21 C
Messina
Home Blog Pagina 5638

Promozione – Il Pistunina espugna Villafranca e si rafforza al quinto posto

0
Pasquale Minissale, (Pistunina, scatto di R.S.)
Pasquale Minissale  (Pistunina, scatto di R.S.)

Grazie a due reti di Ciccio Ingemi, arrivate entrambe nella ripresa, il Pistunina espugna il campo dell’Atletico Villafranca, nell’anticipo valido per il girone B di Promozione. Il forte vento di scirocco ha condizionato il match, non facendo emergere la reale differenza di valori testimoniata dalla classifica. Non a caso è lo stesso diesse messinese Mortelliti ad ammettere apertamente “La gara poteva anche essere sospesa”. Non a caso la squadra ospite ha dovuto attendere un’ora prima di riuscire a sbloccare il punteggio, in seguito ad un fallo da rigore sull’ex Pasquale Minissale, autore di pagine importanti del calcio villafranchese. In seguito i ragazzi di Miano hanno anche raddoppiato, sprecando altre occasioni per incrementare il punteggio.

Grazie a questi tre punti il Pistunina sale a quota 30 punti incrementando a quattro lunghezze il vantaggio sul Sinagra, oggi in trasferta contro il Castelbuono 1975, e rafforzandosi al quinto posto, l’ultimo valido per i play-off che sono sempre stati l’obiettivo – sia pure non sbandierato ai quattro venti – di dirigenza, allenatore e giocatori. Nel prossimo turno De Maria e compagni ospiteranno i “cugini” del Ghibellina, rinforzatosi massicciamente da un mese a questa parte, e che in queste ore farà di tutto per superare l’atteso derby-salvezza con il Riviera.

Orlandina, Pozzecco è raggiante per il secondo posto: “I miei ragazzi mi stanno regalando emozioni uniche” (3 VIDEO)

Gianmarco Pozzecco parla alla squadra durante un time out
Gianmarco Pozzecco parla alla squadra durante un time out

L’Upea Orlandina non smette di stupire. I ragazzi allenati da Gianmarco Pozzecco centrano la quinta vittoria consecutiva, la dodicesima nelle ultime quattordici partite su un campo come il Biella Forum inviolato dallo scorso mese di ottobre. Numeri significativi che racchiudono solo in parte il secondo posto in solitario della truppa del presidente Sindoni ad una sola vittoria di distanza dalla capolista Trento (che il prossimo 30 marzo dovrà rendere visita al PalaFantozzi nello scontro diretto, ndc).
In sala stampa il coach friulano è al settimo cielo: “Prima della partita ho ricevuto un pensiero dai tifosi di Biella e questo mi ha fatto molto piacere per la competenza del pubblico piemontese. Me lo ha regalato il figlio di Alberto Savio, uno degli artefici che hanno portato la Pallacanestro Biella a questo livello ed una persona che ha un approccio allo sport simile al mio. Lui mi ha regalato un bellissimo libro su Biella. Per quanto riguarda la partita faccio i mie più sinceri complimenti all’Angelico e a coach Corbani, quello che abbiamo detto in settimana s’è avverato. Biella aveva in campo cinque giovani mentre noi avevamo due-tre veterani e questo alla lunga ha fatto la differenza. Biella ha un bel gruppo, dal modo di giocare traspare tutta la loro energia e dedizione. In estate ho seguito tutta la campagna acquisti piemontese perché sono legato a questo posto e sono molto contento che ad un certo punto il pubblico mi abbia dedicato un coro. Stanno facendo un grandissimo campionato, si pensava ad una salvezza sofferta invece sono tra le prime del gruppo. Voglio ringraziare i miei ragazzi, ho un rapporto con loro che va al di là della pallacanestro, specie con Basile e Nicevic, miei coetanei. Tutti i meriti che abbiamo per essere secondi in classifica sono esclusivamente da ascrivere a loro. Poi viene la società e la città. Sto vivendo soddisfazioni incredibili pur non essendo protagonista in campo”.

Pozzecco in sala stampa
Pozzecco in sala stampa

Questo il giudizio dell’ex play della Nazionale su Biella: “Mi ha colpito l’enorme fisicità e poter disporre di giocatori nel ruolo di play come Laganà e Raspino che difendono molto bene sui pick ‘n roll. Hanno uno spiccato senso tattico che li aiuta molto. Abbiamo limitato in attacco Voskuil, Mays si è sacrificato per quaranta minuti senza concedergli un tiro aperto. Abbiamo segnato tanto, novanta trè punti ma la cosa importante è che non abbiamo mai concesso a Biella di esaltarsi davanti al suo caloroso pubblico”.
Su come vive giornalmente il ruolo di capo allenatore Pozzecco è molto chiaro: “Faccio molta più fatica rispetto a quando giocassi, però vivo molto di più le emozioni. La condivisione di emozioni coi giocatori mi da il sorriso per tutta la settimana. L’abbraccio finale a centro campo ripaga di tutto il lavoro svolto. Credo di essere cambiato come uomo, prima ero più individualista ora questo mestiere mi fa stare bene rendendomi più sentimentale”.

Fabio Corbani (Biella) in sala stampa
Fabio Corbani (Biella) in sala stampa

Di seguito è il turno dell’allenatore sconfitto Fabio Corbani che raccoglie con soddisfazione i complimenti del collega Pozzecco e a sua volta ne formula degli altri: “A mio avviso questa sera abbiamo disputato una buonissima partita contro una squadra che in questo momento non è al nostro livello ma ad uno molto superiore, data la capacità e l’esperienza nel giocare finali punto a punto in gare molto più importanti. Cito i canestri finali di Mays, ma posso ricordare giocatori come Basile o Soragna, senza dimenticare Portannese e l’esperienza che ha accumulato in questa categoria. Il girone d’andata chiuso a venti punti ha fatto si che gli avversari ci affrontano ora come una grande squadra, ci studiano, sono agguerriti e pronti. Questo ci fa piacere perchè vuol dire che fin qui abbiamo fatto bene, ma ora dobbiamo essere pronti ad affrontare i treni che ci verranno contro. Dovremo diventare più furbi, più smaliziati, più vecchi in senso fisico, i 20 punti li abbiamo fatti con corse, salti ed energia, noi crediamo che il contatto faccia parte di una partita di basket e continueremo a sviluppare i nostri giocatori in questo modo, grazie anche al totale appoggio che abbiamo da parte della società”.

