport, che riveste peraltro un’importante funzione sociale ed educativa. Cacciotto esorta dunque il primo cittadino a mobilitarsi al più presto.

Appaiono ormai improcrastinabili gli interventi di manutenzione e ripristino dell’impianto di illuminazione del “Marullo” di Bisconte, dal momento che numerose realtà non hanno più potuto sfruttare la struttura per gli allenamenti e la disputa delle gare di campionato. Per incentivare la pratica sportiva appare inoltre indispensabile qualche intervento all’interno dell’ex Gil, una delle pochissime strutture sportive disponibili nel territorio comunale.

Questo il servizio sul tema “Un furto di rame lascia al buio il “Marullo” di Bisconte. Attività sportiva a rischio”

Doppia vittoria del Barcelona al “Trofeo Natale Insieme AICS”

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Finale Atletico Giovanni Paolo II-Ainis (PULCINI)Il “Trofeo Natale Insieme” è terminato con la doppietta di successi del Barcelona e i titoli a Ainis e Atletico Giovanni Paolo II. Alla ben riuscita manifestazione di calcio a 7, organizzata dall’AICS Messina e riservata alle categorie “Primi Calci”, “Pulcini”, “Esordienti” ed “Esordienti Sperimentali”, hanno partecipato, nel periodo delle festività natalizie, ben 30 squadre cittadine in rappresentanza di 13 circoli affiliati all’AICS.

Le quattro finali, disputate nel giorno dell’Epifania sul gommato della palestra di Montepiselli, non hanno tradito le attese, richiamando all’interno dell’impianto di via Gelone il pubblico delle grandi occasioni. Nella prima sfida in programma, gli “Esordienti Sperimentali” dell’Ainis hanno superato ai rigori i mai domi coetanei del Barcelona (5-4), dopo che i tempi regolamentari si era chiusi a reti inviolate. Il Barcelona si è immediatamente rifatto con gli “Esordienti”, battendo di misura (2-1) il Ronnie. Equilibrato e dall’esito incerto fino al triplice fischio è stato anche il match conclusivo dei “Pulcini”, che ha visto esultare l’Atletico Giovanni Paolo II del presidente Giuseppe Bonzeri contro l’Ainis (1-0), grazie ad un gol realizzato negli ultimi palpitanti minuti. Netta affermazione, infine, nei “Primi Calci” del Barcelona ai danni del Football 24 (6-1). Premazione con Marco Crimi

Hanno assistito, tra gli altri, agli ultimi incontri del torneo e presenziato poi alla tradizionale premiazione: Marco Crimi, centrocampista messinese del Latina e protagonista con la Nazionale Under 21 dell’argento agli Europei in Israele, che ha distribuito autografi e tanti preziosi consigli ai baby calciatori, l’ex capitano del Messina Carmine Coppola, il consigliere comunale Libero Gioveni, il consigliere della III Circoscrizione Alessandro Cacciotto e Angelino Alessandro, grande conoscitore dei settori giovanili.