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La Rescifina Messina chiude nel migliore dei modi la stagione regolare dilagando contro la Lazur. Nella fase ad orologio incrocerà il San Matteo

La difesa schierata della Rescifina Messina
La difesa schierata della Rescifina Messina

L’ultima giornata della prima fase del campionato di serie B Femminile non ha avuto praticamente storia. Sul parquet del Pala Tracuzzi si è registrato un vero e proprio tracollo da parte dell’ultima in classifica, la Lazùr Catania in casa della Rescifina Messina del presidente Piccolo che si conferma squadra decisamente a trazione casalinga, una sola sconfitta tra le mura amiche per le ragazze allenate da Lilia Malaja. Le etnee di coach Catanzaro, prive delle infortunate Gecheva e Condarelli, disputano una partita ben al di sotto delle aspettative e rimediano una pesante sconfitta come testimoniato dal passivo finale di trentasette punti (72-35 risultato finale). Il tecnico catanese schiera come starting five Miceli, Bruni, Licciardello, Carbone e Buscema, Messina risponde con l’organico al gran completo ma sin dai primi minuti di gioco si presagisce quello che sarà il canovaccio dell’intero match con le lazurine che appaiono lente e prevedibili in fase offensiva, con la conseguente realizzazione di soli diciotto punti fino all’intervallo lungo, e la poca reattività in difesa, consentendo al duo peloritano Vento (18 punti) e Marchese (15) di realizzare ripetutamente dalla lunga distanza e al pivot Ripellino (10) di avere facilmente la meglio nel lavoro sotto i tabelloni.

Un primo piano di Ilaria Vento, autrice di
Un primo piano di Ilaria Vento, autrice di 18 punti

Il punteggio di 30-18 del primo tempo è esemplificativo delle difficoltà incontrate dalle ospiti e dopo il riposo lungo non cambia la falsariga dell’incontro ma anzi le ragazze di coach Malaja allungano ancora, non voltandosi più indietro e chiudendo l’incontro con un eloquente vantaggio che sfiora i quaranta punti. Da sottolineare la prova di forza delle bianco blu di casa che mandano a referto ben dieci atlete, di cui tre in doppia cifra. E adesso, conclusa al quarto posto la regular season, dopo una settimana di riposo che appare quanto mai salutare, comincerà la fase ad orologio che vedrà la Rescifina, così come tutte le altre dirette concorrenti, disputare altre cinque partite supplementari. Le ragazze dello Stretto esordiranno sul campo della capolista San Matteo per dare vita a quella che sarà la terza edizione della stracittadina al momento sempre vinta dalle cugine biancorosse.

Rescifina Messina-Lazur Catania 72-35
Parziali: 16-6; 30-18 (14-12); 50-28 (20-10); 72-35 (22-7).
Rescifina: Scionti, Gambino 2, Marchese 15, Barlassina 6, Davì 4, Vento 18, Ripellino 10, Derkaoui 4, Libro 9, Spadaro 4, Romeo 2. All. Malaja
Lazur Catania: Spata 1, Miceli 3, Licciardello 5, Bruni 3, Hristova 8, Messina 11, Carbone 2, Buscema 2, De Lucia, Raniolo, Scalone. All. Catanzaro
Arbitri: Centorrino e Lucifero di Messina

La classifica finale: San Matteo 16 punti; Rainbow Catania 14; Nova Basket 12; Rescifina 10; Stella Palermo 6; Lazur Catania 2.

Ripellino (Rescifina) in azione di post basso
Le lunghe della Rescifina in azione

Il Cocuzza è più forte di assenze ed infortuni. I filippesi superano con disinvoltura la trasferta di Trapani e rafforzano il quinto posto

Il quintetto del Cocuzza San Filippo del Mela (foto Cocuzza)
Il quintetto del Cocuzza San Filippo del Mela (foto Cocuzza)

Centra un pronto riscatto il Cocuzza San Filippo del Mela nella quartultima giornata del campionato di serie C Regionale dopo la sconfitta casalinga della scorsa settimana contro il quotato Cefalù che non ha fatto mancare strascichi polemici nel finale. Le premesse alla vigilia della trasferta sul campo della Virtus Trapani non erano delle migliori con le perduranti assenze degli infortunati Terrana e Melone (quest’ultimo però iscritto a referto), senza il proprio capitano storico Albana, squalificato dal Giudice Sportivo, e con il possente pivot bulgaro Balev in dubbio fino alla fine per un risentimento al ginocchio oltre al play argentino Caula sofferente ad un polpaccio. Quindi per il tecnico Francesco Romeo di certo non mancavano le insidie in un confronto al cospetto di una squadra reduce da due ko consecutivi. Il responso del campo alla fine ha fatto svanire tutto ciò, ed alla palla a due, con Balev regolarmente in campo e che spadroneggiava sotto il ferro e tre miciadiali contropiedi gestiti dal paladino Colica innescato alla perfezione da Caula, indirizzavo la gara sui giusti binari chiudendo avanti di cinque punti la prima frazione (14-19).

