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Bogliasco fa sua anche gara-2, la WP Messina chiude al settimo posto

Sul neutro di Ostia, la formazione ligure bissa il successo ottenuto mercoledì superando le peloritane per 8-4 e si aggiudica il esto posto della classifica finale del campionato di serie A1 di pallanuoto femminile. Il doppio ko non cancella i meriti acquisiti in questa stagione dalla squadra allenata da Puliafito. 

Alessia Morvillo in azione
Alessia Morvillo in azione

Settime al termine della stagione regolare, settime alla fine dei play-off. Due gare, quelle giocate contro il Bogliasco nel centro federale di Ostia, che non hanno cambiato il piazzamento finale delle ragazze della Waterpolo Despar Messina. Ieri la sconfitta per 5-2, oggi, all’ora di pranzo, è arrivata quella per 8-4 che chiude qui la contesa senza dover ricorrere alla gara di bella,  programmata in Liguria il 30 aprile. Rimane da chiedersi, invece, la valenza di  questi match. Qualcosa che la Federazione dovrà rivedere perché i play-off 5-8 posto non offrono emozioni ma solo spese, meglio, allora ristudiare il meccanismo se l’obiettivo è quello di far giocare di più.

Dal punto di vista spettacolare, la seconda partita ha offerto più emozioni con il Bogliasco che a metà gara era già avanti di quattro gol. La Waterpolo Despar Messina ha fatto ricorso a un discreto turn-over e questo doppio ko non cancella i meriti acquisiti.

Apilongo, Sparano e Gitto.
Apilongo, Sparano e Gitto.

La stagione va, dunque, in archivio positivamente. La Waterpolo Despar Messina, con una squadra più giovane rispetto all’annata precedente, si è ben disimpegnata e se avesse avuto Begin, anche nel girone di andata, avrebbe potuto chiudere con qualche punto in più. La base per ripartire è, quindi, buona. La Waterpolo Despar Messina  chiede maggiore rispetto e attenzioni a cominciare dalla piscina comunale Cappuccini di cui ha la gestione. Giocare senza pubblico (tribuna chiusa perché inagibile) non è onorevole e neppure dignitoso per centro grande come Messina e per una società che non lesinato sforzi economici e che porta in giro per l’Italia il nome della città. Ma questo, forse, qualcuno lo continua a dimenticare.

Tabellino: Wp Despar Messina  –  Rari Nantes Bogliasco   4-8  (1-2, 0-3, 2-1, 1-2)
Wp Despar Messina: Sparano, Apilongo 1, Gitto, Starace 1 , Morvillo, Loffredo, Battaglia, D’Agata, Toth 1 (rig. ), Begin 1, Avola, Rella, Ventriglia. All. Puliafito.
RN Bogliasco: Falconi, Viacava, Rossi, Dufour 2 , A. Millo , Gallone 1 , Maggi, Rogondino, Boero, Takacs 5 (1 rig.), Trucco, Casareto. All. Zantleitner.
Arbitri: Ricciotti e Scappini.
Superiorità numeriche: Messina 1/5 + 1 rig, Bogliasco 3/5 + 2 rig.  Nel terzo tempo, Sparano ha parato un rigore a  Dufour.

Lo “Squalo” nell’Inferno del Nord: testato il percorso del Tour

Giovedi 17 aprile – per Vincenzo Nibali scatta l’operazione Tour de France. Terminato il ritiro in Spagna, il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ha provato la temuta quinta tappa della Grand Boucle, quella dove si dovranno affrontare molti tratti di pavè.

Nibali sull'acciottolato della Roubaix
Nibali sull’acciottolato della Roubaix

Sul proprio profilo Twitter, l’atleta siciliano ha postato due foto, commentandole in questo modo: “Uno squalo all’inferno del nord!!!”. Lui, nato nella calda Sicilia, terra di sole e di mare, per molti un paradiso terrestre, si trova adesso a doversi confrontare con l’inferno. Uno squalo sa nuotare in qualsiasi mare e quando la preda è in vista, non perde mai l’istinto omicida. Lo scorso Giro d’Italia ci ha consegnato un Nibali, capace di confrontarsi con qualsiasi avversario, su qualsiasi terreno e con qualsiasi condizione meteorologica.

