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Orlando: “Lieto di essermi sacrificato per la squadra. L’Aversa? Anno importante”

I 12 gol segnati nella scorsa stagione dal suo bomber principe non bastarono all’Aversa Normanna per garantirsi la salvezza nella categoria. Trasferitosi in riva allo Stretto Luca Orlando si accinge adesso a sfidare da avversario i campani che, dopo aver ottenuto il ripescaggio in Lega Pro, non sono però ancora riusciti a cancellare lo “zero” dalla casella delle vittorie.  “Di partite da ex – commenta l’attaccante del Messina – non ne ho vissute tante da calciatore. Sarà la seconda dopo quella di Pagani. All’Aversa Normanna è stato per me un anno importante, a prescindere da come sia andata a finire. So bene l’ambiente che potrà esserci in questo momento, perchè i presidenti hanno fame di calcio e vorranno tirarsi fuori da questa situazione. Noi, però, pensiamo in casa nostra e proveremo a sfruttare il fattore campo. Abbiamo battuto Lecce e Vigor Lamezia, chiudendoci e cercando di ripartire. Non so come giocherà l’Aversa, ma se saremo noi a fare la partita sarà ancora meglio”.

Orlando in azione al
Orlando in azione al “Granillo”

Il lavoro di grande sacrificio in fase di copertura lo ha spinto spesso ad agire lontano dalla porta avversaria. Nessuna polemica, anzi totale dedizione. “E’ stato un periodo di quattro o cinque gare nelle quali mi sono sacrificato per la squadra dopo quelle batoste casalinghe con Matera e Casertana. Allora, analizzando col mister la mia situazione personale, abbiamo voluto pensare più all’aspetto difensivo. Ne sono comunque uscito rafforzato, ma se come avvenuto a Cosenza contro l’Aversa verrà adottato un modulo con due punte ne sarei lieto”.

Dopo le marcature, contro Reggina e Lecce, per Orlando è dunque tempo di ritrovare la via della rete. “Ogni attaccante vive per il gol, però in queste settimane mi è stato chiesto un lavoro di maggiore sacrificio che ha portato ad ottenere dei risultati e sono stato felice di aver contribuito alla causa. Non segnare per un paio di partite può pesare, ma ho vissuto tutto in maniera più tranquilla rispetto ad altre volte. La rovesciata ? Ci sono andato vicino, ma è meglio non parlarne. Forse quel tipo di rete arriverà nel momento più bello. La doppia cifra ? Normale prefiggersi un obiettivo. Io cercherò di mettermi a disposizione della squadra e sarei maggiormente contento continuando a segnare quando serve, ovvero nelle gare più importanti”.

Il colpo di tacco vincente di Orlando
Il colpo di tacco vincente di Orlando a Reggio

I problemi in zona gol del Messina, che ha siglato soltanto nove reti in dodici giornate, non lo preoccupano. “Dopo quanto accaduto ad inizio stagione abbiamo magari pensato principalmente più a non prenderne che a fare gol. Così siamo cresciuti molto in fase difensiva, sebbene togliendo quelle 10 reti subìte in due incontri risulteremmo tra le migliori difese. Ora dobbiamo ottimizzare il lavoro dal punto di vista offensivo per toglierci belle soddisfazioni”.

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