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Messina, che balzo. Agguantato l’ottavo posto, giallorossi pronti al rush finale

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Il Messina esulta a Foggia (foto Cuteri)
Il Messina esulta a Foggia (foto Cuteri)

Ottavo posto finalmente agguantato: dopo una lunga rincorsa il Messina è adesso più vicino al traguardo. A far sorridere la squadra di Grassadonia, reduce dalla straordinaria vittoria di venerdì a Foggia, sono stati anche gli altri risultati della ventiquattresima giornata. Una domenica, insomma, da attenti spettatori. All’ultimo posto utile per ottenere al termine della regular season l’accesso diretto alla Lega Pro unica 2014-15 i giallorossi sono ora appaiati a quota 32 alla Vigor Lamezia, reduce dallo scialbo 0-0 casalingo con il Gavorrano, costato la panchina a Novelli. L’1 dicembre scorso, giorno del clamoroso 1-4 in favore dei biancoverdi al “San Filippo”, risultato che convinse il club di Lo Monaco ad esonerare Catalano, Zampaglione e compagni avevano otto lunghezze di vantaggio sul Messina. Un gap colmato soprattutto con il robusto intervento sul mercato invernale. Le sconfitte di Poggibonsi (prossimo avversario), Melfi e Aversa Normanna hanno poi completato il quadro. In sette giorni dall’ultimo posto a disposizione per giocare i playoff all’ottavo.

Quattordici i punti collezionati dai peloritani in questo primo scorcio di girone di ritorno, nel quale è maturata una sola sconfitta, a Frattamaggiore contro l’Arzanese. La Casertana capolista ne ha messi insieme 17, il Chieti 14 come i giallorossi, la sorprendente Ischia 13, Teramo e Cosenza 11, Foggia 10. Segno della netta inversione di tendenza compiuta dal Messina. Nelle restanti dieci gare Corona e compagni giocheranno cinque volte fuori ed altrettante in casa. Sfruttare il fattore campo contro le non irresistibili Gavorrano, Sorrento e Martina, tre compagini già in seria difficoltà, potrebbe risultare fondamentale. La sfida di Cosenza del 7 marzo, ancora in diretta tv, appare quella più delicata, anche perchè Casertana e Teramo potrebbero essere affrontate in una condizione di tranquillità (leggasi promozione in tasca per entrambe).

Giorgio Corona con l'arbitro (foto Cuteri)
Giorgio Corona con l’arbitro (foto Cuteri)

L’esplosione di Ferreira, cinque volte a segno dopo il giro di boa, rappresenta l’autentica ciliegina. A parte la gara con l’Aversa Normanna, nella quale sono andati a bersaglio anche Bucolo e Buongiorno, il Messina del 2014 ha fatto esclusivamente affidamento sulle reti del lusitano e di capitan Corona per compiere la splendida risalita. Dopo aver blindato la difesa, che ha subìto appena tre marcature nelle ultime sette partite, e visto migliorare di settimana in settimana la qualità del gioco, in vista del rush finale per Grassadonia c’è un’ulteriore sfida.

Il calendario del Messina: 23 febbraio Poggibonsi-Messina; 2 marzo Messina-Chieti; 7 marzo* Cosenza-Messina; 16 marzo Messina-Gavorrano; 23 marzo Melfi-Messina; 30 marzo Messina-Casertana; 6 aprile Vigor Lamezia-Messina; 13 aprile Messina-Sorrento; 27 aprile Teramo-Messina; 4 maggio Messina-Martina. *Anticipo in diretta su Raisport

 

Successo in trasferta per il Messina Volley

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messina volley
messina volley

Quarta vittoria consecutiva in campionato per il Messina Volley. Il tema peloritano vince in trasferta per 3-0 contro il Pgs Juvenilia, confermando il momento positivo. Al PalaClan di San Giovanni La Punta, le ragazze del tecnico Cacopardo hanno mantenuto una prestazione regolare per tutta la gara contro un avversario che, nonostante l’ultima posizione in classifica, ha lottato con caparbietà alla ricerca di un successo fondamentale per alimentare le proprie speranze di salvezza.

In alcuni frangenti del secondo e del terzo set la Juvenilia ha messo in difficoltà le atlete del Messina Volley, ma nelle fasi decisive era proprio la formazione messinese ad essere protagonista per incamerare i parziali e con essi l’intera posta in palio. Tra sette giorni ancora un’altra trasferta per il Messina Volley, a Milazzo contro l’AS Volley 96, in un match molto impegnativo.

PGS JUVENILIA CATANIA-MESSINA VOLLEY 0-3 (Set: 10-25; 17-25, 18-25)

PGS JUVENILIA: Restivo, Sardo, Seminara, Giordano, Zappalà, Anastasi, Di Benedetto, Tracinà, Di Pietro, Nicolosi (L1), Coco (L2).

MESSINA VOLLEY: D’Andrea, Mento, Rando A., Carollo, Criscuolo, Fabiano, Laganà, Carnazza, Donato (k), Spadaro, Rando V. (L1), Galletta (L2). All. Cacopardo.