Nicolò De Vico (Biella) in conferenza stampa
Nicolò De Vico (Biella) in conferenza stampa

Infine tra i giocatori è la giovane ala biellese Nicolò De Vico ad analizzare il match che lo ha visto chiudere in doppia cifra (10 punti): “Capo d’Orlando è uno squadrone, in certe fasi del match poteva permettersi il lusso di giocare con quintetti molto esperti. Abbiamo faticato costringendoci sempre ad inseguire, poi nel finale hanno trovato i tiri della staffa. E’ scontato che l’esperienza oggi abbia recitato un ruolo importante, tra le due squadre c’era grande differenza d’età anagrafica. Dopo un grande girone d’andata e la qualificazione alla Coppa Italia tutti ci aspettano al varco, dobbiamo migliorare tanto ed essere più costanti nell’arco dei quaranta minuti”. 

Questo il video di DailyBasket con la conferenza stampa dell’allenatore dell’Orlandina Gianmarco Pozzecco:

Questo il video di DailyBasket con la conferenza stampa dell’allenatore di Biella Fabio Corbani:

Questo il video di DailyBasket della conferenza stampa dell’ala di Biella Nicolò De Vico:

Promozione – Il Riviera piega nel finale il Ghibellina: Lo Surdo “griffa” la rivincita

0
Anthony Lo Surdo, ancora decisivo per il Riviera (scatto di R.S.)
Anthony Lo Surdo, ancora decisivo per il Riviera (scatto di R.S.)

Grazie a un guizzo nel finale ad opera di Anthony Lo Surdo, il Riviera Messina Nord si aggiudica la stracittadina con il Ghibellina dei numerosi ex (ben 6 quelli presenti nell’undici di casa) prendendosi così la rivincita dopo l’incredibile sconfitta d’andata per 2 a 3. Ma, quel che più conta, per la formazione di mister Mario Tomarchio (anche lui vanta un breve trascorso sul fronte Ghibellina), è l’aver messo in carniere tre punti che valgono doppio, trattandosi di uno scontro diretto in bassa classifica. Per effetto di questo successo il Riviera, pur rimanendo terz’ultimo nel girone B di Promozione, sale a quota 14 punti accorciando a -6 il ritardo dalla zona tranquilla della classifica, detenuta dalla Fiumefreddese a 20, ma soprattutto scava un solco di +7 rispetto alla coppia di “cenerentole” composta da Ghibellina e Atletico Villafranca, entrambe con soli sette punti in carniere. Inomma, per Lavecchia e compagni la sconfitta infrasettimanale di S.Angelo di Brolo è stata archiviata nel miglior modo possibile

Nella prima frazione di gioco il Ghibellina tiene maggiormente l’iniziativa cercando di sfruttare le palle inattive, ma le occasioni più nitide sembrano due, una per parte: prima ci provano gli ospiti con una conclusione dal limite di Andrea Arena deviata in corner da D’Angelo. I locali  rispondono con un’incornata di Gianluca Sanfilippo che sorvola di poco la traversa.

Alessio Naccari (scatto di R.S.)
Alessio Naccari (scatto di R.S.)

Nella ripresa, dopo dieci minuti, il trainer di casa Errante è costretto a rinunciare a Claudio Cambrìa, alle prese con problemi muscolari: viene gettato nella mischia Carmelo Bonaffini il quale al 12’ tenta di testa la via della rete, su punizione di Ciccio Monaco, ma Francesco Sanfilippo si fa trovare pronto.  Tre minuti dopo è Alessio Naccari a concludere fuori misura, mentre al 18’ Vincenzo Bonamonte impegna in tuffo Sanfilippo.

Il Riviera però non sta a guardare: al 33’ Vlad s’invola tutto solo verso la porta di D’Angelo ma sulla sua uscita non riesce a inquadrare la porta. Sono le prove generali del gol-partita che arriva al minuto 42’: protagonista l’estroso Lo Surdo che, da una trentina di metri, sgancia un “tracciante” di sinistro imparabile per l’estremo difensore locale. Grandissima l’esultanza della formazione rivierasca. Infruttuoso il forcing finale del Ghibellina.

Soddisfatto il presidente rivierasco Massimo De Domenico che dispensa elogi e ringraziamenti, ma guarda anche oltre l’orizzonte:  “Voglio ringraziare il mister che è rimasto al suo posto in momenti bui confidando nella società per il mercato di dicembre; tutta la squadra per la grande soddisfazione che regalato a noi e a sé stessa dimostrando di non essere seconda a nessuno. In ultimo una raccomandazione, abbiamo vinto una battaglia ma io voglio vincere la guerra, quindi grande soddisfazione ma martedi si riprende. Sotto con il Randazzo per arrivare a -3”

GHIBELLINA-RIVIERA MESSINA NORD 0-1

GHIBELLINA: D’Angelo, Sanfilippo G., Cambria C. (10’st Bonaffini), Bonamonte V., Furnari G., Monaco, Grioli, Cambria R., Naccari Al., Cardillo, Morabito R. ( 32’st Bonamonte A.). All. Errante.

RIVIERA MESSINA NORD: Sanfilippo F.,, Panetta (37’st Vento), Affè (19’st Caristi), Alessio, Morabito M., Arena A., Lavecchia, Berenato (45’st Zanghì), Arena D., Lo Surdo, Vlad. All. Tomarchio.

ARBITRO: Puglisi di Siracusa (Assistenti Ronsisvalle di Acireale e Ferlito di Catania).

RETE:  42’ st Lo Surdo

NOTE: Al 47’ st espulso l’allenatore del Ghibellina Errante, ammoniti Cambria C. e Morabito, angoli: 4-3, recupero: 2’-5’.

 

Terza Categoria – La SIAC supera il Fiumedinisi ed e già campione d’inverno

0
Il capitano e difensore della SIAC Joseph Tavilla
Il capitano e difensore della SIAC Joseph Tavilla

In attesa dello scontro diretto con l’Akron Savoca, in programma per sabato prossimo, la SIAC dei record continua a mietere successi e, grazie alla rete messa a segno dal bomber “Jumbo” Quartatone, si laurea campione d’inverno con una giornata di anticipo. Sul difficile campo del Fiumedinisi, il “Comunale” di Roccalumera, la squadra di mister D’Alessandro ha prevalso mostrando tutto il suo valore ad un avversario che ha cercato in tutti i modi di frenare la corsa della capolista. I bianco-azzurri, una volta passati in vantaggio, hanno controllato senza affanno il ritorno degli avversari portando a casa la dodicesima vittoria su altrettante gare.

