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Sigma, Calvani: “Squadra solida che ha saputo reagire sul meno sedici. Si è riaccesa la passione del pubblico”

Marco Calvani (Sigma)
Marco Calvani (Sigma)

Fermare l’avanzata di una delle squadre più in forma del momento come la Tezenis Verona non era impresa semplice ma la Sigma Barcellona ha dimostrato ancora una volta di avere sette anime, raddrizzando una gara partita in salita, dopo essere stata sotto di sedici punti (punteggio di 18-34) e ribaltata nell’ultimo quarto con un break di 26-14. L’allenatore Marco Calvani parte il suo commento con alcune dediche da ascrivere alla squadra ed all’ambiente: “Il primo pensiero è un ringraziamento per i giocatori che ad esempio come il capitano Maresca, che venerdì ha subito quattro punti di sutura all’occhio e sabato mattina è venuto subito in campo a fare l’allenamento, sapendo l’importanza del momento. Avercene giocatori così ma ricordo anche Fantoni a Biella che era completamente bloccato alla schiena ed ha chiesto nella ripresa di giocare dopo alcune punture. C’è una squadra e dei giocatori che nonostante le difficoltà fisiche non si tirano ami indietro legittimando le aspirazioni della società, lo staff e i tifosi. L’altro pensiero va al pubblico che ho rivisto decisivo per le nostre sorti, ho parziali ricordi della passione del popolo barcellonese ed oggi si è visto. La squadra ha sentito la vicinanza della sua gente, sia quando siamo andati in vantaggio che quando eravamo sotto nel punteggio. Giocavamo contro la squadra che oggi esprime una delle migliori pallacanestro della categoria, dopo sette vittorie di fila ed vedendolo in presa diretta esprimono un basket divertente, gradevole con le idee chiare su quello che devono fare. E’ una squadra in fiducia e tutto diventa più semplice nel fare le cose. Noi siamo stati solidi anche dopo essere andati sotto, riuscire a ricucire nella prima parte sedici punti di gap ed arrivare a meno cinque all’intervallo lungo. Loro giocavano come un orologio, noi abbiamo commesso degli errori ma c’era tanto merito altrui, nella seconda parte hanno segnato tre canestri molto difficili nonostante una buona difesa nostra. Nella seconda parte in tante occasioni siamo riusciti a ritornare a due-tre punti di svantaggio e puntualmente ci ricacciavano indietro. Lì se non hai solidità mentale rischi di mollare completamente, sia in attacco dopo un canestro che quando torni in difesa. Questa partita sono sicuro che ci darà tanto, abbiamo avuto anche a livello individuale qualche recupero importante e contributi determinanti”.

L'ingresso in campo di Alex Young, 27 punti e 30 di valutazione
L’ingresso in campo di Alex Young, 27 punti e 30 di valutazione

L’ex tecnico dell’Acea Roma loda lo spirito che si respira all’interno del team: “C’è sempre grande positività da parte della società con in testa il Gm Riva che porta entusiasmo al di là della nostra razionalità ed è stato il primo a tirarci su dopo il ko di Trento. Il Presidente Bonina ci lascia sereni nell’affrontare il nostro lavoro”. Efficacia e concretezza le armi migliori della Sigma di questa sera, Calvani ne è convinto: “La fotografia è quella di una squadra che va sotto di diciassette punti e che va nello spogliatoio trovando le giuste risorse, limitando l’esuberanza fisica di Verona. Sappiamo di dover gestrire Collins, il nostro metronomo per evitare che arrivasse alla lunga col fiatone lungo. Pinton ha dato tanti minuti di qualità e una bella presenza in campo, abbiamo anche concesso a Maresca minuti di riposo nell’ultimo quarto. Stiamo trovando i giusti equilibri non dovendo sempre ricorrere al fatturato degli stessi uomini”. In classifica Barcellona puntella il sesto posto a quota 32 punti ed allunga a più quatto sul settimo, ultimo utile per i playoff: “Noi ci guardiamo dietro, perché non ci sono certezze a tre turni dalla fine. Prendiamo fiducia contro un’ottima squadra che viene da sette vittorie dopo un inizio in cui era in crisi. Anche stasera hanno giocato molto bene. Abbiamo avuto consapevolezza dei nostri errori iniziali senza perdere fiducia e così è stato con le nostre percentuali di tiro che si sono alzate nel secondo tempo”. Infine sguardo più sollevato in vista del futuro, ora che finalmente il gruppo sta ritornando a lavorare al completo anche in settimana: “Non ci facciamo mancare niente, venerdì si sono fermati sia Maresca che Pinton per noie fisiche. Non ho timore di nessuno ma grande rispetto degli avversari, mi spavento solo quando non riesco a lavorare con la squadra in settimana per mantenere la condizione fisico-atletica elevata e contenuti tecnici per arrivare pronto alla partita”.

Alessandro Ramagli (Verona)
Alessandro Ramagli (Verona)

A ruota l’analisi dello sconfitto Alessandro Ramagli, che comunque ha assistito ad una prestazione di alto livello della sua Verona: “Abbiamo sempre trovato sulla nostra strada squadre motivate  e non era facile centrare sette successi. Barcellona, squadra di grandi qualità, cercava di blindare i playoff e sarà così anche nelle prossime partite. Sono sei gare spareggio per tutti, nessuno è a fine campionato, le motivazioni sono altissima. Oggi era una supera partita tra due grandi squadre, ci è mancato qualcosa per i falli con Gandini che praticamente non ha giocato. Ottima gara di pallacanestro, poi Barcellona ha sfruttato il vantaggio che aveva sotto canestro, andando con regolarità in quella zona di campo. Ci è mancata solidità difensiva ma usciamo da questa sfida con tante cose positive, la sconfitta è arrivata contro una garnde squadra. Onore ai vincitori ma non sarei critico veros i vinti in sofferenza in alcune chiavi tattiche. Noi forse alla fine del secondo periodo potevamo fare qualcosa in più, fermando la circolazione di palla e consentendo a Barcellona alcuni punti in contropiede. Potevamo spendere fallo, siamo stati poco cinici, poi nel secondo tempo abbiamo faticato a presidiare la nostra area ma per mancanza oggettiva di un giocatore cardine per problemi di falli. In campo si sono affrontate due signore squadre. Ci siamo dovuti abbassare con dei quintetti atipici, ma può succedere nell’arco di una sfida. Non esco comunque con rammarico perché la squadra ha fatto un grande inizio, abbiamo condotto a lungo la gara, ci è mancata la necessaria lucidità nei dettagli che fanno la differenza a livello di vittoria”.    Su alcune decisioni arbitrali discusse il coach livornese smorza i toni: “Non ho lamentele di sorta da fare, svolgo il mio lavoro, loro interpretano la partita. E’ normale che sul canestro di Taylor recriminassi ma non c’è nessuna contestazione perché arbitrare è molto difficile e convalidare o meno un tiro che ha lasciato la mano per pochi millesimi di secondo è molto difficile. Sono comunque contento della squadra e di alcuni titolari, era un match molto difficile, non è bastato assestare alla stessa alcuni strattoni. Ha vinto chi ha meritato ma io non sono preoccupato perché la squadra ha risposto sul lato tecnico, emotivo e caratteriale. Se devi perdere meglio perdere contro una squadra che ha meritato di vincere in una supera partita”.

Questo il video del ringraziamento per il calore del pubblico da parte del pivot Tommaso Fantoni:

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani:

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Tezenis Verona Alessandro Ramagli:

Lassù al primo posto con le Aquile vola anche l’Upea Capo d’Orlando

Sempre più in alto, l’Upea Capo d’Orlando spicca il volo e si attesta in vetta al fianco dell’Aquila Trento al primo posto della classifica dell’Adecco Gold. I paladini vi arrivano superando per 85-83 i trentini al termine di una sfida con un finale ricco di emozioni.

Dominique Archie
Dominique Archie

Un primato in coabitazione con 38 punti, due in più della terza Biella, quattro sulla coppia Verona e Torino, sei sui “cugini” di Barcellona. Aperta a più scenari, invece, la sfida per il settimo ed ultimo posto che vale l’accesso nella griglia dei play-off dove già c’è ad attendere i futuri avversari Agrigento, dominatrice della lega “Silver“.

Pubblico delle grandi occasioni al “PalaFantozzi” per un incontro di cartello, ed a dirlo sono i numeri della classifica e le individualità dei singoli, vecchi campioni e giovani promesse, due pallacanestro diverse ma al contempo spettacolari.

La “banda Pozzecco” strappa subito un iniziale vantaggio e resterà a condurre la sfida nel punteggio per tutti i quaranta minuti, ma prima toccando il +17 (62-45) e accarezzando il sogno dell’impossibile rimonta del risultato dell’andata, e infine rischiando ad una manciata di secondi dall’epilogo la clamorosa beffa, quando la tripla di Forray ruota sul ferro per poi uscire senza trovare il fondo della retina.

Anche questo successo con il brivido finale, quasi un marchio di fabbrica del quintetto di Capo d’Orlando, è però un’impresa. Lo è per la forza e la tenacia dell’avversario, per il carattere degli stessi atleti del Poz che anche quando sembrano aver dato tutto riescono a trovare un ultima magia per regalare il successo ai propri sostenitori.

Partenza sprint e parziale di 6-0, e time out ospite. Una tripla di Soragna scuote gli ospiti che si sbloccano con Triche ma a cavallo della metà il duo americano Archie-Mays firma il +12 (19-7) che costringe la panchina ospite ad un nuovo stop con una pronta reazione che questa volta porterà la panchina siciliana ad uno stop per parlarci sopra e trovare nuove energie per un finale di periodo arroventato con le triple in sequenza di Basile, Pascolo e Mays per il 29-14 con gli ultimi possessi infruttuosi.

Momento esultanza in gara tra Archie e Soragna
Momento esultanza in gara tra Archie e Soragna

L’avvio della seconda frazione si caratterizza di tatticismo e falli, poi Trento inizia a rosicchiare lo svantaggio complice qualche passaggio a vuoto dei paladini. Il Poz prova a parlarci sopra, ma quando dalla lunetta anche Nicevic fa 0/2 capisci che la serata sarà lunga e difficile più di quanto i numeri sul tabellone dello score possano dire.

Ed infatti ancora la precisione dall’arco diventa un’arma in più: al rientrante Benevelli risponde Baldi Rossi, ad una prodezza siderale di Basile arriva la replica di Forray. Elder mostra timidi segnali di risvegli, Mays strappa applausi, Nicevic ritorna freddo e glaciale dalla lunetta e Pascolo conferma la bontà del suo talento (12/13 complessivo al tiro, due triple, 10 rimbalzi, 3 assist ed 1 rimbalzo, per complessivi 26 punti, 36 valutazione) e le squadre imboccano la via degli spogliatoi sul 44-36.

Al rientro dall’intervallo lungo, coach Pozzecco e coach Buscaglia ripresentano gli iniziali quintetti, e dopo le prime schermaglie è l’Upea ad allungare arrivando sino al suo già citato massimo vantaggio prima di un contro break finale ospite con Pascolo, i liberi di Spanghero e il canestro di Triche che chiude il terzo periodo sul 62-52.

Con sorpresa Pozzecco rivoluziona il quintetto al via dell’ultimo per far rifiatare qualcuno, ed in campo ci vanno i soli italiani: Laquintana in regia, Portannese e Basile ai fianchi, Valenti e Benevelli sotto il ferro. Trento risponde con Spanghero, Elder, Triche, Santarossa e Pascolo. Ritmo e intensità crescono con il passare dei minuti anche a dispetto della girandola di cambi operati. Elder e Triche infilano un tris di “bombe” in rapida sequenza che gela il pubblico sugli spalti e porta Trento ad appena tre lunghezze.

Il saluto di ringraziamento tra giocatori e pubblico al PalaFantozzi
Il saluto di ringraziamento tra giocatori e pubblico al PalaFantozzi

Il Poz richiama i suoi, sul cronometro ci sono poco più di quattro primi, e qui inizia un’altra sfida da giocarsi sui nervi e sul cuore. Una lotta serrata che si prolunga ed a poco più di un primo ecco un nuovo time out del coach triestino con i suoi che pescano il jolly con una delle prodezze balistiche fuori da ogni logica della fisica del “Baso” per l’81-77.

Trento c’è ed è pronta a giocarsi con il coltello tra i denti il rush finale, Buscaglia è chiaro con i suoi. Lunetta stregata per Nicevic che fa uno su due, Elder riporta a -2 i suoi, Soragna li rimette a quattro con sul cronometro 21″. Altro time out, e tiri della lunetta per Baldi Rossi che li fallisce entrambi, nella lotta a rimbalzo fallo di Pascolo su Archie che dolorante alla caviglia cede il posto a Portannese che va in lunetta al posto del compagno, sbaglia il primo, dentro il secondo. Un’ultima manciata di secondi, cinque punti di distacco, sembra finita.

Ed invece no, ancora palpitanti secondi prima dell’epilogo della sirena: Elder trova una tripla incredibile, rimessa di Basile ed incredibile palla persa e possesso regalato a Trento che riparte con una rimessa in attacco e quattro secondi che portano allo scarico nell’angolo per l’ex messinese  Forray che tra il canestro dell’over time e quello per il sorpasso sceglie quest’ultimo. La palla balla sul ferro, la dea bendata decide che non debba entrare. Sospiro di sollievo e urla liberatorie sugli spalti, vince l’Upea ed è aggancio in testa alla classifica ed un destino per il primo posto nelle prossime tre sfide da giocarsi in un duello a distanza.

Tabellino:

Upea Capo d’Orlando – Aquila Basket Trento 85-83

Parziali: 29-14, 15-22, 18-16, 23-29;

Upea Capo d’Orlando: Basile 12, Soragna 12, Laquintana, Benevelli 3, Nicevic 14, Portannese 6, Mays 25, Archie 11, Ciribeni ne, Valenti 2. All: Gianmarco Pozzecco

Aquila Basket Trento: Triche 19, Pascolo 26, Baldi Rossi 9, Forray 7, Fiorito, Molinaro ne, Santarossa, Elder 18, Lechthaler 2, Spanghero 2. All: Maurizio Buscaglia.

Arbitri: Stefano Ursi, Marco Rudellat, e Achille Ascione.

Questo il video con le migliori azioni della sfida tra Upea Orlandina e Aquila Trento:

E’ tutto pronto per le finali del “VII Memorial Dejan Drago”

Delusione Aga
I giovani calciatori dell’Aga Messina

Cresce l’attesa per la giornata clou della settima edizione del “Memorial Dejan Drago”. Sono in programma mercoledì pomeriggio, nella palestra di Montepiselli, le quattro finali del torneo giovanile di calcio a 7 indoor, organizzato dal comitato provinciale dell’AICS e riservato a: “Primi Calci”, “Pulcini”, “Esordienti” ed “Esordienti Sperimentali”.

Le semifinali hanno regalato, intanto, emozioni e gol, appassionando i numerosi spettatori che hanno assistito, nell’impianto di via Gelone, alle giocate dei baby calciatori. Nei “Primi Calci”, il Ronnie ha avuto la meglio sull’Ainis (6-5) alla lotteria dei rigori, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-2. Il Barcelona ha battuto, invece, la Life 2000 con il punteggio di 3-1. Messina Boys e Ainis si contenderanno il titolo “Pulcini” grazie ai successi ottenuti nei match con Aga Messina e Life 2000. L’Aga si è poi riscattata con gli “Esordienti”, che hanno avuto la meglio dal dischetto sui coetanei del Barcelona (2-1). Con lo stesso risultato l’Atletico Giovanni Paolo II ha piegato la tenace resistenza dei ragazzi del Messina Boys.

Barcelona (Esordienti Sperimentali)
Gli “Esordienti Sperimentali” del Barcelona

Il Barcelona ha messo a segno la prestigiosa doppietta di finaliste qualificandosi pure con gli “Esordienti Sperimentali”, in virtù dell’affermazione di misura (3-2) conquistata nello scoppiettante incontro con il Messina Boys. Sfiderà nella partita che aprirà, alle ore 15.30, il programma delle finali il Camarello, che ha eliminato l’altra formazione del Barcelona. Le vincitrici delle categorie “Primi Calci”, “Pulcini” ed “Esordienti” difenderanno, infine, dal 24 a 27 aprile, i colori della città dello Stretto e dell’AICS Messina in ambito nazionale ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo.

Nel dettaglio tutti i risultati. Primi Calci: Ronnie-Ainis 2-2 (6-5 d.c.r.); Life 2000-Barcelona 1-3. Pulcini: Life 2000-Polisportiva AICS 2-1; La Bombonera-Tremestieri 1-0; Ainis-Peloritana 11-0; Alba Chiara-Aga 2-5; Football24-Messina Boys 0-2; Barcelona-Ronnie 3-1; Messina Boys-Aga Messina 1-0; Ainis-Life 2000 6-0. Esordienti: Aga Messina-Barcelona 0-0 (2-1 d.c.r.); Atletico Giovanni Paolo II-Messina Boys 2-1. Esordienti Sperimentali: Aga Messina-Polisportiva AICS 1-1; Peloritana-Barcelona A 0-2; Ainis-Messina Boys 2-1; Malgioglio A-Assomotoria 4-1; Camarello-Alba Chiara 3-0; Malgioglio B-Barcelona 1-2; Barcelona B-Messina Boys 3-2; Camarello-Barcelona A 3-1.

 

Messina Sud, con la Robur 18^ sconfitta e retrocessione matematica

Daniele Scopelliti (scatto di R.S.)
Daniele Scopelliti (scatto di R.S.)

Il Messina Sud incassa l’ennesima sconfitta (18^ stagionale), stavolta casalinga, per mano della Robur che costa la retrocessione matematica in Seconda Categoria con un turno di anticipo. La gara si decide nella ripresa, dopo un primo tempo in cui i locali sprecano molto: ospiti in vantaggio al 21’st con Filippo Saglimbeni in contropiede, cui segue al 30′ il raddoppio di Fulvio Risiglione autore invece di un sinistro in corsa su assist di Galletta. Al 35′ Scopelliti accorcia le distanze per il Messina Sud, ma al 42′ ci pensa Bucalo a chiudere definitivamente la “pratica” a favore della Robur.

MESSINA SUD-ROBUR 1-3

MESSINA SUD: Berikashvili, Sidoti, Mangano, Costanzo, Barbaro, Freni, Cutaia, Giacopello, Scopelliti, Aiello, Bonfiglio (14’ st Santoro). All. Andrea Argento.

ROBUR: Saglimbeni A., Donato, Cincotta, Risiglione, Riccobene, Pedale, Saglimbeni S. (32’ pt Bucalo), Sgroi, Principato (27’ st Galletta), Saglimbeni F. (42’ st Tamà s.v.), Sterrantino. All. Gianni Ruggeri.

ARBITRO: Patanè di Acireale.

 RETI: 21’ st Saglimbeni F., 30’ st Risiglione, 35’ st Scopelliti, 41’ st Bucalo.

NOTE: ammoniti Mangano e Risiglione.

Cairoli domina anche in Brasile e allunga in classifica

Come in Thailandia, Tony Cairoli ha messo a segno una splendida doppietta, che gli è valsa il successo in Brasile, terza prova del Mondiale motocross. A Beto Carrero il pattese della Ktm ha vinto entrambe le manches della MXGP, precedendo nella classifica del GP Desalle (Suzuki), due volte terzo, e van Horebeek (Yamaha), secondo e quarto. Grazie a questa vittoria Cairoli ha allungato nella generale, portandosi a +30 su Paulin, secondo in gara-2, e van Horebeek.

Amatori Messina sconfitto a Napoli (36-30)

Amatori Messina-Cus Roma 2Sconfitta esterna per l’Amatori Rugby Messina nella diciottesima giornata del campionato di serie B Girone D. I peloritani sono usciti battuti a Napoli per 36-30 dal confronto con l’A. P. Partenope Rugby. Un ko che potrebbe complicare sensibilmente la rincorsa play-off dei peloritani.

Primo tempo: La partita inizia bene per i biancorossi con una meta di Garozzo al 6’, trasformata da Smith. Al 9’ i napoletani rispondono con la meta di De Merulis, non trasformata. Al 14’ i messinesi segnano di nuovo con Aimi. Al 20’ calcio di punizione per i padroni di casa, segna Reyna. Al 22’ meta di Miduri trasformata da Smith. Al 25’ di nuovo calcio di punizione per la Partenope con Reyna. Al 27’ meta di Aimi per l’Amatori, non trasformata. Al 40’ meta di Gherardi. Il primo tempo si chiude 16-24 per l’Amatori Messina.

Secondo tempo: Al 5’ calcio di punizione per i napoletani con Reyna. A segno al 12’ Gherardi, trasformazione di Reyna. Al 18’ calcio di punizione per i messinesi (Smith). Quattro minuti dopo calcio di punizione per i padroni di casa con Reyna. Al 29’ la meta di Reyna, che trasforma. Al 40’ calcio di punizione per l’Amatori Messina (Smith). La partita si chiude sul 36-30 per la Partenope Rugby.

Amatori Rugby Messina: Alessandro Aimi(15), Giuseppe Arbuse (14), Federico Gorgone (13), Gian Maria Santilano (12), Francesco Dejan (11), Ashley Smith (10), Pietro Capodici (9), Salvatore Garozzo (8), Alessandro Miduri (7), Francesco Cipriano (6), Francesco Di Trapani (5), Eros Tornesi (4), Andrea Morabito (3), Roberto Lo Re (2), Salvatore Catania (1).

In panchina: Girolamo Bombaci (16), Gabriele Sindone (17), Fabio Salvador (18), Jacob Gaina (19), Salayman Ahmin (20), Edgar Mujodi (21), Giovanni Milazzo (22). Allenatore: Bevan Patrick Ryan.

Partenope Rugby: De Merulis, Martignetti, Iodice, Antonelli, Giustiniani, Reyna, Gherardi, Valerio, Trotta, Ricciardi, Nappi, Dublino, Caterino, Adamo I, Giacco.

In panchina: Canzanella, Sessa, Piscopo, Gallo, De Nigro, Morbillo, Falbo. Allenatore : Ezio Fallarino.

Arbitro: Nobile (Roma)

Barcellona, rimonta d’autore con Verona. Playoff sempre più vicini

Lo striscione esposto dai tifosi di Barcellona ad inizio gara
Lo striscione esposto dai tifosi di Barcellona ad inizio gara

La spinta dei tifosi per ritornare al successo e rilanciarsi in ottica playoff promozione. In settimana è stata ufficializzata la parziale riconciliazione dei supporter giallorossi che da questa partita casalinga assieperanno la gradinata tifo del PalAlberti in aggiunta alla “giornata giallorossa”, indetta dalla società del presidente Bonina per riempire quanto più possibile l’impianto di via Napoli; sono questi dei chiari messaggi da parte della piazza sempre più vicina e stretta attorno alla squadra di coach Marco Calvani, attesa da uno scontro verità contro l’inarrestabile Verona del girone di ritorno. Solo con un successo, che invertirebbe il trend di otto sconfitte contro le squadre che precedono Barcellona in classifica, si continuerebbe ad alimentare la fiammella della speranza a quattro turni dalla conclusione della stagione regolare per allontanare gli spettri della rimonta dalle retrovie di Veroli e puntare al quinto posto occupato da Torino, prossima avversaria in trasferta. Per bocca dell’assistant coach Ducarello e del capitano Maresca in casa Barcellona non si guarda al piazzamento specifico ma a concludere nel migliore dei modi la fase regolare per poi dare tutto nei playoff, che come sempre accade sono un campionato a parte dove tutto può succedere. Occhi puntati sul parquet per una sfida che riserverà tanti ex da ambo le parti, in primis il duo Da Ros e Callahan che hanno scritto pagine importanti e recentissime della storia della Sigma, viceversa Verona riabbraccerà Ganeto, giocatore frenato da un infortunio ma che ha lasciato ottimi ricordi in terra scaligera.
La cronaca: le due squadre entrano in campo accolte dallo striscione dei rumorosi e colorati supporter di casa che recita “staff, società e giocatori avanti tutta fino alla fine”.
Coach Calvani schiera il quintetto composto da Collins, Young, capitan Maresca, Filloy e Toppo mentre il collega Ramagli s’affida a Smith, Taylor, Boscagin, Callahan e Gandini. Prima della palla a due s’osserva un minuto di silenzio per le vittime del tragico incidente avvenuto sabato sera nei pressi di Cefalù. Poi la parola passa al campo ed il primo canestro è del miglior marcatore del campionato Alex Young con una poderosa schiacciata che esalta i sostenitori di casa. I ritmi sono alti, Gandini impatta dalla lunetta, poi è Collins a trovare la prima tripla del match cui risponde il collega di reparto Smith con una penetrazione (5-4).

Le due squadre schierate ad inizio gara
Le due squadre schierate ad inizio gara

L’attacco di Barcellona incoraggia, ci pensano Filloy (da tre) e Young a portare a 10 i punti della Sigma mentre Verona risponde con 5 punti in fila di Taylor (suo fratello gemello è il cestista di Venezia). La Tezenis si dimostra squadra d’alta classifica mettendo la testa avanti con un bel movimento da sotto di Gandini. L’inerzia s’inverte ed i gialloblu allungano sul più sei con un parziale di 5-12 firmato da un canestro e una tripla dell’ex Mons Taylor, già in doppia cifra dopo appena sette minuti. Due liberi di Smith arrotondano il break scaligero con Barcellona che non segna più. E’ il lungo Fantoni a spezzare il digiuno ma Smith risponde prontamente con cinque punti pesantissimi che portano a 23 il fatturato di Verona. L’ex Casale fa 1/2 ai liberi, poi è Young a segnare da sotto e riportare in singola cifra di svantaggio la Sigma (14-23). La Tezenis è mortifera da tre, anche Carraretto s’iscrive a referto ed il primo quarto si chiude con un netto predominio ospite sul 14-26 trascinata dai 19 punti della coppia americana Taylor-Smith.
Il secondo quarto si apre con lo stesso copione, è l’ex Siena Carraretto a segnare dall’angolo per il più 15 (14-29), nell’azione successiva è Young a limare lo svantaggio. Il pubblico s’accende grazie ad un recupero di Maresca e al canestro in transizione di Ganeto ma prima Carraretto (3/3 dai 6 e 75) e poi Callahan rimaterializzano il massimo vantaggio (18-34). Collins rida speranze al suo pubblico imitato da Fantoni che segna col fallo aggiuntivo costringendo Ramagli a chiamare time out a metà secondo quarto. Barcellona è già in bonus e Taylor colpisce dalla lunetta. Young non ci sta e realizza una tripla preziosa, poi è Fantoni a confermare il suo buon momento e ridare fiato ai propri tifosi (27-36). L’ingresso di Natali regala solidità in difesa alla squadra di Calvani che ha in Young un terminale da 11 punti. La rimonta giallorossa si ferma però davanti ad un monumentale Carraretto che segna la quarta tripla personale allo scadere dei 24 secondi ed ai liberi di Taylor. Young con l’affondata e le penetrazioni di Maresca e Collins portano a meno sette la Sigma che vanifica l’ennesima tripla questa volta di Boscagin (38-45). Natali è generoso ma commette il terzo fallo e Smith segna un libero ma Barcellona è presente e con Fantoni finalizza un gioco da tre punti pesante (41-46) che chiude il primo tempo.

Andre Collins, 19 punti col 50% da tre e 22 di valutazione
Andre Collins, 19 punti col 50% da tre e 22 di valutazione

Il pubblico ci crede perché vede la sua squadra riportarsi a contatto con Verona che, partita forte, sembra adesso avere meno certezze ma un potenziale da grande squadra. Da sottolineare le 8 triple scaligere e i tre uomini in doppia cifra (Smith, Taylor e Carraretto) mentre la Sigma deve fronteggiare ben 12 falli.
Alla ripresa dopo la pausa lunga la Sigma rimanda in campo lo stesso quintetto d’avvio, Verona ritrova convinzione con la tripla di Callahan ma Barcellona rimane attaccata al match col canestro dalla lunga di Collins (44-49). I ragazzi di Calvani preferiscono il gioco interno per Fantoni che lucra due liberi che valgono il meno 4. La circolazioen di palla è efficace e Young, ben imbeccato dallo specialista Collins, piazza la tripla del meno uno che infiamma la torcida giallorossa. Debutta in regia Pinton e la Tezenis segna con Smith prima che Young a gioco fermo tocchi quota 20 personali (50-51). Verona conferma La Tezenis dimostra ottima propensione al tiro da fuori con l’ex Callahan e Smith, limitano i danni i liberi di Pinton e Young (53-57); si corre molto ed è Taylor a segnare dalla lunetta. La quinta tripla di Carraretto è una mazzata per Barcellona che non vuole sapere di mollare. Segnano Fantoni, sfruttando il perno, e Maresca (58-62), ma lo show di Carraretto non è finito e l’ex capitano di Siena porta a sei le sue triple. Fantoni sale a 14 punti per il nuovo meno cinque, poi è Pinton che si fa perdonare una precedente palla persa e sigla la tripla del meno due (63-65). Verona reagisce con classe trovando due giochi da tre punti, prima con l’ex Da Ros, primi punti della serata e poi con Smith per un fulmineo 0-6 (63-71). Il quarto si chiude con la tripla pregevole, la terza, di Collins (13 di fatturato) e Barcellona può sperare ancora (66-71).
L’ultima frazione si apre con la tripla di Young e la Sigma è nuovamente lì. Il pareggio si materializza grazie ad un recupero di Collins che copre tutto il campo in coast to coast e deposita la parità a quota 71. La Sigma non è sazia, Verona non segna da tre minuti mentre i giallorossi trovano Pinton dall’angolo (8 punti pesanti) che colpisce per il 74-71 deliziando il pubblico di casa, finalmente rumoroso come la società sperava. Taylor di forza smuove il tabellino gialloblu ma è Collins l’uomo copertina di questo quarto che insacca la sua quarta tripla di serata e poi è bravo a subire il quinto fallo di Gandini, che esclude dal match un elemento prezioso per la causa di coach Ramagli. La Sigma non sbaglia più nulla, difende forte in difesa ed in attacco segna ai liberi con un monumentale Fantoni (16 punti) e con l’ex Ganeto, abile a recuperare un pallone vagante per il più otto locale (81-73). Il copione si è invertito, due liberi di Boscagin tengono accese le speranze ospiti ma è l’ex Sassari Pinton (11) a colpire nuovamente in fotocopia la difesa scaligera (84-75). A tre giri di lancette Verona sfrutta il bonus a favore con 4 liberi di Callahan e Smith. Una disattenzione difensiva regala poi un rimbalzo offensivo a Taylor che trasforma il meno tre (84-81). Per la Sigma è Pinton eroico, prima sigla due liberi poi avvia il contropiede finalizzato da Young (88-81). Non è finita, Verona segna con Smith. Un libero di Fantoni avvicina il fondamentale successo interno tra gli incitamenti di un pubblico tornato decisivo per le sorti di questa squadra. Filloy, Collins (18 e Taylor (23) fissano il punteggio sul definitivo 92-85. Vittoria di valore per Barcellona capace di risalire dal meno sedici con un parziale di 26-14 negli ultimi dieci minuti, è la settima affermazione per Calvani che stoppa a sette i successi di Verona e riprende quota in classifica, avvicinando l’accesso alla post season a tre partite dalla conclusione della stagione regolare in attesa della difficile trasferta di Torino, nuovo esame per questa squadra che sta confermando il suo valore.

Mauro pinton ha chiuso col 100% al tiro e tre triple per complessivi 13 punti
Mauro Pinton ha chiuso col 100% al tiro e tre triple per complessivi 13 punti

Sigma Barcellona-Tezenis Verona 92-85
Parziali: 14-26; 27-20 (41-46) 25-25 (66-71); 26-14
Sigma Barcellona: Young 27, Toppo, Maresca (k) 4, Natali 3, Collins 19, Filloy 5, Ganeto 4, Iurato, Pinton 13, Fantoni 17. All: Calvani
Verona: Grande, Smith 22, Taylor 23, Reati, Carraretto 18, Boscagin 5, Callahan 10, Salafia, Gandini 4, Da Ros 3. All: Ramagli
Arbitri: Ciano, Caforio e Saraceni.

Questo il video con le azioni della rimonta della Sigma Barcellona sulla Tezenis Verona:
https://www.youtube.com/watch?v=hs8adOKBQlM#t=12

Questo il video del ringraziamento del pivot Tommaso Fantoni per il calore del pubblico di casa:

Questo il video delle migliori azioni della sfida tra la Sigma Barcellona e la Tezenis Verona:

Berretti: il Messina cede per 2-1 sul campo della Nocerina

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La formazione Berretti dell’Acr Messina nonostante la buona prova offerta esce sconfitta dallo stadio “San Francesco” di Nocera Inferiore. I giallorossi di mister Spada hanno destato una buona impressione, si sono difesi con ordine, cercando di contrattaccare con costrutto e mettendo in campo tanta generosità che alla fine però non è stata ripagata dal risultato finale.

La Nocerina si è imposta per 2-1, a sbloccare il risultato è stato nel primo tempo Simonetti al 10’, su calcio di rigore concesso dal sig. Coccia per un fallo in area messinese ad opera Scarpino sullo stesso giocatore molosso. Il Messina in più di un’occasione èandata vicina al pari che raggiunge al 43’ con Bonanno, l’attaccante peloritano spiazza Scina direttamente su calcio di rigore che si era procurato per un fallo commesso da Liccardi in area. Nella ripresa il gol del successo dei rossoneri lo ha realizzato Russo al 61′ con un destro che non lasciava scampo a Mangini. Il Messina potrebbe pareggiare in un paio di occasioni, ma gli avanti giallorossi peccano di precisione nelle conclusioni.

Taabellino:

Nocerina – Messina 2-1

Marcatori: 10’ (rig.) Simonetti (N), 43’ (rig.) Bonanno (Me), 61’ Russo (N).

Nocerina;: Schina, Arena, Liccardi, Scuotto, Varriale, Comentale, Di Palma, Adiletta (82’ Zeccolini), Simonetti, Minicone (71’ Flora), Sorrentino (55’ Russo). A disposizione: Di Guida, Flora, Pedone e Ferrara.

Messina: Mangini, Milano, D’Angelo, Romano, Scarpino, Sciotto, Scibilia, Fenech (63’ Castagnolo), Bonanno, Duschkaj (74’ Lanni), Privitera (63’ Giove). A disposizione: Spada e Ruggeri. Allenatore: Spada.

Arbitro: Coccia di Nola.

Per il Due Torri è notte fonda, k.o. ed espulsioni sul campo del quasi retrocesso Licata

L’orgoglio del Licata si rivela un ostacolo insuperabile per il Due Torri che non riesce a sfatare il tabù della vittoria esterna neppure sul campo di una formazione ormai prossima alla retrocessione diretta in Eccellenza.

Capitan Guido
Capitan Guido

Al “Dino Liotta” l’undici locale di mister Tarcisio Catanese regala il primo successo della gestione societaria Deni, strappando i tre punti ai biancorossi pirainesi di mister Antonio Alacqua che interpretano nel peggiore dei modi una trasferta da cui l’unico risultato da attendersi era quello di una vittoria.

Tra il dire e fare ci sta di mezzo il mare, è la riprova avviene sul rettangolo di gioco dove è un fioccare di occasioni per gli agrigentini con il rientrante Agostino Di Dio decisivo tra i pali in più occasioni e salvato in un’occasione anche dalla bandierina dell’assistente che si alza sul tiro vincente di Dalì. L’unico acuto ospite arriva al 40′ con Ancione che prova a sorprendere l’estremo con una conclusione dal limite che si spegne di poco sopra la traversa.

L'estremo difensore pirainese Agostino Di Dio
L’estremo difensore pirainese Agostino Di Dio

Nella ripresa il nervosismo crescente condiziona il Due Torri incapace di produrre trame di gioco degne di tale nome, ed il rinnovarsi del duello tra Dalì e Di Dio che ad un quarto d’ora dalla fine nulla può sulla conclusione di Pitarresi che vale l’1-0. La reazione dei pirainesi si espleta più nelle proteste che su azioni in campo, e il direttore di gara Madonia di Palermo, non senza eccessi di protagonismo, allontana dalla panchina in rapida sequenza Gaglio, Tricamo e mister Alacqua.

Piove sul bagnato per i nebroidei, anche perché l’orizzonte sempre più difficile appare l’obiettivo di evitare i play-out, e se il torneo si concludesse oggi si riproporrebbe la sfida di sette giorni addietro con il Città di Messina in cui evitare la “prima” storica retrocessione in trenta anni di attività del club. Nel prossimo turno, con una rosa falcidiata da infortuni e squalifiche, Due Torri di scena a Rende, con la squadra più in salute tra le “pericolanti” ed anche difendere il miglior piazzamento conterà nella logica del fattore campo.

Tabellino:

LICATA-DUE TORRI 1-0

Marcatore: Pitarresi al 75′

LICATA: n.d.

DUE TORRI: n.d.

Arbitro: Vincenzo Madonia di Palermo;

Assistenti: Carmelo Giuffrida di Acireale ed Emanuele Antonino Amato di Catania;

Colpo del Rende a Gioia Tauro, pesantissimo ko per il Due Torri a Licata

A cinque giornate dal termine sono sempre nove i punti di margine del Savoia capolista sull’Akragas. Tre punti in saccoccia senza alcun sforzo per i campani, vittoriosi a tavolino con il Ragusa per via del ritiro dal campionato degli iblei. La seconda forza del torneo ha dovuto invece soffrire per avere la meglio del Città di Messina al “Grotta Polifemo”. Il successo firmato da Astarita vale praticamente la certezza della piazza d’onore, dal momento che Agropoli (2-2 a Vibo) e Battipagliese (la cui formazionevittoriosa nel derby con il Pomigliano, è ritratta nella foto grande) sono distanti ben dodici lunghezze.

Il predominio campano prosegue con Torrecuso (che ha strappato un pari a Montalto) e Cavese, vittoriosa a Noto. Si allontana il sogno play-off per la Gioiese, sconfitta un po’ a sorpresa nella sfida tutta calabrese dal Rende, che compie un passo forse decisivo in ottica griglia play-out. Non riesce ad ipotecare la permanenza l’Orlandina, fermata sul pari dall’Hinterreggio. In coda pesantissimo il ko del Due Torri che dopo la sconfitta nel derby con il Città di Messina cade anche a Licata, sul campo di una formazione che è ad un passo dalla retrocessione in Eccellenza ma che sta onorando fino al termine il torneo.

Il Rende ha firmato l'impresa di giornata a Gioia Tauro
Il Rende ha firmato l’impresa di giornata a Gioia Tauro

I Risultati della 29esima giornata del Girone I di Serie D 
Battipagliese – Pomigliano 3-2 (giocata sabato)
Città di Messina – Akragas 0-1
Comprensorio Montalto – Torrecuso 2-2
Licata – Due Torri 1-0
Noto – Cavese 1-2
Nuova Gioiese – Rende 0-1
Orlandina – Hinterreggio 2-2
Ragusa – Savoia 0-3 a tavolino
Vibonese – Agropoli 2-2 

La nuova Classifica 
Savoia 71
Akragas 62
Agropoli, Battipagliese* 50
Torrecuso 49
Cavese* 48
Nuova Gioiese 44
Hinterreggio*, Pomigliano 38
Noto 37
Comprensorio Montalto* 36
Orlandina 35
Rende 31
Due Torri 30
Città di Messina, Vibonese 28
Licata** 16
Ragusa ESCLUSO DAL CAMPIONATO 

* Battipagliese, Cavese, Hinterreggio e Comprensorio Montalto un punto di penalizzazione.
** 
Licata 3 punti di penalizzazione.

Il programma del Prossimo turno (6/4/14) –
Agropoli – Battipagliese
Akragas – Vibonese
Cavese – Comprensorio Montalto
Hinterreggio – Ragusa
Orlandina – Noto
Pomigliano – Licata
Rende – Due Torri
Savoia – Nuova Gioiese
Torrecuso – Città di Messina