Siac sconfitta nel derby con il Savio

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Jonathan Cento della Siac
Jonathan Cento della Siac

E’ il Savio ad aggiudicarsi il derby contro la Siac. La squadra di Martelli vince con merito segnando cinque gol in contropiede grazie alla velocità dei suoi giocatori e ai rilanci lunghi del portiere sul pivot. La SIAC, invece, è apparsa stanca e quasi mai in partita. Ma non c’è tempo di ricaricare le pile, martedì i ragazzi di Golinelli scenderanno di nuovo in campo per il match di Coppa Italia contro il Nicolosi, in attesa della gara interna contro l’Orsa.

La cronaca. Al 3’ Savio subito in gol con il contropiede di Princi, che dopo aver saltato Morabito, tira ad incrociare imprendibile per De Francesco. La risposta della SIAC è affidata a Cento che non inquadra lo specchio della porta. Qualche minuto dopo Morabito si vede respingere la conclusione, sulla ribattuta Cento manda fuori di tacco. A l7’ ci prova Princi, tiro fuori. Al 21’ altro contropiede dei padroni di casa con Formica che mette in rete il gol del 2-0. Un minuto dopo Cento potrebbe diminuire lo svantaggio usufruendo di un tiro libero, ma manda la sfera sulla traversa innescando il contropiede del Savio che viene finalizzato da Formica.

Nel secondo tempo lancio lungo del portiere, De Francesco non riesce ad intervenire sulla sfera e Princi appoggia in rete il 4 a 0. SIAC irriconoscibile, lontano parente di quella squadra che nelle ultime cinque partite ha ottenuto tre vittorie e due pareggi. Al 3’ i ragazzi di Golinelli incassano la quinta marcatura con Briguglio che finalizza un perfetto contropiede. Al 6’ la reazione dei bianco-azzurri: lancio lungo di De Francesco, Grasso con un pallonetto supera il portiere e accorcia le distanze. Al 9’ il tiro di Morabito viene salvato sulla linea. Il giocatore ospite ci riprova qualche minuto dopo, la sfera, respinta, viene messa in rete da Cento con una bella semirovesciata fissando il punteggio sul definitivo 5-2-

Il prossimo turno prevede l’incontro Asd SIAC-Orsa. La gara, valevole per la nona giornata di ritorno del campionato, girone C, di serie C2 Ca5 si disputerà presso il campo “PALARESCIFINA” di Messina, sabato 22 febbraio alle ore 16.

Il tabellino. Savio Messina PSG-Asd SIAC Messina 5-2 (3-0)

Marcatori: 3’pt, 2’st Princi (Sa); 21’ pt, 22’pt Formica (Sa); 3’st Briguglio (Sa); 6’st Grasso (Si); 15’st Cento (Si).

Savio Messina PSG: Fiumara, Di Nuzzo, Bucca, Granata, Zona, Giunta, Formica, Princi, Zingale, Costa, Di Nuzzo, Bruguglio. All. Martelli.

Asd SIAC Messina: De francesco, Cento, Grasso, Colavita, Zoccali, D’Emilio, Morabito, Passeri, Irrera, Russo. All. Golinelli.

Arbitro: Carmelo Amato di Barcellona Pozzo di Gotto.

 

 

Eccellenza: Elamraoui decide il derby allo scadere, la Tiger si avvicina alla serie D

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Vittoria sul filo di lana per la Tiger Brolo. Al Comunale la formazione giallonera fa suo il derby con il Taormina proprio negli istanti finali, grazie ad un penalty trasformato da Elamraoui. Un successo dal grande significato per i brolesi che vedono sempre più da vicino l’obiettivo prefissato ad inizio di stagione.

Senza Rametta, squalificato, e con Calabrese non al top, mister Bellinvia da spazio anche a Messina, ex della gara, al posto dell’indisponibile Carrello. Dall’altra parte Saro De Cento  deve rinunciare a Moschella, fermo per infortunio e allo squalificato Franco, affidandosi all’esperienza di Casella e Filistad per cercare di contrastare l’undici di casa.

Tiger-Taormina 1-0, nella foto di Zebby il gol decisivo realizzato su rigore da Ealmaroui
Tiger-Taormina 1-0, nella foto di Zebby, il gol decisivo realizzato su rigore da Ealmaroui

La Tiger vuole assolutamente vincerlo questo derby ed inizia a spron battuto, già nel primo giro di lancetta si rende pericoloso con Messina, il suo tiro al volo scoccato da fuori area sfiora il palo della porta difesa da Mancari. Il Taormina si difende con ordine, lasciando il pallino del gioco ai padroni di casa e cercando di colpire con rapide ripartenze. Al 19’ ancora la Tiger si fa viva dalle parti di Mancari con Biondo, ma il suo colpo di testa su calcio di punizione battuto da Messina, finisce alto. Al 21’ ci prova Calabrese, ma il suo esterno risulta troppo angolato e finisce a lato. Alla mezzora D’Agosta si libera bene in area di rigore e lascia partire un diagonale che sfiora il palo. La Tiger spinge ancora, ma i tentativi dei suoi attaccanti non sortiscono gli effetti sperati ed il primo tempo si conclude sullo 0-0.

L'esultanza di Elamraoui dopo il gol
L’esultanza di Elamraoui dopo il gol (foto Zebby)

La ripresa ripropone il canovaccio dei primi 45 minuti, gialloneri sempre padroni del campo ed il Taormina pronto a rispondere in contropiede. Al 46’ una girata in area di Falanca impegna Mancari, Gli ospiti alleggeriscono la pressione dei tigrotti ma senza pungere seriamente. Al 51’ ottima occasione per Calabrese, ben assistito da Biondo, ma la conclusione di destro del bomber termina alta. Al 64’ Bellinvia rinforza l’attacco della sua squadra inserendo Elamraoui al posto di Messina. L’estroso attaccante ripaga la mossa del tecnico brolese dando più brio ed imprevedibilità alla manovra offensiva. Al 75’ la formazione di casa va in gol, ma la marcatura viene annullata per fuorigioco di D’Agosta, il cui tocco, che sarebbe stato ininfluente in quanto la sfera calciata da Biondo era destinato a finire nella porta difesa da Mancari, avviene al di la dei difensori azzurri. Tre minuti più tardi arriva l’espulsione di Casella. La Tiger aumenta la pressione, ma D’Agosta non riesce a capitalizzare una buona occasione propiziata da Calabrese: il suo destro si perde sull’esterno della rete. Sui titoli di coda arriva l’episodio decisivo del derby. D’Agosta sull’out destro lavora un bel pallone e riesce a metterlo in area ospite dove l’uomo della provvidenza, Sami Elamrauoi, stacca di testa e supera Mancari ma un difensore ospite salva con le mani. Il sig. Rinaldi non ha dubbi nell’assegnare il penalty alla Tiger. Sul dischetto si porta lo stesso Elamrauoi che manda Mancari da una parte ed il pallone dall’altra, regalando un successo fondamentale alla propria squadra. Dopo cinque minuti di recupero il derby si chiude con il successo della capolista, per il Taormina, che già pensava di aver conquistato un punto pesante sul difficile campo brolese, ci saranno occasioni migliori per dimostrare la propria forza.

Tabellino:

Tiger Brolo – Taormina 1-0

Marcatore: 90’ Elamraoui (rig.)

Tiger Brolo: D’Alessandro, Perricone, Falanca, Messina (64’ Elamraoui), Pettinato, Messineo (85’ Salerno), Lupo, Zingales, Calabrese, D’Agosta (92’ Di Napoli), Biondo. Allenatore: Santino Bellinvia,

Taormina: Mancari, D’Emanuele, Laquidara, Strano, Filistad, Ulma, Porchia, Napoli (61’ La Corte), Maggioloti (79’ Gazzè), Grasso, Casella. Allenatore: Saro De Cento.

Arbitro: Rinaldi di Messina

Note: Angoli 7-1 per la Tiger. Espulso Casella. Ammoniti: Ulma, D’Agosta, Biondo, D’Emanuele, Filistad e Pettinato.

Adecco Gold – L’Upea riaggancia Torino e rimane in scia di Trento (VIDEO)

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Non ha deluso le attese della vigilia con una sfida vibrante in bilico sino a quatto secondi dal suono della sirena conclusiva il match clou della ventiduesima giornata dell’Adecco Gold che opponeva al “PalaFantozzi” l’Upea Capo d’Orlando alla Manital Torino.

La festa del
La festa del “Poz” e dei giocatori a fine partita

I paladini s’impongono per 78-73 in una gara dal grande agonismo, con la tensione palpabile di una gara cruciale per la lotta serrata al vertice della classifica che ora torna ad affiancare le due compagini a quota 30 punti, appena due dietro Trento oggi vittoriosa a Napoli (57-70).

Grande intensità sin dalle prime battute di gioco, con la “banda Pozzecco” che sembra più aggressiva e dinamica, mentre i piemontesi con il temuto Mancinelli e Valerio Amoroso mostrano il loro bagaglio tecnico. A metà del periodo Mays porta illude i suoi firmando il 18-12, ma alla fine del quarto il tabellone recita 21-20. Tra le note a margine da segnalare c’è l’ingresso di Benevelli, ma questi presto è costretto a tornare in panca per un infortunio, per provare successivamente uno stoico rientro in campo.

Il secondo periodo vede primeggiare gli ospiti con i paladini che perdono fluidità ed aggressività difensiva il giovane Georgati e il duo americano Steele-Bowers a creare non pochi problemi con Nicevic sanzionato del terzo fallo personale. Come una cartolina di una serata difficile l’ultimo canestro del periodo per il 29-39 firmato da Valerio Amoroso con il contributo degli dei della palla a spicchi.

Sandro Nicevic
Sandro Nicevic

Al ritorno in campo dopo l’intervallo coach Gianmarco Pozzecco ripropone lo “starting five” ed i tre canestri consecutivi siglati dal pivot croato Sandro Nicevic sono il risuono di un segnale di riscossa che accende l’animo del pubblico sugli spalti. Prima Amoroso e poi Nicevic sono sanzionati per la quarta volta, l’Upea si vede costretta a varare un quintetto d’emergenza con Archie pivot.

La gara, però, è dura: Torino ha talento e profondità di roster e non molla confermandosi ancora avanti di circa cinque punti. Tanti quanti quelli che separano le due squadre alla fine del terzo periodo con una provvidenziale finale stoppata di Mays che salta in cielo per contrastare lo statuario polacco Wojciechowski.

I piccoli di Capo d’Orlando iniziano a mordere con una difesa aggressiva, ed il distacco si assottiglia, ogni possesso è una lotta intensa. Poco oltre la metà, dopo un time out, è una tripla di Mays a siglare la parità (68-68) e poi successivamente arriva ritorna in vantaggio.

Con tre minuti scarsi sul cronometro il Poz ricorre al time out. quando Basile mette un libero su due, si avverte la sensazione che la sfida possa avere anche un’appendice di un supplementare e tanti errori da una parte e dall’altra confermano che ora la palla a spicchi pesa davvero tanto tra le mani degli atleti in campo.

Keddrick D'wayne Mays, 31 punti contro Forlì
Keddrick D’wayne Mays

Nulla sembra cambiare, ancora un time out del Poz a 38″ scuote i suoi con Mays abile ad incunearsi nel pitturato per trovare canestro e il fallo (quinto personale di Bowers) che lo porta in lunetta per l’aggiuntivo ed una bilancia che torna a tingersi di biancoblu. Amoroso però con carattere rimette in scia i suoi, e sul rovesciamento di fronte nuovo viaggio in lunetta per Mays, ma il play texano sbaglia entrambi.

Si riparte ed all’altezza della linea di metà campo Steele cerca di superare Soragna. Quattro i secondi ancora da giocarsi e per gli arbitri c’è unì’infrazione di passi apparentemente molto discutibile. Time out, e qui saltano i nervi alla panchina torinese con un primo tecnico che fa ribollire di rabbia coach Stefano Pillastrini che platealmente taglia il campo per protestare vivacemente ed a muso duro con la terna.

Il tecnico ferrarese rimedia l’inevitabile espulsione e imbocca la via degli spogliatoi dopo un saluto con il Poz, mentre Soragna dalla lunetta è infallibile con quattro trasformazioni impeccabili per il finale 78-73. Si riparte da metà campo, Basile trattiene il pallone sino al giubilo della sirena finale.

L’Upea si gode il momento, bissa il successo dell’andata che la pone in grande vantaggio con un avversario indiziato di essere una delle protagoniste di quei play-off che già si scorgono all’orizzonte. Prima però ci sarà il tempo per una nuova sfida interna con Forlì ed una trasferta (al sabato) con Napoli che precederà l’avventura della kermesse di Coppa Italia a Rimini.

Tabellino:

Upea Capo d’Orlando–Manital Torino 78–73

Parziali: (21-20, 8-19, 25-20, 24-14;

UPEA: Mays 15, Soragna 18, Nicevic 18, Portannese 9, Archie 10, Basile 4, Laquintana 4, Benevelli, Ciribeni. Busco ne. All.: Gianmarco Pozzecco.

MANITAL: Steele 12, Mancinelli 18, Evangelisti, Amoroso 24, Bowers 4, Sandri 5, Wojciechowski 2, Gergati 8, Zanotti, Baldasso. All.: Stefano Pillastrini.

Arbitri: Stefano Ursi, Mauro Belfiore, e Luca Bonfante.

Questo il video con le migliori azioni della sfida fra Upea Orlandina e Manital Torino:

Eccellenza – Rometta: missione compiuta! A San Gregorio basta un gol di D’Angelo

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Colpo gobbo del Rometta, i rossoblù vanno a vincere sul campo del San Gregorio e rialzano la testa rimettendosi in piena corsa per la salvezza. Vittoria doveva essere e vittoria è stata per i ragazzi di mister Guido De Maria che riassaporano il gusto dolce dei tre punti, dopo tre mesi di astinenza, durante i quali è successo di tutto e di più, con la società che addirittura aveva gettato la spugna per poi ritornare sui propri passi, decisione che si è rivelata quanto mai azzeccata visto il risultato ottenuto nel pomeriggio in terra etnea.

Cristian D'Angelo, autore del gol della vittoria per il Rometta
Cristian D’Angelo, autore del gol della vittoria per il Rometta

In una partita importantissima che segnava il crocevia della propria stagione, la squadra tirrenica ha offerto una prova positiva, mettendo in campo la giusta determinazione e cattiveria sportiva, giocando con la massima concentrazione per tutto il match e alla fine sorridendo per il risultato pieno ottenuto. Il gol del preziosissimo successo giunge nella prima frazione di gioco, a realizzarlo è stato Cristian D’Angelo che dal limite dell’area di rigore insacca con una conclusione sporcata da un difensore. Un gol determinante che consente ai suoi di conquistare tre punti pesantissimi, utili sia per la classifica che in ottica futura.

Adesso la corsa per la salvezza non è più una chimera e anche dal punto di vista del morale, questo risultato è ossigeno puro in vista del delicato confronto interno di domenica prossima con il Modica, da affrontare con lo stesso piglio, affinché si possa tracciare il percorso che è ancora lungo per tentare di raggiungere l’obiettivo stagionale.

Tabellino:

San Gregorio – Rometta 0-1

Marcatore: 18′ D’Angelo

San Gregorio: Meo, Vitale, Puglisi, Tosto, Salemi, Cammarata, Garozzo, Blatti, Cristaldi, Rasà, Tomaselli.

Rometta: Billè 7, Scipilliti 8, Manmana 6,5 , Cordima 7, Riga 6,5, Arena G. 7,5, Calafati 6,5, Ricciardo 7, D’Angelo 8, Biondo 7,5 , Mantarro 7. Allenatore: De Maria

Arbitro: Bennici di Caltanissetta – Assistenti : Campanella e Balletti di Agrigento

Note: Espulsi Blatti e Calafati.

Pozzecco: “Superata la migliore squadra del torneo. Stiamo andando al di là delle più rosee aspettative” (2 VIDEO)

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L'abbraccio tra il "Poz" ed i giocatori a fine partita
L’abbraccio tra il “Poz” ed i giocatori a fine partita

La nona meraviglia casalinga stagionale di una stagione a dir poco strabiliante esalta le ambizioni di alta classifica dell’Upea Orlandina, che consolida il secondo posto in classifica grazie al 2-0 negli scontri diretti contro la corazzata Manital Torino. Davanti al solito caloroso pubblico la vittoria, la quindicesima complessiva, assume ancora più rilievo perchè arrivata al termine di una partita che, a cavallo dei due quarti centrali, ha visto i piemontesi comandare i giochi anche con una doppia cifra di vantaggio. Nell’ultimo quarto il break paladino di 24-14 porta le firme di capitan Soragna (massimo stagionale con 18 punti), Nicevic (18), Mays (15 ed autore del canestro e fallo che è valso il primo sorpasso sul punteggio di 74-71) ed Archie (10). In sala stampa incontenibile la gioia di Gianmarco Pozzecco, il coach di questo gruppo che sta meritando applausi a scena aperta che però inizia la sua analisi dall’espulsione nel finale del collega Pillastrini: “Come prima cosa voglio dire che conosco da sempre Pillastrini ed oggi sono stato con lui prima della partita. E’ una persona straordinaria, un uomo vero. Conosco anche Ursi (l’arbitro che nel finale ha comminato l’espulsione all’allenatore di Torino, ndc) un altro amico che ha avuto una grande carriera. Tutto quello che è successo mi dispiace, è stato un malinteso. Sono dispiaciuto perché voglio bene ad entrambi, un episodio che ha condizionato la gara. E’ anche vero che eravamo in una situazione di vantaggio con la palla in mano a quatto secondi dal termine. Ripeto, sono cose che succedono, spero che la Federazione tenga conto della reazione di Pillastrini, tutto è nato da un equivoco, deve essere preso in considerazione, lui non merita una sanzione. Già l’episodio ha avuto il suo peso, condizionando il risultato della gara. Poi voglio ringraziare i miei giocatori, non era facile dopo la partenza di Cefarelli (approdato a Napoli, ndc), dal punto di vista caratteriale meritano tanto. Quello che vivo io è tutto merito loro, hanno tutti e dieci grande spirito di sacrificio. Abbiamo giocato senza Benevelli che si è fatto male nel primo tempo ma ha dimostrato grande attaccamento alla causa volendo giocare pur strappato. Nicevic ha giocato con quattro falli sul groppone, Basile in campo sembra che abbia quindici anni. L’emblema della partita sono i quattro tiri liberi di Soragna, un uomo di altri tempi”.

Il capitano MAtteo Soragna ha segnato 18 punti ed i quattro tiri liberi decisivi a tre secondi dal termine
Il capitano Matteo Soragna ha segnato 18 punti ed i quattro tiri liberi decisivi a tre secondi dal termine

La mossa tattica dell’utilizzo del quintetto basso dopo l’uscita dal campo per falli di Nicevic ha segnato la riscossa per l’Orlandina che è riuscita a cambiare l’inerzia del match rimontando Torino: “Non ho meriti perché è stata una situazione di necessità, abbiamo giocato con Archie da cinque e Soragna e Basile da quattro, per rimanere in gara serviva una reazione clamorosa che è prontamente arrivata dai ragazzi. Abbiamo battuto una grandissima squadra col migliore allenatore della categoria. Sono stati a lungo un cantiere aperto ed adesso raccolgono i frutti come dimostra il loro attuale primo posto. Lo dico con chiarezza, voglio che tutti riconoscano che questi ragazzi stanno facendo molto di più rispetto a quanti tutti ci aspettavamo, non sono bravo io, sono loro che riescono a giocare bene grazie a tre giocatori senior con una mentalità straordinaria e gli altri sette che giornalmente li seguono e ci mettono l’anima dando il massimo dell’energia in campo rispetto a qualsiasi altra squadra. Voglio che la gente sogni ma tutto quello che verrà sarà di guadagnato, perché per esempio se oggi avessimo perso ci poteva anche stare”.
Sul fronte opposto l’esperto Stefano Pillastrini riavvolge il nastro di una sfida che ha confermato le attese della vigilia e che lo ha visto concludere la partita anzitempo negli spogliatoi a seguito di un’espulsione molto contestata: “Sono dispiaciuto perché tutto è nato da un equivoco. Sul fischio dell’infrazione di passi comminato a Steele posso aver fatto un gesto non capito dagli arbitri. Il fallo tecnico è arrivato perché stavo in mezzo al campo per capire da dove si sarebbe battuta la rimessa, se in attacco o in difesa. Volevo chiederlo all’arbitro per dare le giuste indicazioni ai miei giocatori ed invece è arrivato il tecnico che ha chiuso la partita. Ho gesticolato con le mani ma non contro gli arbitri, del cui operato per mia abitudine non voglio commentare. E’ stata una partita spettacolo tra due squadre che volevano vincere, una lotta forte, il fatto che Capo d’Orlando abbassasse il quintetto per via dell’infortunio di Benevelli e i falli di Nicevic ci ha dato fastidio. Dovevamo andare sotto canestro e perdevamo fluidità di gioco, non siamo riusciti ad approfittare. Loro hanno tenuto un’intensità alta mentre noi abbiamo sbagliato alcune situazioni offensiva e difensiva, ma abbiamo giocato alla pari contro una grande squadra, perdendo a quattro secondi dal termine dopo aver avuto la palla per vincere. Guardiamo avanti, dobbiamo reagire per arrivare pronti ad un finale di stagione che sarà molto duro”.

Stefano Pillastrini ha contestato in modo veemente l'espulsione a fine gara
Stefano Pillastrini ha contestato in modo veemente l’espulsione a fine gara

Torino ha accusato nel finale la grande intensità messa in campo nel primo tempo, durante il quale ha espresso la sua migliore pallacanestro. Nel futuro però si dovrà lavorare maggiormente sulla crescita della condizione fisica nell’arco dei quaranta minuti di gioco: “Anche Capo d’Orlando era stanca, è chiaro che in trasferta è sempre difficile imporsi nei finali punto a punto. L’Upea ha avuto tanti spunti buoni con i suoi ottimi giocatori, approfittando dei nostri errori. Nel finale abbiamo fatto qualche errore di troppo, ma anche costruito dei tiri perfetti che non sono entrati. Una bella sfida decisa dagli episodi finali, non posso giudicare l’infrazione di passi perché non l’ho vista ma poteva starci. A quattro secondi comunque eravamo in partita, poi è arrivato il tecnico che ci ha precluso una possibile rimonta. Noi siamo ambiziosi e ci sentiamo di essere i più forti del campionato, lo dobbiamo però dimostrare sul campo perché il resto sono chiacchiere. Oggi l’Orlandina è stata più forte di noi e se ci ha battuto due volte su due tra andata e ritorno un motivo ci sarà. Noi vogliamo fare di tutto per vincere questo campionato ma per questo bisogna lavorare tanto, fare fatti ed oggi non ci siamo riusciti. Restano otto partite di campionato più i playoff per dimostrarlo. Meriti comunque all’Upea con un gruppo dal quale Pozzecco ottiene il massimo, anche da situazioni contingenti che da dannose diventano positive. Cercheremo di fare meglio nel proseguo, ma non posso che complimentarmi coi miei ragazzi che hanno dato tutto. Troveremo al nostro interno le giuste risorse, ancora non stiamo esprimendo il massimo potenziale ma è normale. Bowers, Mancinelli e Steele hanno iniziato ora ad allenarsi con continuità e la nostra striscia di risultati utili in questo mese lo dimostra. Crediamo di avere ancora ampi margini di miglioramento”. 

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore dell’Upea Orlandina Gianmarco Pozzecco:

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Manital Torino Stefano Pillastrini:

Pallavolo Messina, punto importante in Puglia

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ISO_2896C(1)La Pallavolo Messina torna a casa con un punto in più dalla trasferta pugliese al Palaozan “Tiziano Manni” di Ugento, campo casalingo dei Falchi Salento. Vittoria sfiorata per gli atleti peloritani, con partita chiusa al tie-break (25-21, 17-25, 25-20, 19-25, 15-8).

«Siamo stati protagonisti di un buon gioco oggi – dichiara al termine dell’incontro l’allenatore giallorosso Flavio Ferraraed abbiamo messo in difficoltà il nostro avversario nei set vinti, anche lottando con tenacia punto su punto. Purtroppo è mancata la continuità ed abbiamo affrontato anche problematiche significative sul cambio palla nel primo set. Ciò non ci ha consentito di iniziare il match nel modo giusto». Si sono registrate tensioni a bordo campo al termine del quarto tempo, culminato con una penalità comminata dal giudice di gara all’allenatore salentino Alfredo Montanile, che purtroppo si sono trascinate nell’ultimo set. «Nel quarto set i nostri ragazzi hanno registrato una impennata di orgoglio – racconta mister Ferrara -, che ci ha portato a vincere con autorità. Il clima ormai pesante, in campo come sugli spalti, misto alla stanchezza ed alla tensione hanno contribuito al risultato finale, ma non hanno cancellato comunque i nostri errori. Il calo è stato netto e la squadra si è disunita»

La sconfitta, comunque, non abbatte certo l’animo dei peloritani. «Torniamo a casa felici: questo punto è importante per il nostro cammino e per l’obiettivo finale. Abbiamo mosso la classifica e siamo convinti che il nostro percorso sia positivo. Il gruppo risponde con tenacia e passione. Non posso che ringraziare i ragazzi e la società tutta». Il presidente Giorgio Muscolino ha seguito con trepidazione gli aggiornamenti sulla gara in Puglia dei ragazzi della Pallavolo Messina. «Non si tratta soltanto di un punto in più – dichiara il presidente Muscolino -, ma è un importante segnale di continuità dopo la prova positiva contro il Virtus Potenza. Non si trattava di un match semplice, perché i Falchi sono assai temibili negli incontri casalinghi. La prossima settimana incontreremo il Martina Franca al PalaJuvara, dove mi auguro che ci sarà una cornice di pubblico degna dell’impegno e della dedizione mostrata dai nostri atleti e da tutto lo staff tecnico e societario. Lo meritano loro, lo merita la Pallavolo Messina».

