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Sigma, Calvani: “I playoff sono solo un punto di partenza. All’orizzonte tanto lavoro da fare”

In partite così importanti vincere è l’unica cosa che conta, De Coubertine permettendo. Questo è stato il pensiero dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani che sorride ma di certo non si esalta per il traguardo matematico dei playoff, obiettivo minimo dichiarato dalla proprietà. Il tecnico romano commenta la sfida tutt’altro che semplice con Napoli: “E’ finita l’agonia playoff non playoff, siamo ufficialmente dentro. Certo dopo lo scorso anno con una stagione travolgente ed il primo posto finale, oggi arrivare ad una giornata dal termine a tale traguardo sembra riduttivo. Siamo contenti perché sono successe tante cose in questa stagione. Serve raziocinio, non puoi vivere di ricordi, ci sono state difficoltà oggettive ma oggi serve entusiasmo per questo traguardo che ci permette di evitare pericolosi calcoli nell’ultima giornata con Veroli. Questa poteva sembrare una gara semplice ma sapevamo che non sarebbe stato così, hai la pressione di dover vincere a tutti i costi. Hai un po’ di zavorra addosso e non riesci a ripetere quello che hai fatto anche contro squadre con maggiore blasone, mentre gli avversari non avevano pressioni e provavano ad ottenere il colpo in trasferta, un approccio mentale diverso. La testa è tutto in questo sport, sono contento. Ci sono stati tanti errori banali su cose preparate e su iniziative individuali, subendo troppo in difesa. Non era facile stare lì con la testa quando abbiamo subito il sorpasso ospite. Non cerco alibi anche perché so che non andrei vado da nessuna parte. Cerco di essere concreto e razionale. Fino a sabato Maresca doveva giocare e nel pre gara abbiamo saputo che quasi certamente sarebbe stato out dopo l’infortunio di Torino, ha subito infiltrazioni, poi è entrato ed ha subito dolore. Servono quindi nuovi equilibri di squadra, Natali ha fatto l’ala dopo un anno che gioca da 4, Young ha giocato da 2, rincorrendo nuovi equilibri. La settimana di sosta ci aiuterà ma non ci permetterà di fare allenamenti come vorremmo. Young va all’All Stra Game, Filloy e Maresca staranno fermi. Ci prepareremo al meglio in vista della settimana del match con Veroli, ultima fatica della regular season”.

Demian Filloy in azione con Napoil, per il giocatore naturalizzato parole d'elogio spese da coach Calvani
Demian Filloy in azione con Napoli, per il giocatore naturalizzato parole d’elogio spese da coach Calvani

L’ex head coach di Roma sfrutta l’assist per riavvolgere il nastro di tutta la sua avventura, finora proficua, a Barcellona: “Ho l’esperienza necessaria per capire che questa squadra ha incontrato diverse difficoltà rispetto ai programmi, tre cambi di allenatore lo dimostrano. A fine campionato farò un report per dimostrare quante volte ho avuto tutta la squadra al competo in allenamento e partita. Questa è stata la sintesi di ventinove gare, la stessa squadra che con Verona disputa una buona gara nonostante vada sotto di diciassette punti e poi s’accende giocando un grande finale. Ci sono tante cose che non vanno bene, ma oggi voglio essere concreto e positivo. Non penso ai possibili accoppiamento ed al derby ma a fare bene a Veroli perché in trasferta mediamente abbiamo fatto molta fatica”.
Le due sfide con Napoli hanno rappresentato uno spartiacque per Barcellona con due successi fondamentali per corroborare le ambizioni di alta classifica: “Dobbiamo migliorare tanto specie in allenamento, bisogna pensare che Maresca è l’unica guardia di questa squadra dopo Collins che sta in campo e Pinton, suo cambio naturale. Iniziare una sfida senza il proprio esterno comporta dei cambiamenti difensivi, sperando di trovare un coniglio dal cilindro. Questa squadra oggi dovrebbe essere alle rifiniture ed invece siamo ancora alla ristrutturazione, non va bene ma è un dato di fatto. Bisogna analizzare anche gli allenamenti”.
Analisi sui singoli partendo da Toppo, riproposto in quintetto: “Il ragazzo sta facendo bene poi gli è subentrato Fantoni che è stato eccellente nel secondo quarto. In seguito ho preferito ripartire da lui, le mie idee possono anche cambiare. Questa è una delle prime gare in cui Fantoni, che è partito dalla panchina, poi l’ho riproposto anche nel terzo quarto. Significa che ha fatto bene, ma non era qualcosa di punitivo per Toppo. Il mio obiettivo è vincere. Collins ha accentrato il gioco ma per aiutare la squadra, pure all’andata con Napoli è riuscito a servire molto bene Fantoni in area. Loro stasera hanno difeso diversamente e il nostro play ha incontrato difficoltà. Voglio poi elogiare Filloy, lui è prezioso ed è mancato abbastanza a questa squadra. Cerca sempre di dare qualcosa ai compagni, bisogna inoltre analizzare gli allenamenti e lui spesso è mancato per guai fisici. Sono soddisfatto perché ha svolto il suo lavoro sporco per distribuire maggiori responsabilità all’interno della squadra e non dover ricorrere sempre ai soliti noti”.

Massimo Bianchi (Napoli) in conferenza stampa
Massimo Bianchi (Napoli) in conferenza stampa

Sul fronte opposto laconico il commento del coach dell’Expert Napoli Massimo Bianchi, molto realista a fine gara: “Sapevamo di dover essere maggiormante concreti a rimbalzo (33-23 il dato finale, ndc), in questa voce statistica abbiamo pagato ma non rimprovero nulla alla mia squadra. Ci abbiamo sempre provato, fino ad un minuto dalla fine. Ce la volevamno giocare fino all’ultimo possesso ma abbiamo commesso troppi errori. Poi dalla lunetta il vantaggio è stato dilatato ed i nove punti, secondo me, non rispecchiano il reale divario della gara. Barcellona aveva maggiori motivazioni di classifica e lo ha dimostrato sul campo”. 

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani:

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore dell’Expert Napoli Massimo Bianchi:

Barcellona supera Napoli e conquista matematicamente i playoff. Attesa per conoscere l’avversario

Il pre-partita: Ultima recita casalinga della stagione regolare. Poi sarà il tempo dei playoff promozione, questo almeno è l’augurio dei supporter della Sigma Barcellona. Prima però per avere la certezza matematica, occorrerà superare nella ventinovesima e penultima giornata del campionato di Lega Adecco Gold l’Expert Napoli, squadra ormai salva e che non ha più nulla da chiedere al torneo ma che certamente anche in Sicilia vorrà dimostrare le proprie ottime qualità tecniche. All’andata in una sfida analoga per importanza e significato Barcellona con l’attuale vice allenatore Ducarello in panchina espugnò il PalaBarbuto in una delle partite meglio interpretate in trasferta in stagione dai ragazzi del presidente Bonina. Massimo dirigente che, alla vigilia del match, ha chiamato a raccolta il pubblico che dovrà garantire la stessa carica e lo stesso trasporto dell’ultima sfida casalinga con Verona dove il pubblico è stato un vero sesto uomo. Giocarsi l’accesso ai playoff negli ultimi due turni del campionato non era neii piani della società giallorossa che per investimenti fatti sperava in qualcosa in più ma la sensazione è che la squadra nella post season possa compiere qualsiasi impresa a dispetto del piazzamento attuale, il sesto posto. Napoli sarà priva dei lungodegenti Allegretti e Valentini, due assenze pesanti mentre la Sigma può disporre dell’organico al completo col recupero in extremis del capitano Maresca, reduce da un pestone nell’ultima sfida esterna di Torino.

Fiorello Toppo è partito in quintetto contro Napoli
Fiorello Toppo è partito in quintetto contro Napoli

La cronaca: Da sottolineare che le due squadre, così come tutte le società italiane in quella che è la giornata di mobilitazione nazionale dei giocatori indetta dalla GIBA, il sindacato dei cestisti, indossano delle magliette con le scritte che sintetizzano il malessere vissuto nel nostro movimento.
La Sigma schiera il quintetto con Collins, Young, Maresca, Filloy e Toppo, Napoli risponde con Black, Weaver, Malaventura, l’ex Upea Cefarelli e Brkic. Un piazzato di Young ed un’affondata di Toppo inaugurano l’importante sfida (4-0), gli ospiti reagiscono con la tripla del capitano Malaventura. Barcellona decide di accelerare grazie al predominio a rimbalzo, alla tripla di Collins e la transizione veloce di Young che vale il più sei (9-3). La reazione partenopea si perfeziona col gioco da tre punti di Cefarelli ed il jumper di Malaventura. Toppo è propositivo sotto i tabelloni, entrano in campo l’under Iurato e Natali, subito a segno dalla lunga distanza allo scadere col canestro che annulla la precedente tripla di Brkic. Il pubblico sobbalza alla nuova tripla (3/6 il dato) di Filloy, poi è Weaver a realizzare con un lampo della sua classe, diverse le esperienze anche in NBA dell’Usa di Napoli. Collins, miglior marcatore di squadra con 5 punti, fissa il punteggio sul 19-15 alla prima sirena.
Il secondo quarto si apre col botta e risposta tra Filloy e Ceron, Fantoni debutta subito con un 2/2 ai liberi ed un canestro da sotto dopo un suo precedente errore (25-17). Pinton rileva Collins, la truppa di Bianchi s’affida all’estro di Weaver ma l’uomo del quarto si conferma Fantoni, già a quota otto punti in appena tre minuti. L’under Ceron realizza due liberi prima che il play Black indovini la giocata del primo tempo con una tripla in torsione che fa respirare Napoli (meno sei, 29-23). Gli ospiti alzano il quintetto col pivottone ex Pesaro Bryan e completa la rimonta a quota 29 con Black. A tirare i suoi compagni fuori dal guado ci pensa sempre Fantoni (12 punti), ben servito da Ganeto. Calvani riaffida la regia a Collins e opta per i due lunghi in campo con Toppo. Napoli non molla con l’ottimo ex Antwerp Black (33-31). La Sigma prova a ricreare un solco con gli avversari con Ganeto che ruba palla e s’invola a canestro ma Malaventura riporta i suoi a contatto. Ancora Fantoni segna un libero ma Napoli pareggia con la tripla di un sorprendente Ceron, 8 punti in uscita dalla panchina. Il primo tempo si chiude col canestro di Malaventura che materializza allo scadere il primo vantaggio esterno (36-38 al 20’). Non basta a Barcellona il predominio a rimbalzo (15-11), Napoli, come era lecito attendersi, non sta regalando nulla e sarà un cliente duro da abbattere.

La soddisfazione di Tommaso Fantoni, mvp del match con 20 punti
La soddisfazione di Tommaso Fantoni, mvp del match con 20 punti

Alla ripresa del gioco Barcellona schiera nuovamente Young, la sua bocca da fuoco principe, in campo per soli sei minuti nel primo tempo. Proprio l’ex Upea schiaccia poderosamente a due mani allontanando le paure, Napoli si riporta avanti con Weaver e ha tra le mani ripetutamente la tripla del più cinque. Vantaggio che aumenta a due possessi (38-42) per merito della penetrazione di Black. Filloy da solo però lo annulla, prima facendo 2/2 a cronometro fermo poi segnando con l’aggiuntivo (43-42). Black arriva in doppia cifra con due liberi, Young si conferma pedina preziosa dello scacchiere giallorosso bucando da tre la retina avversaria. La gara è viva e piena di ribaltamenti, il capitano Malaventura conduce con lucidità una transizione e segna da tre per il nuovo sorpasso ospite, Filloy cattura un rimbalzo d’attacco e lo corregge a canestro, Weaver risponde da tre (48-50), Fantoni perfeziona un gioco da tre punti subito annullato da Weaver con la stessa moneta. Barcellona si riporta avanti con Filloy e quattro punti di Fantoni (mvp, l’ex Venezia già a quota 20). Il pubblico si fa sentire e costringe Weaver all’errore ai liberi, il suo 1/2 chiude il quarto sul punteggio di 57-54.
Una gara appassionante quanto importante per la squadra di coach Calvani si deciderà nell’’ultimo quarto. Il primo canestro è pesante ed arriva per mano di Pinton cui replica prontamente il veterano Malaventura (60-57). Collins si butta su un pallone vagante ma lo consegna senza volere a Bryan che realizza da sotto. Il play veneto Pinton trascina i suoi segnando in penetrazione poi ci pensa Young ad isolarsi nell’area avversaria ed infine un assist dell’ex Sassari per Ganeto porta a sette i punti di vantaggio della Sigma (66-59). Napoli s’affida sempre alla classe di Weaver, sul fronte opposto è Young a sfruttare un parziale recupero di Fantoni e segnare col fallo (68-61). L’ex Bologna Montano, ben imbeccato, piazza una tripla pesante nonostante l’handicap di essere già in bonus (0-4 il computo dei falli). Pinton ruba un pallone a metà campo e serve Young che dimostra per l’ennesima volta con una schiacciata poderosa le sue qualità di salto (70-64). Collins è freddo dalla lunetta per il nuovo più otto, Napoli segna sull’asse Brkic-Ceron (72-66 a meno di due minuti dalla fine). La Sigma vuole ragionare e gestire il vantaggio anche perché Malaventura commette inaspettatamente 0/2 ai liberi, Young con un libero ed un ‘ottima difesa di squadra sembrano mettere la parola fine alla sfida (73-66). Collins aumenta il margine a proprio favore rendendo ininfluente il libero di Black. Un Pinton lucido e Young segnano un libero a testa. La gara si chiude con la tripla di Malaventura e l’ennesimo viaggio in lunetta per Collins (alla fine 11 punti). Finisce 79-70 per Barcellona che con la diciassettesima vittoria in campionato è certa dei playoff con una settimana d’anticipo. Non era facile ma il cuore dei ragazzi di Calvani non ha tradito le attese centrando l’obiettivo minimo stagionale. Tanti gli incroci possibili con la Sigma che dovrà attendere la trasferta dopo Pasqua di Veroli per conoscere piazzamento e grigli ed avversario. Il derby con l’Orlandina però incombe sempre su questi scenari.

Una schiacciata di Alex Young
Una schiacciata di Alex Young

Sigma Barcellona-Expert Napoli 79-70
Parziali: 19-15; 36-38 (17-23); 57-54 (21-16);  79-70 (22-16)
Sigma Barcellona: Young 17, Toppo 4, Maresca (k), Natali 3, Collins 11, Filloy 14, Ganeto 4, Iurato, Pinton 6, Fantoni 20. All: Calvani
Napoli: Malaventura (k) 18, Black 12, Traballesi, Montano 3, Bryan 5, Izzo, Cefarelli 3, Weaver 16, Brkic 3, Ceron 10. All: Bianchi
Arbitri: Masi, Terranova e Caruso

Questo il video con l’intervista a fine gara al presidente della Sigma Barcellona Immacolato Bonina:

Questo il video con le migliori azioni della sfida tra Sigma Barcellona e Expert Napoli:

Bucolo: “Il cappello porta fortuna”. Pepe: “Ho deciso, taglio la barba”

Goliardia allo stato puro. La cavalcata del Messina è culminata con l’approdo in Lega Pro unica e può finalmente esplodere la festa. Alcuni dei protagonisti si sono lasciati andare in sala stampa ad un divertente siparietto. Ad aprire è stato l’attaccante Alessandro De Vena, autore della rete del “D’Ippolito” della virtuale promozione: “Sono contento per il gol segnato a Lamezia e per aver contribuito a portare entusiasmo in questa città. Già da Foggia avevamo capito che avremmo centrato l’obiettivo”.

Il difensore Enrico Pepe: “Anche prima che arrivassi io il reparto difensivo era assai affiatato. Con Grassadonia ci siamo uniti ancora di più ed è merito di tutta la squadra, anche degli attaccanti e dei centrocampisti, se abbiamo subito pochi gol nel ritorno. La barba ? La taglio, altrimenti la mia fidanzata …”IMG_0221

Il capitano Giorgio Corona: “Il nostro si è confermato un gruppo valido, da due anni portiamo entusiamo allo stadio. Sono arrivati i risultati e ne siamo felici. I ringraziamenti vanno rivolti a tutti: a Catalano, a quelli che sono arrivati a gennaio, a chi c’era prima, ciascuno fa parte della rinascita del Messina. Il mio futuro ? Era importante raggiungere la Lega Pro unica. Adesso vedremo, ci sono da valutare tante cose”.

Il difensore Luigi Silvestri: “E’ il secondo anno da professionista ed è la mia prima stagione da ricordare. Non so se sono rimpianto a Salerno, ma sono contento di essere venuto qui e di aver conquistato la maglia azzurra, grazie a ai miei compagni. Mi hanno messo subito a mio agio”.

Il difensore Giovanni Ignoffo: “Le scelte le fa sempre l’allenatore, noi siamo rimasti tutti al nostro posto e questo ha consentito alla squadra di compiere il salto di qualità. Abbiamo saputo soffrire nei momenti di difficoltà”.

Il centrocampista Marco Guerriera: “Conta il gruppo più che il modulo. E poi quando si lavora con questi professionisti si migliora giorno dopo giorno. Così è tutto più semplice”.

Il centrocampista Rosario Bucolo e il suo celebre cappello “FEEL THE NOIZE”: “Non lavo il cappello da tre settimane,  porta fortuna. L’occasione avuta da Maiorano ? Poteva raggiungermi, ho esultato (ride, ndr) quando ha sbagliato la conclusione.  Invece mi farebbe piacere se Stefano dovesse segnare in queste ultime due partite, ha lottato e se lo meriterebbe. Io farei tanto un altro gol per batterlo”.

Il video con De Vena, Pepe, Corona, Silvestri, Ignoffo, Guerriera e Bucolo:

Torrisi: “Orgoglioso per i due anni di vittorie. Ripenso ai sacrifici fatti”

Anche nel giorno della matematica Lega Pro unica il presidente Isidoro Torrisi non si scompone e mantiene il consueto aplomb. Il massimo dirigente giallorosso sottolinea però gli aspetti più importanti della cavalcata: “Nella seconda parte del campionato a fare la differenza è stata l’unione del gruppo che insieme ad altre componenti ha reso forte questa squadra. Siamo primi in classifica nel girone di ritorno e in generale veniamo da due anni di vittorie. Ne sono orgoglioso ma  il merito principale di quello che la società sta ottenendo è di Lo Monaco e Ferrigno che ne capiscono di calcio. Il mio compito, invece, è quello di tenere le carte a posto e anche in questo ci siamo riusciti. Abbiamo vinto sia dentro che fuori dal campo”. IMG_0228

Sulla splendida cornice offerta dal San Filippo e riguardo al futuro societario Torrisi, quindi, aggiunge: “Il pubblico è importante per una società che vuole investire nel futuro. L’appoggio c’è stato, speriamo di vederlo anche nell’ultima partita del campionato. Adesso vogliamo raggiungere la migliore posizione possibile. Per l’aspetto economico Lo Monaco è molto più bravo, il suo curriculum parla da solo. Con gli aiuti finanziari adeguati questa società può raggiungere anche il traguardo della Serie B”.

Quali le istantanee di un torneo chiuso in bellezza ? “Penso a quello che abbiamo passato con Ferrigno. Quando la domenica non si era colto un risultato positivo tornavamo a casa senza proferire parola durante il viaggio in macchina. Vedi la trasferta di Martina Franca o quella di Frattamaggiore con l’Arzanese. Mi viene la pelle d’oca ripensando ai sacrifici fatti. Un pensiero lo rivolgo anche a Catalano e a quando abbiamo dovuto rescindere il contratto. Siamo rimasti legati, ha grandi meriti nell’aver portato la squadra in Seconda Divisione. La gara da ricordare ? Ci siamo presi una bella rivincita con il Foggia, ma anche con la Vigor Lamezia. In ogni caso quando si vince è sempre bello”.

L’intervista video con il presidente Isidoro Torrisi:

Ferrigno: “Si è vista la mano di Grassadonia, ma è giusto ringraziare anche Catalano”

L’approdo in Lega Pro unica dopo le tante difficoltà iniziali. Determinante per risalire la china è risultato il lavoro del direttore sportivo Fabrizio Ferrigno sul mercato invernale. Una robusta opera di rafforzamento che ha consentito ai giallorossi di cambiare volto. “A Messina l’unico obiettivo è quello di vincere. Quando abbiamo rifatto la squadra a gennaio avevo pronosticato che avremmo chiuso quarti ed è stata tenuta fede a quella promessa. Siamo tra le poche a non aver usufruito in questo biennio ad un ripescaggio. Noi e l’Ischia possiamo dire di aver vinto due campionati”. IMG_0246

Da Catalano a Grassadonia.  All’ex tecnico Ferrigno rivolge un ringraziamento sentito, dell’attuale invece parla anche in ottica futura. “Si è vista la mano di Grassadonia sia sotto il lato umano che dal punto di vista calcistico. Ha dato sicurezza alla squadra e a mio avviso può fare bene anche in altre categorie. E’ un allenatore di prospettiva e per noi si può continuare con lui. Con Grassadonia ci siederemo a tavolino e ne parleremo. Catalano ? Non tutte le colpe erano sue. Spesso abbiamo perso punti negli ultimi minuti, era diventata quasi un’ossessione. Ringrazio Catalano per il lavoro svolto a nome della società. Ha vinto un campionato di D col Messina e centrato una salvezza importante a Milazzo. A gennaio non si potevano cambiare ventotto giocatori ed è stato un dispiacere esonerarlo. Il pensiero va anche a lui”.

Nessun rimpianto su chi non è riuscito ad esplodere ed ha dovuto fare le valigie nel mercato invernale. “Alcuni non si sono inseriti bene, ma ci può stare. Gherardi è a Carrara in C1, Bolzan è tra i protagonisti della rinascita della Torres. A volte i calciatori non rendono per quello che ci si aspetta”.

La prossima Lega Pro unica stuzzica già Ferrigno: “Sarà come una Serie B e dovremo dunque lavorare sodo. I tifosi aspettano il derby con la Reggina e poi ci saranno le sfide con Foggia, Cosenza, Casertana come in questo torneo e quelle con le big che non saliranno già tra i cadetti, tra Frosinone, Lecce ecc. Sarà un ritorno al passato, alla C degli anni Ottanta che offriva spettacolo”.

L’intervista video con il ds Fabrizio Ferrigno:

Pesleague, il messinese Angelo Giannino finalista nazionale per il 3° anno di fila

Per il terzo anno di fila il messinese Angelo Giannino ha conquistato le finali nazionali di Pesleague (ossia i videogiochi), in programma domenica 4 maggio al Genoa Museum-and-Store. In palio la qualificazione ai prossimi campionati del mondo, in funzione dei quali si profila un’entusiasmante battaglia sia a livello di singolo, per succedere ad Augusto Spedo, ma anche di squadre, per spodestare i dominatori del recente passato e del presente: il Team Supremacy di Ettore Giannuzzi, di cui fa parte anche il messinese Giannino. “E’ il terzo anno di fila che mi qualifico alle finali nazionali – sottolinea quest’ultimo -. Si provano emozioni sempre diverse, in quanto si incontrano sempre avversari forti ogni anno diversi, anche per via del gioco che viene sempre cambiato. Dobbiamo riconfermarci come campioni d’italia clan, ma in questa stagione abbiamo portato a casa già un pò di trofei: su tutti la “Coppa Ranking Clan”, che conquistiamo per la seconda, ma grazie al nostro capitano Ettore Giannuzzi abbiamo vinto anche il “ranking mast”.

il messinese Angelo Giannino è l'ultimo a destra
il messinese Angelo Giannino è l’ultimo a destra

Un’annata agonistica, quella di Giannino, condizionata dagli impegni di lavoro in conseguenza dei quali ha potuto disputare solo due tornei, quelli di Cefalù (40 iscritti) e Catania (35). “Per compensare il poco allenamento ho dovuto far leva soprattutto sulla mia esperienza che in Pesleague conta molto. Ecco perché sono riuscito a riconfermarmi e faccio anche un pensierino ai mondiali, anche se a Genova ci saranno i migliori 64 d’Italia (lui compreso, ndr).

Grassadonia: “Fortunato a lavorare con Lo Monaco. Oggi avrebbero meritato di giocare tutti”

Dal Sorrento al Sorrento: il campionato perfetto di Gianluca Grassadonia. Chiamato a rilevare Catalano alla terz’ultima d’andata bagnò il debutto vincendo 3-1 allo stadio Italia. L’1-0 targato Ferreira, un girone dopo, ha consegnato la Lega Pro unica al Messina. “Mi sono trovato in una società che conosce bene il calcio, con un direttore sportivo che ha ingaggiato giocatori che hanno fatto alzare il livello tecnico della squadra” ha detto l’allenatore giallorosso. “Ho lavorato con uno staff che mi ha aiutato e con una squadra incredibilmente brava. I due vecchietti, Corona e Ignoffo, mi hanno supportato e sopportato in questo periodo. Sono grandi uomini. Oggi erano ventotto i titolari, tutti avrebbero meritato di scendere in campo. Io ho dovuto scegliere di settimana in settimana, ma ringrazio chi si è comportato da professionista e in queste ultime due gare vorrei dare spazio a chi ha giocato meno. Il gruppo ha dimostrato grande maturità e applicazione al lavoro, sapendo rialzarsi. Qualsiasi allenatore avesse allenato da gennaio avrebbe fatto bene,  per questo ringrazio i giocatori ad uno ad uno”.

Le indicazioni del tecnico peloritano
Le indicazioni del tecnico peloritano

Su Catalano, suo precedessore in panchina, spende parole d’elogio: “Avevo detto che ne avrei parlato soltanto al termine del campionato. Prima poteva sembrare interessato, invece adesso lo ringrazio pubblicamente, perchè ho trovato una squadra abituata al sacrificio ed un gruppo unito che lui ha portato in Seconda Divisione. Ho tratto beneficio dal suo lavoro e gli rivolgo il mio in bocca al lupo per il futuro”. 

Del suo futuro, però, ancora non vuole parlarne: “Sono stato fortunato a lavorare con Pietro Lo Monaco, è stata una crescita quotidiana. E’ un grandissimo uomo di calcio ed una persona dalla quale si può imparare molto e per questo ringrazio anche Ferrigno che mi ha offerto questa possibilità. Hanno capito che avevo bisogno di fare affidamento sul mio staff. La cornice di pubblico ? E’ una delle immagini più belle. Siamo felici di aver soddisfatto una piazza intera, ora speriamo che il Messina possa tornare nelle categorie che gli competono”.

 L’intervista video con l’allenatore Gianluca Grassadonia:

Lo Monaco: “Vogliamo migliorare ancora per puntare alla Serie B”

A 360° sulla promozione appena raggiunta, in merito alle prospettive future e circa la questione stadio. Il patron del Messina, Pietro Lo Monaco, non nasconde la sua gioia per l’obiettivo Lega Pro unica centrato a due gare dal termine, ma guarda ancora più in alto: “Vincere non è mai facile a tutti i livelli, specie nelle categorie inferiori. Servono tante componenti, ma siamo carenti in alcune situazioni e contiamo di migliorare tutto l’insieme per puntare alla Serie B, serie consona al Messina. Due promozioni di fila rappresentano, intanto, un motivo di grande soddisfazione, anche perchè tanta gente ha riscoperto il senso d’appartenenza alla squadra”.

Il patron Pietro Lo Monaco
Il patron Pietro Lo Monaco

Sulle permanenze di Grassadonia e Ferreira non si sbilancia. “Prendere questo tecnico è stata una scelta ben ponderata e da parte nostra non c’è nessun problema ad andare avanti insieme. I contratti, però, li firmiamo di anno in anno e lo incontreremo in questi giorni. Se è fiero di essere ancora l’allenatore del Messina resterà, altrimenti la vita è fatta anche per lasciarsi. Ferreira lo abbiamo preso dall’Ancona in Serie D. Ha fatto bene, è un ragazzo serio, cambiargli ruolo è stata un’intuzione di Catalano. Pedro è stato poi valorizzato da Grassadonia, rivelandosi un giocatore in grado di creare tanto e di proporsi in avanti. Ha un contratto in scadenza, gli faremo una proposta e saremmo ancora felici di averlo con noi. Non dovesse accettarla morto un papa se ne farà un altro”.

Girone d’andata deludente, ritorno stratosferico. Lo Monaco qui puntualizza: “I campionati non vanno analizzati a settori. Siamo partiti rispettando certi concetti: ovvero privilegiare una squadra che aveva vinto il campionato. Davanti alle difficoltà il dovere della società è colmare le lacune. Sette undicesimi sono comunque rimasti quelli dell’andata, quando la squadra ha perso dodici punti negli ultimi minuti delle gare e pagando gli episodi. Abbiamo avuto la capacità di ribaltare la situazione, dimostrando di essere la squadra più forte del campionato”.

Chiosa finale sul problema stadio, con un appello ben preciso diretto all’Amministrazione comunale: “La cosa più importante riguarda le due aree individuate dal Comune che ci metterebbero a disposizione e per le quali siamo in attesa delle autorizzazioni necessarie. Dall’indomani, ove le ottenessimo, cominceremmo a lavorare con le ruspe. Per ambire a qualcosa di competitivo dobbiamo avere le strutture per allenarci, invece la prima squadra si è arrangiata su campi di fortuna, per non parlare del settore giovanile.  La rivalutazione del San Filippo sarebbe un volano positivo per l’intera città”.

L’intervista video con il patron del Messina, Pietro Lo Monaco:

L’Orlandina ritorna indenne da Vibo, il Due Torri impatta con l’Akragas

Dopo il pari di ieri (1-1) nell’anticipo tra Città di Messina e Rende, arrivano altri due pareggi dai differenti sapori per Orlandina e Due Torri in quella che è stata la trentunesima e quartultima giornata del Girone I della Serie D.

Il centrocampista Paolo  De Cristofaro
Il centrocampista Paolo
De Cristofaro

Dalla delusione dell’undici dello Stretto, arriva il “sollievo” delle reti inviolate (0-0) per la formazione paladina di mister Angelo Galfano che sul campo della rivale per la salvezza Vibonese ottiene il primo punto esterno della sua gestione. Punto salutare anche perché nel prossimo turno incamererà i tre della prevista sfida con l’escluso Ragusa, così da garantirsi un allungo sulla coda dove tutte le sfidanti procedono con il freno a mano tirato e paradossalmente la salvezza potrebbe giungere anche per le sconfitte altrui già domenica prossima.

L’Orlandina, dei tanti “ex” con in prima fila proprio Galfano (per lui tre salvezze in Calabria), è brava ad imbrigliare il gioco della formazione di mister Alfonso Ammirata  che in avanti si vede nel primo quarto d’ora e poi cala a dispetto di una prima linea di categoria con il trio Allegretti, Cocuzza e Saani. Il coloured, ex Noto, ha l’occasione più ghiotta per sbloccare il risultato, ma a tu per tu con il rientrante Scordino, calcia sul fondo.

Un undici dell'Orlandina Calcio
Un undici dell’Orlandina Calcio

La ripresa si apre con un’occasione per Frisenda che non trova la porta dopo aver eluso il proprio marcatore. La replica della Vibonese è un tentativo di pallonetto di Allegretti su un disimpegno inefficace di Scordino. A caccia della rete dell’ex anche Marasco, ed al 71′ si sveglia l’ex messinese Cocuzza con un tiro che impegna in due tempi Scordino. L’ultima chance per l’undici rossoblu giunge con Saani sugli sviluppi di un corner, e minuti finali in cui Marasco, lanciato in contropiede è fermato fallosamente al limite da un difensore e punizione di De Cristofaro sul fondo.

Soddisfazione, infine, ma anche più di un rimpianto per i pirainesi che impattano 1-1 al “Vasi” con la vicecapolista Akragas: subito sotto per la rete di Saraniti (diagonale dal limite) pervengono al pari con Ancione che trasforma un rigore che costa agli ospiti anche l’inferiorità numerica per l’espulsione di Astarita (fallo su Alizzi) tra le proteste ospiti.

Una formazione del Due Torri
Una formazione del Due Torri

Primo e secondo tempo si caratterizzano da un sottile equilibrio che potrebbe essere spezzato ora in favore degli uni, ora degli altri e ben più spesso per questi si deve intendere la formazione agrigentina di mister Pino Rigoli. Prime fasi di gioco favorevole agli ospiti, con i locali che solo intorno alla mezz’ora si scrollano di dosso ogni timore reverenziale e paradossalmente dopo il rigore ha anche l’occasione per il sorpasso che però non è sfruttata.

L’inferiorità numerica non sembra palesarsi, anche perché l’Akragas mantiene il pallino del gioco e prova anche farsi viva in avanti. Ancora il finale di gara, invece, è a tinte biancorosse con Ancione che a tu per tu con Valenti che si perde a lato di poco.

Con tre giornate ancora in calendario resta intricata la situazione in classifica per Due Torri, prossimo turno in trasferta con il Torrecuso ed un cammino che prevede anche sulla sua strada la capolista Savoia e con l’appendice play-out sempre più concreta con il rischio di una sfida fratricida con il Città di Messina. 

Tabellini:

L'esultanza di Riccardo Ancione
L’esultanza di Riccardo Ancione

Due Torri-Akragas 1-1

Marcatori: Saraniti (A) 13′, Ancione (DT) rigore ;

Due Torri: Di Dio, Tchetchoua, Bica Badan, Lo Nigro (50′ Salmeri), Fantino, Librizzi, Guido (83′ Raveduto), Treppiedi, Alizzi, Ancione, Butera (64′ Scolaro) A Disp. Fama, Saggio, Lena, Duro, Traviglia, Scaffidi. All. Alacqua

Akragas: Valenti, De Rossi, Paladino, Giuffrida, Astarita, Chiavaro, Assenzio, Savanarola (81′ Pellegrino), Saraniti, Arena N. (74′ Arena S.), Parisi. A Disp. Z elletta, Fontana, Caci, Addamo, Leanza, Nassi, Vitale. All. Rigoli

Arbitro: Luca Bianchini di Cesena; Assistenti: Giuseppe Catalano di Rossano Calabro e Mirko Cino di Enna.

Espulso: Astarita 42′; Ammoniti: Astarita, Librizzi, Paladino, Fantino, Scolaro, Assenzio; Angoli: 6-4; Recuperi: 2′ e 5′;

Vibonese-Orlandina 0-0

Vibonese: Loccisano, Koffi, Spaho, Petta, Carbonaro (Chiarello 70′), Procida, Foderaro (Salese 76′), Cosenza, Saani, Cocuzza, Allegretti (Da Dalt 61′). A disp.: Bonissuto, Calzolaio, Cibelli, Curcio, Cosentino, Savasta. All: Alfonso Ammirata.

Orlandina: Scordino, Di Giovanni, Ignazzitto, Privitera, D’Angelo, Cavallini, De Cristofaro, Gatto, Frisenda, Marasco, Aloe (Martusciello 88′). A disp.: Caserta, Diana, Leo, Kajtaz, Sardo, Calderone, Mincica, Fascetto. All: Angelo Galfano

Arbitro: Diego Provesi di Treviglio.

Espulso: Spaho 90′; Ammoniti: Privitera (O), Carbonaro, Foderaro, Spaho (V);  Recuperi: 2′ e 5′;

Risultati del 31° turno:

Battipagliese-Cavese 3-2

Città di Messina-Rende 1-1

C. Montalto-Savoia 1-1

Due Torri-Akragas 1-1

Licata-Torrecuso 1-1

N. Gioiese-Pomigliano 1-1

Ragusa-Agropoli 0-3 tav.

Vibonese-Orlandina 0-0

Classifica: Savoia 75; Akragas 66; Agropoli 56; Battipagliese 53; Torrecuso 51; Cavese 49; Nuova Gioiese 45; Hinterreggio 42; Pomigliano e Noto 39; Comprensorio Montalto 38; Orlandina 37; Rende 33; Due Torri 32; Città di Messina 30; Vibonese 29; Licata 20; Ragusa 2.

* Ragusa escluso, Licata retrocesso;