La cronaca. La SIAC scende in campo con il 4-3-3. L’unica novità riguarda Irrera che prende posto a centrocampo con D’Alessandro e Mazzeo, mentre, il tridente d’attacco è composto da Fabrizio Lipari, Quartarone e Francesco Piccolo. Dopo una prima fase di studio sono i padroni di casa a tentare di sbloccare il risultato con Aprile che mette in mezzo, ma nessuno dei compagni è pronto alla deviazione vincente. Al 6’ tiro dalla bandierina di Brigandì, Tella manda alto di testa. La reazione della SIAC arriva all’8’ con Quartarone che prova il tiro dalla distanza, sfera che finisce a lato dalla porta difesa da Auditore. Al 15’ la punizione di D’Alessandro sfiora l’incrocio dei pali. Il Fiumedinisi ha una buona occasione al 18’ con Buongiorno che prova la conclusione dal vertice sinistro, Cardullo fa buona guardia facendo sua la sfera. Al 30’ Quartarone cerca di finalizzare al meglio l’assist di Fabrizio Lipari con un tiro al volo che sorvola la traversa. Sono le prove generali del gol che arriva proprio allo scadere della prima frazione di gioco e porta la firma del solito Quartarone, abile a sfruttare al meglio il perfetto cross pennellato dalla sinistra da Francesco Piccolo e  a trafiggere Auditore con un preciso colpo di testa. Si va al riposo con il punteggio di 1- 0 in favore degli ospiti.

Nel secondo il Fiumedinisi tanta di riequilibrare le sorti del match. Al 5’Aprile non riesce ad agganciare in area il cross dalla sinistra. Al 20’ con l’ingresso in campo di Turchet per Franzò, D’Alessandro ridisegna la squadra: Mazzeo arretra in difesa, mentre, il neo-entrato si posiziona a centrocampo. Al 24’ gli ospiti cercano il raddoppio con D’Alessandro che prova la conclusione contrastato da due avversari, Auditore riesce a respingete la sfera che viene raccolta da Francesco Piccolo, ma il suo traversone non trova maglie amiche. Al 26’ Irrera torna a occupare il suo ruolo naturale di terzino sinistro, mentre Daniele Lipari (subentrato a Smedile) va a dare manforte a centrocampo. Al 42’ punizione di Brigandì, Cardullo para senza problemi. L’ultima azione è della SIAC con Turchet che prova il pallonetto su suggerimento di Quartarone, sfera alta sopra la traversa. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro pone fine alle ostilità. La SIAC è campione d’inverno con un turno di anticipo.

Il prossimo turno, prevede l’incontro Asd SIAC- Akron Savoca. La gara, valevole per la dodicesima giornata del campionato, girone B, di Terza Categoria Ca11 si disputerà presso il sintetico “GARDEN SPORT ” di Mili Marina, sabato 25 gennaio (ore 14.30).

Tabellino:

Asd Fiumedinisi-Asd SIAC Messina 0-1

Marcatori: 45’pt Quartarone.

Asd Fimedinisi: Auditore, Di Bella, Puglisi (1’st Piccolo G.), Buongiorno, Lombardo, Briguglio, Totaro (1’st Ciuperca), Brigandì, Tella, Bertino, Aprile. All. Geraci.

Asd SIAC Messina: Cardullo, Bertano, Smedile (26’st Lipari D.), Tavilla, Franzò (20’st Turchet), Irrera, D’Alessandro, Mazzeo, Lipari F. (1’st Libro), Quartarone, Piccolo F. (33’ st Aliquò) All. D’Alessandro.

Arbitro: Francesco De Luca di Messina.

Recupero: 2’pt, 4’ st.

Grassadonia: “Persa la prima finale”. Ignoffo: “Condannati da un episodio” (2 VIDEO)

0
La panchina del Messina; ultimo a destra il tecnico Grassadonia (foto Paolo Furrer)
La panchina del Messina; ultimo a destra il tecnico Grassadonia (foto Paolo Furrer)

La sconfitta rimediata contro l’Arzanese pesa come un macigno in casa Messina. Sfumata una ghiotta occasione per recuperare posizioni in classifica, i giallorossi sono costretti ad esaminare l’ennesima delusione stagionale.

Così il tecnico Gianluca Grassadonia ai microfoni di Antenna dello Stretto: “Non posso rimproverare nulla ai ragazzi sotto il profilo dell’impegno. In partite di questo genere è avvantaggiato chi sblocca per primo il risultato e l’Arzanese ha segnato soltanto su una punizione deviata dalla barriera. Giocavamo su un campo difficile, contro una squadra che aveva grandi motivazioni ed aveva già battuto il Teramo e fermato Ischia e Casertana. Abbiamo perso la prima finale, ne restano altre quattordici. Abbiamo pagato un episodio, ora occorre guardare avanti, sebbene sia stata una delusione immensa. Sarà importante in futuro essere più cinici”.

Ossigeno puro, invece, per il collega ed amico Sasà Marra: “Non siamo stati belli come altre volte, abbiamo badato più al sodo. Giocando con grande aggressività siamo riusciti a limitare il Messina, una squadra che a mio avviso, dato il valore dell’organico e del suo allenatore, non avrà problemi a salvarsi. Abbiamo comunque creato le nostre occasioni, essendo bravi a contenere bene un avversario resosi pericoloso prevalentemente sulle palle inattive. Sono stato un giocatore del Messina e so cosa possono provare adesso i tifosi. Magari la formazione dell’anno scorso era più cinica rispetto a questa”.

Il difensore del Messina Giovanni Ignoffo anticipa un avversario di testa (foto Paolo Furrer)
Il difensore del Messina Giovanni Ignoffo anticipa un avversario di testa (foto Paolo Furrer)

Per il difensore Giovanni Ignoffo, oltre alla sconfitta, anche un cartellino giallo pesante che gli costerà la gara con il Castel Rigone: “Sono davvero amareggiato, questa gara poteva cambiare il nostro cammino e invece torniamo a casa a mani vuote. L’Arzanese ha sfruttato una deviazione su calcio piazzato, mentre noi abbiamo fallito due o tre palle gol. Penso soprattutto alle occasioni di Caldore e Guerriera. Nel calcio si vive di episodi e oggi siamo stati condannati. Dobbiamo continuare a lavorare, ci sono tanti punti ancora in palio. Abbiamo dei problemi e su questo non ci piove. Il mercato ? La società avrà fatto il suo bilancio, abbiamo dirigenti che conoscono benissimo il calcio e sapranno dove intervenire”.

Questa l’intervista video al tecnico del Messina Grassadonia:

Questa l’intervista video al tecnico dell’Arzanese Marra:

Seconda Divisione – Foggia e Casertana a -3 dalla vetta. Successi che pesano per Chieti, Tuttocuoio e Sorrento

0
Il Foggia ha sbancato anche il
Il Foggia ha sbancato anche il “D’Ippolito” di Lamezia ed adesso è distante appena tre lunghezze dalla vetta

La terza giornata di ritorno sancisce una spaccatura in classifica, con quattro formazioni in fuga verso la prossima C unica e ben dodici squadre alle loro spalle racchiuse in appena sette punti, a conferma che il torneo di quarta serie è caratterizzato da un grande equilibrio. Il Teramo capolista, in dieci per oltre metà gara dopo il rosso a Scipioni, non va oltre l’1-1 contro un redivivo Poggibonsi ma porta a due le lunghezze di margine sul Cosenza vice-capolista, sconfitto un po’ a sorpresa dal Sorrento rigenerato dagli innesti di mercato. Foggia e Casertana consolidano il piazzamento sul podio, grazie ai successi ottenuti dai pugliesi a Lamezia (calabresi in grave crisi di risultati, appena due i punti raccolti nelle ultime cinque giornate) e dai campani contro un Gavorrano che sembra l’unica società ad avere davvero mollato, per via dei dieci punti di divario dal dodicesimo posto che vale l’accesso ai play-out.

L'esultanza dei calciatori della Casertana, che ha portato a nove le lunghezze di margine sul nono posto grazie al successo con il Gavorrano
L’esultanza dei calciatori della Casertana, che ha portato a nove le lunghezze di margine sul nono posto grazie al successo con il Gavorrano

Dopo il Castel Rigone, battuto nell’anticipo dall’Aversa Normanna di Nello Di Costanzo, che ha firmato una delle imprese di giornata, cade anche il Melfi, superato dal Tuttocuoio che dopo nove giornate in cui aveva raccolto appena un punto torna a credere in un piazzamento tra le grandi. Pesante ko interno anche per l’Ischia, sonoramente battuto a domicilio dal Chieti, che risale in decima piazza. Il Messina viene raggiunto in 14esima posizione da Aprilia e Martina, che si sono annullate in vicenda. L’Arzanese sale a quota 17, a -7 dal Tuttocuoio, con Sasà Marra che non perde almeno la fiducia, anche in virtù della grande bagarre.

Nel programma del prossimo turno spiccano il derby calabrese tra Cosenza e Vigor Lamezia e gli spareggi fra Aversa Normanna ed Ischia, tra Chieti ed Aprilia ed ancora tra Poggibonsi e Sorrento.

Ben tre i calci di rigore assegnati nel corso della sfida tra Castel Rigone ed Aversa Normanna
Ben tre i calci di rigore assegnati nel corso della sfida tra Castel Rigone ed Aversa Normanna

I Risultati della 20esima giornata del Girone B:
Aprilia-Martina Franca 1-1,
Arzanese-Messina 1-0,
Casertana-Gavorrano 1-0,
Castel Rigone-Aversa Normanna 1-2,
Ischia-Chieti 0-3,
Melfi-Tuttocuoio 0-2,
Sorrento-Cosenza 1-0,
Teramo-Poggibonsi 1-1,
Vigor Lamezia-Foggia 0-1.

La Classifica aggiornata:
Teramo 38 punti;
Cosenza 36;
Foggia e Casertana 35;
Aversa Normanna e Melfi 28;
Vigor Lamezia e Castel Rigone 27;
Ischia 26;
Chieti e Poggibonsi 25;
Tuttocuoio e Sorrento 24;
Messina, Martina Franca e Aprilia 22;
Arzanese 17;
Gavorrano 14.
Penalizzazioni: Chieti -1.

La soddisfazione di Tiziano De Patre: esordio con il botto per il nuovo tecnico del Chieti, che si aggiudica un importante scontro diretto
La soddisfazione di Tiziano De Patre: esordio con il botto per il nuovo tecnico del Chieti, che si aggiudica un importante scontro diretto

Il programma del Prossimo Turno (domenica 26 gennaio):
Aversa Normanna-Ischia,
Chieti-Aprilia,
Cosenza-Vigor Lamezia,
Foggia-Melfi,
Gavorrano-Arzanese,
Martina Franca-Casertana,
Messina-Castel Rigone,
Poggibonsi-Sorrento,
Tuttocuoio-Teramo.

Il Messina scivola ancora. L’Arzanese fa festa con Giannusa (2 VIDEO)

0
La formazione del Messina si carica prima del calcio d'inizio. Un rituale che contro il Tuttocuoio aveva portato fortuna (foto Enzo Pinelli)
La formazione del Messina si carica prima del calcio d’inizio. Un rituale che contro il Tuttocuoio aveva portato fortuna (foto Enzo Pinelli)

Il Messina si ferma ancora. A Frattamaggiore la squadra di Grassadonia incappa in una brutta battuta d’arresto, la seconda sotto la gestione del tecnico salernitano. Fatale l’Arzanese dell’ex Sasà Marra che si impone grazie ad una punizione di Giannusa, bravo e fortunato al 13′ della ripresa a sorprendere Lagomarsini. Nulla da fare per i giallorossi che ricadono nei soliti errori e ripongono nel cassetto i propositi di risalita in classifica. E c’è anche il serio infortunio occorso a Caturano a preoccupare.

La cronaca – Al “Pasquale Ianniello” di Frattamaggiore, per l’indisponibilità del Vallefuoco di Mugnano, il tecnico del Messina, Gianluca Grassadonia, deve rinunciare allo squalificato Pepe e opta per Caldore e Cucinotta nell’undici titolare. Fuori, invece, per scelta tecnica Bolzan. Guerriera viene dirottato sulla corsia sinistra, mentre in avanti Caturano viene preferito a Buongiorno come partner di Corona. Sull’altro fronte Sasà Marra è privo del portiere Fiory, sostituito da Sollo. Panchina per l’ultimo arrivato Calabrese.

