21 C
Messina
Home Blog Pagina 5593

Troppo Siracusa per il Cocuzza. La corazzata Aretusa dilaga nel secondo tempo

0
Un'azione del match tra Cocuzza e Aretusa
Un’azione del match tra Cocuzza e Aretusa

Un inizio di Poule Promozione maggiormente in salita non poteva esserci per il Cocuzza San Filippo del Mela che, al cospetto della prima della classe Aretusa Siracusa, formazione imbattuta da inizio anno e con un piede già in quinta serie, dura solo un tempo prima di lasciare il campo alla classe e cifra tecnica degli aretusei. Al PalaPertini la sfida inaugurale della seconda fase del cmapioanto di serie C Regionale finisce con l’eloquente punteggio di 58-96, divario frutto di un secondo tempo in cui i ragazzi di coach Francesco Romeo sono letteralmente usciti dalla partita col break decisivo di 30-6 maturato in un terzo quarto difficilmente da dimenticare. Le premesse non erano delle migliori già prima della palla a due in casa San Filippo col fromboliere argentino Caula a referto ma inutilizzabile per via di un infortunio mentre gli arancio neri di Paolo Marletta disponevano del roster al gran completo. Pronti via e la squadra di casa faticava in difesa a tenere gli uno contro uno avversari. Siracusa in pochi minuti era già in doppia cifra di vantaggio (15-26) col totem Agosta preciso sia da sotto che ai liberi.

Il pivot Agosta (Siracusa) con la palla in mano
Il pivot Agosta (Siracusa) con la palla in mano

La difesa ospite non agevolava il compito dell’attacco di casa costretto ad incorrere in ripetute palle perse con i suoi uomini migliori (saranno 15 nel solo primo tempo). Alla prima sirena San Filippo doveva recuperare nove punti di svantaggio (18-27) alla corazzata del girone che a fine dicembre a Messina si è anche aggiudicata la Coppa Sicilia ai danni del Milazzo. Nel secondo quarto il copione non cambiava, il Cocuzza ci metteva tanta generosità ma le polveri in attacco erano bagnate per i cecchini filippesi e cominciava ad affiorare il nervosismo, testimoniato dal fallo tecnico comminato al capitano Albana che agevolava la fuga ospite sul 23-37. I locali si rifacevano sotto con un bel gioco da tre punti di Melone ma all’intervallo lungo l’Aretusa, con la coppia di lunghi Agosta-Bonaiuto già in doppia cifra, racimolava altri cinque punti di vantaggio, sul 37-51 dimostrando di avere le mani sul match. Come detto chi alla riapertura dei giochi si aspettava la reazione locale rimane profondamente deluso perché Siracusa dimostra tutto il proprio potenziale allungando in modo vigoroso nel punteggio.

L'organico dell'Aretusa Siracusa
L’organico dell’Aretusa Siracusa

In sei minuti con i giovani Carpinteri e Alescio sugli scudi, l’Aretusa piazza un mortifero break di 21-2 che chiude i giochi. Il Cocuzza riesce a segnare solo sei punti nel quarto a fronte dei 30 degli ospiti, a punteggio pieno nella seconda fase. Nell’ultimo quarto con la pratica ampiamente archiviata i due allenatori saggiamente decidono di dare spazio agli uomini della panchina ed i filippesi hanno il merito di pareggiare il quarto mettendo in mostra le qualità dei giovani Di Paola e Rizzo (8 punti per lui). Alla fine per il team di coach Romeo, che manda in doppia cifra solo il play Terrana (11 punti) e il lungo Balev (15), peseranno le ventitre palle perse, i solo sette rimbalzi conquistati in attacco ed il 12 su 23 ai tiri liberi, oltre al misero 2 su 13 da tre. La squadra comunque guarda già al prossimo impegno, certamente più alla portata, in programma domenica 2 marzo a Catania contro la formazione universitaria, l’obiettivo è difendere l’ottima posizione di classifica che vede il Cocuzza attualmente al quarto posto.

Cocuzza – Aretusa 58-96
Parziali: 18-27, 37-51 (19-24); 43- 81( 6-30), 58-96 (15-15)
Peppino Cocuzza 1946: Di Paola 3, Terrana 11, Melone 8, Imbesi, Scozzaro 8, Paulesu 1, Albana 4, Rizzo 8, Cocuzza, Colica, Caula ne, Balev 15.
Aretusa Siracusa: Bonaiuto 17, Messina 9, Bellofiore 8, Carbone, Carpinteri 14, Ferraro 4, Ferrera 11, Alescio 16, Boscarino 2, Agosta 15.
Arbitri: Fichera e Giunta.

Il play del Cocuzza Terrana
Il play del Cocuzza Mattia Terrana

Ottima la Sicilia Under 14 di rugby al Torneo “Alonzo” di Roma

0

È tornata a casa la spedizione della Sicilia Under 14 al Torneo “Nicola Alonzo“, svoltosi domenica 23 Febbraio a Roma al Centro Sportivo “Giulio Onesti” dell’Acqua Acetosa, e che si è conclusa con un bilancio più che positivo, conquistando il secondo posto senza mai concedere o perdere. Nei mini incontri da 10 minuti, la piccola “Nazionale Siciliana” di categoria, guidata dal Tecnico Regionale Giuseppe Berretti e dai selezionatori Under 14 di area Domenico Scavone, Jamil Porretti e Fabrizio Blandi, e coordinata dal puntuale lavoro organizzativo del Consigliere Salvatore Grasso, ha dimostrato grande combattività e un’ottima attitudine, inanellando 3 vittorie e due pareggi, per 0-0, contro avversari di ottimo livello.