Un time out di coach Romeo
Un time out di coach Romeo

All’inizio del secondo quarto San Filippo cambia difesa e la partita cambia. Dalla uomo gli ospiti si schierano a zona 3-2 (che manterranno fino alla sirena finale), mossa che ancora una volta si dimostra indigesta per i virtussini che nonostante una buona circolazione di palla che li porta spesso a costruire dei buoni tiri segnano con percentuali bassissime (alla fine la Virtus tirerà con il 31,4% da due, con 16/51, e con il 6% da tre con 1/17). La Virtus lotta ma Felice e Maltese che si alternano in cabina di regia non riescono ad essere efficaci nelle penetrazioni contro la zona avversaria. A metà quarto i messinesi volano sul +11 sul punteggio di 18-29 ma dopo un antisportivo fischiato agli ospiti, con l’unico canestro pesante della serata di Saverio Maltese ed un canestro da fuori allo scadere di Simone Asta la Virtus si riporta andando al riposo lungo sotto di 7 sul punteggio di 26-33. Da sottolineare l’ampio minutaggio offerto da coach Romeo alle cosiddette seconde linee che tenevano alto il nome della squadra.

Un'azione di gioco
Un’azione di gioco

Alla ripresa del match entrambe le squadre sono nuovamente schierate a zona, Felice prova a spingere e segna un buon canestro ma i messinesi si dimostrano più efficaci segnando canestri importanti con Caula e Scozzaro. Maltese trasforma in canestro una palla rubata in difesa e prova a scuotere i suoi ma le percentuali al tiro continuano ad essere pessime. A -1,40 il risultato è ancora sul + 7 per gli ospiti (38-45) ma a quel punto ma partita gira definitivamente con la Virtus incapace ad attaccare efficacemente la zona avversaria ed un parziale di 5-0 per gli ospiti che chiudono il periodo sul + 12 con il punteggio di 38-50. L’inerzia della partita è ormai saldamente nelle mani dei messinesi con Balev che giganteggia sotto le plance. La Virtus non segna praticamente più, con un solo canestro in 7 minuti e San Filippo vola fino al + 21 sul punteggio di 40–61 con un parziale di 11-2. La partita è finita, vanno in scena i titoli di coda e gli ultimi minuti servono solo a Trapani per ridurre il divario fino al 48-64 finale.
La vittoria, la nona stagionale per i bianco blu, permette di consolidare il quinto posto in classifica a stretto margine dal Cefalù. Il prossimo impegno, il terzultimo della prima fase regolare, proporrà il derby casalingo con l’Amatori Messina in programma sabato 1 febbraio al PalaPertini.

Il riscaldamento di San Filippo del Mela
Il riscaldamento di San Filippo del Mela

Virtus Trapani-Cocuzza San Filippo 48-64
Parziali: 14-19; 26-33 (12-14); 38-50 (12-17); 48-64 (10-14)
Virtus Trapani: Sugameli 2, Campaniolo 2, Maltese 9, Schifano, Perrone 4, Bellomo 6, Giacalone, Felice 9, Asta G. 2, De Vita, Paterniti 4, Asta S. 10. All. Colomba
Cocuzza: Di Paola, Melone ne, Imbesi 2, Scozzaro 11, Bruno, Rizzo 8, Cocuzza 2, Colica 9, Caula 13, Balev 19. All: Romeo
Arbitri: Savoca e Vizzini

Nel 2014 Campionato Siciliano Piste e Challenge Circuiti Cittadini karting

La Delegazione ACI CSAI Sicilia ha instituito le due serie regionali in un calendario molto ricco che partirà il 2 febbraio a Triscina dove Il 23 marzo farà tappa la Coppa CSAI Karting –“Il karting è un prezioso e fertile vivaio di talenti”.

La Delegazione ACI CSAI Sicilia segue con impegno le direttive federali, per cui riserva sempre particolare attenzione al karting ed ai suoi protagonisti. Nel 2014 nascono il Campionato Regionale Piste ACI CSAI Sicilia ed il Challenge Circuiti Cittadini ACI CSAI Sicilia. Due serie che costituiscono un ricco calendario per un totale di 25 appuntamenti e che permetteranno ai piloti di misurarsi su circuiti con caratteristiche varie.

Aiello - Macaluso
Aiello – Macaluso

I circuiti cittadini si sono affiancati agli impianti permanenti con grande e crescente favore di pubblico. La Delegazione sta valutando come rinforzare efficacemente la promozione e la pubblicizzazione delle serie.

I giovani talenti del karting siciliano sono stati premiati dai massimi vertici ACI alla Cerimonia dello scorso 10 gennaio a conferma del sempre crescente interesse della Federazione verso le promesse del volante. – “Il karting è un prezioso e fertile vivaio di talenti – ha ribadito il Delegato Regionale ACI CCSAI Armando Battagliala Federazione guarda alla specialità con grande interesse, soprattutto nella nostra regione, che ha dimostrato di avere dei promettenti giovani driver che sempre più dimostrano il loro valore. E’ necessario che i giovani piloti crescano e sviluppino le proprie capacità con i corretti valori dello sport e nel rispetto delle regole. La professionalità e la disponibilità di Rocco Castro, referente karting in Sicilia per il secondo anno consecutivo, saranno una garanzia per tutti”.