Non è mancato il consueto supporto dei sostenitori giallorossi al seguito
Non è mancato il consueto supporto dei sostenitori giallorossi al seguito (foto Enzo Pinelli)

In avvio l’Arzanese prova a rendersi pericolosa, Caldore è bravo a chiudere su Sandomenico. Al 9’, sugli sviluppi di un corner, Patti alza di testa sopra la traversa. Al 15’ la prima chance della partita per il Messina, con Caturano che devia di testa sul fondo sulla punizione calciata da Ferreira. E’ quindi lo stesso portoghese, il più ispirato, a servire ottimamente Caldore, ma il giocatore partenopeo cerca di rientrare sul sinistro e perde l’attimo per la battuta a rete. Il solito Ferreira, con un’autentica bordata dalla distanza, sfiora poi il bersaglio. L’Arzanese replica e ci prova con Sandomenico, il cui risulta però centrale, e soprattutto Ripa, sul quale, al 31’, si oppone alla grande Lagomarsini, alzando sopra la traversa. L’ultima occasione della prima frazione capita sui piedi di Silvestri che spara a lato sugli sviluppi di un calcio piazzato. Si va all’intervallo sullo 0-0.

Maiorano impegnato in fase difensiva (foto Enzo Pinelli)
Maiorano impegnato in fase difensiva (foto Enzo Pinelli)

Nella ripresa Guerriera fallisce subito da pochi passi il gol del possibile vantaggio su suggerimento di Caldore. Nel giro di 10’ Grassadonia getta nella mischia Buongiorno, togliendo a sorpresa Corona, e Caldore per inserire Bolzan. La gara è equilibrata e viene sbloccata da un episodio. Al 13’ Giannusa sorprende Lagomarsini su punizione dai venti metri, approfittando di una leggera deviazione della barriera. Arzanese in vantaggio. Al 19’ si infortuna Caturano che rimedia una distorsione alla caviglia: il problema dell’ex Casertana sembra serio, tanto da dover ricorrere alla barella e succesivamente al trasporto in ambulanza verso l’ospedale. Non entra però Chiaria: all’attaccante di Cernusco sul Naviglio viene preferito Franco. La reazione del Messina tarda ad arrivare. Al 23’ ci prova, senza fortuna, Guerriera, ma la sua conclusione termina fuori. Sull’ammonizione nei confronti di Ignoffo (che salterà il Castel Rigone per squalifica), che ferma lo sgusciante Sandomenico, il presidente Torrisi protesta dalla panchina e viene allontanato. I giallorossi sono appannati e al 45′ sfuma anche la chance su punizione con al tiro Ferreira. Nuova opportunità un minuto dopo quando il portoghese, sempre lui, serve sulla sinistra Bolzan, ma sul cross dell’ex Benevento Buongiorno non arriva in tempo per il tap-in. Finisce 1-0 e sorride l’Arzanese che continua a credere nella rincorsa. Un Messina senza carattere deve invece ancora interrogarsi sui propri errori.

Il tecnico dell'Arzanese Sasà Marra (foto Paolo Furrer)
Il tecnico dell’Arzanese Sasà Marra (foto Paolo Furrer)

Arzanese-Messina 1-0

Arzanese: Sollo, Castellano, Palumbo, Giannusa, Caso, Patti, Improta U. (13’ st Perna), Ausiello, Ripa, Sandomenico (47′ st Calabrese), Giacinti. A disposizione: Salineri, Monaco, Funari, Improta C., Figliolia. Allenatore: Marra

Messina: Lagomarsini, Caldore (10’ st Bolzan), Silvestri, Bucolo, Cucinotta, Ignoffo, Ferreira, Maiorano, Corona (6’ st Buongiorno), Caturano (20’ st Franco), Guerriera. A disposizione: Iuliano, De Bode, Simonetti, Chiaria. Allenatore: Grassadonia

Arbitro: Bertani di Pisa
Marcatore: 13’ st Giannusa
Note – Espulso al 44′ st Funari (A) dalla panchina. Ammoniti: Corona (M), Caldore (M), Patti (A), Ignoffo (M), Ausiello (A), Castellano (A).

Questa l’intervista video al tecnico del Messina Grassadonia:

Questa l’intervista video al tecnico dell’Arzanese Marra:

Città di Messina, altra sconfitta choc. Cocuzza fa gioire la Vibonese

0
Una mischia nell'area calabrese (foto Omar Menolascina)
Una mischia nell’area calabrese (foto Omar Menolascina)

Ancora una domenica da incubo per il Città di Messina, sconfitto a domicilio dalla Vibonese al termine di una gara pazzesca, in cui è accaduto davvero di tutto. La squadra di Panarello trova il vantaggio già al 4′ con una punizione di Camarda che inganna il portiere Loccisano. Al 21′ il raddoppio di Brancato, abile ad approfittare di un errato disimpegno del numero 1 ospite. Nel finale di primo tempo Allegretti riporta in partita i suoi siglando il gol del 2-1. Lo stesso attaccante della Vibonese in apertura di ripresa realizza il 2-2. All’8′ Manfrè calcia fuori a tu per tu con Loccisano. Poi, al 12′, viene espulso Parachì per doppia ammonizione. Manfrè sciupa un’altra buona chance al 27′ e al 32′ si procura un calcio di rigore: dagli undici metri, però, il capitano Camarda viene fermato dalla parata del portiere. Al 38′, agevolato da un errore degli avversari, Cocuzza sigla la rete del 2-3 e si lascia andare ad un’esultanza provocatoria nei confronti della tribuna. A pochi secondi dal triplice fischio, infine, il rammarico aumenta ancora per il palo colpito da Pino. Al rientro negli spogliatoi tanto nervosismo, generato proprio dal comportamento dell’attaccante della Vibonese in occasione del gol-partita.

La gioia dei peloritani dopo il gol di Brancato (foto Omar Menolascina)
La gioia dei peloritani dopo il gol di Brancato (foto Omar Menolascina)

LA CRONACA – Panarello ritrova Vella e Camarda ma deve rinunciare agli squalificati Cammaroto e Cappello. Squadra in campo con il 4-3-3: Fazzino in porta; Brancato, Cucè, Frassica e Trovato in difesa; Munafò, Camarda e Seck a centrocampo; Vella, Manfrè e Parachì in attacco. La gara si accende subito e nel primo minuto di gioca c’è il botta e risposta tra Camarda (tiro debole parato dal portiere) e Cocuzza (destro a lato dal limite). Al 3′ splendido assist in rovesciata di Manfrè per Seck, che di testa sfiora l’incrocio con il gioco però già fermo per un fallo ravvisato dal direttore di gara. Al 4′ padroni di casa in vantaggio: Camarda si incarica di una punizione da sinistra e disegna una parabola insidiosa, Brancato sfiora e il portiere Loccisano viene ingannato. La Vibonese prova a replicare al 9′ ma la punizione di Cocuzza è intercettata senza problemi da Fazzino. Al 10′ si accende Vella: l’attaccante recupera palla sulla trequarti e calcia da fuori spedendo a lato. Lo stesso Vella ci riprova un minuto dopo da posizione defilata dopo uno scambio con Camarda; stavolta centra il bersaglio ma Loccisano si distende e devia in corner. Il portiere della Vibonese si oppone, poco dopo, anche al tiro di Parachì, bravo nell’occasione a trovare la porta al termine di una triangolazione con il solito Camarda. Al 21′ arriva il raddoppio: palla dietro per il portiere Loccisano, che sbaglia il rilancio servendo Brancato, il difensore calcia di prima trovando il suo primo gol in Serie D. Al 27′ nuovo tentativo di Parachì: il suo destro da fuori sfiora il palo. La Vibonese torna a farsi viva dalle parti di Fazzino al 35′: cross di Foderaro per Pollina, che controlla e calcia a lato con la porta spalancata davanti. Al 38′ Camarda su punizione da posizione laterale prova a sorprendere Loccisano ma il pallone termina di poco oltre la traversa. Gli ospiti riescono a rientrare in partita al 39′: sugli sviluppi di una punizione ribattuta dalla barriera, un rimpallo consente ad Allegretti di ritrovarsi davanti a Fazzino e di batterlo con freddezza. Il primo tempo si chiude con il punteggio sul 2-1.

La Vibonese fa festa grazie a Totò Cocuzza
La Vibonese fa festa grazie a Totò Cocuzza (foto Omar Menolascina)

Vibonese intraprendente in avvio di ripresa. Al 3′ sponda di Allegretti e conclusione di Cocuzza di poco a lato. Il gol del 2-2 arriva al 4′: Allegretti riceve sulla trequarti, avanza e lascia partire un tiro che, dopo essere stato deviato da un difensore di casa, si insacca a fil di palo alla destra di Fazzino. Nonostante la rimonta subita, il Città di Messina ha il merito di non abbattersi e già all’8′ va ad un passo dal 3-2: lancio di Vella per Manfrè, che vince il confronto fisico con Procida e si ritrova solo davanti a Loccisano ma lo grazia calciando oltre la traversa. Al 12′ la gara si complica per la formazione di Panarello: Parachì commette un fallo a centrocampo e viene ammonito per la seconda volta lasciando i suoi in dieci uomini. La Vibonese prova ad approfittarne subito con il nuovo entrato Saani ma il suo diagonale è leggermente impreciso. Al 22′ Panarello richiama in panchina Vella e inserisce Bonamonte. Al 27′ ancora una grande chance per Manfrè, servito stavolta da Camarda: neppure stavolta però l’attaccante palermitano ha la necessaria freddezza e Loccisano respinge la sua conclusione. Un minuto più tardi ci prova Camarda: il destro dal limite del capitano finisce di poco oltre la traversa. Al 29′ il Città di Messina reclama invano il rigore per un presunto tocco di mano di Koffy su cross di Munafò. Il penalty ai padroni di casa viene invece assegnato al 32′, quando Petta atterra Manfrè in area di rigore. Della battuta da dischetto si incarica Camarda ma Loccisano respinge la sua conclusione. Al 33′ dentro Pino per Manfrè. Al 38′ si materializza l’ennesima maxi-beffa stagionale: su un lancio apparentemente innocuo, c’è lo svarione della difesa di casa che consente a Cocuzza di involarsi verso Fazzino e di batterlo con un destro preciso. Dopo il gol, l’attaccante ospite si lascia andare ad una deprecabile esultanza provocatoria nei confronti della tribuna e gli animi si surriscaldano. Panarello inserisce anche Portovenero per Cucè provando il tutto per tutto e nell’ultimo minuto di recupero è proprio il nuovo entrato a servire di testa Pino, il cui tocco scavalca il portiere ma c’è il palo a negare il meritato 3-3. Anche dopo il triplice fischio dell’arbitro, aumenta l’amarezza a causa di un parapiglia che si accende in campo a seguito del brutto gesto di Cocuzza in occasione del gol del definitivo 2-3. Per il Città di Messina ennesima gara stregata della stagione ed ennesima sconfitta interna. La squadra di Panarello resta a quota 16 punti in classifica e viene scavalcata proprio dalla Vibonese. Domenica prossima confronto esterno con l’Orlandina.

Parachì, espulso per doppia ammonizione nella ripresa (foto Omar Menolascina)
Parachì, espulso per doppia ammonizione nella ripresa (foto Omar Menolascina)

Città di Messina – Vibonese 2-3

Marcatori: 4′ pt Camarda (CdM), 21′ pt Brancato (CdM), 39′ pt e 4′ st Allegretti (V), 38′ st Cocuzza (V).

Città di Messina: Fazzino, Brancato, Trovato, Seck, Cucè (40′ st Portovenero), Frassica, Vella (22′ st Bonamonte), Munafò, Manfrè (33′ st Pino), Camarda, Parachì. In panchina: Mannino, Nicolò, Fragapane, Costa, Calogero, Busà. Allenatore: Antonino Panarello.

Vibonese: Loccisano, Diby Koffi, Spaho, Petta, Salese (17’ st Saani), Calzolaio (47′ pt Procida), Foderaro, Cosenza, Pollina, Cocuzza, Allegretti (31’ st Chiarello). In panchina: Mengoni, Porpora, Savasta, Carbonaro, Cibelli, Chiarello, Bonvissuto. Allenatore: Alfonso Ammirata.

Arbitro: Francesco Cenami della sezione di Rieti.

Assistenti: Carlo Bellini e Luca Ciacia della sezione di Palermo.

Ammoniti: 18′ pt Cosenza (V), 24′ pt Parachì (CdM), 42′ pt Pollina (V), 3′ st Fazzino (CdM), 5′ st Brancato (CdM), 37′ st Bonamonte (CdM), 42′ st Portovenero (CdM), 32′ st Petta (V).

Espulsi: 12′ st Parachì (CdM) per doppia ammonizione.

Recupero: 3′ pt, 4′ st.

Faggiano non chiude la porta: “Messina resta la prima scelta per D’Aiello”

0
Il ds del Trapani Daniele Faggiano
Il ds del Trapani Daniele Faggiano

La settimana che è appena iniziata è destinata a riservare novità sul fronte mercato, con il Messina fermo alla definizione degli acquisti di Pepe e Franco dalla Paganese e di Caturano dalla Casertana. Tra le svariate trattative avviate nei giorni scorsi si è improvvisamente arenata quella con il difensore Rocco D’Aiello, in uscita dal Trapani. Raggiunto l’accordo con la società granata, i peloritani sembravano ad un passo da un autentico colpo di mercato, considerati i trascorsi del centrale palermitano nelle serie superiori.

