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Brillanti risultati per il settore giovanile dell’Ossidiana

Si preannuncia un fine stagione scoppiettante e ricco di soddisfazioni per il settore giovanile dell’Ossidiana, che si è già dimostrato, comunque, tra i migliori in Sicilia. Le squadre Under 12, 13, 15 e 17 stanno andando, infatti, oltre le più rosee previsioni della vigilia, a conferma dell’ottimo lavoro portato avanti, anche quest’anno, dallo staff tecnico della società peloritana, che ha sempre avuto, del resto, il suo punto di forza nel vivaio.

L’Under 17 allenata da Giovanni Mantineo punta a concludere la regular season a punteggio pieno, forte delle 9 affermazioni ottenute in altrettanti incontri disputati, che le hanno permesso di qualificarsi, con largo anticipo, all’ambita seconda fase regionale. Il derby di mercoledì pomeriggio con la Leones potrebbe regalare, inoltre, a Gravina e compagni il prestigioso en plein di successi, che rappresenterebbe il miglior biglietto da visita per il successivo triangolare di domenica a Palermo con le formazioni etnee Muri Antichi e Le Olimpiadi. Manca, invece, soltanto la certezza matematica del passaggio alle finali siciliane all’Under 13, capace, nonostante un organico rinnovato e dall’età media molto bassa, di brillare nel proprio raggruppamento, grazie ad un ruolino di marcia di tutto rispetto (4 vittorie in 6 partite). I ragazzi cari a Nicola Germanà potranno festeggiare la quarta qualificazione di fila dell’Ossidiana in questa categoria mercoledì nella stracittadina con la Leones.

Under 13 OSSIDIANA
I ragazzi dell’Under 13 (Ossidiana)

Sono in crescita, intanto, le quotazioni dell’Under 15 nel difficile girone “Elite”, che vede impegnate le più forti compagini dell’Isola. I 4 punti conquistati dai messinesi in trasferta contro Blu Team (3-6) e Nuoto Catania (2-2) testimoniano la buona personalità di un gruppo che ha, comunque, ulteriori margini di miglioramento. In tal ottica, la sfida casalinga di giovedì con la corazzata Telimar rappresenterà, nonostante il pronostico sia nettamente a favore dei quotati palermitani, uno stimolante banco di prova per il “sette” dello Stretto. L’Under 12 ha ricevuto, infine, tanti meritati applausi a Mascalucia nella prima tappa dell’Acquagol, che l’ha vista aggiudicarsi le tre le gare nelle quali è stata impegnata. Domenica è in calendario, infine, per i più piccoli il secondo atteso appuntamento, che si terrà alla piscina “Zurria” di Catania.

I tecnici Nicola Germanà e Giovanni Mantineo
I tecnici Nicola Germanà e Giovanni Mantineo

“Allievi Regionali”, il Valle del Mela vicecampione in carica riacciuffa la fase regionale

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Il Valle del Mela, vice campione regionale in carica (l’anno scorso si piegò in finale solo alla Futura), conquista nuovamente la fase finale del campionato regionale di calcio a 5, categoria “Allievi”, in programma venerdì e sabato a Regalbuto. La vincitrice della due giorni nel centro ennese rappresenterà la Sicilia nella fase nazionale a partire dal 10 maggio.
I giallorossi di Giammoro, forti del vantaggio (7-4) già acquisito nel match esterno d’andata, hanno avuto vita facile ottenendo una seconda affermazione per 8-5 contro la Promosport Barcellona. La spina dorsale della squadra è costituita dai “veterani” della scorsa stagione Di Salvo, Rotuletti e Rizzo, cui vanno aggiunti Pitrone ed Artuso. L’esperienza acquisita la scorsa stagione li pone in condizione di fare certamente la differenza.

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I “Giovanissimi” del Valle del Mela

Il Valle del Mela aveva conquistato il titolo provinciale anche nella categoria Giovanissimi, ma i ragazzi avevano sciupato molte delle loro chance all’andata quando il S.Antonino di Barcellona ebbe la meglio per 6-2. Al ritorno l’impresa s’è infranta ai tiri di rigori dopo aver vinto per 7-3. Anche quest’anno la “final four” degli Allievi si svolgerà nella splendida cornice del palasport “Giovanni PaoloII” di Regalbuto. Sebbene il Valle del Mela, quale campione in carica, si presenta coi galloni di squadra da battere, il presidente Mandanici, pur orgoglioso dei propri ragazzi, cerca di smorzare gli entusiasmi affermando “di accontentarsi di una bella partecipazione”.

Il milazzese Sanò sfiora il successo a Cantù

Il milazzese Simone Sanò è giunto secondo nel 27º Trofeo Cassa Rurale di Cantù, gara riservata alla categoria juniores. Il giovane atleta messinese è stato il primo a sferrare l’attacco decisivo nell’ultima salita di giornata. Sanò, dopo pochi chilometri veniva raggiunto dal compagno di squadra Michele Baretto. Il forcing di quest’ultimo constringeva Sanò ad alzare bandiera bianca. Per il siciliano una piazza d’onore onorevole, colta al cospetto di un parco partecipanti di tutto rispetto.

Ordine d’arrivo: 1. Michele Baretto (Team Giorgi) Km. 100 in 2h12’45”, media 39.667; 2. Simone Sanò (Team Giorgi) a 6”; 3. Simone Piccolo (GB Lions Junior) a 8”; 4. Filippo Ganna (Aspiratori Otelli Mastercrom);5. Andrea Colnaghi (Team Giorgi); 6. Giacomo Grechi (Feralpi Monteclarense) a 11”; 7. Ottavio Dotti (Canturino 1902); 8. Simone Piazza (Bustese Olonia); 9. Andrea Cancarini (Mazzano Team); 10. Michel Piccot (GB Lions Junior).