Tripoli Rando Savioli con Minardi Ferrari Pezzolla e Rogano
Tripoli Rando Savioli con Minardi Ferrari Pezzolla e Rogano

Il 23 marzo sulla pista trapanese di Triscina la tappa siciliana della Coppa CSAI Karting Zona Sud, seconda delle quattro prove della serie nazionale. Il calendario del Campionato Regionale Piste ACI CSAI Sicilia prevede dodici appuntamenti sui maggiori tracciati dell’Isola come le trapanesi Triscina (02/02 e 27/07) e Kinisia (22/06 e 05/10), l’agrigentina Concordia (23/02 e 08/06), la siracusana Pista del Sole (06/04 e 25/05), la catanese Santa Venera (09/03 e 14/09) e la ragusana Sole Luna (11/05 e 19/10).

Il Challenge Circuiti Cittadini ACI CSAI Sicilia porterà i kartisti all’interno dei centri abitati, su tracciati appositamente ricavati e messi in sicurezza, che rendono particolarmente avvincenti e spettacolari le competizioni. Si inizierà da Campofelice di Roccella (PA) il 13 aprile, il 18 maggio a Petrosino (TP), l’1 giugno a Sambuca di Sicilia (AG), il 29 giugno ad Alcamo (TP), il 13 luglio a Corleone (PA), il 3 agosto a Rocca di Caprileone (ME) ed il 10 agosto ad Acquedolci (ME), il 24 agosto a Sommatino (CL), il 7 settembre a Villafrati (PA), il 28 settembre a Capo D’Orlando (ME), il 12 ottobre a Cefalù (PA) e la prova conclusiva il 23 novembre a Mazara del Vallo (TP).

I calendari karting completi su www.acicsaisicilia.it

Continua il mal di trasferta per l’Effe Volley, sconfitta per 3-1 a Catania

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L’Effe Volley Santa Teresa torna a mani vuote dalla trasferta catanese. Al PalaCibali la compagine allenata da Andrea Caristi subisce una sconfitta difficile da digerire e butta al vento la possibilità di andare al tie break contro la quotata Pallavolo Sicilia Catania. Il match ha lasciato l’amaro in bocca al centinaio di tifosi al seguito della compagine messinese, sostenuta in terra etnea con un tifo caloroso quanto corretto.

In fase iniziale Caristi proponeva Serban e Sara Casale in P4 con Alessandra Maccarrone opposto, per il resto tutto invariato con Mercieca e Munafò centrali, Mucciola in regia e Simonetta Casale confermata nel ruolo di libero. Assente per malanni di stagione Floriana Cosentino.

Le ragazze dell'Effe Volley si preparano al match
Le ragazze dell’Effe Volley si preparano al match

Ottimo inizio di gara per le ospiti che si portavano pronti via sull’1-6. Time out tecnico sul 4-8. Sussulto locale per l’11 pari. Allungo del Santa Teresa prima sul 13-16, poi sul 15-20. L’infortunio al ginocchio di Andreea Serban costringe il coach messinese a sostituirla con Verdiana Saporito le condizioni della giocatrice effina saranno valutate in settimana dallo staff medico capitanato dal dott. Davide Milone. Nonostante tutto il set si conclude con la vittoria delle ospiti sul 21-25.

Il secondo set si gioca punto a punto sino all’8-6, poi 8 pari, Catania allunga prima sul 12-8 e poi sul 14-11. Accorciano le santateresine sul 16-15 e beccano le avversarie sul 22 pari con Valentina Cicala, in campo per un cambio tecnico al posto del capitano Alessandra Maccarrone. La squadra guidata dalla Licciardello si portava sul 24–22 e dopo aver fallito il primo set ball chiudeva sul 25-23 per l’uno pari.

Andreea Serban (Effe Volley),
Andreea Serban (Effe Volley),

Nel terzo set il team caro al presidente Santo Carnabuci registrava un tracollo psicologico e cedeva le armi sul 25-16 per il sorpasso catanese. Il quarto parziale è quello che lascia maggiori rimpianti. Subito avanti la Pallavolo Sicilia (6-1). Rabbiosa reazione Effe Volley con il primo stop tecnico sull’ 8-7 a proprio vantaggio. Poi andamento da rullo compressore sino al 14-22. Dopo blackout totale con una caterva di errori e le avanti che non riuscivano a mettere il pallone a terra. Incredibile recupero delle catanesi, guidate da una grande Ferlito in regia, che prima si portavano sul 22-22 e poi chiudevano sul 26-24 per il tre a uno finale e la delusione degli “Eagles” di S. Teresa, che come nel loro stile hanno applaudito lo stesso le proprie beniamine dopo il fischio finale.

In definitiva una sconfitta che alla vigilia ci poteva stare contro una delle squadre tecnicamente più attrezzate del girone, ma non farà dormire per diverse notti il tecnico Andrea Caristi che già assaporava il quinto set e la certezza di portare a casa almeno un punticino. La performance del PalaCIbali conferma lo stato di crescita della squadra jonica, che ha messo in difficoltà un più quotato avversario, ma conferma di avere limiti strutturali soprattutto in termini di tenuta caratteriale quando si tratta di chiudere i parziali nei momenti decisivi dei set. Limiti che derivano dalla poca esperienza di parecchie delle giocatrici “effine” per la prima volta impegnate in un campionato di serie B.