Il club di Lo Monaco aveva addirittura già programmato la presentazione ufficiale del quarto acquisto della sessione invernale, ma l’accordo sarebbe sfumato in extremis per via della mancata intesa sull’entità dell’ingaggio e sulla durata del contratto, dal momento che D’Aiello avrebbe preferito un accordo fino al giugno 2015 piuttosto che fino al termine dell’attuale stagione. Il calciatore resta sul mercato ed i margini di manovra sembrano ridotti, anche se in riva allo Stretto la dirigenza sembra prima di tutto propensa ad attendere fine mese, quando svariati elementi abbasseranno le loro pretese economiche. Non a caso non chiude definitivamente la porta ad una fumata bianca il direttore sportivo del Trapani Daniele Faggiano, contattato telefonicamente: “Per quanto ci riguarda il Messina resta la prima scelta, anche perché è una società amica. Personalmente stimo tantissimo il ds Fabrizio Ferrigno, al quale mi lega una lunga amicizia. Dipende tutto dal procuratore e dal ragazzo, che peraltro ha ricevuto alcune offerte dalla Prima Divisione e potrebbe tenerne conto”.

Il difensore Rocco D'Aiello
Il difensore Rocco D’Aiello

A Messina si attendono sviluppi anche in uscita. Dopo i vari Parachì, Piovi, Scoponi, Guilana, Di Stefano, Guadalupi, Gherardi (subito in rete all’esordio con la Carrarese) e Lasagna (ancora in attesa di sistemazione), da valutare le posizioni di Chiaria, ormai un “separato in casa”, destinato ad accasarsi altrove nonostante i quattro gol all’attivo tra campionato e Coppa Italia. Destino simile potrebbero subire Quintoni, a sorpresa non convocato per scelta tecnica in occasione della trasferta di Frattamaggiore, ma fin qui un “fedelissimo” dei Lo Monaco tra Milazzo e Messina, e De Bode, il cui nome è stato già affiancato al Melfi. La squalifica di Ignoffo rende comunque il centrale olandese una valida opzione in vista della sfida con il Castel Rigone, anche se Pepe, che rientrerà dalla squalifica, Silvestri e Cucinotta dovrebbero partire titolari. Ed infine c’è Siciliano, mai impiegato in gare di campionato, che ha già chiesto al Genoa di trovargli una destinazione alternativa.

La Sigma Barcellona subisce una severa lezione a Ferentino. Pioggia di triple e difesa sul banco degli imputati con 105 punti subiti (VIDEO)

Il tencico della Sigma Barcellona Ugo Ducarello cerca di spronare i suoi giocatori
Il tencico della Sigma Barcellona Ugo Ducarello cerca di spronare i suoi giocatori

La diciassettesima giornata del campionato di Adecco Gold propone l’incontro tra FMC Ferentino e Sigma Barcellona. I siciliani hanno vinto l’ultimo turno con Casale Monferrato e sperano di trovare la necessaria continuità di risultati per riavvicinare le prime posizioni di classifica. Ferentino ha perso di misura in trasferta a Torino e di fronte al pubblico amico cerca un pronto riscatto. Numerosi gli ex di turno tutti in casa laziale con Guarino, Bucci, Giuri e coach Gramenzi che in diverse stagioni hanno scritto pagine importanti della storia del sodalizio giallorosso. Per i ciociari organico al completo con gli stessi dieci convocati di Torino. In casa Barcellona l’unico assente è il play Pinton. Barcellona può contare sull’’apporto di quasi un centinaio di tifosi presenti al Pala Ponte Grande.
La cronaca: La sfida si apre con il quintetto di Barcellona composto da Collins, Young, Maresca, Natali e Fantoni; Ferentino risponde con Guarino, Bucci, Pierich, Green e Mosley. La palla a due è conquistta dai locali. Primi minuti di studio, con Collins che segna il primo canestro dalla grande distanza. Dopo il 5-0 Barcellona arriva il primo canestro amaranto con l’ex Bucci. Barcellona difende bene e sale a +7 dopo 3’. Risponde Ferentino con Green dalla lunetta. Proprio dopo il 3’ di gioco, il gioco si ferma a seguito di un parziale blackout elettrico di 20’ sul 4-9 a causa dalle pessime condizioni climatiche che imperversano su tutta la Ciociaria. Dopo la sosta la gara riprende però regolarmente con il possesso per Barcellona che va subito a segno con Collins. Risponde Pierich con la prima ‘bomba’ per la FMC.

Simone Pierich (Ferentino), ha messo a referto
Simone Pierich (Ferentino), ha messo a referto 23 punti con 6/6 dall’arco

Pierich regala subito il bis riportando al 5’ Ferentino sul -1 (10-11). La terza tripla in sequenza di Pierich, dopo una buona difesa amaranto tiene incollati i ciociari che sorpassano Barcellona con una schiacciata di Mosley al 6’ (15-14). Momento d’oro per Pierich, nonostante i due falli commessi. Subisce fallo sul quarto tentativo dalla grande distanza e fa 3/3 dalla lunetta prima di tornare in panchina rilevato da Garri con 12 punti e la FMC sul 18-14 al 7’. Altra tripla di Bucci da 7 metri per il +7 amaranto. Il tecnico siciliano Ducarello è costretto a spendere il timeout sul 23-14 dopo l’ennesimo ottimo lavoro difensivo dei gigliati e il canestro di capitan Guarino. Primo cambio per gli isolani con Toppo sul parquet per Fantoni. Dopo il +10 FMC con un libero di Mosley la FMC aumenta il ritmo e gioca la sua pallacanestro concludendo il primo quarto sul 31-17 con un canestro di Green e 5/7 dalla grande distanza.
Nel secondo periodo l’FMC insiste con l’aggressività difensiva e trova continuità anche in attacco raggiungendo con un 2+1 di Bucci il +14 (34-19 al 12’) sorprendendo la difesa a zona dei siciliani. Altra tripla per la FMC con Garri. La partita è di ottimo livello, con giocate di altissimo spessore specie per Garri. A metà frazione il canestro di Paesano e un sottomano di Giuri esaltano il Ponte Grande e regala il +18 ai ciociari (45-27) costringendo coach Ducarello all’ennesimo timeout. Minibreak dei siciliani di 4-0, immediato timeout di Gramenzi per riorganizzare attacco e difesa. La risposta dei padroni di casa è in Garri, mentre Barcellona sembra ritrovare fiducia, almeno in difesa dove recupera 4 palloni consecutivi. Sul fallo antisportivo di Parrillo e il 2+1 di Fantoni la Sigma torna sul -9 (47-38 a 2’35” dall’intervallo). Ferentino richiama in campo Pierich che commette subito il terzo fallo, Green e Mosley. Ancora dalla lunetta con Green Ferentino trova punti utili. Collins trova la tripla del -7 (49-42). La Sigma rientra con merito in partita anche se perde per 3 falli Natali al 19’. Si torna negli spogliatoi con il canestro di Fantoni che subisce fallo e segna il -3 (50-47 con 20-5 di break). Mosley va in lunetta per gli amaranto e fa 1/2. Ultimo possesso comunque per la FMC che va in lunetta (2/2) con Green e chiude sul 53-47. Barcellona deve convivere con una stiuazione falli non semplice avendo 3 uomini con 3 falli: Young, Toppo e Natali.

L'ex capitano Ryan Bucci (Ferentino), per lui 28 punti e 5 triple
L’ex capitano giallorosso Ryan Bucci (Ferentino), per lui 28 punti e 5 triple

Alla ripresa del gioco il primo canestro della sfida è laziale con Bucci, tra i migliori già nei primi 20’, così come Fantoni che raccoglie un tap-in per Barcellona. Torna a far male Pierich dalla grande distanza e dopo 1’30” la FMC è sul 58-49. Ancora Bucci dalla grande distanza, ma è la difesa gigliata a far male, e non concedere spazi nell’area pitturata alla Sigma. Buon momento per Ferentino che trova i canestri di Green e Guarino che sfrutta al meglio un tecnico per proteste a Fantoni (65-49 al 24’) e il quarto fallo di Maresca. Pierich trova l’ennesima tripla per il +17 (68-51) mentre Barcellona continua a sbagliare di tutto e subire il pressing difensivo dei gigliati. Due antisportivi per i siciliani a metà frazione portano Mosley e Bucci a siglare il nuovo massimo vantaggio sul 74-51 (23) con un break di 21-4. La reazione isolana sta nelle triple di Ganeto, Collins e il canestro dalla media di Collins per il 74-59 con 8-0 di break e timeout di Gramenzi a 3’ dalla fine del periodo. 12-0 di parziale per Barcellona vengono interrotti dai liberi di Pierich a 90” dalla fine.  Dopo un brutto momento la FMC si rialza con due triple da “urlo” di Bucci. Fine terzo quarto sull’83-67.
L’ultimo periodo vede Filloy aprire le marcature per la Sigma. Si lotta su ogni pallone. I siciliani cercano la rimonta. Ferentino non vuole più concedere alcun break e sfruttare la situazione falli degli isolani che hanno ben quattro uomini con quattro falli. Barcellona si affida a un Collins monumentale. Ferentino alle giocate spettacolari di Green e al tiro dal perimetro. Sul 90-73 la Sigma chiama timeout ormai a corto di ossigeno con 17 punti da recuperare a meno di 7’ dalla sirena. Gli amaranto ora gestiscono il vantaggio. I siciliani provano la rimonta con Filloy. Ferentino scende nell’intensità e a 3’ dalla fine Barcellona torna sotto la doppia cifra di svantaggio. Bucci e Green ridanno energia alla FMC, mentre un antisportivo a Collins e un fallo tecnico alla panchina permettono agli amaranto il definitivo allungo con i liberi messi a segno da Green e Bucci (100-85 al 38’) e la tripla successiva di Pierich. E’ un monologo amaranto tra gli applausi esaltati degli sportivi del Pala Ponte Grande. Ferentino chiude l’incontro con cinque uomini in doppia cifra e il 58% da oltre l’arco con 14 triple messe a segno, Barcellona invece risponde col predominio a rimbalzo (35-23 il dato in suo favore) e quattro doppie cifre col play Collins, in campo per tutti i quaranta minuti, sugli scudi con 26 punti e 9 assist. Finisce 105-87, un punteggio che evidenzia come sul banco degli imputati ci sia la difesa, che fin qui aveva subito meno di 78 punti a partita, mentre questa sera contro i gigliati registra il peggior passivo stagionale. Per Barcellona, certamente non aiutata dalla direzione arbitrale, nel Lazio matura l’ottava sconfitta stagionale, la quarta esterna che fa ripiombare la truppa di coach Ducarello in piena crisi, subito fuori dalla zona playoff. Il calendario non sembra dare una mano a capitan Maresca e compagni infatti domenica alle porte ci sarà un nuovo big match contro la quotata Centrale del Latte Brescia di un altro ex giallorosso come Alberto Martelossi e non sarà ammesso sbagliare per non pregiudicare la corsa alla post season.

Andre Collins, l'ultimo a mollare tra i suoi con 26 punti e 9 assist
Andre Collins, l’ultimo a mollare tra i suoi con 26 punti e 9 assist

FMC Ferentino-Sigma Barcellona 105-87
Parziali: 31-17, 53-47 (22-30); 83-67 (30-20); 105-87 (22-20)
FMC Ferentino: Guarino 4 (1/1, 0/2), Bucci 28 (5/6, 5/7), Duranti, Pierich 23 (0/1, 6/6), Green 21 (6/8, 0/4), Garri 15 (2/4, 3/4), Paesano 2 (1/1), Giuri 2 (1/2, 0/1), Parrillo, Mosley 10 (3/6). Allenatore: Gramenzi
Note: Tiri Liberi: 25/33 – Rimbalzi: 23 21+2 (Bucci 8) – Assist: 16 (Bucci 6)
Sigma Barcellona: Young 11 (4/7, 1/6), Toppo 6 (3/4), Maresca 5 (1/4, 1/2), Natali 2 (1/2, 0/3), Collins 26 (4/6, 6/18), Filloy 15 (3/5, 1/3), Ganeto 4 (2/2, 0/2), Fantoni 18 (7/11) N.E.: Deleo, Iurato
Allenatore:Ducarello
Note: Tiri Liberi: 10/14 – Rimbalzi: 35 20+15 (Filloy 7) – Assist: 15 (Collins 9)
Arbitri: Beneduce di Caserta, Bonfante di Lonigo (Vi) e Terranova di Ferrara.

Questo il video con le migliori azioni del match tra Ferentino e Sigma Barcellona: