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World League, l’Italia piega la Slovacchia. Giacoppo tra i protagonisti

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Massimo Giacoppo
Massimo Giacoppo

L‘Italia batte la Slovacchia 12-5 a Bergamo, per la terza giornata del girone C europeo di World League, e mantiene il passo del Montenegro che sconfigge la Germania 13-10. Dopo un primo tempo a ritmi lenti, gli azzurri crescono raggiungendo il 7-2 a inizio terza frazione. Buone prestazioni di capitan Aicardi, miglior marcatore dell’incontro con 4 reti, Nora, autore di una tripletta, Figlioli, doppietta, e di Del Lungo, imperfetto solo in un’occasione. La difesa ha concesso poco, commettendo cinque falli gravi, mentre l’attacco necessita sicuramente di più tempo per perfezionare i tempi di gioco. “Non intendo giudicare la prestazione in base al risultato – spiega il cittì Campagna ai microfoni di Rai Sport 2 che ha trasmesso in diretta la partita – Non mi lascerò incantare dal risultato finale, né deprimere dal primo tempo che i ragazzi hanno giocato molto contratti. La partita con la Slovacchia rappresenta un test di un ampio percorso di un gruppo che deve crescere mirando all’eccellenza. Dobbiamo innalzare la qualità tecnica e fisica inserendo gradualmente giovani che garantiscano continuità. Partiamo da un gruppo di 25-26 giocatori che filtreremo col tempo, soprattutto in vista del biennio 2015-2016 con Mondiali ed Olimpiadi. E’ un percorso bello e affascinante”.

Italia-Slovacchia 12-5 tabellino

Italia: Del Lungo, Renzuto Iodice, Nicholas Presciutti 1, Figlioli 2 (1 rig.), Fondelli 1, Coppoli, Giacoppo, Nora 3, Di Fulvio 1, Damonte, Aicardi (C) 4, Bianco, Vassallo. All. Campagna.

Slovacchia: Kozmer, Famera 3 (1 rig.), Zatovic, Hrosik (C), Durik 1, Janicek, Seman 1, Tkac, Bielik, Gyurcsi, Kratochvil, Bruder, Hoferica. All. Sirotny.

Arbitri: Putnikovic (Srb) e Savinovic (Cro).

Delegato: Gianni Lonzi (Ita).

Note: parziali 1-1, 3-1, 4-2, 4-1. Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 3/6 + un rigore, Slovacchia 2/3 + un rigore. Hoferica (S) in porta nel quarto tempo. in tribuna Busilacchi, Dolce, Valentino. Tra il secondo e terzo tempo esibizione del nuoto sincronizzato della Bergamo Nuoto. Spettatori 1200 circa.

CRONACA. La partita si apre con quattro falli contro e l’espulsione temporanea di Bruder che Di Fulvio spreca da posizione favorevole. La Slovacchia non arriva al tiro nei primi quattro minuti; mentre una controfuga di Damonte, dai propri cinque metri, è salvata con la testa da Kozmer. Gli azzurri sprecano anche la seconda superiorità numerica ed appaiono piuttosto confusi: è evidente che i meccanismi sono in piena costruzione. Al sesto minuto Figlioli colpisce la parte bassa della traversa dai cinque metri e ci prova anche Damonte dal perimetro ma senza convinzione. A meno 1′ la Slovacchia fruisce della prima superiorità numerica e non sbaglia. Realizza Famera dopo uno scambio a quattro braccia. Replica immediatamente Nora con l’uomo in più.

Il secondo tempo si apre con una controfuga da manuale: Di Fulvio lancia Giacoppo che finta la conclusione e serve Nora per il 2-1 a porta vuota. Ma la Slovacchia pareggia subito con Durik che sfrutta la seconda superiorità numerica. I ritmi restano lenti. La difesa slovacca oppone fisico e attenzione, ma nulla può sulla girata di Aicardi ai due metri, servito da Di Fulvio, per il 3-2, e sulla botta di Figlioli a chiusura della quarta superiorità numerica per il 4-2 di metà partita.

A inizio terzo tempo l’Italia allunga. Tutto in due minuti. Figlioli propizia il rigore procurato da Di Fulvio e lo trasforma; Aicardi si gira dal centro scartando anche il portiere: 6-2. Il break e la buona prestazione di Del Lungo mortificano più del giusto la Slovacchia che non segna dall’inizio del secondo tempo e subisce il 7-2 di Nora, autore di una tripletta. Sotto di 5 gol la Slovacchia ha un sussulto di orgoglio ed accorcia due volte con Famera, dal posizione centrale e su rigore. Nel mezzo l’8-3 di Fondelli.

In apertura di quarto tempo la Slovacchia accorcia ulteriormente con Seman (5-8), ma Aicardi segna in controfuga e Nicholas Presciutti induce all’errore il portiere per il nuovo +5 (10-5). Nel finale gli azzurri raggiungono il massimo vantaggio con Di Fulvio per il 3/6 in superiorità numerica e con Aicardi, autore del 12-5 e miglior marcatore dell’incontro con quattro reti.

Classifica girone C: Montenegro 9, Italia 6, Germania 3, Slovacchia 0.

La vice capolista Licata piega di un punto l’Amatori Messina piombata in una profonda crisi di risultati

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Un timeo out dell'Amatori Messina
Un timeo out dell’Amatori Messina

Nella quarta giornata di ritorno del campionato di serie C Regionale la Studentesca Licata risponde alla vittoria della capolista Minibasket Milazzo centrando il successo in casa dell’Amatori Messina e continuando così a tallonare in graduatoria la prima posizione occupata dai mamertini, che vantano la vittoria nello scontro diretto. Gara equilibrata e decisa in volata quella andata in scena sul parquet del Pala Tracuzzi come testimoniato dal punteggio finale di 57-58 che sorride agli uomini del tecnico messinese Castorina. L’Amatori di coach Mario Maggio ha profuso il massimo impegno recuperando nell’ultimo quarto uno svantaggio in doppia cifra ma nulla ha potuto nel finale vedendo così allungarsi la striscia di sconfitte consecutive, arrivata a quota cinque con l’ultimo successo datato primo dicembre. Sfida dai due volti con la seconda della classe Licata, che non poteva contare sull’apporto del playmaker argentino Beto Manzo, in distinta ma che non ha messo piede sul parquet, che guidava l’incontro per tre quarti prima di registrare la generosa rimonta da parte del team nero arancio fermatasi proprio sul più bello.

Un primo piano di Gabriele Adorno, autore di 20 punti
Un primo piano di Gabriele Adorno, autore di 20 punti

Messina invece era ancora alle prese con l‘assenza di Arrigo ma rispetto a sette giorni fa recuperava la preziosa regia di Adorno (alla fine miglior marcatore di squadra con 20 punti). Il primo tempo si caratterizzava per le basse percentuali al tiro delle due squadre, si registravano diversi errori ed alla pausa lunga gli ospiti potevano condurre con cinque punti di margine (22-27). Ottimo l’apporto dell’ex Comiso Savarese, autore di 25 punti oltre alla consueta esperienza sotto canestro di Pozzo (11). Sul fronte opposto i punti arrivavano da capitan Centorrino (12), da un Restuccia sempre più nel vivo del gioco (11) e dal giovanissimo Maggio (8). La svolta del match sembrava arrivare nel terzo quarto con la Studentesca che costruiva il primo vantaggio in doppia cifra della serata arrivando sul 39-49 del 30’ ma pur tra mille difficoltà l’Amatori non alzava bandiera bianca e con un contro parziale di 18-9 riapriva la gara risalendo fino al meno uno prima di dover incamerare una nuova sconfitta interna beffarda dopo quella ben più pesante del girone d’andata con la Virtus Trapani.

L'Amatori Messina in difesa
L’Amatori Messina in difesa

La squadra dello Stretto cercherà d’interrompere la crisi di risultati che l’ha inghiottita nel prossimo turno in programma sabato al PalaFantozzi nel derby con la Nuova Agatirno Capo d’Orlando, squadra appaiata in classifica ai peloritani a quota otto punti.

Amatori Messina-Licata 57-58
Parziali: 12-16; 22-27 (10-11); 39-49 (17-22); 57-58 (18-9)
Amatori Messina: Adorno 20, Centorrino 12, Maggio 8, Pistorino 2, Irrera, Mondello 3, Restuccia 11, Casablanca ne, Romano ne, Valitri 1, Sciliberto ne, Amato. All: Maggio
Licata: Pozzo 11, Di Rosa ne, De Caro, La Marca 6, Savarese 25, Iacona 2, Falanga 3, Abela 3, Manzo ne, Manattini 8. All: Castorina
Arbitri: Fichera e Barbagallo

La classifica: Milazzo 24 punti; Licata 22; FP Sport 20; Cefalù 18; Cocuzza 16; Amatori e Agatirno 8; Trapani 6; Mia Basket e Paceco 4.

Il roster della Studentesca Licata
Il roster della Studentesca Licata

San Matteo Messina in scioltezza contro la Lazur Catania. Le peloritane ritrovano il primo posto

Antonio Musolino (San Matteo) parla alla squadra
Antonio Musolino (San Matteo) parla alla squadra

Comincia nel migliore dei modi il 2014 del San Matteo Messina ritornato in campo dopo le lunghe soste per le festività natalizie. Le ragazze del presidente Pierluigi Mollica nella terza giornata del girone di ritorno del massimo campionato regionale femminile prevalgono senza grossi affanni sulle rivali della Lazur Catania al termine di quaranta minuti che hanno visto le biancorosse sempre in testa nel punteggio. E’ apparso netto il divario tecnico tra le due formazioni, reso peraltro più evidente dalla prestazione sottotono delle ragazze di coach Catanzaro apparse poco incisive in attacco e poco combattive in difesa. Nonostante la prova non brillante della fuoriclasse argentina Kramer, atleta che merita palcoscenici ben più importanti rispetto al campionato di serie B, le ragazze messinesi di coach Musolino hanno messo in campo corsa ed aggressività superiori rispetto alle avversarie che sono rimaste in partita solo nel primo quarto, fino al punteggio di 12-11, poi è arrivata la decisa accelerazione delle ragazze di casa che hanno chiuso il primo quarto con un parziale di 9-0 maturato nell’ultimo minuto del tempo col vantaggio in doppia cifra alla prima sirena (23-13 al 10’).

La Lazur Catania
La Lazur Catania

Nel secondo quarto il gioco di squadra collettivo del San Matteo e le giocate della giovane ala Onugha, migliore marcatrice dell’incontro con 17 punti finali, prendono il sopravvento e la Lazùr va all’intervallo doppiata con un pesante passivo di 42-21. Con la partita ormai decisa il terzo quarto si dimostra abbastanza equilibrato (finirà 14 pari) e metterà in evidenza la buona mano della bulgara Gecheva dalla lunga distanza (alla fine 3 su 5 per lei dall’arco dei tre punti), ma il vantaggio da gestire rimane ampio per il San Matteo che guida il punteggio sul 56-35. Nell’ultimo quarto si registrano scelte differenti tra le rispettive panchine con le ragazze del coach etneo Catanzaro, che ha concesso durante tutto il match uno scarso minutaggio alle proprie under che realizzano soltanto sei punti mentre la panchina messinese ruota ben undici elementi e chiude con un sonante margine (68-41 risultato finale). Da sottolineare la prestazione incoraggiante di Raffaele, sempre più nel vivo del gioco del San Matteo.

Grillo (San Matteo) al tiro
Il capitano Simona Grillo (San Matteo) al tiro

A fine gara grande soddisfazione è emersa dal commento del coach peloritano Antonio Musolino con la sua squadra che ritrova il primo posto in coabitazione con la Rainbow Catania, uscita sconfitta dal confronto con Castellammare: “Abbiamo giocato bene, non si può che essere contenti di una prestazione del genere. Siamo riusciti a gestire dall’inizio alla fine la partita con una discreta intensità difensiva e buone percentuali al tiro dalla media. E’ risultato importante inoltre il contributo delle giovanissime che si sono dimostrate all’altezza della situazione. Adesso possiamo preparare nel migliore dei modi la stracittadina con la Rescifina che all’andata ci ha visti primeggiare”.

San Matteo-Lazùr 68-41
Parziali: 23-13; 42-21; 56-35; 68-41
San Matteo Messina: Kramer 9, Onugha 17, Retto 8, Dominguez 3, Certoma’ 2, Polizzi 4, Grillo 10, Raffaele 10, Ingrassia 3, Cosenza, Rabe 2. All: Musolino
Lazur Catania: Spata 2, Miceli, Licciardello G. 2, Bruni 1, Gecheva 13, Messina 1, Condarelli 7, Buscema, De Lucia 5, Hristova 10. All: Catanzaro
Arbitri: Fichera e Barbagallo di Catania

La classifica: Rainbow Catania e San Matteo 12 punti; Nova Castellammare 10; Rescifina 8; Stella Palermo 4; Lazur Catania 2.

Kramer (San Matteo) conclude a canestro
Kramer (San Matteo) conclude a canestro

Serie C femminile: passo falso esterno dell’Atene

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TizianaImpoco2Giornata amara per l’Atene. La trasferta di Comiso contro il Diana Calcio si è rivelata fatale per le ragazze del presidente Salvatore Mangano ed il match è stato caratterizzato da scelte arbitrali discutibili, che secondo le messinesi ne hanno pesantemente condizionato l’andamento.

La squadra allenata da Tiziana Impoco vinceva, infatti, per 3 reti a 0, dominando i primi 20 minuti della sfida e subito dopo, da parte delle padrone di casa è subentrato un atteggiamento dettato dal nervosismo che, accompagnato da alcuni episodi, hanno inevitabilmente inasprito il prosieguo della partita, conclusasi con il risultato di 5 a 3 per le ragusane. La stessa Impoco, nel commentare con rammarico la sconfitta, ha affermato: “abbiamo sicuramente subito numerose decisioni arbitrali che ci hanno penalizzato ed hanno condizionato inevitabilmente il risultato. Sono orgogliosa, comunque, dell’atteggiamento in campo e fuori delle ragazze, che si sono sempre distinte per la loro correttezza e sportività. Torniamo dalla trasferta di Comiso a testa alta, anche perché abbiamo dimostrato il nostro valore e sono certa che già dalla prossima partita ci riscatteremo”.

Nonostante il passo falso, l’Atene ha mantenuto con 36 punti il terzo posto nella classifica della serie C femminile di calcio a 5, che vede in testa il Futsal P5 (42 punti), seguito dall’Iron Team a 41. Domenica, infine, gara casalinga (inizio ore 17), all’interno dell’impianto sportivo dell’Istituto Ignatianum, con la Nuova Pro Nissa.

 

L’Universitaria Messina si arrende alla De Sisti Acea HC Roma

Nella Semifinale Nazionale di Nepi la squadra messinese cede ai romani per 1 a 5 al termine di una bella prova giocata alla pari, passa anche il Cus Pisa 6 a 4 che la spunta sull’HC Vallelunga.

E’ stata una domenica da ricordare nonostante l’eliminazione dalla Final Eight che si disputerà a Bologna dal 7 al 9 febbraio, per la neo società della Polisportiva Universitaria Messina. Nella semifinale nazionale giocata a Nepi in provincia di Viterbo, la formazione siciliana si è dovuta arrendere alla De Sisti Acea Roma uno dei team più titolati del panorama Nazionale dopo una bella prova.

Polisportiva Universitaria Messina
Polisportiva Universitaria Messina

La De Sisti Acea Roma di Luciano Pepe si è aggiudicata la semifinale decisiva contro Messina per 5 a 1, la partita con il Messina è stata combattuta al di la del risultato finale ed il primo tempo si è concluso solo sul 2 a 0 per i capitolini. L’esperienza e la differenza di livello dei romani è stata determinante ed ha consentito ai ragazzi di Pepe di andare avanti sino al 5 a 0 con le reti su corto messe a segno nella  parte  finale del secondo tempo  dallo spagnolo Pato Mogiano. A 4’ dalla fine il siciliano Mure ha realizzato la meritata  rete della bandiera per il Messina. Nell’altra semifinale il Cus Pisa ha superato, non senza fatica, il Vallelunga per 6 a 4. Nella finale per il terzo e quarto posto, i messinesi sono stati sconfitti per 5-4 dal HC Vallelunga, a causa di una rete realizzata sul fil di sirena, quando ormai erano proiettati ai tempi supplementari.

Una fase del match fra la Polisportiva Universitaria Messina e la De Sisti Roma
Una fase del match fra la Polisportiva Universitaria Messina e la De Sisti Roma

“La nostra qualificazione lo sapevamo era difficile – dice il coach Antonio Spignolo – abbiamo commesso troppi errori in fase realizzativa, specie con i tiri su corto ben 6. Paghiamo, certamente, la mancanza di test veramente attendibili vista la totale indifferenza che le squadre del sud Italia praticano verso una disciplina come l’Indoor che invece da sempre nella città di Messina è stata attenzionata. Sono comunque contento perché i ragazzi hanno dato tutto, peccato per esserci lasciato sfuggire all’ultimo secondo la possibilità di andare a fare i supplementari con l’HC Vallelunga avendo incassato il 5 a 4 finale dopo una gara giocata sempre sul filo dell’equlibrio”.

Risultati: Semifinale 1: PU Messina – De Sisti Acea Roma 1-5

Semifinale  2:  HC Vallelunga – Cus Pisa                 4-6

Finale 1/2 posto De Sisti Acea Roma– Cus Pisa      6-4

Finale 3/4  posto HC Vallelunga – PU Messina        5-4

Grassadonia a colloquio con Fabiani: ennesimo affondo per Ginestra, piace anche Siniscalchi

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L'attaccante della Salernitana Ciro Ginestra
L’attaccante della Salernitana Ciro Ginestra

Per la terza volta in poche settimane l’ACR è tornato a sondare il terreno in casa Salernitana. L’approdo in Campania dell’ex direttore sportivo del FC Messina, Angelo Mariano Fabiani, al quale Lotito e Mezzaroma hanno affidato le chiavi del mercato granata, ha convinto infatti i dirigenti peloritani a tentare un nuovo affondo. Già due settimane fa vi avevamo raccontato dell’interesse della società presieduta da Pietro Lo Monaco per gli attaccanti Matteo Guazzo, classe 1982, autore già di 7 reti in 14 gare disputate, e Ciro Ginestra, 34enne di Pozzuoli a segno in tre occasioni a fronte di 15 presenze.

Già allora la Salernitana aveva proposto invece ai giallorossi due giocatori che sono stati messi sul mercato e che viaggiano a cifre alla portata di un club di Seconda Divisione: è il caso degli attaccanti David Mounard, 33enne francese di Chantilly con lunga militanza nel Foggia, ed Athanasios Topouzis, 21enne greco di Tessalonica cresciuto nell’Aris Salonicco, con cui ha esordito anche nel massimo campionato ellenico. Classe 1992, rispetterebbe peraltro in pieno i parametri legati all’età media tanto cari alle società di Lega Pro.

Il difensore granata Angelo Siniscalchi, nuovo obiettivo di mercato del Messina
Il difensore granata Angelo Siniscalchi, nuovo obiettivo di mercato del Messina

I loro nomi non sembrano però particolarmente graditi a Grassadonia. Il tecnico del Messina, originario proprio di Salerno, ha tentato quindi un nuovo affondo, ottenendo un colloquio con Fabiani. Al neo-dirigente campano, pienamente operativo nel suo nuovo ruolo, l’ex allenatore della Casertana ha chiesto informazioni sul destino di Ginestra e del centrale difensivo Angelo Siniscalchi, classe 1984, ed una carriera che lo ha visto quasi sempre protagonista in C1, tra Salerno, che è anche la sua città natale, Benevento, Pescara e Portogruaro. Per lui quest’anno 11 apparizioni ed una rete in granata in Prima Divisione.

L’impressione degli addetti ai lavori e degli operatori di mercato è che il primo movimento riguarderà Guazzo, a lungo corteggiato dalla Reggina ed affiancato adesso a Virtus Entella, Pro Vercelli e Ternana. È un uomo-mercato anche Ginestra, per il quale parla un curriculum sterminato che comprende 6 presenze in A (con il Venezia), 125 apparizioni e 20 reti in B (a Crotone 13 gol nell’arco di un anno e mezzo), ben 262 gettoni e 107 marcature in C1 (le più prolifiche con ben 21 sigilli a Padova nel 2002/2003 ed a Sorrento nel 2011/2012). L’unica esperienza in Seconda Divisione proprio due anni fa a Salerno, dove timbrò 27 volte il cartellino, andando a segno per 17 volte.

A Ginestra il Messina ha rinnovato la proposta di un contratto biennale
A Ginestra il Messina ha rinnovato la proposta di un contratto biennale

Il principale ostacolo all’approdo a Messina di Siniscalchi o Ginestra, corteggiati entrambi anche dalla Paganese, è rappresentato sempre dalle cifre a cui viaggiano. Il club di Lo Monaco ha riproposto un contratto biennale a cifre dimezzate rispetto al suo attuale ingaggio con la Salernitana, alla quale è vincolato fino a giugno 2015. Una proposta in linea con gli standard di un club di Seconda Divisione, che sta comunque inseguendo con grande insistenza quello che rappresenterebbe un autentico colpo per la categoria, e che a questo punto non scarta neppure una differente formula, rappresentata magari da una cessione in prestito, la stessa già scelta per ottenere il promettente Caturano dalla Casertana.

Ferrigno in pressing su Squillace: c’è l’accordo con il Catanzaro, ma l’esterno preferisce il Pisa

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Tommaso Squillace con la maglia del Catanzaro
Tommaso Squillace con la maglia del Catanzaro

Non c’è soltanto il nome dell’esterno sinistro del Genoa Pierre Zaine nel taccuino del direttore sportivo del Messina. Per completare il reparto under, Fabrizio Ferrigno è in trattativa con il sodalizio ligure, che ha proposto ai siciliani il centrocampista originario dell’isola caraibica di Santa Lucia. Al pari di Lagomarsini, Buongiorno e Siciliano, già in rosa, anche il colored è cresciuto nella “Primavera” rossoblu.

Ma in cima alla lista delle preferenze del dirigente campano c’è sempre il centrocampista Tommaso Squillace, classe 1989, che con la maglia del Catanzaro affrontò proprio il Milazzo di Lo Monaco nel torneo di Seconda Divisione. Il 24enne originario di Soverato è sul mercato, dal momento che quest’anno non rientra nei piani del tecnico Oscar Brevi, che lo ha utilizzato soltanto una volta. Uno smacco per il giovane che vanta esperienze in C1 con le maglie di Ravenna e Pavia ed in C2 con la Pro Vercelli. Nella “sua” Catanzaro l’esplosione nella stagione 2011/2012, in cui Cozza lo impiegò da esterno nel 3-4-3.

Un primo piano di Squillace al
Un primo piano di Squillace al “Grotta Polifemo”, dove affrontò il Milazzo di Lo Monaco.

Per Squillace anche un’ottima prova al “Grotta Polifemo”, in una gara caratterizzata dalla doppietta di Masini, che vanificò il gol della bandiera siglato da Chiaria, allora alle dipendenze di Catalano nella città del Capo. In quell’annata, in cui era compagno di squadra dell’ex giallorosso Giampà, collezionò ben 37 presenze, siglando anche una rete. Stagione di assoluto livello anche la successiva in Prima Divisione, con 27 apparizioni complessive. Quest’anno invece è stato messo da parte e quindi il mercato invernale è destinato a concludersi con un suo trasferimento.

Ad ammetterlo senza giri di parole è il direttore sportivo del Catanzaro Armando Ortoli, che abbiamo contattato telefonicamente: “Confermo la trattativa con il Messina, che va avanti da giorni ed è già in fase avanzata. Ho sentito Ferrigno in più occasioni ed abbiamo già raggiunto un accordo di massima per la cessione: la nostra disponibilità non è mai stata in dubbio. A questo punto dipende però tutto dal giocatore, che è molto ambito”.

Squillace in azione sempre a Milazzo e, sullo sfondo, Cozza, Catalano e Ferrigno.
Squillace in azione sempre a Milazzo e, sullo sfondo, Cozza, Catalano e Ferrigno.

La priorità dell’atleta è rappresentata infatti dal Pisa, dove ritroverebbe in panchina proprio Ciccio Cozza, l’allenatore che lo ha lanciato e consacrato in Lega Pro: “Oltre al Messina abbiamo ricevuto richieste da altre quattro squadre – ammette Ortoli – Il ragazzo ha in particolare un abboccamento con il Pisa di Cozza. La sua priorità è rappresentata quindi dai nerazzurri. Ma vi posso dire che non si accaserà in una formazione di Prima Divisione ed accetterà il declassamento in Seconda darà precedenza proprio al Messina”.

L'ex bandiera della Reggina Ciccio Cozza è adesso allenatore del Pisa
L’ex bandiera della Reggina Ciccio Cozza è adesso allenatore del Pisa

Dopo i primi tre ingaggi, ulteriori novità di mercato sono attese nelle prossime ore, anche perché l’obiettivo di Lo Monaco e Ferrigno è quello di assicurare qualche altra alternativa a Grassadonia, anche per fronteggiare eventuali ed inevitabili infortuni e squalifiche. Domenica contro l’Arzanese, ad esempio, non sarà a disposizione il centrale Pepe, che sarà appiedato dal Giudice Sportivo. Da valutare le condizioni di Maiorano, vittima di un problema muscolare apparso comunque lieve. Abile ed arruolabile invece Caturano, che si candida ad una maglia da titolare al fianco di Corona. Dovrebbe tornare invece ad accomodarsi in panchina Buongiorno, mentre per Chiaria sembrano sempre più ridotti gli spazi a disposizione. Da decifrare il suo futuro, che potrebbe vederlo protagonista altrove, nonostante un discreto girone di andata.

Ancora Squillace in azione con la maglia del Catanzaro
Ancora Squillace in azione con la maglia del Catanzaro

Al centro di voci di mercato sono finiti in queste settimane anche Bolzan, che pure da due settimane è tornato stabilmente tra i titolari, De Bode, proposto al Melfi in cambio di Neglia o Tortori, prima del diniego alla cessione delle due punte da parte dei lucani. Fin qui meno spazio rispetto alla gestione Catalano anche per Cucinotta e Quintoni, che però sono dei “fedelissimi” e non dovrebbero cambiare aria. Ma dopo le rinunce ai vari Lasagna, Guadalupi (tesserato dal Martina), Gherardi (in procinto di accasarsi alla Carrarese), Piovi, Scoponi, Guilana e Di Stefano nessuno scenario può essere escluso a priori.

Serie D – Campania ancora amara per il Due Torri, derby con l’Orlandina cruciale per Alacqua?

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Prosegue il periodo negativo del Due Torri che conferma la propria idiosincrasia alle avversarie campane rimediando sul campo della Cavese la sesta sconfitta in otto gare, e appena due pari tra l’altro entrambi interni, nella seconda giornata di ritorno del Girone I della Serie D.

Ancora numerose le indisponibilità tra infortuni e squalifiche (Librizzi e Fantino) con cui mister Antonio Alacqua ha dovuto fare i conti nel preparare la delicata sfida dello stadio “Simonetta Lamberti” di Cava dei Tirreni. Pirainesi che provano a riproporre il 3-5-2 adottato nella precedente sfida con l’Agropoli, ma ben presto si trovano costretti ad inseguire.

il gol vittoria di Cosmo Palumbo (Marco Ascoli, usdcavese1919.blogspot.it)
il gol vittoria di Cosmo Palumbo (Marco Ascoli, usdcavese1919.blogspot.it)

Infatti, al 12′ è Cosmo Palumbo ad incunearsi in area e con un preciso diagonale non lasciare scampo al tentativo di opposizione di Di Dio. Eppure anche l’allenatore dei metelliani Chietti lamenta alcune assenze tra cui quella del giocatore leader De Rosa.

Gara a senso unico per ampi tratti con la Cavese che dopo il vantaggio prova a spingere alla ricerca del raddoppio, ma l’imprecisione dei campani e l’aiuto di un legno su un tiro di Contino (ex San Pio X Catania) evitano una nuova capitolazione.

Ad inizio ripresa Alacqua lancia nella mischia Venuti e Gaglio con l’intento di provare ad offendere, e per poco un tiro cross del secondo non regala ai biancorossi un insperato pari, ma anche in questo caso sono i legni della porta a confermarsi i migliori alleati degli estremi difensori.

Mister Antonio Alacqua
Mister Antonio Alacqua

Passato il pericolo, la Cavese amministra la sfida e si aggiudica i tre punti con il minimo sforzo. Troppo rinunciataria la prova del Due Torri, sempre più involuto in avanti, e troppo angosciato dai risultati delle avversarie (Vibonese e Rende su tutte) che alle sue spalle hanno accorciato le distanze in una zona play-out che impegnerà le squadre tra la terzultima e la sestultima posizione.

Per di più domenica prossima al “Vasi” si disputerà un derby con l’Orlandina dall’alta valenza sia di classifica che di morale, e un risultato negativo potrebbe indurre la società del presidente Scaffidi a tentare la via di uno “scossone” tecnico.

Tabellino

Cavese-Due Torri 1-0

Marcatori: 12′ Cosmo Palumbo (C).

Cavese (4-2-3-1): De Luca; Manna, Manzi, Parisi, Montagna; Cerchia, Lamberti; Russo (27’st Pisani, poi 33’st Raffone), Cosmo Palumbo, Luigi Palumbo (37’st Lordi); Contino. A disp.: D’Amico, Mazzei, Sergio, Luciano, Romano e Renna. All. Francesco Chietti.

Due Torri (3-5-2): Di Dio; Saggio (10’st Venuti), Tricamo, Zappalà; Bica Badan, Scolaro (5’st Gaglio), Treppiedi, Duro, Guido; Butera (36’st Traviglia), Ancione. A disp.: D’Agati, Toscano, Tchetchoua, Calafiore, Lo Nigro e Scaffidi. All. Antonio Alacqua.

Arbitro: Sig. Gironda Velardi di Bari.

Assistenti: Fabio Pappagallo di Molfetta e Marco Di Bello di Barletta.

Ammoniti: Saggio, Duro e Gaglio (DT); Manna, Cosmo Palumbo, Luigi Palumbo e Contino (C).

Spettatori: circa 800 – Recupero: 1’pt, 5’st.;

Eccellenza, Gir. A: Brutta sbornia di gol a Marsala per il Rocca di Caprileone

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Terza giornata di ritorno nerissima per il Rocca di Caprileone che nel Girone A dell’Eccellenza rimedia una nuova sconfitta sul campo del Marsala che segue il precedente k.o. interno inflitto dal Raffadali.

Mister Salvatore Bongiovanni
Mister Salvatore Bongiovanni

Per i bianco-blu di mister Salvatore Bongiovanni una giornata nefasta con una sbornia di reti, ben sei, subite ad opera dei lilibetani che sbloccano il risultato già al 4′ con Bonino abile a trovare la deviazione vincente sugli sviluppi di un corner.

Il raddoppio giunge al 15′ ed è la cartolina del momento negativo dell’undici nebroideo, matricola del torneo: Norfo fallisce una comoda deviazione sottomisura, ma il pallone giunge al compagno Licari che da centro area spara sul palo per poi carambolare sulla schiena di Inferrera per insaccarsi beffardamente.

Il dominio dell’undici di casa di mister Sandri è totale, ed il Rocca di Caprileone è in costante ambasce sulle iniziative dei locali e mai propositivo in avanti. Al rientro dagli spogliatoi è lecito attendersi una reazione della compagine del presidente Giacobbe, apparsa troppo remissiva.

Ed invece il copione rimane quello già visto con Convitto che innesca il turbo sull’out mancino per servire un assist al bacio per Carovana che sigla il 3-0 che spegne sul nascere ogni timida reazione di Craccò e compagni.

Rocca di Capri Leone
Rocca di Capri Leone

Il Marsala non concede nulla ed i neoentrati Erbini e Comparato intramezzati dal bis di Licari archiviano la pratica infliggendo un pesantissimo 6-0, una sbornia di reti parafrasando il tipico prodotto locale che ridimensiona le ambizioni dei play-off ed inizia ad obbligare il gruppo a guardar con viva preoccupazione alle proprie spalle, sperando che toccato il fondo si possano ritrovare le energie per ritrovare lo smalto e la determinazione che ha caratterizzato la squadra nel corso del girone d’andata.

Tabellino:

Marsala-Rocca di Caprileone 6-0

Marcatori: 4’ Bonino, 15’ e 77’ Licari, 50’ Carovana, 67’ Erbini, 80’ Comparato.

Marsala: Ingrassia, Genesio (65’ Alagna), Convitto, Bonino, Maltese, Fina, Licari, Gancitano, Norfo, Porto (59’ Comparato), Carovana (59’ Erbini). A disp.: Ilario, Li Causi, De Vita, Blunda. All. Gerardi (Sandri squalificato).

Rocca di Caprileone: Inferrera, Fazio (7’ Smeriglia), Bontempo F., Giacobbe (55’ Zingales), Regina, Galati, Gennaro (46’ Incognito), Bontempo G., Craccò, Monastra, Naro. A disp.: Riccobene, Castrovinci, Venezia, Di Giandomenico. All. Lombardo (Bongiovanni squalificato).

ARBITRO: Francesco Cusumano (Caltanissetta).

L’Ottica Sottile non finisce di stupire, battuta l’Aquila Bronte per 3-1

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Ventidue punti in classifica e secondo posto in condominio con la Fiamma Calvaruso: questo il lusinghiero bilancio della Morgan Ottica Sottile, quando siamo giunti soltanto alla nona giornata del girone di andata del campionato di Serie C Maschile. Un bottino davvero importante, specie se consideriamo che la squadra allenata da Enza Torre si apprestava ad affrontare il torneo con i gradi da matricola, puntando dichiaratamente al raggiungimento di una tranquilla salvezza.

L’ultimo successo, in ordine cronologico, i barcellonesi lo hanno ottenuto domenica scorsa, quando all’Aia Scarpaci sono giunti gli atleti della Aquila Bronte, storico sodalizio (proprio quest’anno festeggia il proprio quarantennale di attività), dal recentissimo glorioso passato. La formazione allenata da mister Cartillone, annovera al proprio interno atleti di assoluto valore, gioca davvero una bella pallavolo, e, col senno di poi ed un briciolo di obiettività, vista la gara disputata contro l’Ottica Sottile, la classifica attuale degli etnei non rende per nulla onore al valore degli atleti ospiti.

Time out Ottica Sottile Andando alla cronaca del match, al fischio di inizio la Morgan scende in campo con gli schiacciatori Marchetta ed Accetta, i centrali Crisafulli e Mazzeo, la diagonale palleggiatore-opposto composta da Di Lorenzo e Trifilò, libero Catania.

L’inizio è di quelli traumatici per i padroni di casa, che sorpresi dalla partenza al fulmicotone e dalla fisicità degli avversari, si ritrovano in un amen sotto di sei lunghezze. “Mister” Enza Torre ricorre praticamente a quasi tutti i cambi a propria disposizione: La Macchia subentra ad un appannato Marchetta, mentre Rotundo prende il posto, in zona 2, di Trifilò. Lo stravolgimento tattico sembra dare i propri frutti, e così l’Ottica Sottile si rifà nuovamente sotto, arrivando sino al meno uno (20-21) prima di cedere nello sprint finale (22-25) il primo atto del match. Troppo pesanti, in questo frangente, risulteranno i ben 10 errori punto accumulati durante l’arco del set.

Crisafulli (Ottica Sottile)
Crisafulli (Ottica Sottile)

Al cambio campo la squadra del presidente Fazio riparte con l’identica formazione del primo parziale, e questa volta, grazie ad una maggiore concentrazione ed i ritrovati attacchi di Marchetta e Trifilò (entemabi chiuderanno il match in doppia cifra), amministrano con una certa sicurezza l’andamento della gara, aggiudicandosi il set ed impattando così il risultato.

Di tutt’altro tenore è invece il terzo parziale, in cui, grazie ad un ancora una volta ritrovato Crisafulli al servizio (ben 5 aces consecutivi per lui) ed una ritrovata verve in attacco, grazie anche all’ottimo lavoro in cabina di regia di Di Lorenzo, la squadra barcellonese riesce sin dalle battute iniziali a scavare un solco incolmabile per i ragazzi del Bronte, ed il 25-12 con cui si cambia campo ne è eloquente prova. Del subentrato Biondo, direttamente dalla linea dei 9 metri, il punto del set.

Ottica Sottile - Bronte, una fase del match
Ottica Sottile – Bronte, una fase del match

Ad inizio del quarto parziale, in vantaggio per 2-1, l’Ottica Sottile soffre il ritorno degli ospiti. Montagno e compagni si porteranno addirittura a condurre con un vantaggio di ben sei lunghezze(5-11). Quando però i fantasmi di un imprevedibile tie-break cominciano ad aleggiare all’interno della struttura barcellonese, saranno gli ingressi di Saitta prima e di Parisi poi (esordio stagionale dopo un lungo stop per lui) a far ritrovare energie e convinzione ai padroni di casa. Marchetta e compagni rosicchiano pian piano il gap e chiudono la gara, portando a casa altri 3 prestigiosissimi e preziosi punti.

“Sono estremamente soddisfatta – dichiara il tecnico dell’Ottica Sottile, Enza Torre – per quanto ho visto oggi. Questo risultato è figlio del gioco di squadra e ciò mi rende particolarmente contenta, anche perché oggi sono scesi in campo tutti i ragazzi messi a referto, dando il loro contributo e mettendo a disposizione voglia, coraggio e determinazione”.

Funziona il muro dell'Ottica Sottile
Funziona il muro dell’Ottica Sottile

Prossimo, ostico, impegno per la Pallavolo W.G. Morgan Barcellona sabato 18 Gennaio a Nicosia, contro l’esperta formazione ennese, altro storico blasone della pallavolo siciliana, che occupa attualmente il 7° posto in graduatoria ed è reduce dal KO interno (1-3) contro il Socialvolley Sanzio.

Tabellino:

Ottica Sottile Barcellona – Aquila Bronte 3-1 (22-25, 25-20, 25-12, 25-22)

Ottica Sottile: Mazzeo, Marchetta, Rotundo, Trifilò, Di Lorenzo, Crisafulli, Saitta, Parisi, Biondo, La Macchia, Accetta, Catania S.(L). All. Torre

Bronte: Cartillone, Fallico, Lazzaro, Lupo, Montagno, Paladino, Pinzone, Ponzo, Vitanza, Zerbini (L1), Catania C. (L2). All. Cartillone

Arbitri: Perdichizzi e Castiglia