Sicuramente la causa della sconfitta è da addebitare alla fase offensiva con una percentuale di squadra del 24 in luogo del 29 avversario e con un numero maggiore di errori (39 contro 26). A conferma di ciò va fatto notare che la Pallavolo Sicilia ha ottenuto i punti necessari per la vittoria con 173 attacchi, mentre alle rossoblu non sono bastati ben 196 tentativi di superare la difesa avversaria.

Sara Casale (Effe Volley),
Sara Casale (Effe Volley),

In grande evidenza Sara Casale che conferma il suo percorso di crescita e di ambientamento con 22 punti e la migliore percentuale di in attacco (40) seguita a ruota dalla centrale Matilde Mercieca (35). In ricezione meglio di lei ha fatto la sorella Simonetta alla seconda gara consecutiva nel ruolo di libero (71 per cento contro il 69 di Sara). Soprattutto in avanti bisogna adesso valutare le condizioni di Andreea Serban, in attesa del recupero della migliore forma per l’altra schiacciatrice Verdiana Saporito, decisiva nella fase iniziale del campionato.

A fine gara Andrea Caristi appare alquanto deluso del risultato: “Per vincere a pallavolo non basta fare le cose per bene, ma bisogna farle meglio degli altri. Noi abbiamo fatto bene, ma i nostri avversari hanno fatto meglio. Resta la grande delusione ed il rammarico per l’epilogo finale. L’infortunio della Serban che valuteremo domani ci ha molto penalizzato. Adesso ricaricheremo le pile in questo turno di sosta”.

TABELLINO:

PALLAVOLO SICILIA CATANIA -EFFE VOLLEY S. TERESA 3-1 (21-25; 25-23; 25-16; 26-24)

PALLAVOLO SICILIA CATANIA: La Ferrera, Vinciguerra, Torre, Bonaccorso, Tomaselli 12, Il Grande 13, Oliva 16, Ferlito 4, Utili 7, Carnazzo, Gueli (L), Glorioso, Bontorno 6 ALL. Licciardello

EFFE VOLLEY S. TERESA: Mucciola 3, Cicala, Girone, Serban 2, Mercieca 11, Maccarrone 9, Munafo’ 5, Casale 22, Saporito 10, Simonetta Casale (L), Micali . ALL: Caristi

ARBITRO: Costanzo. SECONDO: Alaimo

Serie D – Prosegue oltre lo Stretto il periodo nero del Due Torri

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Lontano, lontanissimo è il ricordo dello stato d’animo di euforia che si respirava in casa Due Torri lo scorso 3 Novembre quando la compagine pirainese s’imponeva sul Comprensorio Montalto al “Vasi”.

L'undici del Due Torri
L’undici del Due Torri

Era quello il decimo turno del Girone I della Serie D, domenica si giocava la ventunesima giornata che allo stadio Ravagnese opponeva i locali dell’Hinterreggio all’undici nebroideo che nel mentre aveva raccolto sette (ben cinque interni e quattro consecutivi all’ultima vittoria) pareggi e quattro sconfitte contando quella maturata oltre lo Stretto.

I reggini, infatti, s’impongono di stretta misura per 1-0 grazie alla rete siglata al 35′ da Gigliotti. Fallendo poi il possibile raddoppio dal dischetto degli undici metri con Aliperta grazie all’intervento dell’estremo Di Dio. Tra le note di cronaca spicca il debutto dell’attaccante Franzese e l’espulsione del centrocampista Treppiedi.

Nel prossimo turno, previsto dopo la sosta di una settimana, il Due Torri tornerà tra le mura amiche del proprio stadio con l’imperativo di tornare al successo ospitando il Noto.

L'estremo difensore pirainese Agostino Di Dio
L’estremo difensore pirainese Agostino Di Dio

Le dichiarazioni del dopo gara dei due tecnici:

FERRARO (allenatore Hinterreggio): “Una vittoria che fa molto bene alla classifica e al morale. Una gara ostica, al culmine di una settimana difficile dal punto di vista degli infortuni. Papasidero giocava da fermo e temevamo molto i calci piazzati: onore a lui per essere rimasto in campo. In qualche circostanza, siamo rimasti schiacciati e abbiamo dato coraggio a loro. Dovevamo chiuderla prima e potevamo farlo con il rigore, resta e sarà una stagione difficile. Risultati positivi dagli altri campi? Non dobbiamo farci condizionare da queste cose. Dobbiamo prepararci a combattere in ogni gara, sino all’ultima giornata. Potevamo recitare un altro ruolo in questo campionato, ma nonostante le tante difficoltà, stiamo valorizzando tanti giovani, come ad esempio Puntoriere che è davvero encomiabile. Mercato? Forse ci serve un giovane difensore centrale, per stare più tranquilli, per evitare situazioni come quella odierna Ora la sosta: «Cercheremo di far recuperare tutti gli infortunati, poi lavoreremo per cercare di essere una squadra sempre più organizzata. Ho un gruppo che mi piace, mi dà coraggio e motivazione a continuare su questa squadra. Il gruppo mi segue e condivide un’idea comune, quella di salvare la categoria”.

