C’è grande amarezza in casa Matera dopo il pari casalingo con il Messina che vanifica almeno in parte l’impresa di Foggia ed allontana il sogno play-off centrato nella passata stagione. Il tecnico Pasquale Padalino non nasconde le ingenuità commesse dai lucani: “Rimane il rammarico perché è evidente che quando sei sempre nella metà campo avversaria concedi spazio e ripartenze agli avversari. Solitamente non commettiamo questi errori individuali ma la giornata no di qualche singolo può capitare. Bisogna avere la consapevolezza che in gare come queste servirebbe concentrazione nell’arco di tutti e novanta minuti”.
I lucani non si capacitano per l’annullamento della rete che avrebbe potuto sbloccare il match prima del timbro di Gustavo: “E’ stato fischiato un gioco pericoloso con una palla che era distante venti centimetri dal terreno! E’ inspiegabile perché non sia stato convalidato. Anche dal campo non abbiamo trovato una risposta. Anche sul doppio palo di Infantino non so se la palla fosse entrata o meno. Ci manca anche un rigore. Quello che abbiamo perso oggi proveremo comunque a recuperarlo in una delle prossime settimane”.
Albadoro, promosso titolare anche in virtù delle assenze per squalifica di Iannini, Carretta ed Armellino, ha ripagato la fiducia con una rete ed una prova di grande sostanza: “Diego non è stato una sorpresa, non scopro io le sue capacità. Con umiltà ha saputo riconquistare il terreno perduto. Sullo 0-1 abbiamo rimontato, dettato i ritmi e poi ci è mancato soltanto l’ultimo passaggio e la cattiveria necessaria per sbloccarla definitivamente”.
Paladino è consapevole del peso dei due punti lasciati per strada: “Per noi purtroppo suona come una sconfitta. Il campo è il giudice e noi per gli episodi avremmo meritato il successo. La nostra supremazia è stata netta. Eppure avremmo anche potuto subire la beffa sul tiro da 60 metri di Gustavo: lì è stato bravo Bifulco“.
Il pubblico ha contestato in modo vibrante l’atteggiamento del Messina, che con astuzia ha cercato di difendere un pari preziosissimo: “Loro venivano da una settimana di grosse polemiche e se le sono lasciate alle spalle con questa prova. Noi abbiamo cercato di mantenere la calma ma loro andrebbero educati affinché non si esprimano più in un certo modo ma nel calcio esiste anche l’ostruzionismo e la perdita di tempo. E’ un atteggiamento anti-sportivo ma non mi meraviglia”.
Padalino, che aveva rilevato la panchina con la squadra sul fondo della classifica, chiede comunque anche equilibrio in fase di giudizio e di bilancio: “Siamo passati da una situazione difficile, come era l’ultima posizione, ed adesso siamo un po’ presuntuosi e ci rammarichiamo se sbagliamo una sola partita. Non dobbiamo allarmarci ma analizzare con umiltà e buon senso quanto accaduto, senza aggravare una situazione comunque positiva ed una buona classifica”.