Sanò in azione
Sanò in azione

Motocross, Cairoli vince il GP di Bulgaria e allunga in classifica

Tony Cairoli cancella la delusione di Arco di Trento e vince il GP di Bulgaria, quinta prova del Mondiale motocross. A Sevlievo il siciliano della Ktm chiude secondo la prima manche alle spalle di Paulin, ma vince d’autorità la seconda, aumentando il suo vantaggio in classifica generale, dove ora vanta 28 punti su Desalle e van Horebeek. Sul podio dell’assoluta di MXGP finiscono anche lo stesso Paulin, secondo, e van Horebeek , terzo.

Messina in Lega Pro unica. Il ritratto dei protagonisti

Per celebrare l’approdo del Messina in Lega Pro unica abbiamo tracciato un ritratto dei protagonisti della promozione, senza però voler stilare graduatorie di merito. Ecco, uno per uno, gli autori della splendida rincorsa che consentirà ai giallorossi di disputare nella prossima stagione il campionato di terza serie.

PORTIERI

Lagomarsini Ettore (31 presenze, -27 gol) Tra gli assoluti pilastri del gruppo. Nel girone d’andata viene spesso chiamato agli straordinari, sintomo dei problemi di una squadra che stenta ad ingranare. Dopo il giro di boa, maggiormente protetto dal reparto arretrato, torna ad essere decisivo quando serve, abbassando la saracinesca con continuità disarmante per gli avversari. Il rigore parato a Zampaglione l’ideale cartolina del suo torneo. Le convocazioni nell’Under 20 di Lega Pro ne testimoniano la continua crescita. In futuro un palcoscenico da big sembra assicurato. SUPERMAN

Ettore Lagomarsini
Ettore Lagomarsini

Iuliano Rino (2 presenze, -4 gol) Due sole apparizioni in campionato più una in Coppa Italia. Com’è duro il ruolo di vice-Lagomarsini. Pur non trovando spazio l’esperto ex Campobasso, però, accetta il ruolo di “chioccia” e porge al compagno di reparto preziosi consigli. La maschera del giaguaro contraddistingue i suoi festeggiamenti, segno di una personalità fuori dal comune. ESPLOSIVO

DIFENSORI

Caldore Sebastian (11 presenze) Dopo aver collezionato un buon numero di presenze nel passato torneo di D questa non è stata certamente la sua stagione. Esce di scena dopo la prova da titolare a Frattamaggiore contro l’Arzanese dello scorso gennaio. Nel 3-5-2 dura poter ricoprire il ruolo di esterno per un giocatore con le sue caratteristiche. APPANNATO

Cucinotta Antonio (15 presenze) Da messinese un’altra promozione festeggiatissima. Dieci presenze all’andata, qualche scampolo nel ritorno. Perde posizioni con l’arrivo di Grassadonia e alla luce della robusta opera di rafforzamento che riguarda soprattutto il reparto difensivo, dando comunque prova di grande professionalità, facendosi trovare pronto all’occorrenza. GENEROSO

D’Aiello Rocco (11 presenze) Giunge a gennaio dal Trapani, dov’era ai margini a causa di un lungo infortunio, dopo aver preso parte alla splendida cavalcata verso la B compiuta dai granata. Il buon esito della trattativa più lunga condotta dalla dirigenza giallorossa nella sessione di riparazione da subito i suoi frutti. La difesa trova una pedina di spessore, che offre al reparto l’esperienza e la fisicità che servivano. GIGANTE

De Bode Alessio (1o presenze, 1 gol) Il modulo con la difesa a tre non ha di certo agevolato il centrale di origini olandesi, scivolato indietro nelle gerarchie dopo l’arrivo di D’Aiello e Pepe. Innegabilmente, però, ci si attendeva qualcosa in più dal prodotto della Primavera genoana che si è tolto comunque lo sfizio di andare a segno contro il Teramo, sfruttando le sue lunghe leve. Dietro la lavagna per l’entrata killer su Cinque del Chieti costatagli l’espulsione. RUDE

Ignoffo Giovanni (21 presenze) I regolamenti legati all’età media lo penalizzano, ma lo “zio” mette la sua esperienza al servizio della squadra. Un veterano con lo spirito di un ragazzino. Punto di riferimento per i compagni, è sempre il primo ad esporsi nella fase più travagliata del torneo.  Meno impiegato nella seconda parte di stagione si ritaglia comunque il suo spazio. La compostezza che lo contraddistingue è il suo marchio di fabbrica. COLONNA

Enrico Pepe
Il difensore Enrico Pepe

Pepe Enrico (13 presenze) Scende di categoria e non esita a rimettersi in discussione. Grassadonia punta su di lui ad occhi chiusi, affidandogli le chiavi della difesa, avendone apprezzato le qualità già a Salerno e Pagani. Si inserisce subito alla perfezione, assumendo le redini del reparto arretrato. E per gli avversari sono davvero dolori. La folta barba lo rende ancora più battagliero. LEONE

Quintoni Giuseppe (15 presenze) Nel girone d’andata, con una squadra che fatica terribilmente a trovare la via del gol, il mancino sfrutta la sua abilità sui calci piazzati per innescare i compagni: Silvestri a Gavorrano ringrazia. L’arrivo a gennaio di Squillace lo costringe, poi, ad una seconda parte di stagione vissuta interamente ai margini. Da messinese può comunque esultare ancora, sebbene sperasse in tutt’altro campionato dal punto di vista personale. DELUSO

Silvestri Luigi (27 presenze, 2 gol) E’ la piacevole sorpresa stagionale. Al primo vero campionato da titolare brilla per continuità di rendimento, guadagnandosi come Lagomarsini la vetrina della Nazionale Under 20 di Lega Pro. Tampona dietro e sfrutta il tempismo negli inserimenti su calcio piazzato per colpire contro Gavorrano e Sorrento, firmando due reti pesanti. Incompreso a Salerno, dove si staranno mordendo le mani. Unico neo le troppe ammonizioni rimediate. RIVELAZIONE

CENTROCAMPISTI

Bucolo Rosario (32 presenze, 1 gol) Sempre presente, è chiamato a raddoppiare le energie nella prima parte di stagione, trascorsa orfano del suo “gemello”. Nonostante la delicatezza del ruolo riesce a mantenere il sangue freddo in mezzo al campo e ad evitare di incappare in provvedimenti disciplinari. Segnale di maturità. Prova spesso dalla distanza, togliendosi la soddisfazione di siglare un gran gol contro l’Aversa e di staccare nella speciale sfida Maiorano. “Feel the noize” è diventato il suo motto… GUERRIERO

Il centrocampista Rosario Bucolo
Il centrocampista Rosario Bucolo

Costa Ferreira Pedro Miguel (25 presenze, 11 gol) Per il portoghese è il campionato della definitiva consacrazione. La nuova posizione lo esalta. Compie il salto di qualità e toglie spesso le castagne dal fuoco con giocate d’autore, raggiungendo una doppia cifra assolutamente impronosticabile alla vigilia di stagione. Legate alla notte di Foggia, al gol lampo contro la Casertana (dopo 12”) e alla rete promozione rifilata al Sorrento le istantanee più belle. Ora è un uomo mercato: le offerte piovono e sarà quasi impossibile trattenerlo a Messina. MARZIANO

Franco Domenico (9 presenze) Altro elemento caro a Grassadonia, per i trascorsi comuni a Pagani, sbarca a Messina nel mercato di gennaio. Spesso chiamato in causa a gara in corso rappresenta una valida alternativa alla coppia titolare composta da Bucolo e Maiorano. La sua stagione si chiude già il 16 marzo, complice il grave infortunio occorsogli contro il Gavorrano, a pochi istanti dal suo ingresso. La successiva dedica della squadra è commovente. JELLATO

Guerriera Marco (31 presenze, 2 gol) Sotto la gestione Catalano firma due reti, ai danni di Melfi e Casertana, rivelandosi tra gli elementi più continui nel deludente girone d’andata disputato dal Messina. Il modulo lo agevola e resta una pedina imprescindibile anche per Grassadonia. Nella seconda parte di stagione limita gli inserimenti per vie centrali, sfruttando comunque la sua velocità sulla corsia destra. Promozione da protagonista. GARANZIA

Maiorano Stefano (19 presenze) Salta per infortunio la prima parte di stagione ed il Messina di Catalano ne risente terribilmente. Nello scacchiere tattico di Grassadonia diviene da subito una pedina cardine. Quantità incalcolabile di chilometri macinati, mette in mostra anche i piedi buoni. Costituisce con Bucolo la diga che aveva già fatto le fortune della squadra nel passato torneo. “Gemelli” dentro e fuori dal terreno di gioco. MOTO PERPETUO

Pagliaroli Antonio (4 presenze) Tra gli ultimi colpi del mercato invernale. La “zanzara” è una valida alternativa e sfrutta al meglio le chances a sua disposizione. L’ex Torres si fa notare soprattutto come uomo assist: Buongiorno e Bernardo devono solo spingere in rete. Fa gruppo, accettando col sorriso ogni decisione. JOLLY

L'esterno Tommaso Squillace
L’esterno Tommaso Squillace

Simonetti Francesco (15 presenze) Nella prima parte di torneo gli tocca l’ingrato compito di provare a non far rimpiangere Maiorano. Deve fare i conti anche con l’espulsione (esagerata) della sfida contro il Melfi che fa infuriare il Messina. Riappare nel finale di stagione, complice l’infortunio di Franco, collezionando qualche altro “gettone”. COMBATTIVO

Squillace Tommaso (11 presenze) Altro colpo in corso d’opera della dirigenza giallorossa. L’esterno sinistro scende di categoria a gennaio, divenendo subito una pedina insostituibile. Inspiegabilmente ignorato da Brevi a Catanzaro, si riprende la scena a Messina, rimostrando i numeri già evidenziati in Calabria sotto la gestione Cozza. Presidia la fascia con personalità e sforna palloni utili per i compagni. L’azione del 2-1 di Ferreira a Foggia e quella del gol promozione al Sorrento passano dai suoi piedi vellutati. ELEGANTE

ATTACCANTI

Bernardo Vittorio (11 presenze, 4 gol) Aveva salutato lo Stretto nel 2008, dopo aver vestito la casacca giallorossa tra A e B. Una storia ricominciata all’improvviso nello scorso gennaio e arricchitasi delle gioie per i primi gol (quattro) e soprattutto per l’approdo in Lega Pro unica. Reti pesanti, ma anche un proficuo lavoro di sponda. Così, la coesistenza con Corona è stata subito naturale. Dicendo addio ad un Teramo lanciatissimo aveva scommesso forte su se stesso ed il Messina. Vittoria su tutti i fronti. RITROVATO

