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Ragusa ad un passo dallo scudetto. Le biancoverdi espugnano Schio e si preparano per gara 4

Un autentico tripudio al termine di una partita condotta dall’inizio alla fine. E dopo quasi due anni una squadra, in questo caso la Passalacqua Ragusa, infligge una sconfitta casalinga alla Famila Schio che si vede costretta ad interrompere il suo dominio interno al PalaCampagnola (ultima formazione a violarlo fu Taranto). Le ragazze campionesse d’Italia in carica, allenate da Mendez, hanno sbagliato in tutti i sensi l’approccio alla gara. Le iblee, al primo anno in massima serie, possono condurre la serie per 2-1 ed avranno giovedì 1 maggio in Sicilia il match ball per la conquista di uno scudetto che avrebbe certamente del clamoroso, se ipotizzato ad inizio stagione.
Alla palla a due gli starting five sono per Schio Vandersloot, Macchi, Masciadri, Godin, Larkins; Ragusa risponde con Gatti, Williams, Micovic, Malashenko, Walker.

Un time out della Famila Schio
Un time out della Famila Schio

Si capisce subito che la Passalacqua non è la squadra timorosa di gara due, il primo allungo ospite viene confezionato dopo quattro minuti sul cronometro con Walker che in transizione mette il 4-9. Larkins è precisa dalla lunetta (6-9) ma Williams replica poco dopo il 6-12 a metà quarto. Il gap arriva in doppia cifra quando Walker segna il 6-16 a 4′ dalla prima sirena. Schio rimane senza andare a secco per almeno cinque minuti e Ragusa ne approfitta per prendere un inaspettato vantaggio di 13 punti. A rompere la “magia nera” è Nadalin che con 4 punti dà ossigeno ad un Famila Schio troppo a lungo a digiuno. Il primo quarto si chiude così sul 12-21 per la Passalacqua. E’ ancora Nadalin ad inizio quarto a scaldare i 2500 del PalaCampagnola (14-21 al 12′) ma Gatti e Walker tengono il vantaggio di Ragusa in doppia cifra (16-26). Schio ha più fosforo che nel primo quarto ma le iblee non concedono distrazioni e così coach Mendéz chiama un minuto. Sono Nadalin e Larkins a dare birra in corpo alle orange. La partita rimane inchiodata sul 19-29 fino a 2′ dal termine quando è Walker a siglare il 19-31 a 2′ dall’intervallo lungo. Le orange però non riescono a ingranare e Ragusa, che fa il suo, chiude il primo tempo in vantaggio 19-35.
Si riparte con Williams e Gatti che portano Ragusa, le giocatrici di Mendez provano a reagire ma manca lucidità. E così a metà del terzo parziale lo svantaggio aumenta a -21. Il Famila Wuber Schio torna tale a metà dell’ultimo quarto quando Spreafico, dopo una rimonta guidata dall’infaticabile Larkins, piazza la tripla del 47-57. Coach Molino prova a fermare il tentativo di recupero chiamando 1 minuto. La rimonta però viene fermata dal 5° fallo chiamato a Godin e un tecnico sanzionato alla panchina scledense che, legittimamente, protestava per un’infrazione di metà campo non vista. Ragusa ne approfitta e chiude il match sul 56-68. Adesso serve l’ultima impresa davanti agli appassionati del PalaMinardi per regalare qualcosa di inimmaginabile solo pochi mesi fa (sarebbe il terzo scudetto per la Sicilia dopo i due conquistati nel 1989 e 2000 da Priolo, ndc) ma che questa squadra col duro lavoro e gli insegnamenti di coach Molino sta dimostrando di meritare sempre più. Nel dopo partita non si lascia andare a facili entusiasmi il coach di Ragusa Nino Molino: “Siamo migliorate rispetto a gara due, nel basket conta segnare e le nostre percentuali odierne sono lievitate. Oggi è stata Schio a tirare male i liberi, noi abbiamo preso fiducia e corso molto bene in transizione. Schio aveva tirato molto bene in gara due, oltre al predominio a rimbalzo. Le partite diventano perfette perchè ci sono delle situazioni che le rendono tali. Tolta un po’ di stanchezza, comprensibile, e qualche fallo ingenuo commesso nel finale non posso rimproverare nulla alle mie ragazze”.