Logo SicilrugbyLa finale, che ha visto di fronte la Selezione Siciliana e il Tor Tre Teste, si è conclusa senza mete, dopo un periodo molto combattuto. Tuttavia la coppa del vincitore del Torneo “Alonzo” va per regolamento agli avversari laziali, più giovani anagraficamente. Ad ulteriore conferma delle ottime prestazioni dei nostri ragazzi, il conferimento del premio a Miglior Giocatore del torneo a Fabrizio Rotella dell’Amatori Messina.

I ragazzi hanno inoltre potuto vivere l’emozione di assistere alla partita della Nazionale Italiana all’interno della suggestiva cornice dello Stadio Olimpico il giorno prima, pur conclusasi sfortunatamente. Esperienze che – si spera – possano ripetersi con ancora maggior frequenza, al fine di garantire uno sviluppo che guarda all’alto livello per i nostri atleti.

Di seguito i risultati: Rugby Roma – Sel. Sicilia 0-2 Sel. Sicilia – Rugby Senza Confini 3-0 Sel. Sicilia – Tarvisium 0-0 Rugby Lazio – Sel. Sicilia 0-2 Tor Tre Teste – Sel. Sicilia 0-0.

Questi i ragazzi dell’Under 14 siciliana:

ALAM MEHERA – IRON TEAM PA

ANGELICA DARIO – FIAMMA CIBALI CT

BATTAGLIA ANDREA – AUDAX RG

BELLINA DENIS – AUDAX RG

BOGNANNI ENRICO – CUS CT

BOTTINO GABRIELE – CUS CT

CASCONE FABRIZIO – AUDAX RG

CHIARENZA GIORGIO – BRIGANTI CT

COSTANZO FRANCESCO – CUS CT

DI PETRILLO DAVIDE – AMATORI PA

DINATALE IVAN – AUDAX RG

DODDIS CHRISTIAN – LOGARITMO ME

DURANTE IGNAZIO – LOGARITMO ME

MELI ANTHONY – MIRAGLIA AG

MIGLIORISI ALESSANDRO – AUDAX RG

PANEBIANCO ALESSIO – BRIGANTI CT

PRIVITERA GIANLUCA – SAN GREGORIO CT

PROVENZA PIETRO – SYRAKO SR

REINA GIOVANNI – AUDAX RG

ROTELLA FABRIZIO – AMATORI ME

SCHIAVO MATTIA – CUS CT

Per il Messina Volley un punto a Milazzo

Adriana Mento
Adriana Mento

Il Messina Volley torna con un punto da Milazzo, nella difficile trasferta mamertina contro la locale formazione agguerrita del tecnico Salmeri: il Volley ‘96. La squadra milazzese, in formazione completa grazie alle rientranti Gitto e Salmeri, ha fatto soffrire non poco la nostra volenterosa formazione messinese che ha cercato in tutto i modi di inanellare la quinta vittoria consecutiva, ma un rendimento poco costante non le ha permesso di raggiungere questo obiettivo. Resta comunque la consolazione di aver guadagnato un punto prezioso da una campo difficile come quello del PalaValVerde di Milazzo.

Adesso l’attenzione si sposta a domenica prossima con il rientro in casa del Messina Volley che sarà impegnato alle ore 18 al PalaRescifina contro il PGS Domenico Savio Messina in una “classica” stracittadina che, certamente, attirerà il pubblico peloritano.

Volley ‘96 Milazzo – Messina Volley 3-2 (28-26 / 16-25 / 25-19 / 20-25 / 15-10)

Messina Volley : D’Andrea, Mento, Rando A., Carollo, Criscuolo, Fabiano, Laganà, Carnazza, Cannizzaro, Donato (k), Spadaro, Rando V.(L1), Galletta (L2). All. Danilo Cacopardo.

Volley ‘96 Milazzo: Chiofalo, Anania, Salmeri, Gitto, Lombardo, Arigò, Borelli, Ferrara, Merrina, Tassone, Milioti (L). All. Salmeri F.

Il Mondo Giovane ci prova ma la capolista Giarre è fuori portata

Muro Mg(1)Non era certo l’imbattuta capolista New Image Giarre l’avversario ideale per iniziare la risalita in classifica, ma il Mondo Giovane ci ha provato fino alla fine a compiere quella che sarebbe stata una vera impresa. Alla fine i ragazzi dell’allenatore Saro Pappalardo escono dal PalaJungo sconfitti ma con la consapevolezza di avere dato l’anima in campo. Il 3 a 0 finale non rende pienamente merito alla prova di capitan Giglio e compagni che, contro una squadra arricchita dalla presenza di elementi con esperienze in categoria superiore (vedi Talarico), hanno tenuto bene per diverse fasi dei primi due set e giocato un terzo da protagonisti sino al termine. Sia in difesa che nel contenimento a muro, il Mondo Giovane ha mostrato giocate interessanti anche se è mancata la continuità: ma dall’altra parte della rete vi era un avversario forte, pronto a sfruttare ogni minima disattenzione altrui per andare a punto. La differenza era determinata dai cambi di ritmo che nei momenti topici Giarre riusciva a operare, appoggiandosi alla potenza dei terminali offensivi principali. Il team etneo andava ad allargare la forbice del punteggio fino al 25 a 15 che faceva scendere il sipario sia sul primo che sul secondo set.

Di tutt’altro spessore si dimostrava il terzo giocato dai ragazzi del Mondo Giovane con una grinta e una determinazione encomiabili. Il team di Pappalardo conduceva nel punteggio per lunghi tratti e sembrava in grado di riaprire il match, poi sul 23 pari, una decisione discutibile del direttore di gara e il cinismo del Giarre portavano alla conclusione del match. Una sconfitta che in casa biancoazzurra non cambia gli scenari e le prospettive nel girone di ritorno, che sono rivolte al miglioramento della classifica per poi concentrarsi sui play out decisivi per la salvezza.

 

I Kings Messina ben figurano all’esordio nel campionato Under 16

0

I piccoli leoni messinesi sprecano un po’ troppo e  tornano da  Napoli solo con un punto. Il tanto atteso momento per l’Under 16 dei Kings è finalmente arrivato, domenica scorsa i siciliani hanno fatto il loro esordio nel campionato di categoria. La formazione bianco-verde era impegnata contro i pari età dei Panthers Velletri, dei Mammuth Roma, dei Blue Tigers Napoli e della Cv Skating di Civitavecchia.

Il ghiaccio viene rotto con i più quotati Phanthers, la compagine laziale aveva impressionato nella passata stagione per la forza dirompente delle sue atlete, per la maggior parte il team è costituito da ragazze, che avevano raccolto due larghe vittorie contro i messinesi, questa volta il copione sembra diverso. Fin dalle prime battute il match sembra equilibrato anche se il Velletri si rende pericoloso in molte occasioni i Kings si difendono e cercano di ripartire. Purtroppo le disattenzioni portano a chiudere il primo tempo con un parziale di 3-0 in favore dei laziali, che diventerà un 4-0 definitivo al termine dei 30 minuti di gioco. Certamente una sconfitta onorevole che non ha nulla a che vedere con le disfatte dello scorso campionato e che quindi fa ben sperare per le successive partite.

Antonio Todaro © 2014 - Rita Foldi www.ritafoldi.com
Antonio Todaro © 2014 – Rita Foldi www.ritafoldi.com

La seconda partita vede come avversario i Mammuth Roma, capolista del girone. La squadra della capitale si presenta all’appuntamento con parecchie defezioni e con un roster davvero ristretto, questo illude il Messina che gioca bene sin dalle prime battute e si porta in vantaggio al 3′ con il capitano Francesco Todaro. I romani si rendono pericolosi in molte occasioni ma la retroguardia compatta del Messina difende bene almeno fino al 20′ quando si fa raggiungere dalla rete di Zolovkins L.. Il pareggio subito colpisce psicologicamente i siciliani che capitolano nuovamente dopo appena 3′, questa volta goal di Janus per il definitivo 2-1 per un Roma sempre più in testa al girone.

Dopo una partita di under 14 ed il giusto riposo si scende nuovamente in pista per le ultime due gare in programma. I padroni di casa dei Blue Tigers vogliono vendicare la sconfitta di un anno fa e schierano in campo la squadra al completo. La partita è giocata a viso aperto da entrambe le formazioni, con continui capovolgimenti di fronte, al 2′ passano in vantaggio per primi i napoletani con Alessandro Calabrese che realizzerà altre due reti per i suoi. I Kings si troveranno ad inseguire i campani per tutta la partita, i goal saranno di Todaro, Rozzato Vittorio e sul finire dell’incontro del neo acquisto, proveniente dal Catania Flames, Tiziano Toscano autore del pareggio finale. La partita è stata equilibrata anche dal punto di vista delle espulsioni temporanee, tre per parte, ma peseranno sul risultato finale i 10′ di penalità assegnati al capitano del Messina.

Francesco Todaro © 2014 - Rita Foldi www.ritafoldi.com
Francesco Todaro © 2014 – Rita Foldi www.ritafoldi.com

Il Civitavechia nell’ultima gara della giornata si aspettava di trovare un avversario provato dalla lunga giornata di hockey, invece si è trovata davanti un gruppo di atleti agguerrito che ha dato battaglia fino alla fine, purtroppo un errore grave in fase difensiva ed un po’ di disattenzione hanno propiziato il risultato finale di 6-4 per i laziali con un Mazzarani incontenibile, autore di ben 5 reti dei suoi, e con le reti di Toscano, Forganni, Rozzato e nuovamente Toscano, per i siciliani.

Lo staff tecnico dei Kings non nasconde la propria soddisfazione al termine delle gare: “Non ci aspettavamo una reazione così positiva del gruppo. Alcuni ragazzi erano all’esordio assoluto e temevamo un divario ancora troppo grande con le altre squadre”. Antonio Giordano, tecnico dei Kings, aggiunge: “Certo visto come abbiamo giocato abbiamo del rammarico per la partita persa contro i Mammuth, praticamente compromessa nei minuti finali, e anche per il pareggio con il Napoli e per la sconfitta di misura con il Civitavecchia. Diciamo che realisticamente, con il senno di poi, saremmo potuti tornare a Messina con almeno 7 punti in classifica ed invece ci dobbiamo accontentare d 1 punto e delle note positive che abbiamo visto. Non ci resta che lavorare ancora con più intensità per il ritorno del 30 Marzo prossimo”.

Primo pareggio stagionale per l’Ossidiana

0

Giuseppe Rinaldi in azioneSi è interrotto alla quinta giornata d’andata il filotto di successi consecutivi dell’Ossidiana nel campionato di serie C di pallanuoto maschile. La formazione peloritana ha pareggiato, infatti, in casa della Rari Nantes Palermo ’89 (5-5) al termine di un confronto che l’ha vista sempre condurre nel punteggio e pagare, alla fine, dazio per l’organico numericamente ridotto; mancava l’indisponibile Vincenzo Luppino ed alcuni elementi avevano degli acciacchi che ne hanno limitato l’utilizzo.

Buono l’approccio alla gara di Mantineo e compagni, che chiudono il primo quarto avanti di una rete (2-3). Nel secondo entrambi i “sette” non riescono a muovere il punteggio, mentre nel terzo l’Ossidiana sembra aver liquidato la “pratica” con il parziale di 0-2, che le permette di condurre per 2-5. Negli ultimi minuti, gli orgogliosi palermitani sfruttano, però, la comprensibile stanchezza degli avversari, rimontando sino al definitivo 5-5. Per l’Ossidiana sono andati a segno: Giuseppe Rinaldi, autore di una doppietta di pregevole fattura, Enrico Giacoppo, Maurizio Blandino e Carlo Nucita. Da segnalare, inoltre, la discreta gestione delle superiorità numeriche (3/6) ed il prolungato impiego del promettente Federico Anastasi (classe ’98).

Peccato per la vittoria sfumata nel finale – comincia, così, l’analisi del tecnico Nicola Germanàl’assenza di qualche cambio in più ci è costata due punti. La prestazione della squadra è stata, comunque, sostanzialmente buona e non potevo pretendere di più, in particolare, dai quei giocatori che sono rimasti, senza lesinare energie, per tutta la partita in vasca”. Con questo punto l’Ossidiana è salita a quota 13 in classifica, distanziata di sole due lunghezze dalla capolista Waterpolo Palermo, vittoriosa contro la Polisportiva Acese (6-4). Nel prossimo turno, la compagine dello Stretto osserverà, infine, il turno di riposo previsto dal singolare calendario del massimo torneo regionale.

Giovanni Mantineo in azione
Il capitano Giovanni Mantineo

RISULTATI 5^ GIORNATA: WP Palermo-Polisportiva Acese 6-4; WP Catania-Effegi 2000 16-10; Aquarius Trapani-Iron Team Palermo 6-6; RN Palermo ’89-Ossidiana 5-5.

CLASSIFICA: WP Palermo 15; Ossidiana 13; Iron Team 6; RN Palermo ’89 5; Effegi 2000 4; Polisportiva Acese e WP Catania 3; Aquarius Trapani 0.

PROSSIMO TURNO: Polisportiva Acese-WP Catania; Iron Team-WP Palermo; RN Palermo ’89-Effegi 2000. Riposano: Aquarius Trapani ed Ossidiana.

Ad Acireale si impongono ItalSeven e Sicilia, ma a vincere è lo sport

0

Sicilia-MaltaÈ stata una festa di sport e solidarietà. Con 300 ragazzini in campo per i concentramenti ufficiali Under 12 ed Under 14 organizzati dall’Acireale Rugby, atleti, tecnici e dirigenti originari da oltre 7 nazioni, un pubblico entusiasta e le condizioni meteo primaverili, il primo “Rugby Day” siciliano, fortemente voluto da Orazio Arancio, Presidente del Comitato Regionale Siciliano F.I.R. nonché manager della Nazionale Italiana Seven e Vice Commissario C.O.N.I Sicilia, è stato certamente un successo.

La giornata di ieri al “Tupparello” di Acireale è iniziata con gli incontri delle giovani promesse del rugby siciliano provenienti da ogni parte dell’isola, che hanno vissuto appieno il clima di festa ma senza far mancare la grinta di chi vuole divertirsi vincendo. A metà mattinata, ecco le tre nazionali, che nei giorni scorsi avevano vissuto lo stage a tre agli impianti sportivi della Cittadella Universitaria di Catania, schierarsi a centrocampo per gli Inni, molto sentiti in particolare dalle formazioni ospiti che hanno cantato in un unico abbraccio “Einigkeit und Recht und Freiheit” e “Hatikvah”, note che hanno visibilmente commosso e motivato sia gli atleti mitteleuropei che quelli della Stella di David. Per l’occasione, la Nazionale Italiana allenata dall’inglese Andy Vilk schiera due formazioni, in maglia bianca e azzurra, per le quali sono stati rispettivamente convocati anche Danilo Parisi e Fabio Borina, entrambi dell’Amatori Catania, che non hanno sfigurato, anche nell’auspicio di una futura nuova “chiamata” in azzurro. La prima manche di incontri vede l’Italia “Bianco” imporsi facilmente per 38-00 su Israele, mentre l’Italia “Azzurro” si “accontenta” di un 24-7 sui ben organizzati atleti tedeschi, allenati da Rainer Kumm. Alternandosi con gli incontri dei concentramenti propaganda, le partite del Seven nella seconda manche hanno nuovamente visto gli italiani “fare il risultato”: contro gli israeliani allenati dalla stella del rugby inglese Russel Earnshaw, l’Italia “Azzurro” fa un rotondo 26-0, mentre più equilibrata è Italia “Bianco” – Germania, con un finale di 14-7. Giusto il tempo per una breve e leggera pioggerella («l’abbiamo prenotata per rinfrescare il terreno di gioco», si scherza a bordo campo), ed ecco la terza ed ultima manche, con le due squadre ospiti misurarsi per la “piazza d’onore”: l’incontro è equilibrato, all’organizzazione dei tedeschi, forti anche di alcune interessanti individualità, fa da contraltare la passione degli israeliani, a tratti visibilmente debitori del rugby inglese di cui sono frutto per molti aspetti, storici e contemporanei. Sul 12 a 12, in chiusura della seconda frazione di gioco, sono quest’ultimi ad arrivare ad un metro dalla linea di meta, ma un errore gli è fatale ed il prezzo da pagare è alto: la spedita ripartenza della Germania porta i tedeschi in meta in mezzo ai pali. La trasformazione, in “drop” come d’obbligo nel Rugby Seven, è solo una formalità: il finale è 19-12.

ItalSeven
ItalSeven

A seguire, il “derby” fra le due formazioni della Nazionale Italiana è pregno di buon gioco, che fa ben sperare per il fondamentale appuntamento del torneo IRB di Hong Kong di marzo, in cui l’Italia si giocherà l’unico posto utile per le Sevens World Series 2014/15. Il finale è di 22-12 per l’Italia “Azzurro”, con gli atleti che escono di campo fra gli applausi del pubblico. Al termine delle ultime partite Under 12 e 14, ecco alle 18 l’atteso “social match” Sicilia-Malta, patrocinato dalla campagna di comunicazione RespecTry, approntata da “Rugbylja” di Santina Villari & Pancrazio Auteri per diffondere il concetto del rispetto quale valore fondamentale del rugby. Il calcio d’inizio è dato da Sulaymana Ahmid, giovane migrante ghanese, oggi in organico all’Amatori Rugby Messina, sbarcato a Lampedusa ed in attesa dello status definitivo di rifugiato politico. E proprio come “colonna sonora” scelta da RespecTry si ascolta, eseguita dal vivo dal fotografo ufficiale della giornata Giuseppe Maugeri, “Blowin’ in the wind” di Bob Dylan. A seguire, con le due formazioni schierate a metà campo ecco “L’Innu Malti”, Inno Nazionale Maltese, ed una applaudita “Suoni la tromba”, aria dell’opera belliniana “I Puritani” ed Inno dei Siciliani. Per la Sicilia, maglia rosso-gialla nelle tradizionali righe orizzontali, con i calzettoni delle società di provenienza in perfetto stile “Barbarians”, mentre la nazionale dell’Isola dei Cavalieri si presenta con la classica maglia a quadranti bianchi, rossi e neri. La partita, diretta dal padovano Andrea Spadoni, mostra subito la grinta dei maltesi, che giocano con voracità sul punto d’incontro, ma i siciliani puntano al risultato con un gioco veloce, preciso e lineare dei trequarti, mettendo a segno tre mete nel primo quarto di partita. Le mischie ordinate sono combattute e mai scontate, segno che le novità regolamentari hanno restituito rilevanza e sicurezza ad uno dei “momenti simbolo” del gioco del rugby. Gli avanti siciliani rubano più volte la palla ai “cugini” maltesi, e la prima frazione di gioco si conclude sul 24-0, con 4 mete messe a segno dalla Sicilia. La ripresa vede alcuni cambi nelle due formazioni, con i “rincalzi” siciliani in condizioni tecniche ed atletiche visibilmente superiori agli omologhi maltesi: il divario in campo aumenta, come il numero delle mete siciliane. Malta prova con caparbietà la strada della meta, rinunciando in alcune occasioni al “piazzato” da tre punti che avrebbe tolto il proprio “zero” dal tabellino, in favore di una marcatura più pesante, che però il gioco dei siciliani, a tratti non impeccabile anche a causa dei pochi allenamenti affrontati ma forte di individualità, combattività e spirito di gruppo ed appartenenza, impedisce di portare a segno. Il secondo tempo si chiude con ulteriori 6 mete segnate dalla Sicilia, ed un “rotondo” finale di 64-0.

I tifosi della Sicilia
I tifosi della Sicilia

“Il derby del Mediterraneo”, già arricchito dal commento dell’ottimo speaker Salvo Fichera, si conclude con la premiazione ed i commenti di uno stanco (da uomo “di campo” non ha tardato già la mattina a togliersi la giacca per provvedere in prima persona alle più disparate esigenze unendosi allo staff) ma soddisfatto Presidente FIR Sicilia Orazio Arancio, e del Presidente dell’Acireale Rugby Luca Monteleone (ben coadiuvato dai tesserati del suo club), con infine il dono, da parte di un entusiasta e rumoroso gruppo di sostenitori che hanno animato la tribuna con vessilli rosso-gialli ed una enorme bandiera siciliana (con tanto di trinakria e slogan vespertino “ANTUDO”), di una delle loro bandiere a quella che ormai è entrata nel cuore degli sportivi come la “Nazionale Siciliana”. L’intento, è che questo sia solo il primo passo del rilancio di questa squadra, destinata ad avere un assetto continuativo ed una attività costante, e che il più importante impianto sportivo acese seguiti ad ospitare il rugby, sia con le partite casalinghe della società di casa, sia con nuovi, importanti, eventi.

Il “Rugby Day” è stato organizzato dal Comitato Regionale Siciliano F.I.R. e patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana, dai Comuni di Catania ed Acireale, oltre a quello della F.I.R. e del C.O.N.I, ed è stato realizzato con la collaborazione del CUS Catania Rugby, dell’Acireale Rugby e con il sostegno di qualificati sponsors.

Hanno partecipato: Giovanni XXIII Acireale, San Gregorio Catania, Pestalozzi Catania, CUS Catania, Fiamma Cibali Catania, Pietro Leone Caltanissetta, Amatori Messina, Audax Ragusa, Vann’Antò Ragusa, Syrako Siracusa per la categoria “Under 12”; Giovanni XXIII Acireale, San Gregorio Catania, Briganti Librino Catania, Amatori Messina, Audax Ragusa, Caltanissetta Rugby, CUS Catania, Fiamma Cibali Catania per la categoria “Under 14”.

Di seguito, gli organici delle squadre senior del “Rugby Day” ed i nominativi degli arbitri.

Arbitri: Andrea Spadoni (Padova – arbitro internazionale), Maurizio Costantino (Coordinatore Cnar Sicilia), Benedetto Barraco, Giuseppe Egitto, Giovanni Manduca, Salvo Muscuso, Paolo Schilirò, Letterio Scopelliti.

Germania: (tra parentesi la società di appartenenza): Elmar Heimpel (RG Heidelberg); Hendrik van der Merwe e Pierre Mathurin (Heidelberger RK); Robert Hittel (Heidelberger TV); Chad Shepherd (SC Frankfurt 1880); Oliver Paine e Giovanni Engelbrecht (SC Neuenheim); Carlos Soteras-Merz (TV Pforzheim); Jerome Ruhnau (RK 03 Berlin); Robert Haase (TGS Hausen); Tim Biniak e Sam Rainger (RK Heusenstamm). Allenatore: Rainer Kumm. Team Manager: Manuel Wilhelm. Fisioterapista: Lorena Kempten.

Israele: Eythan Humphries, Uri Gail, Adrian Rainstein, Hayman Oz, Amit Har Paz, Gilad Goldstein, Michael Eli, Ori Abutbul, Guy Matisis, Vitali Pryimak, Jonathan Levy, Mordechay Radashkovich, Jonathan Shaki. Allenatore: Russell Earnshaw. Team Manager: Yvan Haddad. Fisioterapista: Robi Megrashvili.

Italia: Barion, Becerra, Bortolussi, Buondonno, Castagnoli, Fabiani, Fadalti, Falsaperla, Guarducci, Leone, Ngawini, Pavan, Robertson, Rubini, Ruffolo, Salvetti, Sepe, Susio, Tartaglia, Varani. Aggregati: Borina e Parisi. Allenatore: Andy Vilk. Team Manager: Orazio Arancio. Assistente Tecnico: Fabio Gaetaniello. Preparatore fisico: Riccardo Di Maio. Fisioterapista: Fabio Coniglio.

Malta: Anthony Harvey, Daniel Joseph Holliday, Dragon Cerketa, Christan Shranz, John Ellul, David Steven Lewis, Daniel Mark Joseph, Joseph Cutajar, Maximilian Galea, James William Morris, Christian Borg, Christopher Louis Rulli, Vincent Stivala, Rodrick Borg, Mario Fountain, Patrick Martin, Gordon Grech, Andrew Schembri, Jeremy Dela, Matthew Spiteri, Pascal Holland, Edward Attard, Charlo Setchell. Allenatore: Damian Neill. Team Manager: Christian Holand. Accompagnatori: Keith Zammit e Luke Debattista.

Sicilia: Ardito, Blandino, Borina, Calamaro, Camino, Campisi, Carbone, Catania, Di Maura, Di Mauro, Di Paola, Di Trapani, Ferrara, Gorgone, Guglielmino, Iacono C., Iacono G., Iacono S., Lo Celso, Minardi, Montedoro, Morabito, Musicò, Palmieri, Parisi, Riolo, Santilano, Vasta. Allenatori: Ezio Vittorio e Bevan Patrick Ryan. Team Manager: Salvatore Garozzo. Preparatore fisico: Raffaele Marino. Accompagnatore: Antonio Luca Cuddè. Medico: Ettore Panascìa. Fisioterapista: Gaetano Caluccio. Addetto Stampa: Roman Henry Clarke. Fotografi: Giuseppe Maugeri e Agata Lagati.

Eccellenza – Un pareggio senza squilli quello della Tiger Brolo sul campo della pericolante Viagrande

0

E’ mancato il guizzo, l’acuto, quel qualcosa che ha fatto la differenza fino ad ora. Le assenze di Zingales e Pettinato non possono essere un alibi per una partita giocata così così e soprattutto un nervosismo che è costato tre gialli evitabilissimi a PerriconeLupo e Di Napoli.

Un punto fuori casa a sei turni dalla fine del campionato e con otto punti di vantaggio sulle seconde ha un suo valore, specialmente se andiamo a guardare il prossimo turno dove la Tiger ospiterà il F.C. Acireale, squadra “poco tranquilla” per le note vicende e lo scontro tra le seconde ovvero Modica – Sporting Club Siracusa.

Elamaroui contrastato da un avversario
Elamaroui (Tiger) contrastato da un avversario

La cronaca è scarna con i tigrotti che cercano da subito di passare con improvvise accelerazioni di D’Agosta ed Elamraoui ma al momento del tiro o dell’ultimo passaggio l’errore tecnico era in agguato.

C’è voluta una punizione calciata da Calabrese per creare il primo, vero pericolo alla porta difesa da Di Benedetto (17′), quest’ultimo è bravo ad intuirne la traiettoria e con un tuffo felino smanaccia in angolo. Anche Fagone ci mette la sua esperienza e bravura su una conclusione di Tenerelli dal limite al 25′ rifugiandosi in angolo.

La ripresa è combattutissima con i padroni di casa più intraprendenti e “cattivi” negli interventi al limite e forse oltre previsto dal regolamento, ma l’arbitro, in evidente giornata negativa, sbaglia tantissimo anche lui nei modi e nelle sue pacchiane decisioni come quando a pochi minuti dalla fine espelle il tecnico brolese solo perché chiedeva la ripresa del gioco dopo un interminabile sosta dovuta all’allontanamento del collega del Viagrande.

 

D'Agosta in azione
D’Agosta  (Tiger) in azione a Viagrande

Per concludere, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Se si analizza con i numeri e le restanti partite grazie al vantaggio accumulato che è di otto lunghezze il bicchiere è mezzo pieno, ma la scarsa vena, le poche idee mostrate, che potremmo giustificare come un leggero calo e soprattutto l’ingiustificato nervosismo di alcuni atleti, danno l’idea del bicchiere mezzo vuoto.

Bellinvia dovrà lavorare molto in settimana per tenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi in vista del rush finale, prossimo avversario come detto in precedenza l’ex capolista ed avversaria diretta per la vittoria finale l’F.C.Acireale ora relegata all’ottavo posto dopo la pesante penalizzazione.

Tabellino:

Sporting Viagrande – Tiger Brolo 0-0

Viagrande: Di Benedetto, Giacalone, Mauro, Platania, Mastronardi, Caliò, Buda, Basile, Tenerelli, Romano, Di Venuto. (46’ s.t. Di Bella). Allenatore: Buttò.

Tiger Brolo: Fagone, Perricone, Falanca, Casello, Di Napoli, Messinaeo, Lupo, Speciale (31’ s.t. Salerno), Calabrese, D’Agosta, (29’ s.t. Zingales), Elamraoui. Allenatore: Bellinvia.

Arbitro: Di Paola di Chieti.

Note: Espulsi i due tecnici Buttò e Bellinvia per proteste e Fascetto dalla panchina del Viagrande, anche lui per proteste. Ammoniti: Platania, Mauro, Perricone, Lupo, Tenerelli e Di Napoli. Angoli 3-3.

Panetta, il piccolo-grande corazziere del Riviera: “E’ dura, ma possiamo ancora salvarci“

0
Claudio Panetta (scatto di R.S.)
Claudio Panetta (scatto di R.S.)

Malgrado il reparto difensivo del Riviera Messina Nord sia al momento il più perforato del girone B di Promozione (51 reti incassate in 23 partite del girone B di Promozione, a pari merito con l’Atletico Villafranca), lui resta una delle note liete anche in questa disgraziata stagione del proprio club. Claudio Panetta, difensore classe ’94 (compierà 20 anni il 25 agosto), ci mette sempre il cuore, la determinazione e il coraggio di chi, pur non essendo prestante fisicamente, per sua stessa ammissione, non ha paura di sfidare anche chi lo sovrasta come mole. Tuttavia le sue doti di correttezza e lealtà sono riconosciute e apprezzate anche dagli avversari, con i quali non si ricorda sia mai incappato in screzi di alcun genere. “Mi fa piacere che gli avversari si ricordino di me anche per questo e non solo per le mie capacità. E, comunque, alla fine di ogni partita, vado sempre a stringere la mano all’avversario e a chiarire eventuali malintesi”.

Claudio Panetta mentre contrasta Filippo Romeo del Città di Milazzo (scatto di R.S.)
Claudio Panetta mentre contrasta Filippo Romeo del Città di Milazzo (scatto di R.S.)

Il cruccio suo – e di tutti i suoi compagni – resta l’attuale precaria posizione di classifica del Riviera, terz’ultimo in graduatoria a quota 15 punti con undici lunghezze di svantaggio sul Fiumefreddo quart’ultimo. Se il campionato si concludesse oggi, il club del capoluogo sarebbe retrocesso direttamente senza passare dai play-out. Ma Claudio crede ancora nella possibilità di centrare e vincere lo spareggio-salvezza: “Sono convinto che riusciremo a mantenere il torneo di Promozione. Certo, non era questo il nostro obiettivo d’inizio stagione ma, per vari motivi, ci ritroviamo adesso a lottare per la salvezza e non ci tireremo indietro. Nella prossima giornata affrontiamo la Mamertina, io sarò squalificato ma sono sicuro che i miei compagni faranno una grande prestazione portando punti importanti a casa”.

Come lo vedi questo girone B di Promozione?

“Secondo me lo vince la Castelbuonese, ma anche il Città di Milazzo potrebbe dire la sua con un grandissimo attaccante come Rasà, l’avversario che mi ha maggiormente impressionato. Nelle zone basse della classifica, mi interessa solo che il mio Riviera riesca a conquistare la salvezza. Tutto il resto non conta”.

Qualche cenno sulla tua carriera calcistica?

Ho militato nelle giovanili del Messina, per  poi passare in quelle del Pro Curcuraci. Quindi il Riviera, poi l’esperienza alla Nuova Igea e quindi di nuovo al Riviera”.

A quasi 20 anni, coltivi ancora l’ambizione di una carriera da professionista?

Il sogno resta sempre, anche se forse ormai è un pò tardi. Ma ci spero ancora e continuerò a dare il meglio di me stesso

Tu che sei un difensore di destra, pur sapendoti adattare persino da centrale, a chi ti ispiri tra i calciatori di Serie A?

Da terzino a cui piace fare la fase offensiva, mi piace Stephan Litchsteiner. E lo dico da tifoso interista”.

Eccellenza – Finisce in parità il derby fra Taormina e Igea Virtus

0

Il derby del “Bacigalupo” si chiude con un pareggio (1-1), risultato che alla fine accontenta entrambe le squadre. Alla vigilia, però i due team volevano vincerlo questo match per dare consistenza al sogno playoff. Il Taormina in salute ma con alcune assenze importanti, l’Igea Virtus con la paura di non farcela dopo le ultime tre partite in cui ha raggranellato appena un punto, si sono affrontate a viso aperto. Il pareggio permette alle due formazioni di confermare la loro posizione in graduatoria, con i bianco azzurri che conservano due punti di vantaggio sui giallo rossi, in piena zona playoff.

La formazione dell'Igea VIrtus
La formazione dell’Igea VIrtus

Il risultato si sblocca quasi subito, sono gli jonici a passare in vantaggio dopo 11 minuti, Maggioloti è pronto ad approfittare di un rimpallo per battere Scibilia. Il vantaggio dei locali dura appena cinque minuti, infatti al 16’ Cannavò è bravo a difendere la sfera e a servire Isgrò che anticipa Mancari in uscita e appoggia in rete. Due minuti più tardi il Taormina va nuovamente in gol, ma secondo l’assistente di linea Strano, autore della rete, è in fuori gioco. Inutili le proteste dei padroni di casa. Al 34’ è ancora Maggioloti a rendersi pericoloso, ma la sua conclusione si perde alta sopra la traversa. Le due squadre creano ancora qualche pericolo alle difese avversarie, senza trovare il guizzo giusto. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-1.

De Cento, allenatore Taormina
De Cento, allenatore del Taormina

Nella ripresa l’Igea potrebbe passare in vantaggio al 55’ con Isgrò, il suo diagonale colpisce il palo. Sulla ribattuta Triolo tira a botta sicura, ma è provvidenziale il salvataggio sulla linea di Gazzè. Alla mezzora ancora i barcellonesi vicini al raddoppio: Cannavò serve Genovese che da posizione favorevole manda la sfera alta sopra la traversa. Una buona occasione capita anche al Taormina a sette minuti dalla fine con Mancuso, il cui tiro viene deviato in corner da Scibilia. All’86’ Maggioloti colleziona il secondo cartellino giallo e lascia anticipatamente il terreno di gioco.

Tabellino:

Taormina-Igea Virtus 1-1

Marcatori: 11′ Maggioloti, 16′ Isgrò.

Taormina: Mancari, Mancuso, Laquidara, Strano, Filistad, Porchia, Gazzè, La Corte (70′ Merlino), Franco (58′ D’Arrigo), Grasso, Maggioloti. A disp. Strano, Ciocarlan, Moschella. Allenatore: De Cento.

Igea Virtus: Scibilia, Scolaro (62′ Pandolfo), Triolo (74′ Genovese), Ravidà, Mento, Quattrocchi, Isgrò, D’Anna, Cannavò, Bella, Grifò (79′ Di Salvo). A disp. Pontillo, Serraino, Perdichizzi, Longo. Allenatore: Perdicucci.

Arbitro: Cumbo di Agrigento. Assistenti: Finocchiaro e Carpinato di Acireale

Note: Espulso all’86′ Maggioloti per doppia ammonizione.