ALACQUA (Due Torri): “La mia squadra è stata sempre viva, anche con l’uomo in meno, bravo il nostro portiere a tenerci in vita e parare il rigore. Fa rabbia perdere una partita così, in cui ci sono state poche occasioni ambo le parti. Ad ogni modo, l’Hinterreggio resta una squadra importante e credo di aver visto una squadra che c’è, sopratutto visto che oggi c’erano sei calciatori assenti e alcuni di loro erano in condizioni precarie. Campo in pessime condizioni? Anche per loro poteva essere penalizzante e anche l’Hinterreggio aveva calciatori tecnici. Ma non guardo questi fattori. Preoccupato per la mancanza di vittorie? No, sono preoccupato se la squadra non la butta dentro o magari se non ci danno dei gol regolari, come accaduto domenica scorsa. Mi auguro che questa sosta possa aiutarci a recuperare qualche calciatore ed è difficile affrontare le grandi squadre con tantissimi ragazzi. Mentalmente, paghi troppo le assenze dei calciatori chiave“.

TABELLINO:

HINTERREGGIO-DUE TORRI 1-0

Marcatori: 35′ Gigliotti.

HINTERREGGIO: Parisi; Filidoro, Scoppetta, Papasidero, Paviglianiti; Forgione (86′ Lavrendi), Benincasa, Aliperta; Gigliotti (90′ Manganaro), Puntoriere M., Favasuli (64′ De Marco). Allenatore: Ferraro.

DUE TORRI: Di Dio; Tchotchoua, Zappalà (73′ Ancione), Librizzi, Fantino; Bica Badan (85′ Scolaro), Lo Nigro, Treppiedi; Franzese, Venuti, Gaglio (75′ Butera). Allenatore: Alacqua.

Arbitro: Miele di Torino.

Assistenti: Campanella-Burgi

Espulso: Treppiedi (DT) al 59′. Ammoniti: Favasuli, Forgione, Filidoro (H), Bica Badan, Lo Nigro (DT).

Note – Pomeriggio nuvoloso. Corner 4-4. Al 74′ Di Dio para rigore ad Aliperta. Recupero: 1’pt, 4′ st.

Serie D – Panarello: “Vittoria meritata del Città”, l’Orlandina si trincera dietro il silenzio stampa

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L’exploit del Città di Messina ha pesanti conseguenze sulla classifica del Girone I della Serie D, in una giornata in cui la capolista Savoia (vittorioso sul Pomigliano) allunga a + 6 sull’Akragas (sconfitta rocambolescamente a Battipaglia) ed il nuovo forfait del Ragusa che avrebbe dovuto ospitare il Comprensorio Montalto, avvia la compagine iblea verso una radiazione che giungerà in settimana.

Fari puntati sulla coda, e quindi indirettamente sulle tre messinesi: l’Orlandina ferma a quota 28 punti è raggiunta dall’Hinterreggio che si è imposto sul Due Torri che rimane a fermo a 21. Tra di loro il Pomigliano sempre a 25. Il Licata che sale a 7 frena l’ascesa della Vibonese che è affiancata proprio dal Città a 19, mentre il Rende con 15 occupa il terzultimo posto.

Il presidente Romagnoli, il d.s. Cirillo, l'allenatore Raffaele
Il presidente Romagnoli, il d.s. Cirillo, l’allenatore Raffaele

Una sconfitta che amareggia l’ambiente dell’N.F.C. Orlandina con mister Beppe Raffaele e il d.s. Bruno Cirillo che hanno lasciato l’area interviste per andare a svolgere una lunga chiacchierata di analisi sino alla panchina della squadra di casa lontani da occhi ed orecchie indiscrete.

Il presidente Massimo Romagnoli irritato dalla direzione di gara ma anche dall’atteggiamento della squadra in campo, lascia il “Micale” al triplice fischio senza passare dagli spogliatoi e dall’area interviste, e decreta il silenzio stampa di tutti i tesserati della società paladina.

L'attaccante del Città di Messina Vella
L’attaccante del Città di Messina Vella

Dedico i gol a mio padre ed al mister, il pareggio – esordisce l’attaccante del Città di Messina Maurizio Vellaoggi non ci sarebbe bastato. Dopo la prima rete abbiamo smesso di spingere ed abbiamo subito il gol del pari. All’inizio abbiamo cercato di allargare le maglie con gli esterni offensivi, poi abbiamo iniziato ad agire più centralmente per portare pressione alla loro difesa, e così è nato l’episodio dell’espulsione da cui è nata la punizione del primo gol. Camarda è uno specialista, io ci provo in allenamento con il consenso del tecnico, la posizione era invitante ed ho ripagato la fiducia concessa”.

Nell’intervallo – prosegue l’atleta, classe 1991, nato a Mannheim in Germania, ma cresciuto a Palma di Montechiaro – il mister ci ha chiesto di crederci fino all’ultimo, e questa volta il gol del successo è arrivato per noi. Dobbiamo crederci nella salvezza, lavorare partita per partita con l’obiettivo di raccogliere più punti possibili”.

