Con un Leonetti in più nel motore, ma anche in piena emergenza per i tanti infortuni in vista della gara di Catanzaro. E’ lo stesso Arturo Di Napoli, nel corso della conferenza stampa della vigilia, a fare il punto su un’infermeria più che mai affollata: “Abbiamo perso anche Palumbo che ha un problema al ginocchio e dovrà fare a breve la risonanza. Inoltre sono fuori pure Baccolo e Bramati che non sono tra i convocati. Tutti gli elementi in rosa però mi danno garanzie e sotto questo aspetto resto dunque molto sereno”. Ad essi si aggiungono i lungodegenti Gustavo e Tavares ed il terzo portiere Di Stasio.
La nota lieta è invece rappresentata dall’innesto di Leonetti, appena ingaggiato sul mercato degli svincolati. “E’ un ragazzo che ha grandi qualità. Ringrazio la proprietà e il direttore sportivo per averlo preso in un periodo nel quale abbiamo tanti giocatori con dei problemi fisici e non potevamo permetterci di restare senza punte. Savino ha voglia, fame e buone doti tecniche. Anche se si è allenato da solo non gioca però da tanto in partita e questo è inevitabile pagarlo. Ha trovato una squadra che lo ha accolto bene e poi inserirsi in questo gruppo è semplice, basta capire le regoli fondamentali. A Catanzaro lo porterò in panchina e se ci sarà bisogno lo manderò in campo. Sono convinto che ci darà una mano”.
Da qui alla sosta natalizia il Messina è chiamato a stringere i denti: “Non avendo svolto la preparazione estiva è chiaro che avremmo pagato qualcosa a livello fisico. Ci può stare che contro il Catania fossimo più stanchi, però la mia squadra si è comportata bene contro un avversario forte. E’ stata una grande prova di maturità, perchè quando si ha la sensazione che non si può vincere è importante non perdere. Da qui a Natale abbiamo cinque partite nelle quali trarre il massimo e durante la sosta faremo un richiamo di preparazione importante”.
Nessun caso, invece, riguardo Zanini che aveva parlato di un chiarimento con il mister resosi necessario dopo l’esclusione di Foggia. Il confronto è stato positivo: “Mi dispiace tenere fuori elementi come lui e Burzigotti, un altro ragazzo che mi sorprende giorno dopo giorno perchè è sempre partecipe anche se non gioca. Qualche settimana fa dissi che in panchina può starci anche Parisi e lo ripeto. Stimo molto Matteo, è un giocatore maturo, ma ho visto altri meglio di lui per scelte tattiche, magari perchè più adatti in determinate partite. Lui l’ha accusato, però ha risposto bene nel colloquio che abbiamo avuto ed ha capito che c’è stima. In conferenza voleva solo far sapere alla gente il fatto che ci siamo chiariti. Ci punto molto e non dimentichiamo che Zanini l’ho aspettato fino all’ultimo giorno di mercato, rischiando di pescare tra gli svincolati. Nello spogliatoio c’è grande sintonia, il gruppo è sano. Un altro esempio è Fornito, rimasto fuori per un paio di settimane, quando ha avuto un calo fisico. Non ci sono nè figli nè figliastri, ho 23 elementi validi e solo il campo decide per la formazione da schierare”.
A Catanzaro si giocherà a porte chiuse per decisione del prefetto. Una scelta che scontenta evidentemente entrambe le squadre: “Va capita ed accettata, seppur a malincuore. Chi prende queste decisioni è pieno di responsabilità. Così perde lo sport, in quanto i tifosi sono l’anima del nostro mondo. Si tratta di una sconfitta per tutti, i tifosi del Catanzaro e del Messina, ma anche del prefetto”.
Della formazione di Erra, reduce da un buon momento, non si fida: “E’ una squadra completamente diversa da un paio di settimane a questa parte. Il cambio di allenatore ha portato benefici sia sotto l’aspetto mentale che per l’organizzazione in campo. Subiscono poco ed hanno spesso portato a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. Hanno entusiasmo e grazie alle vittorie hanno preso consapevolezza dei propri mezzi. Sarà una partita tosta”.
L’ultimo pensiero è per Mimmo Giampà, compagno in passato con la maglia giallorossa, ma ora nell’undici del Catanzaro per il match di sabato al “Ceravolo”. Sul centrocampista, protagonista con due reti consecutive, scherza in questo modo: “Lo conosco bene, da sempre tutto. Gioca in un ruolo diverso rispetto a quello nel quale ero abituato a vederlo. Lo incontrerò con tanto piacere, però si ricordi che gli ho fatto vincere un campionato e non rompa le scatole…”.