Famila Wuber Schio – Passalacqua Ragusa 56 – 68
Parziali: 12-21, 19-35, 32-50
Famila Wuber Schio: Reggiani, Sottana 5, Spreafico 3, Masciadri 2, Vandersloot 5, Godin 6, Larkins 21 (14 r), Nadalin 14, Ress, Macchi. All: Mendez
Passalacqua Ragusa: Micovic, Gatti 12, Mauriello, Galbiati, Williams 13, Walker 16 (13 r), Malashenko 22, Wabara 2, Soli 3, Valerio. All: Molino

L'ucraina Olesia Malashenko (Ragusa) è stata la migliore realizzatrice dell'incontro con 22 punti
L’ucraina Olesia Malashenko (Ragusa) è stata la migliore realizzatrice dell’incontro con 22 punti

Questo il video con l’analisi a fine gara dell’allenatore della Passalacqua Ragusa Nino Molino:

Lo Monaco incontra Grassadonia a Catania: si va verso un accordo biennale

Lo Monaco, Grassadonia ed i suoi fidati collaboratori Criscuolo e Malafronte
Lo Monaco, Grassadonia ed i suoi fidati collaboratori Criscuolo e Malafronte

Registra continui colpi di scena la vicenda legata alla permanenza sulla panchina del Messina di Gianluca Grassadonia, che adesso non appare più in dubbio. Alla vigilia della trasferta di Teramo il patron Pietro Lo Monaco ed il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno sembravano avere già dato per scontata la partenza dell’ex tecnico di Salernitana, Casertana e Paganese, principale artefice di un incredibile girone di ritorno nel quale i peloritani sono stati in grado di conquistare ben 36 punti, esattamente il doppio dei 18 raccolti nella prima metà di stagione. Da qui l’incontro a Milazzo tra i vertici del club ed Andrea Sottil, ex calciatore del Catania ed ex tecnico di Siracusa, Gubbio e Cuneo.

Con il passare delle ore l’impressione è che più che un vero affondo si sia trattato quasi di un “depistaggio” o comunque di un’operazione volta a scaricare la pressione sullo stesso Grassadonia e non a caso, ai nostri microfoni, l’eventuale successore aveva ritenuto improbabile un suo ritorno in Sicilia dopo l’esperienza aretusea, tra l’altro al fianco di Ignoffo e dell’ex dg messinese Giuliano. Il tecnico salernitano, che nelle scorse settimane era sembrato allontanarsi dallo Stretto e nel dopo-gara con il Sorrento aveva parlato già da ex, dopo la vittoria conquistata al “Bonolis” ha invece fatto marcia indietro, aprendo le porte ad un eventuale permanenza.

Una fase della conferenza stampa di presentazione di Grassadonia
Una fase della conferenza stampa di presentazione di Grassadonia

Un “siparietto” mediatico che ha avuto un seguito oggi a Catania, dove lo stesso Lo Monaco ha pranzato con il successore di Catalano, ponendo le basi per una sua permanenza. L’accordo di massima è stato già raggiunto, come annunciato dallo stesso dirigente campano negli studi di Rtp e Grassadonia sembra avere accettato la prospettiva di un contratto biennale e di una rosa che sarà puntellata gradualmente con l’obiettivo di centrare la serie B nell’arco di due stagioni. La riforma della Lega Pro porterà infatti alla nascita di una C unica a 60 squadre. Soltanto la prima classificata nei tre gironi a 20 otterrà la promozione diretta, mentre altre otto squadre (le seconde e terze e le due migliori quarte) dovrebbero contendersi in un articolato play-off il quarto ed ultimo posto disponibile in serie B. Una prospettiva che rende non certo semplice la rincorsa immediata alla cadetteria. La tranquillità di potere lavorare su base biennale, allettando le pressioni comunque inevitabili in una piazza ambiziosa come quella di Messina, dovrebbe avere convinto definitivamente Grassadonia.

Un primo piano del patron giallorosso
Un primo piano del patron giallorosso

Sembra invece lontano dallo Stretto il futuro del talentuoso Pedro Miguel Costa Ferreira, eroe stagionale con ben dodici reti realizzate in campionato alle quali va aggiunta la marcatura di Salerno in Coppa Italia. Il sodalizio peloritano avrebbe dapprima offerto un triennale con ingaggio destinato a lievitare leggermente nelle due successive stagioni. Di fronte al diniego originato dal fatto che un club di serie B avrebbe invece prospettato all’ex Teramo ed Ancora un contratto decisamente più sostanzioso già a partire dal prossimo torneo, Lo Monaco ha intrapreso una strada alternativa, che portava all’accordo con una società del massimo campionato che lo avrebbe rigirato in prestito per un anno al Messina. Ma secondo quanto dichiarato dal dirigente negli studi di Rtp neanche questa ipotesi avrebbe avuto esito positivo e Ferreira, dopo l’esplosione in Sicilia, è destinato fin dalle prossime settimane all’immediato salto tra i cadetti che l’ambizioso club messinese confida invece di trasformare da sogno a realtà nell’arco dei prossimi 24 mesi.