Abbiamo meritato il successo, e sin dal primo tempo avevamo il piglio giusto – ammette soddisfatto mister Nino Panarelloe ci abbiamo creduto sino all’ultimo sperando anche nell’episodio finale, senza accontentarci, ed alla fine l’abbiamo trovato con il tiro-cross di Cappello e la correzione di Vella”.

Il tecnico messinese Nino Panarello
Il tecnico messinese Nino Panarello

Il campionato è tutt’altro che chiuso – prosegue nell’analisi il trainer peloritano – il nostro dovere è crederci fino alla fine anche per la salvezza diretta. Il girone di ritorno è differente da quello d’andata, è la storia di questo campionato a dirlo. Credo che qualche squadra è davanti potrebbe cedere. Sono contento per i ragazzi che in questi mesi avevano sofferto troppo la mancanza di un successo e l’euforia negli spogliatoi è legato a questo”.

La superiorità numerica indubbiamente ci ha aiutato – conclude Panarello – e nell’ultimo quarto d’ora con l’ingresso di Trovato e lo spostamento a destra di Cappello abbiamo provato ad accompagnare la manovra con i due laterali. Faccio chiarezza sul fronte mercato: Di Stefano non era tesserabile, ha firmato ed era in panchina Puzone che si allenava con noi da qualche tempo. Credo che qualcosa potremmo fare a centrocampo per avere maggior spessore al fianco di Camarda”.

Eccellenza – Micali: “Il mio Rometta penalizzato dagli errori arbitrali”

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E’ un Rometta pieno di rabbia che non ha ancora smaltito i postumi del derby di domenica scorsa, disputato a Giammoro contro l’Igea Virtus, un match che per propria volontà non ha portato a compimento. La società rossoblu con questa dura e quasi inedita decisione, ha voluto manifestare il proprio malcontento verso gli organi federali, rei di essere i principali artefici delle continue sviste arbitrali subìte. Il patron Nino Micali, abbastanza rabbuiato già nell’intervallo del match, è rimasto nello spazio antistante degli spogliatoi, ordinando verosimilmente ai propri ragazzi l’uscita anticipata dal campo per mandare un segnale importante verso chi di dovere.

Rometta - stemmaDopo aver metabolizzato il tutto, al termine della gara il Micali ha manifestato il proprio dissenso: “Sono stufo di subire domenicalmente un comportamento ostile degli arbitri nei nostri confronti. In diverse gare di campionato abbiamo dovuto convivere con delle sviste arbitrali, sempre a nostro sfavore, in un campionato che come ben sapete è falsato, non regolare e con alcune squadre che sono state favorite dalle varie vicissitudini di altre compagini. A noi è girato tutto male, gli arbitri con il loro comportamento hanno finito per penalizzarci, in sintesi non ci sentiamo assolutamente tutelati e questo concetto deve essere chiaro soprattutto per chi regge il calcio in Sicilia”.

Giovanni Celona (Rometta)
Il giovanissimo Giovanni Celona, ingaggiato dal L’Aquila.

Davanti allo stanzone dello spogliatoio romettese, invece, il remissivo Guido De Maria, tecnico della squadra, afferma che non rilascerà più dichiarazioni se non a fine campionato, quando si tireranno le somme.

Intanto la formazione juniores allenata da Nunzio Trischitta ha colto un pari, 1 – 1 il punteggio finale, nella difficile trasferta di Milazzo, mentre la nota lieta è rappresentata dal giovane Giovanni Celona classe 1997, che domenica scorsa prima del derby ha salutato i propri compagni per accasarsi al L’Aquila. La società, che milita nella Prima Divisione Lega Pro, sulle tracce del ragazzo da diverso tempo, ha scommesso sul talentuoso calciatore messinese che già si trova in terra abruzzese, con la speranza che questo sia il trampolino di lancio per un futuro roseo.

Eccellenza, Girone A – Il Rocca di Caprileone torna al successo

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Prima gioia del 2014 per il Rocca di Caprileone che coglie un fondamentale successo esterno sul campo del San Sebastiano nella ventesima giornata del Girone A di Eccellenza.

Tuttavia per i bianco-blu nebroidei di mister Salvatore Bongiovanni (ancora appiedato dal giudice sportivo e sostituito dal vice Lombardo) la sfida del “Piano Longuillo” di Calascibetta al cospetto della formazione “fanalino” della classifica si è palesato anche più complicata e difficile di quanto lo 0-3 finale potrebbe indurre a pensare.

Basilio Monastra
Basilio Monastra

I locali, reduci da ben otto sconfitte consecutive, e mostrano parecchi limiti ed in apertura rischiano subito lo svantaggio ma sono graziati dal giovane Protopapa. Al 12′ sugli sviluppi di un corner arriva il vantaggio ospite con la deviazione di testa di Fabrizio Bontempo, la rete pesa come un macigno sul piano psicologico per la squadra di casa che rimessa la palla al centro è infilzata in contropiede da Basilio Monastra che approfitta di un retropassaggio corto di un difensore, salta Romano e deposita nella porta vuota. Prima dell’intervallo il Rocca potrebbe chiudere la contesa, ma fallisce il tris.

Nella ripresa la squadra di casa ritrova mordente mentre il Rocca riscopre le proprie titubanze, e favorita dal campo irregolare e da qualche decisione arbitrale inizia a farsi minacciosa in avanti. Rizzo mette i brividi con una conclusione che sfiora l’incrocio, poi Saraceno esalta i riflessi di Inferrera.

