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Serie D – L’Orlandina serve il poker alla Cavese ed allunga sulla zona play-out

Con il coltello tra i denti, la migliore Orlandina della stagione per mentalità e determinazione, infligge il primo stop stagionale in terra sicula alla Cavese. I paladini del presidente Massimo Romagnoli s’impongono per 4-1 al termine della sfida giocata al “Micale” e valevole per l’undicesima di ritorno del Girone I della Serie D.

Capitan Santo Privitera
Capitan Santo Privitera

Sfida aperta già al 9′ quando capitan Santo Privitera trasforma in modo impeccabile un rigore concesso per l’atterramento di Marasco lanciato a rete ad opera dell’estremo metelliano De Luca che nell’occasione è “graziato” con la sola esposizione del cartellino giallo.

La reazione dei campani è timida, e spesso affidata alle sortite individuali del temuto De Rosa (ben controllato da una serie di costanti raddoppi) e di Cosmo Palumbo, con il primo che su piazzato impegna Scordino che non trattiene.

Al 21′ sugli sviluppi di un corner Frisenda di testa si vede negare il gol dalla traversa con la palla che beffarda sbatte sulla spalla del portiere ospite senza entrare. Al 39′ arriva il raddoppio per i paladini con Marasco che s’incunea in area, dribbla l’estremo difensore e da posizione angolata depone in rete.

La ripresa si apre con un doppio cambio operato dal tecnico della Cavese Chietti che lancia nella mischia Luigi Palumbo e Raffone, e dalla concessione di un rigore per gli ospiti che riaprono la gara con De Rosa.

gennaro marasco
gennaro marasco

La gara si mantiene in equilibrio sino al 25′ quando in contropiede De Cristofaro con un sombrero su un difensore pesca il compagno di squadra Marasco che non lascia scampo all’estremo ospite.

A coronamento dei minuti finali del recupero, altro contropiede per l’Orlandina che chiude i conti siglando il definitivo 4-1 con il giovanissimo Giuseppe Aloe che corona con il gol una prestazione di grande applicazione tattica e corsa in cui è stato il terzo attaccante, ma anche un difensore aggiunto con puntuali raddoppi sugli esterni.

Con questo successo l’undici di Capo d’Orlando sale a quota 34 punti, aumentando il margine sulle rivali in lotta per evitare i play-out (dove la sola Vibonese fermando sul pari il Savoia muove la classifica) e centrando il secondo successo in quattro gare, sempre tra le mura amiche, della gestione Galfano.

Oggi abbiamo fatto tutti bene portando in campo il lavoro svolto in settimana e lo spirito di sacrificio. Sono tre punti di cui avevamo bisogno come il pane, importantissimi per la lotta salvezza che – sottolinea mister Angelo Galfano nel dopo gara – ci restituisce fiducia dopo Agropoli e ci dà morale per la prossima difficile gara con l’Akragas. Dico sempre ai ragazzi giocare sempre per vincere”.

Viviamo un momento particolare della nostra stagione per alcuni problemi anche di natura societaria – ammette il tecnico dei campani Luigi Chiettie non sempre si riesce a trovare le giuste motivazioni, una prova sottotono ed i gol che nascono da errori individuali con la squadra sbilanciata in fase di uscita”.

Tabellino:

ORLANDINA 4 CAVESE 1

Marcatori: Privitera rig. 9′, Marasco 39′ e 70′, De Rosa (C) rig. 47′, Aloe 94′;

Orlandina (4-3-3): Scordino [93] – Di Giovanni [94], D’Angelo, Fascetto, DiBella [94] – Privitera, Maresca [93] (Gatto [94] dal 73′), De Cristofaro (Cavallini dal 92′) – Aloe [95], Frisenda (Mincica dal 63′), Marasco; A disp.: Caserta [93], Ignazzitto, Sardo [95], Martusciello [95], Leo [94], Calderone [93]. All. Angelo Galfano.

Cavese (4-2-3-1): De Luca [94] – Lamberti [95], Manzi, Parisi (Lordi dal 73′) , Renna [93] – Cerchia (L. Palumbo dal 46′), Viviano – Silvestro [95] (Raffone [94] dal 46′), C. Palumbo, De Rosa – Contino. A disp.: Capozzi [95], Cirillo [93], Mazzei, Montagna [94], Pisani [95], Romano [93]; All. Luigi Chietti.

Arbitri: Alessandro Chindemi di Viterbo;

Assistenti: Carmelo Giuffrida di Acireale e Emanuele Antonino Amato di Catania;

Spettatori: 500 circa; Ammoniti: Marasco, Aloe (O), De Luca, Renna, Lamberti (C); Corner: 6-6; Recupero: 1′ e 5′;

Sigma, Calvani: “Vittoria limpida su una squadra di valore. A Trento per sfidare i migliori della categoria” (VIDEO)

Un'affondata poderosa di Young
Un’affondata poderosa di Young

La sesta vittoria da capo allenatore su otto partite, la più netta nel punteggio, rallegra e non poco Marco Calvani che dopo la sosta del campionato abbraccia una squadra volitiva e che non ha lasciato nulla al caso nella sfida contro Trieste. Ma guai a parlare di partita facile: “Siamo soddisfatti per i due punti, sono la cosa che conta di più. Nei primi due quarti abbiamo preso un buon margine di vantaggio con tutta la squadra e non solo coi leader storici del gruppo che alleno. E’ un ottimo segnale che mi da fiducia, la squadra ha cercato anche nel finale il tiro giusto, cosa che in altre occasioni non succedeva, cadendo in forzature. Banale dire che era un incontro facile, avevamo il massimo rispetto del nostro avversario, che è la stessa squadra che ha battuto Torino, vincendo anche a Ferentino e con Trapani. Non vado mai ad enfatizzare nulla però voglio rispetto e non leggere che questa di stasera era una partita scontata. Tutte le gare vanno affrontate e lo stiamo facendo. Ottimo l’atteggiamento difensivo, costringendo Trieste a 23 palloni perse, poche le distrazioni in partita. Loro volevano mettere la partita sui ritmi alti, cosa che noi già a Biella abbiamo pagato. La condizione fisica non è ancora delle migliori ma oggi dico che non è fisica quanto mentale, perché quando non reagisci e non dai i giusti stimoli alla testa le gambe non corrono, cosa che oggi è avvenuto”.

Marco Calvani (Sigma Barcellona) applaude la sua squadra
Marco Calvani (Sigma Barcellona) applaude la sua squadra

I complimenti non scalfiscono la corazza del coach romano che loda l’atteggiamento dei suoi ragazzi: “Non partiamo mai per gestrici, giochiamo sempre allo stesso livello, sfruttando il paino tattico che l’intero staff tecnico studia in settimana. Di base vogliamo essere noi a costringere gli altri a fare qualcosa di diverso da quello che hanno preparato. Ci sono state tante buone cose, il primo canestro dove abbiamo usato il talento è stato quello di Collins a fine secondo quarto, la sua prima tripla, lui ha sfruttato la maggiore freschezza dopo aver giocato solo tredici minuti e quattro nel primo quarto. Con lucidità mentale e brillantezza nelle gambe ha scoccato al meglio il tiro. Non è una banalità ma finalmente spero che siamo usciti dal periodo dove abbiamo dovuto gestire il gruppo senza fare gli allenatori della squadra ma tutt’altro. Siamo stati sempre silenziosi anche quando sono arrivate critiche giuste non solo dopo il ko di Biella ma anche a seguito dell’amichevole infrasettimanale con la Viola. Io capisco tutto ma le chiacchiere lasciano il tempo che trovano, nessuno sa che abbiamo annullato due allenamenti perché ci mancava il numero minimo di giocatori ma stiamo in silenzio e ci prendiamo le giuste critiche. Non abbiamo però un atteggiamento da “piagnoni” e vorrei che ci fosse una valutazione complessiva della situazione. In rare occasioni in due mesi che sono a Barcellona, meno di dieci volte, abbiamo fatto un cinque contro cinque in allenamento. Poi è normale che la squadra non si trovi sul campo, sembra che è impacciata, con questo non dico quindi che con oggi abbiamo risolto i problemi ma spero siamo sulla buona strada. Arriva adesso sabato la partita di Trento (ha espugnato il campo di Torino, ndc) che, lo dicono i risultati, è sicuramente la migliore squadra del torneo, eccetto la sconfitta in Coppa con Biella. Chiediamo di poterci allenare insieme mettendo a posto quelle cose che per mancanza di numero di allenamenti non abbiamo potuto fare”.
Infine un’analisi complessiva sulle condizioni della squadra e la situazione di classifica: “Con Fantoni sia io che Ducarello abbiamo parlato a lungo e lo abbiamo un po’ limitato nell’impiego decidendo di non farlo rientrare nel finale. L’ottavo posto si è distanziato ma è una situazione molto precaria, varia da settimana in settimana. Prima sembra che puoi arrivare primo, poi se perdi rischi i playoff. Stiamo con i piedi per terra. Oggi non era semplice, avevano vinto contro squadre importanti. Siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto specie per l’atteggiamento tenuto in campo”.

Eugenio Dalmasson (Trieste) parla ai suoi ragazzi
Eugenio Dalmasson (Trieste) parla ai suoi ragazzi

L’umore è completamente opposto per Dalmasson che non si capacita della prestazione incolore fornita in Sicilia dalla sua squadra: “Partita difficile da commentare, in campo si sono viste due formazioni di diversa qualità, è venuta la maggior voglia di vincere di Barcellona sin dalla palla a due. Noi siamo stati incapaci di reagire e giocare alla pari almeno dal punto di vista della volontà. Sembrava una partita tra squadre di diversa categoria ma la cosa che fa più male è l’atteggiamento che abbiamo tenuto in campo per tutta la gara, non dignitoso né capace di mostrare le nostre qualità che abbiamo espresso in stagione. Ci aspettavamo che Barcellona potesse fare questa gara con questa qualità e determinazione. A noi la pausa ha fatto male dopo la brillante vittoria di Torino anche se in settimana ci siamo allenati bene. Forse abbiamo smarrito la mentalità e la carica agonistica che dobbiamo sempre avere. Eravamo troppo superficiali e pieni di noi poi col passare dei minuti era oggettivamente difficile reagire ma dobbiamo pensare alle gravi colpe che abbiamo per aver sbagliato l’approccio al match”.
In conclusione l’attenzione del tecnico si sposta al finale di stagione con Trieste che ha quasi archiviato l’obiettivo salvezza ma che non deve fornire alibi a prestazioni come quella odierna: “E’ la cosa più difficile che mi aspetta d’ora in avanti, dopo il successo di Torino tutti danno per scontato che l’obiettivo salvezza è archiviata ma così non è perche la nostra è una squadra giovane che deve vivere di mentalità, furore agonistico e ardore e le salvezze si costruiscono con un atteggiamento che oggi non abbiamo mai avuto”.

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore di Trieste Eugenio Dalmasson:

Serie A2 Maschile – All’ultima stagionale l’Elettrosud Brolo si regala la prima vittoria

Undicesimo e ultimo turno del girone di ritorno, ultima stagionale della regular season della Serie A2 Maschile, e fine di un amaro sortilegio per l’Elettrosud Brolo che cancella lo zero alla voce successi stagionale.

Un tentativo di muro di Brolo contro Cantù
Un tentativo di muro di Brolo nella gara contro Cantù

Il giovane sestetto dei “leoni” bianco-blu al “Pala Torre” di Torrenova s’impongono al tie-break sulla Caffè Aiello Corigliano al termine di una sfida combattuta ed intensa in un continuo succedersi di emozioni.

Un successo che vale più per il morale che per la classifica, ora sono 4 i punti per l’unica compagine pallavolistica siciliana ad alto livello che vede la formazione del duo guidato da Omar Pelillo e dal “tutor” Antonio Cortese con caparbietà ribaltare il risultato set dopo set approfittando anche degli errori altrui.

Primo e terzo set favorevoli – rispettivamente per 20-25 e 23-25 – ai calabresi dell’ex tecnico di Avellino Michele Totire. Secondo e quarto favorevoli (25-21 e 25-20) a Visentin e compagni tra cui anche la centoventicinquesima presenza con i colori di Brolo per il centrale Nicola Sesto.

Visentin e Sesto in azione
Visentin e Sesto in azione

Tutto ciò prima una quinta e decisiva frazione, chiusa sul 15-11 che regala il primo sorriso di una stagione “nera” tra tante vicissitudini tecniche e societarie anche all’orizzonte per il futuro che non riserverà la retrocessione sul campo per via del ritiro degli irpini di Atripalda, ma addirittura i play-off.

Già mercoledì 19 marzo l’Elettrosud tornerà in campo per il primo turno degli ottavi dei play-off che l’opporranno in trasferta sul campo dei pugliesi della Materdomini Castellana Grotte. Poi domenica si ritorna domenica al PalaTorre per la seconda sfida, prima di una terza sfida ancora in Puglia.

Tabellino incontro:

Elettrosud Brolo-Caffè Aiello Corigliano 3-2

Parziali Set: 20-25, 25-21, 23-25, 25-20 e 15-11;

Elettrosud Brolo: Sesto 11, Santangelo 17, Gromadowski 26, Visentin 2, Vitanza 1, Muscarà 3, Giustiniano 16, Colarusso, Gugliemo (L). n.e. Bonina e Mirenda. All. Pelillo-Cortese.

Caffè Aiello Corgiliano: Fabroni, Williams 23, Cernic 10, Tosi 1, Bortolozzo 11, Festi 9, Tomasello, Galaverna 16, Rivan (1°L), Casciaro (2° L). n.e. Ritacco, Santucci, Borgogno e Russo. All. Totire.

Arbitri: Frederick Moratti (1°) della sezione di Frosinone e Gianluca Bertoletti (2°) della sezione di Roma.

NOTE – durata set: 24′, 27′, 29′, 24′, 16′; tot: 120′.

Riepilogo dei risultati dell’11ª Giornata Ritorno della Regular Season A2 Maschile

Vero Volley Monza-Tonazzo Padova 0-3 (21-25, 23-25, 18-25)

Elettrosud Brolo – Caffè Aiello Corigliano 3-2 (20-25, 25-21, 23-25, 25-20, 15-11)

Sieco Service Ortona-B-Chem Potenza Picena 3-0 (25-20, 25-21, 25-20)

Itely Milano-Cassa Rurale Cantù 3-2 (25-22, 24-26, 19-25, 25-23, 15-8)

Coserplast Matera-Materdomini Castellana Grotte 2-3 (25-16, 22-25, 20-25, 25-20, 12-15)

Ha riposato: Globo Banca Pop. Frusinate Sora.

Classifica: Tonazzo Padova 48 (Promossa in Serie A1); Vero Volley Monza 44; Globo Banca Pop. Frusinate Sora 41; Coserplast Matera e Sieco Service Ortona 37; Itely Milano 33; Cassa Rurale Cantù 26; Materdomini Castellana Grotte 25; B-Chem Potenza Picena 22; Caffè Aiello Corigliano 13; Elettrosud Brolo 4.

Cresce l’attesa per la “Corritalia” ai Laghi di Ganzirri

Partenza Corritalia passata edizioneI Laghi di Ganzirri faranno da cornice con il loro splendore paesaggistico alla “XXIII Corritalia”, in programma domenica 23 marzo a Messina. La manifestazione podistica nazionale dell’Associazione Italiana Cultura Sport, che chiuderà la “Settimana dello Sport per Tutti”, è organizzata dal comitato provinciale dell’AICS presieduto da Lillo Margareci, che si avvale della collaborazione tecnica della società ASD Fidippide del presidente Enzo Failla e del supporto, per quanto riguarda la comunicazione, dal portale Messinadicorsa.it.

E’ stato istituito, inoltre, nell’occasione, il “I Memorial Crispi-Travisano” per ricordare i due indimenticati atleti della Fidippide prematuramente scomparsi. La “Corritalia” sta coinvolgendo quest’anno circa 50 città italiane e domenica si gareggerà anche a: Agrigento, Alessandria, Avellino, Belluno, Chieti, Firenze, Frosinone, Matera, Novara, Nuoro, Oristano, Palermo, Piazza Armerina, Reggio Calabria, Reggio Emilia, San Giovanni a Teduccio, Silea, Torino, Verona e Viterbo. La denominazione completa della kermesse 2014 è “Corritalia – Insieme per i Beni Culturali, Ambientali e per la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare”. L’evento è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da quello dell’Ambiente, oltre ad essere stato insignito con una medaglia commemorativa da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Pacco gara Corritalia 2014

A Messina si correrà su un percorso completamente pianeggiante di 9 km (giro unico), con ritrovo, alle ore 8.30, e partenza, che verrà data alle 9.30, presso il Bar Fanalino. Possono partecipare alla competizione i tesserati AICS, FIDAL e degli Enti di Promozione firmatari della convenzione con la FIDAL entrata in vigore l’1 febbraio. Le iscrizioni devono essere inviate all’indirizzo email info@speedpass.it e iscrizioni@speedpass.it entro le ore 12 di sabato. I non tesserati potranno iscriversi, invece, previa presentazione del certificato medico valido per l’attività agonistica. Il pacco gara comprende anche la t-shirt ufficiale della manifestazione, mentre a tutti i classificati sarà consegnata all’arrivo la medaglia ricordo. I tempi saranno rilevati, infine, tramite i chip. Si preannuncia, quindi, una bella giornata di sport ed aggregazione all’insegna del podismo e della bellezza naturale.

Medaglie Corritalia 2014RITROVO E PARTENZA: La manifestazione si svolgerà domenica 23 marzo 2014 con ritrovo alle ore 8.30 nei pressi del bar Fanalino (Ganzirri). La partenza avverrà alle ore 9.30. Saranno assicurati servizio medico ed ambulanza.

PREMIAZIONI: Verranno premiati con il Trofeo ed il “Memorial” il primo uomo e la prima donna arrivati al traguardo. Saranno premiati, inoltre, i primi tre uomini delle categorie SM, SM35, SM40, SM45, SM50, SM55, SM60, SM65, SM70 (e oltre) e le tre migliori donne delle categorie SF, SF35, SF40, SF45, SF50, SF55 e oltre. I premi non sono cumulativi.

Per ulteriori informazioni potete collegarvi al nostro portale specializzato www.messinadicorsa.it

 

Cacitti: “Non si possono regalare un gol ed un uomo a questo Messina”

Il gol di Bianchi (foto Luca Maricchiolo)
Il gol di Bianchi (foto Luca Maricchiolo)

Giunto a Messina reduce da due risultati utili consecutivi per il fanalino di coda Gavorrano sembra essersi definitivamente spenta in riva allo Stretto ogni speranza di evitare la retrocessione in Serie D. Nè i due gol realizzati contro i giallorossi (erano stati appena tre in tutte le precedenti trasferte) può consolare i toscani, che non vincono lontano da casa dal 2012. “All’inizio abbiamo sbloccato il risultato e stavamo mettendo in difficoltà il Messina, ma quell’errore di Mazzanti in retropassaggio che ha favorito l’1-1 ci ha condizionato” ha detto Marco Cacitti, terzo allenatore stagionale del Gavorrano.

“Anche il secondo gol è stato un errore di tutta la difesa – ha proseguito il tecnico – e giocando in 10 l’intero secondo tempo era difficile ribaltare la situazione. A quel punto ho inserito un centrocampista in più e spostato Bianchi vicino a Zizzari per cercare di ripartire. Una volta realizzato il 3-2 abbiamo incassato la mazzata del quarto gol. La nostra classifica è sempre stata complicata. Eravamo venuti qui per provare a strappare un risultato positivo. Il Messina da gennaio in poi ha fatto benissimo, sapevamo la forza di questa squadra e con l’atteggiamento di domenica scorsa contro il Foggia abbiamo fatto comunque la nostra partita. Però non è possibile regalare un gol e un uomo a certi avversari. L’espulsione di Caciagli ? Bisogna stare attenti, i ragazzi devono acquisire esperienza e personalità. Qualcuno è molto ingenuo”.

Contrasto aereo tra Silvestri e due avversari (foto Luca Maricchiolo)
Contrasto aereo tra Silvestri e due avversari (foto Luca Maricchiolo)

Il sipario sulla stagione del Gavorrano sembra essere ormai calato, Cacitti non può che constatarlo con amarezza: “La classifica non la guardo, siamo a tanti punti dai playout e ci vorrebbe un miracolo per salvarci. Magari con un un altro risultato oggi avremmo avuto una piccola speranza. Ci alleneremo sodo in settimana e domenica cercheremo di ottenere i tre punti con il Castel Rigone”.

Anche Ischia, Melfi e Lamezia si avvicinano alla C unica. Bagarre play-out: nove squadre in sei punti

De Angelis celebra la marcatura che riconsegna il primato al Cosenza (foto Cosenza Channel)
De Angelis celebra la marcatura che riconsegna il primato al Cosenza (foto Cosenza Channel – Mannarino)

Si è spaccata in due la graduatoria di Seconda Divisione, che sembra avere già individuato le otto formazioni che faranno parte della prossima C unica, mentre è serratissima la lotta per i play-out: in lizza per quattro posti ben nove squadre, racchiuse in appena sei punti, che avrebbero potuto essere ancora meno se l’Arzanese non fosse stata raggiunta in extremis nel derby dall’Aversa Normanna. In pieno recupero è stato Prevete a rispondere al vice-capocannoniere del girone, Ripa. In vetta si è issato nuovamente il Cosenza, trascinato al successo contro il Poggibonsi dal solito De Angelis. Nel posticipo la Casertana ha strappato un punto nel big-match con il Foggia quarto: Giglio per i locali ha replicato a Terracino. Nuovo capitombolo invece per il Teramo, superato da un Sorrento sicuramente più motivato (Catania il match winner).

Successi che pesano quelli ottenuti dall’Ischia nell’anticipo contro un Castel Rigone ormai in caduta libera, dal Messina contro il Gavorrano ormai ad un passo dal declassamento tra i Dilettanti, dal Melfi più forte di un Martina che pure era in netta ascesa (in rete Tortori e Dermaku) e dalla Vigor Lamezia ad Aprilia (decisiva la doppietta di Zampaglione). Adesso è distante infatti quattro lunghezze la coppia composta da Chieti e Tuttocuoio, con i neroverdi costretti al quarto ko consecutivo dai toscani nonostante l’iniziale vantaggio. Rimonta propiziata da Zane e completata da Falivena sui titoli di coda.

I Risultati della 28esima giornata del Girone B di Seconda Divisione:
Aprilia-Vigor Lamezia 1-2
Aversa Normanna-Arzanese 1-1
Castel Rigone-Ischia 0-1 (sabato)
Cosenza-Poggibonsi 1-0
Foggia-Casertana 1-1 (posticipo)
Martina Franca-Melfi 0-2
Messina-Gavorrano 4-2
Teramo-Sorrento 0-1
Tuttocuoio-Chieti 2-1

La nuova Classifica:
Cosenza 50 punti;
Casertana 49;
Teramo 48;
Foggia 44;
Ischia 43;
Messina 42;
Melfi 40;
Vigor Lamezia 39;
Tuttocuoio e Chieti 35;
Castel Rigone ed Aversa Normanna 34;
Sorrento e Martina Franca 33;
Aprilia e Poggibonsi 30;
Arzanese 29;
Gavorrano 25.
Penalizzazioni: Chieti -1.

Il programma del Prossimo Turno (domenica 23 marzo):
Aprilia-Teramo
Casertana-Arzanese
Chieti-Cosenza
Gavorrano-Castel Rigone
Ischia-Martina Franca
Melfi-Messina
Poggibonsi-Tuttocuoio
Sorrento-Foggia
Vigor Lamezia-Aversa Normanna

Bernardo e Corona firmano il successo con il Gavorrano (4-2): +7 sulla nona

“Re Giorgio” Corona, autore di una doppietta, e Pagliaroli, tra i grandi protagonisti del successo del Messina (foto Maricchiolo)

La settima affermazione colta nel girone di ritorno spinge i peloritani verso la prossima C unica, anche in virtù della concomitante sconfitta, la quarta consecutiva, del Chieti. In avvio meglio i toscani in vantaggio con Bianchi. Un clamoroso errore della retroguardia scatena Bernardo, autore di una doppietta al pari di “Re Giorgio”. Ospiti in dieci per un tempo, condannati dagli svarioni difensivi.

Il pre-partita. Per rimpiazzare lo squalificato Ferreira, capocannoniere di squadra con ben dieci reti all’attivo, il tecnico Grassadonia lancia per la prima volta in stagione tra i titolari il centrocampista offensivo Pagliaroli, ingaggiato a gennaio in prestito dalla Torres. In difesa si registra il rientro di D’Aiello, con Ignoffo che si accomoda in panchina. Rispettato così il parametro legato all’età media dell’undici di partenza (che deve essere inferiore ai 24 anni) nonostante il ritorno in avanti di Corona al fianco di Bernardo. Si accomodano in tribuna i vari Quintoni, Buongiorno, De Bode, Caldore e Zaine. Peloritani in campo con la maglia bianca, calzoncini e calzettoni rossi. Divisa interamente blu per il Gavorrano, il cui rendimento esterno fin qui disastroso ha condannato i toscani all’ultimo posto in graduatoria. Sugli spalti buona cornice di pubblico, in linea con quanto era già avvenuto due settimane prima con il Chieti.

La formazione titolare del Messina in posa davanti alla Curva Sud (foto Maricchiolo)
La formazione titolare del Messina in posa davanti alla Curva Sud (foto Maricchiolo)

La cronaca. Positivo l’avvio degli ospiti, che al 5’ conquistano un corner e poi trovano addirittura il vantaggio al 9’ con una conclusione di Bianchi deviata dallo sfortunato Silvestri. Nell’occasione pesa il possesso perso da Pepe. Doccia fredda inattesa per il San Filippo, con la Curva Sud che comunque non si scompone ed anzi incita a gran voce i propri beniamini. Al 13’ Messina subito ad un passo dal pari, con Corona anticipato in extremis da Forte in uscita sull’assist di Bernardo: nell’occasione i padroni di casa avevano sfondato con grande facilità. Al 20’ Pagliaroli termina a terra in area avversaria ma il direttore di gara non ravvisa alcuna irregolarità da parte dei difensori ospiti ma un tocco di mano dell’ex centrocampista della Torres. Nonostante la carica di capitan Corona e la verve del dinamico Pagliaroli il Messina fatica in fase di costruzione e si deve attendere il 31’, quando il diagonale di Bernardo si spegne di poco a lato. In precedenza pesante giallo per Silvestri, già diffidato: dovrà saltare la prossima trasferta di Melfi per squalifica. Al 35’ un clamoroso errore di Mazzanti, che effettua un retropassaggio corto al proprio portiere, consente a Bernardo di involarsi verso la porta sguarnita e siglare così l’1-1: terza marcatura in giallorosso per l’ex attaccante del Teramo, che raddrizza un pomeriggio fin qui complicato per i suoi. Al 40’ Forte si rifugia in corner sulla conclusione al volo di Corona, che aveva provato a beffarlo sul primo palo sugli sviluppi di un calcio piazzato affidato a Squillace. Sul fronte opposto Lagomarsini blocca agevolmente la velleitaria girata dal limite dell’area di Zizzari. La retroguardia toscana dimostra i propri limiti al 45’, quando Corona completa la rimonta siglando sotto misura la sua nona marcatura stagionale sfruttando un illuminante colpo di tacco di Maiorano. Prima dell’intervallo il Gavorrano incassa anche un’espulsione e compromette definitivamente la gara: rosso diretto per Matteo Caciagli, che ha colpito con una manata Guerriera nel parapiglia sorto in seguito ad un pallone protetto con il corpo proprio da Maiorano. Squadre al riposo sul 2-1.

Il consueto spettacolo di colori offerto dalla tifoseria peloritana (foto Maricchiolo)
Il consueto spettacolo di colori offerto dalla tifoseria peloritana (foto Maricchiolo)

In avvio di ripresa arriva il cartellino giallo anche per D’Aiello. Al 7’ a chiudere definitivamente i giochi è ancora Corona, che spedisce il pallone sotto l’incrocio dopo un pregevole scambio con Bernardo. “Re Giorgio” raggiunge a quota dieci reti in stagione Ferreira e può celebrare la C unica praticamente acquisita sotto la Curva Sud. Al 16’ il primo avvicendamento del match, con Grassadonia che richiama in panca il diffidato Bucolo, rimpiazzato da Franco, che però si infortuna subito (sospetta distorsione del ginocchio e tempi di recupero che non saranno quindi immediati) ed è costretto a lasciare il campo per infortunio. Al suo posto subentra quindi Simonetti. Al 24’ sussulto ospite con Zizzari che sfrutta un rimpallo fortunato ed a tu per tu con Lagomarsini va a segno con un colpo sotto. Per l’ex punta del Foggia secondo gol in stagione al San Filippo contro Lagomarsini. Ad archiviare immediatamente la contesa è ancora Bernardo, che al 28’ deve soltanto spingere di testa il pallone servito da Pagliaroli. Ottimo lo spunto della “zanzara” nell’occasione, mentre la punta ha già eguagliato il suo bottino di reti del girone di andata (quattro, con il Teramo). Il match ha ormai poco da dire ed il Messina può amministrare senza patemi il vantaggio con il subentrato Caturano che in pieno recupero, al 50′, cerca perfino la quinta marcatura. Al San Filippo matura la settima affermazione del girone di ritorno: consolidato il sesto posto, salgono a sette le lunghezze di margine sul nono posto dopo la quarta sconfitta consecutiva del Chieti. Approdo in Lega Pro unica ormai ad un passo: maturerà con un paio di giornate di anticipo.

Il Gavorrano resta in dieci sul 2-1: un'inferiorità numerica che ha gravemente condizionato i toscani (foto Maricchiolo)
Il Gavorrano resta in dieci sul 2-1: un’inferiorità numerica che ha gravemente condizionato i toscani (foto Maricchiolo)

Il Tabellino. ACR Messina – US Gavorrano 4-2
Marcatori: al 9′ pt Bianchi (G), al 35′ pt ed al 28′ st Bernardo (M), al 45′ pt ed all’8′ st Corona (M), al 24′ st Zizzari (G).
ACR Messina: Lagomarsini, Guerriera, Silvestri, Bucolo (dal 16′ st Franco; dal 18′ st Simonetti), D’Aiello, Pepe, Bernardo, Maiorano (VK), Corona (K; dal 31′ Caturano), Pagliaroli, Squillace. A disposizione: Iuliano, Cucinotta, Ignoffo, De Vena. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
US Gavorrano: Forte, Lucarelli (dal 31′ st Esposito), Ropolo, Mazzanti, Caciagli M., Fatticcioni, Caciagli S. (VK), Bianchi, Zizzari (K; dal 34′ Malatesta), Guitto, Santini (dal 18′ st Fossati). A disposizione: Scarfagna, Cenerini, Panelli, Tommaso, Bianconi. Allenatore: Marco Cacitti.
Arbitro: Matteo Proietti di Terni.
Assistenti: Gianluca Mercante di Agrigento e Cinzia Carovigno di Potenza.
Note – Espulso: al 46′ pt Caciagli M. (G). Ammoniti: al 23′ pt Bianchi (G), al 30′ pt Silvestri (M), al 34′ pt Pepe (M), al 4′ st D’Aiello (M), al 30′ st Caciagli S. (G), al 40′ st Maiorano (M). Corner: 7-4. Recupero: 1′ pt e 6′ st. Spettatori: 3.000 circa (2.388 tra paganti e quota abbonati, incasso non comunicato).

Barcellona annienta Trieste ed allunga sull’ottavo posto. Piena bagarre in vetta alla classifica (VIDEO)

La gioia dei giocatori di Barcellona a fine gara
La gioia dei giocatori di Barcellona a fine gara

Ritorna il campionato dopo la settimana di pausa che ha consentito alla Lega Pallacanestro di organizzare le Final Six di Coppa Italia in quel di Rimini e la Sigma Barcellona è subito attesa da una sfida cruciale sia per il valore dell’avversario, Trieste, che per le dinamiche di classifica. A sei turni dalla conclusione della stagione regolare il sesto posto in graduatoria a quota 28 punti non offre ancora adeguate garanzie al team del presidente Bonina e con un calendario non semplice per i giallorossi di coach Calvani diventa imprescindibile conquistare bottino pieno in casa. La formazione friulana allenata dall’esperto Dalmasson è in grande forma, con la vittoria su Torino la striscia è aperta a quota tre successi, ed ha quasi archiviato la pratica salvezza (più otto sulla penultima posizione occupata da Forlì). In casa Sigma la sconfitta di Biella sembra ormai lontana anni luce ed in settimana lo scrimmage con la Viola è servito a testare la condizione fisica ed oliare i meccanismi. Tenuto a riposo Filloy, disponibile quest’oggi, si è rivisto al meglio il pivot Fantoni, bloccato da problemi alla schiena nell’ultima gara ed anche gli acciaccati Ganeto e Pinton hanno risposto positivamente. Organico al completo quindi per provare a sbarrare la strada ai quotati biancorossi, da tenere d’occhio la coppia americana formata da Wood e Harris, e risalire posizioni di classifica in una giornata che offre la partitissima in programma a Torino con la Manital che ospita Trento. Per Barcellona una vittoria potrebbe consentire di recuperare terreno dal vertice della classifica in vista delle prossime difficili trasferte tutte contro squadre che la precedono in classifica.

La cronaca: Sul parquet coach Calvani, che in settimana ha chiamato a raccolto il pubblico, schiera il quintetto composto da Collins, Young, capitan Maresca, Filloy e Toppo, Dalmasson risponde con Ruzzier, Wood, Tonut, Coronica e il naturalizzato Di Liegro. Difese aggressive in avvio con Barcellona che recupera più volte il pallone e corre in campo aperto per la schiacciatona, ormai una consuetudine, di Young (2-0). E’ di Filloy il secondo canestro della Sigma che poi allunga con una penetrazione di Maresca (6-0). Dopo oltre tre minuti Trieste è ancora a secco e Dalmasson chiama un minuto di sospensione. Dalla lunetta il miglior marcatore di squadra Young allunga ad otto punti il vantaggio con Calvani che opta per la difesa a zona che prolunga la propensione a recuperare palloni. La Sigma lucra viaggi in lunetta e la doppia cifra di vantaggio è confezionata da Maresca. Barcellona ha fame di vittoria e con una magia di Collins dal palleggio distanzia ulteriormente gli avversari in grave difficoltà (12-0). Il PalAlberti esplode di gioia per un recupero a metà campo di Collins che regala l’assist a Toppo che perfeziona il gioco da tre punti. Tocca ad Harris e Carra spezzare l’incubo biancorosso, a segno dopo quasi sette minuti di gioco ma è solo un fuoco di paglia perchè Barcellona scappa via coi canestri di Toppo, Colllins e Young (21-4). In campo in un primo quarto sontuoso per i locali anche Ganeto, Natali e Pinton. Harris a cronometro fermo porta a sei il fatturato della sua squadra mentre il quarto si chiude coi liberi di Ganeto sull’eloquente punteggio di 24-6. Da sottolineare che tutto il roster giallorosso è stato impiegato e ben sette atleti sono andati a referto.

Andre Collins, 20 punti e 27 di valutazione contro Trieste
Andre Collins, 20 punti e 27 di valutazione contro Trieste

Nel secondo quarto Calvani concede fiducia all’under Iurato, che spende subito due falli, e Fantoni allo scoccare dei ventiquattro smuove il suo tabellino personale. I liberi e la penetrazione sulla linea di fondo di Harris lo confermano miglior realizzatore di squadra (2 punti) ma Barcellona segna per due volte sulla bella combinazione tra Ganeto e Toppo e il vantaggio si attesta sempre a quota venti punti (30-10). Trieste inizia ad alzare l’intensità difensiva e con l’ex Firenze Wood segna a cronometro fermo limando lo svantaggio comunque ingente (30-14). Young raggiunge la doppia cifra, prima appoggiando alla tabella direttamente dalla rimessa e poi in zingarata dal centro dell’area, due momenti che fanno da contraltare ad una fase centrale del quarto piena di errori al tiro e con basse percentuali, chiusa dalla tripla di Tonut (34-17). I ragazzi di Dalmasson provano a chiudere in fiducia il primo tempo con i liberi di Harris (quota 10) e il bel gancio di Di Liegro (36-21) che risponde al jumper di Maresca. Un primo tempo da favola per Barcellona si conclude con la tripla all’ultimo secondo di Collins che fissa il punteggio sul 39-21 e fa sobbalzare i tifosi di casa.
Alla ripresa del gioco Barcellona riparte con Collins, Young, Maresca che piazza subito la tripla dall’angolo del massimo vantaggio (42-21), Ganeto e Toppo, Trieste schiera contemporaneamente i suoi due americani Wood e Harris. Tonut dalla lunga pareggia il parziale prima del canestro di Young (44-24). Di Liegro dopo un primo tempo anonimo perfeziona il gioco da tre punti ma Young (15) si avvicina alle sue medie stagionali. Piovono triple su Trieste, quattro nel quarto, è Ganeto a colpire fronte a canestro, subito dopo ancora Young ai liberi, sette punti in quattro minuti porta sul 52-27 il punteggio. A poco serve la tripla di Carra, l’inerzia è tutta dalla parte dei giallorossi che circolano a meraviglia la palla ed assistono alla seconda affondata a due mani di Young (54-32). Collins da spettacolo, prima ruba palla su un ribaltamento pigro degli avversari e va a segnare e poi serve l’assist per Ganeto. Di Liegro è l’unico a salvarsi sotto le plance per Trieste ed avvicina la doppia cifra con due liberi. L’attacco della Sigma funziona al meglio, tripla per Ganeto e cinque punti (liberi più bomba) di Collins e gli avversari sprofondano al meno 28 (64-36) con la pratica che sembra archiviata con un quarto d’anticipo. Da oltre nove metri è Collins a pescare l’asso (4/6 da tre, 20 punti e 25 di valutazione) prima dell’acrobazia vincente all’ultimo secondo de triestino Tonut. Il finale al 30’ è di 67-38.

Uno dei quintetti provati in campo da Calvani
Uno dei quintetti provati in campo da Calvani

Nell’ultimo quarto si rivedono in campo tra i locali Iurato, Pinton e Toppo. Tonut segna in sospensione poi arriva il tecnico per il play ex Sassari con Carra che scrive a referto quattro punti (67-44). Ci pensa Toppo, prima da sotto e poi ben imbeccato con un passaggio schiacciato dallo stesso Pinton a ricacciare indietro Trieste al massimo vantaggio di 37 punti. A referto si iscrive anche Pinton che sugella il suo buon impiego sul parquet, poi è il capitano Maresca a colpire la difesa giuliana. Il lungo ospite Urbani fa vedere buoni numeri con quattro punti ma la scena è tutta per Pinton che pesca in rapida successione due triple ed affonda Trieste in una trasferta da horror (80-48). Young e dalla lunga sia Natali che Iurato, per l’esplosione dei tifosi, non hanno pietà degli ospiti doppiati sul punteggio di 88-48 in quella che a tutti gli effetti è una delle recite migliori della stagione della Sigma. Il finale è di 90-48, matura la quindicesima vittoria in campionato per il team del presidente Bonina che riparte al meglio dopo la pausa. Trieste non è mai stata in partita ed il parziale degli ultimi dieci minuti di 33-10 fotografa al meglio la gara col dato finale del 55% da tre (11/20). Adesso è piena bagarre in vetta con le prime sei squadre raccolte in sei punti e Barcellona che allunga a quattro punti sull’ottavo posto occupato dal trio VeroliFerentino e Trapani, sabato però è già campionato con Barcellona che si recherà sul parquet della capolista Trento per rivivere la sfida infinita contro l’Aquila in un remake degli infruttuosi quarti di finale playoff dello scorso anno. I tifosi giallorossi si augurano chiaramente un esito diverso.

Alex Young in difesa, 21 punti e 23 di valutazione
Alex Young in difesa, 21 punti e 23 di valutazione


Sigma Barcellona-Pallacanestro Trieste 90-48

Parziali: 24-6; 39-21 (15-15); 67-38 (28-17); 90-48 (33-10)
Sigma Barcellona: Young 21, Toppo 13, Maresca (k) 11, Natali 3, Collins 20, Filloy 2, Ganeto 8, Iurato 3, Pinton 7, Fantoni 2. All: Calvani
Trieste: Tonut 10, Harris 11, Ruzzier 4, Coronica, Di Liegro 8, Candussi, Carra 9, Urbani 4, Wood 2, Norbedo. All: Dalmasson
Arbitri: Di Toro, Bonfante e Gagno

Questo il video con le migliori azioni della sfida tra Sigma Barcellona e Trieste:

Questa l’intervista a fine gara del pivot della Sigma Barcellona Fiorello Toppo:

Adecco Gold – L’Upea riprende la sua marcia superando Veroli e resta in scia di Trento (VIDEO)

Smaltite le fatiche aggiuntive della “Final Six” di Coppa, l’Upea Capo d’Orlando si rituffa sul campionato dove nel sestultimo turno dell’Adecco Gold supera Veroli per 75-59, e rafforza il suo secondo posto alle spalle della capolista Trento, vincitrice del big match di giornata in casa di Torino. La squadra di coach Buscaglia sarà prossimamente di scena al “PalaFantozzi” e verosimilmente in quell’occasione ci si giocherà molte chances di strappare il primato ed il fattore campo nei play-off”.

Abbraccio tra il Poz, il presidente Sindoni e alcuni dirigenti
Abbraccio tra il Poz, il presidente Sindoni e alcuni dirigenti

Un successo importante per la “banda Pozzecco” che con una prova corale prevale sul quintetto laziale di coach Ramondino che battaglia punto a punto er il primo periodo e buona parte del secondo. Poi il maggior tasso tecnico dei paladini, unito all’apporto di esperienza dei suoi affermati “campioni” consente alla sfida di prendere la piega favorevole ai colori biancoazzurri trascinati da un ottimo Portannese.

A poco meno di tre primi dalla sirena dell’intervallo Mays è sanzionato del terzo fallo personale, Tommasini mette i liberi del -1 (26-25), ed a suonare la carica in casa paladina ci pensano Soragna, Nicevic ed una tripla pesantissima di Basile che arriva a 50″ dall’intervallo per il 33-27 che accompagna le squadre negli spogliatoi e con qualche scintilla finale di nervosismo prima di imboccare la via degli spogliatoi.

Un episodio che nei fatti si trascina sulla ripresa con un tecnico alla panchina paladina ed un fallo di squadra a pesare su Veroli ancor prima della ripartenza del cronometro.Qui arriva la seconda e decisa “svolta” alla sfida, più di un’ipoteca sul risultato finale grazie ad un parzialone di 13-0 in neppure quattro minuti e con la panchina ciociara costretta anche a fermare il gioco.

Samuels firma il risveglio ospite, Mays e una tripla di Soragna firmano quel +21 (51-30) che resterà il massimo vantaggio della sfida ed a cui seguirà un mini break di 0-7 a firma di Sanders e Cittadini, con la contromossa del Poz dopo un time out di rimettere la “museruola” Basile per arginare la voglia di rivalsa giallorossa ed il terzo periodo che si chiude sul 56-39 con un tap in di Cittadini apparso ai più oltre il suono della sirena.

Marco Portannese
Marco Portannese in azione

L’ultima frazione si apre con una tripla di Blizzard, ma l’Upea è abile a giocare con il cronometro congelando il gioco alla bisogna e rispondendo alle giocate di Veroli con accortezza ed efficacia sino agli ultimi canestri, del giovanissimo Giorgio Busco e quello finale di Sanders che suggellano il definitivo 75-59,

Per Capo d’Orlando all’orizzonte una trasferta da prendere con le dovute precauzioni, a dispetto di rendimento e blasone, sul campo di quella Trieste pesantemente sconfitta quest’oggi al PalAlberti dalla Sigma che nel carnet personale di coach Dalmasson ha catturato già diversi scalpi illustri, tra cui anche quello paladino all’andata.

Per coach Marco Ramondino quel principio di terzo quarto è risultato determinato ed è racchiuso nella definizione offerta dal tecnico per cui: “L’Orlandina ha azzannato l’avversario“.

Il play statunitense Mays salterà la gara di Trento
Il play statunitense Mays salterà la gara di Trieste

Alla vigilia ero molto preoccupato – ricorda Pozzecco – sia per i problemi fisici di Archie e Ciribeni, l’assenza di Benevelli, l’inserimento di Valenti nelle rotazioni. Nell’intervallo non ho detto o fatto nulla di speciale. Forse ho liberato Mays da qualche pressione di troppo che gli potevo aver generato. Sono felice per le prove di tutti i ragazzi, e qualcosa aggiungo su quella che è stata la prova del mio bimbo, Portannese, un ragazzo che sento un po’ più mio perché lo alleno da più tempo. Questo è un campionato difficilissimo, non facciamo calcoli neppure a cinque giornate, perché purtroppo o per fortuna puoi vincere con Veroli e poi perdere con Trieste“,

Tabellino:

UPEA CAPO D’ORLANDO-GZC VEROLI 75-59

Parziali: 16-17, 22-10, 23-12, 19-20;

UPEA CAPO D’ORLANDO – Mays 16 (2/3 da due, 4/8 da tre), Portannese 13 (4/6 da due, 1/3 da tre, 2/4 liberi), Soragna 5 (1/1 da due, 1/1 da tre), Archie 14 (6/9, 0/4, 2/2), Nicevic 8 (4/8 da due), Laquintana (1/2, 1/2, 2/3 liberi), Valenti 7 (2/2 da due, 3/4 liberi), Basile 3 (0/2 da due, 1/4 da tre), Busco 2 (1 /1 da due), Ciribeni ne. Coach Gianmarco Pozzecco.

GZC VEROLI – Tommasini 9 (1/2 da due, 1/3 da tre, 4/4 liberi), Sanders 16 (5/8 da due, 2/4 da tre), Samuels 14 (2/5, 2/5, 4/4), Casella (0/1 da due), Cittadini 6 (3/5 da due), Rossi 1 (0/2, 0/3, 1/2), Blizzard 11 (1/1 da due, 3/7 da tre), Carenza 2 (1/3 da due, 0/2 da tre), Ondo ne, Giammò ne. Coach Marco Ramondino.

Arbitri: Roberto Materdomini, Angelo Bramante, Marco Pierantozzi.

Questo il video della conferenza stampa del caoch di Veroli Marco Ramondino e dell’allenatore dell’Orlandina Gianmarco Pozzecco:

I risultati della 4 giornata, colpo del Milazzo a Siracusa

Agostino Li Vecchi (Milazzo) in versione Nazionale
Agostino Li Vecchi (Milazzo) in versione Nazionale

Colpo in trasferta per il Minibasket Milazzo che infligge la prima sconfitta stagionale all’imbattuta Aretusa Siracusa e si porta a soli due punti dalla vetta occupata proprio dagli aretusei. Cade a sorpresa il Cefalù di coach Fiasconaro sul campo di Aci Bonaccorsi, importante successo esterno per il Cocuzza San Filippo a Gravina. Terza sconfitta consecutiva per l’FP Messina che adesso è distante 4 punti dai playoff. Nella poule retrocessione a secco le due peloritane Amatori e Mia, con i nero-arancio che interrompono la striscia di tre vittorie consecutive sul difficle campo del Paternò mentre i ragazzi di Massimo Sigillo non sono mai in partita ad Adrano.

Poule promozione – risultati:
Gravina-San Filippo 58-75
Ragusa-Licata        89-71
Cus CT-FP ME       66-58
Aci Bonaccorsi-Cefalù 83-73
Siracusa-Milazzo        53-58

Classifica
Siracusa 22
Milazzo 20
Ragusa 18
Licata 12
San Filippo 12
Cefalù 10
Aci Bonaccorsi 8
FP ME 8
Cus CT 6
Gravina 4

Poule retrocessione – risultati:
Adrano-Mia ME 78-38
Giarre-Virtus TP 68-56
Paternò-Amatori ME 84-70
Vigor Santa Croce-Agatirno 87-72

Classifica
Adrano 14
Paternò 14
Vigor Santa Croce 14
Amatori ME 12
Agatirno 12
Giarre  10
PGS Sales CT 8
Mia ME 6
Virtus TP 6
Paceco  escluso