Bottari: “Marco era di un’altra pasta”. Intervento chirurgico al Papardo per Guido

Marco Salmeri con la divisa del Due Torri, indossata fino a pochi minuti prima del terribile incidente che gli è costato la vita
Marco Salmeri con la divisa del Due Torri, indossata fino a pochi minuti prima del terribile incidente che gli è costato la vita

Al dolore ed all’angoscia per l’inaccettabile morte di Marco Salmeri si aggiunge anche l’apprensione per le condizioni dei compagni di squadra Giuseppe Guido e Michele Alizzi, protagonisti loro malgrado del drammatico incidente che ha sconvolto l’intero comprensorio messinese ed in particolare i centri di Milazzo, del quale il 22enne deceduto era originario, e di Gliaca di Piraino, dal momento che i tre hanno indossato fino a pochi minuti prima dell’incidente la maglia del Due Torri. Ovvia comunque la partecipazione anche nel capoluogo ed a Barcellona, che ha dato invece i natali ad Alizzi.

Guido, che era anche andato a segno contro il Savoia prima di lasciare il suo posto in campo proprio allo sfortunato Salmeri, è stato trasferito presso il reparto di terapia intensiva del Papardo, dove nel pomeriggio si è reso necessario un intervento chirurgico. Secondo quanto riferito dal direttore generale del club biancorosso Benedetto Bottari, in queste ore sfiancato dal dolore e dalla stanchezza, sembra che l’operazione sia tecnicamente riuscita.

Ma al di là delle ovvie restrizioni relative alla privacy ed al buon senso, i sanitari non hanno potuto scogliere le riserve sull’epilogo futuro della riabilitazione, necessaria soprattutto per la piena funzionalità di alcuni arti. Dopo le prime caute ma positive sensazioni emerse nelle ore successive all’incidente, nella nottata tra domenica e lunedì le sue condizioni si erano aggravate ed a preoccupare era anche un esteso ematoma. Nel reparto di terapia intensiva inevitabile l’andirivieni di numerosi sportivi, che hanno cercato di sincerarsi sulle condizioni del 32enne, trasmettendo anche un po’ di fiducia e conforto a parenti ed amici.

Ancora Marco impegnato sul terreno di gioco in sintetico del
Ancora Marco impegnato sul terreno di gioco in sintetico del “Vasi” di Gliaca di Piraino

Nella giornata di martedì anche Alizzi dovrà subire un intervento chirurgico al braccio. A pesare la presenza di una frattura, forse dovuta proprio al fatto che l’ex attaccante dell’ACR Messina era alla guida del mezzo che è sbandato, sfondando le barriere di protezione del maledetto viadotto Montagnareale. E sempre martedì, a partire dalle ore 15, presso il Duomo di Milazzo, si svolgeranno i funerali dello sfortunatissimo Salmeri. L’autorizzazione del Magistrato, chiamato ad attendere la relazione della Polizia Stradale, è arrivata in tempi brevi, anche perchè la famiglia aveva chiesto di potere accogliere al più presto il corpo del 22enne. Annunciata una partecipazione di massa da parte della cittadinanza e del mondo dello sport della provincia.

Con la voce spezzata da un insopportabile magone, è proprio Benedetto Bottari a tracciare un toccante ricordo: “Su Marco si rischia di fare retorica. Soltanto chi lo conosceva sa che era un ragazzo di un’altra pasta. Ho seguito praticamente tutta la sua carriera: siamo stato divisi soltanto per un anno, quando è rimasto a Milazzo anche dopo l’addio di Cannistrà. Era buono come il pane, generoso, pulito, trasparente, pieno di vita. Aveva un grande cuore. Un giocatore che ha avuto dal calcio meno di quanto meritava ed il destino ha pensato pure di togliergli la vita. È una sorte atroce, che non riusciamo ad accettare”.

Il calcio lo aveva aiutato a crescere: “Quando l’ho conosciuto era molto timido e chiuso in sé stesso. Poi negli anni era diventato già un uomo. Ci sono tanti ricordi che mi legano a lui, perché è praticamente cresciuto con me. Non avendo ancora compiuto i 15 anni, per poterlo fare esordire ho dovuto richiedere ed ottenere dalla Lega l’autorizzazione per farlo giocare. Era tifoso dell’Inter ma soprattutto uno sfegatato sostenitore del Milazzo, anche perché con la famiglia, alla quale va il mio pensiero, abitava a pochi passi dal “Grotta Polifemo”.

