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Padova-Catania 2-1 in finale d’andata di Coppa. Scontri, cinque tifosi arrestati

La finale di andata della Coppa Italia di Serie C tra Padova e Catania è terminata 2-1. Sono stati i padroni di casa, al 12′, a portarsi in vantaggio con la rete di Palombi. Poi, al 25’, il raddoppio di Crisetig, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella seconda frazione, al 77’, il gol di Monaco, su corner, con il difensore bravo ad anticipare tutti di testa insaccando alle spalle di Zanellati. Lavoro per il VAR, all’esordio stagionale in Lega Pro, che ha richiamato al monitor il direttore di gara inducendolo a estrarre il cartellino rosso dopo un intervento in gamba alta di Welbeck. Risultato che lascia tutto in discussione in vista del ritorno (2 maggio) a Catania.

Match tuttavia caratterizzato dagli incidenti avvenuti all’intervallo. Un gruppo composto da una trentina di ultras rossazzurri ha forzato il cancello del proprio settore recandosi sotto la tribuna occupata dai biancoscudati.  Immediato l’intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa e dei vigili del fuoco per spegnere i tanti fumogeni accesi dalla tifoseria ospite. “Catania Football Club stigmatizza il comportamento dei facinorosi protagonisti degli scontri e delle intemperanze allo stadio “Euganeo”. Condanniamo fermamente e categoricamente ogni forma di violenza, esprimendo piena solidarietà alle forze dell’ordine” si legge nella nota del club etneo. Anche la Lega Pro ha espresso “ferma condanna per gli accadimenti verificatisi in occasione della finale di andata della Coppa Italia di Serie C tra Padova e Catania. Episodi di questo genere, che non c’entrano con lo sport, non troveranno mai spazio o scusanti all’interno di competizioni organizzate dalla Lega Pro”. Cinque tifosi del Catania arrestati e otto agenti feriti per sedare i tafferugli: è questo il bilancio comunicato dalla Questura di Padova. Ad avere la peggio, il dirigente della polizia responsabile del servizio che è ricoverato in terapia intensiva.

 

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