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Il San Matteo s’impone in scioltezza sul campo della Lazur e conquista il primo posto in solitario

Il San Matteo Messina (foto Maugeri)
Il San Matteo Messina (foto Maugeri)

Giornata memorabile per il San Matteo Messina che vince con pieno merito lo scontro contro l’ultima della classe, la Lazur Catania e si isola al vertice della classifica del campionato di serie B Femminile grazie al contemporaneo successo delle cugine della Rescifina, vittoriose in casa della Rainbow Catania.
Netta la sconfitta subita dalla Lazùr Catania (42-78 il punteggio finale) ad opera della formazione allenata da Antonio Musolino nel match valevole per la quarta giornata della fase ad orologio del massimo campionato femminile. Le ragazze di coach Catanzaro hanno subito il pressing e la velocità delle atlete messinesi che sono andate a segno praticamente con tutte le loro effettive. Sin dall’inizio dell’incontro giocato al PalArcidiacono le ragazze peloritane hanno preso in mano le redini della contesa, mostrando maggiore organizzazione di gioco e spirito di sacrificio raggiungendo dopo venti minuti di gioco ben 29 punti di margine (15-44) ipotecando la gara.
Solo negli ultimi due tempi le catanesi hanno contenuto il divario numerico ma non sono riuscite nella platonica soddisfazione di vincere un parziale. Nei minuti finali, da segnalare qualche attimo di paura per il violento quanto fortuito scontro avvenuto tra la catanese Messina e la messinese Retto, risoltosi con tanta apprensione e una infrazione alle ossa nasali per la giovane lazurina. In casa peloritana brilla il quartetto formato da Onugha (mvp con 16 punti), Kramer (13), Certomà (11) e Raffaele (11), tutte arrivate in doppia cifra.

L'esultanza delle giocatrici peloritane a fine gara
L’esultanza delle giocatrici peloritane a fine gara (foto Maugeri)

A fine gara il commento del trainer peloritano: “Sono soddisfatto anche se l’incontro sulla carta non era dei più impegnativi. Abbiamo giocato con ordine, mandando tutte le giocatrici a referto. Attendiamo lo scontro decisivo in ottica primo posto contro la Rainbow perche in caso di sconfitta e nell’attesa del risultato dello scontro diretto di Castellammare-Rescifina, gli scenari sono molteplici e potremmo anche retrocedere fino al terzo posto. Spero in una bella cornice di pubblico, le ragazze se la meritano”.
Il prossimo incontro per la capolista del girone è quindi in programma sabato 8 marzo al PalaRussello proprio contro la più immediata inseguitrice. la Rainbow Catania. Una vittoria regalerebbe la matematica certezza della conquista del primo posto e la possibilità di giocare in casa anche l’eventuale finale playoff; in caso di sconfitta nel capoluogo etneo invece con una classifica molto equilibrata e tutte le squadre appaiate, le biancorosse del presidente Mollica dovranno attendere gli incroci degli scontri diretti.

Lazùr – San Matteo 42-78
Parziali: 5-19; 15-44; 30-63; 42-78
Lazur Catania: Miceli, Licciardello 5, Bruni 10, Gecheva 6, Hristova 5, Messina, Carbone, Condarelli, Tropea, Buscema ne, De Lucia10
San Matteo Messina: Kramer 13, Onugha 16, Retto 4, Dominguez 6, Certomà 11, Polizzi 4, Grillo, Raffaele 11, Ingrassia 8, Cascio 5
Arbitri: Guarrera e Barbagallo di Catania

Giusy Oungha in lunetta (foto Maugeri)
Giusy Oungha in lunetta (foto Maugeri)

L’Ottica Sottile cede al cospetto della capolista: Fiumefreddo più forte del pubblico

Il saluto ad inizio gara tra Papiro Fiumefreddo ed Ottica Sottile Barcellona
Il saluto ad inizio gara tra Papiro Fiumefreddo ed Ottica Sottile Barcellona

Non riesce l’impresa all’Ottica Sottile che, dopo un’ora e tre quarti di pura battaglia è costretta ad arrendersi al cospetto di chi, con merito, comanda il girone B di serie C siciliana.
Il risultato forse sta un pò stretto ai padroni di casa, specie per il parziale del primo set, che a dispetto dell’esito finale, ha visto partire con il piede pigiato sull’accelleratore proprio i barcellonesi, che in un amen si portano sull’11-4, costringendo il tecnico ospite a bruciare immediatamente il primo time-out discrezionale. Da li pian piano partirà la remuntada etnea. Dopo aver pian piano rosicchiato il gap infatti, Ira e soci piazzeranno un mortifero break di 10-0 (dal 12-12 al 12-22), mandando totalmente in tilt la ricezione locale e chiudendo di fatto il primo parziale.
Immediata la risposta dei ragazzi del Longano, che non hanno minimamente voglia, di fronte ad una straordinaria cornice di pubblico, di fare il ruolo di vittima sacrificale. Viene fuori così un set tecnicamente ed agonisticamente intenso con le due squadre che camminano a braccetto per tutto la durata del parziale. Alla fine saranno i padroni di casa a spuntarla, grazie, soprattutto al miglior lavoro nella fase muro-difesa.

Una fase del precedente match tra Ottica Sottile e Pallavolo Messina (foto Maddalena Galeano)
Una fase del precedente match tra Ottica Sottile e Pallavolo Messina (foto Maddalena Galeano)

Il terzo set è il degno seguito del secondo, con Papiro ed Ottica Sottile che non si risparmiano assolutamente, rispondendo reciprocamente colpo sul colpo.
Identico il copione, ma diverso l’epilogo, in quanto grazie ad una condotta ordinata e soprattutto ad un minor numero di errori gratuiti saranno gli ospiti a riportarsi in vantaggio nel computo dei set, allungando nel finale sul 20-25.
L’Ottica Sottile accusa il colpo, tenta una sterile reazione, ma troppi errori, specie nei momenti più delicati del parziale, fanno pendere inesorabilmente l’ago della bilancia verso la formazione del D.S. Currenti. Marchetta e compagni, traditi forse dalla troppa pressione e dall’importanza della posta in palio, gettano la spugna e così perdono, per la seconda volta in questa stagione, tra le mura amiche.
Degno di nota, ma purtroppo non utile ai fini della classifica della formazione barcellonese, il fragoroso e sportivo applauso che l’Aia Scarpaci ha voluto tributare ai due sestetti in campo, doverosamente ricambiato da tutti gli atleti che hanno regalato comunque, un grande pomeriggio di sano sport alla impressionante e correttissima cornice di pubblico (erano anni che non si vedeva una palestra così gremita) presente sabato scorso nell’impianto della città del Longano.

L'organico dell'Ottica Sottile al gran completo allo Juvara di Messina  (foto Maddalena Galeano)
L’organico dell’Ottica Sottile al gran completo allo Juvara di Messina (foto Maddalena Galeano)

Cinica, spietata e dotata di individualità di assoluto rispetto (bravissimo il giovane libero ospite) la formazione del Papiro: imprecisa e timorosa viceversa l’Ottica Sottile che ha avuto il solo demerito di non approfittare di alcune situazioni (vedi primo set e fase finale del terzo) che avrebbero potuto regalare alla contesa un finale diametralmente opposto.
Non c’è però neppure tempo di ricaricare le pile, dopo la brutta battuta d’arresto subita, perchè domenica prossima la truppa del Presidente Fazio è attesa da un altro durissimo test, a Villafranca Tirrena, contro la Fiamma Calvaruso, vice-capolista, staccata di appena due punti proprio dal Papiro Fiumefreddo.
Tutti all’interno dell’entourage della Morgan sono desiderosi di riscattarsi, dopo il brutto passo falso interno, al fine di poter riconquistare al più presto il gradino più basso del podio, riconquistato dal sempre più regolare Carlentini, per regalarsi un entusiasmante finale di stagione che, altrimenti, vista la formula del campionato che non prevede la disputa dei play-off, si ridurrebbe esclusivamente ad una una formalità utile per le statistiche finali del torneo.

Ottica Sottile Barcellona – Papiro Fiumefreddo 1-3 (17-25, 25-23, 20-25, 16-25)

Ottica Sottile: Mazzeo (K), Marchetta, Parisi, Trifilò, Di Lorenzo, Crisafulli, Saitta, Imbesi, Biondo, La Macchia, Accetta, Catania (L). All. Enza Torre
Papiro Fiumefreddo: Balastro, Bucalo, Castrogiovanni, Gualtieri, Ira, Mastronardo, Muscato, Nucifora (K), Patti, Sabella, Vitale, Finocchiaro (L1), Lombardo (L2). All. V. Ferluga
Arbitri: Mazzarà e Di Bari (PA)

Derby al Messina Volley: 3-1 contro il Savio

Alessandra Rando del Messina Volley
Alessandra Rando del Messina Volley

Il Messina Volley vince per 3-1 il derby cittadino contro il Domenico Savio, valevole per la quindicesima giornata del campionato femminile di Serie C. Al PalaRescifina, davanti alle due tifoserie (più di 200 spettatori), la squadra di casa allenata dal tecnico Danilo Cacopardo ha saputo gestire, da subito, le fasi iniziali dei primi due set, andando avanti con un margine di 4-5 punti che ha sempre mantenuto, dando serenità e sicurezza psicologica alle giocate delle sorelle Rando e compagne. Una buona difesa ed un muro efficace sono state le rami migliori del Messina Volley che ha ottenuto, così, i primi due parziali con i punteggi 25-19 e 25-15.

Nel terzo set, il copione della partita non cambia fino al 13 pari: a questo punto le ragazze del Domenico Savio di mister Russo sfoderano un’ottima grinta,costruendo azione dopo azione un sufficiente vantaggio utile ad ottenere la vittoria del parziale a 20. Sul 2-1 le ragazze del Messina Volley risalgono in cattedra, con un gioco corale che è la vera forza di questa squadra: tanta è la volontà di ribaltare il risultato dell’andata in cui vinsero le avversarie di casa allo Juvara. Alla fine del set, il tabellone segna 25-19 ! La gara si conclude, quindi, con la vittoria del Messina Volley per 3-1. Con questa vittoria la formazione di capitan Donato sale al terzo posto in classifica, a quota 28 punti.

Messina Volley – PGS Domenico Savio 3-1 (25-19 / 25-15 / 20-25 / 25-19)

Messina Volley : D’Andrea, Mento, Rando A., Oliveri, Criscuolo, Fabiano, Laganà, Carnazza, Cannizzaro, Donato (k), Spadaro, Rando V.(L1), Galletta (L2). All. Cacopardo D.

PGS Domenico Savio: Anastasi, Centorrino (k), Chiofalo, De Francesco, Ferraro, Miranda, Scimone, Sicari, Bonfiglio (L). All. Russo G.

Eccellenza: Tre gol al Viagrande e L’Igea Virtus torna al successo

Il primo successo casalingo della gestione Perdicucci, consente all’Igea Virtus di mantenere le distanze con la zona playoff. La formazione barcellonese mette al sicuro il risultato già nei primi 45 minuti per via delle reti messe a segno da Crifò, Cannavò e Genovese. Una vittoria cercata con la giusta determinazione dai giallorossi che, finalmente in formazione più equilibrata, hanno dato prova di grande forza e questo acuisce maggiormente i rimpianti per quanto accaduto nel match con il Siracusa. Conferme importanti, quindi, per mister Perdicucci prima del gran derby di sabato prossimo sul campo della capolista Tiger.

Igea Virtus-Viagrande 3-1 Il gol realizzato da Genovese
Igea Virtus-Viagrande 3-1 Il gol realizzato da Genovese

La voglia di vittoria della squadra igeana si percepisce fin dai primi minuti di gioco ed il gol arriva prima del quarto d’ora. Un preciso lancio di Isgrò libera Crifò da solo a tu per tu con Di Benedetto, il rasoterra dell’attaccante  giallorosso non da scampo al portiere ospite: 1-0. L’Igea continua ad attaccare e Cannavò con un tiro da fuori area manda fuori la sfera. Al 21’ il servizio di Cannavò per Isgrò che al volo manda la palla sopra la traversa. Un minuto dopo D’Anna direttamente su punizione sfiora il gol. Il team di Perdicucci preme ancora alla ricerca del raddoppio che arriva al 35’. Un fallo di Caliò su Cannavò viene punito con il penalty dal direttore di gara. Si incarica del tiro lo stesso Cannavò che manda il pallone da una parte ed il portiere dall’altra: 2-0 e nona rete personale per l’attaccante di casa. L’Igea Virtus comprende che può chiudere definitivamente la gara e lo fa al 38’ con Genovese, che ritrova il gol dopo cinque mesi. Ispiratore della marcatura è Triolo, bravo a mettere al centro un pallone che Genovese con un tiro al volo mette alle spalle del portiere ospite: 3-0 e partita in ghiaccio!

Igea Virtus-Viagrande 3-1. Cannavò atterrato in area ospite
Igea Virtus-Viagrande 3-1. Cannavò atterrato in area ospite

Mister Perdicucci decide di non forzare e gestire il risultato per non esporre ad eventuali infortuni o cartellini gialli i propri calciatori. Il Viagrande  ne approfitta ed al 20’ della ripresa va in gol con Tenerelli che trasforma un calcio di rigore per il 3-1 finale. Gli etnei potrebbero ridurre lo svantaggio nel finale di gara, ma Scibilia è bravo a sventare la minaccia portata da Tomarchio.

I giallorossi tornano al successo dopo quattro giornate e si preparano ad un finale di campionato elettrizzante a partire dal match di sabato prossimo al Comunale di Brolo.

Tabellino:

Igea Virtus – Sporting Viagrande 3-1

Marcatori: 13’ Crifò; 35’ Cannavò (rig.); 38’ Genovese; 65’ Tenerelli (rig.)

Igea Virtus: Scibilia, Miano, Triolo, Mento, Ravidà, Quattrocchi, Isgrò, D’Anna, Cannavò (46’ Longo), Crifò (66’ Di Salvo), Genovese (80’ Perdichizzi). Allenatore: Perdicucci.

Viagrande: Di Benedetto, Wanausek, Mauro, Platania, Caliò, Mastronardi, Buda (23’ Massimino), Basile, Tenerelli, Tomarchio (87’ Romano) Di Venuto (54’ Di Bella). Allenatore: Buttò.

Arbitro: Crescnti di Trapani.

Le foto sono tratte dal gruppo Facebook dell’Igea Virtus e sono state realizzate da Puccio Rotella

Eccellenza: Il Rometta resiste solo un tempo sul campo del Rosolini

Il Rometta non riesce ad uscire indenne dal campo del Rosolini, in quella che alla vigilia veniva definita la partita della verità. I tirrenici hanno resistito solo un tempo agli attacchi della formazione di casa, ma alla fine, nonostante i “miracoli” del portiere Dino Billè, hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte ad un avversario molto determinato. Il Città di Rosolini, grazie a quello ottenuto sui messinesi, è al sesto risultato utile consecutivo, due pareggi e quattro vittorie che hanno rilanciato alla grande, in ottica salvezza, la formazione di Orazio Trombatore. Il Rometta ha cercato di chiudere tutti i varchi agli avversari per poi, magari, cercare il colpo gobbo in contropiede. Purtroppo il disegno tattico dei rossoblù è saltato all’inizio della ripresa per via del gol messo a segno da Livia.

Dino Billè
Dino Billè

La gara è stata un monologo dei padroni di casa che già al 6’ si rendono pericolosi con Implatani, imbeccato da Cavallo, il suo tiro a botta sicura viene respinto dall’estremo difensore romettese. Billè si ripete in altre occasioni, rendendosi ancora protagonista di pregevoli interventi e negando la gioia del gol a Livia, Randazzo ed ancora ad Implatani. Il Rometta cerca di alleggerire la pressione dei padroni di casa e si fa vedere dalle parti di Fornoni intorno alla mezzora con Mantarro, ma la sua conclusione risulta imprecisa.

Il primo tempo si conclude sullo 0-0, il risultato sta bene alla formazione di De Maria che nel secondo tempo spera di poter piazzare la zampata decisiva. Così non è, perché dopo quattro minuti dall’inizio della ripresa il Rosolini passa in vantaggio. Protagonista Implatani che con un dribbling supera ben tre avversari, serve Livia che non ha difficoltà a depositare in rete. Il gol del vantaggio mette le ali ai siracusani, infatti nell’arco di sei minuti Ricca per due volte si vede negare il gol dal solito Billè. De Maria, dalla panchina, ordina ai suoi ragazzi di pressare maggiormente nella zona nevralgica del campo, per alleggerire il lavoro dei difensori, ma cambia poco perché al 79’ ancora Implatani si inventa un’altra giocata delle sue, scardinando la difesa ospite e mettendo nelle condizioni di battere a rete il neo entrato Trombatore, che realizza il 2-0 e mette al sicuro il risultato. Per il Rometta si tratta della sedicesima sconfitta stagionale, domenica prossima i rossoblu torneranno al Filari per ospitare la Gymnica Scordia, gara da vincere a tutti i costi per risalire la classifica ed evitare la retrocessione diretta.

Tabellino:

Rosolini – Rometta 2-0

Marcatori: 49’ Livia; 79’ D. Trombatore

Rosolini: Fornoni, Monaco (67’ Presti), Rametta, Cavallo, Tasca, Guarrasi, Maieli, (80’ Errante), Livia, (74’ Trombatore D.), Implatini, Ricca. Allenatore: Orazio Trombatore.

Rometta: Billè, Scipilliti, Ndiaya (78’ Di Bella), Sofia, Arena, Cordima, Mantarro, Ricciardo, Biondo, Calafati (72’ Riga R.), D’Angelo. Allenatore: Guido De Maria

Arbitro: Bonaccorso di Catania; Assistenti: Fraggetta e Alessio di Catania.

Riviera, De Domenico al presidente Figc Morgana: “Arbitri scadenti, a fine stagione lascio”

Il presidente del Riviera, Massimo De Domenico (scatto di R.S.)
Il presidente del Riviera, Massimo De Domenico (scatto di R.S.)

E’ mia intenzione al termine della stagione cedere la mano, e lo faccio con molto rammarico perché la passione e l’amore verso questo sport è ancora viva”. E’ il passo più saliente di una lunga lettera indirizzata al presidente regionale della Figc Sandro Morgana  – e per conoscenza a tutti gli organi d’informazione – da Massimo De Domenico, presidente del Riviera. La motivazione della sua annunciata uscita di scena risiederebbe nel proprio disagio e malcontento nei riguardi della classe arbitrale. Il riferimento non riguarda solo la prima squadra rivierasca, ma anche le formazioni del proprio settore giovanile.

Nuovo logo Riviera dello StrettoEcco di seguito il testo della missiva:

“Carissimo Presidente Morgana,

Ti scrivo questa mia lettera aperta perché ho profondo rispetto per Te e per la Lega che rappresenti, ma dopo l’ennesimo episodio di sabato scorso, nella partita Mamertina – Riviera Messina Nord, la misura è colma!!!  Il calcio come tutti noi sappiamo è uno sport dopo esistono tre componenti fondamentali: le due squadre e la terna arbitrale. Ora non mi soffermo sul singolo episodio, rigore dato o non dato, fuorigioco o meno, fallo più o meno concesso, ma vorrei sottoporre alla Tua attenzione la qualità tecnica e la preparazione fisica della classe arbitrale.

Ebbene, dopo un intero campionato di Promozione, ma mi riferisco anche ai campionati di settore giovanile a cui partecipiamo (Juniores, Allievi Regionali e Giovanissimi Regionali) sono giunto alla conclusione che la classe Arbitrale è di un livello scadentissimo (Arbitri e Assistenti  che ignorano le più elementari nozioni di calcio, ma quello che è ancora piu’ grave ignorano le più elementari nozioni di educazione civica (presuntuosi e pretestuosi). Per non parlare di una preparazione atletica e fisica da fare ridere (arbitri che raggiungono 90 kg che si piazzano in mezzo al campo e di correre non se ne parla nemmeno), il tutto documentato con foto da me scattate da cui si evince chiaramente la struttura ovale del soggetto in questione.

Ricordo a me stesso che la società che rappresento partecipa al Campionato di Promozione girone B ai campionati Juniores, Allievi Regionali, Giovanissimi Regionali nonché ai campionati provinciali di Esordienti, Pulcini e Primi Calci con un notevole esborso di risorse finanziarie, oltre ai sacrifici in termini di tempo da dedicare a questo sport.

Detto ciò in premessa, Ti comunico  che è mia intenzione al termine della stagione cedere la mano. E lo faccio con molto rammarico perché la passione e l’amore verso questo sport è ancora viva, ma osservando alcune cose mi accorgo che le società tutte siamo controllate e marcate ad uomo. Con commissari di campo che svolgono egregiamente il proprio lavoro, mentre la classe Arbitrale è una sorta di lobby dove il controllato ed il controllore sono la stessa identità. Questa cosa è talmente strana che hanno costruito intorno a loro un limite invalicabile, sono come gli attori che di colpo, da non protagonisti diventano prime donne.

Concludo rimarcando due fattori fondamentali: la società  che rappresento è una società sana ed in regola con tutte le spettanze economiche; l’altro fattore è che questa mia non è nè una minaccia nè una promessa, ma è una constatazione dei fatti ponderata ed equilibrata al fine di evitare spiacevoli inconvenienti.

Certo di una Tua presa in considerazione Ti invio cordiali saluti”.

IL PRESIDENTE                                                                                                           

MASSIMO DE DOMENICO

 

La Stella S. Leone rimonta due reti al Limina

Nelle foto tre giocatori della Stella S.Leone: da sinistra Fabio Mazzù, Gennaro Irrera e Manuel Occhino
Nelle foto tre giocatori della Stella S.Leone: da sinistra Fabio Mazzù, Gennaro Irrera e Manuel Occhino

La Stella S.Leone 2011 non è andata oltre il pari interno per 2-2 con il Limina, nell’ultima sfida casalinga valida per il torneo di Terza Categoria e disputatasi al “Comunale” di Itala. Un pareggio che probabilmente serve poco a nulla ad entrambe le contendenti, che puntavano al successo per rimettersi in gioco in chiave play-off. Ospiti in vantaggio per due volte, ma i messinesi – da tre settimane non più affidati alla guida tecnica di Stello Tedesco che si è dimesso dall’incarico (adottata un’autogestione tecnica interna), hanno rimontato in entrambe le occasioni prima attraverso un’autorete e poi grazie a Salvatore Popolo.

Quest’ultimo, subentrato a gara in corso, ha impiegato appena dieci minuti confermato tutte le proprie doti di jolly di sicuro affidamento già evidenziate in occasione della gestione Tedesco, di cui era un “fedelissimo”. Popolo è stato più forte di qualsiasi avversità: basti alle fragili ginocchia operate entrambe a crociati e menischi. In casa Stella S.Leone note positive  anche per Gennaro Irrera, un vero gladiatore a centrocampo, e Michael Carbone bravo ad adattarsi nel ruolo non suo da esterno di centrocampo.

Questa la formazione iniziale schierate contro il Limina: Balsamo, Occhino, Grasso, Ragno, Rossano, Runfola, Andronico, Irrera, Mangano G., Carbone, Aloisi. In panchina Marino, Popolo, Mangano M. e Mazzù.

La Siac ribalta il risultato in casa della Triskell Taormina

Cristian Costantino (SIAC) - scatto di R.S.
Cristian Costantino (SIAC) – scatto di R.S.

Grande prova di carattere della SIAC Messina. Sul sintetico del “Bacigalupo” di Taormina la squadra di mister D’Alessandro è riuscita a imporsi sulla Triskell ribaltando lo svantaggio iniziale grazie alle reti di Aliquò e Mazzeo. Se il primo tempo è stato giocato un po’ sottotono dalla capolista, la seconda frazione di gioco è stata superlativa. Padrona del campo e del gioco, la SIAC ha messo alle corde un avversario sempre più incapace di rendersi  pericoloso. Solo una squadra protagonista, la SIAC, tuttavia sfortunata in più di una circostanza,  i legni hanno evitato la goleada.

La cronaca. Subito Triskell in attacco con Antinoro che da buona posizione calcia debolmente favorendo l’intervento di Costantino. Al 6′ la risposta degli ospiti, Libro costringe il portiere alla deviazione in angolo. L’occasione più ghiotta per la SIAC arriva al 14′ quando Romano serve in profondità Orecchio, pallonetto che viene respinto da Pavone. 24′ Triskell in vantaggio: tiro dalla distanza di Buciunì, Costantino non trattiene, Antinoro da due passa mette in rete. Vantaggio che dura solo dieci minuti. Al 34′ Aliquò viene messo giù in area, per l’arbitro Pettinato non ci sono dubbi si tratta di calcio di rigore, lo stesso attaccante dagli undici metri mette in rete il gol del pareggio.  L’ultima occasione è per i padroni di casa con il calcio di punizione di Curcuruto che si infrange sulla barriera.

Nel secondo tempo la musica cambia, in campo solo una squadra la SIAC. Mister D’Alessandro effettua le prime sostituzioni: Giacobbe, Orecchio e Fabrizio Lipari fanno posto a Quartarone, Piccolo e Mazzeo. I bianco-azzurri ospiti nel giro di pochi minuti creano parecchie occasioni da rete con Piccolo che prima non riesce a concludere da buona posizione  contrastato dagli avversari, dopo in contropiede colpisce in diagonale il palo alla sinistra di Pavone. Al 56’ Quartarone ci prova direttamente su calcio di punizione, la sfera ribattuta dalla difesa finisce nuovamente sui piedi dell’attaccante che con un gran tiro costringe l’estremo difensore a rifugiarsi in angolo. Su susseguente tiro dalla bandierina si accende una mischia, Franzò prova a risolverla con un colpo di testa che si stampa sulla traversa. SIAC decisamente sfortunata in avvio di ripresa, nonostante la mole di occasioni create non riesce a passare in vantaggio. Al 65’ Piccolo calcia da posizione defilata, sfiora l’incrocio dei pali. Il Triskell si fa vedere dalle parti di Costantino al 73’: punizione di Curcuruto, l’estremo difensore risponde presente deviando in angolo. Al 77’ Piccolo solo davanti al portiere si fa respingere la conclusione, mentre, a negare la gioia del gol a Idotta è la traversa. Pregevole il tiro al volo del numero tredici che di prima intenzione lascia partire una conclusione a cui Pavone non può nulla. Gli sforzi della SIAC vengono premiati al 90’: Mazzeo mette in rete il perfetto assist di Quartarone e regala così la vittoria alla sua squadra quando ormai la partita stava andando in archivio con il punteggio di 1-1.

Il prossimo turno, prevede l’incontro. Asd SIAC- Francavilla. La gara, valevole per la sesta giornata di ritorno, girone B, di Terza Categoria Ca11 si disputerà presso il sintetico “GARDEN SPORT ” di Mili Marina, sabato 8 marzo (ore 15).

Il Tabellino:

Triskell Taormina- Asd SIAC Messina: 1-2

Marcatori: 24’ Antinoro (T); 34’ Aliquò (rig); 90’ Mazzeo.

Triskell Taormina: Pavone, Intelisano (K),  Emmi, Spartà, Mazza, Di Natale, La Corte (76’ Cacciola), Buciunì; Antinoro (45’ Brunetto), Lampo (K), Curcuruto. All. Costantino.

Asd SIAC Messina: Costantino, Bertano (84’ Lipari D.), Turchet, Franzò, Irrera, Lipari F. (VK) (45’ Mazzeo), Libro, Romano (K), Aliquò (72’ Idotta), Orecchio (45’ Piccolo), Giacobbe (45’ Quartarone). All. D’Alessandro.

Arbitro: Giovanni Pettinato di Messina.

Recupero: 2’;4’

Serie D – L’Orlandina ritrova i tre punti ed il sorriso piegando il Pomigliano

Torna al successo l’Orlandina che nell’ottavo turno di ritorno del Girone I della Serie D supera tra le mura amiche del “Micale” il Pomigliano per 3-1.

Un debutto vincente, davanti ai propri tifosi, quello di mister Angelo Galfano che con molto pragmatismo e attenzione per i particolari ha guidato i suoi atleti in campo rispolverando il 4-3-3 adottato ad inizio stagione dai paladini.

L'esultanza di Marasco dopo il 2-1
L’esultanza di Marasco dopo il 2-1

Grande determinazione quella mostrata da Privitera e compagni sul rettangolo di gioco, rispondendo con una buona prova alle polemiche delle ultime due settimane caratterizzate dall’allontanamento dell’ex tecnico Raffaele e del d.s. Cirillo, e negli ultimi giorni dal preannunciato accantonamento di elementi come Orioles, Russo e Crinò.

Sfida subito nel vivo con Suriano pericoloso in area, ma tiro debole ben controllato da Galipò e sul capovolgimento di fronte, uscita con i pugni del portiere ospite con palla catturata al limite da De Cristofaro che svirgola la conclusione non inquadrando lo specchio della porta incustodita.

L’appuntamento con il gol è solo rinviato di poco: Frisenda recupera una palla ai venticinque metri, punta l’area con una difesa colpevolmente scoperta e da sinistra con un preciso diagonale sigla l’1-0 quando sul cronometro sono trascorsi appena 8′.

Rino Frisenda
Rino Frisenda

Per vedere la reazione dei granata campani non si deve attendere molto, ed il pari arriva al 13′ quando l’ex acese Varriale esegue alla perfezione una punizione dal limite con la palla che scavalca la barriera e s’insacca sotto la traversa con l’estremo difensore paladino che legge in ritardo la traiettoria.

La rete pesa sul morale della squadra siciliana che accusa il colpo e soffre terribilmente le palle inattive con Rea che mette più di un brivido con la palla che si perde sul fondo. Poco dopo spunto di Suriano che sprinta su Di Giovanni e D’Angelo, per calciare sul primo palo con palla che pericolosamente transita sotto il corpo di Galipò e si spegne sull’esterno della rete.

L’Orlandina prova ad uscire dal guscio, il nuovo acquisto Maresca ci prova dal limite, ma Di Costanzo controlla. Mincica da sinistra è sgusciante e prima serve un’assist per l’avvitamento in tuffo di Frisenda che di testa esalta i riflessi del numero uno. Ancora il fantasioso esterno stefanese semina il panico ed il pericolo è sventato dall’attento portiere ospite.

mincica in palleggio
Mincica in palleggio

Un duello che si ripropone anche al 26′ quando Mincica di testa irrompe colpendo la traversa, la palla è raccolta in area da Marasco, che converge centralmente per evitare l’intervento dei difensori avversari e con un tocco di giustezza deposita la palla all’angolino basso alla destra di Di Costanzo per il 2-1.

La rete del raddoppio consente ai paladini di controllare i ritmi del gioco, mentre il Pomigliano non sembra in grado di riorganizzarsi, e prima dello scadere Marasco di testa e ancora Mincica sfiorano la terza marcatura.

La ripresa si apre con la sorpresa di non rivedere tra le fila campane il talentuoso Suriano che lascia il campo ad Esposito che incrementa il peso del reparto offensivo agendo al fianco di Romano duellando con il duo dei centrali difensivi composto da D’Angelo e Fascetto. Mister Galfano è costretto a disporre il primo cambio quando perde per un problema fisico De Cristofaro ed inserisce il dinamico Gatto.

Il terzo gol dopo qualche occasione fallita, anche per poco cinismo sotto porta. Il Pomigliano attua un forcing sterile fatto di predominio territoriale collezionando corner in serie, ma in un ribaltamento del fronte offensivo al 62′ Gatto s’invola sulla sinistra, e dentro l’area è affrontato ed atterrato da Candrina. L’arbitro che seguiva da vicino l’azione indica il dischetto ed estrae il secondo cartellino giallo all’indirizzo dell’ex difensore del Bari.

Il rigore di Santo Privitera
Il rigore di Santo Privitera

Dagli undici metri si presenta Santo Privitera che con freddezza e precisione trasforma per il 3-1. La rete è una cesura importante che vede conseguente scemare la tensione agonistica. Così si moltiplicano le occasioni da rete ora per l’una per l’altra squadra.

D’Angelo prima fallisce una facile deviazione, calciando debole e centrale, da dentro l’area piccola, ma si riscatta salvando sulla linea su un colpo di testa di Esposito. Marasco e Frisenda in contropiede fanno sfoggio di reciproco altruismo, e poco dopo l’ex Vibonese a tu per tu con l’estremo si allunga troppo la palla venendo anticipato dall’uscita bassa dell’estremo ospite. Ultimi minuti di ribalta anche per Galipò che con due interventi finali evita il secondo gol al passivo e riscatta una prova fin lì caratterizzata dall’insicurezza sulle palle inattive.

Il presidente della NFC Orlandina Massimo Romagnoli con il neotecnico Angelo Galfano
Il presidente della NFC Orlandina Massimo Romagnoli con il neotecnico Angelo Galfano

Con questo successo la squadra del presidente Massimo Romagnoli agganciando l’undicesimo posto con 31 punti, tanti quanti lo stesso Pomigliano. Campani che per inciso accolgono con sportività il risultato del campo, e non nascondono che con la testa fossero protesi per la sfida che mercoledì li vedrà opposti all’Arezzo nelle semifinali di ritorno della Coppa Italia, dopo essersi imposti per 0-2 in Toscana.

I ragazzi avevano bisogno di questo successo – esordisce mister Galfano – dopo il 2-1 abbiamo cambiato atteggiamento trovando sicurezza, abbiamo sofferto la loro fisicità, ma abbiamo retto bene. Non avevo dubbi sulla prestazione dei ragazzi, a cui rivolgo i complimenti, hanno risposto alla grande sul campo. Io sono uomo di calcio e so che bisogna fare punti, i risultati danno sicurezza abbiamo davanti un ciclo di gare impegnativo“.

Abbiamo tantissimi margini di miglioramento, dobbiamo trovare il giusto equilibrio e anche Maresca che era fermo da otto mesi – ricorda il neo tecnico paladino – ha contribuito con grande professionalità al lavoro della squadra. Mincica si è sacrificato tantissimo nelle due fasi, è stato sfortunato ma non deve abbattersi. Dobbiamo migliorare in cinismo e lucidità, qualche tocco in meno davanti al portiere per evitare qualche patema nel finale“.

Il centrocampista Gianluca Maresca
Il centrocampista Gianluca Maresca

Felice per il gol, felice per il successo. Esultanza particolare con sfogo sotto la tribuna – ammette Gennaro Marasco – si perché non avevo digerito alcune critiche ingiuste arrivate, però credo di non aver individuato il contestatore. L’importante era reagire e l’abbiamo fatto, dovevamo chiudere la sfida, ma ci è mancata freddezza“.

Felice per la mia prova oltre che per il risultato della squadra – confida Gianluca Maresca, il centrocampista  di Torre Annunziata ingaggiato alla vigilia della sfida con il Savoia – perché sono reduce da un lungo periodo di inattività, e ritrovare il piacere di giocare m’infonde fiducia per il futuro. Pur allenandomi sempre, il ritmo gara è altra cosa“.

Tabellino:

Orlandina-Pomigliano 3-1

Marcatori: 8′ Frisenda (O), 13′ Varriale (P), 26′ Marasco (O), 61′ Privitera (O) rigore.

Orlandina (4-3-3): Galipò – Di Giovanni, D’Angelo, Fascetto, Di Bella – Privitera. De Cristofaro (Gatto dal 49′), Maresca – Marasco, Frisenda (Aloe dal 86′), Mincica. Allenatore: Angelo Galfano.

Pomigliano (4-3-3): Di Costanzo – Candrina, Rea, Varriale, Festa – Parentato (Russo dal 61′), Oretti (Pontillo dal 66′), De Rosa – Panico, Romano, Suriano (G. Esposito dal 46′). Allenatore: Biagio Seno.

Arbitro: Alessandro Chindemi di Viterbo;

Assistenti: Carmelo Giuffrida di Acireale e Emanuele Antonino Amato di Catania

Espulso: Candrina per doppia ammonizione al 60′; Ammoniti: D’Angelo, Di Bella, Di Giovanni (O), Suriano dalla panchina, Festa (P); Spettatori: 400 circa; Recuperi: 3′ e 5′; Corner: 6-13;

Un Città di Messina impreciso e sfortunato cade a Battipaglia

Il senegalese Modou Seck in azione (foto Giovanni Isolino)
Il senegalese Modou Seck in azione (foto Giovanni Isolino)

Nonostante una buona prestazione, la squadra di Panarello esce a mani vuote dal “Pastena”: decisiva la doppietta di Olcese, a bersaglio al 33′ del primo tempo e poi nella ripresa in pieno recupero. Grande rammarico per un notevole numero di occasioni sprecate (clamorosa quella capitata a Bonamonte sull’1-0) e per alcune decisioni quantomeno dubbie del direttore di gara.

Un buon Città di Messina tiene testa alla più quotata Battipagliese ma l’ottima prestazione non è sufficiente per strappare punti sul difficile campo dei campani. Gara equilibrata fin dall’avvio e proteste ospiti al 6′ per un intervento in area ai danni di Manfrè. A sbloccare il punteggio al 33′ è il bomber di casa Olcese, in rete sugli sviluppi di un calcio piazzato. Tra la fine del primo tempo e la prima parte della ripresa tante buone chance per gli ospiti: su tutte quella che vede protagonista Bonamonte, che al 15′ del secondo tempo si ritrova tutto solo davanti al portiere ma fallisce il gol del possibile 1-1. A 10′ dal termine ancora proteste ospiti per un fallo in area, apparso evidente, ai danni di Brancato. In pieno recupero ecco, infine, arrivare in contropiede il definitivo 2-0, firmato ancora da Olcese. La sconfitta subita dopo quattro risultati utili complica i piani di rimonta dei ragazzi di Panarello, chiamati domenica prossima al pronto riscatto in casa contro il Licata.

L'esterno Salvatore Trovato (foto Giovanni Isolino)
L’esterno Salvatore Trovato (foto Giovanni Isolino)

La Cronaca – Il tecnico del Città di Messina, privo di Cappello, Munafò, Costa, Pino e Nastasi, modifica l’assetto della sua formazione proponendo il 3-5-2: in porta torna Mannino, in difesa Puzone, Frassica e Cammaroto, sulle corsie Brancato e Trovato, in mezzo al campo Seck, Camarda e Bonamonte, in attacco Vella e Manfrè.

Ottimo l’impatto con la gara degli ospiti: dopo 6 minuti Manfrè si invola verso la porta di Bianco ma perde l’attimo buono per calciare, l’azione prosegue e lo stesso attaccante viene fermato duramente dall’intervento di un avversario, va giù in piena area reclamando il rigore ma l’arbitro non è dello stesso parere. La Battipagliese nella prima parte dell’incontro fatica ad avvicinarsi con pericolosità dalle parti di Mannino: al 15′ ci prova il capitano Manzo ma il suo tiro dalla distanza termina a lato. Stesso esito, sul fronte opposto, per il sinistro di Vella due minuti più tardi. Padroni di casa vicini al gol al 21′: Boldrini difende bene palla in area e serve Alleruzzo, il cui diagonale da destra sfiora il palo prima di terminare sul fondo. Nuove proteste ospiti al 23′, quando la punizione di Vella viene ribattuta forse con un braccio da un difensore campano. Al 28′ ancora una buona occasione per Alleruzzo, che viene liberato dal lancio illuminante di Manzo, si ritrova davanti a Mannino ma viene fermato dall’ottimo intervento del portiere messinese. Al 31′ tentativo di Camarda su calcio di punizione: il destro del capitano è angolato ma non abbastanza potente per sorprendere Bianco. Al 33′ la Battipagliese trova il vantaggio: il gol nasce dall’ennesima decisione discutibile dell’arbitro Rognoni, che assegna una punizione ai padroni di casa dopo uno scontro tra Manzo e Cammaroto; del calcio piazzato si incarica Platone, palla in area, sponda aerea di Alleruzzo e zampata vincente di Olcese, già autore di una tripletta nel match di andata. La reazione del Città di Messina è quasi immediata e al 35′ Vella riceve in area, si gira bene e calcia con violenza sfiorando il palo alla sinistra del portiere. Prima dell’intervallo è Cammaroto ad impegnare il numero uno avversario sugli sviluppi di una punizione di Camarda, ma il gioco era stato fermato per una segnalazione di fuorigioco. Si va al riposo con il punteggio sull’1-0.

Il centrocampista Francesco Munafò gestisce un possesso sotto gli occhi del centrale difensivo Emanuele Frassica (foto Giovanni Isolino)
Il centrocampista Francesco Munafò gestisce un possesso (foto Giovanni Isolino)

Al rientro in campo Panarello inserisce Parachì per Puzone dando il chiaro segnale di voler provare a recuperare in fretta lo svantaggio. Dopo appena un minuto buona occasione per Vella, che raccoglie un cross da sinistra di Trovato, anticipa di testa il proprio marcatore ma manda il pallone oltre la traversa. Al 4′ Mannino si oppone al colpo di testa di Olcese rifugiandosi in corner. Al 7′ nuova conclusione di Vella, che stavolta calcia di destro dal limite e non centra la porta per pochi centimetri. Nel frattempo per la Battipagliese si aprono ampi spazi in contropiede e al 9′ Olcese viene chiuso al momento della battuta dal tempestivo intervento di Cammaroto. Poi è Manzo, al 13′, a chiamare Mannino alla parata a terra con un sinistro da fuori. La migliore occasione della ripresa capita però agli ospiti al quarto d’ora: cross da sinistra di Parachì, Vella prolunga di testa spedendo il pallone sui piedi di Bonamonte, che si ritrova tutto solo davanti al portiere ma lo grazia calciando debolmente e favorendone l’intervento. Al 17′ Vella ci riprova: il numero 11 ospite si libera bene in area e calcia di sinistro ma trova la risposta in due tempi di bianco. Al 24′ Manzo si esibisce in una rovesciata spettacolare per coordinazione ma imprecisa e il pallone finisce alto. Poco dopo si rivede Portovenero, al rientro dopo l’infortunio alla caviglia: il fantasista classe ’96 rileva Bonamonte e cerca subito la porta con un destro da fuori che però non inquadra il bersaglio. Il Città di Messina non demorde e costruisce una nuova occasione al 27′: Camarda lancia Vella, sinistro in corsa e parata di piede di Bianco. Il rammarico degli ospiti cresce al 35′, quando Brancato viene falciato in area ma l’arbitro incredibilmente non interviene. Al 38′ Manzo prova a sorprendere Mannino ma manda alto. Al 45′ c’è spazio per l’ennesima conclusione di Vella ma anche questa volta il suo sinistro termina a fil di palo. Nel primo minuto di recupero arriva infine il raddoppio di Olcese, che finalizza un contropiede orchestrato da Manzo. 2-0 il finale.

L'ex mamertino Emanuele Frassica (foto Giovanni Isolino)
Il centrale difensivo Emanuele Frassica (foto Giovanni Isolino)

Il tabellino

Battipagliese – Città di Messina 2-0

Marcatori: 33′ pt e 46′ st Olcese.

Battipagliese: Bianco, Pastore, Garofalo, Gatta, Barbato, Mongiello, Alleruzzo, Cammarota, Olcese (48′ st Odierna), Manzo (43′ st Itri). In panchina: Viscido, Anzalone, Fiorillo, Pumpo, Casandrino, Volpe, Donisa. Allenatore: Luigi Squillante.

Città di Messina: Mannino, Brancato, Trovato, Puzone (1′ st Parachì), Cammaroto, Frassica, Bonamonte (24′ st Portovenero), Seck (36′ st Galletta), Manfrè, Camarda, Vella. In panchina: Fazzino, Nicolò, Cucè, Fragapane,  Calogero. Allenatore: Antonino Panarello.

Arbitro: Alessandro Rognoni della sezione di Arezzo.
Assistenti: Davide Innaurato della sezione di Lanciano e Giulio Basile della sezione di Chieti.

Ammoniti: 5′ pt Manzo (B), 30′ pt Barbato (B), 28′ st Portovenero (CdM), 28′ st Camarda (CdM), 42′ st Garofalo (B).
Espulsi: nessuno.

Recupero: 0′ pt, 5′ st.