Buongiorno Daniele (9 presenze, 1 gol) Altro elemento proveniente dal Genoa. Ottime doti fisiche, deve ancora compiere la giusta maturazione. Trova contro l’Aversa Normanna il suo primo, attesissimo, gol tra i professionisti. Resterà, però, quella, almeno fino alla gara promozione col Sorrento, l’ultima apparizione. VOLENTEROSO

Caturano Salvatore (8 presenze) Tra i tanti innesti del mercato invernale non riesce ad incidere per i problemi fisici che costringono allo stop già all’inizio della sua esperienza in giallorosso. Colleziona, comunque, qualche spezzone, non sufficiente a farlo sbloccare. Anche per questo cercherà gloria negli ultimi 180’. FRENATO

Corona e Bernardo celebrano un gol
Corona e Bernardo celebrano un gol

Corona Giorgio (30 presenze, 11 gol) Quarant’anni e non sentirli. Il bomber di Cinisi li compirà a maggio con la Lega Pro unica in tasca e tanta voglia di proseguire la sua avventura a Messina. Va in doppia cifra, pur essendo sovente costretto a partire dalla panchina per i regolamenti legati all’età media. Re Giorgio non fa una piega e, via via, mostra il suo vastissimo repertorio: dal “sombrero” con l’Aprilia, al pallonetto di Sorrento sino al gol lampo contro il Tuttocuoio. Quando occorre opera da “allenatore” aggiunto. Dentro e fuori dal campo punto di riferimento indiscusso. Come fare senza ? UNICO

De Vena Alessandro (8 presenze, 1 gol) Lascia intravedere le sue doti sin dall’esordio nella gara di Aprilia. L’infortunio rimediato proprio nel giorno del debutto in giallorosso frena, però, il talento scuola Napoli. Al rientro spreca qualche buona occasione, vedi Cosenza, ma ha il merito di siglare con classe e caparbietà a Lamezia la rete della virtuale Lega Pro unica. Al posto giusto nel momento giusto. RISOLUTORE

Il tecnico Gianluca Grassadonia
Il tecnico Gianluca Grassadonia

ALLENATORE

Grassadonia Gianluca (11 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte) Dal Sorrento al Sorrento: il suo campionato perfetto. Eredita un Messina reduce da una prima parte di stagione difficilissima e giornata dopo giornata lo guida con caparbietà verso la Lega Pro unica. Determinanti gli innesti del mercato invernale per consentirgli di esprimere la sua idea di calcio, aggressivo e votato ad andare a caccia del massimo risultato su ogni campo. Guai, però, a peccare in fase difensiva. Da autentico perfezionista cura praticamente ogni dettaglio. Unico appunto le quattro espulsioni rimediate: con arbitri e assistenti non ha avuto vita semplice. Resterà in riva allo Stretto ? GENERALE

Altri giocatori: Vincenzo Mangini (- presenze), Pierre Kareem Zaine (- presenze), Marco Privitera (- presenze), Tommaso Bonanno (1 presenza).

Hanno lasciato la rosa: Gaetano Catalano (allenatore), Roberto Chiaria, Marc Guilana, Elias Scoponi, Ezequiel Piovi, Gabriele Di Stefano, Alessandro Gherardi, Daniele Siciliano, Riccardo Bolzan, Mirko Guadalupi, Procolo Caiazzo, Andrea Parachì, Fabrizio Lasagna.

Stephany e Dominique Archie, un amore nato sui campi di pallacanestro

Immaginare che una storia d’amore possa nascere tra un rimbalzo e un taglia-fuori è come fare due addominali dopo un paio di piatti di pasta al forno e sentirsi pronto per scorrazzare in riva al mare in cerca di conquiste. Ma la pallacanestro è il gioco più bello del mondo proprio perché le cose ritenute impossibili da vedere o sentire sono sempre meno e restare a bocca aperta è praticamente uno stato comune ad ogni appassionato.
C’è chi di basket si nutre, chi di basket vive perchè nel basket è praticamente nata e cresciuta, e non può non legare a questo sport gli avvenimenti più importanti della propria vita. Proprio come Stephany Skrba, giocatrice con presenze in Eurolega con Bourges, compagna di Dominique Archie e oggi mamma a Capo d’Orlando di una magnifica creatura di nome Jordan.
Stephany, una vita passata con la palla in mano..
“Mio padre è stato un cestista nella York University di Toronto, da piccola lo osservavo giocare e allenarsi per tutto il tempo. La passione e l’interesse per il basket sono sicuramente nati così e sono cresciuti insieme a me con il tempo. Già ai tempi del liceo, infatti, giocavo a livelli agonistici”.

Dominique Archie in versione
Dominique Archie in versione “giurato” all’All Star Game di Mantova


Oltre alla passione per lo sport e l’ammirazione nei confronti del padre George, però, non ti mancava certo del talento. Hai giocato per la prestigiosa Università del Michigan, iscrivendosi di diritto nella storia delle Wolverines come quarta stoppatrice assoluta, un record che resiste ancora adesso.
“Quello è stato un periodo davvero incredibile per me. L’Università del Michigan è senza dubbio una delle migliori al mondo. Aver giocato per loro e nello stesso tempo aver conseguito la laurea in Linguistica e Francese è stata un’esperienza indimenticabile”.
Sei nata in Canada, hai giocato in Grecia, Francia e ora vivi a Capo d’Orlando..
“Mio padre è serbo e mia madre giamaicana, ma io sono nata in Canada e quindi sono Canadese! Amo viaggiare e amo l’Europa, vivo in questo continente da cinque anni ormai. Ho visitato tanti paesi in Europa, mi diverte tantissimo sperimentare culture diverse dalla mia, specialmente quando si tratta di provarne il cibo (ride, ndr)”.
Nella storia d’amore con Dominique, la pallacanestro ha avuto un ruolo cruciale..
“Ho incontrato Dominique la prima volta ad Atlanta in Georgia. Avevamo un amico comune, che è anche il mio allenatore di basket ed è lui che ci ha fatto conoscere! Il basket c’entra sempre! Adesso spesso guardiamo dei match insieme a casa e ci divertiamo a commentarli, ma ognuno ha la propria squadra: lui è un gran tifoso di Georgia, io naturalmente tifo per la squadra migliore… Michigan!”
E poi è arrivato Jordan…
“Avere un figlio è una benedizione incredibile e cambia la tua vita in meglio! La vita di un atleta può essere molto impegnativa e imprevedibile, può capitar che ci siano inconvenienti. Ma ora, con Jordan, c’è sicuramente una motivazione in più per avere andare avanti e fare bene ogni cosa”.
Con due genitori così forti è normale immaginare Jordan come un futuro campione!
“È naturale anche per noi pensare a Jordan come futuro giocatore e chiedersi che tipo di giocatore sarà. Ovviamente saranno decisioni che prenderà lui. Ma io, da mamma, penso che se deciderà di giocare a basket, sarà sicuramente fortissimo! Ma sono sicura anche che sarà un ragazzo molto intelligente e sarà in grado di decidere quale passione seguire nella vita. Anche se non diventerà un giocatore di basket, è lo stesso per me!”
Come ti trovi qui a Capo d’Orlando?

Archie in azione nella gara delle stelle
Archie in azione nella gara delle stelle

“Davvero molto bene! Io e Dom, ci ricorderemo sempre l’affetto della gente di Capo nei confronti di Jordan e di tutta la nostra famiglia. Abbiamo ricevuto tanto sostegno e aiuto in questo periodo passato qui. Anche i tifosi sono fantastici! Nonostante la maternità, ho visto tante gare al PalaFantozzi, l’atmosfera trasmette tanta energia e i tifosi sono veramente un aiuto per la squadra. Mi piace tanto andare al palazzetto per vedere le partite”.
Dominique, l’affiatamento con Stephany nasce anche dal fatto che siete entrambi due atleti?
“Sicuramente! Anche lei è un’atleta professionista e grazie a questo è più facile aiutarci. È molto importante avere accanto qualcuno che può capire ciò che tu fai quotidianamente nel tuo lavoro, qualcuno che comprende che alcune cose sono veramente belle come sembrano”.
Anche tu immagini già Jordan che vola a schiacciare?
“Beh, sarebbe bello! Onestamente non ho pensato molto a quest. Voglio che sia lui a decidere la sua strada e non che obbligatoriamente diventi un giocatore di basket. In ogni caso però qualsiasi cosa vorrà fare io lo appoggerò al 100%”.
Un’ultima curiosità Dominique, giochi mai 1vs1 contro Stephany? O hai paura che ti stoppi?
“No, no, ma 100 % vincerei io di sicuro (ride, ndr)! Lei potrebbe stopparmi forse una volta, ma io andrei a schiacciare sicuramente nell’azione successiva per rifarmi!!”.

L’ASD Il Minibasket Milazzo festeggia la promozione in DNC con due giornate d’anticipo

Con il comunicato ufficiale n. 577 del 18 aprile 2014, l’Ufficio Tecnico Regionale, in considerazione della delibera del Presidente del Comitato Regionale Sicilia n. 1 del 17.04.2014 che prende atto della decisione della Presidenza federale n. 47 nella quale si assegnano quattro promozioni per la prossima stagione sportiva, ha disposto l’annullamento della fase di semifinale e finale play off del campionato regionale di serie C Regionale, e alla conclusione del girone di promozione le prime quattro squadre classificate acquisiranno il diritto a partecipare per l’anno sportivo 2014-2015 al campionato DNC.
Pertanto, classifica alla mano, a parte la quarta promozione in bulico tra Licata e San Filippo del Mela, l’Aretusa Siracusa, la Nova Virtus Ragusa e l’ASD IL MInibasket Milazzo sono matematicamente promosse nella serie superiore. Per la società di Nello Principato e per la città di Milazzo si tratta di un ritorno nel basket di vertice ma adesso occorrerà tutta la collaborazione di imprenditori e amministratori locali e di tutti gli sportivi affinchè il prestigioso risultato sportivo raggiunto, sia un patrimonio di tutti da tutelare e conservare.

Logo Minibasket Milazzo
Logo Minibasket Milazzo

La classifica:
Siracusa 30 punti
Ragusa 26
Milazzo 26
Licata 18
San Filippo 16
Cefalù 12
FP Sport 12
Cus Catania 8
Aci Bonaccorsi 6
Gravina 6

A Ritiro decisiva gara tre tra Castanea e San Gabriele. La vincente approderà in B Femminile

E’ tutto pronto per l’ultimo atto del Campionato di serie C Femminile, la gara tra Castanea Basket 2010 e il San Gabriele sarà disputata domenica 27 Aprile alle ore 20 alla Palestra Comunale di Ritiro. L’importanza della partita richiamerà tanti tifosi che sono invitati a sostenere la propria squadra in questa finale che vale il sogno della massima serie regionale.