FALCHI SALENTO: Piscopello 3, Congedi 4, Zonno 5, Colazzo 8, Romano 20, Serra 19, Spennato (L). Totale ricezione perfetta: 39% Ricezione perfetta libero: 48% Percentuale attacco: 39%. Muri: 5. Coach: Alfredo Montanile

PALLAVOLO MESSINA: Scimone N.E., Schipilliti 4, Fasanaro 12, D’Andrea 11, Princiotta 13, Mastronardo, Pugliatti 11, Degli Esposti 3, Ruggeri (L1) 33%, Alaimo (L2). Totale ricezione perfetta: 22% Ricezione perfetta libero: 37% Percentuale attacco: 34% Muri: 7. Coach: Flavio Ferrara

Arbitri: Antonio Capolongo, Emilio Sabia

Per la Sigma Barcellona una vittoria autoritaria ad Imola che vale l’aggancio al quarto posto in classifica (VIDEO)

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Il pivot di Barcellona Tommaso Fantoni in azione ad Imola
Il pivot di Barcellona Tommaso Fantoni in azione ad Imola (foto Amaduzzi)

La Sigma Barcellona porta a casa due punti preziosi al cospetto di una compagine come l’Aget Imola assetata di successi che, domenica dopo domenica, diventa sempre più insidiosa per gli avversari. Nella gara precedente i ragazzi allenati da Federico Vecchi hanno messo in serie difficoltà la corrazzata Torino. Nella gara odierna, hanno lottato fino all’ultimo, ma i siciliani di coach Marco Calvani, al quarto successo su cinque partite da capo allenatore giallorosso, non si sono fatti cogliere impreparati. Barcellona vince nettamente come testimoniato dal punteggio finale di 60–81.
Al via il primo possesso lo conquistano i giallorossi, che rompono subito il ghiaccio con i canestri di Alex Young e Fantoni per lo 0–3 in uscita dai blocchi. La Sigma Barcellona da subito difende forte, mettendo alle strette l’attacco dei padroni di casa. Niles dopo quasi due minuti interrompe il silenzio dei padroni di casa ma Natali e Ganeto vanno a referto con 5 punti consecutivi, per il più sei ospite (2–8). Coach Vecchi chiama il primo time out, al rientro Niles e Poletti scuotono i compagni e riducono lo svantaggio (7–8). Young vola in lunetta per i giallorossi ma realizza solo il 50% dei tentativi. Fantoni e compagni si fanno sentire sotto canestro e incrementano il proprio vantaggio (7–11).
Natali, in fase difensiva cerca di recuperare un pallone ma commette fallo su Curtis Young che vola in lunetta e realizza entrambi i tentativi. Proprio in questo momento Alexander Young, risponde all’omonimo in canotta bincorossa e piazza 5 punti personali consecutivi (9–16). Poletti non sta fermo e ripetutamente prova ad innescare i suoi ma Ganeto si conferma elemento prezioso per i suoi, sparando dalla lunga distanza e blocca sul nascere ogni tentativo di rimonta. Il primo periodo termina 11–19 per Barcellona.

Demian Filloy in azione ad Imola
Demian Filloy in azione di tiro contro Poletti (foto Amaduzzi)

Nel secondo quarto Andre Collins sblocca immediatamente la situazione dalla media distanza. Il solito Poletti, prova a trascinare i suoi, vola in lunetta ma realizza un 1/2. Filloy decide di entrare in partita e lo fa con una tripla. Poletti risponde ma i giallorossi ci danno dentro e Fantoni incrementa il punteggio (14-26). Come nel primo periodo Imola torna a farsi sotto con l’ex Orlandina Poletti che realizza 9 punti personali consecutivi e il tabellone recita 20–26. Coach Calvani chiama un time out immediato, al ritorno sul parquet Iannone e Mancin sbagliano due canestri consecutivi e Fantoni con l’aiuto di Filloy porta a in doppia cifra di vantaggio i suoi compagni (20–31). L’Aget non va a segno e Filloy per la seconda volta nella serata con un potenziale gioco da tre punti allontana ulteriormente gli ospiti, il punteggio è di 20–34. Poletti e Mancin non resistono alla pressione difensiva, perdono palla e Barcellona vola a + 19 grazie ai canestri di Natali e Collins. Dopo qualche minuto di silenzio Niles si sblocca e sigla 8 punti consecutivi. In cabina di regia Pinton torna in campo dopo il lungo periodo di stop per infortunio e vola subito in lunetta, realizzando il 100% e il secondo quarto termina col predominio ospite sul 28–41.
Nel terzo quarto, si scatenano Natali, Ganeto e Young che nel giro di tre minuti portano a +20 i propri compagni. La Sigma Barcellona, aumentando l’intensità difensiva è riuscita a limitare gli attacchi avversari. L’emiliano Curtis Young sblocca la situazione e da fiducia ai propri compagni, Collins risponde. Un continuo botta e risposta tra Natali–Iannone e i due Young fa si che si alzi il punteggio del match (37–54).

L'allenatore Marco Calvani fornisce alcuni consigli a Iurrato, autore di una tripla
L’allenatore Marco Calvani fornisce alcuni consigli a Iurrato, autore di una tripla

Imola sembra aver riacquistato fiducia, trovando anche maggiori conclusioni offensive. Young e  Niles accorciano e toccano il -14,  40–54. Ganeto e Filloy vanno avanti per la propria strada e dall’altra parte del campo Iannone e Young siglano 5 punti intervallati da un canestro di Natali, poi, arriva anche il momento del giovane Iurato che piazza la tripla e porta il tabellone sul 45–62. Poletti torna subito in partita, subisce fallo e vola in lunetta (2/2). Fantoni risponde allo stesso modo, subendo fallo e volando in lunetta ma commettendo un doppio errore. Il terzo quarto termina sul 47–62.
Gli ultimi dieci minuti vedono Maccaferri e Niles rompere gli schemi e aprire con cinque punti consecutivi il quarto periodo, (52–62). Andre Collins non ci pensa due volte e realizza subito  un canestro da due punti. Imola viene bloccata ripetutamente dalla difesa siciliana, Collins prova a segnare, non ci riesce ma Young corregge il tiro (52–66). Barcellona gestisce in tranquillità il possesso accumulato nell’arco della partita. Young rompe i giochi, penetra e subisce fallo, dalla lunetta è perfetto. L’omonimo Alex Young va nuovamente a segno, questa volta si arresta da oltre l’arco e piazza la bomba del 52–71 che sa di fine anticipata sulla gara.

Nicola Natali ha messo a referto
Nicola Natali ha messo a referto 16 punti, suo high stagionale

Coach Vecchi chiama time out per riorganizzare i giochi, Curtis Young e Niles sono gli ultimi a mollare per Imola, ritornati in campo subito piazzano cinque punti in fila (57–71). Andre Collins, orgoglioso come al solito, risponde immediatamente allo stesso modo per ben due volte intervallate da un viaggio in lunetta di Tommaso Fantoni. Niles e Poletti mettono a segno tre punti ma Barcellona continua a segnare da tre, il match termina sul 60–81 con cinque uomini in doppia cifra (Young, Collins, Natali, Ganeto e Filloy) in casa siciliana ed un’ottima dimostrazione di attitudine difensiva, autentico marchio di fabbrica del nuovo corso rappresentato da Calvani con Barcellona che nell’ultimo mese si è conquistata uno dei primi posti tra le migliori difese del torneo. E’ la sesta vittoria in trasferta stagionale per la Sigma che si permette il lusso di lasciare a riposo il proprio capitano Maresca e che riprende quota in classifica come dimostra il quarto posto a due vittorie di distanza dalle vicecapolista Orlandina e Torino. Miglior viatico possibile per preparare il prossimo impegno interno di domenica contro la Fileni Jesi con l’obiettivo di allungare la serie di risultati utili e dimostrare fino all’ultimo che Barcellona che dimostra di avere tutte le carte in regola per conquistare la migliore posizione possibile in graduatoria in ottica playoff.

Aget Imola – Sigma Barcellona 60–81
Parziali: 11–19; 28–41 (17-22); 47–62 (19-21); 60–81 (13-19)
Sigma Barcellona: Young 20, Maresca n.e., Natali 16, Collins 12, Filloy 10, Ganeto 10, Iurato 3, Fantoni 8, Pinton 2, De Leo. All: Marco Calvani
Aget Imola: Young 13, Poletti 16, Niles 23, Mancin, Iannone 6, Maccaferri 2, Gorrieri, Martini, Ciampone, Esposito. All: Federico Vecchi
Arbitri: Perretti, Lestingi e Mazzon

Tripla dall'angolo per Andre Collins
Tripla dall’angolo per Andre Collins (foto Amaduzzi)

Questo il video con le migliori azioni della sfida fra Aget Imola e Sigma Barcellona:

Serie D – Pazzesco Savoia: a Cava da 3-0 a 3-3. Solo un pari per l’Akragas

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Il Savoia capolista del girone I
Il Savoia capolista del girone I

Nella ventitreesima giornata del girone I di Serie D match dalle mille emozioni tra Cavese e Savoia. Un derby campano che vede i padroni di casa portarsi avanti di tre gol, grazie a Palumbo (40′ pt), all’autorete di Panariello (1′ st) e Contino (7′ st). La capolista, mai doma, reagisce nel finale e agguanta un clamoroso pari: due volte Scarpa (35′ st rigore e 43′ st) e Petricciuolo (49′) evitano in extremis il ko. Solo 0-0 per l’Akragas inseguitrice in casa del Montalto, con i biancazzurri che restano a nove lunghezze dalla vetta. Successo di misura per la Battipagliese, terza in graduatoria. Nuova Gioiese regolata 2-1 in rimonta (1′ pt Cassaro, 8′ st Teti, 53′ st Olcese). Identico risultato in Agropoli-Pomigliano (21′ pt Ragosta, 7′ st Tarallo, 30′ st G. Esposito). Si dividono la posto Hinterreggio e Torrecuso (0-0). Completano il quadro le messinesi, con i pareggi tra Noto e Città di Messina e Vibonese e Due Torri, oltre al ko interno dell’Orlandina (1-3) contro il Rende.

Risultati 23. giornata Serie D girone I: Agropoli-Pomigliano 2-1, Battipagliese-Nuova Gioiese 2-1, Cavese-Savoia 3-3, Comprensorio Montalto-Akragas 0-0, Hinterreggio-Torrecuso 0-0, Noto-Città di Messina 0-0, Orlandina-Rende 1-3, Vibonese-Due Torri 1-1. Ha riposato: Licata, sarà assegnata vittoria a tavolino col Ragusa

Classifica: Savoia 57, Akragas 48, Battipagliese (-1) 41, Cavese (-1), Agropoli 39, Torrecuso 38, Nuova Gioiese 37, Noto 34, Comprensorio Montalto 31, Hinterreggio (-1) 29, Pomigliano, Orlandina 28, Due Torri, Città di Messina, Vibonese 23, Rende 18, Licata (-3) 10