L'estremo difensore Giovanni Inferrera
L’estremo difensore Giovanni Inferrera

Il portierone è poi graziato da un pallonetto di Mento (ex enfant prodige ai tempi del Due Torri) che però sulla corsa si scontra con l’estremo. Per il direttore di gara sig. Bonaccorso ci sono gli estremi per il rigore ed un cartellino giallo che grazia lo stesso Inferrera che poi con grande reattività neutralizza il tentativo di trasformazione affidato ad Armenio.

Allo scadere dei novanta regolari, azione di ripartenza del Rocca con Craccò che innesca ancora Monastra che realizza lo 0-3 che di lì a poco diverrà definitivo. Un successo utile per i nebroidei più per il morale che per la classifica (27 punti) visto che il margine sulla zona play-out è sempre di due punti. Ovvero quelli che dividono i nebroidei dal San Giovanni Gemini, l’avversario del prossimo turno al “Nuovo Comunale”.

Eccellenza – La Tiger Brolo supera indenne il big-match di Siracusa

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Nel match clou della ventesima giornata del campionato Eccellenza, la Tiger Brolo esce indenne dal “Nicola De Simone”, in una sfida che alla vigila prometteva scintille, di fronte i migliori attacchi del girone B.
Troppo importante la posta in palio per entrambe le squadre, che hanno preferito annullarsi reciprocamente e non rischiare di soccombere, una gara in cui il tatticismo e l’agonismo hanno preso il sopravvento sulla tecnica.

Il Siracusa doveva fare la partita, il suo ritardo in classifica lo imponeva, gli azzurri hanno cercato di pressare i gialloneri sin dall’inizio del match, la Tiger ha giocato con ordine e semplicità, cercando di innescare il velocissimo D’Agosta con contropiedi ficcanti, nel tentativo di trovare il varco giusto per infilare la retroguardia siracusana.

La formazione della Tiger che ha battuto il Rometta
La formazione della Tiger che ha battuto il Rometta

Per gli aretusei l’attenuante delle pesanti assenze di Palmiteri e Visone, non schierati da mister Strano che ha dovuto fare a meno anche del bomber Carbonaro dalla mezzora del primo tempo per uno stiramento al flessore, ma la squadra di Santino Bellinvia è stata quella che ha avuto le occasioni più ghiotte della gara.

Dopo un primo tempo giocato soprattutto nella zona centrale del campo, durante il quale i due portieri non sono mai stati seriamente impensieriti, nella ripresa gli equilibri saltano ed al 5’ la squadra di casa conquista un corner, sulla battuta di Figura è Diop a mettere Bufalino in condizione di battere a rete, ma la sua conclusione è centrale ed è facile preda per l’estremo difensore brolese Fagone. Al quarto d’ora arriva la risposta dei gialloneri, su corner calciato da D’Agosta la sfera perviene a Falanca, la conclusione ravvicinata del difensore viene neutralizzata con un pregevole intervento da Farò, che salva la propria porta.

Tindaro Calabrese (Tiger Brolo).
Tindaro Calabrese (Tiger Brolo).

In una gara spezzettata dalle troppe interruzioni, solo un episodio o una giocata da palla inattiva potrebbe sbloccare il risultato. L’ultima grande occasione della partita tocca ancora una volta alla Tiger, è il bomber Tindaro Calabrese a disegnare una parabola su calcio di punizione, sulla quale un grande intervento di Farò (ex Messina) gli nega la gioia del gol.

E’ l’ultimo sussulto di match vissuto all’insegna dell’equilibrio, che ha dato al Siracusa la consapevolezza della propria forza, mentre la Tiger ha ribadito ancora una volta di meritare il primato del girone, che però adesso è meno sicuro, infatti il vantaggio sulla seconda in classifica, FC Acireale, si è dimezzato per via del successo degli acesi ottenuto contro il Modica grazie a due penalty. Il team di mister Bellinvia ha però superato brillantemente un esame di maturità importante in vista del traguardo finale.

Tabellino:

Siracusa – Tiger Brolo 0-0

Siracusa: Farò, Lombardo, Liistro, Matinella, Diop (64’Chiarello), Figura, Garrasi, Calabrese, Frittitta, Carbonaro (28’ Lentini), Bufalino (79’ Scarano). A disp: Russo, Visone, Brancato, Pirrotta. All. Strano

Tiger Brolo: Fagone, Perricone, Falanca, Messina (80’ Carrello), Pettinato, Zingales, Lupo, Speciale, Calabrese, D’Agosta, Salerno. A disp. D’Alessandro, Di Napoli, Messineo, Rametta, Guercio, Biondo. All. Bellinvia.

Arbitro: Lippiello di Avellino. Assistenti: Scannella di Caltanissetta e Di Paola di Catania

Eccellenza – Un Taormina rimaneggiato esce indenne da Vittoria

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Giovanni Merlino
Giovanni Merlino

Un Taormina largamente rimaneggiato porta a casa un prezioso punto dalla trasferta di Vittoria valida per il girone B di Eccellenza. Al “Comunale” le due squadre si accontentano dello 0-0 in un match tutt’altro che spettacolare, condizionato dalle precarie condizioni del terreno di gioco. Sono i padroni di casa a fare la partita, andando diverse volte vicino alla rete soprattutto nel finale di gara. Il Taormina punge invece sulle ripartenze creando alcuni pericoli con le conclusioni di Maggioloti e Merlino.

Il tecnico biancazzurro Saro De Cento, costretto a fare a meno degli squalificati Filistad, Grasso, Angelo Strano e Casella, si affida alla linea verde: sono ben sei i calciatori under schierati nell’undici iniziale. Il tradizionale 3-5-2 vede il ritorno di Mancari tra i pali, terzetto difensivo composto da D’Arrigo, Porchia e Ulma. Al centrocampo Laquidara e Mancuso sugli esterni, in mediana Merlino, Moschella e D’Emanuele. Coppia d’attacco formata da Franco e Maggioloti. In panchina Napoli bloccato da una contrattura e Muscolino, affaticato dopo l’esperienza di Coverciano con la Nazionale dilettanti.

E’ il Città di Vittoria a rompere il ghiaccio con i tentativi di Cocimano e Tosto che non creano problemi all’attento Mancari. Al 5′ ci prova Mancuso con una conclusione dalla destra respinta in corner da Amendola. Tre minuti più tardi l’estremo difensore di casa rinvia sui piedi di Maggioloti che si fa spazio tra i difensori e libera un tiro che si spegne sul fondo. I ragusani prendono campo , creando scompigli sulla corsia di destra con le incursioni di Di Rosa. Al 26′ è provvidenziale l’intervento di Mancuso che toglie la palla dalla testa di Tosto pronto a ribadire in rete sugli sviluppi di un traversone del solito Di Rosa. Il numero sette biancorosso ci prova al 35′, ma la sua conclusione finisce sul fondo.. Un minuto più tardi risponde il Taormina con Merlino che raccoglie palla da Mancuso e conclude verso lo specchio della porta, Amendola respinge in fallo laterale. Al 39′ Iapichino ruba palla a Moschella e lancia Di Rosa che da ottima posizione angola troppo il tiro, sprecando una ghiotta chance. Al 43′ ancora Città di Vittoria in avanti con un cross dalla destra di Cocimano sul quale interviene Strano con un debole colpo di testa. Al 45′ i biancorossi si rendono pericolosi ancora sulla corsia di destra con un traversone di Cocimano raccolto da Strano, la cui conclusione è abilmente respinta da D’Arrigo. Dopo un minuto di recupero termina la prima frazione di gara.

La ripresa inizia con il Taormina in avanti. Al 48′ D’Arrigo lancia Franco, costringendo l’uscita con i piedi di Amendola. Al 53′ replica il Città di Vittoria con una conclusione di Cocimano deviata in corner da Mancari. Cinque minuti più tardi l’esperto portiere ospite si supera mandando in angolo un tiro dai venticinque metri di Arcidiacono. Al 65′ punizione dal limite per il Città di Vittoria dopo un tocco di mano di Mancuso. Della battuta si incarica il neo entrato Crisafulli, conclusione centrale che Mancari respinge senza troppi affanni. Al 74′ il Taormina recrimina per una discutibile decisione del direttore di gara: Maggioloti lancia Merlino verso la porta avversaria, il giovane centrocampista biancazzurro viene messo a terra da un intervento scomposto di Nobile. L’arbitro ferma il gioco, ma nega il rigore, ammonendo invece Merlino per simulazione. Al 76′ sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con una conclusione di Maggioloti neutralizzata da Amendola. L’attaccante classe 1994 è ancora protagonista all’83’ quando colpisce l’esterno della rete da posizione defilata. Passano tre minuti e il Città di Vittoria sfiora il vantaggio con una conclusione di Strano su cross di Crisafulli, Mancari dice di no. Al secondo dei quattro minuti di recupero,  il portiere biancazzurro salva il risultato opponendosi con abilità su un tiro di punizione di Cocimano.

Il Taormina torna a muovere la classifica dopo le due sconfitte consecutive contro Siracusa e Misterbianco, conservando così il quarto posto a quota 34 punti. Nel prossimo turno Grasso e compagni saranno di scena al “Bacigalupo” contro l’FC Acireale, seconda forza del  campionato.

Tabellino

CITTÀ DI VITTORIA – TAORMINA 0-0

CITTÀ DI VITTORIA: Amendola, Giudice, Patti (57′ Crisafulli), Iapichino, Nobile, Citronella, Di Rosa, Arcidiacono, Strano, Cocimano, Tosto (52′ Peluso). Allenatore: Giovanni Campanella.

TAORMINA: Mancari, Mancuso, Laquidara, D’Arrigo, Ulma, Porchia, Merlino, D’Emanuele, Franco, Moschella, Maggioloti. Allenatore: Saro De Cento.

ARBITRO: Gangi di Enna (Assistenti Sperenza e Bufalino di Siracusa).

NOTE: ammoniti: Patti, Arcidiacono, Cocimano, Mancuso, D’Arrigo, Ulma, Merlino, Moschella, Maggioloti. Recuperi: 1′ e 4′.