Questo il video che gli amici hanno realizzato per ricordare Marco Salmeri:

Messina, ripresa la preparazione. Mercoledì doppia seduta

E’ ripresa nel pomeriggio di martedì, sul terreno del “24° Artiglieria”,  la preparazione del Messina reduce dalla vittoriosa trasferta di Teramo.  Seduta di scarico per gli uomini di mister Grassadonia. Gruppo al completo ad eccezione del lungodegente Franco.  Mercoledì è prevista una doppia seduta.

Quintoni: “Marco sempre nel mio cuore. Era un ragazzo d’oro”

La gioia per il ritorno in campo da titolare a Teramo e per il successo che ha proiettato il Messina al secondo posto si è immediatamente spenta. La morte di Marco Salmeri ha sconvolto Peppe Quintoni che ha appreso la tragica notizia al rientro dall’Abruzzo insieme al gruppo dopo la sfida vinta per 1-0 al “Bonolis”. Il laterale sinistro, al pari di Cucinotta e Bucolo, era stato compagno di squadra dello sfortunato calciatore a Milazzo nel 2010-11. Il ritratto che ne traccia è particolarmente toccante. “Non ci sono davvero parole per commentare quanto accaduto. Quando l’ho saputo mi è crollato il mondo addosso. Non ho chiuso occhio questa notte, non si può morire così a ventitré anni” ha commentato Quintoni intervenendo nel corso di “Area Giallorossa” in onda su Radiostreet. “In queste ore ho ripensato soprattutto ai tanti momenti trascorsi con Marco. Un ragazzo d’oro – aggiunge il giocatore giallorosso – che aveva sempre il sorriso sulle labbra. E poi un professionista esemplare che dava il massimo sia in allenamento che in partita. A Milazzo disputammo un grandissimo torneo in Seconda Divisione, centrando un’incredibile qualificazione ai playoff. Marco mi rimarrà sempre nel cuore. Che possa riposare in pace”.

Una mischia in area
Una mischia in area (foto Vincenzo Ranalli)

Duro, quasi impossibile, con questo stato d’animo, analizzare la trasferta di Teramo. Un’altra grande prestazione di un Messina inarrestabile anche con in formazione sei undicesimi nuovi rispetto alla gara contro il Sorrento. “Sono cambiati gli interpreti, ma il risultato è rimasto quello, lo si è visto anche a Teramo. In questa squadra non esistono secondo linee, perché abbiamo assimilato al meglio gli schemi del mister. Nessuno, alla fine del girone d’andata, avrebbe immaginato un simile cammino. Abbiamo disputato un girone di ritorno superlativo”.

Quintoni era assente dall’undici titolare dal confronto di Martina Franca. ultimo appuntamento del 2013. Un’eternità, ma il suo comportamento è rimasto sempre esemplare. “Ho sempre dimostrato di essere un professionista serio, nonostante con Grassadonia abbia trovato poco spazio. Dopo la brutta prova di Martina Franca la squadra ha intrapreso la strada giusta e l’allenatore ha operato evidentemente altre scelte che rispetto. Penso, comunque, di aver fatto sempre la mia parte quando sono stato impiegato, fornendo degli assist importanti ai compagni. Mi impegno sempre come se dovessi scendere in campo ogni domenica”.

Il primo posto, che sembrava pura utopia sino a qualche mese fa, è divenuto un obiettivo perseguibile, in caso di successo sul Martina e contemporanea sconfitta della Casertana sul campo del Tuttocuoio. “Siamo in uno stato di forma eccezionale ed il morale è alle stelle. Adesso pensiamo anche al primo posto. Dunque vogliamo battere il Martina per poi guardare il risultato della Casertana. Sarà dura perché i pugliesi sono in lotta per i playout e siamo consapevoli che nessuno ci regalerà nulla. I tifosi ? Ci aspettiamo una grande cornice di pubblico al San Filippo come accaduto contro il Sorrento. Possiamo centrare insieme ai nostri sostenitori un traguardo incredibile”.

Tutti sotto la curva a fine gara
I giocatori sotto la curva a fine gara (foto Vincenzo Ranalli)

Sui dubbi legati alla permanenza di Grassadonia e Ferreira spiega: “Non sono io a dover rispondere su questi temi. Il mister dice di voler restare e la società è della stessa idea. Non è facile trovare un allenatore di questo calibro e spero possa rimanere a Messina anche nella prossima stagione. Ferreira aveva mostrato le sue doti anche nel passato torneo, pur non giocando tantissimo. E’ un elemento duttile, capace di calciare con entrambi i piedi. Nella nuova posizione che gli aveva già disegnato Catalano trova ancora più facilmente la porta e può esprimere al meglio le sue incredibili qualità, andando sovente al tiro. Sono contento di aver vinto due campionato con Pedro. Ha tante richieste sul mercato e quando si registra l’interessamento di club di Serie A è dura resistere, ma spero che anche lui possa restare qui”.

Quale sarà, invece, il futuro di Quintoni ? “Da messinese è stata una soddisfazione doppia aver centrato un’altra promozione con questa maglia. Sarei contento di rimanere anche nella prossima stagione. Bisognerà comunque confrontarsi con la società”.

Nel match con il Volley School il Mondo Giovane si ferma solo al tie-break

Il Mondo Giovane apre il doppio turno casalingo consecutivo cedendo soltanto al tie-break nel confronto con la Bruno Euronics Volley School. Alla fine arriva un punto utile per muovere la classifica del girone play out, ma sono arrivati preziosi segnali di ripresa dalla prestazione dei biancoazzurri nel confronto con la squadra più forte del girone.

Alla Palestra “Giorgio La Pira”, il team etneo ha confermato il suo potenziale, andando a recuperare una partita che dopo i primi due set sembrava essere indirizzata verso un netto successo del Mondo Giovane. Triolo e compagni sono entrati in campo concentrati e determinati a centrare quella vittoria che avrebbe permesso di compiere un passo prezioso in ottica salvezza. Hanno giocato due set ad alto ritmo di gioco, mostrandosi precisi in fase di copertura e brillanti in attacco: alla distanza è però uscito fuori il valore della Bruno Euronics, che lo ricordiamo nel corso della regular season ha lottato fino all’ultima giornata per l’accesso ai play off. Una volta trovata la giusta quadratura tattica, la formazione etnea ha dato più fluidità al suo gioco andando ad imporsi nei tre set successivi.

Mondo Giovane-Peloro (5)La frazione d’apertura scorre via all’insegna dell’equilibrio nella fase iniziale: con gli ospiti avanti di un punto (9 a 10), il Mondo Giovane piazza un break di 4 a 0 che sposta l’ago della bilancia dalla sua parte. Trascinato dalle combinazioni degli esterni Billè, Attinà, cui si aggiungevano un Malcaus in palla e il solito contribuito di sostanza della coppia Triolo-Allegra, la formazione cara al presidente De Marco detta il gioco allungando sul +5 a metà frazione (18-13). Il VolleySchool è squadra di carattere e inizia una graduale rimonta, in parte favorita da qualche errore di troppo dei padroni di casa, portandosi a -2 dall’aggancio (22-20): il finale è vibrante ma il Mondo Giovane ha la forza di andare a chiudere il set 25 a 23.

Il Mondo Giovane
Il Mondo Giovane

Sulle ali dell’entusiasmo, capitan Giglio e compagni si presentano in campo nel secondo con la stessa lucidità e determinazione del primo: mettono subito la testa avanti di tre-quattro punti (7-3), conservano il margine sino al 13-8 siglato da un attacco vincente di Billè. Un break di 5 a 0 della Bruno Euronics vanifica gli sforzi del Mondo Giovane riportando la situazione in perfetta parità (13-13). Il gioco prosegue a fasi alterne fino a quando nella fase conclusiva il Mondo Giovane non ha di nuovo il sopravvento involandosi sul +5 (22-17) per poi aggiudicarsi il set con un divario finale di quattro punti (25-21). Sotto 2 set a 0, il VolleySchool opera un paio di cambiamenti tattici in campo,  trovando come dicevamo prima la quadratura giusta per cambiare il volto del match. Dopo le schermaglie iniziali di sostanziale equilibrio, il complesso etneo allunga subito sul +7 del 3 a 10 e per i messinesi inizia un percorso a inseguire che non produce risultati concreti. Il set è appannaggio degli ospiti che, con un perentorio 13-25, riaprono i giochi per la vittoria del match. Quarta frazione di tenore differente, con il Mondo Giovane che ritrova smalto e si mantiene sempre incollato all’avversario per metà frazione (11-12) poi il Volley School allunga di tre-quattro punti: controreplica del Mondo Giovane che recupera e tiene testa sino al 18-19, quando un black out bianco azzurro consegna il set alla squadra etnea (18-25).

Il tie-break si apre con una partenza bruciante ospite (0-4), ma i padroni di casa dimostrano carattere, riescono a recuperare arrivando a un passo dall’aggancio (8-9); poi si esauriscono le energie e la formazione catanese chiude i giochi, mettendo le mani sui punti che servivano per festeggiare con due turni di anticipo matematica salvezza e il primato nel girone. Il Mondo Giovane sorride perché raccoglie un punto che da morale e fiducia in vista della sfida successiva contro il Volley Club Siracusa, autentico match point in ottica salvezza: dopo la sconfitta interna del team aretuseo con Modica (0-3), al Mondo Giovane basterà fare bottino pieno per raggiungere matematicamente la salvezza.

Il Futsal Peloro si aggiudica la stracittadina con lo Sport Club Peloritana

Il derby messinese proposto dalla giornata d’apertura del quadrangolare playout di serie C1 di calcio a 5 ha premiato con i tre punti il Futsal Peloro Messina. La squadra del presidente Paolo Santoro si è imposta, infatti, per 3-2, al “PalaRescifina”, sullo Sport Club Peloritana, al termine di una sfida combattuta e nel contempo abbastanza corretta.

Fase di gioco derbyIl Futsal Peloro sblocca, in avvio, il risultato con una spettacolare staffilata sotto l’incrocio, su azione d’angolo, di Giuseppe Bruno. Immediata è, però, la reazione dello Sport Club Peloritana, che riagguanta il pareggio grazie ad un perfido rasoterra di Massimiliano Fede. Incassato l’1-1, La Valle e compagni si propongono in avanti con maggiore continuità rispetto ai rivali e si rendono più volte pericolosi dalla distanza, ma Vincenzo Giacopello è bravo nel rispondere alle ripetute bordate di Bruno e Massimo Di Dio. Ci pensa, però, Gaetano Smedile al 22’ a siglare in mischia il gol del 2-1.

Ad inizio ripresa, Giovanni Felis si oppone all’onnipresente Fede. L’estremo giallorosso non può nulla, invece, sulla battuta ravvicinata di Nicola Spuria, che riporta il punteggio in parità sfruttando un errore difensivo degli avversari. Lo stesso Spuria impegna al 23’ Felis, che gli intercetta un’insidiosa giocata. Sull’altro fronte, Smedile è prima caparbio nel gettarsi su un pallone che sembra perso e poi fortunato quando la sfera prende, nel rimpallo con il portiere, una strana traiettoria e si insacca beffarda per il definitivo 3-2. A legittimare il successo i due legni colpiti, nel finale, dallo stesso Smedile ed una traversa centrata in pieno da Bruno su tiro libero. Nell’altra partita in programma, la Villa Passanisi ha superato la Mabbonath (0-3). Gli incontri del prossimo turno sono: Futsal Peloro Messina-Mabbonath e Sport Club Peloritana-Villa Passanisi.Fase di gioco derby1

TAB. FUTSAL PELORO MESSINA-SPORT CLUB PELORITANA 3-2 (2-1)

FUTSAL PELORO: Felis, Spadaro, La Valle, Coppolino, De Luca, Di Dio (k), Carbone, Smedile, Bruno, D’Angelo, Ficarra, Russo.
SPORT CLUB PELORITANA: Giacopello, Fede, Morabito, Bertuccio, Spuria, Fazio, D’Urso, Branca, Mormino, Fumia (k), Minutoli. All. Antonino Aricò.
ARBITRI: Pagano di Catania e Caruso di Messina.
MARCATORI: 2’ Bruno; 5’ Fede; 22’ e 24’ st Smedile; 12’ st Spuria.

 

Il Messina Volley vince a Giarre e centra i play-off

Per il secondo anno consecutivo il Messina Volley ottiene la qualificazione ai Play-Off Promozione, risultato garantito dalla conquista della terza posizione nella classifica finale, per via della vittoria giunta nell’ultimo match di campionato sul campo della vice capolista Life Electronic Giarre per 3-0.

Emma Carnazza
Emma Carnazza

E’ stata una gara in cui la determinazione ha fatto la differenza. Le ragazze peloritane hanno affrontato questa trasferta con un solo obiettivo a disposizione, la vittoria piena infatti poteva garantire l’accesso alla post season, per cui bisognava rimanere ben concentrati set dopo set per ottimizzare ogni azione di gioco. E così è stato!

Le padrone di casa, dall’alto della loro consolidata seconda piazza a quota 42 in classifica, hanno lottato cercando di forzare l’attacco di banda soprattutto con Fichera, punto su punto ed in maniera equilibrata durante i primi due-terzi nel primo set: sul finale, però, è stato il Messina Volley a dettare il gioco, accumulando quel minimo di vantaggio di punti che gli ha permesso di aggiudicarsi il parziale 25-22.

La fast  della centrale Claudia Spadaro
La fast della centrale Claudia Spadaro

Il secondo set è la fotocopia del primo, le ragazze messinese appaiono sempre più convinte dei propri mezzi, sciorinando belle ed incisive azioni di gioco in difesa ed in attacco fino al vincente 25-19 finale: siamo sul due set a zero per il Messina Volley.

Nel terzo ed ultimo parziale, la squadra ospite di coach Cacopardo, rimane ben quadrata per tutto l’andamento del set, registrando un eloquente 25-18!

Grande soddisfazione a fine gara tra le fila del Messina Volley e dei propri sostenitori, piuttosto numerosi, giunti dal capoluogo dello Stretto fino al centro etneo, instancabili nel tifare le atlete peloritane, e nel gioire insieme per la vittoria e la qualificazione ai Play-Off Promozione.

Adesso si aspetta la composizione ufficiale della classifica avulsa che stabilirà gli abbinamenti insieme alle altre seconde e terze classificate negli altri due gironi, in modo da conoscere il nome della squadra che il Messina Volley affronterà il prossimo 10 Maggio, sabato, al Pala San Filippo alle 18,30.

Tabellino:

Life Electronic Giarre – Messina Volley: 0-3 (22-25; 19-25; 18-25)

Life Electronic Giarre: Beninato, Fichera, Melita, Murabito (k), Musumeci, Principato, Russo, Sergi, Vecchio, Marano (L). Allenatore: G. Cardillo.

Messina Volley: D’Andrea, Mento, Rando A., Oliveri, Criscuolo, Rando V. (L1), Fabiano, Laganà, Galletta (L2), Montalto, Carnazza, Donato (K), Spadaro. Allennatore: Cacopardo.

Arbitri: Amenta Valentina di Ragusa e Murè Emanuela di Siracusa.

L’Amatori piega il Ragusa. Per Salayman buona la prima da titolare

L’Amatori Rugby Messina ha battuto 28-22 il Ragusa RC Padua nella ventunesima giornata del torneo di Serie B. Per la prima volta in campo tra i titolari anche Salayman Ahmin, il profugo ghanese con la passione per la palla ovale, “adottato” dalla squadra pochi giorni dopo l’arrivo a Messina a ottobre scorso. “Il risultato più importante di quest’anno – ha dichiarato il presidente dell’Amatori Nello Arena è stato sicuramente quello di avere tesserato Salayman. Dopo essersi allenato per diversi mesi oggi è sceso in campo per la prima volta e questo ha reso tutti noi felici e orgogliosi di lui. Il sogno dei play off e della serie A purtroppo è sfumato, ma l’anno prossimo si riparte”. Chiusura stagionale domenica 4 maggio a Viterbo.

Amatori Rugby (foto: Vincenzo Nicita)
Amatori Rugby (foto: Vincenzo Nicita)

Primo Tempo: Al 4’ l’arbitro assegna una punizione al Ragusa RC Padua, con Giuseppe Iacono che trasforma. Al 12’ arriva subito la risposta dei messinesi con una meta di Miduri trasformata da Smith. Si replica al 27’ con Arbuse e Smith e al 30’ con Aimi e Smith. Al 35’ meta del Ragusa RC Padua (Ferrara) non trasformata. Al 37’ punizione non trasformata per gli ospiti. Il primo tempo si chiude sul 21-8.

Secondo Tempo: Si inizia con due sostituzioni nell’Amatori Rugby Messina (al 1’ esce Arbuse ed entra Purello e al 2’ esce Gaina ed entra Milazzo). Al 3’ meta del Ragusa RC Padua (Valenti) trasformata da Giuseppe Iacono. All’8’ esce Capodici ed entra Placanica, al 14’ cartellino rosso per Bombaci. Altra sostituzione per i messinesi al 16’, con Sindoni che sostituisce Cipriano. Al 24’ esce tra gli applausi dei compagni e degli spettatori Salayman Ahmin, sostituito da Gorgone. Due minuti dopo arriva la quarta meta per l’Amatori (Musicò) trasformata da Smith. Al 28’ esce Musicò sostituito da Catania e al 32’ meta del Ragusa RC Padua (Di Grandi) trasformata da Iacono. La partita si chiude sul 28-22.

Amatori Rugby Messina: Alessandro Aimi (15), Giuseppe Arbuse (14), Jacob Gaina (13), Edgar Mujodi (12), Salayman Ahmin (11), Ashley Smith (10), Pietro Capodici (9), Alessandro Miduri (8), Francesco Cipriano (7), Fabio Salvador (6), Francesco Di Trapani (5), Salvatore Garozzo (4), Girolamo Bombaci (3), Roberto Lo Re (2), Nino Musicò(1).

In panchina: Salvatore Catania (16), Gabriele Sindona (17), Eros Tornesi (18), Roberto Purello D’Ambrosio (19), Roberto Placanica (20), Giovanni Milazzo (21), Federico Gorgone (22). Allenatore: Bevan Patrick Ryan.

Ragusa RC Padua: Paolo Iacono (15), Marco Marlin (14), Giuseppe Iacono (13), Stefano Iacono (12), EnocValenti (11), Ottavio Modica (10), Marco Giallongo (9), Stefano Tumino (8), Albert Di Grandi (7), Andrea Ferrara (6), Gianfranco Arrabito (5), Andrea Battaglia (4), Andrea Solarino (3), Antonio Modica (2), Michele Campanella (1).

In panchina: Enrico Tirone (16), Stefano Russo (17), Giuseppe Di Mauro (18), Cristian Iacono (19), Gabriele Calamaro (20), Lorenzo Castiello (21), Giorgio Carbonaro (22). Allenatore: Massimiliano Vinti.

Arbitro: Schipani di Benevento.

Sigma, Calvani: “Deluso dai risultati esterni della mia squadra. Ora testa ai playoff”

Al termine dell’ultima fatica di stagione regolare il tecnico della Sigma Barcellona Marco Calvani analizza la sconfitta patita dai suoi uomini al PalaCasaleno di Frosinone che è costata la perdita del settimo posto in classifica ed il conseguente incrocio al primo turno dei playoff con i cugini dell’Upea Orlandina: “Complimenti a tutte e due le squadre per quanto fatto vedere in campo. Abbiamo subito i rimbalzi in attacco, voce statistica a nostra sfavore e gli uno contro uno con i nostri avversari che sono arrivati troppo facilmente vicino al ferro. Non era facile senza il nostro capitano Maresca e Pinton (si è fatto male nel terzo quarto, ndc). Avevamo troppi giocatori adattati. Peccato perché nel primo tempo abbiamo sbagliato più volte a pochi metri dal canestro. Simao partiti molto bene nel secondo tempo prima di fermarci per molti minuti, senza segnare abbiamo perso fiducia. Devi sempre avere la massima convinzione, merito a Veroli per come ha giocato. Cittadini ci ha fatto molto male con la sua propensione a conquistare il rimbalzo offensivo con dodici carambole catturate, è un dato significativo. Paghiamo le nostre rotazioni limitate, non è una giustificazione ma un dato di fatto”.

La soddisfazione dei padroni di casa
La soddisfazione dei padroni di casa

La sconfitta propone, come detto, il derby con l’Orlandina, un accoppiamento che già fa sognare tutta la tifoseria giallorossa anche se le insidie non mancheranno in una serie al cospetto della vicecapolista del torneo: “La sconfitta non mi fa felice per niente, avrei preferito chiudere il mio bilancio con nove vinte e quattro perse ed invece le sconfitte sono salite a cinque. Vado in campo per vincere. L’Upea è un avversario di valore così come tutte del resto. Non si può dire oggi meglio prendere un’avversaria rispetto ad un’altra. Se l’Orlandina è arrivata seconda un motivo ci sarà così come se noi siamo settimi qualcosa vorrà dire. Loro stanno lassù dall’inizio della stagione. A Capo d’Orlando ho disputato la mia terza partita da capo allenatore di Barcellona, per trentaquattro minuti abbiamo condotto la gara, poi avanti di quattordici punti si è spenta la luce così come oggi a Veroli (19-0 di break nel terzo quarto). E’ stata una buona prestazione ma guardiamo avanti”.

Marco Calvani e il play Andre Collins
Marco Calvani e il play Andre Collins

Dal suo arrivo a Barcellona la richiesta è stata di arrivare al massimo risultato possibile. Quali in concreto le difficoltà incontrate: “Mi aspettavo di ottenere maggiori risultati fuori casa che sono poi l’indice della solidità di una squadra. Ne abbiamo ottenuto veramente pochi. Uno su tutti è la vittoria esterna di Trapani. Sono un po’ deluso di questo. Alla trentesima giornata la posizione finale conta. Contro Napoli la scorsa settimana dicevo che una squadra dovrebbe essere alle rifiniture, noi invece siamo ancora alla ristrutturazione. Non ho mai avuto, se non una volta, la squadra al completo. Le settimane di allenamenti sono state travagliate, spesso col dover annullare le sedute in palestra. Questa cosa alla fine si vede, la fluiditàò del nostro gioco ne risente”.

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani: