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Futsal Peloro Messina sconfitto nell’ultima gara della regular season

Il Futsal Peloro Messina ha chiuso con una sconfitta la regular season della serie C1 di calcio a 5. La squadra del presidente Paolo Santoro è stata superata, infatti, nella quindicesima giornata di ritorno, sul parquet del “PalaRescifina” dalla quotata Nissa Futsal (1-3). Il risultato di questa partita aveva, comunque, una valenza limitata per i giallorossi, che sapevano da una settimana di dover disputare i playout. Nonostante ciò, Di Dio e compagni hanno profuso un lodevole impegno, commettendo, però, qualche errore di troppo, pagato, com’è avvenuto puntualmente nel corso dell’intera stagione, a caro prezzo.

Fase di gioco Futsal Peloro Messina-Nissa Futsal 1Primo tempo privo di particolari sussulti fino al 14’, quando il nisseno La Malfa spezza l’equilibrio con un tiro da limite. I messinesi cercano subito di pareggiare, ma sono imprecisi nelle conclusioni. In avvio di ripresa è, invece, Dettori a raddoppiare con un calibrato diagonale. Il tris è opera di Di Gangi con una staffilata su punizione (14’). Il passivo è troppo penalizzante per il Futsal Peloro, che si propone orgogliosamente in avanti nel tentativo di ridurre le distanze. Ci riesce meritatamente al 21’ Gaetano Smedile, che sfiora pure il 2-3 al termine di una veloce ripartenza; è strepitoso l’intervento del portiere che gli nega la gioia personale della doppietta. Nel finale, spazio per tutti i giocatori di entrambe le formazioni, ma il punteggio non cambia.

Nei prossimi giorni sarà ufficializzata la composizione del quadrangolare nel quale il Futsal Peloro se la vedrà, a partire dall’ultimo fine week end di aprile, con la Mabbonath e due compagini di C2. E’ terminato, intanto, con il dodicesimo posto e 35 punti all’attivo il campionato 2013/2014 che, per svariati motivi, non ha dato alla società peloritana ed all’intero ambiente le soddisfazioni sperate.Fase di gioco Futsal Peloro Messina-Nissa Futsal

RISULTATI 30^ GIORNATA DI SERIE C1: Città di Leonforte-Harbur Sporting Club 3-4; Ennese-Mabbonath 2-2; Futsal Catania-Virtus Termini 11-5; Futsal Peloro Messina-Nissa Futsal 1-3; Juventus Club Scirea-Arcobaleno Ispica 4-3; M&M Futsal-Dilettantistica Regalbuto 5-1; Pro Gela-Mascalucia C5 3-6; Real Calcio-Azzurri Futsal Palermo 6-20.

CLASSIFICA: Azzurri Futsal Palermo 68; Nissa Futsal 62; Arcobaleno Ispica 60; Harbur Sporting Club 59; M&M Futsal 58; Pro Gela 54; Mascalucia C5 e Juventus Club Scirea 46; Dilettantistica Regalbuto 45; Città di Leonforte 43; Ennese 39; Futsal Peloro Messina 35; Mabbonath 30; Virtus Termini 15; Futsal Catania 13; Real Calcio 9.

Time out Futsal Peloro MessinaTAB. FUTSAL PELORO MESSINA-NISSA FUTSAL 1-3 (0-1)

FUTSAL PELORO MESSINA: Russo, Spadaro, La Valle, Coppolino, De Luca, Di Dio (k), Mantelli, Smedile, Urso, D’Angelo, Pispica, Ghazi.

NISSA FUTSAL: Lo Pinzino, Sabatino, Giordano (k), Lo Porto, La Malfa, Dettori, Di Gangi, Mosca L., Bonsignore, Dell’Utri, Mosca M. All. Valera

ARBITRI: Pandolfo e Firrarello di Catania

RETI: 14′ La Malfa; 2’ st Dettori; 14’ st Di Gangi; 21’ st Smedile.

 

Pozzecco: “Complimenti a Trapani. E’ stata una festa dello sport siciliano”

Il derby del PalAuriga rimarrà impresso a lungo nelle menti degli appassionati di pallacanestro dell’Isola. Non solo per lo spettacolo tecnico scaturito che ha incoronato la Lighthouse Trapani col punteggio di 89-85 lasciando ancora flebili speranze alla squadra del presidnete Basciano di accedere ai playoff, ma soprattutto per la festa del pubblico sugli spalti con le due tifoserie appassionate come poche altre e correttissime, hanno cantato insieme prima e dopo la partita, sostenendo al meglio i propri beniamini.

Il
Il “Poz” regala un uovo di Pasqua ai tifosi di Trapani

Accoglienza da star per la squadra paladina che con la sconfitta, che interrompe la striscia di tre successi consecutivi, registra l’aggancio in classifica di Biella ma che nelle prossime due settimane potrà concludere nel migliore dei modi una stagione comunque trionfale in vista dei playoff promozione.
In sala stampa è toccato al tecnico granata Lino Lardo commentare una delle vittorie più importanti e alla vigilia inattese della stagione: “Siamo molto contenti per la vittoria ma dispiaciuti per aver fatto uno sgambetto a una squadra siciliana come Capo d’Orlando, che lotta per il primo posto e con cui i nostri tifosi hanno ottimi rapporti. E’ stato uno spettacolo giocare in quest’ambiente e siamo orgogliosi di avere tifosi così caldi ma corretti. Abbiamo disputato un’ottima gara un’ottima gara, giocando una buona pallacanestro in attacco e difendendo con attenzione contro un’avversaria ricchissima di talento. Arrivavamo da tre sconfitte consecutive e questo gruppo meritava di ottenere un successo prestigioso, che impreziosisse ulteriormente il nostro campionato. La porta dei playoff non è del tutto chiusa anche se sappiamo che sarà difficilissimo riuscire ad agguantarli. Mi piace sottolineare che il nostro capitano Luca Ianes abbia dato un contributo importante alla vittoria. Nell’ultima gara di Biella non l’avevo fatto giocare e lui ha risposto da grande professionista qual è, facendosi trovare pronto. E adesso, sotto con Trento. Vogliamo vincere, a maggior ragione dopo aver battuto capo d’Orlando: non vogliamo usare due pesi e due misure”.

In casa paladina Gianmarco Pozzecco, attesissimo dal pubblico di casa ed omaggiato a più riprese dai sostenitori di Trapani con diversi cori, si è addossato tutte le colpe per la sconfitta nel derby: “Oggi è stata una giornata di sport che noi siciliani possiamo esportare anche nel resto d’Italia. I trapanesi ci hanno accolto in modo esemplare, un gesto meraviglioso da parte loro. Questo è lo spirito che a me piace e non penso che possa non piacere. Partita clamorosamente bella grazie ai protagonisti in campo, un gioco mai sporco e sempre nel rispetto delle regole. L’Orlandina ha perso per colpa del suo allenatore, perché pur avendo dieci giocatori straordinari che hanno dimostrato di non mollare mai, non sono riuscito a far capire ai miei che tipo di squadra avremmo potuto incontrare. Complimenti a Trapani che ha vinto con merito. Trapani è stata stellare”.

Gianmarco Pozzecco (Orlandina)
Gianmarco Pozzecco (Orlandina)

La Miss Italia Giulia Arena ospite degli italo-canadesi a Toronto

Un lungo, caloroso applauso è stato rivolto idealmente a Patrizia Mirigliani da 400 italo-canadesi durante un Gala svoltosi alla ‘Panemonte Convention Center’ per festeggiare Giulia Arena. La messinese, Miss Italia in carica, è stata  ospite d’onore del Comitato di San Donato Val Comino, in occasione dei 50 anni dell’istituzione, a Toronto. Proprio al paese della Ciociaria, in provincia di Frosinone, appartengono gli uomini che, giunti nel 1958, dettero vita nel ’64 a questa iniziativa. Sono in particolare Gino Giugni e Antonio Colucci.

Giulia Arena (scatto di www.missitalia.it)
Giulia Arena (scatto di www.missitalia.it)

Oggi a Toronto vivono 70 mila persone arrivate dal Lazio, un migliaio delle quali di San Donato; 1.250.000 complessivamente gli italiani.  Patrizia Mirigliani ha ricevuto l’apprezzamento dei presenti dopo che il presidente del Comitato, lo stesso Giugni, ha messo in risalto il suo impegno a favore delle donne italiane e dei loro valori. Proprio Giulia Arena – ha detto – è il risultato e il simbolo del lavoro di Patrizia Mirigliani”.  Lo stesso consenso è stato espresso dal console generale d’Italia a Toronto Tullio Guma e dal vicesindaco della città Gino Rosati. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali canadese e italiano, Miss Italia, accompagnata da alcune ragazze in costumi storici della Ciociaria, si è soffermata tavolo per tavolo tra i nostri connazionali. Al mattino Giulia Arena ha trovato anche il tempo per fare footing tra i grattacieli della città e per un’intervista televisiva di Vittorio Coco alla tv  in lingua italiana “Chin”.  Visita serale, infine, un classico per i turisti, alla CN Tower e ai suoi 553 metri d’altezza.

Segnalazione Covisoc, Foggia deferito alla Disciplinare

A seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., il Procuratore federale ha deferito Davide Pelusi, legale rappresentante pro-tempore del Foggia “per non aver ottemperato all’obbligo di collaborazione con gli ispettori della CO.VI.SO.C., come prescritto dalle norme federali in materia”. A titolo di responsabilità diretta è stata deferita anche la società.

Messina, i numeri non mentono mai

A un girone di distanza il 2-1 del Messina a Lamezia riscatta il 4-1 interno del 1 dicembre scorso e chiude definitivamente il discorso accesso alla C unica per i peloritani  che occupano attualmente la quinta posizione solitaria con 48 punti. I 9 punti di vantaggio a 3 giornate dalla fine sul Sorrento già battuto all’andata per 3-1  non bastano per la matematica ma per il buon senso sono più che sufficienti. Toccherà dunque aspettare il fischio finale del match di domenica prossima, ma lo straordinario girone  di ritorno dell’ACR non lascia spazio a nessuna preoccupazione sull’esito finale di questo campionato.

Corona in posa con alcuni tifosi
Corona in posa con alcuni tifosi

Eppure in pochi avrebbero scommesso a un girone di distanza che i biancoscudati avrebbero raggiunto l’obiettivo addirittura in anticipo, al termine della quattordicesima giornata il Messina era infatti terzultimo con soltanto 14 punti racimolati, frutto di 2 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte, galleggiava a 3 punti dalla zona playoff e a 6 dai primi 8 posti che valgono l’approdo alla terza serie 2014/2015. L’avvicendamento in panchina di Grassadonia al posto di  Catalano e la rivoluzione di mercato effettuata dal direttore sportivo Ferrigno tramite una campagna acquisti che ha portato a gennaio all’arrivo di Pepe, D’Aiello, Caturano, Franco, Zaine, Bernardo, De Vena, Pagliaroli e Squillace, hanno letteralmente trasformato il Messina che da allora ha ottenuto ben 34 punti (10 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte).

Imbarcaderi invasi dai club organizzati
Imbarcaderi invasi dai club organizzati

Viaggiando a una media di 2 punti a gara Corona e compagni si sono portati a soli 3 punti dal podio, posizione che vale l’accesso alla Coppa Italia nazionale nella prossima stagione. I numeri di questo girone di ritorno sono un indicatore inequivocabile della forza del ritrovato Messina, 6 le vittorie casalinghe consecutive nelle ultime 6 uscite dei biancoscudati, ultima squadra a portare via punti dal San Filippo il Teramo (1-1),  Acr al primo posto anche per rendimento esterno nelle ultime cinque gare (10 punti con le vittorie a Foggia, Poggibonsi e Lamezia, pareggio a Cosenza e sconfitta a Melfi).

Sigma Barcellona, con Napoli biglietto unico a 10 euro

La società Sigma Basket Barcellona ha comunicato che in occasione dell’ultimo match casalingo stagionale,  tra Sigma Barcellona ed Expert Napoli, sarà messo in vendita il biglietto unico al costo di 10 Euro. La società inoltre comunica che resta valida la promozione denominata “Una Spesa Gold”.

Altalena di emozioni e gol tra Orlandina e Noto in un pari che tiene a distanza i play-out

L’Orlandina fallisce il sorpasso in classifica al Noto, ma sotto di due reti a principio di ripresa, riacciuffa gli ospiti sul 3-3 in una sfida in una costante altalena di emozioni e con i risultati degli altri campi del Girone I della Serie D che lasciano immutate le posizioni, ma con una giornata in meno dalla fine.

Esultanza di Angelo D'Angelo
Esultanza di Angelo D’Angelo

Buona l’intensità in avvio dei paladini che sfiorano a più riprese il gol che arriva al 19′ sugli sviluppi di un corner, legittimando un apparente supremazia, con una spettacolare girata di Angelo D’Angelo che s’insacca nell’angolo più lontano da Ferla. Poco prima il bomber Rino Frisenda non aveva inquadrato lo specchio a coronamento di una bell’azione manovrata di Marasco e Mincica, e poco dopo con una torsione di testa che si rivela priva della dovuta forza.

Al 30′ arriva però la doccia fredda netina, punizione dal limite conquistata da Mandarano, e calciata magistralmente dal capitano Montalto che trova il sette alla destra di Galipò che impietrito neppure abbozza l’intervento. De Cristofaro prova a restituire la pariglia, ma il suo piazzato con l’aiuto di una determinante deviazione, vede la sfera perdersi sul fondo di un nulla, così come nella successiva opportunità per il raddoppio ospite con Mandarano al 41′.

La ripresa si apre con gli ospiti più determinati ed al 47′ prima traversa clamorosa di Scapellato su una verticalizzazione e poi sugli sviluppi di un seguente corner, è un tiro cross dal limite di Corsino a sorprendere sul primo palo Galipò per l’1-2. Al 52′ arriva tris: Mandarano bravo a difendere nello stretto un pallone da Fascetto e  rimettere dal fondo un invitante palla sempre per il centrocampista Corsino che di destro, dal limite,  fulmina ancora il portiere locale anche in questa occasione apparso poco reattivo.

L’uno-due ospite muta il canovaccio della gara con l’Orlandina costretta all’assalto del bunker netino superato l’iniziale smarrimento, Gennaro Marasco è fermato da un dubbio fuorigioco strozzando in gola l’urlo di gioia.  Appuntamento soltanto rinviato di poco per l’attaccante che si riscatta (70′) con un preciso colpo di testa, in anticipo sul marcatore, sugli sviluppi di un corner di Privitera riaprendo la sfida.

Il pari arriva al 35′, quando un difensore ospite si aiuta con un tocco di mano per limitare l’indomito Marasco, sul dischetto ritorna capitano Santo Privitera che trasforma di potenza sotto la traversa così cancellando l’ombra dell’errore con l’Hinterreggio e firmando il 3-3.

Il presidente della NFC Orlandina Massimo Romagnoli con il neotecnico Angelo Galfano
Il presidente della NFC Orlandina Massimo Romagnoli con il neotecnico Angelo Galfano

La sfida sembra ora nei piedi dell’undici nebroideo, ma è una lotta contro il tempo. Nel finale gli ospiti recriminano per un tocco di mani di Di Giovanni in area non sanzionato dal direttore di gara, e gli ultimi tentativi paladini che ci provano senza fortuna ancora Marasco e Fascetto, ma il punteggio rimane in parità.

La squadra del presidente Massimo Romagnoli fallisce così l’appuntamento con la vittoria in questo doppio turno interno consecutivo, ma si consola con le distanze invariate rispetto alle rivali e con la consapevolezza che la salvezza sembra comunque alla portata, anche se nel prossimo turno l’attende una sfida difficilissima in casa di una Vibonese in cui l’effetto Ammirata sembra essersi esaurito.

Le interviste:

Dovevamo evitare che riaprissero la gara, soprattutto quel secondo gol su palla inattiva – puntualizza mister Urso, secondo di Giancarlo Betta oggi squalificato, del Noto – è stato agevolato da un nostro errore. Ritornando indietro sugli episodi forse non farei in quel frangente quel doppio cambio, ma Buscema aveva accusato un problema, e noi abbiamo perso le distanze tra i reparti. Anche l’arbitraggio credo ci abbia danneggiato, e non ha visto un possibile rigore per noi, ma probabilmente se l’avessimo realizzato, avremmo lo stesso subito un nuovo pari“.

Credo di aver assistito nella prima mezz’ora alla migliore Orlandina della mia gestione – analizza mister Angelo Galfano, tra l’altro ex della sfida – con loro che hanno pareggiato alla  prima occasione, per di più su palla inattiva. Abbiamo provato a vincerla sin dall’inizio e anche dopo il pari, probabilmente con ancora più minuti sul cronometro ci saremmo riusciti. Il pari non mi interessava , ma lo accettiamo anche alla luce dei risultati degli altri campi, e in ottica salvezza le cose sono invariate. Nella prossima avremo uno scontro diretto con la Vibonese, una piazza che conosco molto bene ed a cui sono legato per i risultati ottenuti in passato, e poi avremo i tre punti con il Ragusa e vedremo quale sarà la situazione in classifica. La salvezza è alla nostra portata“.

Tabellino

Capitan Santo Privitera
Capitan Santo Privitera

ORLANDINA-NOTO 3-3

Marcatori: D’Angelo (O) 19′, Montalto (N) 30′, Corsino (N) 47′ e 52′, Marasco (O) 75′, Privitera (O) rig. 80′;

ORLANDINA (4-3-3): Galipò [95]; Leo [94] (Martusciello [95] dal 75′), D’Angelo, Fascetto, Di Giovanni [94] – Gatto [94] (Aloe [95] dal 59′), Privitera, De Cristofaro – Frisenda, Marasco, Mincica; In panchina: Caserta [93], Cavallini, Diana [94], Kajtaz [97], Sardo [95], Ignazzitto, Calderone [94]. All. Galfano

NOTO (5-3-2) : Ferla – Sako [95], Montalto, Cassese, Oliveri [93], Pasqualicchio [93] – D’Angelo [95], Buscema [94] (Mele [94] dal 70′), Corsino – Mandarano, Scapellato (Esposito [93] dal 68′); In panchina: Scaffia [95], Intelisano [93], Saluto [95], , Germano [94], De Souza, Mele , Gennarini [95]; All. Urso (Betta Squalificato)

Arbitro: Nicolò Marini di Trieste.

Assistenti: Andrea Ieracitano di Reggio Calabria e Fabio Bontempo di Caltanissetta.

Note: Spettatori 300 circa. Espulso: Gennarini (N) all’88’ direttamente dalla panchina; ammoniti: D’Angelo (O); Ferla, Sako, D’Angelo (N). Angoli: 11-4. Recupero: 0’ pt; 4’ st.

Il Città di Messina grazie a Cammaroto strappa un pari prezioso a Torrecuso

Gara dalle tante emozioni allo stadio “Ocone”. I padroni di casa sbloccano il punteggio già al 7′ con La Cava. Al 14′ il Città di Messina potrebbe pareggiare ma Vella fallisce un calcio di rigore facendosi fermare dalla respinta del portiere. Il Torrecuso sfiora il raddoppio prima dell’intervallo ma nella ripresa gli ospiti crescono e, complice anche la superiorità numerica (al 12′ del secondo tempo espulso Carrato), sfiorano il pari in più occasioni. Nel finale è Portovenero a conquistare il secondo penalty di giornata: dagli undici metri Cammaroto è freddo e sigla l’1-1.

Cammaroto subito decisivo al rientro dalla squalifica
Cammaroto subito decisivo al rientro dalla squalifica

Il Città di Messina riesce sul filo di lana a strappare un punto sul campo del Torrecuso e a uscire indenne da un campo difficile come quello di Ponte. La squadra di casa va in vantaggio in avvio di gara con La Cava, gli ospiti reagiscono ma falliscono l’ennesimo rigore (il quarto consecutivo in campionato) con Vella e, nel corso del primo tempo, rischiano di incassare anche il 2-0. Nella ripresa i campani restano in dieci per l’espulsione di Carrato al 12′ e il Città di Messina si riversa in avanti a caccia del pari. Dopo avere collezionato diverse occasioni da gol, gli ospiti trovano il pari nel finale grazie al secondo rigore di giornata concesso alla squadra di Laganà: a procurarselo è Portovenero, a trasformare con freddezza è Cammaroto.

La Cronaca – Laganà deve fare i conti con numerose assenze (out Munafò, Seck, Cucè, Trovato, Pino, Parachì e Puzone) ma ritrova Camarda, Santamaria e Manfrè e si affida al 4-3-1-2: in porta torna Fazzino, in difesa Dombrovoschi, Cammaroto, Frassica e Brancato, a centrocampo Cappello, Santamaria e Costa, Camarda sulla trequarti, Vella e Manfrè in avanti.

Parte forte il Torrecuso ma il primo tiro in porta è del Città di Messina: Vella calcia dal limite, il portiere Minichiello blocca sicuro. I padroni di casa passano in vantaggio, invece, al primo affondo pericoloso: Fazzino respinge una prima conclusione di La Cava, Aracri rimette in mezzo il pallone per lo stesso centravanti che, da distanza ravvicinata, non sbaglia. Al 10′ il Torrecuso, sugli sviluppi di un corner, ci riprova: cross di Lopetrone da sinistra e colpo di testa di Conti, palla di poco a lato. Al 14′ grande chance per gli ospiti: Vella lancia Costa, steso in area da Lopetrone; l’arbitro Cataldo indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Vella, il suo tiro è poco angolato e Minichiello, che si era tuffato sulla propria sinistra, riesce ad intercettare di piede il pallone. Per il Città di Messina prosegue la maledizione dei rigori: quello di Vella è il quarto penalty consecutivo fallito in campionato. Il Torrecuso, scampato il pericolo, si rituffa in avanti e al 18′ Carrato, dopo un’azione personale, calcia alto di poco. Tra il 22′ e il 24′ due tentativi di Diego Zerillo: l’esterno campano prima calcia a lato dopo un buon inserimento da destra, poi di testa trova Fazzino a dirgli di no. La squadra di casa insiste e al 27′, sul lancio di Lopetrone, Conti in spaccata non centra la porta da posizione favorevole. Alla mezzora Camarda prova a sorprendere il portiere avversario ma il suo destro dai 30 metri termina a lato. Nel finale di primo tempo altre due buone chance per i padroni di casa: al 39′ cross di Carrato, Frassica allontana di testa, sulla sfera si fionda Matteo Zerillo che calcia al volo sfiorando il palo; lo stesso numero 11 ci riprova un minuto più tardi sfiorando la traversa. Prima dell’intervallo tentativo dalla distanza di Dombrovoschi e palla sul fondo. Si va al riposo con il punteggio sull’1-0.

Il Città di Messina inizia con un buon piglio la ripresa e all’11′ è Camarda a cercare la porta su punizione da posizione laterale ma il suo tiro finisce oltre la traversa. Al 12′ duro intervento a centrocampo di Carrato su Cappello e cartellino rosso per il centrocampista di casa. Sulla punizione che segue, battuta da Camarda, colpo di testa di Cammaroto e parata a terra di Minichiello. È un buon Città di Messina in questa fase e Vella ci riprova per due volte da fuori, senza inquadrare la porta, tra il 17′ e il 19′. Al 22′ primo cambio per Laganà, che inserisce Portovenero per Costa. Al 23′ ammonito Brancato: il difensore era diffidato, per lui scatterà la squalifica. Gli ospiti continuano a spingere e al 25′, sul cross da sinistra di Santamaria, Manfrè viene anticipato da Minichiello.  Due minuti più tardi splendida giocata di Cappello, che si esibisce in una spettacolare rovesciata in area di rigore mandando il pallone a pochi centimetri dal palo alla destra del portiere. Il Torrecuso fatica ma al 28′ in contropiede potrebbe raddoppiare: Diego Zerillo si invola verso Fazzino, bravissimo in uscita a chiudere lo specchio della propria porta e a sventare il pericolo. Al 35′ Laganà opera la sua seconda sostituzione inserendo l’attaccante Galletta per il difensore Brancato. Al 37′ i padroni di casa ci provano su punizione: il tiro di Petti finisce fuori di poco. Al 43′ l’episodio che cambia la storia dell’incontro: Portovenero si incunea da sinistra in area avversaria, punta la porta e prova a dribblare  Minichiello, che lo stende inducendo l’arbitro a concedere il secondo penalty di giornata e ad espellere il portiere. Dopo le veementi proteste dei padroni di casa, è Cammaroto ad incaricarsi della trasformazione quando i tempi regolamentari si avviano al termine: il difensore è freddissimo dal dischetto, spiazza Errico (subentrato nell’occasione), sfata la maledizione dei rigori e firma l’1-1. Nei minuti finali il Città di Messina prova a sfruttare la doppia superiorità numerica. Al 50′ Cammaroto cerca la clamorosa doppietta con un destro dalla distanza che non inquadra il bersaglio. Al 51′ l’ultima occasione capita a Manfrè: l’attaccante riceve al limite dell’area, si accentra e calcia, il suo destro è deviato da un avversario prima di finire tra le braccia del portiere. 1-1 il finale. Città di Messina a quota 29 punti. Nel prossimo turno importante confronto interno con il Rende, attualmente tre punti avanti rispetto alla formazione di Laganà.

Il Tabellino – Torrecuso – Città di Messina 1-1
Marcatori: 7′ pt La Cava (T), 45′ st Cammaroto (CdM) su rigore.
Torrecuso: Minichiello, Furno, Improta, Lopetrone, Conti, Petti, D. Zerillo (45′ st Errico), Carrato, La Cava, Aracri, M. Zerillo (17′ st Colarusso). In panchina: Zambardino, Barone, Santillo, Cavezza, Valeriani, Al. Errico, Rillo. Allenatore: Silvano Fiorucci.
Città di Messina: Fazzino, Dombrovoschi, Brancato (35′ st Galletta), Santamaria, Cammaroto, Frassica, Cappello, Costa (22′ st Portovenero), Manfrè, Camarda, Vella (46′ st Ballaró). In panchina: Fazzino, Fragapane, Busà, De Salvo, Calogero, Bonamonte. Allenatore: Gianfranco Laganà.
Arbitro: Cosimo Cataldo della sezione di Bergamo.
Assistenti: Pasquale Martinelli e Marco Capolupo della sezione di Matera.
Note – Ammoniti: 14′ pt Lopetrone (T), 42′ pt Costa (CdM), 5′ st Improta (T), 15′ st Aracri (T), 21′ st M. Zerillo (T), 23′ st Brancato (CdM), 34′ st D. Zerillo (T), 48′ st Portovenero. Espulsi: 12′ st Carrato (T), 43′ st Minichiello (T). Recupero: 2′ pt, 6′ st.

Il Due Torri “resiste” al Rende, ma per la salvezza servono le imprese con le “big” della Serie D

Non è un riscossa, e forse neppure un “risveglio” primaverile, ma il punto che il Due Torri strappa al Rende al “Lorenzon” appare almeno come una prova d’orgoglio dei pirainesi che almeno bloccano l’emorragia di tre sanguinose sconfitte consecutive e con una lunga lista di indisponibili tra squalifiche e infortuni. Nebroidei ora a quota 31, calabresi a 32 punti.

Una fase di una seduta di allenamento del Due Torri
Una fase di una seduta di allenamento del Due Torri

Per i biancorossi un pari sofferto, a reti inviolate anche per merito dell’estremo Agostino Di Dio determinante in almeno tre occasioni nel primo tempo, mentre è graziato dall’imprecisione altrui nella ripresa. In avanti tuttavia il Due Torri si fa vedere di rado, e senza mai incutere reali pericoli alla porta di De Brasi al punto che il tecnico Dino Granata – vice dello squalificato  trainer Antonio Alacqua – nel corso della ripresa prova a giocarsi la carta della gioventù lanciando nella mischia i giovani Duro, Scafidi e Traviglia, gli ultimi due giovani punte cresciute nel settore giovanile pirainese.

Nel primo tempo il Rende di mister Trocini ci prova pericolosamente prima con Fiore dalla distanza, poi con Caruso, ed infine con Musacco, ma sempre attenta e puntuale è stata la replica di Di Dio.  Un punto che fa morale anche in vista delle prossime quattro sfide che concluderanno la stagione, tutt’altro che favorevoli per il pronostico, con Akragas, Torrecuso, Savoia e Pomigliano (fresco vincitore della Coppa Nazionale). Al “Vasi” quindi sono attese la seconda e la prima del Girone I della Serie D.

Una permanenza nel massimo torneo dilettantistico nazionale che l’undici pirainese è pronto a difendere con le unghie e con i denti nella sempre più prossima appendice dei play-out.

Tabellino:

tifosi due torri in trasferta
tifosi due torri in trasferta

RENDE-DUE TORRI 0-0

RENDE De Brasi, Crispino, Miceli, Musca, Ginobili, Grisolia (dal 52′ Ottonello), Di Finizio (85′ Romano), Fiore, Musacco (65′ Sanci), Caruso, Pignatta. All. Trocini

DUE TORRI Di Dio, Tchetchoua, Toscano, Calafiore (78′ Traviglia), Zappalà, Librizzi, Guido, Bica Badan, Alizzi, Treppiedi (78′ Duro), Franzese (56′ Scaffidi). All. Dino Granata (Alacqua squalificato)

ARBITRO: Andrea Xausa di Portogruaro;

ASSISTENTI: Francesco Colangelo di Potenza e Armando Salerno di Torre Annunziata.

NOTE: ammoniti: Fiore (R), Toscano (DT);

Serie D, Città di Messina-Rende anticipata a sabato 12 aprile

La gara Città di Messina – Rende, valida per il 31° turno del girone I di Serie D, originariamente in programma domenica 13 aprile, si disputerà sabato 12 aprile alle ore 15. Lo rende il club peloritano con un comunicato stampa.