Trofeo delle Regioni 2014: esordio vittorioso per la Sicilia femminile. In luce la messinese Scionti

Nella prima giornata del Torneo Femminile del Trofeo delle Regioni Kinder+Sport 2014, vincono le grandi favorite Veneto e Lombardia, che sconfiggono agevolmente Umbria e Liguria. Successo anche per le padrone di casa dell’Emilia Romagna. Nel girone D brilla la Sicilia dell’allenatore ragusano Giovanni Recupido che nel secondo tempo ribalta l’inerzia della sfida inaugurale contro la Campania e strappa il primo successo (61-51 il punteggio finale) del torneo di scena a Rimini. A segno anche la giocatrice della Rescifina Messina Anisia Scionti, autrice di sette punti. Martedì sfida già decisiva per il primo posto contro le Marche, vittoriosa al debutto contro l’Abruzzo.

I risultati
GIRONE A
LOMBARDIA-UMBRIA 60-31
(15-6; 28-12; 47-19)
Lombardia: Calciano 2, Del Pero 12, Oliva 4, Meroni 8, Sarto 2, Corbetta 12, Donzelli 4, Rizzi 6, Gandola, Mariani 8, Scavone 2, Paleari. All. Lombardi.
Umbria: Moriconi 4, Grilli 5, Crisostomi, Iaconi, Cubaj 9, Guidubaldi 2, Sparvoli 2, Rossi, Lazzerelli, Gaggiottini, Hattab Cavaciocchi 4, Iachettini 5. All. Posti.

Tutto facile per la Lombardia che ha dominato l’Umbria, lo scorso anno grande sorpresa del Torneo. Dopo un inizio equilibrato (8-4), la Lombardia dava la prima accelerata chiudendo la prima frazione sul 15-6. Nel secondo quarto Cubaj teneva in scia l’Umbria (17-12), poi il break decisivo di 11-0. Nella ripresa, con l’Umbria a -12 (17-29), è il parziale di 18-2 per la Lombardia a chiudere di fatto la gara. Le lombarde controllano nell’ultimo quarto vincendo poi 60-31.

donne_1LAZIO-EMILIA ROMAGNA 47-72
(10-17; 21-32; 37-55)
Lazio: De Santis 13, Puggioni 3, Boni 3, Nizza 10, Troiani, Kolau 2, Auzou 3, Bongiorno 2, Ianeri, Gentile 11, Borghi, Paolocci. All. Adamoli.
Emilia Romagna: Venturi 14, Mantovani 8, Cremona 6, Pallotta 7, Soglia 2, Lucca 9, Giacchetti 4, Zavalloni, Venturoli 5, Periti 6, Salvadego 2, Fera 9. All. Morigi.

Esordio col botto per la rappresentativa di casa che ha superato il Lazio 72-47. Prime battute in perfetto equilibrio (5-6), poi le biancorosse infilavano un parziale di 0-7, volando sul +10 (17-7) all’8′. Nel secondo quarto il Lazio stringeva le maglie difensive e si riportava sotto senza, però, mai avvicinarsi a più di due possessi (17-22 al 16′). Una palla rubata, con successivo contropiede di Lucca, chiudeva la seconda frazione sul +11 (21-32) per le padrone di casa. Alla ripresa l’Emilia Romagna faceva subito la voce grossa e al 25′ il tabellone segnava 23-43. Dopo il massimo vantaggio dell’Emilia Romagna (47-24), il Lazio rientrava a -14 (37-51 al 29′). Le ragazze di Morigi riacceleravano nel finale e il gioco da tre punti di Venturi (42-66 al 37′), chiude la gara.

Classifica
Emilia Romagna 2
Lombardia 2
Lazio 0
Umbria 0

Logo Trofeo delle Regioni 2014
Logo Trofeo delle Regioni 2014

GIRONE B
VENETO-LIGURIA 75-30
(9-11; 30-15; 53-23)
Veneto: Beraldo 7, Pinzan 13, Chichisiola 8, Fassina 11, Dal Mas 6, Coffau, Galazzo 3, Destro 7, Smorto 7, Gamba 7, Furlani 4, Tridello 2. All. Battisti.
Liguria: Bologna 5, Cambiaso 2, Pescetto 2, Tosi 5, Kotopulis 2, Mori, Corradini 11, Poletti, Borgonaro 3, Poli, Copello, Saloni. All. Grandi.

Dopo un avvio di marca ligure (11-9 alla fine del primo quarto per le ragazze di Grandi) con un parziale di 21-4 nei secondi dieci minuti il Veneto sposta le redini del gioco dalla propria parte. La formazione di Battisti allunga col passare dei minuti e il +45 finale punisce, fin troppo, la formazione ligure.

PIEMONTE-FRIULI VENEZIA GIULIA 59-54
(13-13; 33-28; 49-41)
Piemonte: Degiovanni 5, Ceriani 15, Michelini 5, Pollastro 9, Trucco 4, Guarino 2, Muraca 8, Celiberti 2, Colucci, Villa, Dominici 8, Cortese 1. All. Ferrauto.
Friuli: Ianezic 10, Crovato 17, Gatti, Milani 3, Lavaroni 2, Gregori, Revelant, Pulcini 2, Tremul 17, Morello, Gotti 2, Zanelli. All. Bernardi.

Pronti, via ed è 7-1 Piemonte. Il Friuli, però, reagiva immediatamente (7-9). Nel secondo quarto l’assoluto equilibrio veniva spezzato soltanto negli ultimi centoventi secondi (da 28-28 a 33-28). Nella ripresa Friuli ancora a contatto sul 35-33, ma, poi, il Piemonte prendeva l’inerzia raggiungendo il massimo vantaggio sul 49-39 a 1’14” dal terzo gong. Partita finita? Assolutamente no. Pian piano il Friuli si riportava sotto ed impattava a quota 53 con un gioco da tre punti di Crosato. Pollastro firmava il +2 Piemonte, poi, dopo tante occasioni sprecate da entrambe le squadre, era Trucco ad infilare il canestro decisivo a 52″ dalla fine.

Classifica
Veneto 2
Piemonte 2
Friuli Venezia Giulia 0
Liguria 0

GIRONE C
PUGLIA-TRENTINO ALTO ADIGE 58-43
(19-13; 32-19; 46-29)
Puglia: De Bartolomeo 1, Cristofaro 5, Nardelli 6, Armenti 3, Giudice 4, Caretta 3, D’Alessandro 12, Caccavo 5, Markovic 1, Tagliamento, Assennato 13, D’Agnano 5.
Trentino Alto Adige: Ruocco 4, Pesarini 6, Parolari 8, Vicentini, Bernardoni 1, Chemolli, Lorenzi, Venturini 5, Omeozzoli 4, Palmarsan 2, Betta 13, Bregu.

Inizio molto combattuto con le difese a farla da padrone. Al 5′ infatti il tabellone recita 7-6 per le ragazze trentine. Poi la Puglia allunga con un parziale di 9-4. Il secondo quarto prosegue con il pressing asfissiante delle pugliesi che mette in crisi le trentine, a secco per 6′. La Puglia continua con la sua difesa aggressiva, ma inizia a perdere lucidità, sia offensiva sia difensiva; il Trentino non ne approfitta e così rimane invariato il vantaggio pugliese.
Nella seconda frazione di gioco controlla la Puglia che dopo aver chiuso il terzo periodo sul 46-29 vince 58-43.

Un'azione della sfida tra Umbria e Veneto

SARDEGNA-TOSCANA 32-57
(5-23; 17-29; 24-50)
Sardegna: Solinas 5, Schirru 4, Canu 3, Mura 7, Farina, Canu 4, Biella 2, Garau, Maxia, Mascia 3, Piras 4, Sow.
Toscana: Iozzelli 2, Ceccarini 7, Zorzi 4, Cecchi 13, Castiglione 8, Simonetti 3 Vannucchi 5, Sylla 3, Manetti 2, Madera 2, Pagni5, Chiaruggi 3.

Inizio subito forte della Toscana, che va 6-0 grazie a tre canestri in contropiede di Cecchi. Tutto il 1° quarto è un monologo Toscano (23-5).
Nel 2° periodo la Toscana allenta un po’ la difesa e cala il ritmo, così la Sardegna può tornare sotto fino al -12, soprattutto grazie alle 12 palle perse toscane nel solo 2° quarto.
La terza frazione inizia con un parziale di 6-0 della Toscana, propiziato ancora una volta da Cecchi, autrice di 4 punti sui 6 di squadra. Nonostante gli erorri la Toscana riesce a sopperire alle basse percentuali dal campo (7 rimbalzi in 9 minuti per lei) con la presenza sotto canestro. Così la Toscana scappa fino ad arrivare al massimo vantaggio di +27 (50-23). Si segna poco nell’ultimo periodo e a 5′ dalla fine il tabellone recita 55-25, massimo vantaggio toscano. Il finale non regala sorprese con la Toscana che vince 57-32.

Classifica
Puglia 2
Toscana 2
Trentino Alto Adige 0
Sardegna 0

GIRONE D
CAMPANIA-SICILIA 51-61
(16-10; 34-23; 40-49)
Campania: Giuseppone 21, Gigliano 12, Scarpato 3, Pastena, Orta 8, Sapienza 2, Urcivoli, Savarese, Martines 3, Caldi, Cifaldi 2, Moroso. All. Scotto
Sicilia: Gandolfo, Verona 14, Ricciardi 6, Vella 8, Rimi, Greco 18, Scionti 7, Magri 2, Baglieri 6, Caruso, Vivirito, Patané ne. All: Recupido

La Campania inizia bene e al 5’ è già 10-4, grazie alle buone percentuale al tiro. La Sicilia però riesce a tenersi a contatto con la bomba di Verona e, a fine primo quarto lo svantaggio rimane invariato (16-10). La Sicilia accelera nel secondo periodo e i canestri di Ricciardi e Baglieri portano in vantaggio la Sicilia al 15’ (23-24). A fine primo tempo, però, è la Campania a condurre 34-23. Nel terzo quarto la Campania si spegne, la Sicilia rientra bene dagli spogliatoi e lascia le ragazze di coach Scotto a 6 punti in 10 minuti. Nell’ultimo periodo prova a rientrare la Campania, ma la Sicilia resiste e vince 61-51

MARCHE-ABRUZZO 56-49
(19-16; 31-20; 42-33)
Marche: Veroli 1, Catalino 23, Lupini, Ruggeri 8, Bolognini 6, Baffo, Goffi, Castellani 9, Matteucci 4, Zamparini 2, Bernardini, Piermaria 3. All. Pesaresi.
Abruzzo: Miccoli 12, Codagnone 5, Pirani 2, Traino 14, Fabbricini 4, Di Girolamo, Bellante, Di Stefano, Jepson 2, Asobirionwu, Lunadei 10, Colella. All. Patricelli.

Partenza sprint dell’Abruzzo che dopo 5’ è già sul +10 (6-16). Le ragazze di coach Pesaresi, guidate da Catalino reagiscono e con un parziale di 13-0 chiudono il primo periodo sul 19-16. Nel secondo periodo le marchigiane continuano e premere sull’acceleratore e chiudono la prima parte di gara sul 31-20. Le abruzzesi reagiscono al rientro in campo e accorciano sul -9 (33-42) a fine terzo periodo. Non si esaurisce la spinta delle ragazze di Patricelli, che a 6’30” da giocare si portano sul -3 (42-39) costringendo coach Pesaresi al time out. Al rientro dalla sospensione Catalino, prima con l’assist per Castellani e poi con la bomba, porta ossigeno alla sua squadra e il tabellone segna 47-41. Nel finale alungano le Marche, che vincono 56-49.

Classifica
Marche 2
Sicilia 2
Abruzzo 0
Campania 0

Programma seconda giornata (21 aprile)
Girone A
Umbria-Lazio, ore 09.30 (Santarcangelo)
Lombardia-Emilia Romagna, ore 11.30 (Santarcangelo)

Girone B
Veneto-Piemonte, ore 11.30 (Flaminio)
Liguria-Friuli V. G., ore 09.30 (PalaFlaminio)

Girone C
Trentino A.A.-Sardegna, ore 09.30 (San Marino)
Puglia-Toscana, ore 11.30 (San Marino)

Girone D
Sicilia-Marche, ore 11.30 (Bellaria)
Campania-Abruzzo, ore 09.30 (Bellaria)

Nibali, l’Amstel Gold Race come primo vero test

Sarà l’Amstel Gold Race, gara olandese, inserita nel calendario UCI World, il primo test di Vincenzo Nibali, dopo il ritiro di due settimane effettuato in Spagna, a Tenerife. Il ciclista siciliano sarà in gara con il numero 21. L’ultimo vincitore del Giro d’Italia, ancora in cerca della prima affermazione stagionale, testerà la propria condizione in vista della Liegi Bastogne Liegi, in programma domenica 27 aprile.
Nibali dopo la Liegi si concentrerà nella partecipazione di gare a tappe, in preparazione al Tour de France. Prima della partecipazione alla gara francese, però, ci sarà da svolgere un altro ritiro in altura.

L’Amstel Gold Race, giunta alla 49esima edizione, ormai da molti anni è la corsa che dà il via al trittico delle Ardenne, dopo l’abbuffata di muri e pavé delle scorse settimane. È la corsa dei cento scatti perché non prevede un attimo di respiro: strappi secchi e brevi, stradine e innumerevoli curve. Ben 34 (!) i muri in programma disseminati sui 251,4 km. Ma qui è necessaria subito una precisazione: niente a che vedere con i “muri” in pavé del Fiandre (con pendenze più severe) e nemmeno con le cotes della Liegi e della Freccia, decisamente più lunghi.

È la corsa più importante d’Olanda e nel suo albo d’oro figurano tanti campioni. Il percorso di quest’anno ricalca quello di dodici mesi fa, con l’arrivo a Valkenburg, dopo l’ultimo passaggio sul tradizionale Cauberg. Si inizia a fare sul serio sin da subito con il primo muro (il Slingerberg) dopo soli 9,4 km. I punti cruciali sono, oltre al classico Cauberg (1.200 metri al 5,8%, ma con punte superiori al 10%), da affrontare ben quattro volte (l’ultima a soli 2,6 km dal traguardo), il Kruisberg (800 metri al 7,5%), l’Eyserbosweg (1,1 km all’8,1%) ed il Keutenberg (700 metri al 9,4%) da affrontare a 31 km dal termine; poi gran finale con Cauberg, Geulhemmerberg (1.000 metri al 6,2%), Bemelerberg (900 metri al 5%) ed ancora Cauberg.

Ma ecco, in dettaglio, l’elenco completo dei muri in programma con l’indicazione dei km trascorsi e di quelli mancanti alla conclusione:

Vincenzo Nibali in azione
Vincenzo Nibali in azione

1. Slingerberg km 9,4 / -242,0
2. Adsteeg km 14,1 / -237,3
3. Lange Raarberg km 22,3 / -229,1
4. Bergseweg km 38,0 / -213,4
5. Sibbergrubbe (1) km 49,7 / -201,7
6. Cauberg (1) km 54,1 / -197,3
7. Geulhemmerberg (1) km 58,6 / -192,8
8. Wolfsberg km 78,1 / -173,3
9. Loorberg (1) km 81,2 / -170,2
10. Schweibergerweg km 92,5 / -158,9
11. Camerig km 98,9 / -152,5
12. Drielandenpunt km 109,5 / -141,9
13. Gemmenich km 114,0 / -137,4
14. Vijlenerbos km 117,8 / -133,6
15. Eperheide km 126,5 / -124,9
16. Gulpenerberg (1) km 135,1 / -116,3
17. Plettenberg km 138,6 / -112,8
18. Eyserweg km 140,7 / -110,7
19. St. Remigiusstraat km 145,2 / -106,2
20. Vrakelberg km 150,5 / -100,9
21. Sibbergrubbe (2) km 158,2 / -93,2
22. Cauberg (2) km 162,6 / -88,8
23. Geulhemmerberg (2) km 167,2 / -84,2
24. Bemelerberg (1) km 179,9 / -71,5
25. Loorberg (2) km 195,2 / -56,2
26. Gulpenerberg (2) km 204,7 / -46,7
27. Kruisberg km 210,1 / -41,3
28. Eyserbosweg km 212,0 / -39,4
29. Fromberg km 215,8 / -35,6
30. Keutenberg km 220,3 / -31,1
31. Cauberg (3) km 230,3 / -21,1
32. Geulhemmerberg (3) km 234,9 / -16,5
33. Bemelerberg (2) km 243,6 / -7,8
34. Cauberg (4) km 248,8 / -2,6