Dopo una stagione deludente, un’estate di grande attesa e speranza, per la costruzione della Paganese 2014-’15 che si ritrovava tra le migliori sessanta società della Lega Pro, ha pervaso l’ambiente azzurrostellato. La dodicesima annata alla guida della società da parte del presidente Raffaele Trapani, il più longevo e vincente della storia della Paganese, club che fra due anni spegnerà le 90 candeline, doveva essere quella del rilancio, anche se le difficoltà sono maggiori di quelle che ci si potesse attendere.
“Con me la Paganese non fallirà mai ed un giorno voglio portarla dove non è mai stata, in serie B” ha sempre sostenuto il giovane imprenditore paganese che compiva un anno, nel maggio del 1976, proprio quando la squadra della sua città fu promossa per la prima volta in serie C. Il primo obiettivo, in questi anni, è stato centrato con un occhio sempre al bilancio a fronte di uno Scudetto Dilettanti, una promozione in C2, due promozioni in C1 e varie salvezze, oltre a due retrocessioni di cui una mitigata da un ripescaggio, senza mai ricevere un punto di penalizzazione. Un vanto per la società che poi cozza con la capacità di allestire formazioni di spessore.
IL MERCATO
L’alchimia sembrava essere giusta, con il mix plasmato in estate dal direttore D’Eboli, con gli arrivi dei big Marruocco tra i pali, il difensore ex Pescara Bocchetti, gli esterni Armenise e Vinci: il primo ex Varese e Pro Vercelli, con le quali aveva ottenuto da titolare negli ultimi quattro anni due promozioni in serie B, il secondo con alle spalle cinque stagioni in cadetteria, quattro ad Empoli ed una a Castellammare di Stabia. In attacco Girardi e Caccavallo, ex Gubbio di proprietà del Parma, con la quale ha formato un’alleanza di mercato. Oltre agli esperti i giovani promettenti.
IL CONDOTTIERO
Dopo un lungo corteggiamento arriva a Pagani Stefano Cuoghi che due stagioni fa, sulla panchina del Viareggio, fece passare una brutta domenica proprio all’attuale tecnico del Messina, Grassadonia, allora alla guida della Paganese. Tecnico esperto e conosciuto da queste parti, con l’obiettivo di far divertire il pubblico paganese con il suo 3-5-2 che tanto aveva fatto bene in passato. Sino ad ora a divertirsi sono state Reggina, Lupa Roma e Casertana, che si sono portate a casa l’intera posta in palio, mentre è stato raccolto solo un punto nella trasferta d’esordio a Matera. 3-5-2 già riposto nella cantina dei moduli falliti e con il Messina varo del 4-3-3 per valorizzare un attacco sterile, 2 reti all’attivo, ed una difesa che imbarca troppi gol, 6, e dunque si corre a i ripari per evitare di ritornare in vacanza dopo due mesi.
LE CURIOSITA’
Quando si è con l’acqua alla gola ci si aggrappa a tutto ed a Pagani si guarda con occhio speranzoso alla storia: la Paganese ha sempre vinto nei quattro precedenti, il primo in serie C 1976-’77 con gli azzurrostellati che sfiorarono la B alle spalle del Bari. Due vittorie per 1-0 sia al “Celeste” che al “Comunale” di Pagani. Così si chiamava all’epoca lo stadio della città di S. Alfonso, patrono che ha scritto la famosa “Tu scendi dalle stelle”, poi intitolato alla memoria del sindaco Marcello Torre, ucciso dalla camorra 11 dicembre del 1980, pochi giorni dopo il terremoto che sconvolse la Campania e l’Irpinia: il primo cittadino fu punito perché non voleva infiltrazioni malavitose nella ricostruzione. Le altre due vittorie risalgono al campionato di C2 1979-80 vinto dalla Paganese: 2-1 a Pagani ed ancora 0-1 al “Celeste”. In quella Paganese militava un grande Gianclaudio Iannucci, altro doppio ex. A proposito non mancano anche in questa sfida che si rinnova dopo 34 anni. Cuoghi e Marruocco sulla sponda Paganese e Grassadonia, Enrico Pepe e Luca Orlando, eroi della promozione in C2 stagione 2011-2012, ora in Sicilia.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3)
Marruocco; Tartaglia, Bocchetti, Djibo, Armenise; Calamai, Gai, Deli; Herrera, Girardi, Caccavallo. All: Cuoghi.
Presentazione a cura di Giuseppe Nocera – “La Città”
Come ogni settimana un collega ci presenta nel dettaglio l’avversario del Messina.