Gli allenamenti procedono secondo programma. Il morale è quello giusto. Sarà un Tour de France entusiasmante per i colori italiani. Ma prima per Nibali c’è tempo e spazio per onorare un impegno dal fascino senza eguale: la Liegi Bastogne Liegi. La Doyenne è la classica monumento a cui Nibali tiene maggiormente. Nel 2012 andò vicinissimo alla vittoria, con un’azione spettacolare da lontano, vanificata solo all’ultimo chilometro, da una rimonta prodigiosa di Maksim Iglinskij. Il conto aperto con la Liegi fa chiuso al più presto.

Messina, cambio di programma: seduta al 24° Artiglieria

L’A.C.R. Messina ha comunicato che, la seduta di allenamento pomeridiana prevista allo stadio “San Filippo” a porte aperte, verrà svolta presso il 24° Artiglieria a porte chiuse “per tutelare l’integrità del manto erboso considerate le precarie condizioni meteorologiche”.

Sigma Barcellona, il capitano Maresca ha incontrato i boy scout

La società Sigma Basket Barcellona ha comunicato che, mercoledì pomeriggio, al termine dell’allenamento, la squadriglia leoni del gruppo scout AGESCI Milazzo3 ha incontrato il capitano giallorosso Giuliano Maresca.
I piccoli scout hanno scelto di specializzarsi, quest’anno, nel campo del giornalismo. La loro missione consisteva nel documentare attraverso foto e scritti la partita di campionato Barcellona – Verona e di incontrare, tre giorni dopo, il capitano per sottoporlo ad un’intervista per soddisfare le loro curiosità circa le dinamiche di una squadra e la vita di un vero sportivo. Il lavoro svolto verrà esaminato dalla pattuglia regionale e/g e se verrà considerato ben svolto conquisteranno il tanto desiderato “guidoncino verde”.

Catalano: “Il Messina meritava la promozione. Rammarico per la prima parte di stagione”

“Questa promozione è anche di Catalano”. Nel post-partita della sfida tra Messina e Sorrento, che ha sancito matematicamente l’approdo in Lega Pro unica, non sono mancati i riferimenti all’ex tecnico giallorosso. Un messinese autentico, rimasto nel cuore di tutti. “Ringrazio per il pensiero la famiglia Lo Monaco, il presidente Torrisi, il direttore Ferrigno e Grassadonia che non conosco personalmente ma ha speso belle parole nei miei confronti” ha detto Catalano replicando ai messaggi d’affetto. Segno di rapporti umani, consolidati negli anni, che vanno al di là del calcio e dei suoi meccanismi.GMX_0335

La sua esperienza in panchina, cominciata nell’estate 2012 e contrassegnata dalla splendida promozione tra i professionisti, raggiunta nel maggio 2013 al culmine del testa a testa con il Cosenza, si era chiusa all’indomani del tonfo casalingo con la Vigor Lamezia (1-4) dell’1 dicembre. Riavvolgendo il nastro l’ex allenatore del Messina ha analizzato le problematiche emerse in quattordici settimane vissute tra mille difficoltà. “C’è sicuramente tanto rammarico per com’è andata la prima parte di stagione, ma questo è il calcio. Intanto abbiamo pagato dazio per gli infortuni che ci hanno letteralmente bersagliato. A volte diventava davvero dura comporre l’undici titolare, non avevo praticamente alternative. Maiorano di fatto non c’è mai stato e anche Corona, Bolzan e Guadalupi in quel periodo hanno accusato seri guai fisici. Inoltre i 7-8 punti persi per strada per tanta sfortuna nei minuti finali hanno condizionato il nostro cammino”.

“Si è passati da un torneo esaltante, per la promozione tra i professionisti – prosegue Catalano – alla delusione per una partenza in Seconda Divisione che non è stata certamente delle migliori. Al di là delle varie vicissitudini che ci hanno colpito forse ad inizio stagione era stato un po’ sottovalutato il livello del campionato. Le cose non sono andate per il verso giusto e dopo la partita con la Vigor Lamezia la società ha ritenuto evidentemente di dover cambiare l’allenatore. Sono però contento che il Messina abbia raggiunto il suo obiettivo, lo meritava anche la città. Pian piano il direttore Lo Monaco porterà la squadra ancora più in alto, tenendo fede a quanto promesso”.Catalano

La sessione invernale della campagna trasferimenti la vera svolta della stagione dei giallorossi. In tanti, tra i giocatori arrivati nel corso del mercato estivo, non avevano infatti convinto nella prima metà del campionato. “Il Messina meritava questa promozione ed ha raggiunto il traguardo grazie ad un girone di ritorno da prima della classe. A gennaio la dirigenza ha operato degli acquisti mirati per rafforzare la squadra che necessitava di innesti di spessore in ogni reparto. Si sono resi conto delle lacune evidenziate fino all’ultima gara dell’anno di Martina Franca e hanno saputo dove intervenire, potenziando la rosa con elementi di qualità, quantità e grande personalità, a cominciare da Pepe, D’Aiello e Squillace”.

Ferreira, autentico uomo-mercato dopo aver disputato un torneo da urlo, è uno dei giocatori a cui è rimasto più legato. “Pedro è un giocatore importante, lo aveva già dimostrato l’anno scorso, specie nella seconda parte di campionato. E’ un ragazzo serio, con grandi qualità, che ha trovato l’ambiente giusto per esplodere. Per lui a Messina si è trattato di un bel trampolino di lancio, adesso ha tanti estimatori in chiave mercato”.

Cosa c’è, invece, nel futuro di Gaetano Catalano ? “Il passato è passato, adesso guardo avanti e cerco di capire cosa potrà accadere nei prossimi mesi. C’è stato qualche contatto, ma attendo la fine dei campionati. La mia volontà è quella di ripartire da una società con un progetto importante”.

 

Pagliaroli: “Un’esperienza indimenticabile. Ora vogliamo una delle prime posizioni”

Pagliaroli festeggia una rete con Bernardo e Corona (foto Maricchiolo)
Pagliaroli festeggia una rete con Bernardo e Corona (foto Maricchiolo)

Ha trovato poco spazio, ma lo ha sfruttato benissimo. La concorrenza è serrata, ma Antonio Pagliaroli, la “zanzara” tanto cara ai tifosi del Latina, ha mostrato ottimi numeri quando Grassadonia lo ha chiamato in causa. Domenica dopo la vittoria con il Sorrento ha potuto far festa con i compagni: “È stata una domenica indimenticabile. Allo stadio sono accorsi tantissimi tifosi, che si sono fatti sentire dal primo minuto fino alla fine. Noi siamo stati bravi in campo a regalargli questa promozione e quest’ultima vittoria. Il Sorrento è stato quasi impalpabile, perché abbiamo imposto il nostro gioco fin dal primo minuto ed alla fine è maturato il risultato più atteso. L’avevamo come sempre preparata bene in settimana”.

Da gennaio il Messina ha cambiato letteralmente marcia, conquistando ben 33 punti nel corso del girone di ritorno: un bottino pari quasi al doppio dei 18 raccolti nella prima metà di stagione: “Da quando sono arrivato ho visto subito un grande gruppo, fondamentale per centrare imprese del genere. Ci siamo ricompattati ed abbiamo dato vita ad una cavalcata incredibile”.

Per l’ex esterno offensivo della Torres non è un problema il minutaggio ridotto: “L’importante era raggiungere l’obiettivo della C unica. Sono contento perché ho dato il mio contributo quando il mister mi ha chiamato in causa. Adesso peraltro continueremo ad allenarci con la stessa intensità: siamo tutti pronti a dare il massimo anche nelle ultime due gare con Teramo e Martina. Ce la metteremo tutta per centrare uno dei primi quattro posti. Sarebbe bello arrivare nelle primissime posizioni”.

I festeggiamenti dei calciatori del Messina nello spogliatoio (foto Francesco Saya)
I festeggiamenti dei calciatori del Messina nello spogliatoio (foto Francesco Saya)

Secondo Pagliaroli il Messina ha dimostrato peraltro di essere la migliore squadra del torneo: “Credo che abbiamo dimostrato di essere davvero la formazione più competitiva del girone. Abbiamo sempre dettato legge ed i risultati ottenuti sono eloquenti. Messina d’altronde era soltanto di passaggio in queste categorie e la festa alla Caronte dopo lo sbarco resterà uno dei momenti più belli, indimenticabile, che mi porterò nel cuore nel corso di tutta la mia carriera”.

Il furetto di Latina, che compirà 21 anni il mese prossimo, non si sbilancia invece se gli si chiede di eleggere l’uomo promozione o di parlare di futuro: “A mio avviso non si può scegliere un singolo. La forza di questa squadra sono stati il gruppo, il mister ed il suo preparatissimo staff. Abbiamo dato il massimo dal punto di vista atletico, sul fronte della preparazione ed in campo. Non è stato un caso. Alla prossima stagione ancora non ci penso. Fra tre settimane parleremo con la società, per ora siamo concentrati sugli ultimi impegni ufficiali. Sono arrivato in prestito dalla Torres, capiremo se sarà possibile discutere o meno una permanenza qui”.

Il Castanea s’impone sul campo del San Gabriele, impatta la serie e rimanda il verdetto alla bella

Tutto rimandato agli ultimi quaranta minuti della stagione. E’ questa la sintesi perfetta dopo due gare della finale playoff del campionato regionale di serie C Femminile, che si sta rivelando, come da pronostico, bella e incerta, con continui colpi di scena. Vince e convince il Castanea Basket 2010 in gara due, dopo aver incredibilmente gettato via il successo negli ultimi istanti di gara 1, facendo una partita difensivamente inappuntabile e superando, più nettamente del 35-50 finale, un San Gabriele travolto dalla “furia” ospite. Quanto visto al PalaRussello, gremito per l’occasione, lascia spazio a poche scusanti per le biancorosse padrone di casa, annichilite da Giordano  e compagne già alla fine del primo periodo, ridando morale alle gialloviola di Ardizzone e Frisenda in vista dell’ultimo, decisivo, atto di questa stagione.
Inizia fortissimo la compagine ospite che già dopo 4’ riesce a portarsi sullo 0-8 grazie alla buona spinta di Arigò (doppia doppia anche questa volta e MVP della partita con 18 di score personale) e di una positiva Sciliberto (9 punti sebbene reduce da un lungo infortunio) sicché alla prima sirena il vantaggio ospite lambisce la doppia cifra, nonostante il timeout “tattico” delle padrone di casa.

Il pubblico del PalaRussello che ha assistito alla gara due di finale
Il pubblico del PalaRussello che ha assistito alla gara due di finale

Nel secondo periodo la musica sostanzialmente non cambia, solo che a segnare di più è adesso Valenti tra le fila castanesi (13pt alla fine) data l’asfissiante marcatura operata su Arigò dal San Gabriele, dove invece producono segnali di risveglio Raffaele e Cosenza.
Padrone di casa più intraprendenti ma anche più nervose delle avversarie in questa frazione di gara, come testimoniato dal bonus raggiunto già al sesto minuto, mentre dall’altro lato Urso e Ferrara blindano il canestro, sfoggiando una prova difensiva da applausi a scena aperta, chiudendo ogni varco sulla seconda linea della zona difensiva, ricorrendo raramente al fallo.
Superba la fase di ripartenza della “viola” con Giordano e Cordima, metronomi attenti di un Castanea che non butta mai via il pallone, giocando anche al limite dei 24”. All’intervallo lungo il tabellone dice 25-35.
Alla ripresa delle ostilità il Castanea subisce un break di 4-0 (29-35 al 24’) che rischia di far riaffiorare gli spettri di gara 1. Immediato il timeout per spezzare il buon ritmo frattanto acquisito dalle padrone di casa.
Castanea stavolta mantiene i nervi saldi, gestisce al meglio il possesso riuscendo a liberare Arigò, la quale dall’angolo opposto alla panchina di casa arma un siluro che brucia la retina, rispedendo a – 9 le avversarie proprio nel loro miglior momento. Al 30’ è ancora +11 Castanea.
L’ultimo periodo è quello meno bello da vedere, fatto di falli e gioco sminuzzato dal valzer di tiri liberi che il bonus (ben presto attivo ambo le parti) porta in dote. Escono per falli in sequenza Bonaccorsi, Schipani e Cosenza mentre Ingrassia è costretta ad abbandonare anzi tempo la gara ricadendo male su una caviglia dopo un tentativo di penetrazione. Castanea gestisce il vantaggio fino alla fine sbancando per la seconda volta in stagione il PalaRussello, fin lì fortino inespugnabile da altre squadre.
Adesso, con la serie in parità, sarà necessaria la terza e decisiva partita per stabilire chi tra San Gabriele e Castanea Basket 2010 disputerà il prossimo torneo di B Femminile.

La locandina di gara due
La locandina di gara due

Il pronostico, dato il totale stravolgimento del “fattore campo” e dei valori tecnico – tattici dei primi due match, è quanto mai incerto. Sicuro è il fatto che si giocherà al PalaRitiro, per via del miglior piazzamento del Castanea in regular season. La parola torna, per l’ultimo atto stagionale, al parquet.
La società del Castanea Basket infine intende rivolgere un saluto alla propria tesserata Alessia Romanetti, assente dalla sfida per alcuni problemi maggiormente prioritari rispetto alla pallacanestro. Anche per lei adesso si profila gara tre.

Grande successo di pubblico e critica per “Contatto” al Vittorio Emanuele

Janaina de Oliveira, Sarah Lanza, Giuliana Cocuzza e Lucia Pallonetto sul palco del Vittorio Emanuele
Janaina de Oliveira, Sarah Lanza, Giuliana Cocuzza e Lucia Pallonetto sul palco del Vittorio Emanuele

Non poteva esserci esordio migliore per la “Vibrazioni Dance Company”, che ha registrato un grande successo di pubblico e di critica al Vittorio Emanuele. Il principale teatro cittadino ha tributato un’autentica standing ovation a “ConTatto”, l’opera prima di Sarah Lanza e Laura Licciardello, che hanno curato con grande dovizia di particolari la direzione artistica di uno spettacolo che battezzava anche la neonata compagnia di danza contemporanea. La prima sorta a Messina, che anche in questo campo si accoda con grande ritardo a Catania e Palermo.

Ma l’esperimento è riuscito anche perchè la platea è stata conquistata dalle coreografie mozzafiato, valorizzate dall’abile disegno luci di Renzo Di Chio. “ConTatto”, aperto e chiuso dalla comparsa in scena di Madre Natura, ha avuto una struttura ciclica. Sul palco due messinesi, Sarah Lanza e Stellario Di Blasi, tre catanesi, Laura Licciardello, Giuliana Cocuzza e Dario Rigaglia, la brasiliana Janaina de Oliveira e la napoletana Lucia Pallonetto. Pubblico colpito dai giochi di luce e dalle ombre create ad arte, anche attraverso l’ausilio di alcune torce, dall’utilizzo di alcuni costumi a led e soprattutto dalla scena conclusiva, per la quale il palco è stato letteralmente inondato d’acqua. Sotto la pioggia artificiale le danzatrici hanno letteralmente incantato il Vittorio Emanuele.

Laura Licciardello, Stellario Di Blasi e Dario Rigaglia completavano il cast di
Laura Licciardello, Stellario Di Blasi e Dario Rigaglia tra i grandi protagonisti della prima di “ConTatto”

Particolarmente apprezzata anche l’esibizione all’arpa delle sorelle Palazzolo: il duo ha suonato dal vivo le musiche originali del Maestro Orazio Corsaro. Promossi infine anche artisti e tecnici messinesi, che hanno contribuito in modo determinante al successo di “ConTatto”. Applausi convinti anche da parte del primo cittadino Renato Accorinti, del vice sindaco Guido Signorino e del presidente del Teatro Maurizio Puglisi. Un grande palcoscenico per una sera è stato concesso a giovani professionalità già affermate nel campo della danza e del teatro, che tentano con ambizione e coraggio di mettersi in proprio in un territorio che non aveva avuto fin qui particolare vocazione contemporanea. Inserito all’interno della stagione dell’Associazione Musicale Vincenzo Bellini, lo spettacolo dovrebbe essere replicato a breve, anche fuori città, anche se non vi sono ancora date ufficiali.

I Caribdes Messina condannati all’ultimo posto nel proprio girone

Sembrano non finire mai le sfortune dei Caribdes Messina. Domenica mattina la squadra in trasferta a Crotone è dovuta partire senza il proprio quarter-back, Andrea Petrullo, sostituito in campo dall’Head Coach Francesco Imbesi. Al posto del caoch in sideline Giovanni Messina al suo “battesimo di fuoco”.

Caribdes Messina
Caribdes Messina – Catanzaro

Il match ha visto i messinesi uscirne per la quinta volta in stagione sconfitti, mentre gli Achei, grazie alla vittoria, sperano ancora di qualificarsi ai playoff come seconda ed evitare di essere ripescata tra le migliori terze di tutti i gironi. Il match si è svolto su un campo appesantito dalla pioggia intermittente che è caduta sul terreno di gioco e i giocatori, di entrambe le squadre, hanno lottato davvero sino all’ultimo secondo. Alla fine gli Achei si sono imposti 45-12 sui Caribdes. I messinesi come sempre alternano momenti di eccellente football a normali cali di intensità in cui subiscono pesantemente il gioco avversario.

Le due squadre partono entrambe con l’acceleratore schiacciato: segna Crotone e risponde subito Messina. Poi le difese si studiano finché ancora una volta gli Achei non trovano la via della segnatura, altre due volte nel tempo, e all’intervallo sono avanti 21-6. Nel secondo tempo i Caribdes soffrono il gioco degli Achei che dilagano, segnano altre tre volte con Falbo e Cassano i migliori per loro. Mentre dalla parte giallorossa, ancora viva nel finale di partita, si distingue Marcello Milioti che dopo aver aperto marcature per i Caribdes, si regala un secondo TD a tempo quasi scaduto.

Caribdes Messina
Ancora una fase della sfida tra Caribdes Messina e Catanzaro

Giovanni Messina, coach Caribdes Messina, analizza il match con gli Achei: “È stato un po’ il battesimo del fuoco sostituire coach Imbesi sulla sideline che solitamente ha mille cose da gestire. Quest’anno è così, ci sdoppiamo sia in campo che fuori. La partita ce la potevamo giocare. Con alcune giocate percorrevamo tanto campo, ma la stanchezza e la poca lucidità si sono fatte sentire, come anche il fatto che i ragazzi hanno poco tempo per rifiatare. Ed è importante soprattutto in uno sport di contatto come questo. La pioggia può aver influito sul gioco, magari si è preferito correre anziché lanciare. Dal punto di vista fisico meglio la pioggia che il sole battente come qualche ora prima del match. Gli Achei comunque sono una buona squadra, oggi partita corretta, o comunque nello spirito del gioco e non oltre. Anche se mi piacerebbe sfidarli con i Caribdes al completo, ma non solo loro tutte le squadre”.

L’Upea Orlandina Under 19 supera la Viola Reggio Calabria ed accede alle finali nazionali

La selezione giovanile under 19 dell’Upea Orlandina vince l’ultima gara della fase interzona contro la Viola Reggio Calabria per 72-69 e si qualifica alle finali nazionali di Grado (GO) previste nei giorni tra il 5 e l’11 maggio prossimi. L’Upea realizza una vera e propria impresa, dopo aver perso, infatti, la prima gara contro la Pino Dragons Firenze, batte i pugliesi di Trinitapoli e la stessa Viola in quello è stato un autentico spareggio per le nazionali. Un percorso di crescita continua quello dei giovani paladini durante l’anno che li ha condotti ad affiatarsi come gruppo e divenire una squadra capace di conquistare grandi risultati. Nella gara più importante della stagione, non a caso, vanno in referto addirittura nove paladini a dimostrazione della forza del gruppo di quest’Orlandina.

David Sussi parla alla squadra durante un time out
David Sussi parla alla squadra durante un time out

Nel primo quarto regna l’equilibrio, le due formazioni si affrontano con coraggio e alla prima sirena conduce l’Upea 19-17. Break dei paladini in avvio di secondo periodo che guidati da Giorgio Busco volano sul +6 a 3’ dalla pausa lunga (27-21). Prima dell’intervallo però arriva la reazione dei calabresi con il contro-break di 2-10 e le due compagini vanno così al riposo sul 29-31 per la Viola Reggio Calabria.
Al rientro in campo l’Orlandina sembra essere più determinata, alla fine del terzo quarto è nuovamente in vantaggio per 48-44. Nell’ultimo e decisiva frazione i paladini incrementano il vantaggio sulla Viola e a 5’ dalla fine grazie una tripla e a un contropiede realizzati da Galipò volano anche sul +12. I calabresi riescono a bloccare la fuga, a 3’ dalla fine si riportano sul -8 (60-52) e ricuciono lo strappo grazie a una serie di triple. Si decide tutto nel finale dove la squadra siciliana aumenta l’intensità in difesa a fa sua la gara (72-69).

“Sono molto felice per questo gruppo di ragazzi – ha dichiarato coach David Sussi nell’immediato dopo gara – È una grandissima vittoria frutto di anno di lavoro di Renato Franza, che oggi non è qui con noi per un piccolo inconveniente, ma che può essere orgoglioso della sua squadra. È una sua vittoria. Renato li ha allenati tutti i giorni durante l’anno, oggi i suoi ragazzi hanno vinto e accedono così di diritto alle finali nazionali. È doveroso fare i complimenti ai nostri avversari – continua l’allenatore triestino – la Viola Reggio Calabria è un’ottima squadra. È stato un match tirato, molto combattuto. Ogni qualvolta noi tentavamo di allungare un po’, rimettevano subito le cose a posto. Nell’ultima frazione siamo stati avanti anche di 10 punti, ma loro sono stati bravi a ritornare in partita aumentando la pressione in difesa e trovando tanti punti dall’arco. Noi ci siamo comportati come una vera squadra, è questo ci rende parecchio orgogliosi. I ragazzi durante l’anno sono cresciuto come gruppo e hanno imparato a giocare d’insieme. Anche nell’ultima e decisiva palla si è notato questo aspetto, abbiamo difeso da squadra e così siamo potuti scappare in contropiede a realizzare per vincere la gara. Ognuno ha dato il suo contributo – conclude Sussi – in definitiva sono stati tutti davvero molto bravi”.

David Sussi parla alla squadra durante un time out
David Sussi parla alla squadra durante un time out

Orlandina Basket – Viola Reggio Calabria 72-69
Parziali: 19-17; 29-31; 48-44
Orlandina Basket: Randazzo 18, Busco 13, Spampinato 2, Pappalardo 6, Giuliano 5, Cordici 2, Strati 10, Galipò 14, Crisà, Motta, Ettaro, Munastra 2. All. Sussi
Viola Reggio Calabria: Scordino 2, Russo 3, Costantino 2, Barrile 4, La Russa, Pandolfi 9, Brilli, Sindoni 6, Luzza, Lupusor 23, Osmatescu 2, Latella 18. All. Iracà

Questo il video con i festeggiamenti per la qualificazione ottenuta alle finali nazionali da parte dei ragazzi dell’Orlandina: